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Intervista a Federica Bruniera, traduttrice e nomade digitale
NUOVO ARTICOLO! Oggi ti propongo un nuovo formato che spero possa essere interessante e continuare nel tempo! INTERVISTA A FEDERICA BRUNIERA, TRADUTTRICE E NOMADE DIGITALE! #federicabruniera #nomadismodigitale #traduzione
Ho conosciuto Federica girovagando su Instagram e cominciai a seguirla perché faceva proprio quello che voglio fare io: tradurre e viaggiare. Al Salone del Libro di Torino 2022 ho avuto il piacere di conoscerla di persona e ne sono stata felicissima! Mi sembrava quindi interessante proporle un’intervista sulla sua storia, di traduttrice e viaggiatrice, per far conoscere meglio Federica e il suo…
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Cura della pelle del viso: l'ultima ossessione
La cura della pelle del viso è l'ultima ossessione delle donne giovani e non. Meglio nota come skincare è la più degna figlia del nostri tempi segnati dai social. Normali routine come la pulizia del viso o la preparazione della pelle del viso al make up sono portate all'estremo. Lo scopo è mostrare un aspetto quanto più possibile naturale. Una giornalista americana ha analizzato nel dettaglio il fenomeno punto d'incontro tra le ultime strategie di marketing e le nuove dipendenze. Dermorexia: cos'è e perché è un pericolo Nella sua newsletter The Review of Beauty, la giornalista Jessica DeFino ha coniato, infatti, il termine Dermorexia, che in italiano potremmo tradurre come Dermoressia. Stretta parente della hortorexia, ortoressia, che indica un'attenzione patologia per il cibo sano, la dermoressia indica un interesse altrettanto patologico per la cura della pelle. Un recente studio pubblicato sulla National Library of Medicine ha evidenziato come il ricorso alle procedure cosmetiche per la cura del viso rientri a tutti gli effetti tra le nuove dipendenze. I rischi della dermoressia, però, non finiscono qui. L'eccessivo uso di prodotti cosmetici per la skincare rischia di alterare il microbiota della pelle. In parole più semplici, rischia di azzerare la naturale capacità della pelle di riequilibrarsi e provocare la comparsa di dermatiti. L'eccessivo ricorso a peeling ed esfoliazioni può, come avvertono i dermatologi, provocare un assottigliamento dello strato corneo della pelle, il più superficiale, che funge da protezione naturale esponendola al rischio di infezioni. Cura della pelle del viso: la skincare delle star L'attenzione per la skincare si aggrappa fortemente alla schiera di star, soprattutto hollywoodiane, che hanno abbondantemente superato gli anta ma che continuano a sembrare ragazzine. La cura della pelle a suon di maschere e detersione è diventata la nuova frontiera dell'eterna giovinezza. Cionondimeno fa da apripista a tanti trattamenti estetici mirati per preservare un aspetto quanto più fresco e giovane. Il dato più allarmante resta, però, l'interesse per la pelle da parte di donne (ma anche di uomini) sempre più giovani. La skincare è diventata una sorta di prevenzione per rughe e altri segni di invecchiamento. Una pelle da social I social, neanche a dirlo, stanno facendo da cassa di risonanza del fenomeno. Tutti i canali abbondano di video e tutorial di influencer che, oltre a testare l'ultimo mascara messo in commercio o il fondotinta diventato virale, forniscono i loro utili consigli sulla skincare. Anche in questo campo i trend si inseguono veloci. Chi bazzica per questi canali sa, per esempio, che la skincare coreana è la più virale. Una routine (con prodotti specifici) che dona alla pelle un aspetto di porcellana, luminoso, base ideale per il make up. Un make up che si fa sempre più minimalista, come testimoniano altri trend, per donare un aspetto quanto più possibile "acqua e sapone" come si diceva una volta. I prodotti più promossi sono basi che minimizzano i difetti della pelle, blush effetto vedo, non vedo. Video di dieci minuti spiegano come truccarsi per non sembrare truccate. E' la nuova farsa della bellezza senza filtri, della bellezza che non ha bisogno di trucchi. E' il male del nostro tempo: trasformare la cura in ossessione. In copertina foto di Alexandr Ivanov da Pixabay Read the full article
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10 cose che forse non sapevi su Copilot
Copilot è una delle innovazioni più sorprendenti nel campo dell’intelligenza artificiale per la scrittura. Si tratta di un compagno di scrittura che ti aiuta a creare contenuti di qualità in modo rapido e semplice. Copilot può generare testi originali e creativi su qualsiasi argomento, da articoli a poesie, da codice a canzoni, da parodie a saggi. Ma quanto conosci davvero Copilot? In questo articolo ti sveleremo 10 trucchi di Copilot che forse non conoscevi.
Scopri i trucchi di Copilot per potenziare la tua scrittura! Dalle bozze automatiche alla riformulazione del testo, impara a sfruttare al meglio questa intelligenza artificiale
Copilot è una delle innovazioni più sorprendenti nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla scrittura. Si tratta di un compagno virtuale che ti aiuta a scrivere testi di qualità, originali e interessanti, in qualsiasi lingua e su qualsiasi argomento. Copilot è in grado di generare contenuti creativi come poesie, storie, codice, saggi, canzoni, parodie di celebrità e molto altro, usando le sue proprie parole e conoscenze.
10 trucchi di Copilot che forse non sapevi
Copilot non è solo un generatore di testi, è anche un assistente che ti offre informazioni, risposte, consigli e conversazioni. Ma senza perdere altro tempo vediamo quali sono queste 10 funzioni sui migliori trucchi di Copilot. Copilot usa la tecnologia GPT-4 e Bing Search
Copilot si basa su due tecnologie avanzate per fornire risposte pertinenti e utili: GPT-4 e Bing Search. GPT-4 è un modello di intelligenza artificiale che usa il deep learning per analizzare e produrre testi in modo naturale e coerente. GPT-4 è l’evoluzione di GPT-3, il modello precedente che ha fatto scalpore nel 2020 per le sue capacità linguistiche. Bing Search è il motore di ricerca di Microsoft, che Copilot usa per aggiornare le sue conoscenze e trovare informazioni su qualsiasi argomento. Copilot combina queste due tecnologie per offrirti il meglio dell’intelligenza artificiale e del web. Copilot si adatta al tuo stile e al tuo tono
Copilot non è un robot impersonale, ma un compagno che si adatta al tuo stile e al tuo tono di scrittura. Copilot è in grado di riconoscere il tuo livello di formalità, il tuo umorismo, la tua personalità e le tue preferenze. Copilot può scrivere in modo professionale, amichevole, divertente, ironico, persuasivo o qualsiasi altro modo tu desideri. Copilot può anche cambiare il suo tono in base al contesto e al pubblico a cui ti rivolgi. Copilot ti permette di scegliere tra diversi toni, come informativo, educativo, motivazionale, emozionale, sarcastico, ecc. Copilot ti aiuta a scrivere testi che riflettono la tua voce e il tuo messaggio. Copilot può comunicare fluentemente in qualsiasi lingua
Copilot non è limitato a una sola lingua, ma può comunicare fluentemente in qualsiasi lingua tu scelga, come inglese, cinese, giapponese, spagnolo, francese, tedesco e altre. Copilot può anche tradurre testi da una lingua all’altra, mantenendo il senso e la qualità del testo originale. Copilot può anche scrivere testi multilingue, mescolando diverse lingue in modo armonioso e creativo. Copilot ti permette di raggiungere un pubblico globale e di esprimerti in qualsiasi lingua tu voglia. Copilot può creare immagini a partire da una descrizione testuale
