#castello stirling
Explore tagged Tumblr posts
pizzettauniversale · 3 months ago
Note
Ciaoo ho visto che hai fatto un viaggio bellissimo in Scozia! Devo andarci anche io a fine ottobre, ma purtroppo non ho un mezzo di trasporto mio. Visiterò Edimburgo e Glasgow, mi sai consigliare bei posti da visitare sia in queste città, oppure nei dintorni? Grazie mille 🥰
Ciao, è da ieri che volevo rispondere ma non ho trovato tempo. Allora non mi metto a scriverti musei o monumenti classici che quelli li avrai già visti e segnati. Ti posso dire che a Edimburgo vale più la Scottish National Gallery che il National Museum of Scotland. Se puoi, vai al parco di Holyrood e fai l’escursione fino alla Arthur’s seat e scendendo c’è la Cappella di Sant’Antonio. A Edimburgo vai giù fino a Leith, cioè al porto e fatti in giro. Se hai tempo dovrebbero esserci dei bus che partono fino a Stirling, dove c’è un bellissimo castello che io non sono riuscita a vedere perché chiudeva alle 17:00. Purtroppo in Scozia chiude tutto molto presto.
Glasgow è forse la città che mi ha delusa di più, però ci sono comunque delle cose da vedere, una delle cose che mi è piaciuta di più la Provand’s Lordship, che molti snobbano, ma è davanti alla Cattedrale ed è gratuita. Poi prendi assolutamente il tè nella Willow Tea Room. C’è il menù del tè del pomeriggio a 17£ a persona e ti portano il mondo. Se vai sul loro sito, prenota il posto in anticipo, così ti danno quello davanti alla finestra dove ero io 😍 da Glasgow poi non saprei, puoi vedere se ci sono dei bus tour nelle Highlands (ci sono sicuramente) perché ne vale la pena. Se vuoi consigli su luoghi dove mangiare chiedi pure!
5 notes · View notes
traduttrice-errante · 3 years ago
Text
Edimburgo e Stirling: dove dormire, cosa vedere, cosa mangiare!
Ecco un utilissimo articolo per visitare Edimburgo e Stirling! #Edimburgo #Stirling #traduttriceerrante #viaggi
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
antociancia · 6 years ago
Photo
Tumblr media
#nature #natura #blue #blu #sky #cielo #clouds #nuvole #tree #albero #green #verde #stirling #castle #castello #oldtown #scotland #scozia (presso Stirling)
2 notes · View notes
thehyperfocal · 6 years ago
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Scotland Tour - Day 8/2
The one where we visit Glasgow and then we go
15 giugno 2018 - Dopo il pizza Hut, io e la mia dolce metà, ci dirigemmo verso George Square passando per il centro di Glasgow ed entrando in uno Starbucks dove conoscemmo una ragazza siciliana che vive qui in Glasgow rimpiangendo clima siciliano. Da qui salimmo alla cattedrale di San Mungo e visitammo il retrostante cimitero in collina. Poi, vuoi un po' per la stanchezza dell'intero viaggio che cominciava a palesarsi, vuoi un po' perchè Glasgow non ci aveva così tanto colpito, tornammo in appartamento a fare le valigie.
Il giorno dopo corremmo in aeroporto a consegnare l'auto che abbandonammo (e io mi ci ero anche un po' affezionato alla nostra fedele Opel Adam) con +1650km percorsi in una settimana.
Durante il tragitto ci fermammo al Castello di Stirling, ma scioccamente avevo già messo la macchina fotografica in valigia. Feci qualche foto col telefono, ma nulla di che: ero stanco e poi, guarda un po', pioveva.
_June 15th 2018 - After the Hut pizza, my better half and I headed towards George Square through downtown Glasgow and into a Starbucks where we met a Sicilian girl who lives here in Glasgow regretting the Sicilian climate. From here we went up to San Mungo Cathedral and visited the cemetery in the hills behind. Then, you want a bit for the tiredness of the whole trip that was beginning to show, you want a bit for the fact that Glasgow hadn't impressed us so much, we went back to the apartment to pack our bags.
The next day we ran to the airport to deliver the car we abandoned (and I was also a bit fond of our faithful Opel Adam) with +1025mi travelled in a week.
On the way we stopped at Stirling Castle, but shockingly I had already packed my camera. I took a few pictures with my phone, but nothing much: I was tired and then, look at that, it was raining._
30 notes · View notes
nellanaturait · 5 years ago
Text
Speciale Scotland: tra fantasmi, scogliere, highland e whiskey
Tumblr media
E cosi le foto alla fine le abbiamo quasi tutte riordinate...e ne abbiamo scelte alcune da portare qui, a corredo di un viaggio che rimarrà a lungo a ronzarci in testa. Insomma il viaggio che non si poteva fare, perchè il tempo e perchè i soldi e perchè perchè perchè...alla fine lo abbiamo fatto! Ed e stata una figata! La Scozia ha molto da dire, e, non me ne voglia nessuno, gli scozzesi definitivamente, incredibilmente NON sono inglesi (per la loro gioia dovevo dirlo). Abbiamo trovato sempre persone mediamente aperte e decisamente non c'è mai stato il problema di mangiare,di cosa mangiare, di dove mangiare, di quando mangiare. Il che toglie molto dell'avventura, ma rende molto piacevole la permanenza. Ecco sull'inglese degli scozzesi, come è noto, bisonga chiedere quasi sempre la cortesia del "repeat please", ma non troverete mai nessuno poco disposto a spiegarsi in modalità più semplici.
Edimburgo
Due giorni ad Edimburgo li consiglio a tutti. Specialmente se come noi arrivate nel periodo del Fringe, un festival di teatro e spettacolo che letteralmente riempie la città. Per gli standard italiani non c'era tanta confusione, ma per gli scozzesi abbiamo capito che era un dramma. L' apertura degli scozzesi ci e stata subito esplicita quando il nostro tassista, con un taxi dal colore improbabilmente rosa (altro che black cabs!) ci offre dalla vaschetta una fragola. Si perché i berryes, tutti i berryes (fragole, mirtilli, more, etc.), saranno presenti sempre e devo dire che sono decisamente buoni! Vale la pena di girare abbastanza per Edimburgo, vi do alcuni spunti che sono stati per me una scoperta: - i cimiteri, aperti anche di notte, da vedere Calton Hill by night - fish and cips di livello bestiale (consiglio Bertie's sul Royal mile) - il castello, sarà il primo di una luuuunga serie - i Princess Street Gardens
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Il Fife e Stonehaven
Usciti da Edinburgo...via verso le Higlands! Il primo impatto con le strade scozzesi con quida a sinistra e ricche di "passing place" è interessante... quante figure di m... Piccolo tutorial per l'uso dei passing place per italiani: Le strade scozzesi sono per larga parte monocorsia, ma ogni 500 m circa, c'è una piazzola, il "passing place", funziona così: ogni volta che siete vicini a una piazzola guardate avanti e vedete se c'è un altra macchina, se c'è, buttatevi nella piazzola, ha lei la precedenza..mi raccomando QUELLA DI DESTRA! Fermate obbligatorie: Sant Andrews
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Moray Firth
Se volete una strada mortale...andate a Pennan!Ne vale comunque la pena. E magari un giro a gustarvi la prima camminata verso le scogliere: Troup Head (non facile da trovare!) se trovate una fattoria, dovete passarci attraverso. Interessante quanta camomilla ci sia sul sentiero, ma consiglio di usare le mappe free opencyclemaps per orientarsi. Interessante anche un giro a Cullen, ma fermatevi a mangiare in un posto che da fuori non direste ma dentro è veramente molto carino e buono: The Fly Cup. A Elgin, troviamo un nubifragio...peccato la cattedrale sarebbe stata interessante, ma è flooded (allagata).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da Nairn a Golspie
Tappa molto più densa, la Scozia diventa un pizzico più cruda e più...nordica! Noi abbiamo alloggiato al Beech Tree Lodge, sembra caro per essere fuori mano, ma vale decisamente la spesa e Mark saprà conquistarvi! Da vedere: - Fort George - Culloden battlefield - Clava Cairns - Castello di Urqhart
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da Golspie a Tongue
Tempo molto scozzese ci costringe a fare dribbling sulle fermate, ma comunque riusciamo a vedere Dunrobin Castle con i suoi fantasmi, i suoi rapaci e gufi!.. e poi il mitico Sinclair Castle, che in mezzo a un diluvio, dopo 20 min di cammino, appare su una scogliera. Una vista che non dimenticherò facilmente. Infine il John o' Groats, il punto più a nord del Regno Unito, fa respirare aria di mari del nord (umida).
