#come scegliere il cappello di paglia
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slitishop · 2 years ago
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Acquista l'abito perfetto per l'estate in Italia
In Italia, estate significa giornate di sole, spiagge sabbiose e colori brillanti. Con alcuni abiti vivaci e attuali, questo è il periodo dell'anno ideale per mostrare il tuo senso dello stile. Le donne scelgono spesso abiti stampati in questo periodo perché danno a qualsiasi look un tocco vivace e giocoso.
Gli Abiti stampati da donna Italia sono disponibili in varie stampe e modelli, come i maxi abiti lunghi e fluidi, comodissimi e freschi in una giornata calda. Puoi facilmente trovare l'abito ideale per ogni evento grazie alla gamma di stili, design e tonalità nella loro selezione.
Puoi trovare anche ampia scelta di abiti a mezza altezza, questi abiti offrono la stessa quantità di comfort e stile dei maxi vestiti ma sono più corti. Sono disponibili in varie stampe, inclusi pois, strisce e disegni geometrici.
Un vestito a righe con coulisse potrebbe essere un'aggiunta adattabile ed elegante a qualsiasi guardaroba, poiché le strisce offrono un design tradizionale e classico al vestito. Al contrario, la coulisse consente una vestibilità regolabile e personalizzata. A seconda dell'ambientazione, l'abito può essere vestito su o giù e accessoriato in vari modi per creare stili diversi. La coulisse può anche dare all'abito un tocco divertente e giocoso, rendendolo ideale per una gita informale o una giornata estiva. Un abito a righe con coulisse è un'opzione elegante e comoda per tutti coloro che hanno a cuore la moda.
Puoi scegliere un prendisole stampato se stai cercando qualcosa di più informale. Questi outfit sono ideali per un semplice picnic al parco o per una giornata trascorsa a visitare la città. Su Sliti.shop è disponibile una selezione di prendisole con stampe che includono frutta, fiori e disegni tropicali.
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Aggiungi un cappello di paglia e un paio di scarpe essenziali al tuo abbigliamento per completare l'aspetto. Nelle serate fredde, puoi anche aggiungere una giacca di jeans o un cardigan sottile per un po' più di protezione.
Puoi anche acquistare Costume da bagno da donna alla moda in Italia perché hanno la reputazione di essere incredibilmente alla moda, con i designer che spingono costantemente i limiti di ciò che è concepibile. I costumi da bagno italiani hanno tagli e disegni distintivi oltre a stampe sorprendenti e colori vivaci pensati per distinguersi.t.
Ci sono numerosi stili e design tra cui scegliere quando si acquistano costumi da bagno da donna italiani. La resurrezione dei costumi da bagno interi è diventata una tendenza popolare negli ultimi anni, con diversi designer italiani che progettano modelli distintivi e alla moda che sono sia attraenti che comodi. Un costume intero può soddisfare qualsiasi gusto, disponibile in stili che vanno dai tagli moderni e minimalisti a quelli di ispirazione retrò.
Sliti.shop è il posto ideale per individuare il tuo prossimo vestito e costume da bagno preferito. I motivi stampati sono un'opzione divertente ed elegante per l'estate in Italia. Grazie alla nostra vasta selezione di stili e stampe, puoi scegliere un abito e un costume da bagno che completino il tuo stile e ti fanno sentire attraente e sicuro. Preparati a goderti il sole e mostra il tuo senso dello stile indossando il nostro abito stampato. Puoi trovare l'abito e il costume da bagno perfetti che si adattano al tuo stile tra varie stampe, tra cui floreali e astratte.
Per maggiori informazioni:-
Abito stampato da donna Italia
Pantaloncini estivi da donna in Italia
Pantaloncini estivi in pizzo per ragazze
Pantaloncini di jeans strappati da donna
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diariomisto · 5 years ago
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Dizionario dei (dis)gusti
Agrumi
Frutti a me particolarmente graditi, specie perché trovo il loro succo estremamente dissetante. Il Limone poi merita una voce a parte.
Asparagi
Non li sopporto, specie se lessi. Con il loro gusto acquosamente insignificante ed il loro retrogusto decisamente troppo amarotico. Li mangio solo se spalmati con abbondante salsa ottenuta mischiando uova sode e senape.
Baci
Mi piacciono tutti, tranne i celeberrimi cioccolatini. Li trovo eccessivamente pastosi in bocca.
Ballo
Frequentare un corso di ballo è uno dei miei sogni per poter sperimentare la complicità con il proprio partner di pista. 
Carnevale
Un periodo dell'anno che, con il passare del tempo, apprezzo sempre meno perché ho sviluppato un'avversione piuttosto acuta per i travestimenti. Tuttavia, non posso dimenticare le due occasioni in cui mi sono vestita rispettivamente da cuoca, (io che entro in cucina solo per degustare i piatti preparati da altri) e da cowgirl (io che, la prima volta che sono salita su un cavallo per affrontare alcune sedute di ippoterapia, ho esclamato spaventata: 'ma il cavallo si muove!'.).
Ciliegie
Continuano ad essere tra i miei frutti preferiti nonostante all'età di 6 anni io ne abbia mangiata mezza terrina e tale imprudenza mi sia costata un'indigestione piuttosto dolorosa. Compleanno
Si tratta di una ricorrenza a cui tengo molto perché mi consente di ricordarmi (e di essere ricordata da) tutti coloro che hanno lasciato qualche traccia nella mia vita. A quanti sostengono poi che l'avvento di Facebook abbia snaturato i ricordi del compleanno, rispondo che il social si limita a farci memoria di una data. Rimane invece sempre a noi la decisione sul se e come fare gli auguri a quella persona.
Diario
Si tratta di uno dei generi letterari a cui mi ispiro più spesso, perché consente di mantenere la dimensione quotidiana della scrittura. Mentre quand'ero adolescente, me avevo uno segreto, con l'avvento dei social network, mi piace rendere pubblici i miei diari, perché ciò mi offre l'occasione di misurarmi con la responsabilità di ciò che decido di mettere a disposizione di tutti e, soprattutto, di come lo scrivo.
Dolci
Potendo scegliere tra dolce e salato, opto per il secondo. Anche se, quando mi capita l'occasione, mi concedo un dolce con la crema: una coccola per il palato.
Empatia
Una delle doti che preferisco in una persona, perché consente una speciale sintonia che apre al confronto sincero anche partendo da posizioni molto distanti.
Enigmistica
Trovo i giochi enigmistici piuttosto noiosi e ripetitivi. Infatti mi ricordo che, quando mi cimentavo a farne qualcuno, non lo finivo mai e anzi saltavo da uno all'altro: chiaro segno di noia, appunto.
Filosofia
Oltre ad essere la Facoltà che ho scelto è anche uno stile di vita che mi impone di mantenere il pensiero sempre attivo.
Formaggio
Forse in assoluto il cibo che preferisco in tutte le sue forme. A questo alimento è anche legato un dolcissimo ricordo d'infanzia. Quando stavo a scuola fino alle 16.45, mia madre portava con sé dei piccoli pezzi di formaggio che mi gustavo lungo il tragitto da scuola a casa, non prima però di averli scovati nella borsa di mamma, in una sorta di caccia al tesoro.