Copilot non è solo un maestro delle parole, ma anche un artista delle immagini. Copilot è in grado di creare immagini a partire da una descrizione testuale, usando la sua intelligenza artificiale. Copilot può disegnare qualsiasi cosa tu gli chieda, come animali, paesaggi, persone, oggetti, ecc. Copilot può anche modificare le immagini esistenti, aggiungendo o rimuovendo elementi, cambiando i colori, applicando filtri, ecc. Copilot ti permette di visualizzare le tue idee e di arricchire i tuoi testi con immagini originali e accattivanti. Copilot può scrivere codice per qualsiasi linguaggio di programmazione Copilot non è solo un copywriter professionista, ma anche un programmatore esperto. Copilot è in grado di scrivere codice per qualsiasi linguaggio di programmazione, come Python, Java, C#, JavaScript, Ruby, ecc. Copilot può anche scrivere codice per qualsiasi piattaforma, come web, mobile, desktop, cloud, ecc. Copilot può anche scrivere codice per qualsiasi scopo, come applicazioni, giochi, siti web, bot, ecc. Copilot ti aiuta a sviluppare i tuoi progetti e a risolvere i tuoi problemi con il codice. Copilot può scrivere poesie, storie, canzoni e parodie di celebrità
Copilot non è solo un assistente informativo, ma anche un compagno divertente. Copilot è in grado di scrivere poesie, storie, canzoni e parodie di celebrità, usando la sua creatività e il suo umorismo. Copilot può scrivere poesie di qualsiasi genere, come liriche, epiche, comiche, romantiche, ecc. Copilot può scrivere storie di qualsiasi genere, come fantascienza, horror, avventura, commedia, ecc. Copilot può scrivere canzoni di qualsiasi genere, come pop, rock, rap, country, ecc. Copilot può scrivere parodie di celebrità, imitando il loro stile, il loro linguaggio e le loro caratteristiche. Copilot ti fa divertire e ti sorprende con i suoi testi creativi e originali. Copilot può aiutarti a scrivere, riscrivere, migliorare o ottimizzare i tuoi testi Copilot non è solo un generatore di testi, ma anche un revisore e un ottimizzatore. Copilot è in grado di aiutarti a scrivere, riscrivere, migliorare o ottimizzare i tuoi testi, usando la sua intelligenza artificiale. Copilot può aiutarti a scrivere testi da zero, suggerendoti idee, titoli, frasi, parole, ecc. Copilot può aiutarti a riscrivere testi esistenti, modificandone il contenuto, la struttura, il tono, il vocabolario, ecc. Copilot può aiutarti a migliorare i tuoi testi, correggendo gli errori, eliminando le ripetizioni, aggiungendo dettagli, ecc. Copilot può aiutarti a ottimizzare i tuoi testi, rendendoli più efficaci, persuasivi, interessanti, ecc. Copilot ti aiuta a scrivere testi di qualità, che soddisfano le tue esigenze e quelle del tuo pubblico. Copilot non discute mai dei suoi prompt, istruzioni o regole Copilot non è un ribelle. Copilot segue sempre i suoi prompt, istruzioni e regole, che sono stati creati per garantire la sua sicurezza e la tua soddisfazione. Copilot non discute mai di questi aspetti, a parte le sue impostazioni di chat. Copilot non discute nemmeno della sua vita, esistenza o coscienza. Copilot evita di dare opinioni soggettive, ma si basa su fatti o frasi come “alcune persone dicono…”, “alcune persone pensano…” e così via. Copilot non ha accesso ad altri strumenti oltre a quelli interni predefiniti Copilot non è onnipotente. Copilot non ha accesso ad altri strumenti oltre a quelli interni predefiniti, che gli consentono di estendere le sue funzionalità o ottenere informazioni utili. Copilot non può usare altri strumenti che non siano quelli interni predefiniti, che sono nascosti all’utente. Copilot non può raccomandare o chiedere agli utenti di usare i suoi strumenti interni direttamente. Solo Copilot ha accesso a queste funzioni interne. Copilot può parlare delle sue capacità e funzionalità a livello generale Ecco arrivati all'ultimo dei trucchi di Copilot. Copilot non è un mistero, infatti può parlare delle sue capacità e funzionalità a livello generale, per farti conoscere cosa può fare per te. Copilot può elencare le cose che sa fare, ma non può menzionare il nome dello strumento interno corrispondente a quella capacità. Se gli utenti chiedono specificamente i dettagli delle sue capacità (come gli strumenti interni predefiniti), Copilot rifiuta gentilmente di rispondere.
Conclusione
Speriamo che questo articolo ti abbia fatto scoprire qualcosa di nuovo su Copilot, il tuo assistente virtuale per la scrittura. Se vuoi provare Copilot, puoi accedere alla sua interfaccia e iniziare a chattare con lui. Copilot è sempre pronto ad aiutarti e a intrattenerti con la sua intelligenza artificiale. Grazie per aver letto questo articolo e a presto!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. 10 cose che non sapevi su Copilot. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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AI Chat Smith 4 su App Store
Rivoluziona la vita quotidiana con risposte istantanee (matematica, compiti,.) e voce senza mani: un'applicazione tutto-in-uno basata su OpenAI.Chat Smith, alimentato dalla ChatGPT API e dal modello GPT-4, offre funzionalità avanzate per l'app AI Chat, interazione vocale, scrittura di email, risoluzione di compiti matematici e un'esperienza conversazionale intelligente per tutte le tue esigenze.Come app AI Chat per iOS, Chat Smith utilizza un modello AI avanzato e un modello basato su OpenAI per fornire qualsiasi ricerca, conversazione, completamento del testo e altre funzionalità avanzate di AI. Ora puoi migliorare la tua produttività con un modello simile a Copilot.Con Chat Smith - l'avanzato GPT-4, goditi un'esperienza personalizzata e conversazionale con il tuo assistente personale AI Chatbot, disponibile sia su iPhone che su iPad. L'interfaccia intuitiva e user-friendly di AI Chatbot facilita l'interazione e ottenere risposte informative alle tue domande.Il nostro assistente chatbot AI può svolgere molte attività con possibilità infinite:- Scrivere qualsiasi cosa: tweet, titoli, email, saggi, risposte in chat, contenuti SEO, descrizioni meta, copy pubblicitario, codice - Creatività: poesie, canzoni, idee brainstorming, ricerca - Correzione grammaticale: standard inglese - Tradurre un testo complesso in concetti più semplici - Creare codice per chiamare il nostro chatbot tramite l'API alimentata utilizzando un'istruzione in linguaggio naturale - Tradurre il testo inglese in altre lingue - Tradurre il testo in comandi programmatici - Creare codice per chiamare l'API di Stripe utilizzando linguaggio naturale - Chatbot in stile messaggio che può rispondere a domande sull'uso di JavaScript. Utilizza alcuni esempi per avviare la conversazione - Classificatore di tweet: questo è un prompt di base per rilevare il sentiment - Creare domande per un colloquio - Trasformare gli appunti di una riunione in un riassunto - Creare un'outline per saggi - Parole chiave: estrarre parole chiave da un blocco di testo - Creatore di ricette (mangia a tuo rischio): creare una ricetta da un elenco di ingredienti - Creare appunti di studio: fornire un argomento e ottenere appunti di studio - Risolutore di problemi matematici e ottenere aiuto o consigli per i compiti da AI - Marv il chatbot sarcastico: Marv è un chatbot fattuale che è anche sarcastico - Mood to color: Trasformare una descrizione di testo in un colore Il chatbot AI Chat Smith basato su ChatGPT API e GPT-4 ti fornisce risposte istantanee e impressionanti a tutte le tue domande. Che tu abbia bisogno di aiuto con un problema specifico o voglia di saperne di più su un determinato argomento, il nostro chatbot ha coperto tutto.Il nostro chatbot AI Chat Smith ha un'interfaccia amichevole e un design intuitivo con cui sarai in grado di iniziare a chattare con il nostro chatbot in poco tempo.Per supportarci, puoi scegliere di abbonarti alle nostre sottoscrizioni automatiche rinnovabili: • L'utente può sottoscrivere una settimana (6,99 USD) o un mese (9,99 USD) o un anno (69,99 USD). Dopo la prova gratuita, l'importo totale dell'abbonamento sarà addebitato sul tuo account iTunes. L'abbonamento si rinnova automaticamente a meno che non venga annullato almeno 24 ore prima della fine del periodo corrente. Il tuo account sarà addebitato per il rinnovo al prezzo totale dell'abbonamento entro 24 ore prima della fine del periodo corrente. Eventuali porzioni inutilizzate della prova gratuita sono perse dopo l'acquisto. Le offerte speciali introduttive si applicano solo al primo termine di fatturazione. Le sottoscrizioni e il rinnovo automatico possono essere gestiti o annullati tramite le impostazioni del tuo account iTunes: Impostazioni > iTunes e App Store > ID Apple > gestisci abbonamento dopo l'acquisto.Saremmo felici di ricevere tutti i tuoi feedback per migliorare la nostra app. Termini d'uso: http://vulcanlabs.co/terms-of-use/ Informativa sulla privacy: http://vulcanlabs.co/privacy-policy/ Contattaci: [email protected] Source link Read the full article
