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Cambiamenti Climatici e Sostenibilità Ambientale: Il Ruolo Attivo dei Giovani nella Lotta per il Futuro del Pianeta. Di Alessandria today
La crisi climatica è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, ma grazie alla crescente consapevolezza ambientale, soprattutto tra i giovani, il futuro può ancora essere riscritto
Una Generazione Consapevole e Impegnata per un Domani Sostenibile. Introduzione.La crisi climatica è una delle sfide più urgenti del nostro tempo, ma grazie alla crescente consapevolezza ambientale, soprattutto tra i giovani, il futuro può ancora essere riscritto. I movimenti globali per il clima, le iniziative individuali e collettive, e l’adozione di stili di vita sostenibili rappresentano una…
#Accordo di Parigi#Agricoltura biologica#Alessandria today#alimentazione sostenibile#ambiente e giovani#azioni per il clima#Cambiamenti climatici#Cambiamento climatico#consapevolezza ambientale#consumi responsabili#Crisi Climatica#Economia circolare#economia verde#Educazione Ambientale#Energia rinnovabile#Fridays for Future#Fridays for Future Italia#futuro del pianeta#giovani attivisti#giovani e clima#gioventù consapevole#giustizia climatica#Google News#Greta Thunberg#innovazione ambientale.#Innovazione sostenibile#italianewsmedia.com#leadership giovanile#mobilitazione globale#Mobilità sostenibile
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collettivisti da cortile
Ascoltando questi ultimi ho scoperto che il divide et impera del pollaio si è ultimamente arricchito di una nuova categoria di kulaki: i proprietari di case (al plurale: seconde, terze, quarte...) che, a seconda del narratore, sottrarrebbero con le loro smanie da rentier ora clienti agli albergatori, ora alloggi agli studenti, ora un tetto ai bisognosi, ora un nido alle giovani coppie. A questi neghittosi speculatori che in certi casi avrebbero – orrore! – ereditato dette case dagli zii e dalle nonne, pare si debbano inoltre le seguenti piaghe: inflazione immobiliare, occupazioni abusive, gentrificazione dei centri urbani, improduttività, sovraffollamento turistico, vagabondaggio e forse anche dissesto erariale, giacché alcuni di essi avrebbero osato chiedere e ottenere incentivi pubblici per la riqualificazione edilizia. Costoro andrebbero dunque, se non espropriati, almeno castigati con una generosa sferza fiscale, additati alla riprovazione di chi-lavora, costretti a mettere i loro vani a disposizione di chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io e a prezzi drasticamente calmierati. Così imparano.
Per quanto circoscritto, il caso è affascinante perché illustra quasi ad absurdum la potenza seduttrice del benecomunismo a comando e il suo ben prestarsi a dissimulare obiettivi del tutto estranei da quanto sembra promettere. Restando nell'ovvio, già da parecchi secoli le civiltà si sono strutturate per demandare alla sfera pubblica (lo Stato, le chiese, le associazioni, le corporazioni ecc.) il compito di gestire i problemi sopra elencati e, insieme, di tutelare la proprietà e la produzione, essendo queste ultime non solo bisogni parimenti meritevoli di protezione ma anche presidi di prosperità da cui scaturiscono le forze con cui le istituzioni assolvono alle loro funzioni.
Un sovrano orientato a nutrire e non a divorare le proprie risorse può (deve) intervenire in tanti modi per soddisfare il bisogno abitativo, il più evidente dei quali è quello di acquistare, noleggiare, riscattare o direttamente realizzare gli allogi, contribuendo così anche a raffreddare il mercato.
Lo si era ad esempio fatto in un'Italia incomparabilmente più povera di oggi, quando con il solo piano INA-Casa furono consegnati più di trecentocinquantamila alloggi in un poco più di un decennio. I pluriproprietari e i plurilocatori esistevano anche allora, erano anzi la norma, ma non risulta siano stati di ostacolo a un progetto che, semplicemente, ieri si è scelto di realizzare, oggi si è scelto di abbandonare.
Ma queste sono, appunto, ovvietà. Il succo della faccenda sta invece in un fatto bizzarro: che il nemico del popolo che possedesse oggi case per un valore, diciamo, di un milione, cesserebbe del tutto di essere tale qualora disponesse dello stesso importo, o anche del doppio, o del decuplo, in depositi e titoli finanziari. In quel caso allora no: è roba sua. Ne faccia quel vuole, anzi beato lui! E qui si scopre il gioco. La differenza pratica tra i due capitalisti è pressoché nulla: entrambi traggono un godimento da ciò che hanno, entrambi sono responsabili dell'uso che ne fanno (perché quello finanziario non presta i soldi a chi-dico-io, alle condizioni che-decido-io? magari per comprarsi una casa?). La differenza teorica è invece sostanziale. Il casettaro ha osato mettere le sue sostanze in una cosa vera e, peggio ancora, utile. Ha voltato le spalle alla futilità dei consumi, al rischio dei mercati e specialmente all'impalpabilità del soldo elettronico, fiduciario e finanziario, per spingersi là dove solo i grandi possono incedere: nella realtà, nei bisogni senza tempo. È questo che non gli si perdona, di avere dato materia al suo lurido gruzzolo ereditato o sudato sottraendolo dagli ologrammi bancari, dalla possibilità di svalutarlo, decurtarlo, metterlo fuori corso, dal mare magno a cui attingono gli investitori, anche per iniziative immobiliari. Perché loro possono, il casettaro no, sicché lo danno in pasto ai Sancho Panza dell'equità. Egli deve essere fluido e ricollocabile, negli averi come nell'esistenza.
Il mattone diffuso offende dunque il denaro, mette in crisi la sua magia, disturba l'incanto in cui ci è chiesto di credere e di vegetare. Con un nemico così, c'è da temere che un giorno la polemicuccia di cui ci siamo occupati sarà rilanciata dal burattinaio sulle prime pagine e sui banchi dei parlamenti. In parte sta già avvenendo, ma avvenga almeno senza il nostro plauso.
-Il Pedante
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Industria 5.0, il nuovo progetto di FCI
La redazione AIDR ci illustra in maniera efficace il progetto innovativo Industria 5.0 della Fondazione Creativi Italiani. La medesima Fondazione è stata presentata, o meglio introdotta, proprio da AIDR in un loro precedente articolo che potete leggere e/o rileggere qui. Industria 5.0, il nuovo progetto di FCI per sostenere la transizione ecologica delle imprese
La Fondazione Creativi Italiani, nell’ottica della propria missione di rigenerazione ai diversi livelli, ha recentemente varato un programma innovativo dedicato all’Industria 5.0, un passo ulteriore nella transizione ecologica delle imprese.
