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Historia de la Casa Bolton Parte 1 - CDHYF (Versión Actualizada)
#youtube#casa bolton#juego de tronos#casa del dragon#casa stark#roose bolton#ned stark#westeros#cancion de hielo y fuego#ramsay bolton
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#Casa em forma de Letras ♥ CC LIST de todos os conteúdos usados nela.♥#Letter-shaped house ♥ CC LIST of all contents used in it.♥#https://sims-kkb.tumblr.com/post/624490758698942464/kkbfabric-couch#https://sims-kkb.tumblr.com/post/651534915266101248/kkbone-room-set-9/amp#http://www.simenapule.it/sims4/objects/download/71-objects-sims-4/1218-adalia-table#https://sims4nicolesstuff.tumblr.com/post/629684395094278144/vera-plant-set-i-havent-made-any-object-cc-in-a#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-sets-objects-bathroom/title/plumbum-bathroom/id/1534896/#https://sims4updates.net/objects/decor/aesop-collection-at-meinkatz-creations/#https://imminervaa.tumblr.com/post/620379578378141696/argos-house-outdoor-set-i-have-recolored-21#https://sims4.aroundthesims3.com/objects/decorative_clutter_34.shtml#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-furnishing-decor-clutter/title/this-and-that-toilet-paper-basket/i#https://softpine.tumblr.com/post/654814376447115264/the-4-horsemen-of-the-apocalypse-decor0822#https://sims4updates.net/objects/decor/misc-bathroom-decor-at-dream-team-sims/#https://www.patreon.com/posts/elira-bedroom-54391068#https://the-best-s4-custom-content.tumblr.com/post/641137894592053248/leudanum-hallway-set-21-items-in-total-a-mix-of#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-buildmode-windows/title/mandy-tri-window-6tiles/id/1562105/#http://mio-sims.blogspot.com/2018/10/bathroom-conversion-update.html#https://br.pinterest.com/pin/129689664247693381/#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-buildmode-windows/title/the-perfect-night-bolton-window-small-cent#https://br.pinterest.com/pin/693906255061271337/#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-furnishing-lighting-outdoor/title/owens-outdoor-floor-lamp-tall/id#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-furnishing-decor-rugs/title/atlanta-2-antique-silk-rug/id/1543293/#https://peacemaker-ic.tumblr.com/post/168853141714/hamptons-retreat-bedroom-addon-set-for-ts4#https://simsationaldesigns.blogspot.com/2020/12/hudson-bathroom-collection-of-31-new.html#https://simsationaldesigns.blogspot.com/2021/06/kitayama-living-japanese-scandi-fusion.html#https://peacemaker-ic.tumblr.com/post/179481071239/mina-kitchen-contemporary-shaker-style-kitchen#https://simsationaldesigns.blogspot.com/2016/01/shaker-kitchen.html#https://simsationaldesigns.blogspot.com/2020/09/urbane-kitchen.html#https://peacemaker-ic.tumblr.com/post/629053368686542848/urbane-kitchen-i-am-a-glutton-for-punishment#https://www.thesimsresource.com/downloads/details/category/sims4-objects-furnishing-decor-miscellaneous/title/autumn-pumpkin/id/1429102/
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Storia Di Musica #345 - Buzzcocks, Spiral Scratch, 1977
L'Extended Play ha avuto un momento di grande successo durante la stagione del punk. Nell'era d'oro del movimento (1976-1980) la facilità e i minori costi di produzione resero il formato piuttosto amato dalle giovani band punk, che così, in pieno stilema del movimento, potevamo mettere sul banco quel poco che erano capaci di suonare all'inizio: lo spirito ultimo del punk era, soprattutto all'inizio, la ribellione (fittizia a volte, ma è un altro discorso) ai canoni del musicista preparato, per virare in una sorta di spontanea espressione personale, a volte al limite del dilettantismo (principio che se allora poteva apparire rivoluzionario, ai giorni nostri ha tutt'altro significato). La storia musicale di oggi riguarda una band che non solo esordì con un Ep, ma, cosa davvero storica, fu la prima ad autoprodurselo, dando il via alla strada delle etichette indipendenti in Gran Bretagna.
