#ciclo di eventi
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Biblioteca Comunale "Roberto Allegri" di Serravalle Scrivia: Una lunga storia d’amore con la musica: conversazioni su Gino Paoli con Roberto Paravagna
Un viaggio tra musica, aneddoti e successi nella carriera di uno dei più grandi cantautori italiani
Un viaggio tra musica, aneddoti e successi nella carriera di uno dei più grandi cantautori italiani Giovedì 10 ottobre 2024, alle ore 17:00, la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia ospiterà un evento imperdibile per gli amanti della musica italiana: Una lunga storia d’amore con la musica. Roberto Paravagna, giornalista e conduttore radio-televisivo, condurrà una…
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Re di Bastoni.
"Il battito profondo dell'Umano"
Questo "momento emotivo" ci ricorda con estrema forza che siamo tutti Materia. Siamo carne e ossa, sangue e sudore.
Che nessuno è esente dalle cadute, dalle miserie umane, dalle difficoltà, dalle incoerenze, dalle passioni sfrenate.
Puntare il dito sugli errori altrui è continuare a proiettare all'esterno qualcosa che ci appartiene, che ci rende vulnerabili, fragili, deteriorabili.
Novembre ci vuole "veri". Non "perfetti".
Ci chiede di entrare senza timore nella parte oscura di noi stessi, nell'ambivalenza e nell'incoerenza del nostro "stare al mondo".
Senza giudizio, senza condanne.
Colui che crede di essere "meglio", avrà pane per i suoi denti nelle prossime ore. Perché è più facile "nascondere" dietro ad una maschera le nefandezze interiori, piuttosto che raccogliere il coraggio tra le mani e ammettere le naturali debolezze e fragilità di fronte ai sentimenti, ai rifiuti, alle ferite abbandoniche.
La vera Forza sta nell'ammettere ciò che è.
E' nel perseverare con la ricerca interiore, con il lavoro di guarigione profonda del trauma.
E' migliorare un passettino alla volta ciò che ci rende così lontani e distaccati dalla nostra originale "vibrazione natale".
Siamo tutti assassini spietati della nostra Bellezza, dei nostri Talenti, della nostra dimensione Affettiva.
Soprattutto nelle interazioni più intime con l'Altro.
Quando "restiamo", e invece dovremmo "andare".
Quando "giustifichiamo", e dovremmo "allontanarci".
Quando "sopportiamo", e dovremmo "reagire".
Quando "ci silenziamo", e dovremmo "parlare".
Tutti stiamo combattendo la stessa "guerra", lo stesso "conflitto interiore".
Ma c'è chi accetta di restare nella paura, nella negazione, nell'immobilismo, e chi invece si assume la piena responsabilità di se stesso e si spende anima e corpo per regalarsi la preziosa opportunità di avvicinarsi all'Amore vero. Quello onesto, quello sincero, quello gentile.
Novembre è crudo. Non ci guida attraverso lo Spirito. Non ci "porta fuori" o "in alto". Ci porta dentro. Nei bassifondi. Nelle viscere della Terra. Ci inghiottite.
Si preoccupa di risanare il "contenuto", non di donarci una via di fuga, o delle ali di cera per volare via.
Ci inonda di Verità, in tutte le sue mutevoli forme, in tutte le sue espressioni terrene, in tutte le sue dense sfaccettature.
Questo "Autunno caldo", nelle sue ultime imponenti battute, vuole portare a chiusura un ciclo planetario caratterizzato da eventi e trasformazioni umane, legate agli aspetti più profondi e oscuri dell'emotività, della sensorialità, dell'attaccamento, della dipendenza affettiva, della paura di perdere, della tristezza, dell'angoscia di morire a noi stessi e alle nostre mancanze.
In questi giorni, avremmo tutti bisogno di un abbraccio umano.
E lo troveremo. Molto presto. Forse anche oggi.
Sarà sincero e leale. Avvolgente e onesto.
Non sarà "bisogno", non sarà "attaccamento", sarà Amore.
Non idealizzato, spiritualizzato o santificato.
Sarà terreno. Sarà carne e ossa.
Sarà emozione e gentilezza. Sarà voce e calore.
Sarà paterno e materno insieme.
E quando ciò accadrà, sentiremo di "essere cresciuti", di aver maturato le radici sane dentro al terreno della Vita.
Accogliamo questi movimenti così intensi di Novembre come un "Dono".
Lo sono sotto ogni prospettiva di manifestazione.
Ci stanno portando a "sentire" tutto e meglio. Ci stanno regalando commozione, commiato, perdita, gratitudine, enfasi, ingiustizia, sentimento, ribellione.
Tutto.
Tutto amplificato e potente, intenso e profondo.
E quando si saranno calmate le acque emotive, nulla sarà come prima.
Nemmeno la credenza più ostinata. Nemmeno il ruolo più identificato, assodato e intoccabile.
Nulla.
Tutti giù dal piedistallo allora! Si spala nel fango tutti assieme.
Con un sorriso e tanta tanta volontà!
Mirtilla Esmeralda
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Fernando Arnò:
Fa caldo? Perché ci si sta meravigliando? Fa caldo perché siamo in estate e dovrebbe essere normale per un'area favorevolmente esposta come l'Italia. Posizionata com'è nel bacino centro-meridionale del Mediterraneo e "protetta" dalle Alpi a nord, si gode di un clima particolarmente favorevole per la maggior parte dell'anno.
