#Ordine di carcerazione
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Arrestato un Soggetto con Ordine di Carcerazione: Operazione della Polizia di Stato di Alessandria
La Polizia di Stato di Alessandria arresta un uomo ricercato per diversi reati grazie all’intervento tempestivo della Squadra Volante durante un’operazione di controllo del territorio.
La Polizia di Stato di Alessandria arresta un uomo ricercato per diversi reati grazie all’intervento tempestivo della Squadra Volante durante un’operazione di controllo del territorio. Alessandria – 21 ottobre 2024 – Nell’ambito delle attività di controllo del territorio, la Polizia di Stato di Alessandria ha arrestato un uomo di origine marocchina, gravato da un ordine di carcerazione per una…
#arresto Alessandria#arresto marocchino#arresto notturno#arresto per furto#attività di controllo#collaborazione cittadini-polizia#condanna definitiva#Controllo del territorio#criminalità Alessandria#forze dell’ordine Alessandria#Fotosegnalamento#furto e rapina#Giustizia#lesioni personali#lotta alla criminalità#operazione di sicurezza#Operazioni di Polizia#Ordine di carcerazione#Polizia di Stato#polizia e criminalità#prevenzione crimine#reati contro la persona#reati gravi#Sala Operativa Polizia#segnalazioni cittadine#Sicurezza Pubblica#Sicurezza Urbana#spaccio di stupefacenti#Squadra Volante#tutela dei cittadini
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Genova: attività finalizzata al contrasto degli ingressi illegali in porto e aeroporto, 2 arresti della Polizia di Frontiera La Polizia di Stato ha tratto in arresto un 33 enne tunisino per esecuzione di ordine di carcerazione e un 33enne iraniano per possesso di documenti di identificazione falsi.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Ha violato la misura cautelare a cui era sottoposto: 34enne arrestato e portato in carcere I carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro, in esecuzione di un ordine di carcerazione... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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ᗩᗪᗪIO ᑕᖇISTIᗩᑎᕮSIᗰO: TᗩᑎTI SᗩᒪᑌTI, ᗩᑎᑕᕼᕮ Sᕮ ᑎOᑎ ᑕI SIᗩᗰO ᗩᗰᗩTI ᗩᖴᖴᗩTTO.
Chi crede in qualcosa (ha fede), crede perché è stato educato male dalla famiglia, dalla scuola e dallo Stato, ovvero non è stato messo nelle condizioni di comprendere l'alternativa sana alla fede, scientifica: prendere in considerazione solo ciò di cui esistono prove.
𝗟𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗮𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗲𝗱𝗲, 𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼, 𝗱𝗮 𝗮𝗱𝘂𝗹𝘁𝗲, 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀: distorgono, non per loro colpa, le percezioni del quotidiano; non riescono a catturare la realtà in modo macroscopico, così quanto sono impotenti nel prevedere le conseguenze delle loro azioni negative. Vivono nella completa casualità, nel pregiudizio, perché non sono stati aiutati, dagli adulti che li hanno circondati da piccoli, a fare ordine fra i propri pensieri e quelli indotti, dall'esterno, fuorvianti, intrisi di moralità. E, altra questione da non sottovalutare, non sono in grado di imparare dagli errori, perché pensano di avere sempre ragione in virtù del fatto che i loro errori sono approvati dalla religione che professano.
Saper prevedere le conseguenze delle proprie azioni, saper assegnargli un valore positivo o negativo prima di agire, si chiama 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 - ed è fondamentale anche per creare una vita privata priva di tensioni e amarezze, dove gli altri, intorno, vicini familiari o amici, o animali da compagnia, non vengono percepiti come schiavi, come subalterni, né come oggetti di conforto.
E' più individualista una persona indottrinata dalla fede rispetto a quanto lo sia chi viva svincolato dalla moralità religiosa, perché la quotidiana illusione che esistano esseri immaginari, onnipresenti, onnipotenti, capaci di intendere, volere e pure aggiustare il tiro delle proprie azioni, o punire terzi che ledono, si scontra costantemente con una realtà sconfortante: non accade mai. L'unica maniera per fare si che un soggetto, adulto, moralizzato, si renda consapevole delle lesioni causate o che causa agli altri o a noi, è l'azione umana (l'unica possibile): carcerazione a scopo rieducativo o il far pesare errori gravi, togliendogli ogni forma di perdono - cioè fare in modo che esistano una o più persone in grado di ricordargli, per tutta la vita, che quel comportamento è inaccettabile, affinché non lo attui ancora. 𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐢 𝐞̀ 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨, 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐮𝐫𝐭𝐫𝐨𝐩𝐩𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐚𝐧𝐭𝐢𝐥𝐞, 𝐢𝐥 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐮𝐧 𝐯𝐢𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐞 𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞, 𝐜𝐨𝐧 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞.
