#che non è bello per lui ma lo è per me perché mostro affetto ai personaggi che amo vedendoli soffrire
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Quando si smette di pensare a questi due non ce la faccio più
#io aspetto la s5 solo perché mi auguro che la storia di Fabio finisca e quindi molto probabilmente lui lo mandano agli adulti#che non è bello per lui ma lo è per me perché mostro affetto ai personaggi che amo vedendoli soffrire#solo che così lei si gestirà il suo dolore#e finalmente anche lui avrà qualcuno che se lo caga#mare fuotag
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Capitolo 358: Dawn of an Empire - Analisi Riassunto del capitolo, con accenni al Fetus e Bambino, Beherit e altro. Scritto di corsa, scusate se vi saranno errori. In sala riunioni a falconia, i membri del consiglio sono riuniti per discutere lequestioni relative al paese dop il ritorno della squadra dei Falchi. Locus comunica un rapporto militare che conferma lo sterminio di jötnar a ovest di Falconia, anche se consiglia di esercitare controllo e di occupare le miniere del nord il prima possibile per iniziare a bonificare i territori circostanti. Il generale Owen rende pone problematiche e questioni socio-economiche di Falconia, osservando i crescenti problemi nelle aree di residenza dei migranti, nonché il rischio per la sicurezza. Laban tranquillizza il Consiglio, affermando che le persone a Falconia sono unite dall' ammirazione per Griffith . Il ministro Foss legge una questione sugli orfani e introduce la proposta della principessa Charlotte di costruire un orfanotrofio, contestato da altri membri del consiglio, dato il budget del dopoguerra serve per questioni primarie. Griffith contrasta il rifiuto, Falconia dovrebbe cercare di prosperare e migliorarsi. In particolare, concorda con l'idea di Charlotte di migliorare le persone attraverso educazione e insegnamento di valori e solidarietà, poichè il popolo è la spina dorsale e il futuro della nazione e saranno loro, con cosa hanno ricevuto, a sostenere la nazione, finché avranno benefici. Griffith propone di ammettere i profughi nell'esercito, Locus è d'accordo, osservando l'esempio Kushan. In seguito dichiara il suo obiettivo di stabilire un "secondo impero" per l' umanità che succede all'impero di Gaiseric. Dopo che l'incontro si conclude, Foss rivela a tutti i membri del Consiglio che queste ambizioni grandiose sono necessarie per guidare un popolo che ha bisogno di tali illusioni fantastiche per giungere allo scopo. Griffith si ricongiunge con Charlotte, rassicurandola sul suo sostegno e sul buonismo che emana. La sera, dopo aver fatto compagnia a Charlotte, Griffith si siede sul davanzale di una finestra al chiarore di una luna piena, anticipando l'avvenimento di qualche fenomeno particolare di questa notte. Poi, svanisce. Andiamo all'analisi In primis, lo stile di disegno. Lo dico perchè mesi fa in una pagina grande di berserk ho letto l'attacare di un paio di utenti verso un ragazzo perchè si lamentava che Miura lascava troppo agli assistenti il lavoro sullo stile nuovo mentre questi lo deridevano dicendo che non è vero che Miura lo fa, disegna lui. Complimenti per come hanno dato del cretino a quel ragazzo senza prima prendersi la briga di informarsi un minimo. In varie interviste Miura ha detto che disegna solo la bozza (lo fa vedere anche alla fine del primo Artbook) e tutto il resto è disegnato dalla sua squadra di assistenti che cambiano ogni tot di tempo e l'ultimo team è quello che tra gli altri utilizza questo stile, lo stesso di Gigantomachia.. Ecco perché lo stile e le opere d'arte sono così diverse e assomigliano tanto ai tipici anime di Moe, gli assitenti con stile simile al suo sono diventati mangaka e lavorano in proprio. Chiusa questa parentesi andiamo al sodo. Ecco un altro grande cliff-hanger prima di tornare a Guts e compagnia elfica. All'inizio dell'episodio Locus e Griffith descrivono cosa ha fatto la Banda del Falco (spazzando via i mostri no fedeli a lui, bonificando zone che sono divenute sue) e ciò che resta da fare negli altri territori ma sopratutto a Falconia. E' interessante il tema perfettamente innocente e valido degli orfani e rifugiati di guerra e che Grif lo sostegna e qui mi domandi se non cèntri... il suo passato. Inoltre quando ho letto in inglese ho notato riferimenti dell'Impero Romanoriguardo a costruzione di un sistema stradale rivoluzionario che consente al regno di essere più unito e più accessibile agli armati, regolare i rifugiati e metterli a lavoro nelle armate per gestire la questione eil sistema di accordo per 10 anni per divenire cittadino di Falconia..., da monarchia a Impero con un governo fortemente centralizzato su un vasto impero con la città cardine come capitale (Falconia). Sembra tutto bello ma... Guts aveva ragione nel volume 39. Griffith non si accontenterebbe di avere un semplice regno e una corona in testa. Sta mirando molto più in alto, un impero perfetto per governare tutta l'umanità (che lui però non è...). Ha notevolmente facilitato le cose accettando la proposta di idea, creando Fantasia, il mondo è in subuglio a causa delle creature degli altri piani che lui ha unito, è si è posto come salvatore con il suo esercito demoniaco mostrando segni di miracoli e e altro per gli umani. In breve, ha calcolato tutto perfettamente per divenire, se non può morire, un imperatore millenario più potente del primo Imperatore. Mi chiedo anche cosa penserà delle comunità di umani che scelgono di essere indipendenti da lui, come i Bakiraka e forse anche altri. "Quindi cerchiamo di costruirlo, un territorio per gli umani. Il secondo impero" (Gaiseric è il primo, naturalmente). I ministri chiedono chi ha avuto l'idea di creare un orfanotrofio. Charlotte alza la mano speranzosa. Sono contrari, dicendo che ci sono altre priorità, ma Griffith la sostiene. Sta cercando di creare il mondo come lo vuole, partendo da un sacrificio sta creando un altro impero .......... ma Lord Gaiserics ha poi sacrificato TUTTO L'IMPERO... ma nel caso ne discutete voi. Questo sostanzialmente convalida tutto ciò che abbiamo teorizzato sul piano della Mano di Dio per sradicare gli esseri astrali. Probabilmente è anche una perversione di ciò che Gaiseric ha fatto allora (proprio come Falconia è una versione distorta dell'ex capitale). E' importante chiarire questi punti sopra perchè se la Mano vuole espandersi oltre il proprio piani per dovernare e distruggere a proprio piacimento un unico mondo con tutti i piani uniti, Griffith chi sta aiutando. Se stesso perchè non vuole essere pedina come la teoria che sta lavorando segretamente contro Idea o divenuto Phemt appoggia gli altri della Mano? In questa un'assemblea militare/politica, dopo una campagna contro i mostri oppositori, devono a riferire e spiegare le conseguenze della loro strategia (difesa della terra già conquistata, espansione, ecc.), questa parte secondo me non è da schifare come hanno fatto molti da come ho visto. Capire dietro le quinte ma anche davanti gli umani cosa stanno facendo, Griffith e i suoi è importantissimo. Anche sapere sia esempio da Luka che altri personaggi "cittadini" di Falconia dopo Rickert come si vive e cosa e come intendono gestire l'impero getta luce sul nuovo Griffith. Perchè non è detto che sia al 100% lo stesso prima dell'eclisse. Inoltre, è diventata un'abitudine per Griffith entrare e uscire attraverso la finestra fin dall'età