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Arrestato un Soggetto con Ordine di Carcerazione: Operazione della Polizia di Stato di Alessandria
La Polizia di Stato di Alessandria arresta un uomo ricercato per diversi reati grazie all’intervento tempestivo della Squadra Volante durante un’operazione di controllo del territorio.
La Polizia di Stato di Alessandria arresta un uomo ricercato per diversi reati grazie all’intervento tempestivo della Squadra Volante durante un’operazione di controllo del territorio. Alessandria – 21 ottobre 2024 – Nell’ambito delle attività di controllo del territorio, la Polizia di Stato di Alessandria ha arrestato un uomo di origine marocchina, gravato da un ordine di carcerazione per una…
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Microchip gratuiti a Palermo per combattere il randagismo
A Palermo parte un'iniziativa per la lotta al randagismo, offrendo la possibilità di inserire gratuitamente il microchip per cani e gatti. L’iniziativa, promossa dal Comune in collaborazione con l'Asp, si svolgerà nelle piazze dei diversi quartieri della città, dal centro alle zone più periferiche. L’obiettivo è consentire ai proprietari di animali di registrare i loro compagni a quattro zampe all’anagrafe pubblica, facilitando così l'identificazione in caso di smarrimento o abbandono. I cittadini avranno a disposizione due mesi per aderire all’iniziativa. Durante questo periodo, potranno approfittare di appuntamenti itineranti organizzati dal Comune, con la partecipazione delle autorità competenti, come la polizia municipale, i vigili del fuoco e le associazioni animaliste locali. Questo intervento mira a contrastare il fenomeno del randagismo, sensibilizzando la popolazione sull'importanza della registrazione degli animali. La campagna, denominata #iononabbandono, vedrà il suo primo appuntamento il 25 settembre in Piazza Verdi, seguito da altre date distribuite fino a novembre, tra cui tappe a Sferracavallo, Mondello, e Villa Trabia. L’ultima giornata si terrà il 6 novembre presso la Zisa. Attraverso questo progetto, le istituzioni sperano di contribuire alla riduzione del randagismo, favorendo un controllo più efficiente degli animali presenti in città. Ecco il calendario dettagliato degli appuntamenti in piazza: 25 settembre (piazza verdi), 29 settembre (Sferracavallo), 5 ottobre (centro commerciale conca d'Oro), 13 ottobre (Mondello), 16 ottobre (via Emerico Amari), 23 ottobre (Villa Trabia), 30 ottobre (Villa Sperlinga). Il 6 novembre alla Zisa. Read the full article
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Milano: Iniziativa "Care for caring – Ambasciatrici della prevenzione", servizi di prevenzione contro il tumore alla mammella.
Milano: Iniziativa "Care for caring – Ambasciatrici della prevenzione", servizi di prevenzione contro il tumore alla mammella. Sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione del tumore della mammella, in collaborazione con la Polizia di Stato.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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ex Allievi in evidenza: ROMA. INTERVISTA AL COMANDANTE GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI TEO LUZI
(articolo di sul QN Quotidiano Nazionale)
Il generale Luzi: "All’estero ci apprezzano. Teniamo alta la guardia contro il terrorismo"
Generale Teo Luzi, comandante generale dei carabinieri, quali sono i risultati conseguiti dall’Arma nell’anno che si chiude?
“Il 2023 è stato un anno di grande impegno. Con le altre Forze di Polizia abbiamo fatto il massimo per garantire la sicurezza degli italiani. Sono state implementate le relazioni con polizie estere, l’andamento dei reati è sotto controllo e la sicurezza è complessivamente migliore rispetto a tanti Stati europei. È stato scoperto il 96% dei 320 omicidi (che sono molti di meno di quelli consumati nella sola città di New York).
Siamo però consapevoli che la percezione della sicurezza da parte dei cittadini resta critica. Il 2023 è stato anche un anno straordinario nella lotta alla mafia, iniziato il 16 gennaio con la cattura di Matteo Messina Denaro, proseguito con l’arresto di oltre 500 mafiosi e il sequestro di circa 600 milioni di beni illecitamente accumulati. Ricordo che nell’anno sono rimasti feriti in servizio 1.700 carabinieri.