Un soggetto fortemente indottrinato da una qualsiasi religione, davanti ad un problema complesso, o fugge o lo affronta con disonestà intellettuale (compie reati, come mentire o rubare o corrompere); un soggetto razionale, tende ad evitare i problemi complessi, a prevenire momenti di pressione, e davanti ad un problema complesso, non evitabile, si ferma e inizia a ragionare sul modo di affrontarlo, attuando una strategia positiva che causi meno male possibile a se stesso o agli altri - o, al massimo, facendo ricadere su se stesso il male peggiore, affinché altri, soprattutto più fragili di lui, non subiscano torti, ma ne traggano benefici, nel lungo periodo. 𝐄' 𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢: 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞, 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢.
Meno disponiamo della tendenza ad illuderci (di avere fede in ciò che non esiste, come la fede nelle divinità, la fede negli spiriti, la fede in miti come il destino, il karma, la fortuna o la sfortuna... (che nella loro palese inesistenza, non posso minimamente condizionarci la vita), meno dolore proveremo, e meno dolore distribuiremo agli altri, nella forma dell'invidia e delle rivendicazioni reazionarie. 𝐋𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞, 𝐧𝐞𝐥 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨, 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨𝐫𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐫𝐬𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐨 𝐧𝐢𝐜𝐡𝐢𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨, 𝐦𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀.
E' così, attraverso illusioni religiose e ridicole feste della mamma e del papà (ridicole per la visione, da non senzienti, pari a quella di un battere) e campagne denigratorie contro le donne che abortiscono, che siamo arrivati ad un Paese sano, che ha rigurgitato i ruoli, li ha sputati, con sempre più scarsa adesione alla moralità religiosa, e sempre più anziani intolleranti lasciati soli a covare rancore, presi in giro pure dalla politica, giustamente denigrati o rinchiusi in residence-ghetto, affinché tacciano per sempre e smettano di vomitare frasi prive di senso contro figli e nipoti; 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐚 𝐬𝐢 𝐞𝐯𝐨𝐥𝐯𝐞, 𝐢𝐦𝐩𝐚𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢, 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨𝐧𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐯𝐮𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐳𝐞 - 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐞, 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞𝐯𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐥𝐭𝐨, 𝐥'𝐞𝐦𝐚𝐫𝐠𝐢𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐥𝐨 𝐩𝐚𝐠𝐡𝐢𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐥𝐥𝐞𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢.
Lo paga chi, da intollerante, da massimo conservatore degli usi e costumi del passato, si ritrova nella condizione di essere lui quello che subisce intolleranza, perché ha continuato a insistere con le sue molestie, senza accorgersi di quanto questo allungasse la distanza fra lui e l'affetto meritato.
𝐄𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐢𝐧𝐧𝐞𝐬𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐟𝐫𝐚 𝐢 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐚𝐫𝐜𝐚𝐢𝐜𝐢 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐨𝐢𝐜𝐡𝐞́ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐮𝐧 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐢𝐧𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞𝐭. 𝐄𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐫𝐬𝐢, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐞, 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐝𝐮𝐥𝐭𝐢, 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐚𝐳𝐳𝐢𝐬𝐭𝐢, 𝐦𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢, 𝐦𝐢𝐬𝐨𝐠𝐢𝐧𝐢, 𝐱𝐞𝐧𝐨𝐟𝐨𝐛𝐢 𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐟𝐫𝐮𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐚𝐥 𝐠𝐞𝐧𝐨𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐯𝐞𝐫𝐢 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞, 𝐧𝐞𝐥 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐨𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢.
Nessuno più vede come buono l'aderire ad un patto generazionale, dopo aver assistito, impotente, negli ultimi decenni, ad una generazione più adulta del tutto insensibile alla natura, che fa sempre più animali prigionieri fra le mura domestiche; che sradica la natura, che cementifica irrazionalmente, che stravolge i delicati equilibri ambientali; che tratta i capi di allevamento, considerati come scarti, con una crudeltà indicibile; che sfrutta i poveri, che odia i diversi, che ha tentato di cacciarli il più lontano da se, descrivendoli come mostri, senza riuscirci.