Soprattutto fa caldo perché il sole è particolarmente attivo. Non era stato previsto, nonostante i modelli matematici, nonostante le conoscenze storiche circa la nostra stella, nessuno aveva ipotizzato un ciclo solare n° 25 così intenso. Superiore al ciclo solare 23 del 2003, probabilmente anche al ciclo solare 21 del 1982.
Perché qualcuno ignora, e preferisce continuare ad ignorare, che l'attività massima solare irradia più energia verso la Terra provocando un NATURALE incremento delle temperature. E, se sono coincidenti altri fattori NATURALI come l'ENSO (El Nino Southern Oscillation), ecco che le temperature diventano da presunto record...
Il numero mensile di macchie solari ha appena raggiunto il massimo degli ultimi 23 anni. L'ultima volta che le macchie solari sono state così numerose, il sole era sul punto di scatenare le Grandi Tempeste di Halloween del 2003 (Il ciclo solare più potente dopo quello del 1982), che includevano il più forte brillamento solare a raggi X mai registrato (X45) e una CME (Espulsione di Massa Coronale) così potente da essere stata rilevata dalla sonda Voyager ai margini del sistema solare. La riprova di un sole particolarmente attivo ed "irrequieto" negli eccezionali eventi delle "Aurore solari" visibili a bassissime latitudini, fino in Grecia.
Non ci si aspettava che il ciclo solare 25 fosse così forte. Quando è iniziato nel dicembre 2019, gli esperti avevano previsto che sarebbe stato un ciclo debole come il suo immediato predecessore, il ciclo solare 24. Se questa previsione si fosse avverata, il ciclo solare 25 sarebbe stato uno dei cicli solari più deboli in un secolo.
Invece, il ciclo solare 25 ha superato il ciclo solare 24 e potrebbe essere sulla buona strada per rivaleggiare con alcuni dei cicli più intensi del 20° secolo. Già nel maggio 2024 abbiamo assistito a una tempesta geomagnetica di classe secolare con aurore avvistate nel Pacifico meridionale, nell'America centrale e nel Sud Africa.
L'ultima volta che il numero di macchie solari è stato così alto, il sole era sul punto di provocare le Grandi Tempeste di Halloween del 2003, che includevano il più forte brillamento solare a raggi X mai registrato (X45) e una CME così potente da essere stata infine rilevata dalla sonda Voyager ai margini del sistema solare.
È questo Solar Max? Solo il tempo darà le risposte. Il numero di macchie solari potrebbe continuare ad aumentare nei prossimi mesi e, in base al comportamento dei cicli precedenti, possiamo aspettarci con sicurezza un'elevata attività solare per almeno altri 2 o 3 anni.
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Capricorno
22 dicembre – 19 gennaio
Siamo nella fase di Recupero dell’Anima del tuo ciclo a lungo termine, Capricorno. Ci sono state persone, vive o morte, che hanno ferito o sottratto parti della tua essenza più preziosa? Hai vissuto eventi dolorosi che hanno indebolito il tuo legame con i tuoi tesori interiori? Le prossime settimane saranno un momento eccellente per intraprendere meditazioni di riparazione e restaurazione. Invocherai agenti curativi ogni volta che recupererai frammenti perduti e mancanti della tua anima. Sii aggressivo nel cercare aiuti che possano sinergizzare i tuoi sforzi.
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La missione dei Mayans Galacticos ha origine dalle stelle. I diversi sistemi stellari comprendono una federazione integrale. Questa missione è iniziata molto tempo fa (per gli standard terrestri) ed è ancorata alle Pleiadi con diversi punti di partenza, tra cui Arturo, Antares e Sirio. Le Pleiadi sono anche conosciute come "l'ancora luminosa", che come il nostro sistema solare ruota intorno ad Alción (il Gran Sol Centrale), la stella principale delle Pleiadi, in un ciclo di 26.000 anni. La missione è multidimensionale, anche se con un'enfasi particolare sul settore Velatropa. Questa regione della nostra galassia è definita dalla pulsar Vela, situata nel braccio di Orione di quella che chiamiamo galassia della Via Lattea, più specificamente vlatropa 24: il nome in codice intergalattico del nostro Sole, Kinich Ahau. Il nostro sistema solare si trova al centro di un'area di 6.000 anni luce di diametro definita dalla pulsar Vela (V), un residuo di una supernova ad una velocità incredibile. Una pulsar è uno stato avanzato tardivo evoluto di quella che una volta era una supernova. Ricorda che Vela è solo un piccolo (ma potente) "microbo" nella galassia. Questa missione