Con il supporto di un qualificato Advisory Board, il nuovo progetto mira a sostenere la trasformazione del panorama industriale italiano, rendendolo più sostenibile e all’avanguardia. Cos’è l’Industria 5.0? Industria 5.0 rappresenta l’evoluzione naturale dell’Industria 4.0, che ha visto l’integrazione di tecnologie digitali avanzate nelle catene di produzione. Mentre l’Industria 4.0 si concentra su automazione, interconnessione e analisi dei dati, l’Industria 5.0 pone l’accento su un'interazione armoniosa tra uomo e macchina, con un forte impegno verso la sostenibilità e l’ecologia. Il concetto centrale dell’Industria 5.0 è quello di creare un equilibrio tra tecnologie avanzate e competenze umane, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la robotica collaborativa e le tecnologie verdi per sviluppare processi produttivi più efficienti e rispettosi dell’ambiente. Le Tecnologie della Transizione Il programma varato dalla Fondazione Creativi Italiani introduce diversi modelli adattivi che possono essere applicati in imprese di ogni dimensione, dalla piccola azienda familiare alla grande multinazionale. Le tecnologie chiave includono: 1. Intelligenza Artificiale (IA): Utilizzata per ottimizzare i processi produttivi, ridurre gli sprechi e migliorare la qualità del prodotto. L’IA può prevedere guasti e inefficienze, consentendo interventi tempestivi che riducono il consumo energetico. 2. Internet delle Cose (IoT): Dispositivi interconnessi che monitorano e controllano le condizioni operative in tempo reale. Questo permette una gestione più precisa delle risorse e una riduzione dei consumi energetici. 3. Robotica Collaborativa (Cobots): Robot progettati per lavorare insieme agli esseri umani, migliorando la produttività e la sicurezza sul lavoro. I cobots possono eseguire compiti ripetitivi e pericolosi, lasciando agli operatori umani le attività più creative e a valore aggiunto. 4. Tecnologie Verdi: Include l'adozione di energie rinnovabili, sistemi di gestione energetica avanzati e processi di produzione a basse emissioni. L’uso di materiali riciclati e la riduzione dell'impronta di carbonio sono obiettivi primari. Vantaggi per le Imprese Le imprese che adottano i modelli dell’Industria 5.0 possono aspettarsi numerosi vantaggi, tra cui: • Riduzione dei Consumi Energetici: Implementando tecnologie intelligenti e processi ottimizzati, le aziende possono ridurre i consumi energetici fino al 15%. Questo non solo diminuisce i costi operativi, ma contribuisce anche a un impatto ambientale più positivo. • Vantaggi Normativi: L’adesione alle pratiche sostenibili può facilitare il rispetto delle normative ambientali in continua evoluzione. Le imprese che si dimostrano ecologicamente responsabili possono beneficiare di incentivi fiscali, sovvenzioni e agevolazioni regolatorie. • Reputazione Migliorata: Le aziende che si impegnano nella sostenibilità tendono a godere di una migliore reputazione presso i consumatori, gli investitori e i partner commerciali. Questo può tradursi in un vantaggio competitivo sul mercato. • Innovazione e Competitività: Adottare le tecnologie dell’Industria 5.0 significa rimanere all’avanguardia dell’innovazione, migliorando la competitività e la capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato. Il Ruolo della Fondazione Creativi Italiani La Fondazione Creativi Italiani, con il sostegno dell'advisory board, sta realizzando un ecosistema favorevole all'adozione dell'Industria 5.0. Attraverso seminari, workshop e consulenze personalizzate, la fondazione fornisce alle imprese le conoscenze e gli strumenti necessari per intraprendere questo percorso di trasformazione. La Presidente Vanna Fadini ha dichiarato: “L’Industria 5.0 non è solo una questione di tecnologia, ma di mentalità. Vogliamo aiutare le imprese a comprendere che la sostenibilità e l’innovazione sono due facce della stessa medaglia. Investire in processi produttivi sostenibili non è solo un dovere etico, ma anche una strategia economica vincente per il futuro”.Immagine di copertina: AIDR Read the full article
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Brindisi: delitti in danno di anziani, tre truffe scoperte dai Carabinieri
Brindisi: delitti in danno di anziani, tre truffe scoperte dai Carabinieri. Prosegue incessante l'attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe alle persone anziane da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Sono state denunciate sette persone. In particolare: – i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno denunciato due giovani per truffa aggravata in concorso e tentata truffa continuata. A seguito delle denunce presentate da quattro anziani del luogo, i militari hanno raccolto gravi e circostanziati elementi di colpevolezza a carico dei due, delineando la metodologia adottata finalizzata alla realizzazione di quattro truffe (di cui tre tentate) commesse nella citta degli Imperiali. In particolare, l'attività di analisi dei Carabinieri ha permesso di identificare gli autori di una truffa ai danni di una 85enne del luogo con la tecnica del finto Carabiniere; il primo, dopo aver contattato telefonicamente l'anziana presentandosi come militare dell'Arma, l'ha raggiunta presso la sua abitazione, prospettandole un incidente stradale causato dal figlio, facendosi consegnare a titolo di cauzione per evitare conseguenze penali a quest'ultimo la somma contante di 1.500,00 euro, oggetti preziosi e un bancomat utilizzato successivamente per effettuare due prelievi per un importo pari a 1.500,00 euro; inoltre, il giovane ha cercato di aprire la cassaforte dell'abitazione dell'anziana, senza però riuscirvi. Successivamente, dopo aver effettuato i prelievi, è ritornato presso l'abitazione della malcapitata insieme al complice che nella circostanza si è qualificato come tecnico di casseforti. L'arrivo sul posto del figlio della vittima ha messo in fuga i due truffatori, impedendo che gli stessi si impossessassero anche del contenuto dell'armadio blindato. I due avevano tentato di mettere a segno altre tre truffe in danno di altre tre persone anziane che, contattate telefonicamente, non hanno "abboccato", rivolgendosi prontamente ai veri Carabinieri; i militari hanno immediatamente avviato le indagini, giungendo così all'identificazione dei presunti responsabili; – a Ceglie Messapica, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato tre persone. I tre malfattori si sono presentati presso l'abitazione di una 75enne, vedova, qualificandosi come operatori Enel. La donna, ritenendo che si trattasse effettivamente di dipendenti della citata società e mentre uno di essi controllava il contatore di energia, si è recata in cucina insieme all'altro soggetto per recuperare, come le era stato richiesto, l'ultima bolletta per verificare i consumi, lasciando così il terzo uomo da solo. Quest'ultimo si è intrufolato nella camera da letto dell'abitazione, asportando diversi monili in oro per un valore complessivo di 500,00 euro; subito dopo i tre falsi tecnici si sono allontanati. L'analisi delle immagini del sistema di video sorveglianza di cui è dotata l'abitazione della vittima ha permesso ai militari della Stazione di Ceglie Messapica di identificare i tre presunti truffatori, nonché autori del furto; – a Cisternino, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Fasano hanno denunciato due persone, ritenute responsabili di rapina pluriaggravata e truffa nei confronti di persone anziane. Un individuo, fingendosi un corriere, ha contattato telefonicamente un anziano 93nne fissando con quest'ultimo un appuntamento per la consegna di un computer mai recapitato, facendosi consegnare la somma contante di circa 3.000,00 euro. Nel contempo, il complice si è recato presso l'abitazione della vittima ove si trovava, da sola, la moglie 87enne; il giovane, approfittando delle condizioni psicofisiche dell'anziana, l'ha minacciata, rapinandola contestualmente della somma di 40,00 euro e di un telefono cellulare, custoditi nella camera da letto. Gli elementi raccolti nel corso delle indagini dai militari della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Fasano hanno permesso di acquisire elementi di responsabilità nei confronti degli indagati. Tutti i responsabili dei citati delitti sono stati così denunciati all'Autorità Giudiziaria. Ancora una volta l'Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l'invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l'ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono: - il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come "avvocato" il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all'anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l'obbligo di pagare una presunta "cauzione" a causa del momentaneo "fermo" del nipote operato dalle forze dell'ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell'accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando; - il finto "amico" di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a "regalare" somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come "amici di vecchia data" dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell'anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento; - un pacco postale "urgente": l'anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell'anziana vittima per consegnare un pacco "urgente", il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l'anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l'importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla "urgenza", in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco; - dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell'ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali. Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un'ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell'ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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I dati sull’inflazione provenienti dagli Stati Uniti, dall’Eurozona e dal Giappone saranno al centro dell’attenzione questa settimana