𝐍𝐨: 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐞 𝐦𝐨𝐥𝐞𝐬𝐭𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐞 𝐩𝐮𝐫𝐞 𝐮𝐜𝐜𝐢𝐝𝐞𝐫𝐥𝐢 𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐮𝐫𝐥𝐢 𝐚𝐥 𝐬𝐮𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐨𝐦𝐢𝐧𝐚𝐧𝐭𝐞. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫𝐚𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢.
Perseverare nel sostenere, dalla campagna alla città, dal condominio ai social, dalle imprese, alle chiese e associazioni classiste, che i giovani di oggi siano il male assoluto (non è assolutamente vero!) non farà altro che aumentare la già ampia consapevolezza che la 𝑓𝑎𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, sia solo un enorme fallimento educativo; contribuirà a dimostrare quanto la famiglia tradizionale - cioè quella famiglia che alcuni definiscono cristiana, nata e cresciuta e percepita secondo la distorta moralità religiosa (detta anche patriarcale, poiché fonda i suoi principi sulla falsa percezione che i maschi siano migliori delle donne, e di cui molte donne - pure! - si convincono) è ciò che di peggio possa capitarti come adolescente; e che la famiglia tradizionale sia una scelta errata pure negli adulti, visto che buona parte di coloro che, negli ultimi tempi, si sono sposati (sposati nell'assurda convinzione di una superiorità morale o politica da sposati - gli stessi che trattavano gli altri, con scelte diverse, come esseri inferiori, bullizzandoli, ridendone...), si sono ben presto separati, hanno divorziato, hanno costruito un'ottima base di infelicità e insicurezza emotiva per i propri figli, nel momento più sbagliato, in fase di crescita. Perché accade questo? 𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐬𝐟𝐮𝐠𝐠𝐞.
L'esperienza ci insegna, se abbiamo tenuto bene le orecchie aperte quando noi eravamo dei ragazzini, che 𝐢𝐧 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐞𝐩𝐨𝐜𝐚 𝐞𝐬𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐫𝐝𝐢 𝐜𝐡𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐝𝐢𝐚, 𝐬𝐩𝐮𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐯𝐞𝐥𝐞𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢 (dimenticando di essere stati anche loro giovani controversi, a loro modo progressisti, sui cui i più vecchi, un tempo, sputavano); la storia, la letteratura ci dimostrano che in ogni epoca ci sono stati capi religiosi e anziani stupidi che profetizzavano la fine del mondo imminente, qualora i più razionali e i più giovani non avessero smesso di allontanarsi dai principi morali religiosi.
Cosa è accaduto, davvero? Come possiamo ben vedere, oggi, da vivi, nel tempo tutti quanti coloro che prevedevano sciagure apocalittiche per il genere umano non credente, sono morti - mortissimi! - e i non credenti, non solo sono vivi, alcuna divinità li ha puniti, ma si sono pure moltiplicati! e stanno benissimo. 𝐍𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧 𝐚𝐛𝐢𝐬𝐬𝐨 𝐢𝐧𝐟𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐚, 𝐟𝐚𝐜𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐧𝐢: 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐳𝐞; 𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐬𝐭𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐳𝐞.
Era prevedibile che, in mezzo a tanta melma religiosa, condita da politica di destra e sinistra clericale, sempre più imprudente con la lingua e i gesti, l'anticlericalismo e l'ateismo avrebbero avuto la meglio, senza alcuno sforzo; era prevedibile che nel ciclo continuo di femminicidi avvenuti in precise circostanze (uomini moralisti, moralizzati, che non tollerano la libertà femminile, poiché cresciuti in famiglie tradizionaliste dove le donne hanno meno coscienza dei propri diritti di una scopa), molti avrebbero imparato ad evitarla la melma religiosa, soprattutto in virtù di essere nati donne: ad evitarla anche ai loro figli. Ad evitare anche di far nascere figli (più ricorso a contraccezione, più attenzione verso un sesso non procreativo, più donne che non fanno figli in modo assoluto), in una realtà dove un cretino qualsiasi, se il figlio fosse nato gay o, semplicemente più sveglio di altri, si sarebbe sentito in diritto di molestarlo, di aggredirlo (in virtù di essere nonno, zio, prete, papa, vescovo, cardinale... o di essere un politico conservatore o di essere un assessore all'istruzione conservatore, totalmente fuori luogo in una scuola) fino al punto, come è accaduto nel caso di Cloe Bianco, di causarne la morte.