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da Tongue a Ullapool
I paesaggi sono decisamente più estremi, anche se la solitudine totale non è una prerogativa della Scozia di agosto, ma alcuni punti in cui spingere lo sguardo molto lontano riusciamo a trovarli. Tappa allo Smoo Cave, dove piove che dio la manda e soprattutto dove il fiume sembra fatto di birra! E all' Ardvreck Castle, come sempre sembra di essere in un film.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da Ullapool ad Applecross
Da giorni sognavo un caffè corto...e attratto dal nome mi sono fermato qui: al The Mountain Coffee Co . Il caffè ristretto era discreto, visto dove eravamo, ma il posto da il senso della frontiera: torte, libri, caffè, mix di tutto un po'...
Tumblr media
Forse i due momenti epici sono l'arrivo alla spiaggia di Red Point (vale il viaggio) e la salita e discesa per l'arrivo ad Applecross lungo la famigerata Bealach na Ba Road, che, viste le nostre Alpi non fa tanta tanta paura, ma devo dire che l'incompetenza generale dei guidatori, la guida a sinistra e il sistema dei passing place, qualche ansia la mettono. Applecross è un posto da vedere, e penso che il turismo non lo farà rimanere così a lungo. Consiglio l'Applecross Garden per la sera...atmosfera unica e all'uscita all'imbrunire troverete forse come noi un branco di cervi che indisturbati si avvicinano alla strada.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da Applecross all’isola di Skie
La vista di Applecross la mattina è spettacolare. Ho seriamente pensato di abbandonare i miei problemi in Italia e starmene li. Serio. Ho titubato quando mi han chiamato dalla macchina. I panorami sono da urlo, e ci trasferiamo all'isola di Skye, la più famosa. Tappa al castello di Dornie.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Skye e la Trotternish Peninsula
Skye non mi sta simpatica. Lo ammetto ha paesaggi incredibili, ma i turisti sono decisamente troppi e qui abbiamo grosse difficoltà a mangiare la sera, bisogna mettersi in coda 2 ore prima a Portree! Consiglio fuori città verso Uig, The Galley, cucina di pesce decisamente abbordabile. Nella giornata conto 11, e dico 11, cambi meteorologici, dall'acquazzone al sole caldo. Visto che abbiamo fortuna affrontiamo la salita all'Old Man of Storr sotto il più forte diluvio da quando siamo in Scozia. I miei compagni di viaggio hanno ovviamente il morale alle stelle.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Skye parte ovest
La parte più a ovest riserva una sorpresa per me che vale il giro: Coral Beach e il faro di Neist Point. Sull'ultimo dovete mettere in conto una certa fatica, discesa e risalita al faro fanno sudare. Panorami incredibili. Infine arriviamo a fine giornata a fare una capatina alla whiskeria più famosa di queste terre "Tallisker": non vale la pena, a meno che non siate degli appassionati. Dico una cosa su tutte: il costo della bottiglia comprato in distilleria è più alto che comprato su Amazon. Questo per me è già indicativo. Detto questo, il whisky assaggiato li ha un fortissimo sapore di affumicato, molto molto particolare.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Road of the isles e Glencoe
Usciamo da Skye, in traghetto, per dirigerci sulle tracce del binario 7 3/4 di Harry Potter: Glenfinnan. Si non ve l'ho detto, ma lo saprete anche voi, Harry Potter da queste parti è un motivo molto molto ricorrente. Dormiamo alla Craiglinnhe House, e devo dire servizio altissima qualità per quanto pagato. Arredamento assolutamente scozzese, molto antico, e colazione spaziale.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Loch Lomond e il Trossachs National Park
Rientriamo verso Edimburgo e i panorami "nordici" lasciano il posto a più civiltà. Ci fermiamo a vedere: il castello di Kilchurn, la St. Conan’s Kirk che sembra un set cinematografico da quanto è particolare e il castello di Doune (set cinematografico della serie "Trono di spade"). Infine arrivo a Stirling, prima città vera dopo giorni, con architetture e ingegnerie moderne e che talvolta non ti aspetti.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
da Stirling a Edimburgo
Mattinata al castello di Stirling, che le guide non cag***no molto, ma che invece è un signor castello! Vale la pena anche di attraversare il cimitero, molto suggestivo. E poi ci muoviamo verso Edimburgo, allungando un po' l'itinerario per vedere la Rosslyn Chapel e il Blackness Castle. La cappella di Rosslyn, al di la di tutti i significati massoni, e i riferimenti letterari, è effettivamente affascinante, e il Blackness Castle, proprio perchè non molto affollato, vale la pena anche solo per la vista che ha sulla baia di Edimburgo.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
E alla fine...
Dopo 3 mesi riesco finalmente a riordinare le idee e a ricordarmi tutte le emozioni che le coste del nord sempre mi lasciano... Un grande grazie anche ai nostri compagni di viaggio, che ci hanno convinto a "spendere sti quattro schei" e ci hanno fatto da guida, sul serio! Stavolta siamo arrivati quasi ignoranti del luogo!
Consigli di valigia e di abbigliamento
Dipende da che tipo di viaggiatore siete, ma il mio consiglio per la Scozia è di viaggiare con poco, purchè che sia polifunzionale: giacca impermeabile, con interno staccabile in pile che diventa felpa, scarpe impermeabili con suola in vibram (ottime quelle di decathlon!). Ottimo anche un piumino 100 g che si compatta bene in valigia. Come pantaloni, buoni i jeans, tenendo conto che li avrete bagnatini addosso qualche volta, in ogni caso purchè siano qualcosa che si asciuga velocemente al sole o alle bocchette della macchina. In agosto non abbiamo mai avuto problemi di temperatura, ma sono ottime le magliette da escursionismo a mezza manica: occupano poco, si lavano velocemente e si asciugano subito su un termosifone. Read the full article
2 notes · View notes
lasko2017 · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Preliminari o Gatehouse del castello di Stirling. Installato da Giacomo IV intorno al 1500, il Forework si erge ora come un ingresso interno nascosto al castello. Ma è stato costruito come una facciata ben visibile, su un sito che era stato a lungo l'ingresso principale del castello. Nel 1580 era descritto come "l'intera bellezza esteriore del luogo". Lo Spur francese e Outworks di Dury hanno mascherato una linea di difesa molto precedente. Chiunque si fosse avvicinato al castello nei primi anni del 1500 avrebbe visto una facciata molto diversa. Il castello sarebbe apparso molto più elevato, con il visitatore di fronte al frontespizio di influenza francese di Giacomo IV, che proclamava immediatamente la sua potenza e maestà. Originariamente era alto cinque piani, ma anche nel suo stato molto ridotto il Forework non può non impressionare, integrando ruoli difensivi e di alloggio. L'accesso al cancello principale potrebbe essere stato originariamente da un ponte in legno, piuttosto che dalla rampa oggi in uso. Il corpo di guardia centrale della tripletta era originariamente alto più del doppio, ricoperto da camminamenti merlati e alti tetti conici, e con una torre a tamburo ad ogni angolo. Ognuna delle tre porte era dotata di una saracinesca, azionata dalle camere soprastanti, e una di queste sopravvive ancora. Nel complesso, il corpo di guardia ricorda la porta processionale occidentale di una grande chiesa e ricorda persino un arco trionfale romano. L'alta cortina era chiusa da una torre d'alloggio aggettante alle estremità, fiancheggiata su ogni lato da una torre semicircolare (ora demolita).... #stirlingcastle #historicscotland #castles_oftheworld #fiftyshades_of_history #explorescotland #loves_scotland #scotland #scotlandlover #scotland_greatshots #monumental_world #visitscotland #igscotland #ig_Scotland #instascotland #loves_united_castle #scotland_insta #traveling_scotland #traveling_uk #thisisscotland #unlimitedscotland #wonderlustscotland #prossimevacanzeaquando #yourscotland #hiddenscotland #castlesofscotland #earthpix #lasko71 #scotlandtravel #scoziachepassione #davisitareassolutamente❤️❤️❤️ https://www.instagram.com/p/CU8RN7xo6Yh32AQgiIDIKJtRRyBFOTUXmtiinM0/?utm_medium=tumblr