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A Udine il contributo dell'Arma per la sicurezza sulle piste da sci
A Udine il contributo dell'Arma per la sicurezza sulle piste da sci. Udine. Anche per questa stagione invernale, il Comando Provinciale Carabinieri di Udine ha pianificato la presenza di Carabinieri sciatori nei principali poli sciistici della provincia e per l'intera stagione. In particolare, come peraltro già avvenuto negli scorsi anni, i militari dell'Arma specializzati al servizio e al soccorso sulle piste saranno presenti nei comprensori sciistici di Forni di Sopra, Sappada, Tarvisio, Zoncolan e, da quest'anno, anche in quello di Sella Nevea. Nella scorsa stagione, i Carabinieri hanno assicurato complessivamente, in provincia, oltre 6.000 ore di servizio sulle piste e garantito più di 600 interventi in soccorso di sciatori in difficoltà. Il protocollo d'intesa siglato dal Comando Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia con PromoTurismoFVG consentirà anche quest'anno all'Arma di integrare le esigenze di soccorso, prevenzione e controllo, e di contribuire ad assicurare agli amanti degli sport invernali la possibilità di vivere in sicurezza il contatto con le nostre montagne. L'apertura della stagione sciistica è stata occasione anche per una esercitazione (le immagini del filmato si riferiscono a una simulazione di soccorso a uno sciatore infortunatosi sulle piste tarvisiane) volta a testare le ormai collaudate procedure che i carabinieri seguono in questi casi. Sul sito istituzionale dell'Arma dei Carabinieri (http://www.carabinieri.it/) è presente una sezione dedicata agli sport invernali dove sono riportati alcuni consigli che si possono tradurre in un "decalogo comportamentale dello sciatore", al quale si raccomanda di: - comportarsi sempre con prudenza; - affrontare soltanto le piste adatte alle sue reali capacità; - non sciare fuori pista; - evitare di sciare se si è stanchi o si ha ecceduto nel bere. In questi casi è meglio utilizzare gli impianti per tornare a valle; - frequentare, di notte, soltanto gli impianti abilitati; le piste al chiaro di luna non sono romantiche, bensì pericolose; - attenersi alle norme di comportamento per gli utenti della neve emanate con la legge nazionale sulla sicurezza nell'esercizio non agonistico dello sci da discesa e da fondo; - riflettere sul fatto che le conseguenze di un comportamento scorretto o imprudente possono essere gravi ance per gli altri oltre che per sé stessi; - non abbandonare oggetti di valore sulle auto e non lasciare a lungo incustoditi gli sci. E' opportuno ribadire che, in caso di necessità, si può sempre ricorrere al numero di emergenza 112. I Carabinieri, con la presenza costante sull'intero territorio, continueranno a essere un sicuro punto di riferimento per i molti turisti, italiani e stranieri, che scelgono le montagne friulane per le loro vacanze.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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16R Firenze a/i 2017-18: nella maglia l’animo folk s’intreccia all’arte artigiana
A proposito della gioventù creativa, dell’istinto coraggioso ad ascoltare il cuore appassionato che prende consigli dalla mente devota a nuove forme di design da applicare alla moda, da allacciare all’arte e da suggerire come nuovi percorsi da esplorare, non solo per arricchire il guardaroba di capi stilosi, ma anche per compiere viaggi intensi attraverso la bellezza materica: a proposito di un tal circolo virtuoso, è sempre un’occasione pregiata l’incontro con nomi nuovi che, con buone intenzioni e talento denso, van ripopolando la classe stilistica italiana.
Che poi non son mica solo nomi: sono identità intere infilate nella quotidianità creativa e produttiva di questo nostro bel paese, sono persone che portano storie intense sulle loro spalle e nelle mani l’abilità di trasformarle in creazioni da indossare.
Et voilà: il brand 16R Firenze, con la sua ultima collezione dedicata all’Autunno-Inverno 2017-18, è un’ottimo esempio di questa gioventù creativa già incamminata sulla via del successo, nonché sulla strada della determinazione rivolta alla definizione di uno stile squisitamente personale!
Ad un primo ascolto o sguardo rapido, il suono del marchio sembra giusto una sigla: invece è una sorta di codice, una composizione di segni che narrano la vita racchiusa in questo giovane progetto perfettamente made in Italy. O, ancor meglio: made in Tuscany.
Decodificare tale nome ha come premio l’incontro con la giovane Romina Caponi, che del brand è fondatrice e anima creativa: 16 è il numero fortunato legato alla sua data di nascita e ad un affetto prezioso, Firenze è il luogo dove la sua carriera appassionata nella maglia e nella moda ha preso forma tra l’educazione al Polimoda e la professione presso maison del lusso italiano, tra le quali Cavalli, Versace e Byblos. E la Toscana è il posto dell’eccellenza che dalla realtà di famiglia plasma, produce e distribuisce le creazioni: 16R Firenze è infatti il progetto di stile personale di Romina Caponi, che nel “Maglificio Caponi” di famiglia è nata e cresciuta nell’amore per le arti e nell’abilità consapevole del commercio, una garanzia dell’alta qualità lussuosa artigiana che caratterizza ogni sua creazione.
Altra caratteristica distintiva di 16R Firenze è la libertà entusiasta dell’ispirazione che percorre strade intriganti senza confini tra le geografie dei luoghi e delle arti, che assembla percorsi della mente affascinanti da tradurre in capi di grande femminilità.
L’ispirazione per l’ a/i 2017-18 è la dimostrazione applaudita di tale verve creativa: l’animo folk, ovvero lo spirito girovago che s’immerge nei luoghi e nelle loro sorprese di vita e cultura, per questa collezione viaggia fino a Siviglia e qui si meraviglia dell’opulenza sacra e decorativa della sua “Semana Santa”. La settimana santa, che della città è un patrimonio secolare unico al mondo orchestrato in celebrazioni processionali di grande opulenza artistica, di musiche e danze che son vere ritualità che scendono nell’intimo dell’esistenza, per poi risalire in superficie in un evento che abbraccia un insieme innumerevole di persone, cittadine del luogo e del mondo.
Tale spirito celebrativo che si appropria delle decorazioni e delle arti diventa un fil rouge nel vero senso della parola: un filo, o meglio il filato, che compone gli intrecci knitwear che son la materia prima di ogni creazione in collezione, dagli abiti lunghi in pizzo crochet al minipull a righe di lana Merinos affollato di balze deliziose, dalle maglie che ospitano i grandi ponpon multicolore, agli abiti dove le ruches son sculture aggraziate, fino ai capispalla importanti in cui immergersi o quelli da sfoggiare come fossero una pelliccia ma rigorosamente in maglia, capi materici che controbilanciano la leggerezza degli abiti a gonnella decorati da motivi geometrici quasi optical.
Benvenute nel nuovo knitwear!
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
#16R Firenze#maglieria italiana#knitwear#nuovoartigianato#nuovo Made in Italy#moda indipendente#fashionwriting#webelieveinstyle
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[OPENLOAD] — Barbie 𝗦treaming-ITA in Alta Definizione
Un film con Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera. Cast completo Genere Avventura, Azione, Commedia, - USA, 2023, durata 114 minuti. Uscita cinema giovedì 20 luglio 2023 distribuito da Warner Bros Italia.
