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Miranda Ranalli - Sono Bionda. Una poesia intensa di amore, desiderio e autenticità. Recensione di Alessandria today
Miranda Ranalli è una poetessa contemporanea di Roma che esplora le emozioni umane attraverso una scrittura intima e toccante.
Testo della poesia.Sono BiondaNon ho questi fioriho altri fiorinon ho i capelli nerili ho biondo cenereNon bella comeVenere, ma la amomeno di Saffo,certoho la schiena nudai capelli raccoltisulla nuca, per teche vuoi scioglierlisono timida, lo saiNon ho tanti giorniho solo quelli chenon ho spesoin questa vitaNon metto maiprofumiho solo il mio profumonaturaleNon ho ricevuto tantibaciconosco i tuoi…
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Eternamente grata di aver trovato la mia piantina
♐️ ♡ ♓️
- ( via @sonosololily ft. storia IG della mia amica D.)
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L'innocenza
A vederti ti si scambierebbe per una bambina. Eppure hai già venticinque anni. Un accenno di seno, magra ma tonica. Ben allenata, eppure piccola e tenera. Solo io so di quali numeri sia capace la tua bocca. Solo io conosco quanto sia morbido e accogliente il tuo culo, quando s’allarga elastico per farmi entrare. Impazzisco, se sto senza vederti un giorno, senza poterti baciare tra le gambe e sentirti godere mentre vieni in silenzio.
Perché la cosa che più ti piace è vestirti in modo sexy, anche in casa; e stimolarmi, farmi andare fuori di testa con la tua aria da studentessa modello e puttanella da adorare e sfondare. Sei diabolica. Ami trascinarmi in un’altra stanza dove tua madre, mia compagna da anni, non ci possa vedere. Per toccarmi nei pantaloni, frugarmi e sentirmi crescere. Baciarmi sulle labbra, iniziare a masturbarmi per poi improvvisamente fuggire via nella tua cameretta.
Adoro la tua fica strettissima e il modo in cui di notte nel tuo letto mi accetti dentro di te senza fare un fiato, per non svegliarla mentre dorme serena. Dovrei sentirmi in colpa. Ma il desiderio non conosce tabù da rispettare e a te io non so rinunciare, gemma di primavera nel mio autunno ormai tormentato dalla voglia di te. Ormai è da qualche mese, da quando è sbocciato questo frutto amaro, che ogni notte sgattaiolo in silenzio e mi ficco a letto con te per quei preziosi venti minuti di puro sesso animale.
Non dovremmo, lo so; ma ormai non ho più scrupoli o vergogna. Poi, di mattina si fa colazione tutti e tre insieme. Ognuno andrà dove deve, chi a lavorare chi all’università. Io nella mia mente comunque sarò soprattutto impegnato ad aspettare impaziente tutto il giorno i tuoi messaggi, che puntualmente risveglieranno il mio desiderio. Nessuno potrebbe resistere alle tue tettine dolci ma sode e alla tentazione del tuo corpo scattante, magro e nervoso. Ma è la tua mente perfida, quella che mi vince. Che mi possiede totalmente. Sei desiderio puro.
Ogni volta che mi ripropongo di smetterla, di non farmi più ossessionare dall’idea di te, dal tuo profumo, metto una mano in tasca al giaccone e lì trovo sempre il promemoria, quel tuo perizoma che mi ci hai infilato di nascosto tempo fa, per rimarcare il territorio. L’annuso profondamente e torno a pensarti con intensa passione. Lo custodisco come una reliquia. Sei un’ossessione. Occasionalmente, finito di scoparti lo prendo e te lo passo tra le gambe, per pulirti e impregnarlo nuovamente del profumo più buono al mondo: quello della tua fichetta.