dell'oro priam o dopo aver avuto a che fare con Charlotte :D E poi troviamo Foss... Foss è quel tipo che Griffith ha minacciato per aiutarlo a uccidere tutti i nobili e la Regina anni fa! ha capito che tipo era quel giovane in molte bassezze mostrate, eppure... sappiamo che lo cercava e ora addirittura lo guarda con ammirazione e orgoglio... Se lui è una delle poche persone che conosce la vera natura di Griffith, cosa dobbiamo aspettarci da lui? Soprattutto ora che sono, come disse davanti la tomba della Regina, alleati ed è MInistro di Falconia... Potrebbe anche avvicinarsi al capitolo nascosto. Che sia il momento? Ad ogni modo vediamo come, sostenendo Charlotte, Griffith stia non solo gasando la ragazza che crede di avere una persona degna che accetta ed accorda ogni cosa che fa e pensa (per carità è buonissimo pensare agli orfani ma è il solo elemento che lei riesce a gestire come regnante?!?) e questo la porta a fidarsi così tanto ciecamente di lui da voler passare tantissimo tempo, sia per il tè che per una notte in camera da letto. Questo fa infuriare Sonia, ancora non è chiaro se lei sia gelosa come essere di sesso femminile come pensa Mule o... sappia e veda cose che ancora non è stato detto. E siamo all'ultima pagina. Griffith è sul davanzale, sullo sfondo vediamo la Luna piena e L'albero... osserva una ciocca che sembra scurirsi, sembra consapevole di qualcosa e... sparisce. Vola? Si dissolve? Muta? Da premettere che nel post precedente con l'annuncio dell'anteprima giapponese del capitolo avevo ipotizzato che fosse ora che Miura indicasse chi fosse davvero il bambino della luna. Ma leggete sotto e poi fate le vostre conclusioni. Cè una dire una cosa in primis. Guts ha un mostro in lui, a bestia dell'oscurità nata proprio a causa di grif, che è come una spada di Damocle, mentre Il bambino della Luna (se è Griffith) è l'unico in grado di proteggere Guts da questa cosa in lui. Casca è l'elemento chiave di molte cose positive per Guts ma essendo malata, non poteva far qualcosa di prima persona, ecco quindi che entra in scena il bambino. Se suo figlio, Grif o no, è in grado di aiutarlo, abbiamo allora un secondo elemento di aiuto che è anche un suo affetto. Perchè si, anche se è arrabbiato e carico di odio quando lo vede, in realtà è perchè lui vede Phemt in quel Fetus. ma quando Casca abortisce e lui comprende che era suo, lo dice anche il Cavaliere e penso che sia una voce affidabile, piange disperato strindosi a Casca perchè per lui era una perdita. Peggio, sapendo che è "vivo" ma qualcosa di oscuro dato dall'esperienza peggiore della sua vita. Però il bambino della luna, se è il Fetus e Grif o uno solo, riesce in qualcosa che Casca per la malatta non può... La Luna è come l'antitesi della Bestia, ed è in Griffith. Il più grande pericolo per Guts viene da lui stesso, il suo interno che alimenta l'armatura, mentre la sua salvezza viene dal bambino.Griff 2.0 è un contenitore vuota dedicato esclusivamente al grande progetto di Idea. Se la luna esercita un grande potere su Griff al punto da prendere il controllo del suo corpo durante le lune piene e anche le sue fasi risvegliate (come sulla collina delle spade), Griff incontrerà un problema enorme più avanti, se incontrerà Casca. Sarà costretto a combattere sotto forma di Femto e lì, il vuoto potrebbe prendere il sopravvento o... sarà il Fetus??. Il fetus è una pedina di causalità che ha permesso il ritorno di Griffith in un corpo umano (quasi), inoltre quando era nato, il Cavaliere aveva consigliato a Guts di ucciderlo perché potevacausare problemi in seguito. In realtà essere la nave di Femto, questo è un problema. Ma si scopre che è anche l'alleato inaspettato che protegge il gruppo e consente a Guts di controllare meglio l'armatura del berserk. È completamente distorto dal volere del Karma o tutto ciò era volto della causalità? Griffith fungerebbe quindi da boia e salvatore? Quindi la connessione tra Griffith Guts è rafforzata, contrariamente a quanto si potrebbe pensare dal ritorno di Griff 2.0 e alla ricerca di ricordi di Casca? Inoltre, dal momento che Griffith potrebbe trasformarsi nel ragazzo, senza dubbio andrà ad Elfhelm per rivedere i suoi genitori, il che significa che molto probabilmente torneremo alla prossima puntata da loro. Ma cè un elemento che vorrei dire.. QUando ho letto questo capitolo, l'ultima pagina mi ha richiamato alla mente una... altra opera. Dove ci sono due persone, che condividono lo stesso corpo di base ma che ad un tot di tempo stabilito, il corpo mutava in quello dell'altro. Quindi tizio A si sveglia e agisce da solo, finito il suo tempo arriva tizio B, con il suo corpo mutato, che affronta nuove cose o in seguito a quelle del tizio A, aiutandosi a vicenda ect ect... Sto parlando di Cinderella Boy. Anche se molti di voi potrebbero storcere il naso, vedendo l'ultima scena e ipotizzando come detto nel post prima la connessione che Grif e il bambino siano la stessa persona, intesa come due anime/essenze in un corpo solo che si alternano, mutano o riprendono la loro forma solo o no con la luna piena... A me ha richiamato questo, poi non so. Ma torniamo al punto. Ma davvero come pensano molti, vedendo che si osserva i capelli, che si sta trasformando o mutando? Dove si è trasformato? Non sembra volasse via da o versoqualcosa? Cosa è implicito in quella luna piena e lui che svanisce? La fine del capitolo implica che Femto è pienamente consapevole delle sue trasformazioni mensili in Moonlight Child, se è davvero così. Ma se il tempo passa diverso a Elfhelm, aumenterà il numero di apparizioni del bambino dalle prospettive di Guts e Casca?Se è ad Elfhelm, Griffith scompare da Falconia per un periodo molto più lungo della luna piena, visto il cambio di temporalità... O forse la meccanica del tempo che passa molto più veloce a Elfhelm è semplicemente ignorata. Ipotizziamo che davvero Grif e il bambino siano la stessa cosa, si alternano... Seconda rivelazione di questo capitolo che si legge tra le righe: è possibile rimuovere il male da un corpo! Dal momento che Griff è il bambino, il corpo muta, si trasforma o cosa?! Quindi la trascendenza non è inevitabile, il che significa che un segno non deve essere definitivo, qualcosa può portarlo via, e la magia del mondo astrale è la chiave! Lo stesso per tutto ciò che è stato trasceso, devono avere un debole per la magia, specialmente nelle notti di luna piena, capiamo meglio perché Griff ha mandato i suoi apostoli a dissacrare Flora invece di andare lui stesso. Non solo, pare che abbia mandato quasi tutti, a dimostrazione alla fine che tanto inferiore la Strega non fosse che lui nasconde qualcosa riguardo i piani, come vediamo con Ganishka. Storicamente, il ragazzo della luna è apparso solo quando c'era un pericolo imminente per i suoi genitori (e son tre volte: la spiaggia, l'isola e nel dio del mare). Ma ora sono a Elfhelm, senza nessuna minaccia in vista, circondati dai più potenti esseri magici ancora vivi. Cosa comporta...? E tutto ciò rientra in quello di cui abbiamo parlato nel recente post dell' intervista di Miura: "il primo vero duello con Griffith si sta avvicinando" Ma... Si è trasformato in Femto, il Bambino o cosa è accaduto? Se riteniamo che sia il Bambino, risolve un mistero vvecchio, che risale al 28 ° volume (sulla spiaggia di Vitrannis con i coccodrilli mutanti e la prima apparizione del bambino): che sia finalmente il punto debole di Griffith? l'unico, il