Tutto nasce nel 1975 quando due ragazzi di Bolton, vicino Manchester, Peter McNeish e Howard Trafford, appassionati di musica, decidono che vogliono fondare una band. Si cambiano il nome in Pete Shelley e Howard Devoto, Shelley suona la chitarra e canta, Devoto canta soltanto, e chiedono in giro chi vorrebbe unirsi a loro. Hanno un accordo con un batterista, e leggendo sul New Musical Express che i Sex Pistols stanno iniziando un Tour in Inghilterra vanno a Londra per incontrare la band. Prendono accordi con il manager Malcom McLaren per aprire la data di Manchester, ma malauguratamente tutti i batteristi che contattano sono indisponibili. Ci riescono alla seconda data, nel luglio del 1976, quando vennero reclutati il bassista Steve Diggle e il batterista John Maher, e la loro esibizione d'apertura è possibile rivederla in un documentario su quel primo tour dei Sex Pistols, nel documentario Punk: Attitude diretto da Don Letts.
Quella sera si presentarono al pubblico con un nome decisamente punk: Buzzcocks, che è un misto tra il nome dialettale di quelle zone per chiamare i ragazzi (cocks) e una battuta di un celebre telefilm molto famoso in quei tempi, Rock Follies, che aveva una sorta di battuta tormentone in "that's the buzz, cocks" che vale più o meno "è la voce che gira, ragazzi". Tra l'altro Pete Shelley come lavoretto era commesso in un sexy shop a Bolton, particolare che dava una vena ironica alla scelta.
Decidono, con una mossa che farà scuola, di autoprodursi il primo lavoro, che è l'Ep di oggi. Fondano una propria casa discografica, la New Hormones, che è stata la prima etichetta indipendente di punk in Gran Bretagna. Producono, insieme al mitico produttore Martin Hannet (il capo produttore della Factory di Manchester, fido collaboratore dei Joy Division e di altre storiche band del periodo) questo Ep, che sin dal titolo, Spiral Scratch (a ricordo del suono della puntina sul vinile quando non funziona bene) è un inno al loro punk che sin da subito prende una strada diversa: abbandona i toni "politici" che in parte avevano i Sex Pistols e in seguito i Clash, per scegliere una vena ironica ma non meno devastante, parlando, per primi, dei problemi di droga dei giovani del tempo, della loro solitudine, del sesso. Chiesti 500 sterline a parenti ed amici, affittano con Hannett il 28 Dicembre del 1976 gli Indigo Sound Studios di Manchester, e in tre ore registrano 4 brani, che diventeranno loro icone e piccole perle del primo punk. Breakdown apre il lavoro, con il suo ritmo sostenuto e la chiara devastazione di essere non ancora formato in nulla di una generazione per la prima volta allo sbando (Whatever makes me tick it takes away my concentration\sets my hands a-trembling, gives me frustration\I'm gonna breakdown, I'm gonna breakdown yes). La nervosa Time's Up ha un piccolo refrain che è una dichiarazione d'intenti (Your time's up and me too\I'm out on account of you) prima che si apra la prima canzone icona del gruppo: Boredom prende alla lettera il titolo sviluppandosi in una canzone che in pratica utilizza solo due note, ed è il manifesto di una generazione apatica che ripete come un mantra "noia, noia noia" e, per la prima volta nella musica, ha paura nel futuro. Devoto, che lascerà la band dopo questo Ep dicendosi stanco del già sentirsi "definito e stereotipato" cambierà idea poco dopo fondando una nuova band, i Magazine. Friends Of Mine, con la voce diabolica di Devoto, è molto più estrema del resto, e rimarrà una sorta di unicum del gruppo, he nei lavori successivi amplierà il lato pop-punk, molto ironico, diventando la risposta europea ai Ramones.