Oh, come mi piace vederti remissiva e obbediente a tua madre quando lei bonariamente ti rimbrotta. O se magari, osservandoti con lo sguardo pieno d’amore, ti dà dei consigli pieni di saggezza e affetto su quanto sia importante comportarsi bene e trovare un bravo ragazzo. Sei la sua bambina innocente, la luce dei suoi occhi. E la pura perdizione, per me. Ogni tanto parlando di te lei mi dice: “non è adorabile, la mia ragazza?” Occasionalmente capita qualche giornata in cui tua mamma mandi un messaggio a entrambi e ci comunichi che purtroppo per un imprevisto o la malattia improvvisa di qualche collega lei debba fare straordinario fino a sera tardi, per coprire un doppio turno.
Allora io so già come andrà il pomeriggio, tra noi. Lei è una donna d’oro: t’ha avuta giovanissima e da ragazza madre modello t’ha allevata con sacrifici neri, prima di incontrare me qualche anno fa. Solo allora s’è potuta rilassare un po’. Avrebbe diritto soltanto a un enorme rispetto, da parte nostra. A non essere ingannata, tradita in modo così subdolo. Mi vergogno da morire. Lei è un’anima adorabile: con me si comporta sempre in modo inappuntabile, da vera compagna fedele, devota e al tempo stesso, in privato, da femme fatale.
Si fa sempre bellissima e come sai bene, perché la invidi un po’, è ancora giovane e molto sexy: s’ammazza di palestra solo per piacermi e ha un corpo da urlo, letteralmente. Le piace sedurmi e legarmi ogni giorno di più, col suo innegabile e intelligente charme di donna pantera. Impazzisco sia per il suo sorriso che per il suo corpo caldo di femmina matura, molto esperta nei giochi di sesso e nel trattenimento del pene. Sessualmente mi vizia di continuo: mi fa fare e mi fa di tutto. Adora succhiarmelo e inghiottire il mio seme. Già questo dovrebbe bastarmi, no?
Ma io invece per il puro gusto del proibito, del peccato, della trasgressione, del non si fa, del sesso assolutamente vietato dalla comune morale e tabù, voglio sempre e solo te. Ti desidero, ti devo leccare, odorare, toccare, violare ovunque e ho bisogno di riempire di sborra ogni tuo orifizio. Devo sentire che sudi, sotto di me; che vibri e godi da impazzire. Poi mi sento sempre in forte colpa. Vorrei confessare tutto a lei e ricominciare daccapo insieme, in modo pulito e onesto. Perché la amo da impazzire. Ma così la distruggerei, la perderei. E anche tu avresti perso tua madre. Dall’altro lato però francamente spero non finisca mai, questo nostro osceno, indicibile, deprecabile peccato. Adesso lecca tuta la mia sborra e ingoiala. Amore mio segreto.
RDA
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io che do consigli d’amore quando ho l’album delle figurine dei miei traumi sentimentali
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Molti mi definiscono “diversa”, io semplicemente, penso di essere “rara”; ho dei difetti, ne ho parecchi, ma ho anche dei pregi, forse pochi.
Sono una persona di cuore, lo sono troppo. Non do mai tanto quanto gli altri danno a me, se posso e se voglio do tutta la mia vita. E no, non me ne pento mai, se c’è una cosa che voglio lasciare dentro una persona è il mio bel ricordo. Amo lottare per chi penso possa valerne la pena, e non mi tiro indietro al primo problema, anzi, abberei muri e cancelli.
Lascio agli altri la libertà di farmi del male, non sono stupida e nemmeno una fifona, purtroppo vedo del buono anche nelle brutte persone provando a tirar fuori il loro meglio, vorrei davvero che le persone fossero come realmente le vedo io. Sono un’ingenua, basterebbe solo aprire un po’ di più gli occhi. Le brave persone, quelle che ti amano soprattutto, non ti farebbero mai lo sgambetto.
Sono testarda, quando mi impunto non c’è verso che io cambi idea, ho bisogno di sbattere contro un palo e di cadere 1000 volte, per far sì che ascolti i consigli degli altri. Non ho paura del giudizio altrui, anzi non mi tocca minimamente, ma voglio sbagliare e camminare con le mie gambe, voglio poter capire da sola quali sono le cose che ostacolano il mio cammino e non mi lasciano passare.
