#castello incantato
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Castello Incantato
A Sciacca (Agrigento) c’è un giardino-museo a cielo aperto, il Castello Incantato realizzato da Filippo Bentivegna, uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut.
Nato proprio a Sciacca, da giovane emigra in America ma una serie di vicissitudini lo riportano al paese natio dove si rifugia in un piccolo podere. Qui inizia a scolpire gli alberi ed i massi estratti dalle pareti rocciose creando volti.
Migliaia di teste scolpite vi osserveranno durante il percorso, ognuna con i propri tratti e la propria storia perché ogni scultura è un “suddito” del “Regno” di cui Bentivegna si proclamava “Signore”.
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Halloween al Castello Incantato: Un Evento Magico al Castello del Monferrato
Giovedì 31 ottobre 2024, il Castello del Monferrato si trasforma in un luogo incantato per celebrare Halloween con due eventi speciali dedicati a bambini, ragazzi e famiglie.
Giovedì 31 ottobre 2024, il Castello del Monferrato si trasforma in un luogo incantato per celebrare Halloween con due eventi speciali dedicati a bambini, ragazzi e famiglie. Casale Monferrato, Torrione del Castello – Quest’anno, la festa di Halloween avrà come protagonista il Castello del Monferrato, dove si svolgerà l’evento “Halloween al Castello Incantato”. L’appuntamento, organizzato dalla…
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Germania: follia vicino al castello incantato
Un uomo aggredisce due donne e le getta da un mponte. Una è morta e l'altra è in fin di vita
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Hansel & Gretel: E il Castello Incantato Pc Longplay [HD]
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Sogno
Sogno di “ volare “
nell’ immensità del cielo ,
insieme a Te ,
ad ali spiegate libera e felice .
Sogno di “nuotare “ cullata
dalle onde del tuo
bellissimo mare ,
che mi spingono dolcemente
tra le tue braccia ,
“porto sicuro “
del mio vivere e gioire .
Sogno di “ correre “
in moto stretta alla tua schiena
con il vento che mi sferza
il volto ed un sorriso stampato
sulle labbra ,
tanta è la gioia che mi accarezza il cuore
nel poter dividere ,con te ,ciò che ami ,
o di sfrecciare con la tua “ piccola rossa “ ,
che adori quasi quanto adori me ,
per tutte le strade del mondo
in un cammino a due di sublime bellezza .
Sogno di “ sfogliare “
il “ libro della nostra Storia “ ,
leggendo di noi ,
della nostra Vita
arricchita dai momenti passati insieme,
dalle risate e follie,
dalla passione che ci accomuna .
Sogno di “ costruire “ il più bel
“ castello incantato “ ,
in cui poter vivere felici
e spensierati
fino alla fine dei nostri giorni ,
chiudendo il mondo al di fuori
delle sue mura ,
protetti e viziati dal “nostro Amore “.
Sogno , oh sì, sogno
“tutto ciò “che di bello potrà arricchire
e migliorare le nostre vite ,
rendendole uniche ed
invidiabili dal resto del mondo
e dell’ umanità .
Sogno ...ad occhi aperti ...
sogno ...
ma poi mi accorgo che ciò che sogno
non è altro che
la nostra “stupenda
meravigliosa e sublime realtà “,
quella che Tu mi regali ogni giorno .
Ed allora ...
piango ,
piango lacrime di gioia e felicità
e so di perdermi in te
e di non volermi ritrovare più .
Tua ...per sempre !