Lo stato di salute del settore manifatturiero cinese sarà sotto i riflettori, mentre i timori sulla domanda potrebbero continuare a pesare sui prezzi del petrolio. - Dati sull’inflazione negli Stati Uniti L’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, previsto per venerdì sarà tenuto sotto stretta osservazione alla ricerca di indizi sulla direzione dei tassi di interesse per il resto dell’anno. I dati giungono mentre i mercati si stanno rassegnando alla storia dei tassi di interesse più alti e più a lungo dopo i verbali della Fed della scorsa settimana, insieme alle osservazioni caute dei responsabili politici che hanno espresso il dubbio che l’inflazione sia effettivamente su una traiettoria affidabile verso il basso. Gli investitori avranno inoltre la possibilità di ascoltare gli interventi di diversi membri della Fed durante la settimana, tra cui la governatrice Michelle Bowman, la presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, la governatrice Lisa Cook, il presidente della Fed di New York John Williams e il presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic. Il calendario economico prevede anche la revisione dei dati economici sulla crescita del primo trimestre giovedì e il Libro beige della Fed mercoledì. - Inflazione nella zona euro La Banca Centrale Europea ha promesso di abbassare i tassi di interesse dal massimo storico del 4% nella prossimo vertice di giugno, ma resta da vedere quanto rapidamente li ridurrà dopo, soprattutto se i dati sull’inflazione in uscita venerdì mostreranno che le pressioni sui prezzi restano volatili. Gli economisti si aspettano che l’inflazione dell’area dell’euro salga al 2,5% a maggio su base annua, dal 2,4% di aprile, mentre l’inflazione sottostante è vista ferma a 2,7%. È improbabile che questo dato, da solo, possa dissuadere la BCE dal tagliare i tassi a giugno, ma alcuni funzionari si stanno già esprimendo contro la necessità di un ulteriore allentamento. Il calendario economico del blocco prevede anche il sondaggio dell’Indice Ifo sul clima economico tedesco lunedì e quello sulle aspettative di inflazione della BCE di martedì. - Dati del Giappone I dati sull’inflazione di Tokyo di venerdì saranno tenuti sotto stretta osservazione per cercare di capire quando la Banca del Giappone potrebbe alzare i tassi. I dati precedono di due settimane il prossimo vertice di politica monetaria della BOJ, in cui alcuni scommettono che la banca centrale potrebbe effettuare il suo secondo rialzo dei tassi dopo la storica mossa di marzo. I responsabili politici stanno affrontando una crescente pressione per un rialzo dei tassi a causa della continua debolezza dello yen, che danneggia i consumi gonfiando il costo delle importazioni di materie prime. Sempre venerdì, il Ministero delle Finanze pubblicherà i dati sugli interventi, che riguardano le recenti tornate di interventi sospetti e il programma di acquisto di obbligazioni della BOJ, in cui i trader si guarderanno bene dal tagliare l’ammontare degli acquisti della banca centrale. - Attività della Cina Lunedì la Cina pubblicherà i dati sui profitti industriali per l’anno in corso, con gli osservatori del mercato desiderosi di vedere se i profitti sono rimbalzati ad aprile dopo il forte calo del mese precedente che ha fatto rallentare il ritmo dei guadagni per i primi tre mesi al 4,3%. Venerdì la Cina pubblicherà i dati ufficiali sull’indice PMI manifatturiero e non manifatturiero. Gli economisti si aspettano che a maggio l’indice manifatturiero rimanga per il terzo mese appena al di sopra della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione. Pechino ha fissato un ambizioso obiettivo di crescita economica di circa il 5% per quest’anno, che secondo molti analisti sarà difficile da raggiungere, poiché la prolungata debolezza del settore immobiliare e la tiepida domanda dei consumatori continuano a frenare la seconda economia mondiale. 5. Prezzi del petrolio I prezzi del petrolio sono saliti di circa l’1% venerdì, ma hanno registrato una perdita settimanale per il timore che i forti dati economici statunitensi mantengano i tassi di interesse elevati per un periodo più lungo, frenando la domanda di carburante. Il petrolio Brent ha chiuso la settimana in calo del 2,1%. La scorsa settimana ha registrato quattro sedute consecutive di ribasso, la serie di perdite più lunga dal 2 gennaio. Il greggio WTI ha chiuso la settimana in ribasso del 2,8%. L’aumento dei tassi di interesse aumenta il costo dei prestiti, il che può rallentare l’attività economica e ridurre la domanda di petrolio. La domanda di petrolio è ancora robusta da un punto di vista più ampio, hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS) in una nota, aggiungendo che prevedono un aumento del consumo totale di liquidi petroliferi di circa 1,5 milioni di barili al giorno quest’anno. La debolezza della domanda di benzina negli Stati Uniti è stata compensata dalla domanda globale, che ha sorpreso al rialzo, soprattutto nella prima parte dell’anno, hanno detto gli analisti. Read the full article
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L’inquinamento delle grandi navi da crociera
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L’inquinamento delle grandi navi da crociera
È iniziato il viaggio inaugurale di quella che viene presentata come la nave da crociera più grande del mondo. Impressionanti i numeri: oltre 250mila tonnellate di stazza, 365 metri di lunghezza, più di tre campi da calcio uno dietro l’altro; circa 50 di larghezza, venti ponti di cui uno con il più grande parco acquatico in mare e una cascata coperta di 17 metri. Può ospitare oltre cinquemila passeggeri assistiti da un equipaggio di più di 2300 persone, praticamente una città, e neanche tanto piccola. Una nave da crociera che è stata presentata come la più avanzata anche dal punto di vista tecnologico: basti pensare che per ridurre i consumi è dotata di un impianto che invia milioni di bolle d’aria microscopiche lungo lo scafo della nave per ridurre l’attrito. Un gigante dei mari che non poteva non riservare sorprese anche sotto il profilo delle emissioni: i sei giganteschi motori principali sono “ecocompatibili”, almeno a detta dei proprietari. Possono utilizzare sia combustibile tradizionale che gas naturale (GNL), contenuto in un enorme serbatoio. Ma non basta: il GNL è intercambiabile con biogas liquefatto rinnovabile (bio-GNL o LBG) o altro. Soluzioni che sono state presentate dai progettisti rispettose dell’ambiente. Ma è davvero così? Da anni le grandi navi sono accusate di essere uno dei maggiori responsabili delle emissioni di CO2. Per questo motivo da un po’ di tempo i costruttori hanno concentrato l’attenzione su sistemi di alimentazione più “green”. Secondo alcune stime sarebbero oltre 500 le navi in costruzione che utilizzano combustibile verde. Di queste la maggior parte. il 40%, sono alimentate a GNL, il 24% a metanolo, il 23% con sistemi ibridi, l’8% a GPL e l’1% ad ammoniaca. Ma davvero il GNL è “green”? “Il GNL è l’energia a minore intensità di carbonio”, ha dichiarato Antoine Piéton, CEO di Technip Energies. A fargli eco Nelly Nicoli, responsabile di Elengy: “Il GNL è già un vettore per la decarbonizzazione”. Non tutti i ricercatori sono dello stesso parere: secondo Alexandre Joly, responsabile della divisione Energia di Carbone4, è vero che “il gas naturale emette la metà dei gas serra (GHG) del carbone, ma in compenso è 10 volte più ad alta intensità di carbonio rispetto alle alternative a basse emissioni di carbonio, come l’eolico, il solare o il nucleare”. A questo si aggiunge che “Il consumo di gas naturale non sostituisce quello del carbone, è in aggiunta”. In effetti, se si guarda ai consumi di energia a livello globale, si scopre che non sono diminuiti, anzi, sono aumentati. Recentemente diversi Paesi hanno iniziato ad acquistare quantità sempre più ingenti di gas naturale liquefatto (GNL). Ancora una volta, questa scelta non sembra essere legata all’ambiente, ma alla necessità di sopperire alla riduzione degli approvvigionamenti di gas naturale proveniente dalla Russia attraverso i gasdotti, oggi chiusi, limitati o addirittura distrutti come il Nord Stream. Il GNL non è altro che un gas simile a quello che transita nei normali gasdotti. Solo che per essere trasportato senza usare le condutture viene raffreddato fino a passare dallo stato gassoso a quello liquido. Quello che i produttori non dicono è che, per ottenere questa “trasformazione”, è necessario utilizzare giganteschi refrigeratori che abbassano la temperatura a oltre -160°C. Ma questo comporta un considerevole consumo di energia. Uno studio realizzato dalla società norvegese Rystad Energy ha dimostrato che, a conti fatti, il trasporto di GNL comporta emissioni di anidride carbonica diverse volte superiori rispetto ai gasdotti tradizionali. Cosa questa che potrebbe annullare i benefici del ricorso al gas naturale invece che ad altri combustibili fossili. La società armatrice del nuovo gigante dei mari ha insistito sul fatto che utilizza il “combustibile marino più pulito”. Bryan Comer, direttore del programma marittimo dell’International Council on Clean Transportation, non la pensa allo stesso modo: “Stanno definendo il GNL un carburante verde quando il motore emette dal 70 all’80% in più di emissioni di gas serra per viaggio rispetto a quando utilizza un normale carburante marino”, ha detto. La nuova nave da crociera “ha i più grandi serbatoi di GNL mai installati in una nave. Si tratta di greenwashing”. È vero che rispetto ad altri combustibili marini il GNL riduce le emissioni di anidride carbonica. Ma una nave da crociera che utilizzi il GNL emetterebbe complessivamente più gas serra a causa di quello che viene chiamato “slittamento del metano”, secondo Comer. In pratica parte del gas non verrebbe combusto e questo comporterebbe notevoli emissioni di metano, un gas che ha conseguenze tremende per l’ambiente: il metano infatti intrappola circa 80 volte più calore della CO2 dopo il rilascio nell’atmosfera. Il nuovo gigante per il turismo dei mari vanta anche con altri sistemi “verdi”. Ad esempio per alimentare gli ascensori sono celle a combustibile che producono energia elettrica senza combustione. Purtroppo anche in questo caso la realtà, almeno per ora, potrebbe essere diversa: pare che le batterie per alimentare questi sistemi non siano ancora state installate a causa di un problema con i fornitori. Secondo la società produttrice del nuovo gigante dei mari, “il GNL è una parte della nostra strategia per i combustibili alternativi, insieme ai biocarburanti, al metanolo e ad altre fonti di energia come l’energia da terra”. Questo richiama l’attenzione ad un altro dei problemi delle grandi navi da crociera: per funzionare devono tenere i motori accesi anche quando sono attraccate in porto. Ma così facendo inquinano in modo spaventoso. Non è un caso se da qualche tempo alcune città come Venezia, Barcellona e Amsterdam, hanno addirittura vietato o ridotto il numero di navi da crociera alle quali è concesso l’approdo, per minimizzare l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Ma la nuova mega nave da crociera ha pensato anche a questo: in porto dovrebbe funzionare con l’elettricità fornita da terra, un’alternativa più pulita al funzionamento di generatori altamente inquinanti. Purtroppo l’impatto sull’ambiente non è solo quello legato alle emissioni di CO2. Secondo Marcie Keever di Friends of the Earth US, “Costruendo queste mega navi e utilizzando il GNL, l’industria crocieristica si sta muovendo nella direzione sbagliata. Le navi più grandi richiedono più infrastrutture nei porti, e contribuiscono a distruggere le barriere coralline e gli ecosistemi per accoglierle”. Tutti problemi per i quali le mega navi da crociera non hanno ancora trovato nessuna soluzione.
