#comune e protezione civile
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Allerta a Spinetta Marengo: Protezione Civile in Azione per Rischio Allagamenti dal Rio Lovassina
Forti precipitazioni stanno innalzando il livello del Rio Lovassina: la Protezione Civile interviene per prevenire i possibili allagamenti.
Forti precipitazioni stanno innalzando il livello del Rio Lovassina: la Protezione Civile interviene per prevenire i possibili allagamenti. Il Comune di Alessandria ha emesso un avviso di allerta per l’area di Spinetta Marengo a causa delle forti precipitazioni che stanno interessando il bacino del Rio Lovassina. Le abbondanti piogge nelle zone montane a monte del corso d’acqua stanno provocando…
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Israele sta combattendo con successo la sua guerra di autodistruzione. Nelle parole del generale Udi Dekel, “è evidente che la leadership israeliana vede all’orizzonte solo la guerra perpetua”, che “beneficia solo i nemici di Israele e si allinea alla strategia iraniana”. Deriva suicida. Votata all’annientamento del Nemico — l’Iran e la sua costellazione imperiale — travolgendo tutti e chiunque si frapponga fra sé e Amalek. Archetipo biblico del Male, proditorio aggressore degli israeliti. Identificato ieri con Hitler, oggi con l’Iran e terroristi arabi associati. Su domani si accettano scommesse. Israele sopravvive alla giornata. Confida nelle bombe atomiche che non dichiara, nella potenza delle Forze di difesa (Idf), nelle supertecnologie e soprattutto nella protezione americana. Sposa la tattica del “cane pazzo” cara al generale Moshe Dayan, il riconquistatore di Gerusalemme. In modalità di deterrenza senza limiti. C’è una ragione indicibile che spinge Israele a rischiare il sacrificio di sé. Il terrore della guerra civile. La guerra esterna serve quantomeno a rinviarla. Nell’equazione bellica non sono considerate le ricadute sulla diaspora, minacciata dalla furia antisemita, sequenza ultima dell’antisionismo predicato anche da una minoranza ebraica. Si nega così il principio stesso dello Stato di Israele protettore di tutti gli ebrei. Il suicidio è già mezzo compiuto. Avevano visto lungo i capi di Hamas pronti a sfruttare la disunione degli israeliani. Ma forse nemmeno i più scatenati fra gli odiatori dello Stato ebraico erano disposti a considerare che Gerusalemme sarebbe caduta nella trappola al punto di rinnegare i comandamenti cui aveva legato il suo destino. Primo. Il “cane pazzo” può permettersi solo conflitti brevi, causa esiguità demografica e territoriale. L’attuale ha già strabattuto il record della guerra di indipendenza, tra maggio 1948 e marzo 1949. Secondo. Il nemico va diviso. Netanyahu l’ha invece coalizzato aprendo finora sette fronti, minacciando di tagliare la testa del serpente iraniano. Terzo. E implicito. L’Iran non va distrutto. È il nemico perfetto. Dunque alleato, in quanto contribuisce alla causa di Israele quale Male assoluto che minaccia di distruggerlo. Oggi persino i sauditi escludono che i patti di Abramo siano praticabili, in attesa che la tempesta si calmi e Israele inventi uno stratagemma per salvare la finzione dello staterello palestinese. Eppure Netanyahu aveva puntato tutto sull’intesa con le petrodittature del Golfo e altri vicini arabi, per stabilire una cintura di sicurezza attorno a Israele in nome della comune avversione per l’Iran. Quarto. E strategico. Gli Stati Uniti d’America sono e debbono restare la garanzia ultima della sicurezza di Israele. La diaspora americana va coltivata per contribuire a questo scopo, insieme ai sionisti cristiani di matrice evangelicale, squisitamente apocalittici. In attesa del cambio della guardia alla Casa Bianca, le relazioni fra Washington e Gerusalemme beccheggiano. In Israele vige sempre l’interpretazione sportiva che Moshe Dayan, l’eroe dei Sei giorni, amava dare del vincolo a stelle e strisce: “Gli americani ci offrono soldi, armi e consigli. Noi prendiamo i soldi, le armi e rifiutiamo i consigli”. Infine, decisivo. Il mantra di Gerusalemme è la deterrenza. Non può funzionare con i terroristi, agitati da frenetica vocazione al martirio. A meno di terrorizzare i terroristi. O di sterminarli tutti. Un giorno ci accorgeremo dei veleni che stiamo assimilando dal 7 ottobre. Sarà tardi. Il nuovo antisemitismo non si esaurirà con la sospensione dei massacri in corso. Né riguarderà solo gli ebrei. Abbiamo rimosso la nostra condizione di ultima frontiera dell’Occidente, a ridosso di Caoslandia. Così ci finiamo dritti dentro. Vogliamo preoccuparcene? Per esempio. Se centinaia di migliaia di gaziani sopravvissuti alla rappresaglia di Netanyahu saranno scaraventati nel Mediterraneo, aspetteremo che ci affoghino davanti? Li trasferiremo in Albania per esser certi di non vederli? La risposta a queste domande ci dirà molto su noi stessi.