vero, perché il Fetus prima che divenisse contenitore di Griffith proteggeva Caska e Guts. Durante la lotta di Guts per riprendere il controllo dell'armatura, vediamo diciamo l'essenza del Bambino due volte con capelli... simili a quelli di grif, visto da Guts quando sotto la presa dell'armatura. Erano capelli diversi da quelli del Fetus, quindi in forma spiriturale è diverso che per l'apparizione fisica? Quindi è ufficiale, Griffith è il problema e la soluzione di Guts, la Casca malata aveva avvertito il bambino o grif? Anche se ancora ci si chiede come faccia a percepire ciò e qui secondo me cè la mia teoria che Phemt l'ha sporcata con qualcosa come per il fetus, per avvertire il figlio ogni volta e Guts no. Per me era sempre suo figlio che cercava di abbracciare e non Griffith. E Griff non può fare a meno di proteggerla perché sono gli istinti del bambino che riappare. Penso che alla fine del capitolo, che il bambino in questo momento in cui Grif è alla finestra, osservi o qualcosa del genere i genitori a Elhpem, quando Casca esce per abbracciare Guts... e Casca alla vista di Guts ricorda e urla e così è stato costretto a venire a proteggerla richiamando il suo corpo usato da grif. Sarebbe una perfetta transizione a Guts e Casca, e così potrebbe portare forse allo scontro di cui Miura stava parlando nella sua ultima intervista !?! Il Bambino è apparso dopo l'attacco della foresta della strega quindi più probabile per alcuni che sia una scia o della Strega Flora, o Danaan, ma se questo capitolo spiega una delle teorie con Grif, chi è allora l'osservatore di danaan? Restiamo un attimo sul bambino Il volume 40 spiega o no che il Bambino non è il "manfato" degli Elfi? Danaan dice che si è assicurata di guidarli, ma non ha mai detto quello che ha mandato. Schierke pensa al bambino, ma il re del Elfi agisce tramite ... i petali dei fiori di ciliegio. Almeno da quello che vediamo nel Corridoio dei Sogni, vale anche per la realtà? Questi stessi petali che guidano le ragazze nel sogno di Casca. Se fosse stato il bambino, se il Fetus fosse con gli elfi, avrebbero mandato lui nel sogno, aiutando le due ragazze perchè l'essere che Casca vuole streingere più al mondo. Ma questi sono i petali che ha inviato, quindi la guida è collegata ai petali. Il Bambino è molto probabilmente la versione eterea del Fetus. E questi è davvero il figlio di Guts e Casca che è stato sporcato dal seme demoniaco di Femto, durante l'Eclipse. Quindi, niente di stupefacente nel fatto che il bambino cerchi di proteggere i suoi genitori e che costringa Griff a farlo a volte e sembra infastidirlo ma non può farci nulla. Significa anche che Griffith ha una debolezza che gli permette persino di essere ucciso. Griffith senza di lui è un dio letterale ne piano fisico per aver preso quel corpo. Immagino che questo potrebbe essere motivo di sacrificio da parte di Guts, dato che perderebbe una parte della sua "anima" in quel modo, sacrificherebbe il figlio per rendere vulnerabile Phemt. Griffith è un essere fuso ma ha molti elementi. L'influenza demoniaca che ha contaminato il Fetus è stata restituita a Griffith dopo la loro fusione, il male nel corpo del Fetus gli è tornata ma oltre a renderlo umano e più stabile perchè il male proveniva da lui e quindi compatibile, sembra che anche l'essenza del Fetus stesso sia rimasta in lui. Sembra da confusione, ma poiché condividono lo stesso corpo, possono esistere separatamente perché l'oscurità di Femto era nel bambino demone si è riunita con Femto stesso divenendo il perché Griffith è tornato nel regno fisico. Questo porta al bambino, personanificazione di ciò che poteva essere il Fetus se umano ma ovviamente collegato al regno astrale. Guts e Casca hanno qualcuno estremamente prezioso nelle loro vite, che avevano creduto morto o disperso (Guts si rammarica che ad Albione lo ha visto ma poi è sparito, dimostrando che ci teneva). Dobbiamo prendere in considerazione la possibilità che la Causalità abbia messo un Behelit in mano aGuts senza motivo? Non c'è motivo di credere che un sacrificato sopravvissuto non possa sacrificare se ha ancora qualcosa da dare per un bene superiore. Ecco il mio pensiero. Anche se Casca lo rivorrebbe, con lei o meno, potrebbe sacrificare il Bambino, quindi collegato a Grif, per cancellare il vascello del Falco e farlo tornare solo Phemt e avere un modo per fermarlo. Griffith sarebbe relativamente insensibile a causa della fusione dei piani astrale e fisico: il suo corpo sarebbe di nuovo astrale, ma gli esseri astrali possono esistere sulla terra ora quindi in effetti ciò avrebbe senso o prima Guts dovrebbe ridividere i piani?. Quindi sarebbe il momento per Guts di essere l'unico a sacrificare qualcosa che ama. Se lo fa, non diventerà diverso dai mostri che lui odia. Guts è così vicino a trovare la sua riconciliazione con l'amore che pensava perduto per lui e ora suo figlio viene da lui. Ora è l'opportunità per Guts di salvare suo figlio. Ma cè anche Casca. Una vorrebbe salvare loro figlio, l'altro vorrà uccidere Griffith e potrebbe dover scegliere di sacrificare uno per abbattere l'altro. Commenti finali Miura ha sempre sottolineato la differenza tra Guts e Griffith, uno che vola alto nel cielo e l'altro che lotta nel fango. Soprattutto da quando la fine di questo episodio ci mostra Griffith che lascia la sua camera da letto ... e sicuramente si dirige verso Guts e Casca. Se è così, dietro l'influsso o richiamo del bambino. Siamo semplicemente tornati a Griffith per la rivelazione finale. Abbiamo visto una grande sequenza d'azione che mostra quanto sia difficile combattere alcune delle creature astrali più forti, anche per Zodd. Poi, abbiamo scoperto come Griffith usa l'albero (usando però Sonia e come dissi in quell'analisi è parecchio strano) per viaggiare, lo stesso Bambino si è visto usarlo . Ora, prima che Griffith inizia a confermare per davvero questa unione dei due, possiamo vedere i suoi piani futuri per Falconia e la sua espansione. Un lato di Griffith riguarda l'essere il protettore del popolo e il leader benevolo. Dall'altra parte, è un assassino a sangue freddo e calcolatore che ordina ai servitori del suo demone di uccidere tutti quelli che sanno della Mano o posson oessere forti e capaci da creargli problemi (vedi Flora). Ma include il Re degli Elfi? Sembra che non abbia alcun interesse a uccidere Guts o l'avrebbe fatto, sempre che non ci sia come si pensa, un motivo per lasciarlo vivo e poi divenire uos alleato o altro. Sappiamo tutti che sacrificherà Falconia per creare un impero ancora più grande, e poi ripetere per qualcosa di più grande! Per quanto sia arrivato così in alto, Griffith è ancora un generale, anche se ha la città nelle sue mani oltre le persone ma... anche se sposerà Charlotte, sarà solo un principe consorte. Charlotte qui dice che sarebbe Re, le leggi dinastiche sono diverse dalle nostre? Inoltre, non vedo l'ora di saperne di più sul pannello in cui vediamo Gaiseric. Dall'inizio questo "personaggio" sembra essere una chiave cruciale e rieccolo. Il Bambino... vediamo la luna piena e poi solo la coperta vuota nell'aria. Non sappiamo cosa sia avvenuto realmente ma per ora sembra essere collegato. Inoltre se va ad Elfhelm con Casca in quello stato, che elemento sarà per il Trio principale della storia, se è tipo Cinderella Boy di Berserk? Ci stiamo dirigendo verso un finale in cui l'unico modo per uccidere / allontanare Griffith (un