Il disco, che fu stampato in sole 1000 copie, divenne una sorta di piccolo culto, e con il passaparola e con l'aiuto decisivo del manager del Virgin Records Store di Manchester, che lo consigliò ad altri negozi del gruppo, fu ristampato tantissime volte, fino a vendere nelle edizioni New Hormones oltre 16 mila copie. La casa discografica, che ebbe tra le mani i primi lavori di band poi eccezionali come The Fall, Cabaret Voltaire, Gang Of Four, in un primo momento non poté produrre nulla per mancanza di soldi. Solo dopo che la band, nel 1980, ebbe dissidi e non produsse niente l'etichetta iniziò a realizzare lavori, in tutto 21 dischi, ma a Manchester lo scettro era arrivato nelle mani della Factory, che produsse i dischi più innovativi e belli del periodo. Devoto una volta uscito, verrà sostituito spostando Steve Diggle alla chitarra, al basso Garth Smith, che venne ben presto rimpiazzato da Steve Garvey. Pur essendo stati i fondatori della prima piccola etichetta DIY (Do It by Yourself, termine coniato dal critico Simon Reynolds in un capitale saggio sul punk) la band siglerà un accordo con la United Artist per distribuire gli ultimi dischi della band. Con una formazione a 4 pubblicheranno nel 1978 Another Music In A Different Kitchen, uno dei migliori lavori del biennio punk '77-'78, decidendo di curare molto di più la produzione e a brani come Fast Cars, You Tear Me Up e I Don't Mind. Nello stesso anno pubblicano Love Bites, che doveva essere il nome del loro secondo Ep, che contiene la loro canzone più famosa, Ever Fallen In Love?, 2 minuti e 39 di chitarre e cori che sono un'apice del pop-punk, e vi consiglio di ascoltare anche la cover che anni dopo fanno del pezzo i Five Young Cannibals. Poi si sciolgono, e si riuniscono nel 1993, senza lasciare granchè. Una band punk ma non troppo questi Buzzcocks.
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juju, tô completamente viciada em "tu geografía", e na minha cabeça ia ser lindo alguém se declarando pra mim com essa música 😔 por isso me peguei pensando, quem do cast você acha que seria provável de se declarar pra leitora fazendo serenata? tenho absoluta certeza que o pardella faria isso, de um jeitinho super romântico e galanteador!!!
oii, bebê!!! precisei ir ouvir a música porque não conhecia e adorei a vibe aaaaaaaaaaaaaaaa
agora que você falou do pardella eu não consigo tirar da minha cabeça um agustín!maridinho que em um dos aniversários da casamento vai te surpreender quando chega do trabalho ao aparecer na janela da casa com um violão nas costas e várias rosas na mão, é bem cena de filme, ele te chama pelo nome completo, "seu homem está te chamando, traz esse seu rostinho lindo para a janela agora" e você só sabe dar risada de puro nervosismo, perguntando o que ele tá fazendo e dizendo que vai acordar os vizinhos e as criançaS, mas ele não tá nem aí. vai começar a tocar uma música que seja muito especial pra vocês, algo da época de quando vocês ainda estavam se conhecendo/paquerando. e ele não erra um tom sequer, viu? faz uma performance mesmo e ainda tem declaração no final, "feliz aniversário de casamento, amor. eu te escolhi no altar e vou continuar escolhendo nessa e em todas as outras vidas".
outro que super faria algo desse tipo seria o pipe e ainda pediria ajuda dos amigos, que ficariam segurando uma caixinha de som e vários corações. ele morreria de vergonha? morreria. ia ficar que nem um moranguinho? ia. mas o pipe bota todo o charme pra jogo e faz uma performance digna de troy bolton aparecendo no teatro e cantando just wanna be with you e ele vai SIM escalar a sua janela também!!!!
simón hempe e matías recalt fazem serenatas como pedidos de desculpas quando vocês brigam por bobeira ou quando eles são ficantes e fazem alguma cagada e é a coisa mais romântica deste mundo.
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Sansa Stark is so Barbie coded. Going to Kingslanding and discovering the world isn’t a fairytale? That’s Barbie going to the real world. Her returning North to find northern families turning their backs on the Starks as the Boltons rule winterfell? That’s Barbie finding her dream house has turned into Ken’s mojo dojo casa house
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Gli scappati di casa dei golpe.
Che boh... mi viene in mente John Bolton che fa lo spaccone.
#bolsonaro#trump#john bolton#we bring you peace and democracy#us#usa#cia#capitol hill#6 gennaio#6th january
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Reservas
Casas Ocupadas:
Aquellas casas marcadas con (*) cuentan con canon o semicanon libres.