ha come oggetto la supervisione del sistema planetario Velatropa 24, con particolare attenzione sui cinque pianeti interni: Mercurio, Venere, Terra, Marte e Maldek (ora cintura di Asteroidi). La Sonda di Arturo descrive come questa zona di Velatropa 24, inclusa la Terra (Velatropa 24.3), sia diventata la zona di quarantena della libera volontà. Questa è anche l'area di un programma di sviluppo noto come "la caduta" 0 "peccato originale". Era conosciuto da esseri provenienti da altre parti diverse del sistema galattico, che all'interno della zona di quarantena della libera volontà ci sarebbe stato un processo di apprendimento che avrebbe focalizzato i rifiuti karmici di molti sistemi di mondi in una struttura che, inevitabilmente, avrebbe raggiunto un punto in cui il processo non sarebbe potuto andare oltre l'intero sistema di Kinich Ahau. Una volta messo in quarantena il problema nel settore Velatropa, gli "angeli custodi" potevano tenerlo d'occhio e con l’avvicinarsi dell'ora indicata, avrebbero aumentato la sorveglianza. Perché è necessario questo? Nel processo di evoluzione di questo sistema stellare, il pianeta Terra (V. 24.3) si è allontanato dalla frequenza del tempo naturale che funziona nel resto della vita nell'universo. La ragione per quella che è conosciuta come la civiltà dei Mayans e il sistema di astronomia e calendari matematici dei Mayans era aiutare a ristabilire il giusto corso del tempo sulla Terra. La matematica Mayans è il gioiello di questo sistema di conoscenza galattico portato sul nostro pianeta. L'Alto Mano di Sirio ha iniziato ad assistere a questa marcia degli eventi comprendendo la battaglia disputata nella mente umana collettiva. Un rimedio noto come l'Incantesimo del Sogno è stato inviato da Sirio attraverso il campo di forza di Arturo per aiutare gli esseri umani ad attraversare le dimensioni e riallinearsi con il loro destino dimensionale. I codici dell'Incantesimo del Sogno trasmessi a José Argüelles/Valum Votan descrivono in realtà il registro armonico dei movimenti per la stabilizzazione del sistema di Kinich Ahau (Sol o V. 24). I registri armonici delle orbite planetarie rispetto alle altre creano nel tempo cicli di sincronizzazione chiamati "Incantesimi del sogno" - il codice specifico dell'Incantesimo del sogno per questo tempo è noto come la nave del Tempo Terra. I codici matematici per la ristrumentazione della specie umana secondo una frequenza di tempo galattico/armonico. Questi codici sono stati ridotti al formato pratico del calendario di 13 lune e 28 giorni (sincronari) e si basano sui cicli di Sirio. Tutto questo fa parte della missione Maya Galactica. I Maya Galacticos sono navigatori e cartografi planetari del grande campo psichico terrestre, del sistema solare e oltre la galassia. Ciò significa che le loro percezioni, i loro modi di conoscere e comunicazione provengono da un alto grado di sintonia telepatica con il cosmo. Il calendario dei Maya galattici non è quello che sembra. Lo scopo di questo calendario (13 lune di 28 giorni) è in definitiva assicurarsi che la Terra sia sintonizzata con il nuovo raggio galattico. Come ingegneri sincronici, i Maya Galacticos hanno prima depositato questi codici sotto forma di quella che chiamiamo civiltà Maya e poi, come nuova dispensazione planetaria, sono arrivati i codici dell'Incantesimo del Sogno. Dopo che l'Incantesimo del Sogno è stato pubblicato, molti altri regali quadri/quintidimensionali sono seguiti per definire una via terrestre verso le stelle, conosciuta come ordine sincronico (sincrono). Da un lato, l'obiettivo di questi strumenti è impedire l'autodistruzione del pianeta, dall'altro è stabilizzare la coscienza del pianeta in una risonanza cosmica con la galassia locale, in modo che questo abbia un effetto sul Sole. Mentre il sole attraversa le sue crisi interne, si crea una stabilizzazione della frequenza solare che cambia la coscienza su questo particolare pianeta. Questa è una situazione unica nella fase finale dell'esperimento nel settore Velatropa, con la stella V. 24 (il nostro sole) e V. 24.3 (pianeta Terra) come i punti di interesse centrale. Pacal Votan è il capo della squadra di ingegneria di questo esperimento”. Lamat Estrella Maya 🙏🏼 La Legge del Tempo 13:20 Raffaele Capasso 💕
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Devo riconoscere che ultimamente la fortuna è dalla mia parte per quanto riguarda il ciclo che mi viene prima di eventi importantissimi.