La disponibilità del governo di assegnare importanti risorse finanziarie per il rinnovo del contratto del personale contribuirà a elevare la motivazione nello svolgimento del servizio”.
Anche il web è teatro di frequenti reati.
“Per questo abbiamo costituito una rete nazionale dedicata alle investigazioni informatiche, incluse quelle nel dark web o in siti criptati”.
La tensione internazionale ha alzato il livello di allarme nelle missioni all’estero?
“L’Italia gode all’estero di grande considerazione, frutto anche dell’impegno nella costruzione della pace da parte delle nostre Forze armate in contesti internazionali fortemente critici. Questo abbassa la soglia di rischio. Tuttavia insieme con le altre componenti della sicurezza abbiamo elevato la capacità difensiva e di prevenzione...”.
Che compiti svolgono i due ufficiali dell’Arma inviati a Gerusalemme?
“Si tratta di due colonnelli esperti della questione arabo-israeliana. Svolgono un’attività di intermediazione tra le polizie palestinese e israeliana, a supporto del Comando statunitense che opera come coordinatore per la sicurezza tra Israele e l’Autorità palestinese.
L’’Arma gode di grande considerazione perché da oltre nove anni è impegnata a Gerico nell’addestramento delle forze di polizia dell’Autorità Nazionale Palestinese.
Ad oggi abbiamo formato oltre 4.800 operatori”.
I carabinieri in quante missioni estere sono presenti oggi e con che compiti?
“A sostegno dell’azione diplomatica italiana, abbiamo rapporti di collaborazione con polizie di 73 Paesi. Siamo fisicamente presenti in 16 missioni, che spaziano dal Cile al Messico, dai Balcani al confine est europeo, dal Niger alla Somalia, dalla Libia all’Iraq. Abbiamo stretti legami con gendarmerie di Paesi essenziali per la politica energetica italiana, tra cui Algeria e Qatar.
Inoltre, sono circa 400 i carabinieri che svolgono sostegno a forze di sicurezza locali. Ad esempio in Kosovo, dove nell’ambito della missione Nato opera un nostro Reggimento che favorisce il dialogo tra le etnie albanese e serba. O in Iraq dove addestriamo la polizia federale.
Sono collaborazioni che portiamo avanti anche in Italia, a Vicenza, presso il Centro di Eccellenza per la Polizia di Stabilità: qui, a partire dal 2005, abbiamo addestrato circa 14.000 dirigenti di polizia di oltre cento Paesi. Altri 500 carabinieri presidiano le Ambasciate italiane per le esigenze di sicurezza”.
C’è un pericolo effettivo di terrorismo arabo-palestinese in Italia?
“La minaccia è alta anche se ora non ci sono specifici elementi di allarme. Il dispositivo di prevenzione, che coinvolge tutte le componenti del sistema di sicurezza nazionale, è ben preparato per intercettare eventuali segnali di minaccia.
Il nostro livello di attenzione, in particolare da parte del Ros, è molto elevato. Si va dal ‘pattugliamento su internet’ alle unità antiterrorismo sul terreno e non viene sottovalutato il rischio di possibile attivazione di ‘lupi solitari’. Per quanti sforzi si possano fare, rimane comunque sempre un margine di imprevedibilità”.
Cosa nostra è ridimensionata dopo l’arresto e la morte di Messina Denaro?
“Messina Denaro rappresenta l’ultimo esponente di spicco della stagione stragista dei Corleonesi, catturato con uno straordinario impegno investigativo di Magistratura e Forze di Polizia. Il successo del Ros chiude una pagina, ma non abbassa l’attenzione su Cosa nostra siciliana e sulle altre mafie, anche attraverso l’ aggressione dei patrimoni illeciti. Cosa nostra, insieme alla ‘ndrangheta, resta un’organizzazione molto pericolosa e, pur ridimensionata, ha cambiato modello comportamentale.
Punta a gestire l’economia del territorio senza ricorrere necessariamente alla violenza”.
Quali sono le regioni del Nord Italia più inquinate dalle cosche?