0 notes
freedomtripitaly · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Heart 200 è un nuovo percorso turistico di circa 200 miglia intorno a Perth, Stirling, The Trossachs e Highland Perthshire, il vero cuore della Scozia. Avventura, romanticismo, serenità: un itinerario misto che soddisfa ogni desiderio ed esigenza (adatto anche ai bambini) e che collega due parchi nazionali, il Loch Lomond & The Trossachs e il Cairngorms. I visitatori possono fare anche escursioni esterne alle sei incredibili tappe suggerite, che partono dalla zona boscosa occidentale col suo straordinario Doune Castle, perfettamente conservato e rimasto nella sua struttura originale. Se non lo sapete, questo castello è stato la location di numerosi film: per gli amanti cinefili, nel 1974 è stato girato qui “Monty Python e il Sacro Graal”. I registi lo utilizzarono addirittura per realizzare quattro diverse fortezze. Nel 2013 invece è stato set della serie televisiva “Outlander”, un adattamento dei famosi romanzi di Diana Gabaldon. In ultimo, proprio qui è nato anche l’episodio pilota della serie “Il Trono di Spade”. Il nord delle Highland riserva del resto incredibili sorprese: basti pensare al Loch Lay, uno dei più bei laghi di tutta la regione, uno spettacolo meraviglioso da vicino e lontano, o al tasso di 3000 anni, il Fortingall Yew nell’omonima cittadina, uno dei più antichi alberi di tutta la Gran Bretagna. Potrete regalarvi anche una giornata ricca di adrenalina con il rafting ad Aberfeldy o il bungee jumping a Killiecrankie. Due volte più grande del Lake District, sarete accolti nel Parco Nazionale dei Cairngorm che ha più montagne, foreste, sentieri, fiumi, laghi, zone naturali, villaggi e distillerie di quante ne potreste esplorare in tutta una vita. La Riverside East è ricca di fiumi che fanno da sfondo alle tante miglia di Heart 200. Sarà possibile fare una passeggiata a Pitlochry, luogo tranquillo per rilassarsi e immergervi nella splendida cornice dell’Highland Perthshire lungo il fiume Tummel. Vicino alla città di Dunkeld, si trova la Foresta dell’Hermitage, un bosco fiabesco, ideale per fare passeggiate tra cascate e fiumi: qui si trovano gli alberi più alti di tutto il Regno Unito, che si dice abbiamo ispirato persino J.R.R. Tolkien, l’indimenticabile creatore de Il Signore degli Anelli. Con i suoi 188 km, il fiume Tay è il più lungo della Scozia e il sesto in tutto il Regno Unito. Nel suo percorso verso il mare attraversa diverse città, tra cui Dundee e Perth, in mezzo alle quali si apre il delta che sfocia nel Mare del Nord in un altro grande fiordo scozzese. In questa zona, si trova anche la foresta di Birnam, molto famosa per il suo legame con una delle più note tragedie di Shakespeare, il Macbeth. Merita una visita singola Perth – quarto step del tour -, la capitale della Scozia sulle rive del fiume Tay. Soprannominata la “Bella città” in memoria del romanzo di Sir Walter Scott, La bella fanciulla di Perth (1828), è ricca di architetture da vedere come l’Huntingtower Castle o lo Scone Palace. Al confine meridionale, vi troverete immersi nella magia del Medioevo: Abbotsford, la meravigliosa residenza di Sir Walter Scott, il pittoresco Castello di Stobo, il Castello Thirlestane, la Foresta di Glentress e Pease Bay: splendida baia, un paradiso per i surfisti. Imperdibile la Grey Mare’s Tail, una cascata di circa 90 metri, formatasi durante l’ultima glaciazione. Ultima tappa a Stirling, dove si conclude il vostro viaggio e risiede una buona parte del patrimonio storico scozzese. Per la sua posizione strategica, ricevette anche il nome di “Porta delle Highlands”. Si può girare a piedi e basta un giorno per visitarla tutta. Bellissimo il castello, una delle fortezze più grandi e importanti di tutto il Regno Unito, situato su di una rocca che anticamente era un vulcano. Heart 200 ha un sito web dedicato che include una vasta gamma di opzioni di alloggio, tra cui hotel a cinque stelle, pensioni e campeggi: lasciatevi ispirare dalla magica Scozia! https://ift.tt/2MkVRay Heart 200: in Scozia, il nuovo trekking tra due parchi nazionali Heart 200 è un nuovo percorso turistico di circa 200 miglia intorno a Perth, Stirling, The Trossachs e Highland Perthshire, il vero cuore della Scozia. Avventura, romanticismo, serenità: un itinerario misto che soddisfa ogni desiderio ed esigenza (adatto anche ai bambini) e che collega due parchi nazionali, il Loch Lomond & The Trossachs e il Cairngorms. I visitatori possono fare anche escursioni esterne alle sei incredibili tappe suggerite, che partono dalla zona boscosa occidentale col suo straordinario Doune Castle, perfettamente conservato e rimasto nella sua struttura originale. Se non lo sapete, questo castello è stato la location di numerosi film: per gli amanti cinefili, nel 1974 è stato girato qui “Monty Python e il Sacro Graal”. I registi lo utilizzarono addirittura per realizzare quattro diverse fortezze. Nel 2013 invece è stato set della serie televisiva “Outlander”, un adattamento dei famosi romanzi di Diana Gabaldon. In ultimo, proprio qui è nato anche l’episodio pilota della serie “Il Trono di Spade”. Il nord delle Highland riserva del resto incredibili sorprese: basti pensare al Loch Lay, uno dei più bei laghi di tutta la regione, uno spettacolo meraviglioso da vicino e lontano, o al tasso di 3000 anni, il Fortingall Yew nell’omonima cittadina, uno dei più antichi alberi di tutta la Gran Bretagna. Potrete regalarvi anche una giornata ricca di adrenalina con il rafting ad Aberfeldy o il bungee jumping a Killiecrankie. Due volte più grande del Lake District, sarete accolti nel Parco Nazionale dei Cairngorm che ha più montagne, foreste, sentieri, fiumi, laghi, zone naturali, villaggi e distillerie di quante ne potreste esplorare in tutta una vita. La Riverside East è ricca di fiumi che fanno da sfondo alle tante miglia di Heart 200. Sarà possibile fare una passeggiata a Pitlochry, luogo tranquillo per rilassarsi e immergervi nella splendida cornice dell’Highland Perthshire lungo il fiume Tummel. Vicino alla città di Dunkeld, si trova la Foresta dell’Hermitage, un bosco fiabesco, ideale per fare passeggiate tra cascate e fiumi: qui si trovano gli alberi più alti di tutto il Regno Unito, che si dice abbiamo ispirato persino J.R.R. Tolkien, l’indimenticabile creatore de Il Signore degli Anelli. Con i suoi 188 km, il fiume Tay è il più lungo della Scozia e il sesto in tutto il Regno Unito. Nel suo percorso verso il mare attraversa diverse città, tra cui Dundee e Perth, in mezzo alle quali si apre il delta che sfocia nel Mare del Nord in un altro grande fiordo scozzese. In questa zona, si trova anche la foresta di Birnam, molto famosa per il suo legame con una delle più note tragedie di Shakespeare, il Macbeth. Merita una visita singola Perth – quarto step del tour -, la capitale della Scozia sulle rive del fiume Tay. Soprannominata la “Bella città” in memoria del romanzo di Sir Walter Scott, La bella fanciulla di Perth (1828), è ricca di architetture da vedere come l’Huntingtower Castle o lo Scone Palace. Al confine meridionale, vi troverete immersi nella magia del Medioevo: Abbotsford, la meravigliosa residenza di Sir Walter Scott, il pittoresco Castello di Stobo, il Castello Thirlestane, la Foresta di Glentress e Pease Bay: splendida baia, un paradiso per i surfisti. Imperdibile la Grey Mare’s Tail, una cascata di circa 90 metri, formatasi durante l’ultima glaciazione. Ultima tappa a Stirling, dove si conclude il vostro viaggio e risiede una buona parte del patrimonio storico scozzese. Per la sua posizione strategica, ricevette anche il nome di “Porta delle Highlands”. Si può girare a piedi e basta un giorno per visitarla tutta. Bellissimo il castello, una delle fortezze più grandi e importanti di tutto il Regno Unito, situato su di una rocca che anticamente era un vulcano. Heart 200 ha un sito web dedicato che include una vasta gamma di opzioni di alloggio, tra cui hotel a cinque stelle, pensioni e campeggi: lasciatevi ispirare dalla magica Scozia! Heart 200 è un nuovo percorso turistico di circa 200 miglia intorno a Perth, Stirling, The Trossachs e Highland Perthshire, il vero cuore della Scozia.