#Paola Turri
Proprietà intellettuale riservata L.G.633/1941
20/02/2020
#sogno#
Panthere @
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In Transilvania, dove il paesaggio è intriso di leggende sui vampiri, si trova il Castelul de Lut Valea Zanelor, noto come "Castello d'Argilla della Valle delle Fate". Questo castello, con la sua architettura fantastica e la sua atmosfera da favola, offre un'esperienza unica nel contesto naturale della Romania. Situato vicino al villaggio di Porumbacu de Sus, a soli 35 chilometri da Sibiu, il castello può essere raggiunto attraverso un percorso che esplora paesaggi incontaminati e villaggi pittoreschi. Il castello si presenta come un’opera d’arte, costruito interamente con materiali naturali come argilla, paglia e sabbia, esemplificando un'architettura sostenibile che si integra armoniosamente con l'ambiente circostante. Le sue forme curve e asimmetriche ricordano le abitazioni dei racconti di Tolkien, creando un’atmosfera da cartone animato. Ogni stanza e decorazione del castello è realizzata a mano da artigiani locali, contribuendo alla sua magia. Il giardino, che si affaccia sul fiume Porumbacu, aggiunge un tocco di incanto, con il suono dell'acqua che scorre. Castelul de Lut è aperto tutti i giorni e offre anche servizi di ristorazione, con piani futuri per trasformarlo in un hotel, ampliando ulteriormente l’esperienza per i visitatori. L'idea del castello è nata nel 2014, quando i coniugi Razvan e Gabriela Vasile hanno deciso di costruirlo come un tributo alla bellezza della natura e delle leggende locali, con il supporto dell'architetta Ileana Mavrodin. La leggenda della Valle delle Fate narra di esseri magici che un tempo abitavano la zona, costretti a fuggire a causa dell'arrivo di un drago malvagio. Le fate, tuttavia, promettono di tornare quando la valle rifiorirà. È suggestivo pensare che Castelul de Lut rappresenti questo sogno di rinascita, attirando visitatori da tutto il mondo, pronti a esplorare le torri e ad immergersi nella magia delle antiche leggende. In sintesi, Castelul de Lut Valea Zanelor è molto più di una semplice attrazione turistica: è un luogo dove si celebra l’unione tra uomo, natura e fantasia, un angolo incantevole della Transilvania che attende di essere scoperto e ammirato.
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VALLE OLONA: è necessario lavorare in sintonia
Spesso si tende a pensare che solo nelle grandi città succeda qualcosa, che i piccoli paesi siano piatti e noiosi, poco più che dormitori, e che per poter vivere esperienze particolari sia necessario prendere la macchina e fare chilometri, per raggiungere mete lontane.
Niente di più sbagliato. I paesi della nostra Valle sono ricchi di vita, eventi, feste e occasioni per stare insieme e, perché no, di fare del bene, grazie al lavoro dei tantissimi volontari che ogni giorno si prodigano per far sì che si possa trovare un momento di serenità anche a due passi da casa.
Basti pensare al mese di dicembre; sin dall’inizio dell’Avvento Gorla Maggiore, Fagnano, Solbiate, Gorla Minore, Marnate, Olgiate e Castellanza si sono animate di vita, accese di luci e sono state moltissime le occasioni in cui le vie, le strade, le piazze e i parchi si sono riempiti di musica natalizia, di chiacchiere e delle risate allegre dei bambini.
L’accensione dei tanti alberi di Natale collocati in prossimità dei palazzi comunali, come quelli di Gorla Maggiore e Minore e di Castellanza, il suggestivo e affascinante giardino incantato olgiatese, le proiezioni sul castello di Fagnano, il mercatino di Solbiate, la mostra Presepi di Marnate e i tanti concerti, feste e iniziative che abbiamo potuto visitare nelle ultime settimane ne sono la testimonianza.
Se le nostre comunità sono piene di vita, tutto l’anno, non solo a Natale, lo dobbiamo sì alle tante associazioni e realtà che ogni giorno si impegnano per i propri concittadini, ma anche alle diverse amministrazioni comunali che da sempre lavorano per rendere i paesi e le città sempre più a misura d’uomo.
Nel 2024, alcune di loro, sono cambiate a livello politico ed amministrativo, ma questo non ha impedito a chi si è insediato all’interno dei diversi palazzi comunali, di portare avanti le tradizioni che da sempre hanno scritto la storia dei nostri paesi e di creare altre nuove, interessanti, occasioni di socialità e solidarietà. E lo hanno fatto, molto spesso, collaborando le una con le altre, superando i diversi schieramenti politici nella consapevolezza che, soprattutto in un territorio come il nostro, i confini rappresentano poco più di una linea su una mappa, e che per portare servizi e benessere ai propri concittadini è necessario lavorare in sintonia.
Sono molte, infatti, le occasioni in cui i comuni della Valle Olona si presentano come un fronte compatto, basti pensare, ad esempio, all’Azienda Medio Olona Servizi alla Persona, che vede sedere all’interno del suo consiglio direttivo tutti i nostri sindaci, e la loro voce, riunita, rappresenta diverse decine di migliaia di persone.