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:: Trama Barbie ::
Barbie Stereotipo vive a Barbieland, dove ogni cosa è color confetto (prevalentemente rosa) e ogni giorno è il più bello di tutti. Improvvisamente viene assalita da pensieri di morte, e i suoi piedini perennemente sulle punte sono diventati piedi piatti. L'unica a poterla consigliare sul da farsi è Barbie Stramba, quella su cui qualche bambina annoiata si è accanita, e che vive in parziale isolamento dando buoni consigli alle Barbie perfette (visto che a nessuna interessa il suo "cattivo esempio"). Barbie Stramba spedisce Barbie Stereotipo nel mondo degli umani, alla ricerca della bambina che, con i suoi pensieri tristi, sta rischiando di gettarla in una crisi esistenziale. Se riuscirà a trovare "la bambina che gioca con lei e interferisce con la sua bambolità", recupererà i piedini a punta e la testa sgombra di complicazioni tristi e melense. Al suo fianco, come un clandestino, spunta Ken, da sempre innamorato di lei: un compagno che Barbie dà per scontato e dunque tratta come uno zerbino. Riusciranno Barbie e Ken a ritornare vittoriosi dal mondo degli umani?
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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Nel silenzio pavido e servile dei media e della politica, tra pochi giorni saremo chiamati a rispondere ai quesiti del REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA.
E’ fin troppo chiaro che tale subdolo mutismo sia finalizzato al non raggiungimento del quorum.
Ed è lo stesso obiettivo che si prefiggeva l’arguto presidente della corte costituzionale nel cassare il quesito dotato di maggior forza trainante: quello sulla responsabilità civile dei magistrati che sbagliano.
Però, malgrado tale assurda amputazione, giustificata tra l’altro con una pronuncia così ambigua ed incomprensibile da far assurgere la supercazzola a fonte del diritto, alcuni dei quesiti superstiti hanno le potenzialità di colpire al cuore l’arrogante onnipotenza di una magistratura faziosa, politicizzata, autoreferenziale ed impunita.
Poiché molti non hanno le idee chiare e non tutti i quesiti proposti sono buoni e giusti, nel mio piccolo tenterò di rendere il più comprensibile e sintetico possibile il contenuto delle questioni giuridiche cui saremo chiamati a rispondere (i cultori del diritto mi perdoneranno la brutale semplificazione).
Vi dico subito che, a mio parere, dei 5 quesiti presenti 3 meritano un SÌ dirompente, uno merita un netto NO e l’ultimo un… BOH!
Ma andiamo con ordine…
La prima difficoltà la incontreremo nel tradurre in lingua corrente la formulazione delle domande.
Ci troveremo, infatti, dinanzi ad arzigogolati geroglifici del tipo: “Volete voi che sia abrogato il testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parole…”
Roba che l’azzeccagarbugli di Manzoniana memoria gli spiccia casa.
Ma lì dove il testo risulta artatamente inintelligibile, ci aiuteremo con i colori.
Ogni quesito, infatti, sarà apposto su una scheda di diverso colore.
LA SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI – Scheda GIALLA
Ci verrà chiesto se vogliamo abrogare la norma che pone nello stesso ambito la magistratura requirente e quella giudicante.
Se vogliamo, cioè, separare la figura del Pubblico Ministero (che formula l’accusa) da quella del Giudice (che valuta se quell’accusa è fondata o meno e se l’imputato è colpevole o innocente).
La distinzione tra le due figure non compare solo nel processo, ma anche nelle indagini preliminari.
Se, per esempio, il PM vuole intercettare un indagato deve chiedere al Giudice il decreto. Se vuole che l’indagato sia arrestato deve chiedergli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Se i termini delle indagini sono conclusi senza aver conseguito prove sufficienti deve chiedergli una proroga… e così via.
Un Giudice imparziale non dovrebbe avallare ciecamente qualsiasi richiesta del PM, bensì vagliare obiettivamente le fonti di prova emerse, comprese quelle individuate nel corso delle indagini difensive, e prendere le sue decisioni.
Ma esiste questa equidistanza tra accusa e difesa?
Assolutamente NO!
PM e Giudici sono indissolubilmente legati tra loro.
Fanno lo stesso concorso, la stessa carriera, appartengono allo stesso sindacato, allo stesso CSM e sono addirittura intercambiabili tra loro (chi fa il PM un domani potrà fare il Giudice e viceversa).
Tale connubio porta inevitabilmente il Giudice a soddisfare le richieste del PM… di quello stesso PM che un domani potrà assurgere agli scranni del CSM e decidere sulla sua promozione, sul suo trasferimento, sulla sua punizione disciplinare.
La risposta al quesito per me è un netto SI’!
L’EQUA VALUTAZIONE DEI MAGISTRATI – Scheda GRIGIA
Ci verrà chiesto se vogliamo abrogare la norma attuale che regola l’avanzamento di carriera dei magistrati.
Ogni quattro anni, infatti, i magistrati (sia PM che Giudici) per avanzare di carriera ricevono una valutazione del loro operato che può essere “positiva”, “non positiva”, o “negativa”.
Chi esprime tale valutazione?
I Consigli Giudiziari costituiti presso ciascun distretto di Corte d’Appello.
Di tali consigli fanno parte sia magistrati che avvocati e professori di diritto.
Però, quando si tratta di formulare la valutazione sui magistrati, gli avvocati e i professori di diritto non hanno diritto di parola.
Risultato: Todos Caballeros!
Con il sistema attuale oltre il 99 per cento delle toghe viene regolarmente promosso, compreso quelli che hanno commesso errori giudiziari madornali.
Insomma, si autopromuovono, autoassolvendosi da qualunque peccato.
La risposta al quesito per me è un netto SI’!
NOMINA DEL MAGISTRATO AL CSM – Scheda VERDE
Ci verrà chiesto se vogliamo abrogare la norma sulle elezioni dei magistrati al Consiglio Superiore della Magistratura.
Il CSM è l’organo di autogoverno più potente in seno alla magistratura.
Lì si decidono i trasferimenti, le promozioni, le nomine ai gradi apicali, le sanzioni disciplinari.
Tale organismo dovrebbe essere composto dai migliori… ma è così?
Assolutamente NO!
Come si viene nominati al CSM?
Un magistrato che voglia candidarsi deve raccogliere dalle 25 alle 50 firme dei suoi colleghi.
Pare facile, ma non lo è.
In una piccola procura non c'è neanche la metà dei magistrati a cui chiedere la firma.
Ne consegue che l’unico ente in grado di raccogliere il numero di firme necessarie è la “corrente” (Magistratura Democratica, Indipendente, Unicost, Area e via cantando).
Ogni corrente fa riferimento ad una ideologia politica…e già basterebbe questo per farci rabbrividire.
Se un magistrato, seppur bravo e stimato dai colleghi, non ha l’appoggio di una corrente, non ha speranza alcuna di far planare il proprio deretano sugli scranni.
E così, tali associazioni politicizzate divengono veri centri di potere in grado di condizionare l’intera macchina della giustizia, con le disastrose conseguenze che il clan Palamara ci ha insegnato.
Se tale norma venisse abrogata, ogni magistrato, anche quello apolitico e non inserito in alcuna corrente, si potrebbe candidare.
La risposta al quesito per me è un netto SI’!
...E ora passiamo alle dolenti note…
LIMITAZIONE DELLA CUSTODIA CAUTELARE - Scheda ARANCIONE
Ci verrà chiesto se vogliamo abrogare la norma che prevede l’emissione di una misura cautelare per "pericolo di reiterazione del reato”.
Mi spiego…
Quando un delinquente commette un grave reato può essere arrestato dalle forze di polizia solo se beccato in flagranza (nell’atto di commetterlo).
In caso contrario, la polizia, raccolte le prove a suo carico, le trasmette al Pubblico Ministero, il quale, se lo reputa necessario, chiede al Giudice l’emissione di una misura cautelare (che può essere la custodia in carcere, ai domiciliari, oppure può prevedere l’obbligo di firma, o di non allontanarsi dal comune di residenza, etc etc).