0 notes
weirdesplinder · 6 years ago
Text
Jo March e Lucy Maud Montgomery
Fin dalla sua nascita sono sempre stata una fan fervente di Jo March edizioni, una casa editrice che porta avanti il progettto di pubblicare o ripubblicare in italiano grandi classici della letteratura.
Questo il link al loro sito: https://www.jomarch.eu/index.php
Oggi torno a parlarvi di loro per pubblicizzare le opere di Lucy Maud Montgomery che hanno attualmente in catalogo, opere prima introvabili nella nostra lingua. La Montgomery è la famosa autrice di Anna dai capelli rossi per intenderci, quindi se avete amato quel libro non potete pedervi queste altre sue opere:
Tumblr media
Il castello blu
Trama: L’immagine che Valancy Stirling vede riflettersi nello specchio è una figura tristemente scolorita. Ha quasi trent’anni e non ha un marito: quanto basta a renderla motivo di imbarazzo e umiliazione per la sua ingombrante famiglia. Valancy vive secondo le regole imposte da una madre bigotta, accoglie con remissione le scelte che altri fanno per lei, non si ribella al personaggio in ombra che nel gioco delle parti le è toccato in sorte. C’è un luogo dei suoi sogni, però, dove si sente libera di riprendersi un ruolo da protagonista: il suo “castello blu”. La sconvolgente diagnosi di una malattia cardiaca fatale la spinge, però, a uscire dal suo bozzolo di timore e a cercare nel mondo il suo castello: prima, sul limitare di quella “landa desolata” dove abitano i reietti della comunità – Cissy Gay, una ragazza madre malata di tubercolosi, e suo padre Abel, un impenitente alcolista; poi, ancor più lontano, sul Lago Mistawis, dove vive soltanto lo sregolato Barney Snaith, che tutti reputano un criminale in fuga. Ambientato nel magnifico scenario del Muskoka, dove specchi d’acqua, isole velate dalla nebbia, cascate scroscianti e boschi inestricabili si fondono nel magico silenzio della natura canadese, Il castello blu è uno dei pochi romanzi che Lucy Maud Montgomery scrisse per un pubblico adulto e per reinventare la sua storia di donna. La prosa ironica e brillante della Scrittrice tratta con freschezza temi scomodi, esprimendo tutto lo sdegno che provava per la finzione sociale e l’ipocrisia del suo tempo.
Tumblr media
Jane di Lantern Hill 
Trama: Al civico 60 di Gay Street, una tetra e grigia strada di Toronto, spicca un imponente edificio di mattoni rossi, circondato da un’invalicabile recinzione in ferro: qui abitano, come due recluse, la piccola e vivace Jane e sua madre Robin, un’affascinante giovane donna dallo sguardo perennemente malinconico; entrambe sono succubi dell’autoritaria e fredda nonna Kennedy, che pretende di controllare ogni aspetto delle loro esistenze, ponendo un ostacolo insormontabile alla felicità. Jane però sta crescendo ed è sempre più insofferente alle continue interferenze della nonna. Un giorno, però, inaspettatamente, al 60 giunge una lettera dall’Isola del Principe Edoardo: a chiedere di lei è il papà che ha sempre creduto morto. Jane è piena di timori, ma ben presto tutto cambia: trascorre l’estate sull’Isola, scoprendo un luogo incantato, ricco di profumi e colori, e la bellezza mozzafiato del mare, con un padre che non fa fatica ad adorare e una buffa compagnia di nuovi amici. A Lantern Hill, per la prima volta, si sente davvero a casa, eppure alla perfezione manca ancora qualcosa...
Tumblr media
Pat di Silver Bush
Trama: Sull’Isola del Principe Edoardo, un luogo di limpida bellezza, c’è una vecchia e adorabile tenuta incastonata fra betulle d’argento, è la fattoria di Silver Bush, dove la piccola Patricia Gardiner vive felicemente insieme alla sua famiglia.  Per Pat nulla al mondo è più prezioso della sua casa e della natura incontaminata che la circonda, dove si avventura insieme agli amici Jingle e Bets alla scoperta di incantevoli angoli nascosti, per poi fare ritorno nell’amata cucina di Silver Bush; qui l’aspet- ta la simpatica governante Judy Plum, sempre pronta a sfornare qualche prelibatezza e a raccontare incredibili storie.  L’infanzia spensierata non può durare per sempre, il tempo porta inevitabilmente con sé imprevedibili cambiamenti... e, per quanto tenti di opporsi, Pat si trova alle prese con l’avventura più bella e difficile di tutte: crescere.          
0 notes
iosonoandromaca · 6 years ago
Text
Diario di Scozia - 04-14 gen 2019
“Basta! Adesso prendo e mollo tutto per un po’! Sì, vabè ma il lavoro… Ok magari stacco un paio di giorni e vado via...”. Non so voi, ma io è una cosa che penso spesso. Ma troppe volte si resta lì ad affogare in una situazione ormai marcia e stantia, senza fare assolutamente niente. Sembra un’azione così banale, prendere stacazzo di maniglia ed uscire dalla porta. E respirare. E stare meglio. E fallo, no?
Qualche settimana fa, mentre tutti come al solito si lamentavano di ingrassare per le feste di Natale, io decidevo di dare un bello scossone a sta mia vita, degno di un colpo di reni alla John Cena! “Ok abbiamo due settimane di libertà, che si fa?” Interrail? Ok giovani, però... UK tour? Troppo poco tempo. Chioggia on the boat? Rosolina mare? Scozia? SCOZIA? Scozia! Ma on the road per le Highlands e l’isola di Skye: totalmente into the wild. Così io e la mia compagna di viaggio @chiara, per un fortuito allineamento dei pianeti non previsto da Paolo Fox, siamo riusciti a partire in modo quasi improvvisato e apparentemente disorganizzato, decidendo il tutto in quattro miseri giorni e con la disincantata idea di sfruttare a pieno il couchsurfing! (se…)
Proviamo a raccontarlo qui, anche per far contenti alcuni amici che ci hanno detto di voler replicare il viaggio. Ebbene, lungi da voler essere una guida al viaggio last minute & low cost nei migliori luoghi della Scozia, ma solo una sorta di mini diario di bordo ordinato con un paio di dritte, di aneddoti e di luoghi pazzeschi… ecco allora “PARTIRE PER 10 GIORNI IN SCOZIA IN UN VIAGGIO ON THE ROAD ALL’IMPROVVISO DI CUI SENTIVAMO TROPPO IL BISOGNO”!!
Tumblr media
GIORNO 1 - EDINBURGH
Il titolo precedente dice già tutto. L’idea era di girare la Scozia in auto in mezzo a terre incontaminate, dunque le città sono state effettivamente prese poco in considerazione. Edimburgo, obbligatorio punto di partenza causa aereo e noleggio auto, non possiamo dire di averla vissuta a pieno, ma il Castello di Edimburgo è un buon inizio per intraprendere un viaggio in una terra che vanta un passato epico. (Se avete Netflix, godetevi The Outlaw King prima di partire: qui in Scozia, come fama, Robert the Bruce è secondo solo a William Wallace!).
Consigli utili a caso:
Culton Hill andate a vederla di giorno. Stupendo lo skyline della città dall’alto di sera, ma di giorno (e magari col sole in una bella stagione) è tutta un’altra cosa!
Tornando fermatevi al cimitero, è per strada! Ecco, quello sì fatelo quando è buio! ;)
C’è un tour gratuito per la città attraverso i luoghi legati a Harry Potter e la Rowling: non fatelo! Perdita di tempo inutile, trovate le stesse cose su Wikipedia e non vi mostrano nulla. Sad story.