Lucio Caracciolo - La guerra suicida di Israele
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"Ieri i nostri studenti hanno affrontato l'evento fondamentale del European Master in Disaster Medicine (EMDM). Questa grande simulazione si è svolta a Solbiate Olona (Varese, Italia) dove l' Esercito Italiano ha schierato un ospedale da campo RUOLO 3.
Nello scenario simulato di una pace instabile post-conflitto, un'improvvisa tempesta ha colpito un'area festival dove molte persone sono state riunite. I nostri studenti magistrali hanno fatto
del loro meglio per rispondere all'incidente di massa e coordinare tutte le forze che sono entrate in gioco per gestire la pressione di un ospedale già stressato e salvare più vite possibili.
Grazie infinite al Comune di Solbiate Olona che ci ha ospitato, ai 150 studenti di medicina che hanno svolto il ruolo di vittime intelligenti e alle centinaia di professionisti e volontari dei Vigili del fuoco, AREU Lombardia, Croce Rossa Italiana Varese e Novara, Protezione Civile e tanti altri.
Università del Piemonte Orientale
CRIMEDIM - Center for Research and Training in Disaster Medicine, Humanitarian Aid, and Global Health
VUB - Vrije Universiteit Brussel
Regedim - Research Group on Emergency and Disaster Medicine
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Grande, grandissimo il Boss che ha scaldato il cuore di quanti hanno assistito al concerto di Ferrara anche se spiace non aver sentito da lui, che tante parole ha dedicato a emarginati e sfollati, un saluto a coloro che, nelle stesse ore e a pochi chilometri, erano intenti a cercare i dispersi e a spalare fango e detriti.
Increduli, forse, nel vedere le immagini di mezzi e tecnici della Protezione Civile impegnati al Parco Urbano mentre i loro colleghi di Friuli e Trentino scendevano verso le aree flagellate dall’alluvione. Bravi, bravissimi gli organizzatori che hanno permesso di godere di uno spettacolo unico, nonostante le condizioni proibitive che hanno accompagnato l’allestimento, e ancora intenti a spellarsi le mani e darsi pacche sulle spalle.
Bravi, bravissimi soprattutto i ferraresi che, il 18 maggio, si sono letteralmente fatti da parte per permettere afflusso e deflusso dei partecipanti. Non avrebbero potuto, del resto, fare altrimenti data l’ampiezza della zona rossa preclusa ai mezzi e a piedi.
Bravissimi i ferraresi anche perché saranno loro a pagare le spese sostenute dall’Amministrazione per uno spettacolo che ha fruttato profitto per pochi. Costi di vigilanza di forze pubbliche e private, costi di personale medico e, mi risulta, un reparto dell’ospedale di Cona a disposizione perché, per una notte, la popolazione della città era incrementata di un terzo, e costi di logistica quali assistenza e supporto all’organizzazione, ospitalità della crew (presso il Golf Club?), posa della segnaletica, allestimento parcheggi e quant’altro necessario alla realizzazione, in sicurezza, di un evento che, date le condizioni meteo, ha richiesto sforzi moltiplicati.