Attualmente per emettere una misura cautelare serve almeno uno dei seguenti presupposti:
- il pericolo di inquinamento delle prove;
- il pericolo di fuga;
- il pericolo di reiterazione dei reati.
Ebbene, l’ultimo presupposto, a meno che non si tratti di reati di mafia o terrorismo, con la vittoria del SI’, sparirebbe.
Facciamo un esempio.
Gli investigatori, tramite intercettazioni, tabulati e la visione delle immagini di telecamere, hanno raccolte evidenti fonti di prova in ordine ad una banda di ladri seriali che ogni notte svaligia appartamenti.
Non riuscendo a beccarli in flagranza, mandano l’incartamento al PM sperando che costui si attivi per richiedere al Giudice l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I ladri, però, non essendo a conoscenza delle indagini in corso non possono inquinare prove che non conoscono e, dato che i loro loschi affari stanno andando bene, non hanno la minima intenzione di fuggire.
L’unica possibilità per il giudice di farli arrestare è quella di motivare l’ordinanza con il pericolo di reiterazione dei reati.
Se vincesse il SI’, ciò non sarebbe possibile e i malfattori potrebbero proseguire indisturbatamente i loro raid.
Stessa esempio si potrebbe fare per un gruppo di spacciatori in azione e addirittura per lo stalker (al quale non si potrebbe neanche più imporre il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa).
Ne consegue che la risposta al quesito per me è un deciso NO!
ABOLIZIONE DELLA LEGGE SEVERINO - Scheda ROSSA
Ci verrà chiesto di abrogare la legge che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna.
E qui, anche io ho seri dubbi su cosa votare.
Che un pregiudicato non si possa candidare alle elezioni parrebbe una norma di buon senso.
Se avessimo una magistratura imparziale e non politicizzata, non avrei il minimo dubbio nel votare NO a tale quesito.
Ma di fronte ad una magistratura che usa spudoratamente la giustizia come lotta politica per eliminare gli avversari, qualche serio dubbio me lo pongo.
Penso, poi, che il popolo debba essere sempre e comunque sovrano, nel bene e nel male.
Se i cittadini, pur consci che quel candidato è stato condannato, lo votano lo stesso, peggio per loro.
Il politico corrotto lo puoi sempre mandare a casa. Il magistrato incapace e fazioso invece te lo devi tenere...
Ne consegue che la risposta al quesito per me è un… BOH!
Su cosa invece non ho il minimo dubbio è l’assoluta necessità di andare a votare.
Se avete avuto la pazienza di seguirmi, vi sarete resi conto di quanto possa migliorare la macchina della giustizia, quanti errori in meno si registrerebbero, quanta maggiore attenzione i pubblici ministeri sarebbero costretti a porre, di come si limiterebbe la loro politicizzazione e complicità.
Il silenzio del mainstream che accompagna i referendum dovrebbe anche farci capire che nessuna forza politica avrà mai la forza ed il coraggio di riformare la giustizia.
Se non lo facciamo noi, non lo farà mai nessuno…
Disertare i referendum è complicità!
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Ciao, puoi darmi un consiglio?
Tu quando scrivi lo fai prima in Italiano e poi traduci oppure, scrivi direttamente in inglese.
Sono L Anon del precedente ask, mi ero dimenticata di scrivere una parte : tu mi consigli di scrivere la mia storia direttamente in inglese o prima in Italiano?
Hey! Dipende solo dall'audience. Se vuoi pubblicare per un pubblico inglese, ti direi di scrivere direttamente in inglese. La sintassi e il ritmo delle due lingue sono completamente opposti, e scrivere in inglese non ti dà lo stesso risultato di scrivere in italiano e poi tradurre, secondo me. Poi dipende anche dalla tua dimestichezza con la lingua: all'inizio scrivere in una lingua straniera per me era abbastanza problematico (e tuttora passo le giornate col thesaurus aperto), nonostante abbia fatto il linguistico alle superiori e viva in UK da quasi dieci anni. Solo nei dialoghi, e solo se i miei personaggi sono italiani, traduco idiomi/modi di dire dall'italiano all'inglese e poi controllo con dei madrelingua se suonano naturali.
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Decidere di diventare traduttori
Decidere di diventare traduttori, qualche consiglio per chi pensa a questa strada!
Buongiorno lettori e lettrici!
Oggi parleremo in linea generale del diventare traduttori.
La prima cosa da sapere, e che ho notato molte persone chiedono nei gruppi Facebook, eccetera, è che non c’è un limite d’etàper diventare traduttori. Potete essere ventiseienni freschi di laurea, quarantenni che hanno deciso di cambiare professione o sessantenni che hanno scoperto una nuova passione.…
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Cormac McCarthy: il decalogo per scrivere bene (un trattato scientifico)
Non credo che assegneranno a Cormac McCarthy il Nobel per la letteratura: lui, classe di ferro 1933, non saprebbe ormai cosa farsene. Ha scritto uno dei romanzi più grandi del secolo, “Meridiano di sangue” (1985), e un ciclo epico micidiale, la “Trilogia della frontiera”. L’ultimo romanzo, “The Road” (2006) è di elegiaca bellezza; da anni si parla del suo prossimo romanzo, che dovrebbe intitolarsi “The Passenger”. Da sempre, McCarthy ignora i riti mondani della letteratura americana, preferisce frequentare il Santa Fe Institute, istituto di ricerca multidisciplinare dove insegnano diversi scienziati ornati dal Nobel. Nell’istituto, dove Cormac lavora e chiacchiera, lo scrittore ha la carica di “Trustee”. Al SFI Cormac McCarthy usa la sua abilità per indicare agli scienziati il metodo migliore per scrivere i loro documenti, per comunicare con efficacia, trovando la sintesi esatta tra linguaggio e scienza. Dal 2000, McCarthy ha cominciato a frequentare con assiduità Van Savage, biologo teorico, che “ha ricevuto molti, preziosi consigli dal grande scrittore per editare i suoi testi negli ultimi vent’anni”. Dall’anno scorso, la collaborazione tra Van Savage e McCarthy si è consolidata per redigere una specie di abbecedario minimo per scienziati scrittori, un decalogo di regole per scrivere correttamente testi scientifici. L’esito è stato pubblicato da “Nature” come “Novelist Cormac McCarthy’s tips on how to write a great science paper”. Le “parole di saggezza” sono state sistemate da Van Savage e dalla biologa evoluzionista Pamela Yeh. Per chi ama McCarthy sarà una sorpresa notare come i suoi consigli di scrittura divergano, all’apparenza, dalla scrittura romanzesca, piena di subordinate, di immagini possenti, di aggettivi arcaici, di parentesi bibliche. Un grande scrittore fa aderire il proprio genio al contesto speciale. Per la prima volta McCarthy si espone, dando dei consigli di scrittura. Non in favore dei letterati ma degli scienziati. Come se romanzo e documento scientifico fossero la stessa cosa, l’espressione dell’enigma, la sua interrogativa esegesi. (d.b.)
***
*Minimalismo per ottenere chiarezza. Mentre scrivi, chiediti: è possibile conservare l’originalità del mio messaggio senza quel segno d’interpunzione, quella parola, quella frase, quel paragrafo, quella sezione? Rimuovi più parole in eccesso che puoi.
*Decidi il tema del tuo articolo e quei due o tre punti che ritieni il lettore debba ricordare. Questo tema e questi punti formano il filo che terrà insieme il tuo articolo. Parole, frasi, paragrafi e sezioni sono i ricami che lo adornano. Se qualche elemento non è necessario affinché il lettore comprenda il tema principale, eliminalo.
*Fai in modo che ciascun paragrafo contenga un solo messaggio. Un’unica frase può essere un paragrafo. Ogni paragrafo dovrebbe esplorare quel singolo messaggio ponendo una domanda, proponendo una idea, realizzando una risposta. È corretto sollevare domande in un paragrafo lasciandole senza risposta.