Per il resto... chi ha detto che sono una guida? Ci sono una montagna di siti utili nel web! (Visitscotland secondo noi è stato il migliore!)
Tumblr media
_
GIORNO 2 - HELIX PARK / STIRLING CASTLE / PERTH
Sveglia all’alba per andare a prendere l’auto in aeroporto, noleggiata ancora prima di alberghi e ostelli. Che bomba una Ford Fiesta a 34 € + 75 di assicurazione per tutti e 10 giorni. Grazie rentalcars! Peccato che nessuna della nostre carte di credito venisse accettata. Con non pochi problemi riusciamo a risolvere, ma chiaramente a prezzi meno accessibili. Se vedete offerte di auto da noleggiare a pochi soldi, meglio diffidare, specie se l’idea è farsi un viaggio che richiede l’auto per i grandi spostamenti (il limite di miglia giornaliere può essere un grosso problema e finireste per pagare lo stesso prezzo di una compagnia non lowcost).
Il primo impatto con la guida al contrario è terribile, poi ci fai la mano. E finalmente posso prendere una rotonda a sinistra senza il rischio di schiantarmi. Ancora però non capisco perché, se la guida è a specchio, il cambio è come il nostro: a me risultava storto, vabè.
Prima tappa del viaggio è all’Helix Park, nel distretto di Falkirk, per vedere i Kelpies, due sculture a forma di gigantesche teste di cavallo, o meglio, di “Kelpie”, lo spirito dei laghi che nel folklore celtico assume la forma di un enorme cavallo bianco. Di grande impatto durante il giorno, ma dicono che di sera queste teste di 30 metri siano rese magnifiche da giochi di luci e colori. Just to let you know!
Il castello di Stirling è quello dove sono stati incoronati la famosa Maria Stuarda (c’è un film nelle sale, ma non mi pagano per dirvelo), gli Stewart e altri re di Scozia: imponente e tenebroso, da fuori è di forte impatto, se in più ci mettete anche i giardini curatissimi, la vista dell’enorme cimitero dall’alto e una splendida giornata uggiosa, è il top. Dentro, personalmente, lascia un pelo a desiderare: molte stanze completamente vuote (e ci sta), altre invece con ricostruzioni, allestimenti e stendardi un pelino pacchiani. Degustibus! Però da vedere. Lì fuori c’è la statua del Bruce, poco lontano il monumento a William Wallace, che però abbiamo deciso di non vedere (errore!), preferendo dirigerci invece a Perth, paesino di poche anime che non c’entra nulla con quello in Australia e che ci aspettava per il nostro appuntamento col destino infausto, oltre che con il primo hotel.
Sì perché di Perth non abbiamo molto da dire, se non che è stata una destinazione obbligatoria per dormire e ripartire per le highlands, che in inverno (bassissima stagione!) è praticamente tutto chiuso tranne un adorabile locale che fa musica live e open-mic dalle 4 del pomeriggio (dove si mangia il miglior toast con tacchino e marmellata di mirtilli della Scozia!) e che vabè, abbiamo fatto un incidente stupidissimo in un parcheggio stupidissimo. Stai te due ore al telefono a spiegare ad una tipa dal marcato accento scozzese tutta la dinamica dell’accaduto… Primo giorno andato, finiti, dormito mille mila ore e ricaricato le batterie per l’indomani: Dunnottar Castle, Cairngorms National Park e Inverness!
Tumblr media
_
GIORNO 3 - DUNNOTTAR CASTLE / CAIRNGORMS NATIONAL PARK / INVERNESS
Il castello di Dunnottar è magnifico! Prima di addentrarci nelle Highlands ci siamo catapultati sulla costa orientale scozzese, direttamente sul Mare del Nord, per vedere questa fortezza sopra il suo personalissimo promontorio a strapiombo sul mare. Descriverla a parole non è facile e anche le foto non danno il giusto merito ad un luogo che toglie il fiato. Andateci! Fine. Mettete che poi siete amanti del fantasy o di racconti epici, questo posto (come tutta la Scozia) fa per voi! (ehm, sì, ogni tanto ci scappava di canticchiare la sigla di game of thrones o la musica della compagnia dell’anello…sì, nerd).
All’arrivo a sud di Stonehaven ci accolgono sole e cielo limpido su quella che è finalmente la prima visione del mare aperto. Non importava quanto quel sole o quel cielo limpido fossero ingannatori e tirasse un vento della madonna: avevamo finalmente raggiunto il mare. In un momento di frenesia e di stanchezza post-auto, sbagliamo strada ma ne approfittiamo per fermarci e ammirare l’orizzonte, senza immaginare che arrivati sul percorso del castello ci avrebbe atteso qualcosa di molto di più. Dunnottar è alla fine di una strada secondaria raggiungibile in auto, poi un sentiero a piedi che si affaccia direttamente sul mare, vi porterà al cospetto di questa fortezza, prima scendendo verso una spiaggia, poi risalendo dentro le mura. Non potevamo trovare giornata migliore: la roccia risplendeva, l’erba nel giardino aperto del castello era tirata a lucido e, dalle finestre di pietra, il mare gelido e calmo lì fuori provava ad apparire stronzo, ma tanto noi ce n’eravamo già innamorati. Nella top 5 del nostro viaggio, Dunnottar c’è, senza alcun dubbio.
Prendiamo tre panini nel chioschetto ambulante al parcheggio (da provare  l’hamburger con l’angus: un petardo!) e dopo il consiglio del cuoco sul mettersi subito in viaggio prima di trovarci in mezzo alla tempesta in arrivo, partiamo per attraversare il Cairngorms National Park: destinazione Inverness prima del buio. Guardando Google Maps, uno sano di mente si chiederebbe perché non abbiamo scelto la superstrada verso nord, più veloce e meno impervia. Ma se amate gli agi e non vi va di perdervi neanche un pochino, “fuggite, sciocchi!” e prenotate le vacanze a Riccione!
Il Cairngorms Park inizia soft, con un paesaggio di campagna e boschetti che pare di essere in Toscana. Poi inizia il bello: colline, sentieri, mucche, tornanti, montagne, ruscelli, cavalli... gnomi! Di tutto. Per quanto ci abbiamo trascorso tre ore sempre in auto e quasi senza sosta, nel parco ci siamo solo passati di striscio. Io guidavo, @Chiara se la faceva addosso per le strade in salita, quelle in discesa e pure quelle in piano... Quindi troppe poche foto per quest’area enorme e incontaminata. Però credo che sia necessario, prima o poi, prendersi alcuni giorni per girarla a piedi e perdersi un po’. Solo superato il timore di girare in luoghi sconosciuti con buio pesto e temporale, ci siamo resi conto delle meraviglie che abbiamo sfiorato, nel buio delle 4 del pomeriggio (già…), sotto la pioggia “fina fina che ti punge”.
Con il mio copilota che tira un sospiro di sollievo raggiunta la prima strada degna di questo nome, si prosegue in direzione Inverness. Definita la capitale delle Highlands, la città ci sembra interessante, ma anche stavolta non ci attende un giro turistico: avevamo altri piani. Per la nostra quarta notte siamo felicissimi di sfruttare finalmente il couchsurfing, il servizio che ti permette di alloggiare a casa di perfetti sconosciuti che mettono a disposizione un letto, un divano o quello che di meglio hanno sul pavimento, in cambio di una buona compagnia. Osayd, un tipo indiano gentilissimo, ci aspetta in casa, alla fine di questa via deserta nella trascurata periferia della città. Ad accoglierci è una splendida bimba di due anni immersa in un salotto travestito da sala giochi: cartoni animati, musiche, pelouche e giocattoli colorati ovunque. Dopo un po’ di chiacchiere in divano su quanto bella sia la politica italiana, ci porta finalmente in cucina per la cena... risvegliandoci bruscamente da quel sogno di viaggio avventuroso di giorno e confortevole la notte! Ecco, se pensate che la cucina di casa vostra sia un lerciume dopo una cena goliardica con gli amici nel periodo natalizio, quella di Osayd era un incrocio tra un laboratorio abbandonato in cui era esploso un prodotto chimico e una fattoria poco curata durante una giornata afosa d’estate. No, non sto esagerando. Meglio non star qui a soffermarsi sul nefando pavimento in cui soggiornavano da tempo cibi non più definibili che trovavano nuova dimora sotto ai nostri piedi. O la tanica di benzina utilizzata per l’olio d’oliva per condire la pasta da noi preparata, ovviamente scampata dall’essere cotta dentro il bollitore dell’acqua per il the. Al di là di  questo (e della camera di cui non parleremo!), la sua ospitalità è stata sconvolgente, avrebbe potuto anche regalarci il suo cuore, se avesse potuto servire a farci passare una notte serena. Comunque, partenza prima dell’alba, spesa al supermercato, colazione in auto. Piove ed è ancora buio. Ma siamo felici. Tanto. Qualche ora dopo ci saremmo detti che anche quello era parte dell’avventura e che l’avremmo ricordata con un pensiero più vivo, nel tempo a venire.