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Giorni pensierosi, in cui la testa continua a macchinare ed io mi sento come smarrita. Confusa. Come quando bevi quel bicchiere in più e tutto attorno ti sembra ovattato. Direziono i pensieri in mille argomenti e situazioni e lascio che scorrano. Qualche giorno fa ho avuto la certezza di aver perso un'amicizia, per me molto importante e credo di doverlo ancora elaborare. Si fa fatica quando qualcosa che credevi indistruttibile si danneggia, ci si domanda cosa può essere andato storto, com'è potuto accadere e una serie di teorie ed ipotesi..ed è quello che succede nella mia testa. Ciclo e tempaccio non aiutano ed io vorrei troppe cose decisamente con troppi zuccheri, coccole ed altri pensieri proibiti. Mentre ho tutto questo nella testa mi chiedo se non mi stia un po' smarrendo, che è difficile rimanere sui propri passi quando vieni colta da tanti eventi tutti insieme, e la routine si scompiglia. Di nuovo. E non sai se ascoltare il cuore o la mente. Se di cuore ne metti troppo, se bisognerebbe frenarsi, se alle parole puoi credere... Se rischiare, provarci, se al contrario è meglio lasciar perdere. Se rivoluzionare quella stessa routine valga la pena. E la paura e l'insicurezza le senti insidiarsi piano, poco alla volta, far vacillare quella stabilità, i passi fatti. Non lo so, forse penso davvero troppo
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Sol Lewitt wall drawings
a cura di Maria Grazia Tolomeo, Valentina Bonomo
Palazzo delle Esposizioni
s8zero / project room
LitoSud, Roma 2020, 80 pagine, 21x24cm, ISBN 88-82210-238-6
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
S8ZERO project room Palazzo delle Esposizioni Roma 10 maggio - 30 agosto 200
La mostra inaugura lo spazio S8ZERO, collocato al piano delle fondamenta del Palazzo delle Esposizioni e articolato in due progetti: Project Room e Melting Pot. L’iniziativa, ideata e curata da Maria Grazia Tolomeo, conferisce all’istituzione pubblica il ruolo di committente di importanti opere d’arte contemporanee. Nello spazio denominato Project Room, infatti, gli artisti saranno chiamati a esporre progetti inediti, ideati in stretta relazione allo spazio espositivo. “Il Palazzo delle Esposizioni” scrive Renato Nicolini presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo nel presentare la prima iniziativa di S8ZERO, “vorrebbe caratterizzarsi come un’istituzione che si rivolge soprattutto agli artisti ed al mondo dell’arte, un luogo dove riunirsi, discutere, immaginare, informarsi”. Una serie di iniziative, pertanto, riunite nel progetto Melting Pot, saranno dedicate a spettacoli teatrali, performance, rassegne in conformità con la varietà dei linguaggi di cui si è appropriata l’arte contemporanea. Il titolo S8ZERO, come dichiara Maria Grazia Tolomeo, si riferisce alla collocazione degli spazi all’interno dell’edificio e contemporaneamente alla temperatura “di un luogo in cui idee, sperimentazioni, eventi si manifesteranno per sciogliersi al contatto con il pubblico”. Il ciclo Project Room ha inizio con un lavoro di Sol LeWitt (Hurtford 1928), il noto artista americano che da più tempo e con più prestigio lavora sull’idea di opera d’arte strettamente relazionata allo spazio destinata ad accoglierla. Il maggiore esponente dell’arte concettuale, ha ideato appositamente per il Palazzo delle Esposizioni due nuovi wall drawing, trasformando con i suoi colori due grandi sale, le loro mura, le loro volte e attribuendo loro, con il rigore e la chiarezza del progetto, una rinnovata vitalità. La mostra è a di cura di Maria Grazia Tolomeo e di Valentina Bonomo.
17/04/24
#Sol Lewitt#art exhibition catalogue#S8ZERO Roma 2000#Maria Grazia Borromeo#art books#fashionbooksmilano+
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Basta un “mal di testa”, un piccolo sbalzo pressorio, un medicinale che ha fatto troppo il suo effetto su di un corpo molto avanti con gli anni, ed ecco che la tua visione tranquilla e monotona del quotidiano, senza una deadline apparente, si ribalta e rimette tutto in discussione. Mia madre è stata male due giorni fa, in realtà la vedevo diversa da almeno un paio. Poi d’un tratto mi si è accasciata (fortunatamente) tra le braccia invertendo la tranquillità in agitazione, il monotono in emergenza. Tutto cambia prospettiva e tutto quello che ti sei detto “che prima o poi potrebbe succedere” é successo. Per fortuna ora sta meglio, così determinata a sopravvivere e soprattutto a farlo a casa sua. Ma le finte certezze sono saltate tutte pur dovendo mantenere l’apparenza del “tutto va bene”. É iniziato un nuovo ciclo di “iron woman”, della donna di ferro che non ha mai mollato dinanzi le mazzate della vita. E noi figli, che ci sentiamo più in balia di lei degli eventi, restiamo in attesa che tutto possa essere nuovamente stravolto
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Ieri sera riflettevo sulle crisi esistenziali quindi ve ne racconto una, ma è una cosa così sopra tutto che la soluzione logica di sbattersene il cazzo prevale qualsiasi altra azione interna del mio cervello e alla fine la crisi non ce l'ho mai. Pensate a quanto è meravigliosa e straordinaria la vita. A tutte le forme di vertebrati, di invertebrati, di piante (mi scusino i botanici per l'inappropriata tassonomia), a tutte le cellule che ci sono. C'è vita, anche se semplice, pure nei luoghi più impensabili del pianeta. È una forza che da quando è nata non ha mai perso la sua fiamma, che si è plasmata sulle regole che guidano questo universo e su tutti i processi che la influenzano in questo mondo. In tutto questo marasma siamo poi nati noi, il nostro cervello è diventato più grosso e abbiamo acquisito capacità quasi infinite. Sul nostro pianeta siamo gli unici che hanno sviluppato una coscienza, una ragione (o come la si vuole chiamare). Abbiamo creato civiltà per rendere più semplice il vivere in branco. Abbiamo esplorato le terre, costruito, e scoperto tantissime cose. Abbiamo dati nomi, catalogato e studiato le altre forme di vita con cui condividiamo questo spazio. Siamo un unicum qui. Ma quanto sarebbe, boh, triste se fossi un unicum non solo qui ma ovunque?
È triste perchè tutta questa bellezza la possiamo percepire e apprezzare solo noi.
È triste perchè qualora mandassimo tutto in malora avremmo danneggiato il bene più grande e prezioso di tutto.
È triste perchè prima o poi la nostra stella finirà il suo ciclo 'vitale' e senza di essa, la vita qui scomparirebbe. E se fossimo soli, di noi e degli altri qui non rimarrebbe traccia. Ma forse la vita per come la conosciamo noi non esisterà già più prima che il sole si spenga.
