#contro il genocidio
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26 e 27 luglio, roma: "(e)state con gaza"
Due serate dedicate alla cultura palestinese tra lungometraggi, corti e reading letterari all’interno della cornice del Parco Nemorense. Contro il genocidio, per il diritto a r/esistere, (E) STATE CON GAZAPROGRAMMA26 LUGLIO, 21.30“Naila and the Uprising”, di Julia Bacha (2017), 75 min.27 LUGLIO, 21.30NAZRA SHORT FILM FESTIVAL“No Exit”, di Mohanad Yaquibi (2014), 12 min.“Ave Maria”, di Basil…
#Annamaria Bruni#anticolonialismo#Basil Khalil#cinema#contro il genocidio#corti#cultura palestinese#Daniele Di Lazzaro#Farah Nabulsi#film#Gaza#genocidio#Julia Bacha#letteratura#lungometraggi#Mahamoud Abu Ghalwa#Mohanad Yaquibi#Palestina#Parco Nemorense#r/esistere#reading letterari#Resistenza#video
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"Nel 1996, nel bel mezzo del processo di pace di Oslo, Israele promise all’amministrazione USA che avrebbe smesso di costruire nuove colonie nei Territori Occupati. Ma mentre il governo israeliano stava conducendo i negoziati con i palestinesi, stava anche incoraggiando 50.000 cittadini ebrei a trasferirsi da Israele in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Contemporaneamente, il governo israeliano stava aiutando concretamente il movimento dei coloni a creare una molteplicità di “avamposti illegali” – fuori dai confini delle colonie esistenti – fornendo a questi insediamenti energia elettrica e acqua e costruendo la rete stradale per raggiungerli.* Entro il 2001, cinque anni dopo il divieto da parte degli Stati Uniti di costruire nuovi insediamenti, i coloni avevano creato piú di sessanta nuovi “avamposti illegali” su terreni espropriati ai palestinesi. Il governo israeliano dipingeva spesso i coloni ebrei come dei cittadini sprezzanti e indisciplinati, nonostante avesse stanziato milioni di dollari a favore della loro “insubordinazione”, principalmente perché ciò permetteva allo Stato – quando criticato – di rivendicare il fatto di essere una democrazia con una società civile vitale e pluralista. Durante l’impennata dell’edificazione dei cosiddetti avamposti, la polizia e l’esercito israeliani intrapresero solo sporadicamente azioni simboliche per far rispettare la legge, evacuando coloni dai nuovi avamposti. In parallelo a questo processo di espansione degli insediamenti e di rara applicazione della legge – spesso coincidente con periodi in cui aumentavano le pressioni internazionali a riprendere il processo di pace –, l’esercito israeliano eseguiva invece demolizioni di case palestinesi su larga scala, una pratica sulla quale le ONG israeliane e palestinesi concentrarono la loro attività. È stato in questo scenario legale e politico di espropriazione di terre palestinesi da parte dei coloni e di demolizioni di case palestinesi da parte del governo che Yesha for Human Rights ha iniziato la propria attività. Era la prima volta che i coloni creavano una ONG per difendere i propri diritti umani – il diritto umano di non essere evacuati dagli insediamenti e di continuare a colonizzare la terra palestinese."
* In realtà, gli avamposti sono nuovi insediamenti. Oggi ci sono piú di cento avamposti in Cisgiordania. Circa cinquanta sono stati creati dopo il marzo del 2001. Analogamente ad altri insediamenti, questi avamposti sono stati costruiti con l’obiettivo di dare una continuità territoriale alla presenza israeliana occupando piú terra palestinese possibile e creando una barriera tra i vari centri abitati palestinesi. Cfr. Peace Now, “Settlements and Outposts”, http://peacenow.org.il/eng/content/settlements-and-outposts (consultato il 01/05/2014); vedi anche Talia Sasson, Report on Unauthorized Outposts: Submitted to the Prime Minister, Prime Minister’s Office, Jerusalem 2005.