Sono impulsiva, maledettamente impulsiva. Se c’è qualcosa che odio sono le bugie e le doppie facce. Ho bisogno di dire tutto ciò che penso, non riesco a trattenermene una. A volte questo mio lato viene “condannato”, non a tutti piace la verità sbattuta in faccia, eppure penso si vivrebbe meglio. Viviamo in un mondo fatto di menzogne.
Odio il grigio, o è bianco o è nero, le mezze misure non mi piacciono. Quando chiudo una porta, butto via la chiave, non torno indietro, tendo a farmene una ragione sin da subito.
Sono la persona più paziente al mondo in assoluto, sopporto fino a quando non scoppio, ma quando mi incazzo non mi trattengo.
Sono una romanticona, mi piace l’amore, io amo l’amore. Odio le sdolcinatezze, non mi si addicono per niente (sono quasi una scaricatrice di porto). Preferisco il cinema alla discoteca, un film con una pizza piuttosto che una cena a lume di candele al ristorante. CHE IMBARAZZO!! Sono passionale, mi piace fare l’amore con la persona per la quale mi batte il cuore. Sono una sognatrice, mi piace immaginare cose che per la maggior parte delle volte non accadono, però mi fanno star bene, meglio di niente, no?
Mi chiudo a riccio quando non conosco qualcuno, sono sfiduciosa verso il genere umano, ma quando prendo confidenza divento logorroica e inizio a parlare di tutto il mio albero genealogico e della mia vita dalla mia prima parola.
Sono insicura, non sempre mi convincono le decisioni che prendo e spesso, tendo a cambiare idea facilmente anche mentre la sto cambiando, mi sento una pazza!!
Sono folle, mi piacciono le pazzie, d’amore...
Sono una persona gelosa, non morbosa ma controllata, so cosa è giusto e cosa è sbagliato, nei limiti.
Sono complicata, è vero, ma non chiedo né pretendo nulla da nessuno, sono questa PRENDERE O LASCIARE
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Uno dei monologhi più belli che mi hanno colpito, quello conclusivo del film “The Big Kahuna”
Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Ma non ci pensare. Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Credimi, tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto e in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi.
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato: canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non perder tempo con l’invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d’amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco, ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. È il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita.
Perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che t’indurisca.
Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant’anni sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio… per questa volta.
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mi consigliate un film leggero ma non troppo, che non sia una commedia né qualcosa di romantico, un po’ horror, un po’ thriller, un po’ d’azione, un po’ come cazzo vi pare basta che non sia troppo pesante e che, come ho già detto, non sia una commedia né un film d’amore???? grz
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La gente che mi sta intorno che qualsiasi problema d’amore o di coppia abbia viene a sfogarsi con me a cercare consigli
che sono sola da sempre.
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Ci tengo a ricordare alcune pietre miliari di una eventuale richiesta di aiuto psicologico.
1- Spesso mi sento dire “vorrei fare due chiacchiere”.
Alt!
Quello che si fa con un terapeuta NON sono due chiacchiere.
Quelle si fanno con amici e conoscenti.
Dare valore all’incontro (pagato con soldi propri!) è il primo passo.
Svelare il proprio vissuto e denudare la propria psiche non può essere definito una “chiacchierata”. Spesso viene detto in buona fede, certo. Ma svela il valore implicito che gli si dà. Perciò attenti a come ci si rapporta con i colloqui. Una seduta con uno psicologo non può essere paragonata a scambi da bar.
2- Il terapeuta non può essere un amico.
Il setting, quello spazio fisico, psichico e emotivo che si crea, più è pulito più sarà di aiuto.
3- La vita privata del professionista ben poco importa a chi si fa aiutare, se non qualche svelamento utile a chi si specchia. Ma anche qui, sarà lo psicologo a dosare i come e i quando. Siamo nell’epoca dei social e tutto è diventato comunicazione. Chi lo desidera può condividere parti del proprio privato. Ma anche qui dosare è utile. Da un lato avvicina, e crea empatia. Dall’altro interferisce con i processi transferali. Ricordiamoci che tutto è comunicazione come sostiene Paul Watzlawick, anche non dare nulla di sé.