Se noi, nello specifico, fossimo un unicum nell'universo sarebbe triste.
Si okay, esiste l'equazione di Drake, una funzione matematica che permette di avere una stima del numero delle possibili civiltà intelligenti che possono evolversi nello spazio, che considera la durata media di una possibile civiltà, il tempo di formazione di nuove stelle, i pianeti associati a queste stelle, la probabilità che si sviluppi vita ecc ecc ecc. Ci sono tante ipotesi che cercano di risolvere il paradosso di Fermi e noi non abbiamo altro che congetture.
La vita per come la conosciamo noi esiste da quasi 4 miliardi di anni. Secondo delle stime l'universo esiste da 14 miliardi di anni. C'è voluto quasi un terzo del tempo di vita dell'universo per arrivare ad avere una civilizzazione. Se prendiamo i sumeri come "prima civiltà", ci sono voluti poco più di 5000 anni per la rivoluzione scientifica. Facciamo 5800 anni per la rivoluzione tecnologica. Dopo quasi 6 mila anni abbiamo iniziato ad esplorare il nostro sistema solare. Sembra una marea di tempo ma comparato ai 4 miliardi di anni non è niente, uno sbattito di palpebre. Se la fuori esistessero altre forma di vita intelligenti, dotate di raziocinio, perchè non le abbiamo trovate? Se a noi sono serviti 6000 anni per iniziare a farlo, perchè non abbiamo trovato segni nello spazio? Forse i segnali arrivano ma non riusciamo ad interpretarli?
Da un punto di vista probabilistico, è difficile che noi siamo l'unicum nell'universo. Ma considerando tutte le variabili e tutte le costanti, tutte le sequenze di eventi e combinazioni di processi che hanno fatto si che si generasse vita e poi vita intelligente, sembra altrettanto poco probabile che la fuori ci sia qualcuno come noi.
Sarebbe triste essere soli, ma dall'altro lato della medaglia, quanto può essere malinconicamente speciale quello che siamo? Quello che abbiamo qua? Quello che possiamo vedere tutti i giorni uscendo di casa e andando in un bosco o camminando su una spiaggia?
Potremmo essere l'unicum, tanto vale godersi il viaggio
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Lo so che lo dico spesso, forse lo dico troppo e alla fine non è mai vero però: non ce la faccio più a convivere con mia madre.
Qualsiasi strategia io metta in atto per mantenere la mia salute mentale il più stabile possibile viene sempre sabotato. E cerchi di farle capire le cose e non funziona. Stai zitta e finisci per accumulare accumulare accumulare stronzate su stronzate opinioni su povera gente o su gente stronza o su come vivono la vita gli altri o i rapporti di coppia che a me non me ne frega un cazzo e allora perché devo sentire la tua opinione? Boh.
Mi sento nel pitch più alto di intolleranza totale di qualsiasi cosa e questo solitamente è un mio sintomo di preciclo. Ma non ci credo più tanto, perché il ciclo non arriva da fine ottobre. E la scorsa volta è arrivato dopo 40 giorni. Sono anni e anni che era diventato molto preciso e anche particolarmente corto, a volte anche di 23-25 giorni.
Che cazzo è successo? Non lo so. So solo che io sono stata una volta sola nella vita in amenorrea ed era quando mangiavo 1000kcal al giorno o meno. Paradossalmente fu "facile" risolvere: mangiavo mischiando cibo e lacrime e ingoiavo. Così ho risolto. E mo non so dove cazzo andare a parare dato che mangio come un fottutto bue quello che cazzo mi va. L'unica cosa che ho cambiato è l'allenamento perché sto spingendo come un toro però cristoddio ti sto dando pure il carburante quindi, corpo, che c'è? Che problemi hai?
È dai tempi dei lockdown, quando ho dovuto smettere completamente di allenarmi, (avevo mezzo smesso anche in Giappone ma quella era stata una scelta mia non dettata dagli eventi) che mi chiedo: ma perché mi alleno in palestra? Quasi tutti pensano solamente al lato estetico, ma per quelli che si allenano davvero è quasi tutto tranne quello. In passato avrei dato enfasi alle endorfine che, indubbiamente, mi dà una grande mano con questo mio costante velo di tristezza interiore e di mal di vivere, ma comunque sono sempre sopravvissuta bene anche senza. La verità più grande è che spaccarsi in palestra è principalmente per me un atto di masochismo. È un continuo farti del male e aumentare l'intensità del dolore quel tanto che basta per permetterti di raggiungere le ripetizioni prefissate. Quindi io adoro infliggere dolore al mio corpo e proprio nel sentirlo sofferente.
Ed eccomi qui, ancora a parlare al mio corpo come se non fossimo una cosa sola, come ai vecchi tempi, quando sentivo questa cosa ingombrante addosso che mi volevo stracciare come se fosse una pelliccia e invece era la mia carne. Ma io con questo corpo non ci ho mai fatto la pace.
Mi sento esattamente come quando ho cercato di andare all'Avis per donare il sangue due volte e due volte mi hanno detto di no perché prima avevo il colesterolo alto e quindi solo plasma, poi manco il plasma perché l'emoglobina era sotto i piedi. Tradita, delusa, un catorcio. Il mio corpo non mi segue, fa quello che cazzo vuole lui e io, come una madre con un bambino da accudire, non so se seguire l'istinto e urlare e spaccare oppure accudire. Ho pianto quando non sono riuscita a donare il sangue ed è successo di nuovo.