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Nicola Perugini, Neve Gordon, Il diritto umano di dominare, traduzione di Andrea Aureli, edizioni nottetempo (collana conache), 2016¹; pp. 166-167.
[Edizione originale: The Human Right to Dominate, Oxford University Press, 2015]
P.S.: Ringrazio @dentroilcerchio per avermi consigliato la lettura di questo saggio che esamina e denuncia l’uso strumentale dei diritti umani da parte dei gruppi dominanti.
#Nicola Perugini#Neve Gordon#Il diritto umano di dominare#libri#leggere#genocidio#crimini contro l’umanità#saggi#diritto internazionale#citazioni#giurisdizione universale#Stati nazionali#letture#saggistica#Medio Oriente#Israele#Gaza#Conflitto arabo-israeliano#cisgiordania#sionismo#Accordi di Oslo#Yitzhak Rabin#Bill Clinton#Yasser Arafat#anni '90#questione israelo-palestinese#Territori Occupati#palestinesi#Talia Sasson#Gerusalemme
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Diocane possiamo non rendere l'antisemita violento gabriele rubini un'icona della resistenza palestinese per favore gruppo di decerebrati di twitter
#sentite. 100% lo stato di israele sta commettendo un genocidio e lo sta commettendo da quasi un secolo#e spero che gli abomini che l'idf sta commettendo contro i civili palestinesi verranno vendicati un giorno#ma cristo in croce. cristo in croce. utilizzate un minimo di cervello. l'uomo che è stato denunciato da#la strafottutissima liliana segre. quello che è conosciuto per i suoi schizopost riguardo la mafia ebrea#quello che sta dalla parte dei palestinesi perchè va in culo agli ebrei#pensate davvero pensate davvero che sia stato picchiato da 'un gruppo di mafiosi sionisti'#e che non stia usando gli ebrei come capro espiatorio#(soprattutto perchè il cojone ha twittato una foto di un mattone con scritto 'sono questi gli ebrei che difendete?')#cristo benedetto salvami tu
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"Pimpa contro il genocidio" (IT: Italiano)
"Pimba against genocide" (EN: English)
#Pimpa contro il genocidio#Pimba against genocide#gaza genocide#gender#palestinian genocide#israel is committing genocide#stop the genocide#israel is a genocidal state#genocide joe#genocide#fuck genocide#anti genocide#ausgov#politas#auspol#tasgov#taspol#australia#fuck neoliberals#neoliberal capitalism#anthony albanese#albanese government#anti capitalism#antifascist#antinazi#anti imperialism#anti israel#fuck israel#eat the rich#eat the fucking rich
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A NUOTO DAL PORTOGALLO AL GIAPPONE (IN LINEA RETTA E SENZA INTERRUZIONI) PASSANDO PER IL CANALE CINOTEO, QUELL'ENORME TRATTO DI MARE TRA CANADA E MESSICO, FORMATOSI DOPO IL 6 NOVEMBRE 2024. ALMENO NELLA MIA TESTA.
E nulla, non ci sono più buone notizie.
Vorrei dire che la sertralina stia attutendo il colpo e invece ho dovuto raddoppiare il dosaggio.
Vorrei potermi concentrare sui piccoli gesti di gentilezza quotidiana ma sento solo parole come pugno di ferro, inasprimento delle leggi, tradizione, confini, normalità, merito, produttività, invasori, patria, orgoglio.
Una volta Seneca scrisse a Lucilio 'Anche se la paurà avrà sempre più argomentazioni, tu scegli la speranza'
Ecco, la paura ha avuto più argomentazioni e io non so davvero più cosa fare.
Sono stanco, stanco come il protagonista di Fight Club senza la scusa di un Tyler Durden che gli sottrae ore di sonno per fare a pugni.
Le mie lance e le mie asce si stavano accumulando quindi sono passato a costruire voliere
ne ho fatta una per i piccioni mutanti di mia cognata ma visto come stanno andando le cose forse dovrei costruirne una per allevare piccioni viaggiatori, velocità 1 mega al giorno.