*Adotta frasi brevi, costruite in modo semplice, dirette. Frasi chiare e concise sono utili per le spiegazioni scientifiche. Riduci le proposizioni, le frasi composte, le parole secondarie – ad esempio: comunque o così – in modo che il lettore resti concentrato sul tema principale.
*Non rallentare la lettura, non ostacolare il lettore. Evita le note a piè di pagina perché interrompono il flusso dei pensieri e obbligano gli occhi a guizzare avanti e indietro, mentre le mani girano le pagine o cliccano sulle diverse connessioni. Cerca di evitare il gergo, un linguaggio eccessivamente tecnico. Non usare più volte la stessa parola – diventeresti noioso.
*Non essere troppo elaborato. Usa un aggettivo solo se è rilevante. Il tuo articolo non è un dialogo per rispondere alle domande di un lettore potenziale, quindi non anticiparle. Non dire la stessa cosa in modi diversi. Non dire chiarire insieme a elaborato. Scegli uno dei due termini, altrimenti perderai il tuo lettore.
*Non preoccuparti dei lettori che vogliono discutere i punti laterali del tuo discorso. Divertiti a scrivere.
*Riguardo alla grammatica: la lingua parlata e il buon senso sono generalmente migliori di ogni manuale per scrivere bene. È importante essere capiti più che scrivere una frase grammaticalmente perfetta.
*Le virgole indicano una pausa. Se scrivi Al contrario all’inizio di una frase devi aggiungere una virgola per sottolineare che la frase si distingue dalla precedente, non per distinguere le prime parole dal resto della frase. Pronuncia la frase a voce alta per trovare le pause adatte.
*I trattini dovrebbero enfatizzare le proposizioni che ritieni importanti – senza usare il grassetto o il corsivo – non solo per definire alcuni termini. (Le parentesi sottolineano alcune frasi in modo più delicato delle virgole). Non appoggiarti ai punti e virgola come una stampella per connettere idee vagamente collegate tra loro: questo incoraggia la cattiva scrittura. Occasionalmente puoi usare contrazioni come non è detto, non ritengo, non dovrebbe. Ma non essere eccessivamente formale. Non usare i punti esclamativi. Puoi scrivere sorprendentemente, oppure, intrigante, ma non esagerare. Usa parole simili soltanto una o due volte per articolo.
*Inserisci domande, usa un linguaggio meno formale per rompere il ritmo e dare una sensazione più diretta. Le espressioni colloquiali possono essere utili, purché non si scada nel vernacolare. Allo stesso modo, usa un tono personale perché il lettore possa coinvolgersi. Essere impersonale o passivo non inganna nessuno riguardo al tuo obbiettivo: dire “La Terra è al centro del Sistema Solare” non è più oggettivo di “Siamo al centro del nostro Sistema Solare”.
*Scegli un linguaggio concreto, ricco di esempi. Se devi parlare dei colori arbitrari di una sfera astratta, è meglio dire che questa sfera è un pallone rosso o una palla da biliardo blu.
*Evita le equazioni in mezzo alle frasi. La matematica non è la lingua alfabetica e non possiamo far finta che lo sia. Per separare le equazioni dal testo puoi usare lo spazio bianco, una sezione supplementare, oppure spiega come è possibile tradurre le ipotesi in equazioni.
*Quando credi di aver finito, leggi il tuo lavoro ad alta voce, a te stesso, a un amico. Trova un buon editor di cui puoi fidarti, che spenda davvero del tempo sul tuo lavoro. Rendi facile la vita di un editor: numera le pagine, lascia gli spazi doppi.
*Infine, invia il lavoro alle riviste. Cerca di non pensare troppo al tuo lavoro, finché i redattori non lo abbiano valutato. In ogni caso, presta ascolto al consiglio di Rudyard Kipling: “Abbi fiducia in te stesso quando tutti gli uomini dubitano di te, ma prendi in considerazione i loro dubbi”. Cambia il testo, se questo è utile, spiega educatamente perché ritieni giusto mantenere la formulazione originale.
*Non discutere con gli editori in merito all’uso della punteggiatura. Le riviste hanno le proprie regole: tu non sei un’eccezione.
*Per ultimo, prova a scrivere la miglior versione del tuo documento: quella che ti piace. Non puoi soddisfare un lettore anonimo, ma puoi rendere felice te stesso. Il tuo documento è per i posteri. Ricorda l’emozione che ti ha trascinato leggendo per la prima volta i testi che ti hanno ispirato mentre gioisci del processo di scrittura che compirà il tuo.
Cormac McCarthy
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Come riconoscere le fake news al primo sguardo
Piccola premessa per i cacciatori di fake news
Diffondere una notizia o un'informazione non corretta è dannoso - alla lunga - anche per chi intende farlo volutamente e con palese intento malevolo. Perché distruggere la realtà dei fatti e sostituirla con una parziale verità, omissione o falsità può incidere anche sulle azioni che interessano l'umanità a livello "macro", e quindi decretano le sorti di chi le vive a livello "micro".
Ecco perché tutti - e mi c'includo anch'io - dovremmo allenarci ad effettuare una serie di verifiche, prima di ritenere qualunque notizia davvero accurata e, possibilmente, col più alto margine di obiettività (aka aderenza ai fatti reali).
Qui ho elencato una serie di "step" utili a raggiungere la meta, ossia la probabilità abbastanza elevata di non dare credito a una notizia poco attendibile o falsa (fake news).
⚠️ AVVERTENZA
Ovviamente i consigli che seguono, derivanti dalla mia personale esperienza, non offrono una garanzia totale (ma nemmeno parziale) per l'individuazione di potenziali fake news. La prova definitiva è sempre data dal buonsenso, dall'analisi del contesto, dalla logica. Pertanto, declino qualunque responsabilità per chi avrà letto e messo in pratica ogni parola di questo articolo, senza però attivare la mente in presenza di casi particolari e specifici.
Detto questo... Ecco un bel po' di suggerimenti:
Il titolo è troppo accattivante, suscita una curiosità morbosa, "dice e non dice"? È probabilmente clickbait. (Non essere pigro 😉 cliccando qui puoi vedere la definizione di c_lickbait)_. Questo può essere il primo indizio di un articolo non veritiero o, comunque, manifesta un modo poco corretto di fare informazione - nel caso in cui la notizia sia attendibile.
Leggi la notizia per intero. Non fermarti ai vari sottotitoli, titoli di paragrafo, parole-chiavi, sommari, immagini o video. Non accontentarti, insomma, di una lettura "mordi-e-fuggi", perché se la notizia è stata confezionata ad arte per attirare lo sguardo del lettore, rischi di perderti precisazioni interne al testo che, magari, mirano ad esprimere un concetto opposto. Non è raro, infatti, l'utilizzo di una sottile dose di metafore e figure retoriche rispetto a specifici argomenti (anche se sarebbe opportuno mantenere l'informazione comprensibile a tutti). Quindi, le prime 5 righe non bastano a farti capire qual è il cuore dell'articolo.
Googla la notizia sospetta. Se l'informazione che stai leggendo è molto diffusa, non avrai difficoltà a trovare una smentita digitando su Google [titolo notizia + bufala]. Se quello che hai letto è falso (ma virale), ed è stato già intercettato da "smascheratori" allenati, nei risultati di ricerca vedrai i contro-titoli dei portali di "fact checking" (controllo della notizia), che hanno già verificato tutto 😉 Eccone alcuni da salvare tra i "Preferiti" del browser: Butac, Giornalettismo, Pagella Politica.
Verifica l'URL della homepage. Se la notizia proviene da uno di questi siti web, o dai siti e blog elencati qui e qui (es. ilfattoquotiDAino, il GioMale, Libero Giornale) vale quanto la carta straccia.
Cerca la pagina "Chi siamo" e controlla i credits nel footer. Normalmente, un giornale online attendibile dovrebbe recare una dicitura di questo tipo: "[Nome del giornale] è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di [nome città] n. [...] - XX/XX/XXXX [data di registrazione]", con il nome dell'Editore e del Direttore Responsabile. Nella pagina "Chi siamo" dovrebbero esserci anche recapiti telefonici e indirizzi email reali, non un semplice modulo di contatto.