𝐀 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚, 𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐞𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐩𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐧𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐚𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐬𝐨𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐯𝐮𝐨𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐦𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐨𝐧𝐚𝐜𝐚, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢.
Ci sono molti modi per condurre una sana iconoclastia, che porti al progresso sociale, ad un futuro migliore dove la felicità venga percepita come un diritto di tutti, e dove il dolore non sia più considerato, in modo distorto, come capace di renderti persona virtuosa (come sostengono i preti, che di fatto si votano ad una vita da monarchi, del tutto privata anche dal sacrifico di lavorare per mantenersi): o crei un movimento culturale visibile, che stacchi il crocifisso, e imbratti i simboli religiosi , come è accaduto in altri contesti vincenti, o, semplicemente, 𝐟𝐚𝐢 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐧𝐨, 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐨, 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨, 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐫𝐧𝐞 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢.
Lo spettacolo indecente, quotidiano, incessante dei conservatori delle tradizioni, propagatosi tramite i media e i social, o nelle nostre vite, ha allontanato sempre più persone dalla fede e pure dalla voglia di procreare, dando un notevole vantaggio al femminismo, visto che meno figli battezzati, meno figli indottrinati alla fede, significa meno intolleranza in circolazione, destinata a morire con gli ultimi credenti intolleranti.
C'è un momento preciso in cui i fantomatici, teorici buoni valori cristiani hanno iniziato a inabissarsi in questo Paese: sono colati a picco con la pratica: con quelle scialuppe di immigrati affogati nel mare; 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐟𝐞𝐝𝐞𝐥𝐢 𝐞 𝐜𝐥𝐞𝐫𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐢𝐠𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐚𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, 𝐬𝐮𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨, 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 �� 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐫𝐚𝐠𝐢𝐥𝐢: 𝐥𝐢̀, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐥'𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐞𝐫𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐨 - e non per mano di una spinta anticlericale, atea, ma per i denti affilati e la sete di sangue che, anche le nonnine che sembravano tanto buone e care, con le loro casette di marzapane piene di santini e madonnine, hanno mostrato davanti ai nipoti, davanti al telegiornale, contente nel vedere i poveri soffrire e morire.
𝐂'𝐞̀ 𝐜𝐡𝐢, 𝐬𝐢 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐝𝐞𝐯𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨 - 𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞, 𝐚 𝐟𝐚𝐫 𝐢𝐦𝐩𝐥𝐨𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐮 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐝𝐞 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐭𝐚, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐚𝐧𝐢. Da soli. Tutto da soli.
Non hanno avuto nemmeno bisogno che noi atei spingessimo con le nostre parole o ci presentassimo nei media pretendendo un contraddittorio nei programmi a contenuto religioso: hanno fatto tutto da soli. Non possono incolpare nessuno, se non loro stessi: di essersi dimostrati, dal passato fino ad oggi, profondamente mostruosi.
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Avevano in casa più di 8 chili di droga, arrestata una coppia
Alla vista dei carabinieri, arrivati a casa sua per eseguire un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale di Bari, ha tentato di fuggire ma è stato bloccato. E nell’appartamento di Mola di Bari che il 39enne condivideva con la compagna di 43 anni, i militari hanno ritrovato 7,5 chili di marijuana e 1,1 chilo di hashish. Per questo i due sono stati arrestati in flagranza per detenzione…
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Eseguito Ordine di Carcerazione per Condannato per Spaccio di Sostanze Stupefacenti
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6 ago 2023 13:45
LE FURBONE CON IL PANCIONE – NUOVA PUNTATA DELLA TELENOVELA “BORSEGGIATRICI ROM INCINTE”: A MILANO UNA 32ENNE BOSNIACA DEVE SCONTARE NOVE ANNI DI CARCERE PER FURTO, MA NON PUÒ ESSERE PORTATA IN CELLA, PERCHÉ STA ASPETTANDO IL SUO DECIMO FIGLIO – LA DONNA, RICERCATA DA TEMPO, È STATA RINTRACCIATA IN UN HOTEL DI MONZA, DOVE ALLOGGIA INSIEME AL COMPAGNO. MA NONOSTANTE LE NUMEROSE CONDANNE E UN ORDINE DI ESECUZIONE, NON L’HANNO POTUTA ARRESTARE. E ORA, POTRÀ TORNARE AL “LAVORO” -
Estratto dell’articolo di Cristina Bassi per “il Giornale”
Deve scontare nove anni di carcere per furto ed è stata rintracciata dalla polizia, ma a soli 32 anni è incinta del decimo figlio e quindi non può essere portata in cella. Alla borseggiatrice seriale è già stato vietato, alcuni mesi fa, di entrare nella metropolitana di Milano, terreno di caccia di chi punta a borsette e portafogli. Anche questa volta il fermo da parte delle forze dell’ordine della giovane donna bosniaca non avrà seguito.