Il mio striscione contro il genocidio a Gaza si sta sbiadendo e quando scomparirà del tutto lo prenderò come un avvertimento: le pale dei mulini a vento fanno male.
Se avete qualcosa di buono e/o bello da condividere, mandatemelo perché ne ho bisogno.
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February 10, Firenze - CONTRO OGNI FASCISMO, FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA!
#firenze#florence#free palestine#palestine#solidarity#azione antifascista#antifascismo#antifa#antifascism#antifascist action#italia#italy
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🟡 Breaking I'm pulling your leg News 🟡
(Ti sto prendendo in giro News)
Pare che i partiti siano praticamente tutti d'accordo: avremo altri cinque anni di Ursula von der Leyen in Europa (qualcuno di noi avrà rotto uno specchio?) e probabilmente sette anni di Draghi presidente della Repubblica in Italia. Decisum est.
Chi ha detto che votare non serve?
Io già spunto i giorni sul calendario...
Non vedo l'ora di dare anche il mio appoggio alle scelte della massoneria e della grande finanza mondiale...
Meglio non potevano decidere!
Non fosse che per le vaccinazioni forzate e le migliaia di effetti avversi, il terrorismo climatico e le misure contro gli agricoltori, la guerra in Ucraina, con decine di miliardi spesi e centinaia di migliaia di morti, il genocidio in Palestina, l'inflazione prima e la recessione ora, per tutto il resto quei leader ci hanno assicurato anni felici, tra i migliori della nostra vita. Mancherebbe l'asteroide in rotta di collisione, ma non si può avere tutto!
(Massimo Montanari)
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CONCETTO A CUI TENGO
Su Facebook ho bloccato un commento che era palesemente razzista verso gli ebrei. E ho bloccato anche il commentatore.
Sono una persona che da sempre si oppone all'occupazione e ai crimini perpetrati dallo stato di Israele, dall'esercito israeliano e dai coloni nel West Bank. Sono al fianco del popolo palestinese nella lotta contro il genocidio che sta subendo.
Ma mi è ben chiara una cosa: la responsabilità di questi crimini contro l'umanità è di uno stato, di un esercito, delle persone che appoggiano e mettono in atto le loro politiche. Non consento a nessuno di addossare la colpa di questi crimini "agli ebrei" per fomentare odio verso i popoli. Perché questo è razzismo. Altrimenti dovremmo dire che la colpa è anche degli italiani, visto che lo stato italiano sostiene la politica dello stato di Israele, lo supporta e gli fornisce armi (tra l'altro fornisce armi alle dittature di mezzo mondo). Chi alimenta odio verso i popoli, invece di combattere il dominio che li mette gli uni contro gli altri, fa il gioco degli oppressori e dei guerrafondai.
[L'Ideota]
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secondo la logica del governo italiano:
Fascisti che fanno il saluto romano, protetti dalla polizia, davanti all'edificio del partito neo-fascista da cui deriva FDI = Innocenti
Studenti che protestano contro un genocidio di cui il nostro governo è complice, che marciano verso il lato opposto della sinagoga del paese, che vengono picchiati e massacrati dalla polizia = brigate rosse
Beh sì, è così quando si ha gente al Governo che ha il busto del ƎƆꓥꓷ in casa, i nemici diventano gli studenti, mica i f4scistoni che condividono i tuoi stessi ideali
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La storia dietro all’impresa della Palestina
«Nessuno più di Saleh, però, riesce a contenere tutta questa immane tragedia. Lui, cresciuto a Gaza, imparando a giocare a calcio nello stadio Yarmouk, oggi è in Qatar per la Coppa d’Asia mentre la sua famiglia lotta per la sopravvivenza. «Pochi giorni fa hanno bombardato la casa di mio zio e i miei cugini sono rimasti feriti», ha detto dopo la partita con Hong Kong. Ieri sul suo braccio c’era scritto 110, come i giorni che Gaza aveva passato sotto le bombe. Il giorno in cui la Palestina giocherà il suo ottavo di finale, i giorni saranno diventati almeno 115.»