È bene tuttavia tenere in mente che chi fa una professione di aiuto è uman*, ha una sua vita privata, con tempi e confini. Chiedere consigli in chat viola uno spazio, così come scrivere a tutte le ore, compreso le ferie, pensando che il terapeuta sia h24 a disposizione pronto a dare soluzioni in un DM, è una credenza errata. Come chiedere in continuazione qualsiasi cosa denota un’invasione di campo che alcuni sembrano proprio ignorare
4- Darsi del tu in alcuni casi avvicina, ma in altre no. Il lei protegge quello spazio sacro del processo che tale deve restare. Ci sono eccezioni certo, ma sovente la terza persona crea un’area sicura e permette una giusta focale.
5- Quando si inizia un lavoro su di sé occorre tenere presente che ci saranno resistenze.
Sto completando la mia ennesima formazione in psicoterapia breve di stampo reichiano. E mai come in questo approccio si imparano a gestire le resistenze dei pazienti.
Perciò teniamo presente tutto questo quando prenotiamo un colloquio psicologico. Il paziente proietterà vario materiale sul terapeuta, i genitori, figure di autorità. Vorrà essere amato, vezzeggiato, proverà sentimenti contrastanti e gelosie. Tutto questo accade! Sta al professionista gestirlo, non al paziente.
6- Ricordiamoci anche che è la relazione paziente/terapeuta a “curare”.
È una storia d’amore, è fatta di sintonia, pelle e chimica.
Non tutti funzioniamo con tutti.
Se non funziona, occorre continuare a cercare.
Già la partenza determina il beneficio del percorso. Che sia anche solo una consulenza, il valore glielo danno entrambe le parti.
Il professionista mette il suo ascolto, l’empatia, l’accoglienza, le sue conoscenze e i ferri del mestiere.
La persona che vi si rivolge la responsabilità di fare tesoro di quell’investimento economico, affettivo, emotivo e psicologico
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I miei libri https://amzn.eu/d/hSN4Onx
Ameya Canovi
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mi faccio dare consigli d’amore dalle cassiere e di vita da scemette di ig ninfomani se avessi un tumore chiederei consulto a un criceto, per coerenza
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Tra amore, segreti e redenzione di Maddi Magrì: un viaggio tra passato e presente. Recensione di Alessandria today
Nel suo nuovo romanzo, "Pentimento", Maddi Magrì intreccia con maestria storie d’amore, segreti sepolti e il fascino senza tempo di Firenze.
Recensione.Nel suo nuovo romanzo, “Pentimento”, Maddi Magrì intreccia con maestria storie d’amore, segreti sepolti e il fascino senza tempo di Firenze. Ambientato tra i suggestivi vicoli della città e le eleganti ville di Fiesole, il romanzo si sviluppa su due piani temporali, collegati da un misterioso dipinto che racchiude tracce di un rimpianto d’artista. Nel 1887, Clelia, una giovane…
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Lista di romanzi Sci-fi romantici, ma non solo
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie…..Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle… e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
- La duologia di Lois McMaster Bujold formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni…Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E’ la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor…
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista Deviana Morris ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo…. di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien….è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ….terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile….. inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore…ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità…..
La mia opinione: non voglio svelravi altro della trama, se non per dirvi che dietro le quinte del virus e dell’uccisione della famiglia reale c’è molto di più di quello che si immagina e che i tradimenti sono dietro a ogni angolo così come i colpi di scena. questo è un libro che vi lascerà col fiato corto fino alla fine…e non manca anche una storia d’amore perchè tra Kayla e il militare scocca la scintilla….Insomma è un libro pieno di azione, intrigo, emozione, non manca nulla….solo un finale…perchè in realtà finito questo si deveno leggere subito i seguiti perchè tutto rimane molto in sospeso.
Lo consiglio comunque perchè è molto bello e io certamente leggerò i seguiti. Spero di riuscirci prima di agosto. incrociamo le dita
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima.