Next destination: Portree, sull’Isola di Skye, costeggiando il lago di Loch Ness e passando per il Castello di Eilean Donan. In viaggio, sotto cieli perfetti.
Tumblr media Tumblr media
GIORNO 4 - LOCH NESS / EILEAN DONAN CASTLE / ISLE OF SKYE - PORTREE
Dopo una notte come quella passata, vedere l’alba sul lago di Loch Ness è stato un regalo. Trovare poi lungo la strada delle scale che portavano direttamente sulla riva del lago silenzioso, lo è stato ancora di più! Ci prendiamo questi meritati attimi di ricarica, facendo il pieno a pieni polmoni per tutta la giornata. Lo scenario è immobile, fermo nel tempo e avvolto in un surreale filtro trasparenza. Nella speranza di trovare Nessie a fare colazione, ci fermiamo ancora, un po’ più avanti. La aspettiamo. Non c’è. Ripartiamo.
Da metà strada in direzione Eilean Donan Castle, il mio copilota @chiara si mette alla guida e io mi godo finalmente il panorama con occhi spalancati. Nonostante la classica preoccupazione-clichè che normalmente l’uomo prova verso la compagna che si mette al volante, lei se la cava alla grande! Strade lisce che scivolano tra i boschi e grandi valli con brughiere e fiumi a specchio ci abbracciano, mentre ci spingiamo verso la costa ovest della Scozia.
Arriviamo finalmente nei pressi di Eilean Donan costeggiando il Loch Duich, il lago che sfocia poi nel mare dell’Inner Sound (innamorato di questi nomi!).
Difesa contro i vichinghi e rifugio di Robert The Bruce, il castello interrompe i riflessi cristallini del lago, sorgendo su una piccola isola raggiungibile solo da un ponte di pietra con tre grandi archi. Lo troviamo chiuso al pubblico per lavori in corso (ma se ci andate da aprile in poi sarà aperto). Ci prendiamo un tempo indefinito seduti lungo le mura del castello, nel silenzio rilassato e solenne del lago che ci circonda. Ogni tanto ci si guarda, e senza troppe parole proviamo a renderci conto di che viaggio pazzesco stiamo facendo e di come non poteva capitare in un momento migliore.
Ripartiamo, direzione Isola di Skye, la meta che più aspettavamo in questo viaggio! Ci attendono 3 giorni surreali.
“C’è un ponte enorme da attraversare in auto per arrivare sull’isola, lo sai vero?.
“Sì ma facciamo cambio e guidi tu, che io ho paura, ok?”
“Certo!”
Troppo tardi, ci siamo già sopra…Le mani sudate sul volante di lei, il mio entusiasmo ad occhi sgranati: “il respiro profondo prima del balzo”! Ci siamo: ci guardiamo e cazzo se siamo felici come dei bambini! Mentre ululando e ridendo fortissimo raggiungiamo quella che si prospetta già essere la terra che ci toglierà di più il fiato.
Il viaggio in cui si abbandona ogni possibile rimasuglio della veste da turisti e si diventa avventurieri insieme ha inizio.
Siamo su Skye.
The Old Bridge of Sligachan gasa anche solo a sentirne il nome. Dopo un pranzo in stile merenda veneta, ci addentriamo nell’isola in direzione Portree. Il vecchio ponte di pietra lo troviamo completamente per caso, in una vallata all’ombra delle colline Cuillin, e sembra venuto fuori da un libro di Tolkien. Nonostante le sue pietre siano nere e si stagli all’ombra di colline a cono sotto nuvole simili a fumo nero, l’Old Bridge risplende magico su un torrente che attraverso la strada principale. Qui se si prosegue dritti si arriva a Portree, la città principale dell’isola, dove una biondina e il marito fico ci attendono nel bed & breakfast più bello dell’isola. Girando a sinistra dal ponte si arriva invece a Talisker, dove c’è la distilleria di Whiskey più figa della Scozia. Ma non c’è fretta, ci si scalderà i prossimi giorni. L’isola non sembra così fredda, non come il resto della Scozia a gennaio, perlomeno. Anyway, ci sta già scaldando per bene.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
GIORNO 5 - OLD MAN OF STORR / KILT ROCK / QUIRAING / FAIRY Glen (ISLE OF SKYE)
Il vecchio di Storr ci osserva dall’alto. Una scarpinata in mezzo alla natura è ciò che serve per dare una spinta al nostro viaggio.
Per il primo giorno intero nell’Isola di Skye, decidiamo di guidare verso nord est nella penisola del Trotternish, dopo la gordissima colazione che ci hanno preparato al Feochan, dove siamo alloggiati. Qui il padrone di casa è una guida turistica iper sportiva e ci ha prestato la sua guida, il suo librone con le cartine segnate a matita, praticamente la sua bibbia personale!
Lo Storr sembra vicinissimo. Punte di roccia millenarie ci sfidano scrutandoci dall’alto al basso, immerse tra nebbie e nuvole. Siamo qui per questo, daje!
Solo le pecore - ovunque e arrampicate in posti che cosa-ostia-andate-a-farvi-del-male-lì-io-non-lo-so - ci fanno compagnia nell’essere minuscoli in mezzo a questa gigavastità di natura!
Arriviamo in cima: l’Old Man of Storr c’ha migliaia di anni, sto monolitone! Ma comanda sempre lui qui sopra, neanche il vento fortissimo che non ci fa stare in piedi per una foto decente può far nulla. Ci giriamo e dietro di noi… il mare! O un lago o un’insenatura, boh era tutto insieme, tutto troppo bello e da brividi per riuscire a descriverlo. Ci resta addosso tantissimo.
Ci fermiamo al volo alla Kilt Rock, la parete di roccia che si schianta sull’acqua formando davvero pieghe simili a quelle del gonnellino scozzese. Da qui si possono vedere le balene ma… siamo nel periodo dell’anno sbagliato.
Se siete in zona, bella stagione o non che sia, andate alla Blue Skye Gallery, vicino a Staffin. Una piccola casetta lungo una strada deserta si spaccia per galleria d’arte con fotografie e minerali, ma in realtà offre la miglior zuppa e la miglior jack potato con cheddar fuso che io abbia mai mangiato nella mia carriera di mangiatore di schifezze. La nonnina bionda è un amore, anche per i suoi consigli stradali. Per arrivare al Fairy Glen, ci indica la strada che attraversa la zona nord del trotternish, tagliando a metà la penisola. Quello che non ci aveva detto era la non proprio facilità di passare in mezzo a vallate completamente deserte ad una strada (scoscesa), discese, salite e pecore in bilico tra la strada e la staccionata.
Pioggia, stanchezza e un mancato mezzo incidente non ci impediscono di raggiungere il Fairy Glen, una valle che con un po’ più di sole sembrerebbe l’ambientazione di un libro fantasy. Lungo una stradina in mezzo ai boschi, collinette e alberi abbattuti dal vento, un sentiero di fango si inerpica umidiccio su per una collina. Qui si nasconde una valle incredibilmente ferma nel tempo. Al centro c’è una spirale di terra; sopra la spirale dovrebbero esserci delle pietre, a dare vigore e magia al paesaggio. Sarà stato qualche goblin o troll di caverna a toglierle, per rendere questa zona meno magica agli occhi dei turisti, e rimanere celati nel folklore ancora un po’.