Galimberti dice spesso che l'uomo si relaziona con il mondo, ma nel mondo della malattia il mondo sparisce e lo scontro è tra l'io e il corpo. E l'uomo quando subisce questa nuova realtà diventa schizofrenico perché si vede due.
Di nuovo quindi, io non sono il mio corpo. Forse la palestra ha persino intensificato questo mio senso di dualità col corpo per la questione della propriocezione e della connessione mente-corpo.
Ora chissà dove dovrò andare a parare con ste ovaie. Di nuovo. E peggio di 10 anni fa... uff.
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Alessandria Promuove l'Educazione alla Legalità all'Istituto "Umberto Eco"
Un ciclo di incontri per sensibilizzare i giovani su legalità e parità di genere, con storie di rinascita dopo la violenza
Un ciclo di incontri per sensibilizzare i giovani su legalità e parità di genere, con storie di rinascita dopo la violenza. Il Comune di Alessandria ha inaugurato un ciclo di incontri presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Umberto Eco” dedicato all’educazione alla legalità e alla sensibilizzazione sulla violenza di genere. Il primo appuntamento si è tenuto ieri, 28 ottobre, e ha visto la…
#25 novembre#Alessandria eventi#Approccio Multidisciplinare#CICLO DI INCONTRI#comune di Alessandria#coscienza critica#costruzione di una società inclusiva#cultura delle differenze#Diritti delle donne#diritto alla parità#diversità come valore#Educazione alla Legalità#educazione alla parità#Educazione civica#formazione scolastica#Giornata contro la violenza sulle donne#giovani e legalità#impegno scolastico#impegno sociale#incontro con assessora#Istituto Umberto Eco#Pari Opportunità#Parità di genere#pedagogia delle differenze#prevenzione della violenza#promozione dei diritti#rinascita dopo la violenza#rispetto delle differenze#rispetto e dialogo#Roberta Cazzulo
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China and Russia couldn't care less about the west opinion and will continue to cooperate together for a better world
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😘 相互尊重 | PROMUOVERE IL SOSTEGNO RECIPROCO TRA CINA E RUSSIA NEGLI AFFARI REGIONALI ED INTERNAZIONALI 💕
🇨🇳 Dopo l'Incontro con Sergej Viktorovič Lavrov - Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, il Compagno Wang Yi - Direttore dell'Ufficio Generale della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, ha incontrato, a Mosca, Segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa 🇷🇺
😍 Si tratta del terzo incontro tra i due Funzionari nel 2023:
一 Febbraio 2023: Incontro Wang Yi - Patrushev: Promuovere un Vero Multilateralismo, difendere congiuntamente i propri interessi nazionali strategici 🤝
二 Luglio 2023: Incontro Wang Yi - Patrushev: Opposizione congiunta di Cina e Russia agli atti egemonici 🤝
💬 I due Funzionari hanno co-presieduto il 18° Ciclo di Consultazioni sulla Sicurezza Strategica tra Cina e Russia 😍
🇨🇳 Wang Yi ha dichiarato che, dall'Istituzione del Meccanismo di Consultazione, i due Paesi hanno mantenuto una stretta comunicazione, atta a salvaguardare gli Interessi Comuni, contribuendo con saggezza alla Stabilità Strategica a livello Regionale e Internazionale 🤝
🇷🇺 Patrushev ha affermato che, di fronte alle sfide, e ai rapidi cambiamenti nella situazione della sicurezza internazionale, Russia e Cina non sono soggette ad influenze esterne o interferenze, e che i due Paesi aderiscono al Principio d'Indipendenza e al rafforzamento del Coordinamento Strategico 🤝
🇷🇺 Patrushev ha poi dichiarato che, ad ottobre, il Presidente Putin si recherà in Cina, a Pechino, per partecipare agli eventi del Forum Internazionale della Nuova Via della Seta 🇨🇳
💕 Le Relazioni Sino-Russe, ha sottolineato Patrushev, sono costruite sui Principi del Rispetto Reciproco (相互尊重), della non-interferenza reciproca negli Affari Interni e del Sostegno Reciproco sulla Scena Internazionale 🤝
🇨🇳 Wang Yi, dopo aver ascoltato le parole di Patrushev, che ha ripetuto il sostegno della Federazione Russa alle corrette politiche della Cina nello Xinjiang, Xizang, Hong Kong e verso Taiwan, ha dichiarato che la Repubblica Popolare Cinese «sosterrà risolutamente la posizione della Russia non solo a livello bilaterale, ma anche sulla Scena Internazionale», per dare un contributo maggiore al mantenimento della Pace nel Mondo, costruendo una Cooperazione ancora più forte tra l'Esercito Popolare di Liberazione e le Forze Armate della Federazione Russa 💕
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
😘 相互尊重 | PROMOTING MUTUAL SUPPORT BETWEEN CHINA AND RUSSIA IN REGIONAL AND INTERNATIONAL AFFAIRS 💕
🇨🇳 After the meeting with Sergei Viktorovič Lavrov - Minister of Foreign Affairs of the Russian Federation, Comrade Wang Yi - Director of the General Office of the Central Commission for Foreign Affairs of the Communist Party and Minister of Foreign Affairs of the People's Republic of China, met, in Moscow, the Secretary of the Security Council of the Russian Federation 🇷🇺
😍 This is the third meeting between the two officials in 2023:
一 February 2023: Wang Yi - Patrushev Meeting: Promote True Multilateralism, Jointly Defend One's Strategic National Interests 🤝
二 July 2023: Wang Yi - Patrushev Meeting: Joint opposition of China and Russia to hegemonic acts 🤝