Fotografie
Non mi piace scattarle per due motivi: mi vengono male anche in quest'epoca in cui si usa lo smartphone, e poi preferisco vivere le emozioni dal vivo, piuttosto che immortalarle. Adoro invece ricevere le foto dei miei Amici per sentirmi partecipe dei loro momenti speciali, anche quando non posso essere lì con loro.
Gatti
Trattasi di animali domestici che non mi sono mai piaciuti particolarmente perché, quand'ero bambina, una zia di mio padre, me li metteva sulle ginocchia e loro, percependo la mia tensione, estraevano le unghie per difendersi.
Giallo
Colore che da sempre associo alla gioia e alla positività del sole. Mi ricordo che, quand'ero piccola, avevo una tutina gialla che mi piaceva particolarmente perché sul davanti, era disegnato un cappello di paglia, ovvero quell'oggetto che ci permette di godere solo degli aspetti positivi del sole.
Goccia cinese
Definisco così l'esasperante atteggiamento di chi, persevera in comportamenti scorretti nei confronti dell'Altro, anche dopo che questi ha manifestato apertamente il suo disagio a riguardo. Una doverosa precisazione: la goccia cinese è una forma di tortura (quindi una forma di violenza su cui non mi permetterei mai di scherzare). Nella mia voce del Dizionario intendo questa espressione in maniera ironica; infatti dalla Goccia cinese si può sempre trovare il modo di scappare. Pena diventare colpevoli di Lamentele.
Gossip
Non ho alcun problema nel dire che, nelle Riviste, le pagine di gossip, non mancano mai di suscitare in me una certa curiosità (specie se riguardano i Reali). Ho scoperto che occuparsi di Gossip è un modo per essere curiosi del Mondo che ci circonda.
Influencer
Termine che imperversa in questi ultimi anni. Sta ad indicare la persona che riesce ad avere gusti e stili di vita talmente particolari da trascinare molte altre persone nella stessa direzione. Ma, se ci pensiamo un attimo, non può certo sfuggirci il favore che questa radice di Influenza, una situazione che condiziona la nostra quotidianità a volte anche in modo piuttosto pesante.
Italiano
La nostra lingua, quella che ho amato sin da piccola a casa ma anche e soprattutto, a scuola, grazie alle ottime insegnanti che ho sempre avuto e che mi hanno fatto scoprire (anche) la passione per la scrittura.
Lamentele
Sacrosante in alcuni casi (chi dice di non lamentarsi mai, secondo me, mente in maniera spudorata). In altre circostanze esse risultano piuttosto fastidiose. Accade quando si pone al lamentante questa domanda: 'Cosa stai facendo o hai provato a fare per modificare la situazione in cui ti trovi?' E la candida risposta è: 'Nulla'.
Libri
Ho scritto molto (qualcuno potrebbe dire fin troppo), su questo tema; eppure, non me la sono proprio sentita di escludere tale parola da questo piccolo Dizionario. Questa volta però ho deciso di raccontare un un aneddoto che credo pochi conoscano. A parte quelle scolastiche, la mia prima lettura che ho affrontato da sola sono state Le avventure di Calimero. Ricordo che, mentre leggevo, chiedevo a mamma, papà e sorella il significato di ogni parola. Non sto scherzando: una volta ho chiesto persino il significato della parola il. Dopodiché le ho realizzato che, se fossi andata avanti di quel passo, non sarei mai arrivata alla fine del libro.
Limone 
Sin da piccola ho adorato il suo gusto aspro della sua polpa mescolato a quello lievemente salino della buccia. E sarà stata proprio questa mescolanza di sapori a farmi rifiutare, quella mattina a colazione, le fette di limone spolverate di zucchero perché giudicate troppo acide. Ancora oggi, nelle sere d'estate eccessivamente calde, ho l'abitudine di bere un bicchiere d'acqua fresca con il succo di mezzo limone e alcune fettine in superficie che, una volta finita l'acqua, costituiscono la gioia del mio palato. Posso permettermi di fare tutto questo in sicurezza, perché abbiamo numerose piante di limoni (non trattati, ovviamente).
Mare
Un po' come per i libri, anche sul mare ho scritto molto. Ciò di cui non ho ancora parlato è il fatto che, mentre quand'ero piccola, le vacanze al mare mi erano state prescritte dal medico e quindi sono state 'imposte' alla mia famiglia, ora ci vado solo se riesco a trovare qualcun altro con cui condividere questa esperienza. E devo dire che, in questi ultimi due anni, l'ho sempre trovato.
Menta
Ora mangio volentieri la frittata con la menta Brooklyn perché è una varietà dal sapore delicato, ma conservo un ricordo d'infanzia tutt'altro che piacevole. Un giorno, una mia vicina di casa mi offrì una caramella alla menta glaciale perché - mi disse - a mio nipote non piacciono. All'epoca, io avevo quattro anni, il nipote della generosa signora ne aveva dodici!
Montagna
La montagna, al contrario del mare, non mi è mai piaciuta. L'ho sempre considerata un luogo opprimente e deprimente; forse perché, non potendoci camminare, non ho mai trovato nulla d'interessante da fare. L'unico periodo della mia vita durante il quale mi sono divertita pur essendo in montagna appunto, sono stati gli anni dei campiscuola con l'oratorio. Perché, in fondo, le montagne facevano solo da cornice alle varie attività che spesso non aveva nulla a che vedere con essa. Un'ultima nota in punta di penna: la prima e ultima volta che ho provato a scrivere una poesia di elogio ai monti, l'ho regalata alla persona che me l'aveva chiesta, ma per me non ne ho tenuta alcuna copia, magari per rileggerla nel corso del tempo, come mi è capitato spesso con altre poesie.
Nave
Mezzo di trasporto che prediligo per i miei viaggi perché non mi costringe a fare i conti con le troppe barriere architettoniche che infestano la Terraferma.
Noci
Uno dei due frutti che proprio non sopporto (l'altro è la Zucca). Esse sono però anche protagoniste di un siparietto divertente tra me e mamma. Nel nostro dialetto le noci si chiamano Coccole e quando le chiedo di farmi le coccole, ridendo mi dice: 'Ma se le noci non ti piacciono!'.
Ordine
Mantenerlo, per esempio nella mia stanza, mi dà un senso di (ritrovata) tranquillità. Al contrario, mal sopporto l'idea di impartirli. Preferisco la condivisione, anche quando si tratta di chiedere aiuto per superare i limiti imposti dal mio corpo.
Orologio
Strumento che suscita su di me un certo fascino a causa delle sue insite contraddizioni. I suoi complicati ingranaggi, infatti, scandiscono in modo freddamente preciso, un tempo che percepisco in modo del tutto personale; passando cioè dall'ansia dell'attesa del ritorno (o dell'arrivo) di una persona cara, alla segreta speranza che se ne vada tutto in frantumi, lasciandomi il tempo di stare con te.
Pantaloni
Indumento che, specie da bambina, non sopportavo. Lo consideravo decisamente poco femminile, preferendo le meno pratiche gonne. Ricordo un giorno di Pasqua in cui, a dispetto dell'aria fredda ed umida, mi ero intestardita a voler mettere il completo di giacca e gonna, che la mamma mi aveva confezionato con tanto amore e cura. Salvo poi chiedere, più volte nel corso della Messa, quanto mancasse alla fine, per poter tornare finalmente a casa ed infilare un paio di pantaloni (che restavano sempre poco femminili, ma pur sempre più caldi.