Non ultimi i costi di ripristino del Parco Urbano la cui fruizione è stata a lungo negata ai ferraresi e ancora per quanto, date le pietose condizioni del manto? A riguardo auspico si tacciano gli amministratori per lasciare la parola ai tecnici dell’Ufficio verde al fine di capire le reali condizioni di struttura e manto e, soprattutto, come, con quali costi e quando riportarlo al “pristino stato”.
E’ già programmata la riqualificazione, leggo, dunque è stata già fatta la gara per assegnare i lavori? Ancora una volta abbiamo messo a disposizione di pochi, e per il profitto di pochissimi, un bene della comunità che un’amministrazione sensibile ed oculata dovrebbe preservare, soprattutto in un momento di crisi economica e climatica come quello che stiamo vivendo e le cui evidenze sono tutte sotto i nostri occhi.
In proposito, è stata calcolata l’impronta ecologica della grandiosa operazione? Se sì, quanti alberi metterà a dimora il Comune per compensare le emissioni prodotte? Per sapere se e quanto i ferraresi dovranno pagare è necessaria un’operazione di trasparenza che richiede l’intervento di chi ha agevole “accesso documentale” a provvedimenti e preventivi approvati dall’Amministrazione comunale e anche dal Teatro Comunale �� il cui bilancio dovremo eventualmente ripianare – per coprire costi, temo, non a carico dell’organizzatore e se, nel caso, sono state fatte gare per l’acquisizione di beni e servizi.
Leggo che il signor Trotta, pare lungamente corteggiato da qualche assessore per portare il Boss a Ferrara, ha dichiarato che valuterà, caso per caso, i rimborsi da riconoscere a chi non è riuscito a raggiungere Ferrara causa alluvione. Se è vero questo impegno, invito il signor Trotta a fare uno sforzo e considerare il rimborso anche ai ferraresi che, per solidarietà, il 18 maggio 2023 hanno scelto di raggiungere amici e parenti alluvionati per dare aiuto e conforto.
Sarebbe un segnale, seppur tardivo, di sensibilità e senso civico nei confronti di chi l’ha ospitato al pari di devolvere parte dell’incasso all’emergenza alluvione. Auspico che, spenti i riflettori, inizi una approfondita e consapevole valutazione di costi e benefici del concerto del Boss perché, nel caso i primi risultassero eccessivi, Ferrara non debba essere costretta, in futuro, a pagare per garantire il profitto di pochi, mettendo a rischio anche i propri servizi essenziali, per eventi che sono troppo grandi per Lei.
Già evidentemente il Boss e il Sig. Trotta non sanno cosa sia l'umanità, il rispetto davanti a certe tragedie. Posso solo dire mi fate schifo.
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La foto di Ischia nel 1935: “Canali sul monte Epomeo contro frane e alluvioni”
Le foto recuperate dall’ambientalista Umberto Mercurio e pubblicate da Francesco Borrelli (Europa Verde). Si infiamma il dibattito su abusivismo e mancata pulizia alvei.
"A Ischia negli anni '30 c'erano canali sul Monte Epomeo per scongiurare frane e alluvioni". A pubblicare la foto è il consigliere regionale ecologista Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde). "Ci sono foto del 1935 – scrive Borrelli – recuperate dall'ambientalista Umberto Mercurio, che mostrano la regimazione delle acque sul monte Epomeo a Casamicciola. Servivano per non fare succedere allagamenti". E si infiamma il dibattito in Campania su abusivismo e mancata pulizia degli alvei. La foto ritrae la sistemazione idraulico forestale dei torrenti nella zona dell'agro di Casamicciola negli anni '30 del Novecento.
Gli allarmi su abusivismo e alvei ostruiti
Nelle ultime ore nelle istituzioni è tornato in primo piano il dibattito sulla sicurezza del territorio e la prevenzione per il rischio del dissesto idrogeologico, dopo la tragedia di Casamicciola Terme, avvenuta sabato scorso, quando una frana staccatasi dal Monte Epomeo ha investito le case nella zona di via Celario. Al momento si contano 8 vittime accertate, tra i quali 4 bambini – il più giovane è un neonato di appena 21 giorni – mentre si cercano ancora 4 dispersi, e si contano 5 feriti, dei quali uno grave, ricoverato al Trauma Center dell'Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli.