La mia opinione: Fantastico, stupendo. Credo non leggerò il suo seguito perchè temo potrebbe rovinarmi un bel finale come questo. Linnea Sinclair aveva fallito nell'emulare Lois McMaster Bujold col romanzo Finders keepers, ma qui fa quasi centro. Certo il suo stile è inferiore e meno profondo di quello della Bujold, ma in questo libro, i personaggi vengono ben approfonditi e alcuni temi importanti come razzismo, religione, elite di potere, ongiustizia, diversità, pregiudizi ecc.. vengono trattati. In più c'è amore, avventura e suspace. Consigliato a tutti. - In her name, di Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
La mia opinione: questo libro enorme, più di 600 pagine, non è un vero e proprio sci fi romance, è più un romanzo di fantascenza che contiene anche una storia d'amore. Potrebbe essere visto come simile ad Avatar per alcuni versi, solo che qui le aliene blu belle snelle muscolose e dahli occhi allungati sono molto ma molto crudeli, come gli antichi Spartani. Bello il conflitto interiore del protagonista diviso tra la sua umanità, le sue origini, e la cultura liena che ha abbracciato.
- Close encounters, di Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli. La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta. Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
La mia opinione: Più profondo e leggero di quello che pensavo. Lo consiglio per passare ore piacevoli. Non ha contenuti molto importanti ma è una piacevole lettura, non troppo vacua, ma profonda al punto giusto.
1. Perdition
Serie: Dred Chronicles , primo libro (è ambientata nello stesso universo della serie Syrantha Jax, ma anche se non la si è letta fa lo stesso, sono ben staccate anche se hanno un personaggio in comune)
Autore: Ann Aguirre
Inedita in italiano
Estratto:
Pain was a flower. It began with crimson petals, threaded white, and ended with a black, black heart. Like mine.
TRAMA: Un lontano futuro tecnologico, ma ben lontano dall’essere pacifico. Una prigione speciale, per detenuti speciali. Massima sicurezza, massima disperazione. Una enorme nave spaziale, in orbita e isolata, è stata trasformata in prigione per accogliere i detenuti peggiori, quelli che nessuno vorrebbe mai su nessun pianeta. un piccolo. Lasciate ogni sperava o voi che entrate…e il nome della nave è Perdition, appunto. Qui i detenuti sono lasciati a loro stessi, nessuna possibilità di fuga esiste nello spazio profondo, perciò nessuna guardia vi staziona, periodicamente si limitano a fornire loro il minimo dei vivere per una barbara sopravvivenza e per scaricare nuovi detenuti…carne fresca per l’inferno.
La nave è un piccolo mondo a sè, che I detenuti hanno diviso in sei regni, governati da sei tra I detenuti più forti e astuti. I regni sono sempre i guerra tra loro, naturalmente e sono uno peggio dell’altro. Uno è il regno degli alieni non umani, che stanno tra di loro e non cercano guai, uno il regno di un pazzo cannibale che non ha problemi a sfamare i suoi sudditi…uno quello governato da un pazzo santone che si crede Dio, un altro, il più grande, è il regno governato da un energumeno assetato di potere e guerra che cerca sempre di allargare i suoi confini, e poi abbiamo due regni governati da due donne. Il regno di Morte, i cui abitanti sembrano morti e venerano la morte e il sangue impersonati da una donna che non sembra neppure più umana, e il regno di Dred,che suona come disperazione, una donna guerriera, che ha conquistato il regno con un colpo di stato a sorpresa aiutata da un altro prigioniero, una spia di professione dalla mente machiavellica che in realtà persegue solo i suoi propri fini
Dred è una donna che possiede ancora un’anima nonostante tutto e mantiene il suo regno non solo grazie alla sua forza e all’abilità con cui sa lottare con le catene, ma perchè cerca di fare sì che i suoi sudditi stiano bene e relativamente in pace. E’ finita lì in quella prigione non perché pazza furiosa come molti dei suoi compagni detenuti, ma perché è una dei tanti umani mutati, dotati di poteri psichici o fisici sovraumani, che gli umani temono e la sua abilità di poter leggere nella mente le emozioni più oscure le ha fatto presto conoscere i malvagi e i sanguinari ed è diventata una specie di giustiziera che li uccideva senza aspettare che se ne occupasse la giustizia….la giustizia non ha apprezzato il suo gesto.