Un numero di cittadini importante, che supera abbondantemente i sessantamila, i cui rappresentanti a volte dovrebbero poter sedere, ed essere ascoltati, ai tavoli dove vengono prese decisioni che hanno delle conseguenze dirette sulla loro vita, cosa che non è avvenuta, solo per citare un esempio su tutti, quando è stata stabilita l’ubicazione del nuovo ospedale unico.
Da tutte le interviste che negli scorsi mesi abbiamo fatto ai sindaci della Valle, infatti, è emerso il dispiacere di ciascuno di non aver potuto partecipare al confronto su un tema così importante per il Bustese e non solo, e la delusione di essersi più volte sentiti dire, non essendo l’ospedale su nessuno dei loro territori, che non erano titolati ad esprimere pareri in proposito.
Il 2024 è stato un anno significativo ed impegnativo, per la Valle; moltissimi appuntamenti tradizionali hanno finalmente fatto ritorno e i sindaci, nuovi e non, stanno iniziando a lavorare insieme per creare una rete di servizi congiunti che possa portare benefici a tutte le persone che ci vivono. Non resta, allora, che guardare al 2025 con curiosità e fiducia, in attesa di scoprire quali novità ci porteranno i prossimi mesi.
Loretta Girola
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MOTORI: TROFEO DELLE REGIONI FMI IN SICILIA, LA CARICA DEI MILLE
L’evento di mototurismo più importante della Federazione Motociclistica Italiana.
Calabria al primo posto del podio. Puglia candidata all’organizzazione della prossima edizione
Oltre mille moto, provenienti da ogni angolo d’Italia, si sono riversate tra le strade di Augusta e Brucoli per il Trofeo delle Regioni, il più importante evento di Mototurismo della Federazione Motociclistica Italiana, che dal 27 al 29 settembre ha visto protagonisti non solo i motociclisti, ma anche la bellezza e la cultura della Sicilia orientale. L’immagine di questa carovana di moto, rappresentanti 14 diverse regioni, ha dato vita a un fiume di passione e libertà, confermando come il mototurismo sia molto più di una semplice passione: è condivisione di valori, storie e territori.
Giunto alla sua 6ª edizione e organizzato dal Comitato Regionale FMI Sicilia, il Trofeo ha incantato 1500 partecipanti grazie a un itinerario che ha toccato alcuni dei luoghi più suggestivi della regione, dalla maestosa baia di Augusta, sovrastata dal Castello Svevo, fino all’antico borgo marinaro di Brucoli, che sembra strappare un lembo di terra al mare cristallino. Ogni curva e ogni strada percorsa sono state un’occasione per scoprire le radici storiche e culturali di questa terra, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile.
L’evento, patrocinato per la prima volta dal Ministero del Turismo, dalla Regione Sicilia e dal Comune di Augusta, ha regalato ai partecipanti un viaggio multisensoriale. Non solo il rombo delle moto ha accompagnato i tour, ma anche i sapori intensi delle specialità locali, i profumi della macchia mediterranea e i colori della Sicilia. Tra degustazioni, visite culturali e momenti di socialità, uno dei momenti più emozionanti è stato la Festa delle Regioni, che ha riunito tutti nel suggestivo Porto di Xiphonio, trasformando la manifestazione in una celebrazione di appartenenza e scoperta.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi nel Salone di Rappresentanza del Comune di Augusta, il sindaco Giuseppe Di Mare aveva sottolineato come “il mototurismo si confermi ancora una volta il mezzo ideale per scoprire un territorio, la sua storia e la sua cultura”. Parole che si sono rivelate pienamente vere, poiché il Trofeo non è stato solo un evento sportivo, ma un vero e proprio viaggio dell’anima attraverso le bellezze naturali e storiche della Sicilia. Rocco Lopardo, vicepresidente FMI e coordinatore della Commissione Turistica, aveva poi aggiunto che “dalla Campania alla Sicilia, il Trofeo unisce terre di motori, cultura e passione”.
A rafforzare questo legame tra sport e cultura, il vicepresidente vicario FMI Giuseppe Bartolucci aveva evidenziato come il Trofeo delle Regioni lasci sempre un segno profondo nei territori che attraversa. Anche Salvatore Di Pace, presidente del Co.Re. Sicilia FMI, aveva espresso orgoglio per il ruolo della Sicilia come scenario di questa edizione, dichiarando che “l’edizione 2024 sarà una vetrina non solo per il motociclismo, ma per le eccellenze naturali, culturali ed enogastronomiche della regione”.