Penne
Conoscendo la mia passione per la scrittura, molte persone a me molto care, in passato mi hanno regalato delle Penne anche molto particolari. Le conservo tutte con affetto ma, alla fine uso sempre quelle usa e getta a causa della propensione a calcare, che rovina immancabilmente le punte, nonché della mia distrazione che me ne fa perdere più di qualcuna.
Pesce
Da bambina lo odiavo, spaventata com'ero dall'idea d'ingoiare uno spino. Ora lo adoro in tutte le salse (con o senza spine). L'anno scorso è capitato che, per un periodo che mi è sembrato interminabile, per un piccolo disturbo di salute, non ho potuto mangiare pesce fritto. Dire che ne ho sofferto, sarebbe certamente esagerato, ma di sicuro mi ha leggermente infastidito. Quando il tutto è rientrato, la prima cosa che ho fatto è stata concedermi un buon fritto misto!
Quadri
L'arte figurativa non è mai stata nelle mie corde, forse perché non l'ho mai studiata in modo serio e sistematico. Tuttavia, c'è un quadro che non ha mai mancato di suscitare emozioni: si tra de Il Bacio di Gustav Klimt, di cui ho comprato una riproduzione durante il mio viaggio a Vienna.
Quiz
Mi sono divertita a crearne alcuni per te che volevi allenarsi per partecipare ad un quiz televisivo. Io stessa, anni fa, avevo mandato la mia candidatura a Chi vuol essere Milionario e spesso, già a quei tempi, pensavo che mi sarebbe piaciuto scrivere le domande. 
Riviste
Rappresentano le mie letture leggere che alterano a quelle decisamente più impegnative dei romanzi. I rotocalchi sono anche uno spunto per scoprire nuovi stili di scrittura da sperimentare.
Roma
Città particolarmente ambigua di cui ricordo, da un lato, il viaggio con i miei più cari Amici, nel 2007 e dall'altro il mio ritorno nella Capitale nel 2013. Entrambi furono viaggi piuttosto faticosi ma, mentre nel primo, ho avuto la possibilità di superare gli ostacoli attraverso l'ironia, nella seconda occasione, ci sono state solo molte difficoltà, senza spazio per l'ironia, che non sarebbe stata apprezzata dagli altri viaggiatori.
Scrittura
Così come è capitato per il Mare ed i Libri, ho scritto talmente tanto che, forse, pensereste che questa voce non sia nemmeno necessaria. Ed invece perché non ho raccontato spesso che, fino agli anni universitari, odiavo la scrittura al computer con tutte le mie forze; poi, un giorno, mio malgrado, ho dovuto persino crearmi una casella mail. Così, seppur per gradi e molto lentamente, ho cominciato ad accostarmi alla scrittura al computer. E proprio ora, mentre scrivo, mi viene in mente che il passaggio dalla scrittura a mano a quella al computer, può essere paragonata al momento in cui ho scoperto che in casa c'era una macchina da scrivere. Ricordo che sui suoi tasti, ho trascorso interi pomeriggi. 
Sedie
Le ho odiate sin da piccola, specie quelle senza braccioli che mettevano alla prova (e per la verità lo mettono alla prova tutt'ora) il mio precario senso dell'equilibrio. C'è stato un tempo poi, in cui non sopportavo la mia sedia a rotelle, ambiguo simbolo di prigione (per tutto ciò che, a causa sua, non posso fare) e libertà (di muovermi nonostante non possa camminare automamente).
Temporale
Ne ho una paura folle. Quella sera, sulla strada per Trieste, eravamo stati sorpresi da un violento acquazzone. Arrivati davanti alla palazzina in cui alloggiavo, un boato fortissimo. Un bagliore. Un grido. Poi più nulla. Se non la drammatica consapevolezza che la mamma fosse morta. Naturalmente non era vero; ma la paura dei fulmini, da quel giorno, fu qualcosa di estremamente reale, che ancora mi porto addosso.
Trieste
La città dove ho frequentato l'Università e in cui, soprattutto, ho lasciato un pezzetto di cuore; la città ricca di storia, romanticismo e di mare, dove avrei voluto vivere per continuare a studiare. 
Università
Già, lo studio. Ne avrei fatto volentieri una delle mie ragioni di vita perché mi ha sempre offerto la possibilità di mettermi in gioco, senza mai sentire il peso del mio handicap.
Urlo
Mi riferisco allo squillo del telefono che, se suona mentre sto dormendo, nella mia mente si trasforma in un annuncio di eventi drammatici. Tanto che, specie quando sono sola in casa, preferisco tenerlo a portata di mano, per non dover correre a rispondere con il respiro reso affannoso dalla paura.
Vivacità
Mi piace circondarmi di persone vivaci che mi permettono di prendermi una pausa da me stessa. Ne avverto la necessità soprattutto quando attraverso momenti leggermente cupi, quelli in cui mi ripiego ostinatamente su me stessa. 
Venezia
Città da sempre problematica ed altamente inospitale, persino nell'unico mezzo a disposizione per raggiungerla: il treno. Ricordo il giorno in cui, durante l'ultimo anno di Liceo, c'era il giro di visite agli Atenei (compreso quello in Laguna, ovviamente). Per l'occasione era stato prenotato un treno provvisto di pedana; peccato che si trattasse di una pedana fantasma. La soluzione? Caricarmi sul vagone riservato al trasporto delle biciclette. Tanto, in fatto di ruote le battevo 4 a 2!
Zia
In realtà ne ho molte, specie da parte paterna. Tuttavia, la zia a cui sono maggiormente legata è la mia madrina di Cresima. Ha chiesto di poter avere questo ruolo, proprio per essermi vicina anche e soprattutto nei momenti più difficili della mia vita. In particolare quelli in cui mia mamma è stata male ed io sono stata travolta dal folle terrore di perderla. Nell'abbraccio di mia zia ho potuto dare sfogo a tutte le mie lacrime riuscendo al tempo stesso, a pensare con relativa serenità anche a come sarà la mia esistenza oltre la mia famiglia.
Zucca
Il suo sapore eccessivamente dolciastro non mi è mai piaciuto. L'unica volta in cui sono riuscita a mangiare i tortelli di zucca trovandoli speciali, è stata appunto a casa di mia zia. Ricordo che li aveva conditi con del gorgonzola fuso, che conferiva loro un gusto piacevolmente piccante. Li ricordo con particolare affetto, nonostante fossi a pranzo dagli zii perché mamma stava male.
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marinagalatioto · 5 years ago
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Arriva l’estate e tra gli accessori della stagione non possono mancare i cappelli di paglia. Io li adoro! Ma come scegliere il cappello di paglia perfetto e come inamidarlo?
Ne sono sempre stata affascinata, fin da ragazzina, anche se a volte, con il vento, capitava di doverlo tenere per non doverlo inseguire correndo. Il cappello di paglia non è solo un accessorio utile a ripararsi dal sole è anche un oggetto affascinante e femminile.
Come al solito, prima di addentraci nella scelta impariamo qualcosa in più di questo accessorio ripercorrendone un po’ la storia.