EL NORTE
Bolton
Dustin*
Stark*
Karstark
Reed
Manderly*
VALLE DE ARRYN
Arryn*
Corbray*
Lynderly
CORONAS
Targaryen*
Celtigar
Scales
Staunton
TORMENTAS
Baratheon*
Caron
Connington
Dondarrion
Fell
Mertyns
Tarth
TRIDENTE
Blackwood*
Bracken*
EL DOMINIO
Hightower*
Roxton
Footly
ISLAS DEL HIERRO
Saltcliffe
OCCIDENTE
Crakehall
Lannister*
Faceclaim Ocupados
Alex Hogh Andersen
Anya Chalotra
Annabel Scholey
Anamaria Vartolomei
Alex Storm
Anastasia Tsilimpiou
Anya Taylor-Joy
Arnas Fedaravicius
Bella Heathcote
Ben Robson
Bradley Freegard
Caitlin Carmichael
Timothée Chalamet
Charlie Vickers
Claire Estabrook
Dominic Sherwood
Dominik Sadoch
Daniel Sharman
Emilia Clarke
Emma Appleton
Emily Rudd
Eva Green
Ewan Mitchell
Freya Allan
Gal Gadot
Graham McTavish
Holliday Grainger
Henry Cavill
James McAvoy
Jarred Blakiston
Jannis Niewöhnes
Jensen Ackles
Jessica Chastain
Joey Batey
Josha Stradowski
Katie McGrath
Keira Knightley
Laura Berlin
Leelee Sobieski
Matt Smith
Michael Fassbender
Micki Stolt
Nastya Kusakina
Natalie Dormer
Olivia Cooke
Pedro Pascal
Peyton List
Ruby Hartley
Sai Bennet
Taika Waititi
Tom Hardy
Tom Glynn-Carney
Vanja Jagnic
William Franklyn.Miller
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Señores del Terror
Walton Patas-De-Acero 30 años
Walton es uno de los hombres más leales a Roose Bolton. Siempre con sus grebas de acero, ganadas en batalla singular contra un caballero Manderly, se muestra cada vez más orgulloso gracias a su cercanía y a la confianza que lord Bolton le brinda. Lo más cercano a un escudero que se puede tener, lo más parecido a una mano derecha, si cabe, que se puede desear. Roose no le preguntó sobre sus orígenes, tampoco le importa en demasía. Y Walton no hace muchas preguntas, acata las ordenes y las imparte cuando es necesario, con su amada lanza de la que es experto.
Sueña y tiene la certeza de que cuando la guerra acabe lord Bolton le obsequiará con terrenos. Desea ser señor propio y tener una esposa en la que ennoblecer su futura Casa.
Casa Overton
La Casa Overton se encuentra cerca de la costa oriental, entre el mar y los bosques. Han estado fuertemente ligados con los Bolton durante los siglos pero ahora van un poco por libre. Se rumorea que el primer Overton fue un bastardo de Royce IV Bolton, apodado Brazorrojo, del cual guarda todavía los cuchillos con los que abría el vientre a sus enemigos como reliquias.
Se dice que las mujeres de la Casa Overton aún poseen los ojos pálidos de los Bolton y que son ellas las que, realmente, gobiernan la familia, siendo diestras en el manejo de las armas.
Casa Goodman
La Casa Goodman fueron antiguos perreros de Fuerte Terror durante el reinado de Belthasar Bolton, el cual les concedió un feudo al nordeste, colindando con los Karstark, para que vigilaran las fronteras.
Se dice que tomaron ese nombre porque eran considerados entre los norteños del Lágrimas buenos hombres. Aunque esto, a decir verdad, son habladurías pues la familia Goodman esconde en secreto sus prácticas de cacería contra los salvajes que caen en sus manos. La enseñanza de los perros cazadores Bolton provienen del antiguo linaje de los criaderos de los Goodman.
Parece que Lord Sanguijuela no da suficiente miedo que busca a sus señores del Terror aquí
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El Norte es un lugar antiguo, un lugar donde ni siquiera la Fe de los Siete ha llegado, por lo que los norteños tienen sus propios dioses y sus propias costumbres. En esta región, Rickard Stark gobierna de forma pacífica su tierra, asegurando alianzas con tierras exteriores como los ríos y tormentas, a través de la forma tradicional: el matrimonio. Los mayores problemas del señor de Invernalia han venido por parte de su hija Lyanna, quien siempre lo ha desobedecido cuando ha podido, escapando del castillo o dejando a medio camino sus obligaciones para salir a cabalgar y recorrer el norte. Pero si bien los abanderados son completamente leales a los Stark, la isla de Skagos espera pacientemente su momento de volver a rebelarse, mientras más allá del muro los clanes comienzan a juntarse con un joven Mance Rayder, antiguo miembro de la Guardia de la Noche.