C'è chi punta il dito sull'abusivismo edilizio e sulla pianificazione urbanistica. Mentre l'ex sindaco di Casamicciola, l'ingegnere Giuseppe Conte negli scorsi giorni aveva lanciato l'allarme anche sulla mancata disostruzione degli alvei. Questi ultimi, però, come ha spiegato un altro ex sindaco a Fanpage.it, Giovan Battista Castagna, si trovano molto più giù, a valle, e che quindi poco avrebbero potuto fare per fermare il fiume di fango di sabato notte. Gli alvei ostruiti, infatti, si troverebbero invece nella zona colpita dalla frana di Casamicciola nel 2009.
Cosa si sa della frana di sabato 26 novembre?
Secondo le prime ricostruzioni della Protezione Civile della Campania, la frana del 26 novembre a Casamicciola sarebbe stata causata dal maltempo. Tre le frane che avrebbero interessato il versante Nord Est del Monte Epomeo, una in zona Monte Nuovo lato Beccaccia ed una in zona Crateca non hanno interessato cose o persone. L'altra, di notevoli dimensioni, nel Comune di Casamicciola ha avuto il punto sommitale di distacco a circa 600 metri d'altezza.
La massa nelle prime centinaia di metri ha avuto una caduta quasi verticale per cui una volta arrivata nel piccolo borgo di case di zona Santa Barbara ha letteralmente spazzato via diverse abitazioni, subito dopo la colata si è incanalata nei vari alvei che portano verso il mare portando con se purtroppo diverse vite umane.
fanpage.it
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MANIFESTAZIONE
Strada di collegagamento tra Piazza Castelnuovo e Piazza R. Settimo interessata dalla manifestazione di Protezione Civile ” IO NON RISCHIO “. Read More Strada di collegagamento tra Piazza Castelnuovo e Piazza R. Settimo interessata dalla manifestazione di Protezione Civile ” IO NON RISCHIO “. Feed RSS – Comune di Palermo Tweet PM
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Il meteo torna a spaventare Milano
Dalla notte di giovedì a Milano sta piovendo con insistenza, come previsto dai bollettini meteo della protezione civile che per oggi hanno decretato una doppia allerta meteo arancione per la città. Dopo il nubifragio e gli allagamenti di martedì scorso, anche la giornata di oggi si annuncia difficile per Milano, dove nell'arco di 24 ore potrebbero cadere fino a 100 millimetri di pioggia. Alle 7.50 la protezione civile ha comunicato che il Lambro ha raggiunto la "soglia di allerta". Circa mezz'ora dopo la vasca anti esondazione del Seveso è stata aperta per contenere le acque ed evitare esondazioni in zona Niguarda. Comunità evacuate, Lambro al limite "Alle 8.30 ancora pioggia intensa a Milano e a nord. Dalle 3 circa sono caduti in città 35-40 mm di acqua, in Brianza 45-50 e a nord 60-70. Il Seveso ha subito un repentino innalzamento e alle 8.15 abbiamo attivato la vasca. Stiamo cercando di usarla solo in emergenza e immagazzinando meno acqua possibile per evitare di averla piena e non poter più bloccare l'esondazione su Milano. Purtroppo è ancora la sola vasca in funzione, e meno male che a Milano c'è. Siamo alla sesta volta nel 2024", ha fatto sapere l'assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, in mattinata. "Il Lambro si sta ancora innalzando e a Milano è a 2,50 e a Brugherio è quasi a 3 metri. Le comunità del Parco sono evacuate. A Ponte Lambro siamo presenti con Mm e protezione civile dalle 4.00 di stanotte e stiamo monitorando fognatura e fiume, cercando di fare tutte le manovre possibili per evitare l'allagamento. Siamo al limite in quanto il Lambro è alto e crescerà ancora e la fognatura sta raccogliendo molta acqua dalle piogge intense", ha ammesso l'assessore. Allagamenti e disagi per i mezzi "Possibili allagamenti causa avverse condizioni meteo", l'avviso della polizia locale meneghina, che ha invitato tutti alla "prudenza nei sottopassi e lungo le strade a scorrimento veloce". Disagi anche per i mezzi Atm. Sulla stazione