Storia del cappello di paglia
Questo copricapo inizialmente veniva utilizzato dalle popolazioni contadine, gente di campagna che passava ore sotto il sole a coltivare il terreno, a raccogliere i frutti del lavoro di mesi e mesi di impegni.
autoritratto di Picasso
autoritratto di Elizabeth Vigee Le Brun, fine Ottocento
Solo nel 1800 il cappello di paglia diventa un oggetto di moda sia per le donne, che per gli uomini. I modelli erano perlopiù il Panama, la paglietta e il cono di paglia.
Il primo era principalmente utilizzato dagli uomini, e reso famoso da Paul Newman, Ernest Hemingway, ma anche Sean Connery e Mick Jagger e dal mitico Humphey Bogart. Donne ad indossarlo Jaqueline Kennedy, Johnny Depp.
La paglietta, chiamata anche magiostrina, era un cappello di paglia con la cupola diritta e la falda stretta e circolare. Spesso era adornato da un nastro. Anche questo più maschile che femminile, era indossato da Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo. Fu solo negli anni Venti del secolo scorso che entrò a far parte della moda femminile, quando fu adottato come copricapo della divisa estiva di alcuni collegi britannici.
Il cappello di paglia a cono, originario dei paesi asiatici, dove viene utilizzato per ripararsi dal sole, ma anche dalla pioggia, ha un nastro di tessuto per legarlo sotto al mento.
Ma se vogliamo essere più precise sull’argomento non possiamo non addentrarci nella storia del cappello di paglia di Firenze, anche chiamato Leghorn, nome inglese della città di Livorno dove venivano prodotti fin dal 1341. Nel settore della produzione vi lavorano all’epoca oltre cinquemila persone.
Ma il prodotto italiano era realizzato con cura, intrecciando ben tredici fili, così gli stranieri ne copiarono l’idea utilizzandone meno e in modo diverso. Così diedero vita ad un prodotto meno costoso che invase il mercato causando alla Toscana un grave crollo economico, ma parliamo di moltissimo tempo fa
La forma del cappello di paglia
Ce ne sono di tantissime forme, ma come per gli occhiali, il cappello di paglia deve essere scelto in base al proprio viso altrimenti non ci starà poi tanto bene. Ai giorni nostri le differenze tra modelli da uomo o da donna non sono così marcate, tanto che sia Panama che paglietta sono indossati da entrambi.
Quelli da donna sono spesso più femminili e decorati con nastri, oppure traforati e colorati. I più grandi, da spiaggia, hanno la falda grande, sono più morbidi, o rigidi, con nastri e trafori.
Poi ci sono i modelli più piccoli con la visiera, oppure in stile borsalino, ma anche a forma di bombetta o in stile cow girl. Se ami l’eleganza non mancano i cappelli di paglia eleganti perfetti per le cerimonie.
I prezzi? da pochi euro a centinaia di euro, dipende dal modello e dalla marca. Di seguito puoi vedere alcuni modelli e i relativi prezzi per farti un’idea.
cappello di paglia con nastro modello Contadinella
cappello One Piece
cappelli modello Safari
Oltre a questi, ne ho scelti alcuni davvero economici, trovi davvero tanti altri modelli nei colori moda e anche firmati da brand famosi come Gucci, ad esempio. Naturalmente i prezzi di questi sono completamente diversi.
Come scegliere il cappello di paglia
Tra paglia e paglietta, colori e ampiezza della tesa c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma quanto e come osare? Vediamo insieme.
Viso ovale
Con questa forma del viso hai la fortuna di poter sceglie qualsiasi modello. Puoi optare per un panama classico, leggero e chiaro con fascetta scura oppure per un paglia classica con o senza fascetta, ideale per qualsiasi occasione o ancora per un cappello con  falda ampia. Questi ultimi sono tipici dell’estate e della spiaggia. Personalmente li adoro! Possono essere indossati con abiti lunghi stile boho, ma anche con copricostume.
Viso allungato o quadrato
In questo caso è meglio orientarsi su cappelli di paglia che possano addolcire i lineamenti e quindi paglia classica, ma anche i tesa larga o a cupola tonda.
Viso a cuore
In questo caso opta per cappello paglietta o a tesa media che si addicono di più alla forma del viso.
In tutti casi naturalmente lo stile del cappello, e i suoi colori, devono abbinarsi con il mood of the day (qui l’articolo che ti spiega cos’è)
Curiosità sui cappelli di paglia
Se ti piace l’argomento e ami anche visitare musei a Firenze trovi il museo del cappello di paglia, maggiori info qui.
Leggi anche
Cosa sono gli accessori, cosa si intende per accessorio
Come scegliere gli accessori da abbinare ai capi del guardaroba
Prossimamente altri articoli sui cappelli di paglia, per come inamidarli, ma anche come abbinarli per essere sempre trendy e alla moda. Questo tipo di cappello offre indubbiamente tante possibilità di abbinamenti regalando a chi lo indossa uno stile elegante e anche molto particolare.
Non è da tutte indossare questo accessorio, ma è sicuramente un particolare distintivo con cui crearsi uno stile del tutto personale.
  #sposorizzato
Come scegliere il cappello di paglia . . . #cappellodipaglia #comesceglierecappellodipaglia #accessori #modadonna #estate #cappellopaglia #ilblogdialice #panama #paglietta #safari #cool #trendy Arriva l'estate e tra gli accessori della stagione non possono mancare i cappelli di paglia. Io li adoro!
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thuthu220100 · 4 years ago
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Decorazioni per La Pasqua da preparare in pochi minuti!
Si avvicina sempre di più quindi prepariamoci alla  Pasqua dandoci da fare con delle decorazioni per la nostra casa, ovviamente per renderla anche più allegra in attesa della Primavera. Ho scelto per voi  tantissime idee semplici e veloci, in modo che anche chi ha poco tempo da poter dedicare al fai da te, può rilassarsi e creare  questi deliziosi decori e abbellire la propria casa.  Sarete voi a scegliere la decorazione che più vi piace e personalizzarla con particolari e colori che si avvicinano di più al vostro gusto. Spero solo di aver scelto dei lavori che possano piacervi, e come sempre vi do appuntamento alla prossima lasciandovi di seguito il consueto mini album.
Un modo veloce per decorare le uova sono i pennarelli indelebili, decori carini da poter personalizzare e fare in maniera velocissima.
Semplici rametti secchi da legare a forma di cuore con qualche piccolo decoro pasquale incollato con colla a caldo, veloce e simpatico.
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Un fantastico centrotavola, con due vasi o barattoli in vetro uova e fiori… Fantastico!
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Vaso in vetro, qualche rametto un uovo pieno di acqua un fiore a vostra scelta et voilà il centrotavola è fatto.
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Stupendamente semplice e duraturo.
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Qualche bicchiere un po’ di paglia colorata, qualche ovetto e delle candele, da poter usare come centrotavola, segna posto o sparsi qua e là per la casa.
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Qualche culetto simpatico che sbuca da un vaso colorato è Stupendo.
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Cestini pasquali super veloci.
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Piatto e coppetta in plastica per un allegro cappello da poter decorare con uova, fiori e nastri.
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Qualche pon pon, occhietti, orecchie e baffi e i nostri coniglietti sono pronti!