BRANDON STARK, 19 AÑOS: Hijo mayor de Rickard Stark y heredero de Invernalia. Brandon es un muchacho fuerte, fornido, habilidoso y honorable, pero por sus facilidades y capacidades bélicas, también ha descuidado su ingenio, por lo que es alguien sincero al extremo e incapaz de planear ningún plan intrigante o deshonroso. Está comprometido con Catelyn Tully, teniendo que batirse en duelo con Petyr Baelish por ella, al cual venció fácilmente, dispuesto a matarlo en el acto por la insolencia, pero le perdonó la vida por pedido explícito de Catelyn, su futura esposa, dejándole poco más que una cicatriz.
EDDARD STARK, 18 AÑOS: Segundo hijo de Rickard Stark y hermano menor de Brandon. Eddard es un joven honorable, más pequeño que su hermano, pero igual de habilidoso con las armas y la estrategia. Ned, como es llamado por sus afectos, vivió gran parte de su vida en el Nido de Águilas, donde fue educado por Jon Arryn, y conoció a su mejor amigo: Robert Baratheon.
LYANNA STARK, 17 AÑOS: Tercera hija de Rickard Stark y hermana menor de Brandon y Eddard. Lyanna es tan hermosa como salvaje, siendo siempre la causante de los problemas de su padre. Criada para ser la señora de algún castillo y procrear herederos de algún gran señor, Lyanna siempre fue rebelde, deseosa por cabalgar y luchar como sus hermanos, siendo tan valiente como ellos, pero habiendo nacido mujer. Sin su consentimiento, su padre la comprometió con Robert Baratheon, quien fue nombrado prematuramente como Señor de las Tierras de las Tormentas, pero si bien Lyanna tuvo que aceptar tal compromiso, no lo hizo de buena forma, siempre peleando por una vida de libertad y aventura.
BENJEN STARK, 15 AÑOS: Último hijo de Rickard Stark y hermano menor de todos los demás. Benjen fue criado en Invernalia a la sombra de sus hermanos, siempre siendo el último para todo, prácticamente olvidado por todos los cortesanos, incluyendo a su propio padre. Con un guerrero férreo como Brandon, un pupilo destacado como Ned y una hermana problemática, Benjen siempre corrió de atrás a su casa, sintiéndose poco afín a ella y deseando internamente pertenecer, comenzando a pensar en la idea de poder vestir el negro cuando cumpla la mayoría de edad.
ROOSE BOLTON, 23 AÑOS: Señor de Fuerte Terror, es el líder de la legendaria casa Bolton, la última que hizo frente a los Stark antes de gobernar todo el norte. Aún con tal historia, Roose no tiene ambición alguna ni deseo de perturbar la paz del señor de Invernalia, aunque su mente es inquita, su capacidad alta y su ambición variable entorno a la posibilidad. Roose aún no ha tomado esposa, esperando la oportunidad estratégica para asegurar una alianza política, pero si que ha engendrado un bastardo llamado Ramsey, el cual cría como su pupilo personal.
JON UMBER, 30 AÑOS: Recientemente nombrado como señor de Último Hogar frente al repentino fallecimiento de su padre. Jon es un hombre tan corpulento que muchos dicen que es hijo bastardo de un gigante, pero la verdad es que porta todas las cualidades de los Umber, siendo valiente, terco y torpe, pero sumamente efectivo y peligroso en cuestiones bélicas. Tiene dos hermanos que lo respaldan completamente: Harmond y Osric.
MORS "CARROÑA" UMBER, 50 AÑOS: Tío de Jon Umber y Castellano de Último Hogar, Mors es un hombre férreo y directo como todos los demás Umber. Siempre leal a su difunto hermano, Mors ahora pone a prueba la capacidad de su sobrino para liderar a la familia de gigantes. Su apodo fue impuesto luego de que un cuervo lo confundiera por un cadáver y le devorara el ojo izquierdo.
HOTHER "MATAPUTAS" UMBER, 48 AÑOS: Tío de Jon Umber y hermano menor de Mors, Hother es posiblemente el más pequeño de los Umber, por lo que su padre en la juventud lo envió al sur, a estudiar en la Citadel de Antigua, ya que decía que tenía "madera de Maestre". En Antigua, una prostituta quiso robarle, por lo que Hother la destripó sin dudarlo, otorgándole su apodo que carga hasta el día de hoy. Si bien estudió para ser Maestre, este hecho y otros cuestionamientos morales lo devolvieron al norte.