“Ci sono aree del centro-nord nelle quali l’attività delle mafie è dimostrata con sentenze definitive. Penso alle nostre operazioni ‘Minotauro’ in Piemonte e ‘Aemilia’ in Emilia Romagna dove, insieme alle Procure Antimafia, sono stati svelati forti intrecci mafiosi.
È necessario sviluppare una nuova cultura nella società civile, per alimentare la consapevolezza che il condizionamento delle cosche è presente anche dove non si spara. Non ci sono zone franche”.
Per recuperare alla legalità zone degradate come Caivano cosa serve oltre alle operazioni di carabinieri e polizia?
“I carabinieri operano a Caivano con una Compagnia. L’azione di contrasto rappresenta un momento importante, ma non sufficiente, per riportare le aree degradate a condizioni dignitose.
Per questo si deve investire, come si sta facendo, nel rafforzare la prevenzione e la socialità. Questo è compito di tutti gli attori intermedi della società civile: enti territoriali, scuola, parrocchie, associazioni. Il Decreto Caivano è un ottimo punto di partenza”.
Quali sono i reati comuni che oggi più preoccupano?
“Oggi abbiamo che fare col frequente fenomeno dei femminicidi, riguardo al quale c’è sempre maggior consapevolezza che rappresenti una sconfitta sociale. L’Arma in questo settore ha fatto molto, avviando anche una campagna di formazione del proprio personale. Sono oltre 700 i marescialli e brigadieri specializzati nel contrasto della “violenza di genere”.
Presso le caserme sono state realizzate 175 “stanze rosa” dedicate all’ascolto protetto delle vittime e dei loro figli.
Gli altri reati che preoccupano la popolazione sono furti, rapine e scippi, spesso connessi con la diffusione di droghe.
Con le altre Forze di polizia abbiamo in atto piani coordinati per la prevenzione.
Uno dei fenomeni più odiosi e al quale ci stiamo dedicando con forza è quello delle truffe agli anziani contro cui svolgiamo anche campagne di sensibilizzazione”.
Come si educano i giovani sul concetto di legalità?
“L’Arma porta avanti un programma di diffusione della cultura della legalità nelle scuole e in altri luoghi di aggregazione giovanile. Due temi sono centrali: l’uso di stupefacenti e dell’alcol, sempre più diffusi. Nei quartieri più disagiati di alcune città, penso a Scampia di Napoli o allo Zen di Palermo, le nostre stazioni, che vivono sul territorio, sostengono anche le associazioni di zona o le parrocchie per togliere i ragazzi dalla strada.
Facciamo pure educazione stradale e ambientale. La tematica della legalità viene proposta anche con gli atleti dei nostri centri sportivi, come persone da emulare, perché lo sport è fatto di regole e sacrificio”.
Quale ruolo hanno i Carabinieri nella tutela dell’ambiente?
“Con l’unificazione dell’Arma con il Corpo Forestale i carabinieri sono diventati la maggiore forza di polizia ambientale del mondo. Tuteliamo gli ecosistemi e la biodiversità.
Abbiamo anche costituito un Centro di eccellenza ambientale a Sabaudia, sotto egida Onu, per sostenere i Paesi in via di sviluppo. E collaboriamo con la Fao per combattere la desertificazione e favorire le coltivazioni alimentari”... ben fatto 🎄🇮🇹⭐️🎄🇮🇹👍🎄🇮🇹 #UnaAcies
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Per le festività natalizie più controlli della forze dell'ordine
In occasione delle imminenti festività natalizie si è riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Commissario del Governo, Prefetto Filippo Santarelli, nel corso del quale sono state delineati i servizi che le forze di polizia in collaborazione con i vigili urbani dovranno attuare per garantire la sicurezza pubblica e preservare l’incolumità dei cittadini.…
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Un recente episodio ha messo in luce l’importante coordinamento tra le forze dell’ordine e i servizi di emergenza nel garantire il benessere e la sicurezza dei cittadini. Qualche giorno fa, un intervento congiunto dei Vigili del Fuoco, del 118 e della Polizia di Stato ha permesso di soccorrere una donna anziana in difficoltà nella sua abitazione a Corciano. L’allarme è stato lanciato grazie alla prontezza dei vicini e dei familiari della 77enne. Essendo rimasta irraggiungibile sia al telefono che al citofono, hanno temuto che le fosse accaduto qualcosa di grave. La preoccupazione ha spinto alla richiesta di soccorso attraverso il […]