Fatevi un favore: leggete questo articolo sul sito Ultimo Uomo.
Per tutti quelli che appoggiano Israele nel suo genocidio contro i palestinesi. Magari cambiate idea.
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esposto contro il governo italiano per complicità nel genocidio del popolo palestinese
Esposto contro il governo italiano per complicità nel genocidio del popolo palestinese https://credgigi.it/2024/04/23/esposto-contro-il-governo-italiano-per-complicita-nel-genocidio-del-popolo-palestinese/ Diversi rappresentanti della comunità palestinese in Italia, sostenuti da un team di avvocati romani e da associazioni attive sul tema della difesa del diritto internazionale e dei diritti…
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#complicità del Governo italiano nel genocidio#concorso o complicità#contro il genocidio#esposto#genocidio#governo italiano#Palestina#Resistenza
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"Didier Fassin ha dimostrato come, durante la seconda Intifada, le organizzazioni per i diritti umani che svolgevano la loro attività a favore dei palestinesi, cominciarono a invocare il discorso clinico del trauma. Tale discorso, e le tecniche con cui Medici Senza Frontiere e gli operatori umanitari locali cercarono di produrre le prove delle violazioni commesse da Israele, hanno riformulato la questione palestinese all’interno di un nuovo quadro interpretativo egemonico a livello internazionale: quello del trauma psicologico, il cui effetto principale è stato di ridurre la lunga storia di violenza coloniale a una serie di cicatrici e sintomi psicologici, presi in carico da operatori umanitari e psicologi. Questo processo, che negli anni successivi ha portato alla proliferazione dei servizi di salute mentale nei Territori palestinesi, ha contribuito a normalizzare la dominazione, curando i sintomi psichici prodotti, come in una routine medica, e oscurandone spesso le cause politiche di fondo, trasformando una questione di giustizia collettiva in esperienze e casi individuali di sofferenza mentale e di violazione dei diritti umani*. In questo modo, i diritti umani hanno contribuito a normalizzare i rapporti di dominazione. Col termine “normalizzazione” non intendiamo solamente la normalizzazione dei rapporti tra colonizzatori e colonizzati, ma facciamo riferimento alla nostra affermazione che, se da un lato l’attivismo per i diritti umani ha sviluppato nuovi strumenti per il loro monitoraggio e la loro difesa, dall’altro ha spesso nascosto i meccanismi fondamentali della dominazione che producono quelle stesse azioni denunciate e classificate come violazioni dei diritti umani."
*Didier Fassin, “The Humanitarian Politics of Testimony: Subjectification through Trauma in the Israeli-Palestinian Conflict”, in Cultural Anthropology, vol. 23, n° 3, 2008, pp. 531-558.
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Nicola Perugini, Neve Gordon, Il diritto umano di dominare, traduzione di Andrea Aureli, edizioni nottetempo (collana cronache), 2016¹; pp. 77-78.
[Edizione originale: The Human Right to Dominate, Oxford University Press, 2015]
P.S.: Ringrazio @dentroilcerchio per avermi consigliato la lettura di questo saggio che esamina e denuncia l’uso strumentale dei diritti umani da parte dei gruppi dominanti.
#Nicola Perugini#Neve Gordon#Il diritto umano di dominare#libri#leggere#genocidio#crimini contro l’umanità#saggi#diritto internazionale#citazioni#giurisdizione universale#Stati nazionali#letture#saggistica#Medio Oriente#Israele#Gaza#Conflitto arabo-israeliano#cisgiordania#sionismo#questione israelo-palestinese#Territori Occupati#palestinesi#Gerusalemme#medicalizzazione#ONG#libertà#psichiatria#medicalizzazione della vita#Didier Fassin
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Basta lasciarli fare e la loro vera natura emerge, come lo scorpione della storiella. Vale anche per i sinistri protettori e i "buoni contro il genocidio" (ma non contro il terrore e gli stupri): hanno l'autogol nel karma. #palestofanti
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⚠️ REPRESSION EN ALLEMAGNE 📺
La police allemande répriment violemment les étudiants qui occupaient à nouveau les salles de l'Université Humboldt pour protester contre le génocide des Palestiniens à Gaza.