M3, ha fatto sapere l'azienda di Foro Bonaparte, due ingressi della stazione Corvetto sono chiusi per allagamento, mentre resta aperto quello di viale Lucania. Il tram 9 verso Porta Genova devia e salta le fermate da Stazione Centrale a Porta Venezia per "uno scambio allagato in viale Vittorio Veneto". "Vasca svuotata ieri" "Dalle 3.00 circa sta piovendo su Milano e su tutta la Brianza e le Prealpi", era stato il primo aggiornamento fornito poco dopo le 6 da Granelli. "Il Seveso a Milano è in salita con contributi locali nella zona di Cinisello e da nord. La vasca ieri è stata svuotata ed è pronta ad accogliere la piena", aveva chiarito. "Il Lambro a Milano è in salita e ha già superato la quota dei 2 metri, con contributi a Milano e da nord", aveva proseguito Granelli. A Ponte Lambro, quartiere che spesso finisce sott'acqua a causa dei temporali, "le squadre Mm e protezione civile sono presenti e stanno monitorando l'andamento della fognatura e del Lambro, pronti a intervenire in via Vittorini, Camaldoli e Rilke in caso di fuoriuscita dell'acqua". Alle 6.30 il Seveso aveva raggiunto 1,23 metri a Cesano Maderno, mentre il Lambro ha toccato quota 2,16 a Feltre. Read the full article
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Giornata di clean-up sulle sponde del Lago di Varese Marevivo in collaborazione con il birri... #cleanup #gavirate #lagodivarese #lodovicotaddia #lucadezen #marevivo #massimoparola https://agrpress.it/giornata-di-clean-up-sulle-sponde-del-lago-di-varese/?feed_id=7035&_unique_id=66f6dc3466606
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Ceccano, il comune diffonde l'allerta meteo arancione
Sugli account social del Comune di Ceccano è comparso l’avviso per l’allerta meteo arancione, emesso dalla Protezione civile regionale. Si legge: Avviso di condizioni meteorologiche avverse dal pomeriggio/sera di oggi, domenica 08 Settembre 2024, e per le successive 12 ore, con precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni sarannoaccompagnati da rovesci…
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Scampia, i funerali delle vittime nel crollo nella vela Celeste
Celebrati in piazza Giovanni Paolo II a Scampia i funerali delle tre vittime del crollo di un ballatoio nella vela Celeste, avvenuto nella tarda serata del 22 luglio. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha proclamato il lutto cittadino, ha preso parte al rito funebre presieduto da monsignor Domenico Battaglia. Alla celebrazione sono intervenuti, tra gli altri, la sottosegretaria Pina Castiello in rappresentanza del Governo, il prefetto Michele di Bari, parlamentari nazionali ed europei, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, la vicesindaco Laura Lieto, gli assessori Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, la presidente del Consiglio comunale Enza Amato, il vicepresidente Salvatore Guangi e i consiglieri Rosario Andreozzi, Sergio D'Angelo e Iris Savastano e la capo di Gabinetto del Sindaco Maria Grazia Falciatore. https://www.youtube.com/watch?v=iGrlRbCBDWE&embeds_referring_euri=httpswww.comune.napoli.it&source_ve_path=MjM4NTE Le parole del sindaco Manfredi “È una giornata di grande dolore, di cordoglio, di partecipazione di tutta la città per questa tragedia – ha affermato il sindaco Manfredi – Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai feriti che sono ancora in ospedale, ma oggi, insieme al cordoglio, c’è l’impegno rinnovato per risolvere definitivamente un problema che esiste da più di 40 anni e dare una prospettiva certa alle famiglie che vivono nelle vele e che, in base al piano che stiamo realizzando, avranno una sistemazione abitativa dignitosa e definitiva. I lavori per i nuovi alloggi stanno procedendo senza ritardi rispetto al cronoprogramma. C’è questa fase transitoria che dobbiamo gestire e cercheremo di dare alle famiglie rimaste