La 32enne è stata trovata in un hotel di Monza. Era da tempo ricercata perché appunto pendeva su di lei un ordine di esecuzione penale emesso dalla Procura di Imperia. Deve scontare una condanna a nove anni di reclusione per reati contro il patrimonio e la persona (furti e scippi). È incinta e madre di nove figli, alloggiava nell’albergo insieme al proprio compagno. Nella notte del 3 agosto la Questura di Monza ha ricevuto una segnalazione relativa alla presenza della donna ricercata. Intorno alle 3.45 una Volante è intervenuta nell’hotel per verificare.
I poliziotti hanno effettivamente trovato la 32enne destinataria dell’ordine di carcerazione e hanno approfondito i controlli in archivio su di lei e i suoi precedenti, che sono risultati numerosi.
È emerso che fin dal 2004, e fin da quando aveva 13 anni, aveva iniziato a commettere furti, che negli anni sono diventati decine e altrettante sono state le occasioni in cui è stata fermata. A suo carico anche violazioni in materia di armi e reati in materia di immigrazione. Per questo in diverse città italiane le era stato vietato più volte l’accesso a stazioni ferroviarie e metropolitane. A causa dei continui tentativi di borseggio nel marzo di quest’anno il questore di Milano le aveva inibito di accedere all’intera rete metropolitana e ferroviaria cittadina per dodici mesi, compresi gli accessi di superficie e le immediate vicinanze.
È risultato inoltre che la donna ha precedenti per false attestazioni delle proprie generalità […] Le numerose condanne […] avevano portato all’emissione di un provvedimento giudiziario di unificazione delle pene, con un ordine di esecuzione per un totale di quasi nove anni di reclusione ancora da espiare e una multa di 4.060 euro da pagare. Tuttavia, in ogni occasione in cui veniva fermata, la donna risultava essere in un situazione che ne impediva la carcerazione. […] Anche in questo caso la 32enne ha mostrato agli agenti un certificato medico che ne attesta lo stato di gravidanza. I poliziotti quindi hanno preso atto del non luogo a procedere e hanno avvisato il magistrato, che provvederà a disporre un nuovo differimento dell’esecuzione della pena residua. […]
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Fermato per un controllo è risultato ricercato, arrestato
Fermato per un controllo è risultato ricercato, arrestato
Collesalvetti (Livorno) 23 maggio 2023 I Carabinieri della Stazione di Collesalvetti hanno eseguito un ordine di carcerazione a carico di un cinquantenne pisano che doveva scontare una pena di 4 mesi di reclusione a seguito di una condanna emessa dal Tribunale di Pisa. L’uomo, sulla scorta delle indagini dei Carabinieri, è stato riconosciuto colpevole di un furto all’interno di un supermercato di…
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Buccinasco : La Polizia locale arresta un latitante da cinque anni
Durante un normale posto di blocco, gli agenti hanno lo hanno fermato mentre viaggiava in auto con una donna. Da controlli ulteriori, è risultato che l’uomo, classe 1978, aveva precedenti e su di lui pendeva un ordine di carcerazione (more…) “”
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Priolo Gargallo: Carabinieri arrestano 34enne per violenza sessuale di gruppo I Carabinieri della Stazione di Priolo Gargallo hanno arrestato e associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa un 34enne, con precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti, in esecuzione di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Favara, era ricercato perchè colpito da un ordine di carcerazione: arrestato muratore 27enne
Favara, era ricercato perchè colpito da un ordine di carcerazione: arrestato muratore 27enne Ricercato, si era reso irreperibile, facendo perdere le proprie tracce.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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FAVIGNANA: RAPINA, RICETTAZIONE E LESIONI PERSONALI COMMESSI NEL 2012. IN CARCERE 50ENNE