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Sacchetti Last minute??? Più di così…
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Nguồn: https://www.pianetadonne.blog/decorazioni-per-la-pasqua-da-preparare-in-pochi-minuti/ Xem thêm tại: https://thuthu220100.blogspot.com https://hocnauan.edu.vn Xem thêm tại: https://thuthu220100.tumblr.com https://hocnauan.edu.vn
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arkolemming · 4 years ago
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Goorin Bros. Cappelli
Cappelli sono stati il segno di un moderno ed elegante uomo in quasi ogni epoca. Se è un flatcap come il Aguzzi Paraocchi, una bombetta come i Fratelli Wright, o una fedora come Frank Sinatra, il cappello giusto trasuda fiducia e di classe. Cassel Goorin fu un artista e un artigiano che ha fondato l'azienda nel 1895. Ha venduto la sua cappelli personalizzati da un carro trainato da cavalli per le strade di Pittsburgh. Ogni cappello è un piccolo castello logo, rappresentante della comunità, la forza e la bellezza. E ' anche un abile gioco sul suo nome. I suoi figli Alfred e Ted ha assunto nel 1921 e ha rinominato Goorin Fratelli.
Goorin Fratelli ora ha 36 store in la snappiest quartieri in 16 stati. Eleganti punti come il Quartiere francese di New Orleans, Georgetown, a Washington DC, il Congresso Sud di Austin, e Rittenhouse Square in Philly. California vanta più con 11 negozi e Brooklyn è così maledettamente anca hanno bisogno di due di loro.
Ho camminato in Charleston, South Carolina store in King Street, questa estate, e si innamorò con l'intero marchio. Il negozio è stato elegantemente arredata con un vintage vibe. Non riuscivo a decidere se sono stato un salto indietro nel tempo o a destra all'avanguardia della nuova fiamma. Il personale era attento e rilassato allo stesso tempo. Attraverso una porta aperta verso il retro del negozio c'era un officina che mi ha fatto chiedo se sono stati personalizzati costruzione di ogni tappo sul posto. Non erano solo la vendita di cappelli, che stavano vendendo un'esperienza. E ci sono stato.
Come l'acquisto di un pezzo di storia, Goorin ha fedora, flatcaps, cadetti, baseball, berretti, bombette, e cappelli a cilindro. Materiali classici Americani sentito, patrimonio di lana, premium panno, classico paglia, consentono di scegliere la combinazione perfetta per voi per creare il proprio look iconico. Ogni sono disponibili in diverse dimensioni e colori per uomo, donna e bambino con prezzi che non rompere la banca.
Anche i nomi dei cappelli, hanno una certa eleganza e raffinatezza. Nella foto qui sono il bravo Ragazzo in grigio, Saggio Ragazzo in marrone, Guido Delgado a moss, Weizen naturale, e il Heisenberg in nero. Sì, è stato nominato per Walter White firma del cappello. Ma non chiedete loro per il Pharell Williams, non portano che uno.
Conoscete un prodotto fantastico, là fuori, che dovrebbe funzionalità?
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fashioncurrentnews · 6 years ago
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How to be chic on shorts: le icone di stile insegnano
di Sam Rogers
Raramente li definiamo chic: gli shorts sono certamente ideali d’estate. Li si porta soprattutto in spiaggia – si pensi agli hot pants per intenderci – ma non è sempre stato così. Anzi! Basta tornare indietro nel tempo, agli anni ’50 per esempio, per ritrovare delle icone di stile quali Lauren Bacall, Marilyn Monroe o Jackie Kennedy, capaci di sfoggiarli con grande stile e personalità.
Pantaloncini scuri e camicia abbinata: è il look total black di Lauren Bacall che, sopra, portava una giacca bianca lunga come gli shorts. Marilyn attira l’attenzione di tutti con quei suoi hot pants bianchi.  E amante degli shorts bianco era anche un’altra icona di Hollywood – Audrey Hepburn. Jackie Kennedy, invece, diventa simbolo di eleganza anche quando infila una semplice camicetta smanicata dentro un paio di short a vita alta, look che completa con un cappello di paglia a tesa larga.
Cosa ne deduciamo quindi in termini sartoriali?
Partiamo dal taglio: un modello dal punto vita segnato dona sempre ma scegliere un taglio che scende svasato sulla coscia (piuttosto che aderente) aggiunge un’ulteriore dimensione al gioco di proporzioni che si va a creare con la vita alta facendo apparire al contempo le gambe più lunghe e affusolate.
Il materiale e il fit giocano un ruolo di primissima importanza. Ecco spiegata quindi l’assenza del denim: per un look fresco durante la calura estiva, optate per un misto cotone o lino. Per la città e la sera, provate il velluto, come Jane Birkin, o il camoscio come Olivia Newton-John.
Abbinare anche lo short più corto con una camicetta sartoriale contribuisce immediatamente a rendere bon-ton anche i modelli più casual (vedi Rita Hayworth o Grace Kelly).
In ultimo, non trascurate il potere dei dettagli. Cosa ne dite dell’orlo dentellato scelto da Joan Crawford? Decisamente sfizioso.
Nella photo gallery la selezione Vogue delle pin-up del passato in versione short estivo.
L'articolo How to be chic on shorts: le icone di stile insegnano sembra essere il primo su Vogue.it.
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pangeanews · 5 years ago
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I 10 libri di poesia più belli del Ventennio: il canone è questo! (Lo dico io, con la cerbottana in bocca). Da Francesca Serragnoli ad Alessandro Ceni, da Isacco Turina ad Andrea Temporelli
Ritorno su Andrea Cortellessa. Su “Tuttolibri” de “La Stampa” il critico letterario ha allineato i libri più belli degli ultimi vent’anni, sotto il logo “Del XXI secolo il canone è questo”. Ha fatto bene. Nell’epoca dell’obliqua ubiquità, dove si stampa di tutto ma è letteralmente impossibile leggere tutto quello che passa per il cortile editoriale, bisogna fare delle scelte. Opinabili per forza di cose: uno che sceglie obbliga un altro a prendere posizione. O a scegliere altro. Cortellessa si concentra sui romanzi italiani, è un intellettuale autentico, io sono un trickster, per cui posso permettermi di vergare la lista dei 10 libri italiani di poesia più importanti del Ventennio. Due cose, superficialmente, mi sorprendono. Primo: l’Italia è, letteralmente, terra di poeti. La poesia, intendo, porta avanti la fiamma del linguaggio, piantando la torcia in un futuro a venire – che forse non avverrà mai. Il romanzo mi pare stia sul ciglio della cronaca e delle buone intenzioni, di solito si esaurisce presto – fatta salva l’avventatezza linguistica di alcuni, pochissimi. Secondo: quando si parla di poesia contemporanea il balbettio sfinisce, è un’orda di pettegolezzi. Di norma, il problema si risolve impilando una vasta lista di autori, più o meno autorevoli, la poesia è vacca dalle poppe abbienti. Insomma, non si sceglie. Così, ad esempio, il saggio di Alberto Bertoni, “Poesia italiana dal Novecento a oggi” (Marietti, 2019), si riduce a un registro di lirici nuovi; quando il prof s’impegna a fare “Lezioni di poesia”, si concentra sui soliti noti (nel caso specifico: Giovanni Giudici, Emilio Rentocchini, Valerio Magrelli). Bertoni ha ragione: nella notte in cui le vacche sono nere, più che sondare le ombre (snidate nel nome&cognome) meglio affidarsi all’usato sicuro. Ma io, ripeto, non sono un critico, sono uno con la cerbottana nella cinghia, per cui oso la scelta. Mi doto di una sola regola: scegliere libri che costituiscano, nell’ultimo ventennio, l’esplosione di un autore e non il riassunto della sua pur luminosa parabola (esempio: Milo De Angelis e Valerio Magrelli, per dire, sono poeti che hanno già espresso il loro talento ben prima del nuovo millennio). Intanto, i primi 10 libri a mio giudizio necessari. (d.b.)