💬 The two officials co-chaired the 18th Round of Strategic Security Consultations between China and Russia 😍
🇨🇳 Wang Yi declared that, since the establishment of the Consultation Mechanism, the two countries have maintained close communication, aimed at safeguarding common interests, contributing wisely to strategic stability at regional and international levels 🤝
🇷🇺 Patrushev said that, faced with challenges, and rapid changes in the international security situation, Russia and China are not subject to external influence or interference, and that the two countries adhere to the Principle of Independence and strengthening Coordination Strategic 🤝
🇷🇺 Patrushev then declared that, in October, President Putin will travel to China, to Beijing, to participate in the events of the International Forum of the New Silk Road 🇨🇳
💕 Sino-Russian Relations, Patrushev stressed, are built on the Principles of Mutual Respect (相互尊重), mutual non-interference in Internal Affairs and Mutual Support on the International Stage 🤝
🇨🇳 Wang Yi, after listening to the words of Patrushev, who reiterated the Russian Federation's support for China's correct policies in Xinjiang, Xizang, Hong Kong and towards Taiwan, declared that the People's Republic of China «will resolutely support the position of Russia not only at a bilateral level, but also on the international scene", to make a greater contribution to maintaining world peace, building even stronger cooperation between the People's Liberation Army and the Armed Forces of the Russian Federation 💕
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti
L'ISTANZA NARRATIVA
L’Io dell’autore è una rappresentazione del mondo, una rappresentazione fenomenica che si sostanzia in costruzione narrativa del senso, nella scia della necessità di costruzione delle rappresentazioni sociali. Questa necessità del nostro sistema cognitivo ha un luogo che va oltre la mente e che è il logos, il discorso; la sua ricerca è volta verso l’interpretazione; il suo metodo è quello della descrizione. Dunque, narrare è costruire la realtà, una porzione di realtà, o una realtà altra consapevole della sua opposizione, del suo divenire “essere” per opposizione allo spazio occupato dalle altre essenze, cioè dalle altre interpretazioni di essenze. Può un testo “essere”? In senso materiale è facile rispondere di sì, ma sarebbe ben poca cosa se l’essere fosse esclusivamente il risultato della materialità degli eventi. No, l’essere è l’identità comune tra i molteplici, è quanto si trova a essere partecipato dai molteplici. Se l’essenza del pensiero umano è ciò che l’umano conosce, allora un testo, un testo narrativo, è parte di quest’essenza, un’essenza che non si origina nel nulla per ritornare nel nulla, ma che è sempre esistita e sempre sarà. Non è generata poiché essa è nella molteplicità inespressa dell’umano, è nei suoi saperi, è essenza dell’umano poiché conoscenza fenomenica del mondo e rappresentazione collettiva, comune, interrelata.
- Benozzo Gozzoli (1420 - 1497): "Corteo con Lorenzo, Piero e Giovanni de' Medici", 1459 - parete est, ciclo di affreschi della Cappella dei Magi, palazzo Medici Riccardi, Firenze - In copertina: Maria Casalanguida, Interpretazione de ‘Il bagno turco di Ingres’, 1976, collezione privata
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1: Come riconoscere un ciclo temporale agli inizi
Guida: Una persona a te cara è in un ciclo temporale?🔗
L'inizio di un ciclo temporale è solitamente un periodo molto delicato nel quale la confusione è preponderante, in quanto il soggetto non riesce a riconciliare il tempo soggettivo con quello oggettivo. Il mancato arrivo di un futuro sperato ed il riproporsi di un passato possibilmente scomodo o spiacevole possono indurre il soggetto ad uno stato di angoscia.
La probabilità di ottenere una confessione spontanea è massima in questa fase, ma è opportuno conoscere ugualmente i segnali d'allarme.
È probabile che una persona si trovi nella fase iniziale di un ciclo temporale se:
Accusa un marcato senso di déjà vu;
Esprime confusione nel controllare l'orario, il sole o la data;
Mostra una paura non altrimenti motivata dello scorrere del tempo;
Dubita della propria percezione e delle proprie facoltà mentali;
Lamenta la perdita dei progressi recenti di un'attività;
Pone domande per stabilire se l'interlocutore è a sua volta nello stesso ciclo ("Hai notato qualcosa di strano oggi?");
Sembra improvvisamente interessarsi ad argomenti fantascientifici (viaggi nel tempo, universi paralleli);
Interrompe con impazienza i discorsi altrui come se li avesse già sentiti;
Ricorda e prevede eventi significativi futuri, insistendo che siano già passati;
Sperimenta i limiti del ciclo temporale attraverso piccole trasgressioni;
Fa riferimenti a marmotte, urobori o cicogne.
Per sostenere al meglio una persona soggetta a questo stadio, si consiglia di mostrarsi calmi ma non scettici, in modo da tranquillizzarla e guadagnarne la fiducia. Un soggetto in questo stadio potrebbe reagire positivamente alla notizia che molte persone soggette a cicli temporali sono in grado di uscirne, ma è scoraggiato menzionare la durata media soggettiva di un ciclo per non demoralizzarlo.