FAVIGNANA: RAPINA, RICETTAZIONE E LESIONI PERSONALI COMMESSI NEL 2012. IN CARCERE 50ENNE
I Carabinieri della Stazione di Favignana hanno arrestato, per i reati di rapina, ricettazione e lesioni personali, un pregiudicato trapanese classe 73, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Palermo, dovendo lo stesso espiare una pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione per i predetti reati commessi ad Erice (TP) tra il 20 ed il 21…
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Due arresti a Cosenza: una 52enne che si era sottratta ad ordine carcerazione e un 49enne per detenzione illecita di droga
https://www.cosenzapage.it/media/2022/12/Caserma-Grippo-con-logo.jpg - #CosenzaPage Due arresti a Cosenza: una 52enne che si era sottratta ad ordine carcerazione e un 49enne per detenzione illecita di droga COSENZA – arresti operati dai carabinieri della stazione di cosenza centro. A Cosenza, i Carabinieri della Stazione di Cosenza Centro hanno rintracciato e tratto in arresto una 52enne romena che si era sottratta ad …
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Arrestato in Spagna il boss Rullo. Era latitante da tre mesi
AGI – Feste amare per il boss Nicola Rullo, arrestato da latitante dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli dopo una fuga durata tre mesi. Rullo era sfuggito a un ordine di carcerazione a settembre di quest’anno. Il braccio destro del fondatore del clan, Edoardo Contini, è stato rintracciato in Spagna, sulla base delle informazioni acquisite e dell’attività investigativa condotta dai…
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Giro Baby Squillo, Carabinieri Spoleto eseguito ordine carcerazione di un 60enne per sfruttamento della prostituzione from Umbria Journal TV on Vimeo.
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Milano 12 dicembre 1969 - Piazza Fontana, Strage di Stato - Osservatorio Repressione
A Milano il 12 dicembre 1969 una bomba esplode nella Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, provocando 17 morti e 88 feriti. La Strage è fascista e di Stato e, nel pieno dei movimenti di massa di studenti e operai del biennio 68-69 che mettevano seriamente in discussione – in tutto il Paese – lo stato di cose presenti, inaugura la “Strategia della tensione”. Nello stesso orario a Roma scoppiarono altre bombe. Infine, nella banca Commerciale di Milano venne trovata una borsa contenente una bomba che venne fatta esplodere in tutta fretta, eliminando una prova preziosa per le indagini.
Immediatamente – a dimostrazione di un disegno preordinato – le indagini, pur senza alcun indizio, seguirono la pista anarchica che allo stesso tempo venne subito gettata in pasto alla stampa e all’opinione pubblica. Il commissario Luigi Calabresi, alle 19,30 (3 ore dopo la strage) fermò alcuni anarchici davanti al circolo di via Scaldasole. Nella notte vennero illegalmente fermate circa 84 persone, tra cui Giuseppe Pinelli. La sera del 15, dopo 3 giorni di continui interrogatori, il militante anarchico Giuseppe Pinelli morì volando dal 4° piano della Questura (i verbali della Polizia parleranno di “malore attivo”).
Le inchieste dal basso dei movimenti studenteschi e operai di quel periodo, e solo successivamente il processo giudiziario (che comunque non porterà mai alla condanna dei reali responsabili), stabilirono quello che era chiaro a tutti da subito: dietro la strage c’era la mano dei militanti neofascisti di Ordine Nuovo.
Abbiamo parlato della Strage fascista e di Stato di piazza Fontana con Elia Rosati, docente a contratto di Storia Contemporanea all’Università Statale di Milano e autore, insieme ad Aldo Giannuli, del libro “Storia di Ordine Nuovo” (ed. Mimesis). Ascolta o scarica.