L’organizzazione dell’evento ha visto la partecipazione di oltre 120 volontari, tutti supervisionati da da Marco Caruso, segretario del Co.Re. Sicilia e event manager del Trofeo, che ha voluto dedicare il successo della manifestazione a chi ha lavorato instancabilmente per rendere possibile questo grande momento di unione e promozione territoriale. Presente per l’occasione il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana Giovanni Copioli che ha rimarcato la formula vincente del Trofeo delle Regioni ma anche il sacrificio dei partecipanti in termini di trasferta. Aggregazione unita al Mototurismo per creare condivisioni di ideali, passioni e ricordi.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Comune di Augusta e in particolare al sindaco Giuseppe Di Mare e all’assessore Giuseppe Carrabino per il loro supporto e fiducia nell’iniziativa. Un applauso speciale va anche alla Calabria, che con grande merito si è aggiudicata il Trofeo di questa edizione, dimostrando ancora una volta la sua passione e partecipazione. Infine, si guarda al futuro con la Puglia candidata a ospitare l’edizione 2025, offrendo un nuovo scenario di scoperta e mototurismo.
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Favara, i bambini della "Casa dei Bambini" celebrano la tradizione siciliana al Castello Chiaramonte
Il Castello Chiaramonte è stato il palcoscenico di una serata speciale dedicata alla cultura e alla tradizione siciliana, messa in scena dai piccolissimi attori della scuola "Casa dei Bambini". L'evento, intitolato "Sicilia terra d’amuri, di duluri e…", ha visto i bambini esibirsi in una rappresentazione interamente in dialetto siciliano, fondendo sapientemente elementi tradizionali con tocchi di modernità. La serata è iniziata con i saluti delle autorità locali, tra cui il Vicesindaco Antonio Liotta e l’assessore alle politiche sociali Antonella Morreale, i quali hanno espresso il loro entusiasmo e pieno sostegno all'iniziativa. "Un particolare riconoscimento - dicono i responsabili della Scuola dei Bambini- va riservato a Giacomo Sorce, dirigente ai beni culturali, il cui impegno è stato fondamentale per la realizzazione dell'evento. Sorce ha mostrato una profonda sensibilità verso la conservazione e promozione del patrimonio culturale, suggerendo l'uso del cortile del castello, i costumi e gli elementi scenici che hanno contribuito a "imbrattare" il futuro di storia antica". Un ringraziamento è stato rivolto ad Antonella Morreale, autrice della commedia "Sicilia terra d’amuri, di duluri e…", che ha generosamente donato la sua opera ai piccoli attori. "Le parole di Antonella hanno creato un'esperienza unica per i nostri ragazzi, permettendo loro di immergersi nelle storie e nelle emozioni della nostra terra", ha dichiarato il gestore della scuola promotrice dell'evento. La rappresentazione, preparata con grande impegno dai bambini, ha incantato il pubblico presente. Vestiti in costumi tradizionali, i giovani attori hanno portato in scena personaggi e situazioni tipiche della Sicilia, suscitando risate e commozione tra gli spettatori. L'evento ha rappresentato un tuffo nel passato, un momento di condivisione che ha unito diverse generazioni nel segno della tradizione. Gli insegnanti e il personale scolastico hanno lavorato instancabilmente per rendere possibile questo spettacolo, dimostrando ancora una volta la loro passione e dedizione verso l'educazione dei più giovani. In un mondo in continua evoluzione, eventi come questo ricordano l'importanza di guardare al passato per costruire un futuro più consapevole e radicato nelle tradizioni. Complimenti ai piccoli attori di Favara per aver regalato una serata indimenticabile, all'insegna della cultura e della bellezza della Sicilia. Read the full article
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"Il castello del duca Barbablù" di B.Bartók - Trama
Vi presentiamo, per chi ne avesse necessità, la trama dell’opera lirica “Il castello del duca Barbablù” di B.Bartók. Trama La trama è assai liberamente ispirata alla fiaba popolare “Barbablù“, ma viene effettuata una radicale rielaborazione psicologica, alcuni direbbero psicoanalitica o psicosessuale (vedi Bruno Bettelheim ne Il mondo incantato). Luogo Un’enorme sala buia in un castello, con…
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Prospettiva di oggi, #152
Lo sconforto, mia signora, ecco cosa abita queste relazioni.