Il vento urla forte nei timpani e spinge i nostri giacconi fradici. Si prosegue…
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
GIORNO 6 - DUNVEGAN CASTLE, NEIST POINT, DISTILLERIA TALISKER
Sarebbe stupendo parlare del castello di Dunvegan ma… i soliti fortunati nel periodo dell’anno sbagliato: chiuso per manutenzione. Giusto così! Ma voi se siete nei paraggi, andateci! Dato che comunque demoralizzarsi fa schifo, continuiamo sulla strada del castello, inoltrandoci in un bosco per capire dove porta la strada. Poco più avanti, se rallentate e osservate la piccola spiaggia di sassi e alghe sulla destra, potete trovare delle foche! D’estate è un punto in cui magari si incontrano facilmente, ma vederle in questo periodo dell’anno è stata una rivincita su tutti i posti chiusi per manutenzione causa bassa stagione. Stiamo ancora un po’ in silenzio ad osservarle, come loro fanno con noi, fino al momento in cui forse dev’essere arrivata la colazione: uno splash sull’acqua da parte di una e via, tutte giù.
Questo secondo giorno sull’isola è stato il “bastava-solo-spingersi-un-po’-più-in-là day”.
Continuando dopo il castello troviamo un percorso che sguscia in mezzo a una radura con laghetti, foreste e campi lungo la costa: la direzione è Carbost ed è una strada a una sola corsia, non potete sbagliare. Il paesaggio muta in fretta qui. Alla fine della strada una sbarra blocca il passaggio e decidiamo di tornare indietro. Solo dopo avremmo scoperto che più avanti c’era la Coral Beach, una spiaggia bianca di corallo. Babbei, davvero! Magari domani…
L’obiettivo della giornata è arrivare al Neist Point, il punto più ad ovest dell’isola, spingendoci in direzione... Oceano Atlantico!
Vaghiamo a lungo in mezzo a lande incontaminate, grande domicilio di un numero infinito di pecore vagabonde. Glendale e Colbost sono i nomi di alcuni paesini fantasma che attraversiamo, percependo presenze silenziose non stagionali dietro le finestre: il set perfetto per una storia di misteri con kilt e cornamusa.
E poi sbam! Eccola! Vediamo la costa! Parcheggiamo su un piccolo attracco per pescherecci. Due enormi scogliere a strapiombo attorno a noi ma… il faro dov’è, scusa? Cerchiamo in auto, a piedi, il navigatore non va, la cartina diceva di là. Torniamo indietro…
Intanto da un paio d’ore ci rendiamo conto di essere rimasti senza pranzo. Sì, capita spesso se passi per dei paesini fantasma dove non c’è nulla di aperto. Un pubbino, un baretto, una locanda dismessa, un minimarket. Niente. Ci sentiamo come Elio e le storie tese in Baffo Natale, nella disperata ricerca di una qualunque puttanata la sera del 24 dicembre.
Ancora niente.
Decidiamo di andare verso la distilleria Talisker. Sì ok bere, ma c’abbiamo fame, oh. Ci salva solo una rivendita di pesce surgelato e prodotti tipici in barattolo, in cui tentiamo la sorte con una barretta di cioccolato collosa. Ormai il pranzo is the new cena. Un bicchiere di whiskey “Skye” al motto di “the sea is in our blood!” (gente feroce di mare, questa) in distilleria e niente, ormai è già tardi e si ritorna a Portree.
Tumblr media Tumblr media
_
GIORNO 7 - NEIST POINT LIGHTHOUSE /  PORTREE -  FORT WILLIAM
Oggi si parte per Fort William e si lascia l’isola di Skye. Avremmo solo una mattina di passaggio per attraversare la parte di isola che ci porta alla costa di là, ma...
Niente, decidiamo di tornare ancora al Neist Point per trovare il faro. Ce ne pentiremmo per sempre, altrimenti. Ed è così.
Il panorama toglie il fiato, servirebbe la vista a 360 gradi per goderti tutto! Si sale, si scende, si sale ancora. Il sole non ha proprio voglia di mostrarsi del tutto, ma così facendo ci regala uno spettacolo surreale di raggi che, da una nuvola nero-notte, si tuffano sul mare, placido al primo sguardo, inquieto ampliando i sensi. Le scogliere, giganti, si infrangono su quello che è l’Oceano Atlantico davanti a noi, in cumuli di roccia nera, lavica, granitica. La fase “spiaggia” qui si salta automaticamente, ma è l’Atlantico, cazzo, un bagnetto ci starebbe...
Tutto qua intorno è enorme, imponente. Il mare è solenne. Il cielo grigio e scontroso ne è quasi intimorito. La roccia ci osserva in silenzio, mentre arranchiamo nel nostro sudore scendendo la collina. Finalmente, dietro quella che sembra la rupe dei re del re leone, vediamo nascondersi il faro bianco del Neist Point, abbandonato e tranquillo. Chissà se la sua luce porta ancora speranza a folli marinai inquieti. La osserviamo fermi, da lontano e in silenzio, riempiendoci un’ultima volta gli occhi di questa meraviglia senza tempo. Sarebbe bello conoscerla a fondo, questa eternità fatta di terra e mare. Ma ci limitiamo a proseguire nella scoperta che ci attende, col fiato più corto, sia per fatica che per bellezza.
A sto punto riprendiamoci tutto quello che abbiamo perso ieri! Per strada decidiamo di tornare ancora alla Coral Beach di Claigan. Si lascia la macchina alla sbarra e si prosegue a piedi per un po’, fino ad arrivare ad una spiaggia bianca perfetta per il bird watching. Perdo Chiara per un po’, completamente assorta, ancora una volta, dal mare a cui ha bisogno di star vicina.
Guida lei al ritorno. Qualche canzone in auto, ancora pioggia fina, una sosta ad una cascata qua e là. Lasciamo l’isola alle spalle e torniamo nell’entroterra scozzese, guidando al buio tra i boschi.
Inutile dire che Skye si è tenuta una buona parte del nostro cuore. In alto il bicchiere: a Skye!
_
GIORNI 8-9-10 - FORT WILLIAM / LOCH LOMOND / GLENFINNAN VIADUCT / GLASGOW
Gli ultimi tre giorni per poco vincevano la pioggia e la stanchezza. La prima un po’ ci ha rallentato, la seconda no.
La combo maltempo più bassa stagione obbliga un sacco di luoghi a rimanere ignoti a noi esploratori. Volevamo vedere le cascate di Glencoe, addentrarci nel Loch Lomond e andare sul Ben Nevis. Abbiamo optato per altri percorsi, forse per certi versi meno spettacolari di quelli visti fino a quel momento, ma pur sempre top.
Da Fort William scendendo verso Loch Lomond, trovate il Castello di Stalker: è quella figata di torre in mezzo al lago, ma la si raggiunge solo in alta stagione, da un locale che organizza le visite (oppure scavalcando una proprietà privata, come inizialmente avevo pensato io).
Tappa poi alla Saint Conan Kirk e al Castello di Kilchurn (ma solo da lontano, pare lavori in corso...aridaje). Vicino a Oban (a un’ora da Fort William) c’è la locanda Glue Pot con la pentola portafortuna sulla porta d’entrata. Tappa obbligatoria! Già ci eravamo innamorati del Cullen Skink (la zuppa di pesce cremosa con patate, cipolla e haddock! madòò!), ma questa scala le classifiche!
Ci perdiamo un bel po’ into the wild. Poi risaliamo la A82 verso Glencoe: si torna a Fort William, passando vicino alla zona dei laghi del Loch Lomond, tra montagne e cervi in fuga tra i boschi. Questa è una zona dove organizzare assolutamente delle escursioni: se al momento siete rimasti squattrinati come me ma ci volete fare un pensierino fra qualche anno, fatemi un fischio gridando “Aye”!!
Prima di partire per Glasgow si fa tappa al viadotto di Glenfinnan: impossibile evitarlo con @chiara , dal momento che anni fa avrebbe dovuto salire sull’Hogwarts Express per diventare una strega rinomata, ma ha sicuramente perso la lettera di ammissione da qualche parte nella sua macchina disordinata. Sì, il famoso treno di Harry Potter passa per di qua, ma indovinate in quale periodo dell’anno?
L’ultimo giorno lo passiamo a Glasgow, in un alberghetto dismesso a diesci euro a notte, vicino il centro. Il live improvvisato di una band folk al Waxi O’Connor’s è un vivace e malinconico saluto a questa terra magnifica vissuta a mani e cuore aperti. Perché alla fine il viaggio è questo. Una densa zuppa di attimi incredibilmente felici e pensieri distrattamente malinconici.