#AssistenzaAnziani#EmergenzaSicurezza#ServiziEmergenza#SoccorsoAnziani#forzedellordine#sicurezza#CRONACA
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🌴Germogli di legalità, gli appuntamenti della prima decade di maggio 🌴“Germogli di legalità 2023, coltiviamo responsabilità”, comincia all’indomani della festa nazionale dei lavoratori il programma di iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale di Mesagne in collaborazione Scuole e associazioni. “Legalità e giustizia sociale, un connubio che è soprattutto un impegno: si traduce in azioni condivise, che hanno come fine quello di rinsaldare il rapporto tra istituzioni e cittadini, attraverso occasioni create ad hoc con iniziative a tema, ma che in realtà servono per affermare l’importanza della legalità come regola di vita quotidiana”, – spiega il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. Sarà l’Associazione “Scintilla”, martedì 2 maggio a Lab Creation, a inaugurare l’intero programma attraverso una speciale sezione inserita al suo interno - “Maggio dei Diritti e della Legalità 2023 a scuola” il titolo - che si articola in quattro appuntamenti e si chiude l’1 giugno presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “Epifanio Ferdinando”. Dal 2 al 10 maggio, le Sale espositive del Castello comunale ospiteranno la mostra fotografica “La strage dei fiori” a cura dell’associazione “Pari Opportunità”, sulle violenze di genere in Iran. Il 4 maggio la data è scandita da un importante anniversario, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Mesagne festeggia i 25 anni di istituzione con un’intensa giornata celebrativa. Il 6 maggio la scena è per i bambini e i ragazzi: dalle 17.30 alle 19.30, nelle vie del Centro Storico si snoderà un percorso di letture itineranti che si concluderà all’interno dell’antico Maniero con uno spettacolo di burattini, l’iniziativa è a cura del Comitato interscolastico dei genitori. Si continua l’8 maggio... CONTINUA NEI COMMENTI • • • #visitmesagne #visitmesagnecuordisalento #visiting #mesagne #comunione #24aprile #mesagnetop #lacittadellamore #lacittadelcuore #welcometomesagne #momentisenzafiltri #madeinmesagne #mesagneinlove #mesangeles #portiamomesagnenelmondo #mesagnedavedere #viveremesagne #mesagnemylove #mesagneview #mesagnemoremio #a2passinelmondo #mesagnea2passidalmare #tradizionepopolare #tradizionemesagnese #folklore #cultura (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/Crssn8lN4Jo/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Pasqua in città 2023 a Lugano
Dal 7 aprile prende il via l’edizione 2023 di Pasqua in Città a Lugano dove, ad animare durante il periodo pasquale il centro cittadino, le sue vie e le sue piazze, sarà un ricco programma con intrattenimenti e attività. Un’occasione per celebrare insieme la Pasqua e l’arrivo della primavera. Il cielo azzurro, l’aria tersa con il sole primaverile che invita a sedersi all’aperto nelle terrazze dei caffè cittadini, i runners del Parco Ciani, ed appassionati di arte e cultura saranno protagonisti di Pasqua in città, per tuffarsi in una delle feste più amate dai bambini e non solo. Anche quest’anno l’evento trasformerà il centro di Lugano in un allegro palcoscenico con le numerose bancarelle dove poter acquistare articoli e prodotti della tradizione, mentre la zona pedonale sarà ravvivata da diverse animazioni di strada adatte a grandi e piccini. In centro città ci sarà il tradizionale mercatino di Pasqua per le vie del centro cittadino, un'occasione per scoprire ed acquistare oggetti d’artigianato, prodotti tipici locali, leccornie ed idee regalo. La Caccia al tesoro dal venerdì al lunedì al Parco Ciani sarà dedicata ai bambini di tutte le età, mentre il percorso a tappe regalerà ai partecipanti piccole e golose sorprese. Al termine sarà distribuito un regalo a tutti i bambini offerto da Chocolat Alprose SA. La Casetta di Pasqua di Piazza Manzoni vedrà animazioni di strada e ludoteca itinerante con Cooperativa Proposta 80, oltre a giochi in legno fatti a mano per tutta la famiglia e laboratori creativi con materiali di riciclo. Nel Centro Cittadino la Musica folcloristica