Dio virtuale sulla terra) è uccidere il bambino di Guts e Casca in forma corporea. Casca ora è sana di mente, quindi questa è una grande differenza rispetto all'interazione precedente. Se le cose si stanno muovendo così velocemente, allora il ragazzo potrebbe parlare questa volta, o almeno spiegare o chiarire la trasformazione. E' davvero solo un ragazzo estraneo al Fetus o accade come la Luna, faccia i luce e faccia in ombra? Chi sta veramente guidando il corpo attuale di Griffith? Eche cosa è l'esperienza per il ragazzo, essendo intrappolato nel corpo di Femto e vedere come la madre è tornata e può interagire con lei. Di sicuro con Casca normale, anche Guts è costretto a fermarsi e ascoltare. Con lui non lo ha mai fatto e questo mi ha sempre fatto pensare. E poi il trauma relativo all'Eclisse risiede ancora nel suo cuore, e c'è ancora molto lavoro da fare prima che Casca possa davvero essere in pace con quello che è successo, accettare che il figlio di Guts (ma ricordo ci sono persone che dicono che è di Grif nel carro, ma in quel caso non sarebbe un bambino comcepito ma non formato, quello di Guts avrebbe una settimana, quello di Grif due ore circa). Inoltre, non sappiamo se il suo incontro con Guts l'abbia indotta a regredire, anche se leggermente e se il Bambino possa aiutare quei due e la situazione in generale. Per quanto riguarda il dialogo, ha comunicato con Guts sia come Fetus che dopo nel Dio del mare, quindi sappiamo che è in grado di comunicare in qualche modo. Sarà interessante vedere se può parlare fisicamente o no, e cosa comporta. Inoltre non si sa se essendo stato contaminato da Phemt abbia... una qualche conoscenza di qualche tipo?!? Griffith riesce a ri-esercitare il controllo in qualche modo? Abbiamo visto il ragazzo influenzare Griffith prima sulla Collina delle Spade, ha qualche significato? Quindi lui è dentro quel corpo ma si risveglia... quando cè la LUna?. E' triste pensare che il ragazzo sia consapevole anche quando non ha il controllo. E' cosciente sempre dentro o vede come entità astrale e richiama il corpo? Griffith sapeva che sulla Collina delle Spade ciò che stava vivendo non erano i suoi sentimenti, quindi non penso che il ragazzo agisca come sua coscienza poi è tutto da vedere come Miura mette le cose. È più come una presenza aliena che può influenzarlo senza il suo permesso. Sospetto che funzioni anche nell'altro modo. Se la Mano di Dio si manifesta nelle loro vere forme, come risultato di un'ulteriore fusione dei mondi, Femto potrebbe non aver nemmeno bisogno del bambino in futuro. Non sappiamo ancora con certezza se distruggere il corpo di Griffith possa uccidere Femto. Prevede una reunion più intensa con Guts e Casca, porrà le basi del finale vero e proprio?. Gli strati delle doppie vite di Griffith e Guts sono fantastici, mentre uno sostiene la ricostruzione dell'Impero di Gaiseric mentre, l'altro è segretamente in conflitto diretto con lui ma vorrebbe trovare la vita che l'altro gli aveva tolto. Non vedo l'ora di saperne di più sulla natura di questa trasformazione e su chi ha il controllo, quando e a quale scopo. Speravo in un vero sguardo a tutte le dinamiche della vita in Falconia dopo Rickert e Bakilaka. Luka e le ragazze, come profughi e altri vedono Falconia... elementi fuori da grif. Questo non vuol dire che non sono entusiasta dei potenziali sviluppi sul fronte di Guts e Grif fino ad ora, ma la curiosità su come e su cosa è basata la vita a Falconia è interessante. Miura ha parlato di avvolgere alcune delle vecchie trame prima di preparare la scena per l'inevitabile scontro finale tra Guts e Griffith. Penso che stiamo assistendo a questa cosa. La relazione tra il ragazzo e Griffith non è una matassa dipanata a caso, è qualcosa che Miura ha deliberatamente sviluppato nel corso della serie, con un perchè e una risoluzione. Quindi, che significa per lui tirare fuori quella carta ora è che lo sviluppo trama se sta raggiungendo Guts e Casca con il Bambino e cosa ne verrà fuori. Guts e la riunione con Casca non ha avuto inizio, forse, e sarà uno dei momenti più importanti dell'intera serie. Ciò che abbiamo visto finora è stato sorprendente, ma non abbiamo ancora visto il punto cruciale. Oltre a ciò, Elfhelm si è sempre dimostrato essere il luogo in cui si sarebbero verificati molti punti di svolta. Si pensa al levelup, se e chi aiuterà Guts a divenire al livello per una volta con Grif, se e come possono sconfiggerlo o se lo cureranno per tornare all'età di 20 anni, se gli dicono di non proseguire... ci sono troppi punti che potrebberoacadere. Maggiori informazioni su come funziona il mondo e come sta cambiando. I piani di God Hand e forse come fermarli. Sviluppo del personaggio chiave per il gruppo di Guts e il Becchi. Maggiori informazioni sul Cavaliere e cosa è successo mille anni fa. Una nuova, diversa ragione per Guts e gli altri per inseguire Griffith. E così via. Allo stesso modo, ciò che abbiamo visto nella maggior parte di questo episodio, la promozione dei piani di Griffith per sradicare gli esseri astrali mentre si stabiliva un nuovo impero, è anche parte di una costruzione lenta che rivela: qual è il piano finale della Mano di Dio. Ho teorizzato per anni che avrebbero cercato di spazzare via tutti gli esseri astrali, possibilmente per rimuovere il "caos" dall'equazione e creare un mondo puramente deterministico in cui il principio di causalità è una regola assoluta. Qualunque cosa finisca per essere, Miura lo sta costruendo proprio ora davanti ai nostri occhi e chi lo sa, se Guts è davvero l'essere non toccabile realmente dal karma e agisce per conto suo, anche se i suoi incontri erano predestinati, forse cè il punto in cui la Mano metterà anche lui sulla lista nera. Per ora restiamo fermi al lato politico di come si avvicina Falconia, sia sul tema Finanze, Espansione o sulla creazione di un secondo Impero che ricorda Gaiseric. Inoltre quello con i baffi non è Giorgio della Vandimion Bank? Quindi un collegamento con farnese che possono usare come per le navi? E naturalmente c'è l'argomento di cosa accadrà quando il ragazzo arriva a Skellig. Mi aspetterei che Danaan sappia cosa succede, almeno così sembrerebbe, ma cè da chiedersi se ci sono legami tra grif e il Re? Penso che la rivelazione più importante in questo caso sia la struttura sociale in evoluzione e i piani per l'istruzione statale. Sembra un qualcosa che si inserirà nel piano della Mano, in un certo senso è una continuazione diretta della laboriosità di cui Rickert fu testimone nel volume 38. L'umanità sarà unita sotto un unico governo, una religione, un leader, una volontà. È molto sinile a varie dittature del mondo reale- per lo stile grafico. si anche io sono rimasto un pò così nel rivedere il ritorno a quello vecchio ma... che devo dire. Per Charlotte, si riconferma nonostante i quasi 20 anni infantile e innocente. per lei sono tutti buoni e come lei. Non la odio perchè si dimostra ancora presa dalle cose da apparisce sciocchina. E poi ha pensato ai deboli, anche se come regnante dovrebbe fare di più che pensare a gRIF. La gente dice che è scema, io vedo solo una ragazzina che non sa come va il mondo che è pura e sincera e non è in grado di badare alle cose che stanno attorno a lei. NOn è cambiata ma non è peggiorata, mi piace come personaggio ma spero che apra gli occhi. E anche SOnia, se ha queste abilità perchè non vede cose su Grif che sappiamo? O le sa e non le interess?