senza casa delle soluzioni che siano dignitose, compatibili e sostenibili nel tempo. Abbiamo chiesto disponibilità alle strutture ricettive, sia in città che in provincia e alle strutture religiose. Inoltre, abbiamo deliberato un contributo per aiutare le persone a trovare autonomamente una sistemazione, anche presso familiari o amici. Abbiamo la necessità di percorrere tutte le strade per poter dare una prospettiva a queste famiglie. L’ospitalità nelle strutture alberghiere può essere sostenibile per un periodo limitato, poi è chiaro che occorre una sistemazione abitativa in una casa per garantire alle persone di avere una vita normale. Ovviamente, dobbiamo anche valutare se c’è la possibilità del rientro di alcune famiglie nella vela Celeste, ma è possibile che per alcuni non ci sia più questa possibilità. Le future azioni del Comune di Napoli per Scampia Il contributo economico che abbiamo deciso è coperto da uno stanziamento di un milione di euro per quest’anno. Se occorre, ci sarà una proroga con uno stanziamento successivo. Per quantificare il contributo alle singole famiglie seguiamo le regole della Protezione civile che vengono utilizzate in tutta Italia. Dipende dalla composizione del nucleo familiare: si va da 400 euro nel caso di un singolo a 900 euro. La situazione che si è creata all’Università va risolta il più presto possibile, ovviamente dando una prospettiva di serenità e di sistemazione dignitosa e decorosa a tutti. Mi auguro che nel giro di due settimane si possa risolvere il problema per tutti. Per quanto riguarda la vela Rossa stiamo facendo una valutazione molto dettagliata delle condizioni di sicurezza. Poi, in conseguenza del risultato che avremo, decideremo. Il futuro delle vele è quello previsto dal nostro progetto, cioè l’abbattimento di due vele, mentre è previsto che una venga conservata quella Celeste, ma senza funzioni abitative. Abbiamo una ricognizione dettagliata e ufficiale di chi abita nelle tre vele, fatta all’inizio del 2023 insieme a tutte le istituzioni interessate. Tutte le persone che oggi abitano nelle vele avranno una casa nei nuovi edifici che stiamo costruendo”. Fonte immagini: Comune di Napoli Read the full article
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"Memorie d’acqua e fango" - Mostra documentaria a 30 anni dall’alluvione del Tanaro. L’Archivio di Stato di Alessandria commemora il tragico evento del 1994 con una mostra di documenti e fotografie
Nel novembre del 1994, il Piemonte e la città di Alessandria furono colpiti da una delle peggiori alluvioni della loro storia recente, causata dalla piena del fiume Tanaro.
Nel novembre del 1994, il Piemonte e la città di Alessandria furono colpiti da una delle peggiori alluvioni della loro storia recente, causata dalla piena del fiume Tanaro. A trent’anni di distanza, l’Archivio di Stato di Alessandria rende omaggio a questo tragico evento con una mostra intitolata “Memorie d’acqua e fango: l’alluvione del Tanaro 30 anni dopo”, un’esposizione che ripercorre quei…
#30 Anni Dopo#Alessandria 2024#Alessandria eventi#Alessandria today#alluvione Tanaro#Archivio di Stato di Alessandria#Archivio storico#commemorazione alluvione#comune di Alessandria#cultura e memoria#disastri naturali#documenti storici#Educazione civica#evento commemorativo#Fiume Tanaro#fotografie storiche#Google News#Gruppo Carabinieri Forestale#italianewsmedia.com#Memorie d’acqua e fango#mostra documentaria#novembre 1994#patrimonio culturale#Pier Carlo Lava#Prefettura Alessandria#prevenzione ambientale#Protezione civile#provincia di alessandria#recupero archivi#resilienza comunitaria
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Bologna, in arrivo le ondate di caldo: il piano del Comune per tutelare gli anziani