Jael è un nuovo detenuto, appena arrivato in questa stupenda prigione, ma non è certo un novellino, e nemmeno umano se è per questo. Lo sembra ma in realtà è frutto di un esperimento scientifico che aveva il fine di creare l’arma perfetta il soldato perfetto. Peccato che sia così perfetto che gli umani lo temono, soprattutto perché in grado di pensare autonomamente. Così quando gli è servito un capro espiatorio lo hanno usato e ora è lì, in una nuova prigione, di gran lunga non la peggiore in cui è mai stato in fondo.
Violento e calcolatore Jaeil non è certo uno stupido e si rende conto di essere stato fortunato quando finisce nel regno di Dred. Con le sue doti diventa quasi subito un arma utile per la regina, ma Dred non si limita ad usarlo. Lo tratta come un essere umano come qualcuno di cui ha fiducia e continua a farlo anche dopo aver scoperto le sue origini. Jael è piacevolmente sorpreso da tutto questo, mai prima d’ora qualcuno l’aveva difeso o tenuto così in considerazione. L’ammirazione tra i due cresce e ben presto la loro lealtà reciproca verrà messa a dura prova da una lotta intestina tra i regni e nuovi tradimenti.
La mia opinione: mi è piaciuto molto. L’atmosfera, la trama, è tutto molto affascinante e l’azione scorre veloce. Non c’è mai un momento morto, i personaggi sono sempre in ballo e quasi sempre intenti a menar le mai. L’autrice è riuscita andare a un semplice urban fantasy ambientato in una prigione quasi un tono epico. Se l’ambientazione mi ha ricordato il film Pandorum, la trama è quasi più vicina al terzo film del Signore degli anelli, o a una puntata del Trono di Spade. Ok, forse esagero, ma è giusto per darvi l’idea. C’è il tema della guerra, dell’onore, del bene contro il male, di cosa significhi essere umano….è veramente un libro pregno di contenuti se lo si legge attentamente, mentre a una lettura più superficiale risulta comunque un’avventura avvincente e senza fiato dal ritmo serrato e claustrofobico.
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Ottobre 2021:
Avevo appena finito di seguire una lezione e stavo osservando il cortile dell’università da una finestra, là fuori proprio su uno dei tavolini, infatti, B. e N. giocavano a scacchi.
Scrissi un messaggio a B. per avvisarlo che avevo finito, lui vide il messaggio e alzò lo sguardo per cercarmi, non appena gli feci un cenno e lui si accorse di me, notai subito la sua solita espressione emozionata e contenta, mi ricordo ancora che prese lo zaino e letteralmente si mise a correre per raggiungermi.
“B. non c’era bisogno di correre, non ho fretta”
“Lo so, correvo perché avevo voglia di vederti”.
Ho rivisto quella stessa espressione, identica, il giorno in cui ci siamo incontrati.
Io ero seduta sulla panchina sotto al cedro e lui era appena uscito dall’ufficio, appena si è accorto di me ho rivisto in lui proprio l’espressione che ricordavo e che mi ha riportato a quel giorno di Ottobre.
Il ricordo è stato né più né meno pari ad una pugnalata, ho abbassato lo sguardo per non continuare a guardarlo mentre si avvicinava.
L’ho osservato poi per tutto il tempo in cui ha parlato e 42 minuti sono sembrati 10 secondi.
Il giorno precedente la professoressa mi aveva chiesto quanti esami mi mancassero, per un attimo ho esitato perché già potevo prevedere la sua risposta, previsione che poi si è avverata:
“Ah ma che coincidenza, a B. mancavano proprio gli stessi esami, situazione identica alla tua”
Una coincidenza? Proprio per niente.