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Benjamin Tammuz compie 100 anni. Lui è il Minotauro, l’enigmatico Kurtz che si aggira nel labirinto della letteratura
Minotauro deve morire – e chi ha contratto affetto per lui muore in eccesso d’afflizione. Tra il Minotauro e l’agnello sacrificale non c’è larga distanza: Minotauro non è il mostro a cui vengono offerti giovani vergini per placare la fame inusuale – e la lussuria – piuttosto, è il condannato a morte. Il labirinto è il sicario, la ghigliottina.
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Non è irrilevante la sottigliezza degli dèi nell’arte del vendicare. Minosse è figlio di Europa e di Zeus in forma di toro; Poseidone, per punire l’orgoglio di Minosse, fa innamorare sua moglie, Pasifae, del toro. Dalla loro unione nasce Minotauro: a conti fatti, immagine enigmatica e gemella di Minosse. Pur sempre una donna che si unisce alla bestia. Labirinto come si sa è ricalcato sul palazzo di Minosse, a Cnosso, fitto di corridoi dalle brusche curve, di spirali. La sfida di mostruosità tra Minotauro e Minosse non c’è; non sarà un caso che Minosse è posto come giudice delle anime – e che l’inferno dantesco abbia affinità logistiche con labirinto. Sa srotolare in prato il labirinto che è l’uomo.
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Le cifre in cui si colloca la vita di Benjamin Tammuz reclamano un ordine. Nato 100 anni fa, l’11 luglio del 1919 in Unione Sovietica, muore trent’anni fa, a Gerusalemme, il 19 luglio del 1989. Un rigore cristallino spira nella data di nascita e di morte di Tammuz – sono certo che modellando la cabbala delle cifre di nascita e morte si possa dar ragione di una esistenza, ditemi superstizioso giocatore di dadi –, che contrasta con i dati assai scarsi intorno alla sua vita. Una nota – di pallida brevità – pubblicata sul New York Times avverte: “autore israeliano di origine russa, scultore e sostenitore della convivenza tra arabi ed ebrei, è morto di cancro, aveva 70 anni”. Ignoravo che fosse scultore. Negli anni Cinquanta Tammuz ha studiato alla Sorbona, a Parigi, “ha partecipato a molte mostre collettive, una sua opera, dedicata ai piloti israeliani, è visibile presso il parco dell’Indipendenza di Tel Aviv”. A leggere il ‘coccodrillo’ parrebbe un artista, mentre è uno degli scrittori più folgoranti del cinquantennio. Almeno. Per quel libro.
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Non ho trovato interviste di Tammuz. Alcune note biografiche lo ricordano come giornalista – per il giornale Haaretz – altre ricordano il suo ufficio culturale presso l’ambasciata israeliana a Londra (è stato anche scrittore ‘residente’ a Oxford), altre ancora segnalano il suo impegno politico e artistico nel gruppo dei cosiddetti Cananei. Su Tammuz, insomma, ci sono poche notizie, per lo più difformi, eppure è uno degli scrittori israeliani contemporanei di maggior talento. In Italia, i suoi libri sono pubblicati dalle Edizioni E/O. Li ho letti. Il frutteto e Requiem per Naaman sono romanzi ben costruiti, delicati e arsi. Poco più che interessanti. Il minotauro è un romanzo perfetto.
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Bejamin Tammuz sembra una sorta di Kurtz, è inafferrabile quanto l’Aleksandr Abramov del suo capolavoro. Il minotauro (tornato in edizione E/0 nella collana ‘Le Cicogne’), in effetti, è una sorta di Cuore di tenebra: entrambi i romanzi sono focalizzati su un ‘mostro’ – Kurtz nel caso di Conrad, l’ineffabile agente segreto innamorato arcangelicamente della ragazzina, Thea, nel libro di Tammuz – c’è un labirinto – l’Africa oscura, le oscurità occidentali; in entrambi: le sinuosità del cuore umano – e hanno una costruzione romanzesca impeccabile. Tutta la vicenda, letta attraverso un conturbante scambio di lettere, è narrata da Tammuz nelle prime trenta pagine del primo capitolo, L’agente segreto. La stessa vicenda, poi, è vista dagli occhi delle vittime e del mostro. Che dall’amore scaturisca la morte è un pensiero comune, ma che un amore mai consumato, neppure in favore d’occhi, chieda il sacrificio di innocenti è una tormentata mostruosità.
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Diverse sono le versioni moderne del mito di Minotauro: quasi tutte riabilitano la mostruosità in un difetto di sguardo umano, spesso il mostro si abbandona alla morte con carezzevole resa, di solito si mesce il mito greco a quello favoloso de “La Bella e la Bestia”, in ogni variante, anche cinematografica. Da Cesare Pavese a Borges – che capisce che il ‘mostro’ è “la casa”, cioè il labirinto – da Marguerite Yourcenar a Friedrich Dürrenmatt, il Novecento è costellato di Minotauri. Spesso ci si dimentica che la bellezza, alla greca, è unione tra armonia del corpo umano e bestialità, Dioniso che cavalca la tigre, le Baccanti che s’imbestiano, Eracle travestito da leone, gli dèi che prendono figura di belve seducenti. Tra uomo e bestia non c’è l’anatomica e automatica distinzione che assegniamo, cervellotici, ora. Minotauro è bello perché spaventoso, unione perfetta tra uomo e bestia – è bello perché è nascosto, come il dio nel tempio – le spire del labirinto come le volute del fumo d’incenso. Con efficacia narrativa Tammuz ha creato un romanzo dalla struttura labirintica, con uno straordinario Minotauro: dell’agente segreto non scopriamo il volto – che gli viene rifatto e contraffatto – ma la sconvolgente capacità seduttiva. Thea è innamorata di un enigma – non sa chi le scrive, chi è così ferocemente innamorato di lei, con una dedizione tanto accurata – e di una crudeltà.
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All’epoca – pubblicato in Israele nel 1980, tradotto in inglese l’anno dopo – Il minotauro colpisce l’attenzione di Graham Greene, che ne parla come del “miglior romanzo dell’anno”. Nitidezza formale, glaciale ferocia, la filiazione di Kafka – “avrei voluto Kafka per amico; e credo, nella mia grande stupidità, che avrebbe acconsentito. Aveva un’enorme clemenza; amava gli uomini e avvicinava anche i pazzi. Avrei avuto buone speranze” – sorprendono. Qualche anno fa, in virtù di riedizione, Maureen Corrigan lo elogia sul Washington Post. Cannando un po’ il tiro: sentendo odore di ‘ninfetta’ – l’agente segreto scopre Thea su un autobus, ha una moglie, due figlie, “E io ho quarantun anni, e lei all’incirca diciassette. Ventiquattro anni” – il recensore cita Nabokov. Il concetto è contrario, però: qui più si ama più ci si allontana. Minotauro è come dio: non consuma l’atto, protegge. Imprigiona. Non mi avrai, ma sei mia – non avrai altri che me, l’immagine che hai di me.