Bologna, in arrivo le ondate di caldo: il piano del Comune per tutelare gli anziani Entra nel vivo il progetto di prevenzione degli effetti nocivi delle ondate di calore realizzato dal Comune di Bologna in collaborazione con la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, l'Azienda Usl, Arpae (Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente ed Energia), Protezione Civile, Lepida, il Servizio AGES (Aldebaran... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Frana Bargagli, domani sopralluogo poi via a disgaggio
Ruspe ed escavatori ragno sono pronti per lavorare sulla grande frana che si è abbattuta sulla provinciale 45, alla Presa, nel comune di Bargagli isolando tre frazioni per un totale di 400 residenti. Sul posto è presente un presidio del 118 e un gruppo di volontari di Protezione civile. Per domani è previsto un sopralluogo e l’avvio del disgaggio dei materiali alla collina. L’attività…
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LINEE PROGRAMMATICHE 2025-2029
Introduzione
L’obbiettivo principale mio e del Gruppo Consigliare PIU’ SOLBIATE, uscito vittorioso dalla tornata elettorale dei giorni 8 e 9 giugno 2024, sarà quello di proseguire nel solco dei cinque anni precedenti tenendo fede sempre alla visione del Paese che Verrà e che è stata presentata ai Cittadini nella forma “Come prima, Più di Prima” e che si è rivelata ancora vincente.
La stessa trova la sua sintesi nel motto utilizzato durante la campagna elettorale: una Solbiate più’ Verde, più Giovane e più Sicura.
Linee Programmatiche
Sono sette le aree di azione che abbiamo individuato per proseguire nel percorso impostato nei
cinque anni di mandato amministrativo portati a termine da Più Solbiate (2019 – 2024). La Solbiate
che ci immaginiamo nel 2030 è una Solbiate che continua a dedicare attenzioni alla qualità della vita di tutte e tutti, dai più piccoli agli anziani.
Le linee guida che troverete di seguito guardano al futuro grazie all’ascolto e alla collaborazione con tutte e tutti coloro che hanno a cuore il nostro paese, ma sono anche impegni concreti che si basano sull’esperienza amministrativa che la nostra squadra ha accumulato.
AMBIENTE E VERDE PUBBLICO
PARTECIPAZIONE AL BENE COMUNE E TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
GIOVANI
TERRITORIO E URBANISTICA
SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILE
SCUOLA, CULTURA E POLITICHE SOCIALI
SPORT E ASSOCIAZIONI
In particolare:
AMBIENTE E VERDE PUBBLICO
Continuare nell’investimento sul verde pubblico rendendo i nuovi parchi vivi e vissuti, valorizzando i percorsi storico-naturalistici, ciclopedonali e la sentieristica già esistente (ad esempio alle spalle del campo sportivo) con creazione di un’area verde in via Ortigara.
Aumentare la quota di produzione da energie rinnovabili negli edifici comunali e nel
cimitero.
Nuovo contratto per la raccolta rifiuti con l’obiettivo di un miglioramento del servizio e di
una sempre maggiore percentuale di differenziata. Progetto di ristrutturazione della piattaforma ecologica.
Collaborazione con gli altri Comuni e con i privati per la tutela delle aree del fondovalle.
PARTECIPAZIONE AL BENE COMUNE E TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Proseguiranno la loro attività le Commissioni Comunali per un contatto più diretto con i
cittadini.
Massima trasparenza e gestione oculata delle risorse.
Migliori relazioni tra uffici comunali e cittadini attraverso l’utilizzo dei fondi PNRR.
Bilancio Partecipato.
GIOVANI
Promozione di iniziative che incoraggino la partecipazione giovanile attraverso la Consulta
dei Giovani e la messa a disposizione di bandi annuali per la loro realizzazione.
Rassegna cinematografica.
Istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
TERRITORIO E URBANISTICA
Mantenimento degli attuali livelli di urbanizzazione attraverso la rigenerazione urbana e
senza ulteriore consumo di suolo; recupero delle aree storiche e industriali dismesse;
cura costante dei beni pubblici e comuni.