sarà al centro di Animazione musicale itinerante con Duo Nostranello, Tirabüscion, i Biagiöö e al Parco Ciani è previsto l’intrattenimento con la magia del suono dei Corni delle Alpi nella suggestiva cornice del Parco Ciani e del centro cittadino. Presso il Patio del Municipio la Filarmonica di Castagnola avrà un programma ricco di sorprese musicali per festeggiate l'arrivo della primavera. Inoltre il TCS offre controlli gratuiti delle biciclette in collaborazione con la Polizia Comunale della Città di Lugano, per contribuire direttamente alla sicurezza dei bambini e di sensibilizzarli all'importanza della manutenzione e comportamento da adottare sulle strade. Nella Piazza Manzoni l’'Associazione Saetta Verde persegue l'obiettivo di aggiungere ai trasporti sostenibili anche una componente sociale, con attività dedicate ai più piccoli e alle loro famiglie, combinando la riparazione delle biciclette ai giochi da tavolo. Inoltre allo stand di Lugano Plan B in Piazza Manzoni si potrà salire in cima a un grattacielo e provare a camminare su un asse, senza correre nessun tipo di rischio, se non quello di divertirsi e vincere simpatici premi. Sul posto sarà anche richiedere la propria MyLugano Card e ottenere informazioni riguardo al Plan B, l’iniziativa congiunta della Città di Lugano e Tether per accelerare l’uso della tecnologia bitcoin e sfruttarla come base per trasformare l’infrastruttura finanziaria della città. Read the full article
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Cosa non dovevamo vedere oltre il blocco della polizia croata E così, la polizia croata l’abbiamo sperimentata anche noi, in modo fermo ma, riflettiamo, sicuramente più cortese di quanto capiti a uomini, donne e bambini intrappolati in quello che chiamano “The game”, il gioco crudele che costringe i migranti ad attendere la notte per cercare di attraversare la linea ambigua che fa da confine fra l’Unione europea e la Bosnia. Coloro che riescono a passare in Europa sperano di poter chiedere lo status di rifugiati o di richiedenti asilo. Coloro non riescono a passare vengono respinto a decine di chilometri dal confine, in mezzo alla neve, spesso senza più cellulare né denaro, di cui subiscono il sequestro immotivato e illegale. Siamo quattro eurodeputati italiani in missione sulla rotta balcanica. Vogliamo vedere con i nostri occhi. Il bosco è quasi più difficile da monitorare del mare (...) È anche per questo che in una delle tappe del nostro viaggio ci addentriamo nella foresta di Bojna, verso il punto dove avvengono molti attraversamenti, lontano dai riflettori. Ma lì ci attende la polizia croata, che ci ferma. Un drone ci ronza sopra la testa. Centinaia di metri prima del confine, un nastro di cellophane, evidentemente improvvisato, ci blocca la strada. A piedi incontriamo gli agenti e discutiamo a lungo con loro, spiegando che verificare la situazione sul territorio europeo è una delle nostre responsabilità e prerogative. Intervengono per telefono gli ambasciatori, quello italiano in Croazia e quello croato in Italia, ma invano. Gli agenti si irrigidiscono. Allora ci incamminiamo pacificamente per forzare il blocco e proseguire, rimanendo comunque all’interno dei confini europei. Gli agenti ci inseguono e ci fermano di nuovo, formando poi un cordone per impedirci di andare avanti. Si tratta di un fatto gravissimo, e piuttosto raro, che non depone certo a favore della trasparenza della gestione croata sul confine esterno dell’Unione. Avevamo comunicato per tempo le nostre intenzioni. La nostra libertà di movimento come cittadini europei su suolo europeo è stata negata. E siamo rappresentanti eletti di cittadini europei. Non dimentichiamo poi che il bilancio di Frontex, l’agenzia europea che collabora con tutti i governi nazionali per la gestione dei confini, viene approvato proprio dal Parlamento di Bruxelles, cioè da noi. Come parlamentari europei, abbiamo il dovere di ispezionare e verificare cosa accade ai confini d’Europa. (...) Le autorità croate sostengono da tempo che i racconti drammatici dal confine siano solo montature. Ma allora perché negarci il passaggio, anche scortati lungo il tracciato della strada? Riprendendo il nostro viaggio, che ci porta a Bihac e poi verso