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Il cuore è qui: “In nessun modo potremo essere quello a cui eravamo destinati. Riunirci sarà impossibile. Il motivo è semplice, banale e umiliante, ma non voglio parlarne, perché se lo facessi, sapresti che ho paura e allora dubiteresti del mio amore. Ecco, ho già detto troppo. Ti amo, Thea. Se c’è un Dio ci farà incontrare lì dove ti ho sognata o immaginata per la prima volta, prima che tu nascessi. Se Lui non farà questo per noi, vuol dire che non è Dio, o che non esiste affatto, o che è solo un ufficio: efficiente ma indifferente”.
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Il labirinto è la Storia, tesa a svelarsi fino alla scoperta di Dio, Minotauro infinito. Possiamo essere Arianna, e attendere che il mostro si faccia uomo – o rischiare in Teseo, perché di tutti è il sogno di decapitare il dio. In terra d’Israele labirintico è il libro.
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Che colpa ha avuto Minotauro, che cosa gli si imputa, perché non sfamarlo dandogli in sposa la sorella?
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In una versione del mito, Minotauro è un bambino quando lo gettano nelle fauci di labirinto. Cresce e trova il modo di scrivere lettere in alfabeti mai visti ad Arianna, l’amata sorellastra di cui solo sa l’odore. Infine, lei sceglie le vie contorte di labirinto, si unisce a Minotauro, e mettono casa, dove i muri sanno di foresta. Sia onore a Tammuz, ha scritto uno dei libri segreti e magnetici – si può preferire il mistero alla stabilità, si può morire per un amare senza carne, perché letale è immaginare. (d.b.)
L'articolo Benjamin Tammuz compie 100 anni. Lui è il Minotauro, l’enigmatico Kurtz che si aggira nel labirinto della letteratura proviene da Pangea.
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
L'articolo Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono è stato pubblicato su Espresso Triplo.
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
L’articolo Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono è stato pubblicato su Espresso Triplo.
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
L’articolo Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono è stato pubblicato su Espresso Triplo.
Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono syndicated from https://espressotriplo.com/
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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Come usare i messaggi subliminali nel marketing e perché servono
Questa sì che era musica!
Negli anni ruggenti del paninaro di Enzo Braschi e degli uomini con la permanente e il Moncler, usciva questo disco dal titolo fenomenale. Ottanta voglia disco party era un giochetto di parole, uno scherzo o un messaggio subliminale?
Quando parliamo di messaggi subliminali non possiamo non tirare in ballo la Disney (E quindi la tiriamo. Due negazioni affermano, o no?). E ricordo che quando ero bambino ero terrorizzato dal cartone “Le avventure di Bianca e Bernie”. I miei non capivano proprio il motivo della mia paura e provavano a farmelo vedere più volte. Ma dopo pochissime scene scoppiavo a piangere e non ne volevo sapere.
A distanza di una decina d’anni, alle scuole medie, arrivò in classe Filippo, il ragazzino super tosto della classe, quello che rubava le gomme in cartoleria e riusciva sempre in qualche modo a procurarsi un giornaletto porno, con una storia strabiliante.
Cominciò a raccontarci che i dischi dei Beatles e dei Queen, se ascoltati al contrario, contenevano messaggi satanici. Nel mio mondo i Beatles erano dei bravi ragazzi e i Queen non li vedevo certo come dei figli di Satana… Ma come non credere a Filippo? Non era mica finita qui. Disse che in alcuni cartoni animati della Disney c’erano dei fotogrammi con immagini scandalose che avremmo assolutamente dovuto vedere.
Ma come?
L’appuntamento era per le 16 di un sabato di novembre a casa della nonna di Filippo, che conservava tutte le videocassette e i vinili del nipotino. Avremmo visto le scene incriminate e ascoltato i messaggi satanici nascosti in varie canzoni di successo. Mi preparai all’evento per giorni… l’idea di vedere un paio di tette in mezzo a un cartone della Disney era allo stesso tempo eccitante e diabolico e forse ci serviva per mettere fine alle illusioni dell’infanzia.
Ricordo ancora la notte del venerdì, passata in bianco per l’eccitazione… un pomeriggio di visioni occulte e ascolti demoniaci. Dopo scuola mi fermai a comprare 4 Goleador da gustarmi durante il pomeriggio e un pacchetto di figurine da usare come santino in caso di bisogno di esorcismi.
Chi è più attempato se li ricorderà di certo!
Arrivai a casa della nonna di Filippo in anticipo e aspettai fuori dalla porta assieme ad altri due amici, che avevano le facce tese come se stessimo per fare un sacrificio umano. Al segnale di Filippo (tre colpi sulla finestra), saremmo dovuti entrare senza destare sospetti dalla porta sul retro. Ma alla fine la nonna ci sorprese e ci sbaciucchiò rumorosamente, lasciandoci le guance umide e quasi tumefatte per la violenza del suo affetto.
Dopo averci rimpinzato di dolci, ci fece salire in camera di Filippo. Tutto era pronto, lui si atteggiava da gran cerimoniere massonico, con ben due telecomandi in mano e una torcia in tasca. Chiuse tutte le luci e cominciò a far girare una canzone dei Queen: Another One Bites The Dust, un successone di fine anni ’70. Ci disse che il ritornello, ascoltato al contrario, avrebbe recitato qualcosa come: “start to smoke marijuana”.
Clicca per ascoltare le parole di “Freddie Merculi” (come lo chiamava Filippo)
A me sembrava dicesse: “sattu sport mawana”, magari in qualche dialetto Ghanese. Giudica tu (clicca sulla foto per vedere il video)! Tuttavia feci comunque la faccia sorpresa, come quella di un archeologo che aveva appena scoperto il tesoro di Nefertiti. “’Mazza, Pippo, questa sì che è roba tosta”. Dopo aver passato in rassegna i Led Zeppelin e molti altri mostri della musica, arrivò il momento della Disney.
Seduti al buio tutti su un solo divano, appiccicati, masticando le Goleador, cominciò il film. Era Bianca e Bernie. Mannaggia, me la dovevo far sotto come quando ero piccirillo? Beh, no, non era il caso… ormai ero grande e vaccinato. Quando arrivò il momento incriminato Filippo ci ordinò di stare in completo silenzio. “Bocche chiuse, smettetela di masticare! Adesso arrivano le tette!”
Ecco il fotogramma incriminato
In una delle finestre, mentre i due protagonisti scappano, si nota un’immagine particolare, che viene interpretata come una donna nuda con il volto di Satana! Sul televisore di Filippo non si capiva una mazza, ma si distinguevano comunque le tette! Il fermo immagine della VHS era ballerino e rimanemmo a fissare lo schermo così a lungo da rischiare l’epilessia… Improvvisamente capii perché quel cartone mi facesse tanta paura, o meglio, trovai una scusa valida!
Ma siamo sicuri che si trattasse di messaggi subliminali? Ai tempi ne ero, ovviamente, stra-convinto. Era un ottimo modo per dare brio alla mia realtà: aggiungeva mistero a un sacco di cose che davo per scontate e cominciai a farmi un casino di domande. In quel periodo mi sembrava di vedere messaggi subliminali dappertutto. I miei mi proibirono di toccare il telecomando del videoregistratore per quasi un anno, visto che per mesi li avevo annoiati con le mie paranoie: cercavo il fermo immagine ogni 5 minuti, in cerca di prove contro le cospirazioni sataniche.