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A Milano movimenti e realtà in piazza per ricordare la strage fascista e di stato di 49 anni fa, quella di Piazza Fontana e della bomba scoppiata alla Banca Nazionale dell’agricoltura il 12 dicembre 1969. Ci parla dell’iniziativa Walter Boscarello di Memoria Antifascista Ascolta o scarica
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da Radio Onda d’Urto
la cronologia
12 dicembre 1969 Alle 16 e 37 esplode una bomba nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana, a Milano: alla fine si conteranno17 morti e 88 feriti;
15 dicembre 1969 Fermato subito dopo la strage, l’anarchico Giuseppe Pinelli precipita dal quarto piano della questura di Milano, della quale il commissario Calabresi è vice capo dell’Ufficio politico;
16 dicembre 1969 Vengono arrestati gli anarchici Pietro Valpreda e Mario Merlino (che poi si scoprirà essere un neofascista infiltrato);
23 febbraio 1972 A Roma si apre il processo sulla Strage. Successivamente verrà trasferito a Milano e poi, per motivi di ordine pubblico, a Catanzaro;
3 marzo 1972 Vengono arrestati i neofascisti Franco Freda, Giovanni Ventura e Pino Rauti. Le indagini evidenziano legami tra l’estrema destra eversiva e i servizi segreti italiani;
7 maggio 1972 Elezioni anticipate. Il neofascista Rauti viene eletto in parlamento con l’Msi. Il manifesto candida Valpreda, che non viene eletto;
17 maggio 1972 Il commissario Luigi Calabresi viene ucciso a Milano;
29 dicembre 1972 Valpreda viene scarcerato; 27 ottobre 1975 Il giudice D’Ambrosio chiude le indagini sulla morte di Pinelli. Tutti prosciolti gli agenti della polizia. La caduta dalla finestra della questura sarebbe avvenuta per un «malore attivo»;

18 gennaio 1977 Si apre a Catanzaro il processo per la Strage. Andreotti depone sul coinvolgimento dei servizi segreti e, davanti ai giudici, dice per trentatré volte «non ricordo»;
4 ottobre 1978 La polizia accerta la scomparsa di Freda; 16 gennaio 1979 Ventura fugge all’estero;
23 febbraio 1979 Sentenza di Catanzaro: ergastolo per Freda, Ventura e per l’altro neofascista Giannettini; 4 anni e 6 mesi per Valpreda e Merlino, condannati per associazione a delinquere. Pene minori per alcuni membri dei servizi segreti;
12 agosto 1979 A Buenos Aires viene arrestato Ventura; 23 agosto 1979 Freda viene arrestato in Costa Rica; 22 maggio 1980 A Catanzaro comincia il processo d’Appello;
20 marzo 1981 Sentenza del processo d’appello: tutti assolti per la strage di Piazza Fontana. Freda e Ventura condannati a 15 anni per le bombe di Padova e Milano del 1969. Confermate le condanne per Valpreda e Merlino;
19 giugno 1982 La Cassazione annulla la sentenza d’Appello di Catanzaro; 23 dicembre 1982 Nell’ambito di una nuova indagine sulla strage, la procura di Catanzaro ordina l’arresto del neofascista Stefano Delle Chiaie; 13 dicembre 1984 a Bari comincia il nuovo processo d’Appello;
1 agosto 1985 Tutti assolti nel processo di Bari. Condanne per reati minori per esponenti dei servizi segreti; 27 marzo 1987 A Caracas viene arrestato Delle Chiaie; 26 ottobre 1987 A Catanzaro comincia un nuovo processo. Imputati i neofascisti Massimiliano Fachini e Delle Chiaie; 20 febbraio 1989 Tutti assolti a Catanzaro. La procura aveva chiesto l’ergastolo per gli imputati; il 5 luglio 1991 La Cassazione conferma la sentenza di Catanzaro;
Primavera/estate 1995 Il giudice Guido Salvini indaga sul mondo della destra neofascistia A luglio Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi vengono indagati per la strage; 14 giugno 1997 Ordine di carcerazione per Zorzi e Maggi;
8 giugno 1999 Viene disposto il processo per Zorzi, Maggi e altri neofascisti; 30 giugno 2001 Zorzi e Maggi vengono condannati all’ergastolo;
6 luglio 2002 A 69 anni muore Pietro Valpreda;
12 marzo 2004 La Corte d’Appello di Milano assolve Zorzi, Maggi e gli altri neofascisti; 3 maggio 2005 La Cassazione conferma la sentenza. I familiari delle vittime della strage dovranno pagare le spese processuali.
(Mario Di Vito da il manifesto)
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