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Sostenibilità Energetica: Un Mondo di Possibilità Professionali
Il mondo dell'energia è in costante evoluzione e offre un'ampia gamma di opportunità di carriera in diversi settori, tra cui le energie rinnovabili, l'efficienza energetica e altro ancora. Questo articolo esplorerà le molteplici prospettive professionali disponibili per coloro che hanno studiato l'energia e le opportunità che si presentano sia in Italia che all'estero. Opportunità nel Settore Energetico Il settore energetico rappresenta uno dei campi più dinamici e promettenti per coloro che cercano opportunità di carriera. Secondo l'Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), ci sono attualmente oltre 10 milioni di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili in tutto il mondo, con una significativa concentrazione in paesi come Cina, Brasile, Stati Uniti, India, Germania e Giappone. In Europa, il mercato energetico è particolarmente sviluppato in nazioni come la Germania, il Regno Unito e la Francia. Tuttavia, l'Italia sta gradualmente emergendo come un attore chiave in questo settore e sta cercando di espandere il suo numero di professionisti energetici. Secondo dati risalenti al 2021, la crescita nei settori occupazionali principali legati alla sostenibilità prevista per il 2030 è la seguente: Diversificazione delle Opportunità Nello specifico, le opportunità di carriera nel settore energetico sono estremamente variegate e possono adattarsi alle diverse competenze e aspirazioni dei candidati. Ecco alcune delle possibili opzioni di carriera: - Progettisti Elettrici e Termo-Tecnici: Per coloro con un background tecnico, ci sono opportunità di lavoro come progettisti elettrici o termo-tecnici. Questi professionisti sono responsabili della progettazione di sistemi energetici industriali, residenziali o terziari. - Energy Manager: Gli energy manager svolgono un ruolo chiave nell'ottimizzazione dei consumi energetici all'interno di un'organizzazione, contribuendo a ridurre i costi e l'impatto ambientale. - Ricerca e Sviluppo (R&D): Coloro che sono interessati alla ricerca e all'approfondimento possono intraprendere una carriera nell'R&D aziendale o universitario, diventare ricercatori o professori universitari. - Diritto Ambientale: Il settore energetico richiede anche professionisti legali specializzati in diritto ambientale per affrontare le questioni normative e legali legate all'energia. - Settore Commerciale: Per chi ha una propensione alla vendita e alle relazioni interpersonali, ci sono ruoli nell'ambito delle vendite, degli acquisti o del settore commerciale. - Consulenti Finanziari: Gli esperti finanziari possono diventare consulenti nell'ambito dell'efficienza energetica o svolgere ruoli di responsabilità finanziaria in aziende di servizi energetici. - Imprenditorialità: Chi ha un'anima imprenditoriale può considerare l'opzione di fondare la propria azienda nel settore energetico, con il supporto degli aiuti disponibili per i giovani imprenditori. Ambiti di Lavoro nel mondo energetico Il settore energetico offre una vasta gamma di ambiti di lavoro, dai tradizionali impianti di produzione energetica a quelli più innovativi legati alle energie rinnovabili. Ecco alcune delle aree di attività: - Produzione Energetica: Questo include impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici e produzione di biogas. Inoltre, ci sono centrali termoelettriche che utilizzano fonti fossili o nucleari. - Estrazione e Distribuzione: Questo comprende piattaforme petrolifere, impianti di estrazione e distribuzione di gas, petrolio, carbone e altri combustibili fossili. - Servizi Energetici: Numerose aziende offrono servizi energetici, compresa la vendita di energia, servizi energetici e soluzioni di gestione. - Trasmissione e Distribuzione di Energia Elettrica: Con la crescente importanza delle reti elettriche intelligenti, questo settore sta vivendo una rapida espansione. Prospettive di Carriera e Formazione nel mondo energetico Per intraprendere una carriera nel settore delle energie rinnovabili, è fondamentale conseguire una formazione specifica. Scuole e università stanno adattando la loro offerta formativa con nuovi corsi professionalizzanti per fornire agli studenti gli strumenti necessari per competere in un mercato in crescita. La formazione universitaria, insieme ai master post-laurea dedicati al fotovoltaico e ai corsi professionalizzanti per diventare installatori, rappresenta un solido punto di partenza per coloro che aspirano a lavorare nel settore delle energie rinnovabili. In conclusione, il futuro delle energie rinnovabili è luminoso, con una crescente domanda di professionisti altamente qualificati. Le professioni nel campo del fotovoltaico e delle energie rinnovabili offrono opportunità di carriera emozionanti per coloro che sono disposti a impegnarsi in una formazione adeguata e a guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile. Con il settore delle energie rinnovabili in continua espansione, non c'è mai stato un momento migliore per intraprendere una carriera in questo campo in crescita. Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/lavori-sostenibilita-settore-energetico/ Foto di Ed White da Pixabay Read the full article
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Host Milano 2023
L’innovazione in tutte le sue sfaccettature tornerà a HostMilano, la manifestazione leader mondiale nell’ospitalità professionale, il fuoricasa e il retail a Fieramilano dal 13 al 17 ottobre, dove 2.000 espositori da 50 Paesi, centinaia di buyer profilati e migliaia di operatori si incontrano per fare business e scoprire in anteprima il futuro dell’Horeca. Interfacce intelligenti basate sull’AI e automazione che arriva fino ai robot, soluzioni responsabili e sostenibili, che guardano all’economia circolare, format diversificati sono solo alcune delle anticipazioni che si potranno toccare con mano ad HostMilano, che conferma il layout espositivo che unisca una panoramica completa sull’innovazione in tutta l’ospitalità professionale, con gli approfondimenti verticali nei singoli settori. Organizzata in tre macroaree, la mostra mette in risalto i comparti specializzati in Ristorazione Professionale-Bakery, Pizza e Pasta; Caffè-Tea, Bar-Macchine per Caffè-Vending, Gelato-Pastry; Arredo-Tecnologia e Tavola. La macroarea Ristorazione Professionale-Bakery, Pizza e Pasta con le sue tecnologie, soluzioni e semilavorati, si presenta come cuore pulsante di HostMilano grazie al Salone Internazionale del Caffè, da sempre punto di riferimento del settore dove sono presenti tutti i protagonisti italiani ed esteri della filiera di trasformazione. Il food service equipment si conferma settore chiave dell’ospitalità professionale, con una domanda che continua a crescere anche grazie a nuovi segmenti, quali il food-to-go, offrendo prodotti tecnologicamente innovativi e attrezzature per la ristorazione sempre più personalizzate. L’espandersi del delivery, ghost kitchen e Quick Service Restaurant, ha portato l’automazione tecnologica ad altissimi livelli dove l’obiettivo è velocizzare, garantire qualità e prestazioni elevate che riducano al contempo i consumi di acqua, energia e detergenti. Per affrontare l’insufficienza di personale, le attrezzature che ottimizzano il lavoro in cucina sono fondamentali e a HostMilano sarà possibile vedere concretamente le migliori soluzioni sul mercato, con novità per tecnologia e prestazioni. Le nuove kitchen, dark o ghost che siano, hanno fatto tendenza negli ultimi anni e continuano a essere una valida soluzione adottata da molti ristoratori, oltre a un ecosistema di aziende tecnologiche che propongono servizi innovativi che guardano sempre più alla sostenibilità, attraverso app e sistemi di controllo digitali realizzati sulle esigenze attuali, come le tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e la robotica, diventano un prezioso strumento per rispettare l’ambiente e inquinare meno poiché consentono di eliminare completamente comande, menu e scontrini cartacei. A HostMilano l’innovazione è di casa, infatti saranno presentate nuove app che aiutano a risparmiare energia per la riduzione dell’impronta carbonica, oltre ad novità di settore non solo nel percorso espositivo, ma anche nel ricco palinsesto di eventi, tra grandi player e start-up innovative. Read the full article
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The Quest for Passenger-Only Cars A Sustainable Solution for Modern Mobility
Nel mondo di oggi in rapida evoluzione, la ricerca di soluzioni di trasporto innovative e sostenibili è diventata più critica che mai. Con la continua espansione dell’urbanizzazione e l’aumento delle preoccupazioni ambientali, gli individui sono sempre più alla ricerca di modi per ridurre la propria impronta di carbonio e fare scelte responsabili quando si tratta di mobilità. Una soluzione promettente che sta guadagnando terreno è il concetto di auto per soli passeggeri, un approccio rivoluzionario ai trasporti che ha il potenziale per rimodellare il modo in cui ci spostiamo da un luogo all’altro.