il campo di accoglienza di Lipa, non possiamo non chiederci cosa ci fosse che non dovevamo vedere, oltre le spalle di quegli agenti croati. E che destino riservano quegli agenti a chi, a differenza di noi, non ha alcuna protezione. Quello che ci è chiaro senza ombra di dubbio è che le politiche europee in materia di migrazione vanno cambiate radicalmente. Basta appellarsi all’emergenza, basta scaricare responsabilità, basta esternalizzazione continua delle frontiere. La responsabilità è corale, e un nuovo quadro di regole, di libera circolazione e di accoglienza di qualità, va costruito con la collaborazione di tutti. Più che mai, come ci ha detto un giovane volontario, qui “c’è bisogno di Europa”. (A cura degli europarlamentari del Pd, Pietro Bartolo, Brando Benifei, Pierfrancesco Majorino, Alessandra Moretti)
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i Volontari, la forma migliore di collaborazione tra cittadini
Solbiate Olona - Solo lavorando insieme possiamo superare questa crisi e programmare il rilancio per le nostre comunità. Insieme, come sanno bene da tempo i Volontari, la forma migliore di collaborazione tra cittadini.
Sono stati formati dalla Polizia locale i cittadini che hanno dato la loro disponibilità a sorvegliare l’accesso quotidiano alla scuola primaria Pascoli.
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Sulle stupende colline di Siccomonte a Fidenza…domenica in prima serata iniziano ad arrivare le segnalazioni di un abbandono di rifiuti. Ieri, lunedì mattina, l’area si presentava ripristinata e pulita. La collaborazione tra cittadini, Polizia locale e San Donnino Multiservizi ha permesso di individuare il trasgressore che ha provveduto a rimuovere tutto ed è stato sanzionato. Non credo ripeterà mai più un gesto simile. Grazie a tutti! #fidenza #ambiente #collaborazione (presso Fidenza, Italy) https://www.instagram.com/p/CkaeYmVt-0Q/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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A Padova decine di realtà sociali, associazioni e singolarità stanno aderendo all’assemblea per la costituzione di una Rete cittadina contro il razzismo e per l’inclusione sociale, che si terrà giovedì 31 gennaio alle 20.30 in Sala Diego Valeri. Di seguito l’appello.
Rivolgiamo questo appello a: singole cittadine e cittadini, associazioni di volontariato, gruppi informali e di solidarietà attiva, associazioni sportive e culturali, cooperative sociali, avvocati e giuristi, operatori sociali e legali, scuole di italiano, comunità migranti, artisti, studentesse e studenti, docenti e ricercatori, personale medico e sanitario.
Il 27 novembre la Camera ha votato la conversione in legge del Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione che dal 5 dicembre, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è diventato a tutti gli effetti Legge dello Stato. I primi effetti devastanti del decreto, tuttavia, già si intravedevano il 5 ottobre con l’entrata in vigore delle misure.
La legge Salvini concorre nel togliere sempre più tutele e garanzie alle persone migranti, criminalizzando solidali e ONG, togliendo risorse e strumenti a chi quotidianamente è impegnato nell’accoglienza, sostituendo a quest’ultima CPR e forme di trattenimento del tutto inumane. Inoltre, la legge Salvini colpisce anche tutti noi quando, nel lato della pubblica sicurezza, dota di uno strumento di tortura come il TASER le forze di polizia, amplia il dispositivo del DASPO urbano, penalizza le occupazioni abitative e degli spazi sociali e chi aiuta ad organizzarle, favorendo l’uso delle intercettazioni, e ri-penalizza (depenalizzato nel 1999) il blocco stradale, minando il diritto a manifestare di tutti. Il terreno delle lotte che in questi anni hanno investito il settore della logistica è un esempio di cosa si rischia: i lavoratori che in modo conflittuale, rallentando i camion e bloccando i magazzini hanno fatto emergere l’illegalità diffusa del sistema delle cooperative e degli appalti selvaggi (non è un caso il plauso di CONFETRA), potrebbero essere colpiti da provvedimenti repressivi sia per quanto riguarda restrizioni di libertà, sia per il rinnovo dei documenti e/o acquisizione della cittadinanza italiana.