Si ricorda che così come ogni ciclo è diverso per durata e scopo, ogni soggetto è diverso: il comportamento giusto sarebbe da individuare caso per caso con l'esperienza, se la natura di un ciclo temporale non precludesse questo metodo.
➡️ 2: Come riconoscere un ciclo temporale in stadio medio 🔗
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Alexa riproduci “L'emozione non ha voce” di Adriano Celentano.
Ti sarò per sempre amico
pur geloso come sai
io lo so, mi contraddico,
ma prezioso sei tu per me.
Questo giorno non arrivava mai. Abbiamo pregato perché arrivasse in fretta, segnando i giorni sul calendario, contando ore, minuti e secondi e poi, in un pomeriggio di metà dicembre, in maniera spontanea ma sicuramente molto desiderata, è arrivato. Da un lato mi dispiace, perché segna la fine di un periodo della tua vita, così come della mia: una fine lascia sempre un forte amaro in bocca. Indipendentemente dal fatto che sia, come in questo caso, la fine per un nuovo inizio, un trampolino di lancio per una nuova esperienza, fatta di nuovi amici e di nuovi professori che possano ispirarti, farti appassionare delle proprie materie o a cui, invece, rivolgere i tuoi insulti.
Di questo giorno abbiamo parlato dalla prima volta in cui ci siamo visti, da quel torrido luglio di tre anni fa in cui i miei occhi si sono posati su di te, in cui il mio sguardo ha incrociato il tuo nuovamente. Nuovamente, ma in maniera sempre nuova. Come qualcosa che già conosci alla perfezione, similmente ad un tramonto, che pur non cambiando mai riesce a sorprenderti sempre.
La scarica di adrenalina che ebbi quel giorno, credo non potrò scordarla mai. Se mi impegno, chiudendo gli occhi, rivivo il misto di euforia ed eccitazione che mi percorreva la schiena nello scendere le scale di casa prima di vederti. Il brivido dell'aspettativa di scrutare ogni singola contrazione muscolare del tuo massiccio facciale, o quantomeno di quelle espressioni che, pur volendo reprimerle, non possono non far trasparire, anche in maniera minima, ciò che si agita all'interno, anche per uno scostante apatico sordomuto come te.
Ciascuna storia d'amore è differente. E, bada bene, non tutte le storie d'amore implicano un finale che contempli la navata di una chiesa, metri di tulle color avorio e un papillon.
Una storia d'amore, per essere tale, è una storia in cui c'è dell'amore, a prescindere che rispetti o meno le declinazioni che la società accetta di attribuire a questo appellativo.
Dunque, categorizzazioni a parte, ciascuna storia d'amore ha una sua storia e un suo modo di estrinsecarsi durante il tempo. Ma, se mi è concesso di citare almeno una comune banalità all'interno di questa riflessione, banalità a cui tra l'altro io credo, dirò che l'amore, quello incondizionato e vero, sfida il tempo e la ragione. Annega, l'amore, in una società che tende a soffocarlo con enormi quantità di individualismo, egoismo e orgoglio. Con una razionalità, che ci viene imposto di sviluppare fin da giovani, con il presupposto che sia il modo giusto di approcciarci alle difficoltà della vita, che possa mantenerci freddi e pronti, non distolti e distratti da ciò che dice il cuore, a prenderci ciò di cui abbiamo bisogno. In realtà ciascuno di noi ha uno spietato e ancestrale bisogno di dolcezza, di riconoscimento e di sostegno. Ciascuno di noi ha bisogno di qualcuno che lo guardi e per la prima volta, in mezzo a tante sagome, diventi un volto, non facendolo più sentire un fantasma, ma riuscendo a vederlo veramente.
Tutto questo, per me, sei tu. Tu vedi me. Tu vedi me. Eccomi, sono io. Cristian tu vedi me.
Innamorarsi è il più grande regalo che la vita possa farti. La nostra relazione è una delle tante che è finita, lasciando spazio a nuove bellissime unioni e promesse tra due persone. Le relazioni nascono e muoiono, esattamente come le persone, è il ciclo della vita e io l'ho accettato. Per tanto tempo, non ultimo qualche mese fa, ho vissuto la fine della nostra coppia come un fallimento personale, ho colpevolizzato me stessa per non essere riuscita a tacere ed andare avanti anche quando le cose non andavano più bene, mi sono sentita un essere umano spregevole per averti ferito e per aver rovinato quanto di più bello la vita mi avesse donato fin'ora. Poi, osservando il decorso degli eventi, il passare dei mesi e il cambiare delle stagioni, dal cadere delle foglie, alla neve, al fiorire dei ciliegi, sempre dalla stessa finestra, dalla stessa sedia, con la stessa splendida persona davanti attraverso lo schermo del mio personal computer, ho capito: nessuna reale connessione tra due persone è sprecata o inutile. Le parole “giusto” o “sbagliato”, “buono” o “cattivo”, sono semplicemente gruppi di lettere associati in sillabe, secondo un alfabeto derivato da una consuetudine umana, cui gli stessi umani hanno attribuito un significato derivante dalla loro morale spicciola ed individuale, basata sul loro ego. Ma nessuna di queste parole ha realmente valenza se applicata alla forza imperturbabile e inarrestabile dell'amore.
È stato destinato ad essere, ed è stato bellissimo.
Ti auguro soltanto il meglio, e ci sarò sempre per te.
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