WYMAN MANDERLY, 41 AÑOS: Señor de Puerto Blanco y líder de la casa del tritón. Wyman está lejos de ser un aguerrido señor, pero si que es un estratega y un administrador nato. Su mente es aguda y destinada a los pensamientos profundos y abstractos, conociendo bien su papel en el juego de tronos. Su lealtad es fuerte hacia la casa Stark, ya que recuerda que fueron estos los que le permitieron volver a ser señores de una fortaleza, otorgándoles Puerto Blanco.
JORAH MORMONT, 27 AÑOS: Señor de Isla del Oso y portador de Garra, la espada ancestral de la casa Mormont. Casado con Erena Glover, una mujer de gustos caros y ambiciones desmedidas, por lo que Jorah hace todo lo posible por convertir un feudo honorable y pobre en un lugar agradable para que su esposa asegure la herencia de los Mormont y le de un hijo varón. Jorah es un guerrero férreo y honorable, pero su integridad está permeada por los deseos de contentar a su esposa.
WILLAM DUSTIN, 28 AÑOS: Señor de Fuerte Túmulo y cabeza de la casa Dustin. Comandante del norte y leal a la casa Stark, Willam es conocido por ser uno de los grandes guerreros del Norte, además de ser un soldado honorable para las causas norteñas. Está casado con Barbrey Ryswell, asegurando una alianza con esta casa vecina de Los Riachuelos, pero ningún heredero ha salido aún de este matrimonio.
HOWLAND REED, 21 AÑOS: Señor del Cuello, la tierra de los lacustres. Howland es un guerrero capaz, de cuerpo pequeño y poco fornido, pero de mentalidad ágil y valiente, capaz de moverse más rápido y de forma más efectiva que sus enemigos. Howland es un joven señor, que sueña algún día convertirse en un caballero y conseguir grandes cosas, viviendo aventuras por todo el mundo conocido.
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Ritiri e raduni: al via la nuova Serie A 2024/2025
Tra raduni e ritiri sta per avere inizio la nuova Serie A 2024/2025. Le venti squadre impegnate nel massimo campionato italiano sono in partenza per i ritiri estivi che permetterà agli allenatori di preparare fisicamente i propri calciatori in vista della prossima stagione. Vento nuovo all'orizzonte? Cosa aspettarsi dalla nuova stagione? Difficile a dirsi ma possiamo partire dalle conferme: l'Inter. I campioni d'Italia ripartono da Appiano Gentile e vogliono bissare il successo della scorsa stagione nella quale hanno conquistato la tanto agognata seconda stella. Chi sarà l'antagonista principale dei neroazzurri? I casting sono aperti partendo da una Juve che sul mercato ha già portato a casa Thuram, passando per un Milan ancora incerto sulla rosa ed un Napoli con Antonio Conte e già tre acquisti messo a segno (Rafa Marin, Spinazzola e Buongiorno). I ritiri e le amichevoli estive delle 20 squadre di Serie A ATALANTA - Ritiro: Dal 10 luglio a Zingonia - Amichevoli:- sabato 27 luglio ore 15:00 contro l’AZ Alkmaar all’AFAS Stadion BOLOGNA - Ritiro: dal 22 luglio al 3 agosto 2024 a Valles - Amichevoli:- giovedì 8 agosto ore 18.15 contro VFL Bochum allo Stadio Druso- giovedì 8 agosto ore 19.30 contro FC Südtirol allo Stadio Druso.- sabato 10 agosto ore 20:30 contro RCD Mallorca allo stadio Mallorca Son Moix CAGLIARI - Ritiro: Dall’ 8 al 21 luglio al Crai Sport Center di Assemini e dal 22 al 2 agosto a Chatillon-Saint Vincent - Amichevoli: - Due, da definire COMO - Ritiro: Dal 13 al 20 luglio a Marbella (Spagna) e dal 27 luglio al 3 agosto in Austria - Amichevoli:1. 