L’obbiettivo sono, quindi, i nuovi poveri e chi è solidale nei loro confronti.
Per contrastare questa legge, da una parte, è già in essere un lavoro legale, a tutti i livelli (dalle aule di tribunale alla corte costituzionale), che giuristi, avvocati e giudici stanno portando avanti a partire dalle incongruenze e contraddizioni della legge, fino agli elementi chiaramente incostituzionali.
In questi giorni poi abbiamo la presa di posizione di numerosi Sindaci, fra cui quello di Padova, e delle relative amministrazioni che dimostrano come le prescrizioni di questa legge siano inapplicabili e generino a loro volta ulteriori problemi di gestione del territorio.
Dall’altra, sarà fondamentale l’azione attiva da parte di tutta quella parte di società civile che si rende indisponibile da subito a rispettare il diktat di razzismo ed esclusione di cui la Legge Salvini è solo la punta dell’iceberg, fra le politiche portate avanti dal "Governo del cambiamento".
Questa è la parte di società che abbiamo intercettato nel processo locale di costruzione verso la Manifestazione nazionale #Indivisibili a Roma del 10 novembre scorso, che ha visto fianco a fianco attivisti, studenti, operatori dell’accoglienza, giuristi, volontari, disoccupati, precari, lavoratori, cittadine e cittadini riempire in 100mila le strade della capitale.
Noi stiamo cogliendo alcuni dei primi effetti della legge Salvini, in particolare l’esclusione si sta manifestando sempre più nel costringere ragazze e ragazzi a vivere in strada, in un periodo caratterizzato dall’emergenza freddo. Questo pone fin da subito una problematica di tipo abitativo. Ma accanto a questo, pensiamo che ogni realtà sociale o singola persona impegnata nel territorio possa riportare una esperienza diretta delle conseguenze materiali sulla vita quotidiana di chi subisce questa sistematica esclusione.
Pensiamo sia necessario costruire tutti assieme una forte risposta sociale nei territori con pratiche che riescano a disinnescare l’invisibilità a cui sono condannati i migranti.
Crediamo che, vista la portata dell’attacco, sia necessario non pensare a risposte individuali ma articolate e sociali che vedano la collaborazione di tutti quei soggetti organizzati o singoli che già agiscono in direzione contraria rispetto al comando razzista e discriminatorio. Riteniamo quindi importante, creare una rete ampia, in grado di includere l’insieme eterogeneo di realtà che si trovano impegnate nel territorio “in prima linea” - anche con pratiche differenti ma comuni nell’obiettivo di proporre azioni di cooperazione e di mutualismo -, facendo dell’intera città di Padova una Comunità Rifugio, una città dove si continuino ad alimentare gli anticorpi sociali a questa legge.
Per fare questo proponiamo un incontro pubblico, giovedì 31 gennaio 2019 alle ore 20.30, durante il quale conoscerci, scambiarci pratiche che già sono attive, pensare assieme nuovi percorsi, iniziative pubbliche e progetti comuni di inclusione, per spegnere insieme la miccia della bomba sociale rappresentata dalla legge Salvini.