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Maria Grazia Calandrone, La scimmia randagia (2003)
Epica e politica, assoluta e senza assoluzione, teatrale e combattiva, offesa e inoffensiva, la poesia della Calandrone nasce per essere detta, è dettato che si fa atto. Ne filai gli esordi, ricordo, all’inizio del millennio, che restano ancora statuari. “E la parte arcaica del cervello intravede/ nuvole in cielo cattive e poi copre il tuo volto nel crematorio bianco.// File di pioppi nel silenzio atomico. Della disadorna anemica delle erbe/ sale il Te Deum, la lode”.
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Pierluigi Cappello, Assetto di volo (2006)
La poesia è così: affare per pochi, misura della solitudine. Eppure, è rito che va spartito, condiviso. Cosa simile al pane. A questo mi manda la poesia di Cappello, allo stesso tempo iliadica, epica, e nuda. “Ci vuole un’estate piena e un padre calmo,/ un dio non assiso in mezzo agli sconfitti/ ma così in tutta bellezza lo posso immaginare/ come un bambino alle prime pedalate”.
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Simone Cattaneo, Peace & Love (2012)
Tra Martin Scorsese e Machiavelli, tra lo sketch periferico, da sottosuolo, alla rivelazione meridiana, che incatena alla nostra inadempienza al vivere. Ne amo, pure, quelle pozze di intrepida dolcezza. “Quella forza che tramuta/ il giorno in sera/ e la sera in giorno,/ proprio quella forza/ vorrei scheggiare/ così che trascini anche me/ in quel nulla, in quell’umore/ dove nuda si libra/ la gemma del tuo dolore”.
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Alessandro Ceni, Mattoni per l’altare del fuoco (2002)
Libro visionario, orfico, selvatico, boschivo, anomalo, di ricerca linguistica e sciamanica. Va sussurrato con la dedizione dell’inno dato in pasto alle foglie. “Sia la nostra morte/ al suo occhio teso di passero/ grande di rami e di viluppi/ né mai distolga il passo una volta compiuto”. Poesia che va sorbita, servita.
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Federico Italiano, L’invasione dei granchi giganti (2010)
Poesia complessa, colta, ironica, letteraria, scanzonata, vertiginosa, europea. Alcuni poemetti di questa raccolta (“Il tradimento dei rospi”; “La nuova età gregaria o l’invasione delle locuste”; “Schiller”; “I Mirmidoni”) dovrebbero essere delle acquisizioni ‘scientifiche’, date, della letteratura italiana recente. Ritaglio da “Discorso di un giovane alla sua prescelta”, ambientato “In una tenda a oriente del Volga, 3500 a.C. circa”: “Coltiveremo la terra estirpata al bosco,/ il fuoco la renderà albume,/ e tu ingrasserai come conviene,/ avremo tempo per le arnie/ e per la contemplazione dei temporali. Non temere”.
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Gian Ruggero Manzoni, Scritture scelte (2006)
Il talento di GRM esplode nell’ultimo ventennio, sia nel campo del romanzo (“Il Morbo”, 2002; “Acufeni”, 2014) che in quello poetico (“Tutto il calore del mondo”, con opere di Mimmo Paladino, è del 2013). Poesia di lotta e di sapienza, quella di GRM (“Più la vita è randagia più/ il senso vero che l’abita è/ sedentario”), che percorre gli assoluti con nitore apodittico, da vergare sugli stipiti delle porte. Vale, di questo libro antologico, la scelta di farsi fuori da tutti: stampato per le Edizioni del Bradipo, introvabile, per pochi accoliti. La poesia di GRM va stanata, va scelta, prediletta, al di là di ogni magagna editoriale.
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Alessandro Rivali, La caduta di Bisanzio (2010)
Scrittura distillata dal fuoco, dove tutto – presente, passato, avvenire – è uno, significativo, con tensione di icona. L’epica gratificata da una gioia per la parola esatta, sfocia in un progetto che Rivali lavora da anni, “La terra di Caino”. “La sella di pietra è un veliero/ che contempla la rosa dei mari.// Nelle terre alte dei sette laghi/ l’acqua ristora la sete di Dio”.
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Francesca Serragnoli, Il fianco dove appoggiare un figlio (2011)
Esplosione in cristallo, la poesia ha trame che ti bucano gli occhi – e cosa puoi fare se confondi il lamento con la legge? Rigore e visione si equilibrano nella poesia di Francesca Serragnoli, tra i grandi poeti del tempo presente. “Ti raccolgo con le mie braccia bucate/ regina di paglia sento/ irrigidirsi l’osso del passero/ prima del volo/ e la fiamma agitarsi/ e ballare”
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Andrea Temporelli, Terramadre (2012)
Il poema che ricapitola ogni amare fino al punto che precisa la rinuncia. L’atto di nascita specifica il precipizio: adorare l’uomo, per estinguerlo. Leggete qui, che grandezza: “Non c’è più tempo e non c’è solitudine:/ se la fine certifica l’amore/ fermo il respiro adesso nel poema:/ adamantino chiodo dentro il vuoto/ per darti appiglio, figlio, almeno un poco./ Qui poggia il piede per la capriola/ con cui mi onorerai dimenticandomi.// Noi viviamo definitivamente”.
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Isacco Turina, I destini minori (2017)
Scrittura incisa nel quarzo, che disorienta con inesorabile lucidità, praticata da un autore che si nasconde. L’esito è un libro memorabile. “La mano del bambino stacca i camion/ dalla strada e li solleva nel volo./ Le cose che ora chiami vere/ avranno la misura di un giocattolo”. 
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cento40battute · 5 years ago
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Moda d’aMare: il beachwear perfetto per l’estate
ASOS, Elisabetta Franchi, Guess e Maliparmì ci accompagnano alla scoperta del beachwear perfetto per l’estate 2019: siete pronte per indossare il costume e fare un tuffo in acqua?
Stampe, cinture, sgambature alla baywatch, cut-outs: quest’anno il beachwear è più interessante che mai!
Che poi, non importa se avete prenotato una settimana al mare in un resort lussuoso a Creta o nella nostra Formentera, se avete scelto di rilassarvi in una Spa pugliese  o se preferite un bagno di sole a bordo piscina in Piemonte : in ogni caso, il costume da bagno non può mai mancare nella vostra valigia per le vacanze.
Oggi vi consiglieremo i modelli più in voga quest’anno: a conquistarci sono stati i costumi firmati ASOS, Elisabetta Franchi, Guess e Maliparmì.