Mi sono rifugiata come so fare nel castello incantato delle mie stanze e dei libri cui avevo dimenticato di poter attingere, ma paradossalmente da qui il mondo appare più grosso e tronfio di quello che sembra a respirarci dentro, è sempre così: più ne esci e meno ne governi gli effetti, ed ho sempre avuto il terrore dei primi minuti in cui, partita la musica, si deve ballare senza ancora poter fare affidamento sull’inerzia. L’inerzia, psicologicamente, non piace a nessuno, ma non posso pensarla come il peggiore destino possibile. Il peggiore destino possibile è passare altri cinque anni ad essere trattata come una ragazzina nel contesto di un lavoro nel quale, a dire il vero, sono iper-responsabilizzata e, comunque, me la cavo magnificamente. Nonostante i morti, i feriti, i traslochi e la mia compagna inafferrabile, la depressione che magari ad un certo punto mi convincerà finalmente a morire o a salvarmi, che è la stessa cosa.
Quindi, meglio l’inerzia della crisi, osservare la paura che mi fa ballare senza prendere a farlo, o senza smettere di non farlo. Se devo funzionare benissimo, almeno datemi uno scettro. Non dico un regno, ma la possibilità di piantare in santa pace entro lo steccato scheggiato del mio povero giardino. È che si dimenticano che dobbiamo morire, o non pensano ad altro. È che proprio non si accorgono che è la stessa identica cosa.
Al momento sono giusto un po’ schiacciata dagli eventi, quindi mi accorgo di non essere lucida, ma sono anche certa di accorgermene davvero solo io. Non ho un piano, nessuna tattica. Pensano che ce l’abbia ed invece semplicemente affronto la scarsità di ossigeno delle quattro del mattino come la fine del terzo romanzo fantastico in due giorni, e quella del capitolo 3 della mia Orritesi. Odio me stessa e mi compatisco profondamente per quello che sono, ed il punto è che faccio davvero entrambe le cose nonostante, diciamolo, in questo caso non si può dire che siano la stessa cosa. Ecco cosa di me confonde, e forse anche il motivo per cui piaccio a molti. Non so proprio che cazzo stia facendo.
#l'età dell'alloro#pdo#l’università è un luogo molto triste#casa mia puzza di addio ed infissi rotti
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A Oriente annientato sorge il sole
nel mare incantato al tramonto si tuffa
dall'alto un castello dei garibaldini
la brama non è sete di potere
e neppure opera di un mago
è l'ancella umana dei desideri
quelli più terribili.
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AVETE MAI VISTO LA CASA BATLO' di BARCELLONA?
Passeggiando lungo il Passeig de Gràcia non potrà fare a meno di notare la facciata colorata di Casa Batlló, che le farà desiderare di ammirarla più da vicino.
Con le sue originali finestre rotonde ed il tetto a scaglie di drago, quest’edificio ha tutta la magia di un castello incantato.
Le forme e le linee rivelano immediatamente l’identità del suo creatore: Antoni Gaudí, l’architetto modernista più celebrato di Barcellona.
La casa prende il nome dal precedente proprietario, Josep Batlló i Casanovas, un ricco magnate tessile che commissionò a Gaudí la ristrutturazione della propria casa nel 1904. L’architetto lasciò libera la propria immaginazione ed annunciò che avrebbe creato un paradiso in terra. 2 anni dopo, Casa Batlló aveva un piano in più e la sua meravigliosa facciata. Furono inoltre apportati notevoli cambiamenti anche agli interni. È difficile trovare una sola linea retta: Gaudí le evitava il più possibile nei propri progetti.
Il Señor Batlló ottenne esattamente ciò che desiderava: una casa straordinaria.
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Ho creato il mio castello e vivo lì.
Sola.
So che basta un soffio di vento a spazzarlo via, ma lì mi sento al sicuro.
Lì sono la regina del castello.
Padrona di quel mondo.
E non mi importa se è solo fantasia,
non mi curo se è solo un’illusione.
Ho innalzato muraglie che la ragione non riesce ad abbattere.
Io vivo lì.
Nel mio mondo incantato
sospeso in un cielo scintillante di stelle.
Dal web
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