Se dovessi descrivere con un’immagine i due anni con lui penso ad un paesaggio innevato, con una bufera di neve che mi tormenta.
B. cammina davanti a me e ogni passo che fa lascia un’impronta sulla neve, io, dietro di lui, lo seguo fissando le sue impronte a terra per fare i suoi stessi passi, i miei piedi si posizionano perfettamente nello spazio dove poco prima c’erano stati i suoi e sto attenta a non fuoriuscire nemmeno di 1 cm.
Lui tende la mano destra verso di me ed io gliela stringo, con la sinistra mi indica la nostra meta, nel frattempo ogni tanto si volta verso di me per dirmi, sempre sorridente “ci siamo quasi, andrà tutto bene”.
Non era solo, banalmente, il mio ragazzo, era mio fratello, mio amico, mio padre, è stato tutto quello che ho avuto in quel periodo e per me tutto quello che mi diceva era oro colato.
Mi ha aiutato per alcuni esami e mi ha suggerito in quale ordine darli per potermi laureare ad Ottobre, sulla base di come lui stesso si era organizzato l’anno precedente per laurearsi, quando? Ad Ottobre.
Entrambi a Bologna, laureati a Ottobre, poi entrambi a Milano.
Alla magistrale, prima ancora che iniziassi mi aveva spiegato quali esami dare assolutamente e quali evitare se possibile. I suoi consigli li ho tenuti a mente, anche quando ormai non parlavamo da mesi.
Per cui no, non è una coincidenza che io mi trovi nella sua identica situazione di un anno fa, mi ricordavo benissimo quali esami avesse nel piano di studi e in che ordine avesse intenzione di darli ed io, ancora dopo un anno e mezzo, tengo a mente queste informazioni come se fossero una sorta di bussola.
Lui da solo aveva costruito per me una roccaforte in cui mi sono riparata e mi aveva fornito le istruzioni per vivere.
Potrebbe sembrare la storia d’amore più bella mai esistita, del resto, lui talmente tanto dolce, anche più di me, come si potrebbe pensare altrimenti?
L’avevo capito che c’era qualcosa che non andava, avevo la sensazione ci fossero degli aspetti molto tossici e preoccupanti per la mia persona perché ad un certo punto non ero in grado di fare niente senza che lui mi spiegasse come e il mondo esterno aveva smesso di esistere, c’era solo lui. Non mi interessava vedere nessun altro, non ne avevo bisogno e non ero in grado di rinunciare a lui neanche per una sera, non importava che non uscissi con i miei amici da mesi.
Nessuno dei due l’aveva fatto a posta, non ce ne eravamo accorti e nonostante non ci siano più i sentimenti, ormai da tempo, ancora non ci siamo liberati completamente della dipendenza che ci teneva attaccati.
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Il 2024 è stato come il tagadà.
Un cammino in nome di un’evoluzione personale fatta di momenti estremamente solitari, nostalgici e tristi alternati più o meno regolarmente da un grande picco di gioia condiviso con persone irrinunciabili , cuori su cui poter contare davvero definitive parti di me.
Io e la sis abbiamo comprato casa, permettendomi di ricoprire il valore della famiglia, ovunque essa si trovi.
E’ stato davvero un passo enorme e forgiante che a volte mi ha fatto sentire in trappola, in equilibrio tra apnea e costruire.
La dimensione della città mi è mancata molto; Padova prima tra tutte, Udine è stata una meravigliosa scoperta a mia misura e poi Barcellona primo volo e prima magica avventura fuori dal mio Paese rifarei tutto di quel viaggio completamente senza gradini, con le persone del cuore e il valore aggiunto di nuovi incontri e anime belle.
Non ho ascoltato molta musica nuova, il materiale nuovo è sempre arrivato da autori e autrici, cantautrici e cantautori e musicisti da molto tempo affini e familiari.