Tumblr media
Un po’ di tanta strada in auto e un po’ di “abbiamo camminato troppo!”. Un po’ di paesaggi mozzafiato, e un po’ di paesini anonimi. Un po’ di albe e tramonti riflessi su un lago, e un po’ di nuvole scure che accorciano il giorno. Un po’ di ostelli magnifici e comodi, e un po’ di case demmerda dannatamente lerce. Un po’ di colazioni con cose comprate al supermercato e mangiate in macchina, e un po’ di pranzi squisiti coi cibi del posto che fanno bene al cuore. Un po’ di musica a squarciagola in auto, e un po’ di silenzio in cima alla montagna, ammirando la fine del mondo. Questo per me è il viaggio. Questo per me è essere esploratori. E farlo con qualcuno è come partire con le scarpe comode e ben allacciate: puoi andare ovunque.
0 notes
traduttrice-errante · 3 years ago
Text
Due giorni a Stirling
Nuovo articolo! Conoscete questo posto? #scozia #stirling #viaggi #traduttrice errante
Buongiorno~ Ti piace Braveheart? Sei amante della Scozia? Stirling è una tappa che non puoi perdere! (Ma anche se non sei fan del film, la cittadina merita comunque una visita!). Vista su Stirling GIORNO 1 Da Edimburgo, io e Andrea abbiamo preso un treno regionale che in circa 45 minuti ci ha portati a Stirling (£10 a testa, solo andata). La guesthouse era raggiungibile a piedi, ma dal…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fashioncurrentnews · 6 years ago
Text
Quando la regina Elisabetta II incontra il pony Cruachan IV
Cominciamo dal nome, Cruachan IV! Che per un pony delle Shetland non è male. Ma poi… è un pony speciale: è la mascotte del Royal Regiment of Scotland. Ma è un po’ furbetto: ogni volta che vede la Regina, ne combina una delle sue. Ieri per esempio: Elisabetta iniziava le sue vacanze estive a Balmoral. E come sempre accade quando arriva nel suo castello delle Highlands scozzesi, ha passato in rassegna appunto il Royal Regiment, guardando attentamente ogni soldato. È spuntato, allora, Cruachan che, forse per l’emozione, proprio davanti a lei non è riuscito a trattenersi. «Eccoci di nuovo», pare abbia detto Elisabetta, turandosi il naso. Beh si potrebbe dire: agli animali succede. Non ha certo fatto apposta!
Che dire però del fatto che a luglio, nel castello di Stirling, abbia addirittura cercato di dare un morso al suo bouquet di fiori? Un po’ audace, non credete? Non è tutto. In un incontro precedente, quando proprio sembrava andare tutto benissimo, appena la regina si è voltata, Cruachan ha lanciato un nitrito tale da spaventarla.
Last but least, direbbero gli inglesi, c’è una notizia del 2014 riportata dal Daily Mail: il pony “irriverente” ha «alzato il labbro superiore appena la regina gli si è avvicinata». Very stiff!
A dire la verità, la Regina non è il suo unico bersaglio della Royal Family. Quest’inverno, pare abbia cercato di mordere il principe Harry a Edimburgo mentre lui provava a coccolarlo. Il che suscitò l’ilarità di Meghan, la Duchessa del Sussex.
  L'articolo Quando la regina Elisabetta II incontra il pony Cruachan IV sembra essere il primo su Vogue.it.
from Vogue.it https://ift.tt/2KAl4Ix from Blogger https://ift.tt/2OfoS4r
0 notes
mademoisellesabi · 5 years ago
Text
20 Castelli da non perdere in Scozia
20 Castelli da non perdere in Scozia
Una delle prerogative della Scozia sono sicuramente i suoi castelli, e infatti ovunque ci si trovi ci sarà sempre un castello nei paraggi, sono parte del paesaggio e tra i più significativi al mondo. Scegliere i migliori, quelli da vedere non è facile data l’immensa offerta, sono più di 3.000 i castelli in Scozia, forse la soluzione migliore è decidere quali visitare in base all’itinerario che…
View On WordPress
0 notes
musicvilla · 4 years ago
Link
Nel 1999 la band suonò per tre serate in Scozia: ecco il film, disponibile solo per tre giorni via Rockol Music News
0 notes
lasko2017 · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Preliminari o Gatehouse del castello di Stirling. Installato da Giacomo IV intorno al 1500, il Forework ora si erge come un ingresso interno nascosto al castello. Ma è stato costruito come una facciata ben visibile, su un sito che era stato a lungo l'ingresso principale del castello. Nel 1580 era descritto come "l'intera bellezza esteriore del luogo". Lo Spur francese e il Outworks di Dury hanno mascherato una linea di difesa molto precedente. Chiunque si fosse avvicinato al castello nei primi anni del 1500 avrebbe visto una facciata molto diversa. Il castello sarebbe apparso molto più elevato, con il visitatore di fronte al frontespizio di influenza francese di Giacomo IV, che proclamava immediatamente la sua potenza e maestà. Originariamente era alto cinque piani, ma anche nel suo stato molto ridotto il Forework non può non impressionare, integrando ruoli difensivi e di alloggio. L'accesso al cancello principale potrebbe essere stato originariamente da un ponte in legno, piuttosto che dalla rampa oggi in uso. Il corpo di guardia centrale della tripletta era originariamente alto più del doppio, ricoperto da camminamenti merlati e alti tetti conici, e con una torre a tamburo ad ogni angolo. Ognuna delle tre porte era dotata di una saracinesca, azionata dalle camere superiori, e una di queste sopravvive ancora. Nel complesso, il corpo di guardia ricorda la porta processionale occidentale di una grande chiesa e ricorda persino un arco trionfale romano. L'alta cortina era prenotata da una torre d'alloggio aggettante alle estremità, affiancata su ogni lato da una torre semicircolare (ora demolita). #stirlingcastle #historicscotland #castles_oftheworld #fiftyshades_of_history #explorescotland #loves_scotland #scotland #scotlandlover #scotland_greatshots #monumental_world #visitscotland #igscotland #ig_Scotland #instascotland #loves_united_castle #scotland_insta #traveling_scotland #traveling_uk #thisisscotland #unlimitedscotland #wonderlustscotland #photosofbritain #yourscotland #hiddenscotland #castlesofscotland #earthpix #tlpicks #lasko71 #amazingshots_castle #scotlandisnow https://www.instagram.com/p/CQh7rb0F9G6HOwtgUFdF7uMEnaYUlfMO2M78og0/?utm_medium=tumblr
0 notes
unsognoneltrolley · 6 years ago
Photo
Tumblr media
Highlands, paesaggi scozzesi e ... Il Castello di Stirling che è il più grande castello scozzese costruito su una roccia vulcanica! . . . #scotlandtrip#scotland#scottish#scotlandlake#scotlandhighlands#scotland_greatshots#scotlandlove#scotland_ig#scotland_lover#scotlandcastles#scotlandexplore#scotlandlover#scotlandtravel#scotlandshots#unsognoneltrolley#highlands#highland#williamwallace#first#top#firstpicture2018# (presso Stirling Castle) https://www.instagram.com/p/BpwKlUAAC_H/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=pyyoo8pluyxl
0 notes
armandomoreschi · 6 years ago
Photo
Tumblr media
. Il castello di Stirling (Stirling castle) è uno dei più grandi e imponenti castelli della Scozia È situato in cima ad una collina, costruito sopra uno spuntone di roccia vulcanica, circondato su tre lati da ripidi dirupi che lo rendono facilmente difendibile. Tutto ciò, unito alla sua posizione strategica, lo ha reso un'importante fortificazione sin dalla sua costruzione. . #stirling #stirlingcastle #visitstirling #scotland 🇬🇧 #scozia #scotlandcastles #scottishcastles #castles_oftheword #loves_united_castles #historicscotland #scotland_insta #scotland_lover #scotlandtrip #scozia 🏴󠁧󠁢󠁳󠁣󠁴󠁿 #scoziatour #scotlandtours #lovescotland #scotlandsites #highland #caledonia #scottishhiglands #scotlandmountains #scotlandexplore @scotlandexplore #hoboh @hoboh #theeasywayoftravel #super_europe_cannel @super_europe_cannel (presso Stirling Castle) https://www.instagram.com/p/Bm2qnVEA1rb/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=mct0uk9e96me
0 notes