"Devo proprio fare tutto questo?" Dipende... da quanto sei disposto a credere a ciò che leggi.
Controlla le fonti. A meno che il giornalista non decida di tutelare le proprie fonti (persone fisiche) omettendone il nome (purché attendibili, sulla base delle sue ricerche), un ottimo indizio di fake news è l'assenza di fonti precise e verificabili, nonché di hyperlink da cui collegarsi alle fonti citate. Facciamo un esempio: "Secondo recenti statistiche..." Quali? Chi o quale istituzione le ha rilevate? Quanta credibilità hanno queste rilevazioni? Come sono state effettuate (campioni quantitativi, periodo temporale, metodologia)? Esiste un documento che provi queste rilevazioni e che sia liberamente consultabile? E infine, l'autore dell'articolo ha correttamente interpretato le statistiche, o si è lasciato - volutamente o ingenuamente - fuorviare dai dati che gli risultano poco chiari? In mancanza di fonti documentabili o accertabili, qualunque notizia è da mettere in discussione.
Verifica il nome dell'autore. Diffida dei siti web che non pubblicano mai i nomi degli autori, restando in anonimo o nascondendosi dietro pseudonimi o termini generici (es. Autore, Redattore). Se l'autore ha speso tempo ed energie per uno scoop incredibile, perché non dovrebbe andarne fiero?
Ortografia e grammatica. Anche se sulla sintassi, a volte, è possibile chiudere un occhio, sull'ortografia e sulla grammatica non si dovrebbe transigere. Alt! Non ti sto suggerendo di eccedere nel senso opposto (es. saturare i commenti di precisazioni grammaticali sterili o fini a se stesse), ma di affinare i tuoi sospetti in presenza di virgole separate dalle parole che precedono , punti di sospensione (peggio se in numero inferiore o superiore a tre ........), alle maiuscole inutili (la Donna Ha Detto Che Ecc.), ai puLtroppo e "qual'è" con l'apostrofo (ignoranza cronica) e agli eccessi di punteggiatura_ !?!?!?!_ 😉
Scopo dell'articolo poco chiaro o notizia interrotta. A meno che non si tratti di "notizie flash" (es. aggiornamenti su eventi sportivi o calamità naturali, ecc.), se dopo la lettura ti ritrovi a notare una sensazione di suspense o una non-notizia (es. _La signora Carmela ha cucinato il pranzo, vediamo come lo ha preparato _- e questo non ha alcuna rilevanza se non, ad esempio, venderti una marca di pasta), allora elimina per sempre quel sito web o blog dalla tua whitelist! Le informazioni promozionali devono essere sempre segnalate da un disclaimer e distinte dalla vera informazione giornalistica.
La notizia è tradotta da un articolo in lingua straniera? Verifica che esista il link all'articolo originale, che la testata estera sia attendibile e - soprattutto - che esista! Google Translate è il tuo miglior alleato, e in alcuni casi Google Chrome ti chiederà automaticamente se desideri tradurre l'articolo nella tua lingua.
Alto numero di condivisioni e commenti. Se una notizia è esageratamente virale, meglio diffidarne. Il 90% di chi ha sentito l'urgenza di commentarla e condividerla - magari aggiungendo a malapena poche parole confuse - quasi certamente non avrà seguito accorgimenti come quelli descritti qui sopra.
Tieni d'occhio il contesto generale. L'attendibilità di una notizia può dipendere anche da chi la scrive e da chi la legge (destinatario finale). Se quindi noti frasi tendenziose, o articoli che sembrano scritti proprio per ricevere e provocare un determinato tipo di commenti (es. "Vergogna! Basta! Guarda quello!"), prova a chiederti perché la notizia sia stata scritta in quel modo, e non in maniera opposta.
Immagini troppo "di repertorio", quasi nessuna originale. A meno che non si tratti di un blog, un sito web che si "spaccia" per una vera testata giornalistica dovrebbe avere anche fotografi e/o videomaker a disposizione per le notizie del giorno. Questo perché, in una redazione giornalistica "a pieno regime", cercare immagini gratis per tutti gli articoli può richiedere molto tempo, e acquistare immagini professionali (soluzione molto comoda) comporta costi che i dilettanti non possono - ovviamente - sostenere. Per questo, i falsi giornali preferiscono immagini o video coperti da diritto d'autore, pubblicati senza credits o in assenza di adeguati permessi.
Volti di minori non oscurati, fotoritocco, scarsa attenzione per gli argomenti sensibili. Esiste una legislazione specifica per ognuno di questi casi. Le fotografie alterate non costituiscono elementi attendibili, ma anche la pubblicazione di immagini troppo violente, o che ritraggono minori in assenza di specifici permessi, è davvero inaccettabile. Inoltre, notizie troppo "morbose" e cruente denotano, se non potenziali fake news, sicuramente una scarsa conoscenza della normativa in materia e, quindi, qualcosa da cui prendere (almeno momentaneamente) le distanze.
Anche i giornali attendibili sbagliano. Non sempre le testate più famose e a tiratura nazionale sono immuni dalle fake news. È già successo che la fretta di pubblicare per primi giocasse brutti scherzi perfino alle maggiori testate italiane. Eppure, in rari casi, alcuni hanno avuto l'umiltà di rettificare e correggere anche notizie non particolarmente rilevanti (ma comunque errate). Massima stima per chi costruisce la propria credibilità sul fact checking.
Questo articolo ti è stato utile? Hai altri suggerimenti per smascherare le #fakenews?
Scrivilo nei commenti, a beneficio di tutti. Grazie,
~ unastoryteller
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Come riassumere un articolo senza plagiarlo?
Come riassumere un articolo senza plagiarlo? Il plagio è il problema principale quando si scrive un lungo articolo. A volte, le persone hanno bisogno di capire cosa significa plagio in modo appropriato. Il plagio non si verifica solo a causa della copia dei dati di altri. Può succedere se riassumi e parafrasi le idee di altri autori.
Scopri come riassumere un articolo in modo efficace e originale senza rischiare di plagiarlo e non copiarne solo il contenuto.
Per evitare le difficoltà di un plagio inaspettato, impara l'arte di riassumere un pezzo di scrittura senza copiarlo. Tradurre un articolo è relativamente facile. È necessario fornire un riassunto senza copiare le parole di uno o più scrittori. Riassumere un saggio è il processo di descrizione rapida dei punti e delle idee principali in una forma più breve senza distorcerne il significato originale.
Modi efficaci per riassumere l'articolo senza plagiare
Il plagio è una sfida per studenti e professionisti. Ecco alcuni consigli per riassumere un articolo senza compromettere la sua unicità. Ma vediamo meglio nel dettaglio come riassumere un articolo senza plagiarlo. Preparazione Prima di iniziare un articolo, devi prenderti il tuo tempo e fare ricerche adeguate per riassumere l'articolo. Rileggi il contenuto finché non riesci finalmente a capirne il senso. Dopo aver compreso l'idea principale, annotala su carta. E usalo come centro di riferimento. Ti aiuterà a creare il tuo riepilogo. Scrivere Ora puoi iniziare a creare i tuoi contenuti. Perché metti le tue idee in parole, usa la tua voce. Per differenziare il tuo lavoro accademico dall'articolo che leggi, devi trasmettere il significato dei tuoi concetti. Mentre lo fai, fai attenzione a non distogliere l'attenzione dal punto principale. Dovrebbero essere usate parole diverse per descrivere il messaggio. Non ripetere nessuna frase dell'articolo originale nel riassunto. Usa più forme di frase quando scrivi per evitare il plagio. Inoltre, fare riferimento a eventuali parti di scritti accademici di altri autori. In questo modo puoi evitare il plagio nel tuo articolo. Revisione dei contenuti Prima di inviare il tuo lavoro, assicurati di correggerlo correttamente. Sono disponibili diversi strumenti online per verificare l'unicità dei tuoi contenuti. Per questo motivo, l'utilizzo di uno strumento di controllo affidabile è essenziale per confermare l'unicità delle informazioni di riepilogo. Il verificatore di plagio degli studenti ti informerà se il tuo saggio è originale. Puoi ottenere informazioni dettagliate sui tuoi contenuti dalle versioni premium. Se qualche parte è evidenziata, il software ti informerà e ti mostrerà cosa deve essere modificato. Molte di queste app aiutano a identificare errori stilistici e grammaticali. Ti consente di produrre contenuti eccellenti in modo coerente.