🇬🇧 German police violently repress students who once again occupied the rooms of Humboldt University to protest against the genocide of Palestinians in Gaza.
🇩🇪 Die deutsche Polizei geht gewaltsam gegen Studenten vor, die erneut die Räume der Humboldt-Universität besetzten, um gegen den Völkermord an Palästinensern in Gaza zu protestieren.
🇮🇹 La polizia tedesca reprime violentemente gli studenti che ancora una volta hanno occupato le aule dell'Università Humboldt per protestare contro il genocidio dei palestinesi a Gaza.
🇪🇦 La policía alemana reprime violentamente a los estudiantes que volvieron a ocupar las aulas de la Universidad Humboldt para protestar contra el genocidio de los palestinos en Gaza.
#videos#video#europe#germany#german politics#german police#acab#1312#humboldt university#Humboldt#university#universities#161#palestine#free palestine#freepalastine🇵🇸#free gaza#gaza strip#gaza genocide#gazaunderattack#gaza#all eyes on rafah#free rafah#save rafah#rafah under attack#rafah#all cops are bastards#all cops are bad#anti colonialism#anti cop
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COSE UTILI CHE HO IMPARATO PIÙ O MENO RECENTEMENTE
Se tieni voltato il cartellino appeso al camice puoi rispondere in modo divertente a domande che non ti competono.
Se torci in un certo modo quei tappi di merda che rimangono attaccati alla bottiglia, questi si incastrano e ti permettono di riempire il bicchiere senza allagare il Nord Italia.
Gli hacker hanno paura di me perché uso la stessa password da anni ma ogni volta che la devo cambiare ci aggiungo sempre un punto esclamativo in più.
Deve far male essere una nonna statunitense che cerca su internet la ricetta per la torta alla crema.
Quando passeggio in una grande città, tengo sempre il telefono a portata di mano e quando una persona sospetta mi si avvicina per chiedermi una donazione contro la droga/per la pace nel mondo/problema vario, io me lo porto subito all'orecchio urlando SCOMMETTO CHE HAI SBAGLIATO IL DOSAGGIO DELL'ISOCANFOPROPANACETILFENOFTALATO E HAI UCCISO IL MIO PAZIENTE!
Non lancio più coltelli ai miei nemici perché dopo un breve calcolo balistico e fisiologico mi sono reso conto che non si conficcano per più di due centimetri.
Il sidro per sfumare il risotto è un no deciso.
L'effetto placebo mi è stato confermato quando all'università a dei tizi che mi stavano sul culo ho venduto una dado per il brodo impastato col nesquik e questi, dopo esserselo fumato, mi hanno ringraziato perché non avevano mai provato roba così buona.
Se vuoi fare un manico di coltello con corno di cervo non è necessario che quest'ultimo sia morto; di montone invece sì.
Se sei costretto a stare per lungo tempo in mezzo a un gruppo di sconosciuti sgradevoli, quando ti rivolgono la parola basta iniziare ogni frase con 'Da dove vengo io…' o 'Voi esseri umani...' e nel giro di poco il silenzio è assicurato.
Dopo aver provato il kit da scassinare serrature di Figlia Grande, mi chiedo perché le persone non lascino direttamente la porta di casa aperta e risparmino ai ladri i 5 secondi necessari per scassinarla.
Ascoltando i notiziari sul genocidio a Gaza ho imparato un sacco di sinonimi della parola 'bambino' perché 'minori coinvolti in esplosioni' è un po' più family friendly, dai.
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Costanza Modica, 17 anni. Studentessa di Pisa. Il suo discorso al Consiglio Comunale di Pisa
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"Buongiorno a tutti, sono Costanza Modica, ho 17 anni, il 23 Febbraio ho partecipato al corteo. Insieme ad altri studenti sono scesa in piazza.