Il panorama automobilistico tradizionale │ dominato da veicoli multi-passeggero, che spesso sono sovraprogettati per gli spostamenti quotidiani di un singolo individuo. Queste auto sono dotate di pi posti, motori pi grandi e spazio di carico maggiore del necessario per la maggior parte dei viaggi giornalieri. Di conseguenza, consumano pi energia, contribuiscono alla congestione del traffico ed emettono livelli pi elevati di gas serra.
L’auto per soli passeggeri, d’altro canto, rappresenta uno spostamento verso una forma di trasporto più sostenibile ed efficiente. Questo veicolo innovativo è progettato esclusivamente per un passeggero, ottimizza il consumo di energia, riduce le emissioni e offre una serie di vantaggi che possono aiutare ad affrontare molte delle sfide associate alla mobilità contemporanea.
Uno dei vantaggi più importanti delle auto per soli passeggeri è il loro impatto ambientale. Questi veicoli sono tipicamente elettrici o ad alta efficienza nei consumi, riducendo le emissioni di carbonio e l’inquinamento atmosferico. Ridimensionando il veicolo e utilizzando fonti di energia alternative, possiamo ridurre significativamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili, contribuendo a combattere il cambiamento climatico e a migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città.
Le auto per soli passeggeri hanno anche il potenziale per alleviare la congestione del traffico. L’attuale modello di veicoli multi-passeggero contribuisce agli ingorghi nelle aree urbane, facendo sprecare tempo e carburante mentre i pendolari siedono in lunghe code. Al contrario, le auto monoposto occupano meno spazio sulla strada, il che significa meno veicoli sulle strade e meno traffico.
Inoltre, le auto solo passeggeri promuovono un uso del territorio più sostenibile. Con una ridotta necessità di parcheggi e minori costi infrastrutturali, le città possono allocare risorse ai trasporti pubblici, alle piste ciclabili e agli spazi verdi. Questo approccio non solo migliora l’estetica urbana ma incoraggia anche stili di vita più sani e attivi.
La sicurezza è un’altra considerazione chiave. I veicoli monoposto possono essere progettati con caratteristiche di sicurezza avanzate, rispondendo specificamente alle esigenze del singolo occupante. Questa personalizzazione può comportare un'esperienza di guida più sicura e ridurre il rischio di incidenti.
L’adozione di autovetture solo per passeggeri potrebbe avere anche un impatto economico positivo. Produttori e innovatori nel settore dei trasporti troveranno nuove opportunità di crescita e innovazione, favorendo la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico. Inoltre, le persone possono aspettarsi di risparmiare sui costi di trasporto poiché questi veicoli sono generalmente più convenienti da acquistare, utilizzare e mantenere.
Tuttavia, è essenziale affrontare le potenziali preoccupazioni sulla fattibilità delle auto per soli passeggeri. I critici sostengono che la comodità dei veicoli multi-passeggero, come il car pooling e le gite familiari, potrebbe essere compromessa. Per contrastare questo problema, i servizi di car sharing e le opzioni di noleggio per veicoli più grandi possono essere resi prontamente disponibili per le occasioni in cui è necessario spazio aggiuntivo.
In conclusione, la ricerca di autovetture solo per passeggeri rappresenta un passo promettente verso un trasporto più sostenibile ed efficiente. Questi veicoli hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui ci muoviamo, riducendo le nostre emissioni di carbonio, alleviando la congestione del traffico e offrendo numerosi vantaggi ambientali, economici e sociali. Sebbene esistano sfide e preoccupazioni, è essenziale riconoscere il potenziale delle auto solo passeggeri come componente vitale del futuro della mobilità. Guardando al futuro, è chiaro che lo spostamento verso soluzioni di trasporto più responsabili e personalizzate è un’idea il cui momento è giunto, e le auto per soli passeggeri sono in prima linea in questo movimento di trasformazione.
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Risparmia energia elettrica: scopri quanto consuma un PC
Il consumo energetico dei dispositivi elettronici è un argomento sempre più rilevante nell'era digitale. Tra questi, il computer, sia esso portatile o desktop, è uno dei dispositivi più comuni nelle case di oggi. Ci concentreremo su quanto consuma un PC e come poter ridurre questo consumo.
Scopri quanto consuma un PC: dalla potenza energetica necessaria per alimentare i componenti interni alle strategie per ridurre l'impatto ambientale
Se usi spesso il tuo PC, sia per lavoro che per svago, ti sarai sicuramente chiesto quanto consuma e come puoi fare per ridurre il tuo impatto ambientale e la tua bolletta elettrica. In questo articolo ti spiegheremo come calcolare il consumo di un PC, quali sono le differenze tra un portatile e un fisso, e quali accorgimenti puoi adottare per risparmiare energia.
L'importanza di comprendere i consumi del PC
Prima di entrare nel vivo del discorso, è fondamentale comprendere l'importanza di conoscere il consumo energetico del proprio PC. Questa conoscenza ci permette non solo di risparmiare sulla bolletta elettrica, ma anche di fare un gesto in favore dell'ambiente.
Quanto consuma un PC: i fattori chiave
Il consumo energetico del tuo PC dipende da vari fattori, tra cui: Tipo di PC I computer desktop, con la loro alimentazione diretta dalla rete elettrica e l'assenza di restrizioni di spazio per i componenti, tendono a consumare più energia rispetto ai portatili. Questi ultimi, progettati per l'efficienza energetica per estendere la durata della batteria, consumano generalmente meno. Componenti hardware Ogni componente del tuo PC ha un impatto sul consumo energetico totale. La CPU e la scheda grafica, in particolare, sono tra i maggiori responsabili del consumo energetico, soprattutto se si utilizzano versioni ad alte prestazioni.
Uso del PC Il modo in cui utilizzi il tuo PC ha un grande impatto sul consumo energetico. Un PC utilizzato per il gaming o il rendering video, per esempio, consuma molto più energia rispetto a un PC utilizzato per navigare in internet o per scrivere documenti.
Come ridurre il consumo del PC
Se stai cercando di ridurre il consumo energetico del tuo PC, ecco alcuni suggerimenti: - Regola le impostazioni di risparmio energetico: La maggior parte dei sistemi operativi offre opzioni per ridurre il consumo energetico. - Limita l'uso di applicazioni ad alta intensità: Se possibile, limita l'uso di applicazioni che richiedono molte risorse, come i giochi o le applicazioni di rendering video. - Mantieni il tuo PC pulito e aggiornato: Una manutenzione regolare e l'aggiornamento dei driver possono aiutare a mantenere l'efficienza energetica del tuo PC. - Spegne il PC quando non lo utilizzi: Se non prevedi di utilizzare il tuo PC per un periodo di tempo prolungato, spegnilo invece di lasciarlo in standby.