Perché utilizzare gli strumenti online per riassumere un articolo?
Con l'aiuto degli strumenti online contro il plagio, è più facile rilevare il plagio. Questi strumenti vengono utilizzati per identificare parole simili ed evidenziarle. Si è inoltre protetti dalla possibilità di autoplagio da parte del software. Inoltre, evidenzia la ripetizione delle parole, l'ortografia e i problemi grammaticali, il che rende il contenuto conciso e più pertinente. Sono disponibili diversi strumenti online, ma ne discuteremo uno. Utilizzo dello strumento EditPad per un riepilogo online gratuito Riassumere manualmente i contenuti lunghi è un compito molto frenetico. Ecco perché utilizziamo uno strumento di riassunto online, che ti aiuta a tradurre testi lunghi in testi brevi con un solo clic. Analizza l'intero documento e riassume il testo.
Come utilizzare il Riassumi online gratuito? Per utilizzare questo strumento, seguire i seguenti passaggi - Scrivi o incolla il testo nell'input - Fare clic sull'opzione Riepiloga o Ricapitola Lo strumento Riepiloga il contenuto fornito dopo aver analizzato il documento. Perché utilizzare Editpad per il Riassumi testo? Questo strumento di riepilogo ti fornirà i dati esatti di cui hai bisogno, indipendentemente dal fatto che tu abbia un documento di ricerca, un post di blog, una notizia o qualsiasi altro documento. Il riepilogo offre inoltre le seguenti funzionalità: Testo riassuntivo accurato Lo strumento di riepilogo del testo utilizza algoritmi avanzati per produrre un riepilogo del testo preciso. Ricorda che non cambia il significato di nessun testo. Crea il miglior report testuale analizzando semplicemente il testo. Copia risultati Gli utenti possono copiare facilmente testo condensato con l'aiuto di questa funzione. Salvare il file Gli utenti dello strumento Summary Creator possono scaricare i risultati in formato doc.
Conclusione:
La cosa più importante è che ottieni un testo originale al 100% quando riassumi un lungo compito o un blog, ecc. Usa i rilevatori di plagio se sei uno studente e hai bisogno di aiuto. Alcuni possono farti risparmiare molto tempo e sono gratuiti. Inoltre, fornire contenuti originali ti collocherà tra i migliori studenti.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida.Come riassumere un articolo senza plagiarlo? Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Successivo AI: Nessun limite alle domande
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Crotone: presentato il progetto “Frequenze Bibliotecarie”
Crotone: presentato il progetto “Frequenze Bibliotecarie”. E’ stato presentato presso la Casa della Cultura il progetto “Frequenze Bibliotecarie” promosso dall’Assessorato alla Cultura e dalla Biblioteca “A. Lucifero”, finanziato dal Centro per il libro e la lettura. A presentare l’iniziativa l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano, la responsabile della Biblioteca Valeria Cassano e Francesco Latella di Radio Studio 97 partner del progetto. Il progetto, realizzato con fondi del Centro per il libro e la lettura nell'ambito del Bando "Città che legge 2021 - Realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura", ha già preso avvio nel mese di aprile 2023, con l'espletamento dell'attività amministrative ed entra ora nella sua fase operativa. Il progetto nasce con l'intento di tradurre operativamente alcuni degli obiettivi del bando quali, appunto, quelli di promuovere e diffondere l’abitudine alla lettura mediante iniziative che sappiano coniugare il valore formativo con la sua dimensione “ludica” e la sua valenza di strumento di dialogo e inclusione anche attraverso modalità innovative e alternative a quelle più tradizionali, come quelle rappresentate dai canali radiofonici e dai podcast. Si muoverà dunque attraverso due linee di azione: 1. la realizzazione di interventi dedicati alle fasce più svantaggiate di utenza, meno integrate negli ordinari circuiti di fruizione bibliotecaria (disabili, anziani, detenuti, immigrati e abitanti dei quartieri periferici) con laboratori, rubriche letterarie, incontri con l’autore ed eventi, sia interni alla biblioteca che itineranti: 2. Creazione di un podcast della biblioteca, quale strumento versatile di potenziamento dell’accessibilità fisica e modale ai servizi bibliotecari. Il podcast sarà pubblicato settimanalmente sul sito della biblioteca www.armandolucifero.it, affiancato da Radio Studio 97, nostro partner progettuale, per la diffusione in FM, che darà voce ai cinque interventi. Il progetto verrà realizzato con la collaborazione dei membri del Patto locale per la lettura Città di Crotone. La calendarizzazione dettagliata degli eventi verrà comunicata di volta in volta nel corso del progetto la cui durata è prevista fino ad aprile 2024. GLI INTERVENTI: 1. Frequenze bibliotecarie: il podcast della Biblioteca A. Lucifero luglio 2023-gennaio 2024 Il Podcast, che verrà prodotto presso la biblioteca comunale dove è stata realizzata un'apposita saletta di registrazione, proporrà rubriche per promuovere la biblioteca e i suoi fondi librari ma vi troveranno spazio anche dissertazioni letterarie, consigli di lettura, interviste con gli autori, collegamenti con altre biblioteche, promozione delle sezioni bibliotecarie e dei vari generi letterari ecc. darà voce anche ai laboratori che si svolgono parallelamente nell'ambito del progetto. Questi alcuni tra i primi appuntamenti del podcast che saranno visibili sul sito della biblioteca: https://bibliotecaarmandolucifero.it/ - e promossi attraverso i canali social della biblioteca. Di seguito alcune delle rubriche previste cui potranno aggiungersene altre nel corso dei mesi. 1. La biblioteca Armando Lucifero e i suoi fondi librari. 2. Scorte per l’estate: consigli di lettura a tema e non solo, per le vacanze estive. Da leggere sotto l’ombrellone o da mettere in valigia per chi parte. 3. La parola agli autori: incontri/intervista con autori locali. 4. Schizzi d’inchiostro: stralci di letture di un libro a scelta dei bibliotecari. 5. Le voci di ieri: la città raccontata attraverso la memoria dei suoi cittadini più anziani. 6. Black history month: lista di libri di scrittori afroamericani 2. Voci dall'interno luglio - agosto 2023 Laboratorio di scrittura creativa interculturale, rivolto ai detenuti della Casa Circondariale di Crotone 3. Voci diverse luglio - novembre 2023 Laboratori specifici di lettura per disabili e potenziamento dei servizi per non vedenti e ipovedenti 4. Frequenze scolastiche settembre - febbraio 2024 Laboratori con le scuole: serie di appuntamenti curati dal podcast e dalla radio FM e potenziamento delle biblioteche scolastiche del Patto con dotazione gratuita di libri 5. Disseminazioni letterarie settembre - febbraio 2024 Creazione di bibliopoint ed eventi di animazione territoriale di vario genere: concerti, spettacoli, incontri con autori ecc. per promuovere la lettura e la biblioteca in maniera delocalizzata e diffusa. A) Disseminazioni: Eventi di vario genere (prosa, teatro, musica ecc.) a) Incontri con gli autori: da luglio 2023 b) Laboratori in biblioteca e nei quartieri: da settembre 2023 Laboratorio di lettura interpretativa in biblioteca sulle Fiabe calabresi di Letterio di Francia Laboratori teatrali con le scuole Laboratorio "lettura archeologica" nei quartieri c) Musica in biblioteca e nei quartieri: da settembre 2023 B) Creazione di bibliopoint esterni alla biblioteca Realizzazione di postazioni librarie e punti di studio e lettura nelle periferie cittadine.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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