Parteciperanno al percorso di costruzione di una rete cittadina contro il razzismo e per l’inclusione sociale (per info scriveteci una mail a [email protected])
Vedi qui la lista aggiornata dei partecipanti
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Venezia: iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno degli scatolettisti e dei borseggi
Venezia: iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno degli scatolettisti e dei borseggi. In prossimità della Stazione di Venezia Santa Lucia, la Questura di Venezia, in collaborazione con la Polizia Ferroviaria di Venezia, ha dato il via ad un importante progetto di sensibilizzazione dei cittadini e dei turisti in visita alla città lagunare sul fenomeno dei borseggi, nonché sulle truffe ordite attraverso il gioco delle "tre scatolette", attraverso l'allestimento di uno stand presso il quale... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Polizia di Torino sgomina traffico stupefacenti, sei arresti
Per corruzione ai domiciliari tre donne per documenti stranieri (ANSA) – TORINO, 05 MAG – La squadra mobile della polizia di Torino, in collaborazione con i colleghi di Frosinone, Verona e Monza, negli scorsi giorni ha portato a termine due operazioni, ‘New Bottom Barrel’ e ‘Corsia preferenziale’. Diversi gli arresti. Nella prima inchiesta, avviata dalla procura torinese nel 2017, sei cittadini…
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Droga, coltelli e macete, arrestate tre persone grazie a segnalazione Youpol
Livorno 9 maggio 2022 – Nella serata di ieri, a seguito di segnalazione giunta sul portale Youpol per probabile attività di spaccio in Via del Pantalone; gli agenti della volante della polizia procedevano all’arresto di tre persone Si tratta di un cittadino Tunisino 32 enne e due cittadini marocchini di 23 e 45 anni. L’operazione, resa possibile grazie alla stretta collaborazione tra polizia di…
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Rosignano: Abbandono dei rifiuti, situazione fuori controllo
Il Coordinatore comunale di Rosignano M.mo di Forza Italia Giacomo Conforti: "linea dura nei confronti dei cittadini indisciplinati che non rispettano le regole relative al conferimento dei rifiuti" C’è purtroppo un quadro ancora desolante di abbandoni di rifiuti di ogni tipo ed è chiaro che c’è bisogno di un cambio culturale, una più matura coscienza collettiva, ma nel frattempo è utile reprimere con severità gesti che sono tanto inspiegabili quanto ignobili. Deve essere intrapresa un’azione congiunta tra Polizia Municipale, REA (gestore per la raccolta dei rifiuti) e cittadini, per cercare di porre rimedio all’incivile fenomeno di abbandono di rifiuti nelle strade e nelle campagne di tutto il territorio comunale. Non è possibile assistere ancora oggi a comportamenti di questo genere, da parte di chi non ha cura dell’ambiente in cui viviamo. È una questione di educazione civica e di informazione, ma c’è anche chi pur sapendo che esistono altre modalità, va comunque a scaricare materiali edili o di sgombero in campagna e nei pressi dei cassonetti. Il piano deve prevedere un contrasto più incisivo da parte della Polizia Locale contro i reati ambientali e l’abbandono abusivo dei rifiuti, individuando i trasgressori attraverso il monitoraggio dei punti di abbandono con l’ausilio delle telecamere dislocate nel territorio comunale, l’ispezione del contenuto dei rifiuti abbandonati e una sanzione. È urgente bloccare energicamente questa forma di inciviltà, avendo come obbiettivo paesi più puliti e il rispetto del programma di raccolta porta a porta, condiviso e rispettato da un’ampia maggioranza di cittadini sensibili alla cura della propria città e dell’ambiente. Le nostre proposte sono: - Mappatura e costante controllo di Polizia Municipale delle zone più a rischio di illecito abbandono di rifiuti sul territorio comunale, anche con la collaborazione della locale organizzazione di Protezione civile. - Installazione, sulla base della normativa vigente e del regolamento comunale sulla videosorveglianza, di un sistema di videocontrollo di punti sensibili del territorio con telecamere mobili e postazioni fisse - Percorso di coinvolgimento e sensibilizzazione della cittadinanza sul tema e sul controllo del territorio con l'eventuale istituzione dei collaboratori ambientali, gruppi di cittadini volontari, che dopo adeguata formazione condotta dalla Polizia Municipale, potranno svolgere un ruolo di vigilanza ambientale del territorio segnalando l'abbandono illegale dei rifiuti o danneggiamenti al patrimonio pubblico. Deve essere attuata una seria ed efficace attività di prevenzione, controllo e fermezza certamente, ma allo stesso tempo dobbiamo coinvolgere alla condivisione e alla partecipazione i cittadini, perché la qualità dell’ambiente del nostro Comune passa dall’impegno e dalla collaborazione di tutti Giacomo Conforti, Coordinatore comunale di Rosignano M.mo di Forza Italia Follow @FI_Toscana
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