Mi hanno accompagnato:
Maria Roveran – Come in un film
Paolo Benvegnù – E’ inutile parlare d’amore
SirGiove – tutti i singoli e la musica firmata #ooneekdischi
Fask – Hotel esistenza
Medame - discografia
Motta – La musica è finita + Suona Volume 1
La rappresentante di lista – Giorni Felici
Mahmood – Nei letti degli altri
Giuliano Dottori – L’arte della guerra I e II, La vita nel frattempo
Emma Nolde – Nuovospaziotempo
Marracash – E’ finita la pace
Le canzoni di Niccolò Fabi, Cristina Donà,Madame Ilaria Pastore, Massimo Danieli. Lubjan. Lucky love.
Sempre grata alla musica delle Ibeyi per avermi rimesso al Mondo quando ne ho avuto bisogno estremo.
E’ stato il primo anno in compagnia de Il Post il quotidiano online che tra notizie, podcast, libri, consigli e condivisioni mi ha dimostrato che esiste un modo di fare informazione curato e fatto bene facendo leva sulla cultura progressista in grado di mantenere attive e coadiuvare un’idea capace di unire una collettività, attraverso incontri, autentico ascolto e condivisione.
Grazie Luca Sofri, Francesco Costa, Luca Misculin, Matteo Caccia, Daniele Raineri, Eugenio Cau, e tutto il team del Post fino e oltre a Emanuela Marchiafava, le vostre voci sono diventate la mia casa.
Gratitudine immensa a Cecilia Sala e al suo Incendio d’Amore e rivoluzione e alle sue umanissime Stories che commuovono per autenticità ed empatia.
Per il 2025 mi riprometto di provare a ricominciare a coltivare instancabilmente stando fuori dal centro per provare a sentirmi parte di qualcosa che mi sia affine; tornare sotto qualche palco ad ascoltare e supportare le parole, la musica e la creatività che amo.
Grazie a Nemrac, Irene, Evamaria, Martajoy, Maria, Joe, Sir Giove, Marta Viola, Maniq, Macy per essere il mio supporto per poter essere chi desidero essere.
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per altri consigli d’amore non contattare me (e poi mi domando perché torno sempre single)
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Le donne piangono
di nascosto per non ammettere d’esser stanche morte...
Sono quelle che dopo dieci ore di lavoro vanno a far la spesa
per preparar la cena.
Studiano con i figli,
allevano cani e conigli.
Sono le donne che dicono di non aver paura
per non destar preoccupazione,
quelle che rinunciano a tutto
per essere a casa ogni
sera come una vocazione.
Sono donne da corsa
al pronto soccorso
in piena notte,
che guidano con la nebbia,
non chiedono abbuoni o raccomandazioni.
Sono le donne sole alle stazioni.
Quelle che nascondono
i soldi nelle scatole
di latta per i giorni fragili,
che raccontano commosse del loro
mondo azzurro,
perché sempre sperano
in un futuro di burro.
Le donne che risparmiano i trenta euro per la tinta dei capelli
a fine mese e un compromesso sereno innanzi alle offese.
Sono le donne del bicchiere mezzo pieno,
quelle che chiudono casa quando tutti dormono e stendono i panni ad ogni ora della notte e del giorno.
Sono le donne che corrono perché perennemente in ritardo,
ma sempre presenti ad ogni traguardo.
Sono quelle forti dai mille consigli,
le stesse che quando escono con le amiche
si sentono in colpa coi figli.
Sono le donne
dai magoni amari digeriti con cura,
affinché la vita possa sempre sembrarvi un’avventura.
Quando la sera varcate
la soglia di casa,
non fate mancare loro
un bacio d’amore.
Un abbraccio rotondo.
Un sorriso anche se stanco.
Regalate a loro una carezza mentre nel buio della notte fingono di dormire.
Se stanno sveglie,
è per raccogliere i sogni che troverete nelle scodelle della prima colazione e sentirvi gioire.
E se non sapete come far di ogni donna una regina, a loro piacciono
le margherite del giardino, i cioccolatini ripieni e i valzer ballati
a piedi nudi in cucina.
Sono solo donne e madri del duemila, con milioni di desideri
ed un presente pirandelliano da uno, nessuno e centomila
Cit
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