Il ritorno del costume intero
Dopo anni in cui il bikini è stato il (sempre più succinto) protagonista della moda da mare, il costume intero è tornato alla ribalta in tutto il suo splendore senza tempo.
Il costume intero sta bene a tutte, non importano il fisico o l’età: dobbiamo solo scegliere il modello che ci piace di più. Full-coverage, con cut-out strategici e dettagli lace-up, con scollature profonde o con le maniche: ce n’è davvero per tutti i gusti.
ASOS
Noi ci siamo innamorate del costume neon cut-out monospalla di ASOS, perfetto per le più giovani, dei costumi Guess con allacciatura che sale dalla gamba allo scollo, e di quelli sempre Guess a manica corta.
GUESS
Ma l’assortimento più ampio di costumi interi è senza dubbio quello proposto da Elisabetta Franchi: rossi con scollo a V morbido, monospalla leopardati, a fiori romantici o a righe colorate, cut-out o in stile piscina.
Elisabetta Franchi
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Sgambatura stile Baywatch
Un altro grande ritorno è la sgambatura, direttamente dagli anni Ottanta – Novanta.
Eh già: mentre il top del costume si fa più coprente, lo slip diventa a vita alta e super-sgambato, perfetto per mettere in evidenza il sensuale osso del bacino o per creare otticamente una gamba lunghissima.
GUESS
Mentre Guess punta sullo slip a vita altissima ed Elisabetta Franchi gioca con la sgambatura su un costume intero rosso,
ASOS ci propone un vasto assortimento di bikini sgambati. Ci sono quelli in tessuto texturizzato con top a fascia e quelli semplicemente bianchi o neri con dettagli cut-out, passando per i costumi color salvia o rosa neon con il top a canotta.
ASOS
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Stampe everywhere
Le stampe, si sa, sono sempre di moda, anche sul beachwear.
Quest’estate sale alla ribalta l’animalier, di solito relegato nell’armadio autunnale, che dona un pizzico di sensualità in più ai costumi di Elisabetta Franchi, ASOS e Guess con tocchi zebrati e leopardati.
Non mancano i pattern più classici: righe rosse e nere come quelle di Guess o coloratissime come quelle di Elisabetta Franchi, fantasie floreali, pois e gingham utilizzati da ASOS e Guess per i modelli dallo stile vintage.
Maliparmì
E non possono mancare ovviamente le stampe grafiche e a maiolica di Maliparmì, declinate nei toni dell’azzurro e del verde.
Dettagli che fanno la differenza
E, per rendere ogni costume un po’ più speciale, non mancano i dettagli che fanno la differenza.
Abbiamo già citato i cut-out e i dettagli lace-up, che donano freschezza, sensualità e un tocco young.
ASOS
Quest’anno, poi, sono particolarmente di moda le cinture, anche sui costumi: sono state proposte su un due pezzi nero e su un costume intero bianco sgambatissimo, entrambi ASOS, e su un costume intero bianco e rosso di Elisabetta Franchi. ASOS poi punta su nodi, fiocchi, anelli, e anche sui tessuti texturizzati, utilizzati anche da Guess.
Dalla spiaggia all’happy hour
Il costume diventa sempre più un pezzo di abbigliamento vero e proprio: se fino a qualche tempo fa era relegato in spiagge e piscine, oggi può essere indossato e abbinato in mille modi diversi.
Lo sa ASOS, che ha abbinato ai costumi top a manica lunga, mini abiti e pantaloni palazzo, tutti in tonalità neon, da indossare con il top del bikini.
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E lo sa bene Maliparmì, che ha creato una vera e propria collezione di beachwear che abbina pantaloni, camicie, maxi-dress, borse, collane e sandali gioiello ai costumi della collezione.
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Ci immaginiamo già mentre indossiamo i pantaloni palazzo bianchi e i sandali con pietre chiare di Maliparmì insieme al costume intero stampato proposto dal brand, li abbiniamo a una borsa e a un cappello di paglia e facciamo un figurone a un aperitivo in riva al mare. E voi?
Federica Miri
Moda d’aMARE Moda d’aMare: il beachwear perfetto per l’estate ASOS, Elisabetta Franchi, Guess e Maliparmì ci accompagnano alla scoperta del beachwear perfetto per l’
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blamod · 7 years ago
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EN:Hey lovers, how are you? =)? The beach style? The perfect look is vintage, retro, modern fashion, bon ton, boho-chic or sporty ???
  Fashion styles are a lots. Many of them are similar and often differ only in some accessories, it’s the same for the beach look. What to choose? How to choose? Where? When? Why? Choose the right look you should take into account physical form, color, comfort but also the type of holiday in general, bikini or one-piece. Surely you have more charm on the beach if you wear other accessories such as: straw hat, sunglasses, cork tops, corset. Obviously these rules belong to the people who want to be perfect and fashionable at sea. I love the sea, and I don’t ask all these questions when I choose my bikini, and you know why ??? I love being free and fashionable surely; but not perfect. Here are some shots of my super bikini. What do you think about it ?
I: Hey lovers, come va ?=)? Lo stile da spiaggia? Il look perfetto è quello vintage, retrò, fashion modern, bon ton, boho-chic, sporty ???
Gli stili della moda sono tantissimi. Molti tra loro anche simili e si differenziano spesso solo da alcuni accessori, lo stesso succede anche con il look/ stile da spiaggia. Cosa scegliere? Come scegliere? Dove? Quando? Perché ? Per scegliere il look giusto bisogna tenere conto della forma fisica, colore, comodità ma anche del tipo di vacanza in generale, bikini o intero. Sicuramente si ha maggior fascino in spiaggia se si indossano altri accessori come: ad esempio il cappello a falda larga di paglia, gli occhiali da sole,le zeppe con plateau in sughero, il borsone. Ovviamente queste regole appartengono alle persone che al mare vogliono essere perfette e alla moda. Dato che amo il mare, e non mi faccio tutte queste domande quando scelgo il mio bikini e sapete il perché??? amo essere libera e alla moda sicuramente; ma non perfetta. Ecco a voi alcuni scatti del mio super bikini. Che cosa ne pensate ?
I: Hej lovers, si jeni? =)? Stili i plazhit? Pamja e përsosur është e cilësisë së mirë, retro, moderne, ton bon, boho- chic apo sportive ???
Stilet e modës janë shumë. Shumë prej tyre janë të ngjashme dhe shpesh ndryshojnë vetëm në disa aksesore, është e njëjta gjë për pamjen e plazhit. Çfarë duhet të zgjidhni? Si te zgjidhni? Ku? Kur? Pse? Per tè Zgjedhur stilin e duhur duhet tè marrësh parasysh formën fizike, ngjyrën, komoditetin, por edhe llojin e pushimeve në përgjithësi, bikini apo trup. Sigurisht që ju keni më shumë bukuri në plazh nëse perdorni aksesore të tjera dhe të tilla si: kapelë kashte, syze dielli,shapka apo çantat e medha. Natyrisht që këto rregulla i përkasin njerëzve që duan të jenë të përsosur dhe me modë në det. Unë e dua detin dhe unë nuk i bëj të gjitha këto pyetje kur zgjedh bikini tim ideal dhe e di pse? Më pëlqen të jem i lirë dhe e modës me siguri; por jo perfekte. Këtu janë disa të shtëna të super bikinit tim. Çfarë mendoni ju në lidhje me të ?