Ora arriva il bello sui messaggi subliminali
Furono i Queen a salvarmi. Dieci anni più tardi, quando seguii il consiglio di Freddie Mercury nella canzone ascoltata al contrario, capii che erano tutte cazzate.
Oggi, dieci anni dopo la mia rivelazione, voglio parlarti dei messaggi subliminali nel marketing.
Esistono?
Fanno parte delle tecniche di comunicazione efficace più avanzate? Sono trucchi usati nel marketing non convenzionale? Facciamo un po’ di chiarezza.
Secondo alcuni il termine messaggi subliminali è stato inventato dalla pubblicità, o meglio dalla psicologia al servizio della pubblicità. Letteralmente subliminale significa “al di sotto del confine, del limite, della soglia” e si riferisce al limite della consapevolezza, dello stato cosciente di una persona.
La psicologia ha studiato questo fenomeno per anni, da diversi punti di vista. Parliamo di percezione uditiva e visiva e dei vari risvolti nell’atteggiamento, nel comportamento e nella decisione.
Secondo uno studio recente, che si è avvalso delle più avanzate tecniche di neuroimmagine, i messaggi subliminali sono in grado di attivare determinate aree del cervello senza che la persona ne sia cosciente.
I messaggi subliminali, quindi, dovrebbero essere nascosti, disseminati all’interno di un video, di un’immagine statica o di un intervallo sonoro, allo scopo di attivare negli spettatori un determinato pensiero, comportamento o predisposizione all’azione.
È chiaro come l’ambiente pubblicitario, già nella prima metà del 1900 possa essersi interessato all’argomento. Ma tutti quelli che riteniamo essere messaggi subliminali possono essere definiti come tali? Ho i miei dubbi. Vediamo quali sono messaggi subliminali e quali no e vediamo anche quali possono essere utilizzati come tecniche di comunicazione efficace nel marketing non convenzionale.
Messaggi nascosti sì, messaggi nascosti no
Per marketing non convenzionale possiamo intendere tutto un insieme di tecniche innovative utilizzate dal marketing per risultare più efficace in tempi di crisi. Spot e video virali, guerrilla marketing e altre cose del genere possono essere considerati come parte del marketing non convenzionale. Ma i messaggi subliminali dove li mettiamo? Forse io li lascerei nella sfera dello psicomarketing, un settore che esiste, ma non è ancora istituzionalizzato.
Il marketing si rifà sempre alla psicologia e alle sue scoperte, ma in alcuni casi questo aspetto diventa primario, come nel mio esempio. La storia dei messaggi subliminali è un po’ come la storia degli Ufo o del Mostro di Loch Ness. Tutto iniziò quando un tizio di nome Vance Packard pubblicò il libro “I persuasori occulti”, nel 1957. Da quel momento si cominciò a parlare sempre di più di questi fenomeni, finché esplosero dopo la pubblicazione di un articolo in cui un altro tizio, di nome James Vicary, sosteneva che nei cinema venissero inseriti messaggi subliminali per indurre le persone a bere Coca Cola.
Era così plausibile che tutti ci cascarono. E la notizia non smise di far scalpore, nemmeno dopo la pubblica confessione di Vicary, che ammise di aver costruito una bufala per salvare i suoi affari da pessimo pubblicitario. Siamo negli stessi anni in cui si diffusero gli avvistamenti degli Ufo e moltissime storie di complotto. Se non fosse complottista credere che la nascita dei complotti sia frutto di un complotto per tenerci buoni, ci crederei pure.
Ci sono anche molti che sostengono che i messaggi subliminali non funzionano e non abbiano alcuna utilità nel marketing o nella pubblicità. Come accade per gli Ufo, anche nel caso dei messaggi subliminali ci sono i creduloni ciechi e gli scettici, due forme di estremismo che si alimentano a vicenda.
La verità sui messaggi subliminali, secondo me, sta nel mezzo. È vero che la maggior parte di questi fenomeni è una baggianata, frutto dell’immaginazione sovraeccitata di qualche ragazzotto con l’acne del Winsconsin che non sapeva cosa fare dei suoi pomeriggi se non ammazzarsi di seghe mentali. Ma i messaggi subliminali possono essere utili per migliorare il tuo marketing e possono essere visti come tecniche di marketing non convenzionale nell’ottica della comunicazione efficace.
Per spiegarti cosa sono e cosa non sono i messaggi subliminali, proseguirò con degli esempi:
1. Il signore degli anelli
Ad un certo punto Frodo prende in mano l’anello e… cosa? Coca Cola? Ma che ca…?! Guardalo bene, deve trattarsi di uno scherzetto. Ed è proprio quello che è. Un semplice scherzetto. Perché non è un messaggio subliminale? Beh, vediamo quali sono i requisiti di un messaggio subliminale DOC: deve essere un messaggio, deve essere percepito, deve essere percepito non coscientemente e deve produrre un effetto sullo spettatore.
Alla velocità di scorrimento delle immagini, a meno che tu non sia un cobra e non stia guardando il film in 5k, credo che sia difficile accorgersi di questa scritta. Potrebbe essere solo un effetto ottico di deformazione di una scritta incomprensibile, oppure uno scherzo del regista. Non è un messaggio subliminale in quanto, a mio avviso, non viene percepito e non credo produca un effetto sullo spettatore. Al massimo serve alla Coca Cola a farsi pubblicità dopo che lo scherzetto è stato scoperto.
2. Coca Cola o Pepsi?
Questo è un vero e proprio messaggio subliminale. La pepsi ha creato una grafica per le sue lattine (risalente a parecchi anni fa), in cui compare la scritta SEX, ma solo se le lattine vengono impilate, come accade nei supermercati. La scritta è visibile, ma non ovvia, inoltre appare solo se le lattine vengono allineate in un certo modo. A cosa serve la scritta SEX?
Bene, questo è il punto centrale dei messaggi subliminali. Il messaggio, per essere efficace, deve attivare nella mente degli spettatori, delle determinate categorie, o schemi mentali. E lo deve fare in maniera inconscia. Il fortunello che si trova davanti a questa pila di Pepsi, con accanto un ammasso di lattine di Coca Cola, potrebbe propendere per la prima.
Perché? La sfera sessuale è una delle più importanti della nostra esistenza (lo sai bene, vero?) e ogni simbolo o elemento che rimanda al sesso diventa particolarmente saliente per il nostro cervello. Sia per quello maschile, che per quello femminile. Siamo attirati dalle immagini di sesso (gli uomini molto di più delle donne), ma anche da tutti i simboli che rimandano ad esso, come le scritte.
Su un muro tutto scarabocchiato di graffiti ti accorgeresti immediatamente delle scritte più sconce. È normale, non perché sei un pervertito, ma perché il nostro cervello esamina gli stimoli dell’ambiente in maniera selettiva, cercando tutte le informazioni più importanti per la nostra vita. Per un primitivo, vedere due tette significava “evviva, eccomi garantita la riproduzione, la sopravvivenza della mia specie è salva!” (puoi usare questa scusa con la tua ragazza quando ti becca a guardare un’altra).
E il Babbo Natale che spruzza allegria da tutti i pori?! Questo forse non è un messaggio subliminale vero e proprio, ma qualcosa che gli assomiglia molto. Qui si gioca con la malizia. Sappi che il nostro cervello, in generale, è sempre molto malizioso: vuole vedere il sesso ovunque!