Come calcolare il consumo di un PC
Il consumo di energia elettrica di un PC dipende da vari fattori, come la marca, il modello, la forma e il tipo di monitor. In generale, il consumo medio di un PC fisso va da un minimo di 65 Watt ad un massimo di 300 Watt all’ora. Il consumo medio di un PC portatile può variare da 20 a 130 Watt all’ora, a seconda delle dimensioni e delle prestazioni2. Il consumo può aumentare quando il computer lavora a pieno regime o durante le sessioni di gaming. Per calcolare il consumo di un PC, bisogna conoscere la potenza dell’unità di alimentazione interna (PSU), espressa in Watt (W), e il tempo di utilizzo, espresso in ore (h). Il consumo si misura in kilowattora (kWh), che è l’unità di misura usata anche nelle bollette elettriche. Per convertire i Watt in kilowatt, basta dividere per 1000. Per esempio, se il tuo PC ha una potenza di 250 W e lo usi per 4 ore al giorno, il consumo sarà: 250 W / 1000 = 0,25 kW 0,25 kW x 4 h = 1 kWh A questo dato bisogna aggiungere il consumo del monitor, che può variare da 15 a 70 W per uno schermo LCD standard1. Per esempio, se il tuo monitor ha una potenza di 40 W e lo usi per le stesse 4 ore al giorno, il consumo sarà: 40 W / 1000 = 0,04 kW 0,04 kW x 4 h = 0,16 kWh Il consumo totale del tuo PC sarà quindi la somma dei due valori: 1 kWh + 0,16 kWh = 1,16 kWh Per sapere quanto spendi in bolletta per il tuo PC, devi moltiplicare il consumo per il costo del kWh, che dipende dal tuo fornitore e dalla tua tariffa. Se consideriamo il prezzo tutelato del kWh per un cliente domestico nel secondo trimestre del 2023 (19,89 centesimi di euro), la spesa sarà: 1,16 kWh x 0,1989 euro = 0,23 euro Questo è il costo giornaliero del tuo PC. Per calcolare il costo mensile o annuale, devi moltiplicare per i giorni di utilizzo. Se usi il tuo PC tutti i giorni del mese (30 giorni), la spesa mensile sarà: 0,23 euro x 30 = 6,9 euro Se usi il tuo PC tutti i giorni dell’anno (365 giorni), la spesa annuale sarà: 0,23 euro x 365 = 83,95 euro Per facilitare i calcoli puoi usare questo calcolatore inserendo tutte le caratteristiche del tuo PC fisso o portatile per calcolare il consumo.
Differenze tra portatile e PC fisso
Come abbiamo visto, il consumo di un PC dipende dalla sua potenza e dal suo tempo di utilizzo. In generale, un PC portatile consuma meno di un fisso, perché ha una potenza inferiore e una batteria integrata che gli permette di funzionare anche senza essere collegato alla corrente. Inoltre, un portatile ha uno schermo più piccolo e meno luminoso di un fisso. Tuttavia, ci sono anche dei fattori che possono aumentare il consumo di un portatile rispetto a un fisso. Ad esempio: - La frequenza di ricarica della batteria: se ricarichi spesso la batteria del tuo portatile anche quando non è completamente scarica, ne riduci la durata e ne aumenti il consumo. - La modalità di spegnimento: se lasci il tuo portatile in standby invece che spegnerlo completamente quando non lo usi, continui a consumare energia anche se in misura ridotta. - L’uso di accessori esterni: se colleghi al tuo portatile dispositivi come mouse, tastiera, stampante, hard disk, ecc., aumenti il suo carico di lavoro e il suo consumo.
Come risparmiare energia con il PC
Per ridurre il consumo di energia del tuo PC e la tua bolletta elettrica, puoi seguire alcuni semplici consigli: - Scegli un PC adeguato alle tue esigenze: se non hai bisogno di prestazioni elevate, opta per un modello con una potenza inferiore e un monitor più piccolo. - Regola la luminosità dello schermo: riduci la luminosità del tuo monitor quando non ne hai bisogno, per esempio quando lavori in ambienti ben illuminati o quando guardi contenuti scuri. - Usa le impostazioni di risparmio energetico: attiva le modalità di risparmio energetico del tuo PC, che riducono il consumo di CPU, RAM, disco e monitor quando non sono in uso. Puoi anche impostare un tempo limite per lo spegnimento automatico dello schermo e del PC quando non li usi. - Stacca la spina: quando non usi il tuo PC, stacca la spina dalla presa o usa una ciabatta con interruttore. In questo modo eviti i consumi in standby, che possono arrivare fino al 10% del consumo totale. - Ricarica la batteria in modo intelligente: se usi un portatile, ricarica la batteria solo quando è quasi scarica e stacca il caricabatterie quando è piena. In questo modo eviti di danneggiare la batteria e di consumare energia inutilmente.
Conclusione
Seguendo questi consigli, potrai risparmiare energia elettrica e scoprire quanto consuma un PC in modo più preciso. Ricorda che ogni piccolo gesto può fare la differenza per il tuo portafoglio e per l’ambiente.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Risparmia energia elettrica: scopri quanto consuma un PC. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Ecoprogettazione per motori e drives, le soluzioni ABB hanno anticipato l’efficienza
Il Regolamento EU 2019/1781 premia l’efficienza energetica e pone alle imprese requisiti minimi da rispettare. ABB offre motori e azionamenti che ottimizzano la produzione, abbattendo costi ed emissioni con performance superiori alla normativa
Il Regolamento UE 2019/1781 sulla Progettazione Ecocompatibile, meglio noto come Regolamento “Ecodesign”, ha stabilito nuovi requisiti per motori elettrici e azionamenti, con coefficienti minimi di efficienza. Obiettivo? Ridurre sprechi ed emissioni di gas climalteranti. Le norme sono entrate ufficialmente in vigore a luglio 2021 con una seconda fase di disposizioni attivata a partire da luglio di quest’anno. Un processo ordinato e puntuale su cui c’è chi si è mosso in largo anticipo. Parliamo di ABB che già prima del 1° luglio 2023 era in grado di fornire ai clienti motori conformi, con prestazioni migliori rispetto ai limiti di legge. “L’adozione di tecnologie più efficienti sotto il profilo energetico aiuterà l’industria ad abbattere le emissioni e i costi di gestione”, spiega Francesco Morrone, division manager Motors&Generators di ABB Motion Italia.
Il nuovo Regolamento si applica ai motori elettrici a induzione in bassa tensione (Direct on line, DOL) con corrente alternata nominale < 1000 Volt, così come agli azionamenti a velocità variabile (i cosiddetti drives) commercializzati in Unione Europea. Prevede due fasi: una prima, a partire dall’entrata in vigore nel luglio 2021, che imponeva per una larga parte dei motori industriali in UE una classe di efficienza almeno pari a IE3, e una seconda, che scattata a luglio di quest’anno, con un ampliamento del campo di applicazione e un aumento dei requisiti alla classe IE4 per alcune tipologie di motori (trifase con potenze nominali comprese tra 75 e 200 kW). Gli azionamenti da 0,12 a 1000 kW devono invece essere conformi alla classe IE2. Motori e azionamenti non in grado di soddisfare i requisiti minimi imposti dal regolamento non potranno essere etichettati con il marchio CE e, di conseguenza, potranno essere commercializzati solo al di fuori dell’Unione.
Si tratta, insomma, di una policy virtuosa, che mira a ridurre sprechi ed emissioni, in accordo con gli obiettivi di “Fit for 55%”, il pacchetto climatico della Commissione europea, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra de 55% rispetto ai livelli del 1990, puntando alla carbon neutrality entro il 2050. Un obbligo per le imprese, ma anche una grande opportunità per abbattere consumi energetici, ridurre le emissioni e ottimizzare i costi di esercizio.Come sfruttarla al meglio? “I responsabili d’azienda devono verificare che tutte le iniziative siano economicamente sostenibili – prosegue il manager di ABB – e un ambito sottovalutato che potrebbe soddisfare le esigenze sia delle imprese, sia del pianeta è proprio l’efficienza energetica”. La multinazionale, attiva da oltre 100 anni nel settore, ha un’ampia gamma di motori, azionamenti e servizi digitali che garantiscono affidabilità, efficientamento energetico e performance nei processi di produzione industriale, soddisfando i requisiti imposti dal Regolamento Ecodesign. Per gli operatori più ambiziosi, ABB offre soluzioni ancora più efficienti, con motori di classe IE5 “ultra-premium”. Si tratta di macchine che garantiscono dispersioni elettriche minori anche del 40% rispetto ai motori in classe IE3. “Adottando tecnologie di efficientamento più avanzate possiamo ottenere di più dalle risorse energetiche attualmente a nostra disposizione”, continua Morrone.