Siamo scesi in piazza per manifestare il nostro dissenso contro quello che sta succedendo in Palestina, un genocidio, un massacro di gravità inaudita dimenticato, se non peggio, da tutta la nostra politica e ancor di più dal nostro governo.
Non ne potevamo più, non potevamo più sentirci complici e volevamo manifestare per esprimere chiaramente e con forza il nostro dissenso e lo sgomento per la situazione della popolazione palestinese.
Eravamo 100, 100 ragazzi, qualche universitario, molti liceali e alcuni studenti delle medie che manifestavano insieme a noi. Per chi non lo sapesse, un corteo di 100 persone è un corteo piccolo, quasi deludente.
Siamo partiti da Piazza Dante, dirigendoci verso Piazza dei Cavalieri, ma già in via San Frediano, una via stretta, abbiamo trovato una camionetta con la squadra antisommossa ad aspettarci, poliziotti con caschi, scudi e manganelli in riga e compatti, mentre alle spalle ci hanno raggiunto delle volanti della polizia bloccandoci davanti alla cancellata del Liceo Artistico.
Abbiamo alzato le mani in segno di pace, abbiamo fatto capire che eravamo pochi e non avevamo nessuna intenzione violenta, abbiamo chiesto come mai ci avessero bloccati, non ci rispondevano, abbiamo più volte cercato di capire ma non ci hanno mai risposto.
E poi la prima carica, la prima carica che ci ha spinti indietro di 3 metri, no, non ci hanno spinto indietro con gli scudi ma con le manganellate. Da quel momento è scoppiato il panico, io ero indietro ed ho aiutato i bimbi più piccoli ad andarsene, mentre altri più avanti erano stati colpiti duramente, alcuni seriamente feriti, altri presi e portati via.
In un crescendo incontrollato non hanno risparmiato colpi ai ragazzi che erano davanti, anche a quelli che cercavano evidentemente di arretrare con le mani alzate, hanno colpito con violenza, con apparente cattiveria, quasi con sadica soddisfazione. Hanno colpito e ferito ragazzi, per la maggior parte minorenni, disarmati e con le mani alzate.
Non hanno fatto passare l’ambulanza per una ragazza ferita alla testa, una è caduta ed è stata presa dal giacchetto mentre cercava di rialzarsi e colpita ripetutamente (come hanno mostrato molti video), il tutto senza mai nemmeno il tentativo di un dialogo, senza mai degnarci di una risposta al contrario di quel che ha dichiarato il ministro Piantedosi.
Non potevamo fare altro che scappare, ad un certo punto le volanti che ci chiudevano da dietro si sono dileguate e così ce ne siamo andati, loro ci hanno seguito per tutta via San Frediano e poi si sono fermati.
Questo avvenimento ha avuto una visibilità mediatica enorme con riscontri sia positivi, che, purtroppo, negativi. Abbiamo letto di tutto, sia messaggi di solidarietà, sia falsità, falsità che vogliamo sfatare qui ed adesso.
Si, deputato Ziello, eravamo incappucciati, pericolosi cappucci dei nostri giacchetti e delle nostre felpe, pioveva e come tutti i comuni mortali ci siamo coperti.
No, i poliziotti non ci hanno detto neanche una parola, non ci hanno ritenuto degni di un dialogo, di un confronto, non hanno cercato una mediazione, ci abbiamo provato noi, solamente noi, ma siamo stati bloccati da un muro silenzioso di uomini in divisa antisommossa, considerati bestie da scacciare e schiacciare.
E come osate paragonare un poliziotto che è caduto facendosi male alla gamba, con 13 ragazzi disarmati al pronto soccorso, come osate parlare di feriti da ambo i lati, come osate parlare di scontro alla pari?
No, non avevamo nessuna intenzione di andare in sinagoga o al cimitero ebraico, e anzi, vogliamo ricordare che noi non siamo antisemiti, siamo ragazzi che lottano contro le azioni portate avanti dal governo Israeliano e da quello Italiano.