3. Marilyn
Come non menzionare Marilyn quando si parla di belle donne? Questo non è un messaggio subliminale, ma un giochetto dell’editore. Al posto del neo della bellissima attrice compariva il simbolo della Mercedes. Beh, era troppo piccolo per essere percepito. Aspetta, aspetta, forse mi sbaglio: si trattava di un calendario Pirelli, quindi poteva essere abbastanza grande da essere intravisto.
Le dimensioni contano quando si tratta di messaggi subliminali! Dimensioni in questo caso, velocità nel caso dei video e frequenza nel caso dei suoni.
4. Mi piace il Magnum!
Questo è un eccellente esempio di messaggio subliminale. Davvero perfetto. Ha tutte le caratteristiche: c’è il messaggio (sessuale), viene percepito, rimane a livello inconscio (a volte anche no) e produce un sicuro effetto sullo spettatore.
Non vedi il messaggio? La schiena di una donna nera finisce con due gelati al posto delle sue natiche. Il gioco di luci è generato appositamente per creare il messaggio subliminale. Alcuni si accorgono subito del gioco, altri no. Ma è proprio quando il messaggio rimane in bilico sulla soglia dell’inconscio che può funzionare di più. Se è troppo evidente, non genera stupore, sorpresa, non diverte e non fa pensare. Se, d’altro canto, è troppo nascosto, potrebbe non essere percepito.
5. Messaggi subliminali di Marlboro
La Marlboro, nota marca di sigarette, era sponsor della Ferrari in Formula 1 sin dal 1993. Purtroppo per la multinazionale del tabacco, le leggi si sono accanite contro di loro, impedendogli di fare pubblicità dei loro prodotti. “Dovete togliere la scritta Marlboro dalle Ferrari!” – gli avranno detto.
E loro, geni del male, si sono inventati questo:
Il codice a barre che trovi sulle auto non è altro che la deformazione dell’immagine del pacchetto di Marlboro, il più famoso di tutti. Questo è un ottimo messaggio subliminale. Ma cosa c’entra il fumo con le auto? Il fumo di sigaretta è stato da sempre associato alla virilità, agli uomini di successo e di fascino come Humphrey Bogart. Associare le sigarette a una delle più vittoriose scuderie della storia delle corse automobilistiche, nonché marchio tra i più famosi al mondo, come Ferrari, accende nel cervello degli spettatori una convinzione inconscia: se fumo Marlboro, sarò figo e vincente come un pilota della Ferrari.
6. Panino con insalata di dollari
Questo è davvero geniale: al posto di un pezzo d’insalata quelli di KFC, nota catena di fast food, hanno inserito una banconota da un dollaro. È un messaggio subliminale? Secondo me sì: ha tutte le caratteristiche per esserlo. I soldi hanno un valore simbolico enorme per le nostre vite e appena vediamo una banconota o una monetina, il nostro cervello si attiva. Pensa a quanto sei felice quando trovi 5 centesimi di Euro per terra e quanto sforzo fai per raccoglierli, nonostante il loro potere di acquisto praticamente nullo.
7. Guardala al contrario. (Sì, rovescia lo schermo!)
Qui l’annuncio usa anche il gioco di parole “Laid by the best”: si tratta di pavimenti e potrebbe voler dire “steso, posato dai migliori (del settore)”, ma potrebbe essere inteso volgarmente anche come “scopata dai migliori”. Dopo aver ri-capovolto l’immagine ti accorgerai che la donna del disegno ha il collo un po’ troppo lungo.
In rete ci sono tantissimi esempi di presunti o effettivi messaggi subliminali. La maggior parte di questi è a sfondo sessuale. Alcuni sono davvero divertenti e geniali, altri sono diabolici. Ma quali regole deve avere un messaggio subliminale per essere efficace nel marketing? Te ne ho già parlato prima, ma ora vediamo di capirle meglio.
Deve essere percepito: il messaggio non può essere troppo piccolo, troppo veloce o troppo poco alto di volume, ma in qualche modo il nostro cervello deve coglierlo. L’intervallo di percettibilità di uno stimolo dipende da moltissimi fattori. Qui entriamo nella psicologia scientifica più rigorosa, meglio non impantanarci! Tuttavia sappi che quello che credi di percepire coscientemente è solo una piccola parte di tutto quello che il tuo cervello elabora e memorizza. Non tutti gli stimoli passano al vaglio dell’attenzione, ma non per questo non vengono percepiti. Come dice Tyler Durden in Fight Club, se inserisci qualche fotogramma di un film porno in un film qualsiasi, il pubblico non se ne accorgerà, ma inconsciamente verrà recepito dal cervello.Lasciare il messaggio al limite di queste soglie è un’arte. Se vuoi cimentarti in questo tipo di impresa, ti faccio i miei migliori auguri!
Deve essere un messaggio: il messaggio subliminale deve contenere un messaggio simbolico altamente evocativo. Questo dovrà attivare gli schemi mentali più ancestrali negli spettatori. Quali sono? Il sesso, prima di tutto. Poi i soldi, il cibo e la morte, alcuni animali simbolici e alcune parti del corpo. Dipende tutto dal tuo scopo. Se vuoi convertire migliaia di persone alla tua Chiesa di Satana, prova a utilizzare l’immagine della donna nuda alla finestra che c’era in Bianca e Bernie!
Malizia: come ti ho già detto, la malizia funziona molto bene, se la sai usare. Uno degli esempi più eclatanti di questo genere è A-style.
Capisci cosa intendo?
Deve produrre un effetto nello spettatore: qui entriamo nella disputa tra estremisti scettici e creduloni. Ma è anche una diatriba scientifica per molti psicologi. I messaggi subliminali determinano un cambiamento nelle scelte o nelle decisioni delle persone? Secondo alcuni sì, ma l’effetto si fermerebbe a rendere più probabile una scelta già presa in considerazione dalla persona. Inserire “Bevi Coca Cola” nel bel mezzo di un film farebbe scendere al bar solo chi aveva già voglia della bibita.In questo senso i messaggi subliminali avrebbero l’effetto di un rinforzo, di una spintarella in più. Dici poco!Ma secondo me l’effetto migliore dei messaggi subliminali è quello posticcio: se sei così abile da poterne creare uno efficace, tutti ne parleranno. E parlare del tuo business è uno dei passaggi fondamentali per vendere.Con un logo come quello di A-style, dal gusto dubbio, potresti risparmiare molti soldi in pubblicità! E tutti parlerebbero di te, sponsorizzandoti gratis online e sui social. Molte volte gli scherzetti dei grafici e dei creativi pubblicitari si trasformano proprio in successi non tanto grazie ai poteri magici dei messaggi subliminali, ma grazie al polverone di discussioni che riescono a sollevare!Quindi, in conclusione, potrei dire che i messaggi subliminali non c’entrano una banana con la comunicazione efficace, ma possono trasformarsi in utilissimi strumenti di marketing non convenzionale. Bisogna essere abbastanza capaci e coraggiosi per creare un messaggio subliminale e inserirlo nel mezzo giusto: in quel caso potrebbe diventare virale e farti schizzare il traffico alle stelle!
Ti lascio con un paio di messaggi subliminali carinissimi. L’ultimo è davvero uno spasso, soprattutto per il nome dell’azienda. Filippo scherzava sempre proprio con quel joystick!
Allusioni al gusto wurstel!
Chi si eccita per una Volvo?? È come eccitarsi per una dentiera!
Più ci giochi, più diventa duro. Sega.
Hai altri esempi di messaggi subliminali? Fatti sentire. Come? già lo sai…
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