Non solo motori: la soluzione più efficiente in campo industriale è senza dubbio l’impiego di azionamenti a velocità variabile (VSD o drives), che permettono di regolare la velocità del motore in funzione del fabbisogno effettivo. Nella maggior parte dei casi, oggi, i motori funzionano invece alla massima velocità a prescindere dai carichi, aumentando gli sprechi. L’implementazione di drives può comportare risparmi energetici di oltre il 25%. L’investimento iniziale, con gli attuali prezzi della materia prima energetica, viene recuperato nel giro di pochi mesi. ABB può vantare una lunga esperienza nel campo e con i nuovi motori sincroni a riluttanza SynRM di classe IE5 in accoppiamento agli azionamenti a velocità variabile, permette di raggiungere potenze elevate, riducendo i consumi. I pacchetti motore-drives possono essere ottimizzati a seconda del settore industriale di impiego e sono ideali per tutte le applicazioni, dal trattamento delle acque alla climatizzazione. L’innovativo motore SynRM IE5 di ABB non impiega magneti o avvolgimenti nel rotore, con prestazioni tipiche dei motori a magneti permanenti a fronte di una manutenzione semplice come quella dei motori a induzione. “Realizzare da un lato gli obiettivi aziendali e dall’altro la promessa delle emissioni zero: questo approccio, insieme a una maggiore collaborazione industriale e al “pensiero circolare”, sarà essenziale per portare a termine la transizione a un mondo più sostenibile”, conclude Morrone.
Link: https://www.rinnovabili.it/efficienza-energetica-3/ecodesign-motoriazionamenti-soluzioni-abb-migliorano-limiti-legge/
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“ Uno dei temi più misteriosi del teatro tragico greco è la predestinazione dei figli a pagare le colpe dei padri. Non importa se i figli sono buoni, innocenti, pii: se i loro padri hanno peccato, essi devono essere puniti. È il coro — un coro democratico — che si dichiara depositario di tale verità: e la enuncia senza introdurla e senza illustrarla, tanto gli pare naturale. Confesso che questo tema del teatro greco io l'ho sempre accettato come qualcosa di estraneo al mio sapere, accaduto «altrove» e in un «altro tempo». Non senza una certa ingenuità scolastica, ho sempre considerato tale tema come assurdo e, a sua volta, ingenuo, «antropologicamente» ingenuo. Ma poi è arrivato il momento della mia vita in cui ho dovuto ammettere di appartenere senza scampo alla generazione dei padri. Senza scampo, perché i figli non solo sono nati, non solo sono cresciuti, ma sono giunti all'età della ragione e il loro destino, quindi, comincia a essere ineluttabilmente quello che deve essere, rendendoli adulti. Ho osservato a lungo in questi ultimi anni, questi figli. Alla fine, il mio giudizio, per quanto esso sembri anche a me stesso ingiusto e impietoso, è di condanna. Ho cercato molto di capire, di fingere di non capire, di contare sulle eccezioni, di sperare in qualche cambiamento, di considerare storicamente, cioè fuori dai soggettivi giudizi di male e di bene, la loro realtà. Ma è stato inutile. Il mio sentimento è di condanna. I sentimenti non si possono cambiare. Sono essi che sono storici. È ciò che si prova, che è reale (malgrado tutte le insincerità che possiamo avere con noi stessi). Alla fine — cioè oggi, primi giorni del '75 — il mio sentimento è, ripeto, di condanna. Ma poiché, forse, condanna è una parola sbagliata (dettata, forse, dal riferimento iniziale al contesto linguistico del teatro greco), dovrò precisarla: più che una condanna, infatti il mio sentimento è una «cessazione di amore»: cessazione di amore, che, appunto, non dà luogo a «odio» ma a «condanna». Io ho qualcosa di generale, di immenso, di oscuro da rimproverare ai figli. Qualcosa che resta al di qua del verbale: manifestandosi irrazionalmente, nell'esistere, nel «provare sentimenti». Ora, poiché io — padre ideale — padre storico — condanno i figli, è naturale che, di conseguenza, accetti, in qualche modo l'idea della loro punizione. Per la prima volta in vita mia, riesco così a liberare nella mia coscienza, attraverso un meccanismo intimo e personale, quella terribile, astratta fatalità del coro ateniese che ribadisce come naturale la «punizione dei figli». Solo che il coro, dotato di tanta immemore e profonda saggezza, aggiungeva che ciò di cui i figli erano puniti era la «colpa dei padri». Ebbene, non esito neanche un momento ad ammetterlo: ad accettare cioè personalmente tale colpa. Se io condanno i figli (a causa di una cessazione di amore verso di essi) e quindi presuppongo una loro punizione, non ho il minimo dubbio che tutto ciò accada per colpa mia. In quanto padre. In quanto uno dei padri. Uno dei padri che si son resi responsabili, prima, del fascismo, poi di un regime clerico-fascista, fintamente democratico, e, infine, hanno accettato la nuova forma del potere, il potere dei consumi, ultima delle rovine, rovina delle rovine. “
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Brano tratto dallo scritto I giovani infelici (inedito, al primo posto nella cartella Lettere luterane della Biblioteca Nazionale di Roma) raccolto in:
Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane; 1ª edizione originale 1976.
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La vetrina di Gucci, il pacco di Amazon, il regalo di Natale
Mentre si alleggeriscono le misure anti-Covid solo per permettere i consumi natalizi, sui quotidiani serpeggia un moto di indignazione dato che le vie delle shopping e i centri commerciali si stanno riempendo (come era ovvio).
La vetrina di Gucci, il pacco di Amazon, il regalo di Natale
Tra i capofila di questa indignazione i politici del variegato teatrino dell'ipocrisia che tanto hanno spinto per le riaperture natalizie.
Fra tutti poi spicca il sempre lungimirante Cirio, presidente della Regione Piemonte, che dopo essersi stracciato le vesti per uscire dalla zona rossa (più con strepiti e urla che con politiche sanitarie e sociali efficaci: solo la responsabilità, tutto sommato, degli abitanti del Piemonte ha permesso che si alleggerisse la pressione sugli ospedali) adesso afferma a gran voce che lo struscio per le vie del centro è "inaccettabile".
Già si parla di "vigilantes", aumento dei controlli, numeri chiusi per le vie dello shopping e molte altre varie forme di militarizzazione dei consumi.
La solfa è la stessa che veniva propagandata nella fine della scorsa primavera con la squallida caccia giornalistica all'assembramento da "movida", con la colpevolizzazione dei giovani e tutto il resto. Ma sono passati sei mesi da allora, gli effetti delle riaperture estive e della troppa avventatezza nel considerare la situazione sotto controllo ci hanno condotto direttamente nella seconda ondata e il paradigma della convivenza con il virus con il suo portato di vittime ha preso il sopravvento. Ora è ipocrita pensare che a queste aperture natalizie non seguirà una recrudescenza del virus, tutti lo sanno, è un cosiddetto "rischio calcolato". Peccato che questo calcolo vede sotto il segno meno le vite dei più deboli e di chi è maggiormente esposto al rischio contagio.
E' limitante però fermare la riflessione a queste considerazioni, che possono condurre a varie reazioni riduttive e semplificatorie. Una su tutte è quella che colpevolizza la gente che ha approfittato del via libera per farsi una passeggiata in centro o affollare i templi del consumo. Il corredo di esternazioni che si accompagnano a questa reazione è anch'esso piuttosto consunto seppure naturalmente muove da una giusta critica, quella al consumismo, alla mercificazione delle relazioni sociali e al ruolo che rivestono dentro il sistema di sviluppo in cui viviamo le feste comandate. Ma è l'obbiettivo di queste critiche ad essere controproducente. Contribuire alla canea mediatica contro chi si sta dando alle spese natalizie ci fa perdere di vista il vero punto, cioè la stretta connessione, attraverso proprio la mercificazione, tra consumo di massa e riproduzione sociale sotto l'attuale regime capitalista.
In quanti abbiamo notato negli anni il progressivo trasmigrare degli anziani dai circoli ricreativi (sempre meno) e dai parchi cittadini (mentre sparivano panchine e fontane in giro per le città con la scusa del decoro) ai bar dei grandi centri commerciali? In quanti abbiamo visto che di fronte a una sempre maggiore penuria di eventi sociali e culturali a carattere pubblico questi si siano moltiplicati tra le mura di note catene multinazionali? Quanto le grandi concentrazioni del consumo hanno frammentato i rapporti di vicinato?
Tutti questi esempi banali e autoevidenti sottolineano dei meccanismi più complessivi che hanno a che fare con la privatizzazione degli spazi, la sussunzione della "socialità" e dell'affettività alla valorizzazione capitalistica, con l'emergere del lavoro di "consumo" come una vera e propria attività ordinata, organizzata e incorporata.