Completamento della ristrutturazione dell’area feste e progettazione di una struttura che
ne consenta l’utilizzo anche invernale.
Nuovo contratto per la gestione dell’illuminazione pubblica con progressivo e continuo
efficientamento.
Adeguamento area cimiteriale.
Attenzione alle attività delle piccole imprese locali attraverso il Distretto del Commercio.
SICUREZZA E PROTEZIONE CIVILE
Nuovo parcheggio in centro su via Matteotti.
Completamento della gestione dei sistemi di videosorveglianza per il monitoraggio
costante del territorio e nuove attivazioni del “Controllo di vicinato” che permettano la
segnalazione tempestiva di criticità.
Prosecuzione delle attività dello Sportello legale.
Nuovi investimenti sulla Protezione Civile.
SCUOLA, CULTURA E POLITICHE SOCIALI
Continuazione del servizio di pre e post scuola.
Collaborazione con l’Azienda Speciale Consortile Medio Olona - Servizi alla Persona per i
bisogni educativi speciali, promozione dell’educazione alimentare e degli stili di vita virtuosi, creazione di una rete integrata di servizi sociali, sanitari e di volontariato.
Integrazione dei contributi a Caritas e Pane di San Martino per il sostegno dei più deboli;
Istituzione di un servizio di consegna a domicilio dei medicinali; promozione di un Patto
Educativo Territoriale che comprenda le Scuole, le Società Sportive e il mondo Associativo
volto all’inclusione e alla lotta contro il degrado sociale.
Continuazione del servizio InformaLavoro.
Fornitura di un kit di benvenuto per ogni nuovo nato.
Riprogettazione dell’edificio del Centro Socio-Culturale con la creazione di una nuova
piazza antistante l’ingresso e di nuovi spazi per iniziative rivolte a tutte le generazioni.
Nuovo arredamento della Biblioteca per una migliore disponibilità degli spazi, così da
permettere anche lo studio in gruppo da parte dei ragazzi.
Valutazione di una nuova sede del Museo Socio-Storico.
Sempre maggiore collaborazione con il Gruppo Anziani Solbiatese.
SPORT E ASSOCIAZIONI
Maggiore sostegno alle Associazioni operanti sul territorio e alle loro attività.
Completamento del nuovo magazzino delle Associazioni e della Protezione Civile.
Potenziamento delle strutture sportive attraverso nuove convezioni e la revisione degli
attuali impianti, compreso l’efficientamento energetico della piscina, nuovo modulo
calisthenics e nuovo campetto da basket.
Conclusioni
Sono e siamo consci che la realizzazione delle linee programmatiche di cui sopra rappresenta ancora una volta una sfida ambiziosa e, allo stesso tempo, molto difficile. Molto dipenderà dalla nostra capacità di ottimizzare le risorse a disposizione e di reperirne delle nuove.
Riuscire a continuare nella gestione finanziaria ed organizzativa dell’Ente Comunale, come fatto dall’ Amministrazione precedente, rappresenta un passo fondamentale per comprendere se il futuro immaginato ora possa o meno diventare realtà.
Da ultimo, nel mio ruolo di Sindaco colgo l’occasione per augurare a tutto il Consiglio Comunale un buon lavoro e che lo stesso possa essere proficuo per tutti i cittadini Solbiatesi.
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Politica, l'assessore Mencarelli si dimette: le ragioni dietro l'addio all'incarico comunale Marino Mencarelli, assessore comunale di Castiglione del Lago, ha annunciato le proprie dimissioni dall'incarico e dal Partito Democratico, motivando ...
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#AllertaMeteoPA - [Comune Palermo] Meteo. A Palermo domani continua l'allerta arancione per rischio incendi e ondate di calore
La Protezione civile regionale ha pubblicato oggi l’avviso n. 201 per rischio incendi e ondate di calore, valido dalle 0.00 del 07/09/2024 per le successive 24 ore. Read More La Protezione civile regionale ha pubblicato oggi l’avviso n. 201 per rischio incendi e ondate di calore, valido dalle 0.00 del 07/09/2024 per le successive 24 ore. Feed RSS – Comune di Palermo Notizia
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