Vorrei ricordarlo perché questa differenza, evidente e scontata, soprattutto per politici esperti e maturi come voi, sembra stranamente sfuggire alla maggioranza che si lamenta delle strumentalizzazioni altrui.
Insomma tutte queste falsità non reggono e non possono reggere, basta ragionarci sopra, con onestà.
Molti esponenti del governo, con il ministro Salvini in prima linea, si sono espressi dicendo “non toccate le forze dell’ordine, sono un patrimonio sacro”, ribadendolo più volte.
Forse non è bastato il richiamo del Presidente Mattarella, forse non erano sufficienti le sue parole, forse bisogna ribadire l’ovvio: non toccate gli studenti, non toccate il futuro dello stato italiano, il futuro del paese che dite tanto di amare.
E ringraziate, ringraziate ogni giorno i ragazzi che sono ancora qua, che non hanno paura e che lottano per un paese migliore, ragazzi che meritano, prima di ogni altra cosa, le vostre scuse.
Vi lamentate dei giovani, dite che sono dei vandali, bloccate in tutti i modi la loro voce, anche violentemente, e continuate a lamentarvi del distacco che hanno dalla politica odierna eppure, quando vengono massacrati, li attaccate, dite che è colpa loro, anche quando è del tutto evidente che state raccontando bugie.
Bugie non solo nelle interviste rilasciate dai maggiori esponenti politici, che forse non conoscono bene Pisa, che vedono da lontano, ma anche negli interventi del consiglio comunale di lunedì. Alcuni di noi hanno partecipato ed hanno assistito ad un teatrino imbarazzante riconducibile al nulla.
Non ci sono state prese di posizione da parte della maggioranza, se non una difesa della polizia, un vago richiamo alla necessità di aspettare le indagini e mille scuse per condannare i ragazzi che manifestavano, con paralleli totalmente campati per aria.
Siete rimasti così attaccati al vostro partito, alle indicazioni ricevute dall’alto, al ruolo che vi hanno imposto, o che (peggio) vi imponete, da perdere ogni onestà intellettuale; con noi davanti è una delle cose peggiori che potevate fare.
E no, non mi soddisfanno le parole del Sindaco, no, non mi soddisfa l’ordine del giorno che è stato approvato perché è vago, inconsistente e ridicolo. E la cosa peggiore è che ci avete fatto perdere del tutto la fiducia nelle istituzioni cittadine e questa è una sconfitta bruciante.
Nessuno di noi chiede di andare indietro nel tempo, o di dimenticare quello che è successo, ve lo dovete ricordare, dovete guardare i video, ascoltare le testimonianze, guardarci in faccia e prendere dei provvedimenti immediati, dovete riconoscere il problema. Non possiamo accontentarci di una superficiale vicinanza senza un provvedimento adeguato.
Chiudo dicendo che noi non ci fermeremo, avete provato a bloccarci a spaventarci, ad umiliarci, ma non ci siete riusciti, continueremo a manifestare, a lottare contro le ingiustizie e a guardarvi in faccia, noi sì, senza paura.
Pensavate che questa oppressione ci potesse in un qualche modo fermare? Abbiamo già dimostrato venerdì sera che non sarà così, riempiendo pacificamente la piazza che ci era stata chiusa con la violenza, ma ve lo confermiamo di nuovo in questa sede.
Non ci avete fermato anzi ci avete dato un motivo in più per scendere in piazza, chiedere giustizia per i manifestanti, chiedere provvedimenti adeguati contro chi si è abbandonato alla violenza.
Capisco che alle volte uscire dai vostri ideali politici di partito sia difficile, ma se vi fermaste un solo secondo ad ascoltarci davvero, a sentire la nostra voce e le nostre ragioni, capireste che non siamo vandali, siamo ragazzi che lottano per una causa comune, siamo i figli e il futuro di ogni paese democratico che si rispetti."
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