Il nodo del lavoro di "consumo" è tutt'altro che privo di ambivalenze a partire dall'alienazione che genera. La relazione tra questo e la riproduzione sociale è anch'essa evidente ma non scontata negli effetti e nelle conseguenze. Per esempio: è giusto e ha senso fare delle campagne contro le catene della GDO dal lato del consumatore, ma per i soggetti che sono più coinvolti nella riproduzione sociale (soprattutto le donne) fare la spesa in un grande centro commerciale piuttosto che in piccoli negozi o botteghe vuol dire un risparmio di tempo non indifferente che si può spendere nello svolgere altre mansioni o nel ritagliarsi uno dei pochi momenti di relax. Questo risparmio nel tempo di lavoro di "consumo" nell'esperienza individuale diventa tanto più necessario tanto più si è soggetti a sfruttamento ed altre forme di dominio. In un modo simile si può guardare alle campagne che lanciano il boicottaggio di Amazon e altri siti di e-commerce: sono campagne sacrosante, ma devono sfuggire dalla logica della colpevolizzazione di chi utilizza questi mezzi perché risparmia o perché spreca meno del proprio tempo.
Per ragionare su questi piani è anche necessario uscire dalle logiche delle efficienze primarie: considerazioni del tipo "Non è che si stanno comprando il pane, ma lo smartphone" oppure "per una volta si può rinunciare ai regali di Natale" naturalmente sono di buon senso, ma non colgono un aspetto fondamentale. Occorre considerare anche queste attività in maniera più complessiva come nodi della riproduzione sociale sotto il regime capitalista. Come ci si veste, cosa si regala, come si consuma in poche parole fanno parte del modo in cui ci si costruisce una legittimità sociale, si contribuisce a costruirsi delle possibilità di ascesa sociale e purtroppo anche si socializza attraverso la mediazione della merce.
Ovviamente tutti questi aspetti della riproduzione sotto il capitalismo fanno i conti con enormi contraddizioni. La pandemia ne ha evidenziate molte: la distanza tra il valore d'uso e il valore di scambio della merce, il nodo dell'assenza di reddito di fronte all'insistenza della retorica della realizzazione nel consumo, la resistenza delle relazioni umane a farsi unicamente funzionali alla valorizzazione, la contraddizione tra il consumo infinito di qualsiasi materia con un potenziale di messa a profitto ed i limiti ecologici.
In queste contraddizioni tocca immergersi per provare a costruire degli itinerari di lotta contro la mercificazione che vadano oltre alla sostituzione di scarpe alla moda e spumante con monopattini elettrici e borracce ecocompatibili.
In questo senso bisogna evitare che la giusta avversione verso il consumismo (tanto più in questo momento) si trasformi nel rafforzamento delle retoriche antipopolari del potere che senza mezzi termini ci dice che è fondamentale continuare a consumare, ma non continuare a vivere. I responsabili delle nostre condizioni di vita, dei ricatti a cui siamo sottoposti sono chiari ed evidenti, cerchiamo di non renderci strumenti del loro teatrino, ma di costruire le possibilità per cui queste contraddizioni maturino e diventino orizzonte di una prospettiva di massa per farla finita con questo ingiusto e necrogeno sistema di sviluppo.
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Sanità, allerta Fentanyl anche in Liguria; dengue: quattro casi accertati, al via campagna informativa.
Sanità, allerta Fentanyl anche in Liguria; dengue: quattro casi accertati, al via campagna informativa È stata attivata anche in Liguria la procedura informativa con l'allerta ai Dipartimenti per le Dipendenze, ai responsabili delle Comunità Terapeutiche e alle Unità Mobili di strada sul rischio di diffusione del Fentanyl. Se n'è parlato nel punto stampa in cui si è posta l'attenzione anche sui casi di dengue e sul nuovo Dipartimento interaziendale regionale farmaceutico. "Il Fentanyl è una molecola molto pericolosa – ha spiegato l'assessore alla Sanità della Regione Liguria - un morfinico di sintesi ampiamente usato in anestesia, che impropriamente viene utilizzato per il taglio dell'eroina: l'effetto rischia di essere letale provocando la morte per depressione respiratoria. Non abbiamo ancora segnalazioni di casi sul nostro territorio, ma vogliamo mettere in atto tutte le azioni utili a contenere la sua diffusione impropria, diffusione che in America sta mietendo vittime. È di queste ore la convocazione delle Regioni da parte del Ministero della Salute per una riunione in programma la prossima settimana legata all'attuazione del Piano nazionale contro l'uso improprio di Fentanyl e di oppioidi sintetici". Intanto sono quattro i casi di dengue, malattia infettiva trasmessa all'uomo dalla puntura di zanzare, accertati in settimana in Liguria. Si tratta di cittadini residenti ad Albenga, Bogliasco, Genova e Chiavari: i primi due provenienti dalle Maldive, gli altri rispettivamente da Brasile e Perù. Presi in carico dai reparti di malattie infettive, le loro condizioni non destano preoccupazione, ma sul tema serve opportuna comunicazione. Per questo Regione Liguria ha predisposto una campagna informativa per prevenire i rischi e adottare corretti comportamenti soprattutto in vista di viaggi in zone a rischio e, in caso di sintomi, al ritorno dagli stessi. "Stiamo vivendo – ha dichiarato Matteo Bassetti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive al Policlinico San Martino e coordinatore del Diar Malattie infettive – una delle stagioni peggiori della dengue, in particolare in alcune zone del mondo come il Brasile dove sono stati registrati circa quattro milioni di casi. Situazione critica anche in Perù, in Argentina, ma anche nel sud est asiatico e, in particolare, nelle isole Maldive, dove purtroppo, si verificano numerosi casi ed essendo un'area a forte attrazione turistica, con quel contesto epidemiologico, questo favorisce la presenza di casi di importazione, anche in paesi come il nostro. E infatti due dei quattro casi già accertati, provengono da quella zona. La Liguria, peraltro, è stata tra le prime regioni ad attivarsi e promuovere attività di sensibilizzazione con risultati importanti, poiché è accaduto che pazienti con sintomatologia collegata alla dengue si sono presentati spontaneamente, reduci da viaggi all'estero, dopo aver ascoltato i nostri messaggi. Questo significa che la comunicazione è importante e funziona". Monitoraggio della spesa e dei consumi di farmaci in Liguria, per raggiungere un livello più alto di efficienza e di appropriatezza. Con questi obiettivi sarà costituito il Dipartimento interaziendale regionale farmaceutico, previsto nell'ambito delle azioni per efficientare il sistema sanitario ligure assieme al miglioramento delle liste d'attesa. "A circa due mesi dall'iniezione di importanti risorse al fine dell'abbattimento delle liste d'attesa nella diagnostica – ha aggiunto l'assessore regionale alla Sanità – possiamo dire che abbiamo un andamento complessivamente ancora buono, con una riduzione generalmente diffusa dei tempi, seppure con qualche criticità per ciò che riguarda le risonanze magnetiche. Insieme ad Alisa, stiamo verificando questo dato, interloquendo con le aziende, al fine di formulare in breve tempo la risposta per quegli esami che hanno tempi più lunghi per la prenotazione. E ricordiamo che nei prossimi mesi sarà immessa nel sistema la seconda parte di prestazioni diagnostiche prevista dal bando di inizio anno. Da una parte lavoriamo per l'aumento delle prestazioni e dall'altra sull'appropriatezza. E un tema riguarda anche farmaci e dispositivi. A questo proposito, come Regione, abbiamo approvato la delibera su efficientamento e razionalizzazione delle spese nel sistema sanitario. Tra quelle su cui puntiamo a intervenire per prima c'è proprio quella relativa ai farmaci e ai dispositivi medici, che rappresenta una delle voci più significative. A questo scopo nasce il dipartimento interaziendale che dovrà monitorare il consumo e favorire l'appropriatezza prescrittiva". "Stiamo lavorando – ha sottolineato il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - per potenziare i dipartimenti interaziendali esistenti e per istituirne di nuovi con l'obiettivo di migliorare le attività in tutti i settori. Quello della farmaceutica ha visto una crescita della spesa pro capite di circa il 10% nel 2023 rispetto al 2019. Un incremento legato a diversi fattori come l'aumento delle cronicità, dei tassi di ospedalizzazione, ma anche dell'età della popolazione. L'istituzione del Diar avrà il compito di implementare il livello di efficientamento del sistema". "Tra le attività che saranno promosse per un controllo della spesa e dei consumi di farmaci – ha aggiunto il direttore di Politiche del farmaco, dispositivi medici, protesica e integrativa di Alisa Barbara Rebesco - ci sono quelle del potenziamento delle attività di monitoraggio centralizzato con la predisposizione di report e la definizione di un cruscotto dedicato a farmaci e dispositivi medici, che consentirà anche di intervenire sull'appropriatezza. Saranno inoltre potenziate le sinergie e definiti regolamenti per uniformare a livello regionale le procedure, incrementando al tempo stesso comunicazione e collaborazione con gli interlocutori in tutta la Liguria". ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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