ONE LOVE.
BEACHY EN:Hey lovers, how are you? =)? The beach style? The perfect look is vintage, retro, modern fashion, bon ton, boho-chic or sporty ???
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discoveringtechnoita · 7 years ago
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Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare di un trend dell’estate che a me piace molto, ossia il cappello di paglia. Quest’estate ne sto vedendo tantissimi e di tantissimi modelli e così anche io ho voluto avere il mio. Ho ricevuto infatti due cappelli che ho avuto l’opportunità di scegliere sul sito di Herman Headwear. Devo dire che è stata una scelta davvero complicata dal momento che sul loro sito sono presenti infiniti modelli. Alla fine ho scelto:
Duke Chapeau grand bord beige: questo cappello di paglia lo trovo veramente stupendo, fine ma allo stesso tempo adatto a tutte le occasioni. L’ho utilizzato parecchio tempo e mi sono trovata benissimo. Non risulta fastidioso a contatto con il sudore della fronte e si adatta perfettamente alla mia testa. Si tratta di un semplice cappello beige con una striscia nera dotata di un fiocco laterale molto elegante. Il prezzo di questo cappello è 59,90€ ma potete acquistarlo scontato a 41,93 fino al 31 luglio! Lo potete acquistare QUI.
Don Camino chapeau de paille rouge: il secondo modello che ho scelto non poteva che essere rosa. Ebbene si, si tratta di un cappello di paglia beige con bordo rosa e con una striscia sempre rosa dotata di fiocco. Questo cappello lo trovo veramente unico nel suo genere, io me ne sono innamorata. Nel caso in cui voi non siate amanti del rosa come me lo potete trovare anche nella colorazione marroncina. Il prezzo di questo cappello è 29,93€ mentre potete acqusitarlo scontato fino al 31 luglio a 20,93€ e lo trovate QUI.
Chi è Herman Headewear? Dal 1874 Herman Headwear è un’azienda belga produttrice di cappelli e accessori. La loro produzione è molto ampia, forniscono infatti un sacco di modelli diversi per accontentare qualsiasi tipo di persona. Sul loro sito infatti troverete cappelli, berretti, cappelli di pelliccia, cappelli di paglia ,accessori in pelle, ma anche guanti, sciarpe, cinture, ecc. 
La spedizione con Herman Headwear: le spese di spedizione sono gratuite per una spesa maggiore di 75€ e devo dire che è una spedizione veramente velocissima. In pochissimi giorni io ero in possesso dei miei fantastici cappelli. Inoltre, se avete bisogno di qualsiasi informazione (soprattutto nella scelta della taglia) potete tranquillamente mandare una mail ([email protected]) e verrete aiutati dallo staff che con me è stato davvero super disponibile.
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Non vi resta quindi che fare un giro sul loro e-shop e fare un salto anche nelle loro pagine social, Instagram e Facebook. Lasciate un mi piace se questo articolo vi è piaciuto e iscrivetevi al blog per non perdervi i prossimi articoli!
Must have dell’estate: cappello di paglia Herman Headwear! Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare di un trend dell'estate che a me piace molto, ossia il cappello di paglia.
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marinagalatioto · 5 years ago
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Il colore di questa primavera/estate è indubbiamente il living coral, ne abbiamo sentito parlare ovunque. Ecco alcune proposte di mood of the day living coral.
Il living coral è il colore Pantone scelto per questa primavera estate. Lo trovate in tutte le collezioni sia di stilisti e brand famosi che nella fast fashion => qui trovi l’articolo in cui ne parlo.
Il living coral è il colore scelto da Pantone per rappresentare l’anno 2019 e viene definito come:
“Caldo, vibrante e dedicato all’ambiente e alla tutela delle barriere coralline”.
Per i grafici questo colore è conosciuto con una sigla (16- 1546 TCX Living Coral), ma per noi che lo indossiamo o vi decoriamo la casa è un colore rassicurante, che rappresenta l’ambiente che ci circonda e che associamo spesso ai fenicotteri, ai coralli e non solo.
Si tratta di un color arancio al quale è mescolato del pesca al quale è stato aggiunto un “sottotono” dorato. Alla fin fine, che lo si dica come si vuole, il living coral sta spopolando ovunque e oggi vi propongo un mood estivo proprio con questo colore.
Ecco cosa propongono alcuni brand nelle loro collezioni estive.
©Armani
©Armani
©Liu Jo
©Patrizia Pepe
©TwinSet
Indubbiamente il living coral è elegante, intenso, sofisticato e solare, e attira lo sguardo. Per chi non può permettersi il living coral si stilisti famosi come Armani o di brand come Twin Set o Patrizia Pepe ci sono alternative meno costose.
Anche è leggermente diverso, è sempre una tonalità di living coral quello degli accessori e della t-shirt qui sotto.
Tumblr media
Link per l’acquisto di
borsa a mano
occhiali da sole
bauletto
t-shirt 
Essendo il colore dell’anno, il living coral è stato utilizzato da brand e stilisti per abiti, accessori, borse, cinture e anche per l’arredamento. Hai quindi una vastissima scelta.
Mood of the day living coral, come abbinarlo
Un abito di questo colore in tinta unita può essere abbinato a scarpe, borsa e accessori bianchi.
Anche io, che di solito sono monocromatica, non abbinerei questo colore tono su tono. Un mood completamente coral a mio parere sarebbe davvero troppo pesante. Quindi abito coral e accessori bianchi, oppure blu, o ancora verde mela per creare un contrasto forte.
Se indossi un abito fiorato punta su accessori in tinta unita, e viceversa. Il coral è già un colore pieno e importante, evitiamo di mescolarlo nelle fantasie. È un colore che va indossato con buongusto.
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Cosa vuol dire mood of the day, mondo della moda
Come scegliere il cappello di paglia
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Mood of the day living coral primavera/estate 2019 Il colore di questa primavera/estate è indubbiamente il living coral, ne abbiamo sentito parlare ovunque. Ecco alcune proposte di mood of the day living coral.
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fashioncurrentnews · 6 years ago
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Look da viaggio: gli outfit da areoporto più belli
di Hattie Crisell
I paparazzi spesso sono anche lì, in agguato, all’aeroporto, che diventa così per le celeb una sorta di passerella. Come scegliere dunque l’outfit giusto? Non certo come noi, che spesso scegliamo solo i capi più comodi. Oggi forse le celeb sono più fortunate: possono scegliere pantaloni della tuta in cashmere e sneakers super cool.
Nel passato era una pura questione glamour: Jackie Kennedy Onassis, con un tailleur very chic, sbirciò attraverso enormi occhiali da sole mentre incedeva altera all’aeroporto. Mia Farrow scelse un poncho floreale, mentre Brigitte Bardot sfoggiò un cappello di paglia con una tesa larghissima (come quello riproposto oggi da Jacquemus). Cindy Crawford, arrivò a Los Angeles nel 1994 con un maglione grunge e una gonna floreale che potrebbe indossare oggi anche sua figlia.
Insomma da Marilyn Monroe nel 1956 a Naomi Campbell nel 1998, Vogue vi racconta nella photo gallery i look più glam cui ispirarsi prima di partire.
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