29 luglio contro l’Al-Hilal EMPOLI - Ritiro: dal 18 al 26 luglio a Bressanone - Amichevoli: - venerdì 12 luglio ore 18:30 contro il Castelfiorentino al Centro Sportivo Petroio. - martedì 16 luglio ore 18:30 contro l’Empoli Primavera al Centro Sportivo Petroio. - sabato 20 luglio ore 18:00 contro l’Ingolstadt al Caldaro sulla Strada del Vino. - venerdì 26 luglio ore 15:00 contro lo Spezia a Naz-Sciavez. FIORENTINA - Ritiro: dall’8 (8 e 9 luglio svolgimento delle visite mediche) al 23 luglio al Viola Park di Firenze. - Amichevoli:- lunedì 15 luglio ore 20:00 contro la Fiorentina Primavera allo stadio Curva Fiesole del Viola Park- venerdì 19 luglio ore 20:00 contro la Reggiana allo stadio Curva Fiesole del Viola Park- venerdì 26 luglio ore 20:30 italiane contro il Bolton allo stadio Macron Stadium di Bolton- sabato 27 luglio ore 16:00 italiane contro il Preston allo stadio Deepdale Stadium di Preston- martedì 30 luglio ore 20:45 italiane contro l’Hull City al MKM Stadium di Hull- domenica 4 agosto ore 20:00 contro il Montpellier allo stadio Curva Fiesole del Viola Park.- sabato 10 luglio ore 15:30 contro il Friburgo allo stadio Europa Park Stadion di Fribrurgo GENOA - Ritiro: dal 13 al 26 luglio a Moena - Amichevoli: - sabato 20 luglio contro il Venezia a Modena- giovedì 25 luglio contro il Mantova a Modena HELLAS VERONA - Ritiro: 15-28 luglio al campo sportivo La Pineta di Folgaria - Amichevoli:- mercoledì 17 luglio ore 17 contro Rappresentativa Calcio Dilettante- domenica 21 luglio ore 17 contro FC Rovereto- mercoledì 24 luglio ore 17 contro Virtus Verona- sabato 27 luglio ore 20:30 contro Feralpisalò allo stadio ‘Quercia’ di Rovereto.- sabato 3 agosto alle 20:30 contro l’Asteras Tripolis allo stadio ‘Quercia’ di Rovereto. INTER - Ritiro: sabato 13 luglio ad Appiano Gentile. - Amichevoli:- sabato 27 luglio: Inter-UD Las Palmas (Dino Manuzzi di Cesena)- venerdì 2 agosto: Pisa-Inter (Arena Garibaldi-Romeno Anconetani, Pisa)- mercoledì 7 agosto: Inter-Al Ittihad (U-Power Stadium, Monza)- domenica 11 agosto: Chelsea-Inter (Stamford Bridge, Londra) JUVENTUS - Ritiro: Dal 10 luglio alla Continassa, poi dal 20 al 26 luglio a Herzogenaurach (Germania) - Amichevoli:- venerdì 26 luglio alle 17:00 al Max-Morlock Stadion di Norimberga (Germania) contro il Norimberga- sabato 3 agosto alle 21:00 allo stadio Adriatico di Pescara contro il Brest- martedì 6 agosto (orario da definire) all’Allianz Stadium di Torino contro una selezione di giocatori della Juventus Next Gen e dell’Under 19 bianconera- domenica 11 agosto alle 15:00 all’Ullevi Stadium di Goteborg (Svezia) contro l’Atletico Madrid. LAZIO - Ritiro: 11-22 luglio Auronzo di Cadore - Amichevoli: - Dal 10 luglio alla Continassa, poi dal 20 al 26 luglio a Herzogenaurach (Germania)- sabato 27 luglio ore 15:00 contro l’Hansa Rostock all’Osteestadion- sabato 3 agosto contro il Frosinone al Benito Stirpe (orario da definire)- sabato 10 agosto ore 18:00 contro il Lipsia alla Red Bull Arena LECCE - Ritiro: 14-28 luglio Neustift - Amichevoli: - mercoledì 24 luglio contro il Galatasaray, alle ore 19:30, presso la Raiffeisen Arena di Linz, in Austria. MILAN - Ritiro: in attesa - Amichevoli: - Rapid Vienna-Milan (20 luglio); - Milan-Manchester City (27 luglio); - Milan-Real Madrid (31 luglio); - Milan-Barcellona (6 agosto). MONZA - Ritiro: da mercoledì 10 luglio a mercoledì 24 luglio al Campo Sportivo di Temù a Pontedilegno-Tonale (Valle Camonica, provincia di Brescia). - Amichevoli:- domenica 14 luglio ore 17:00 Monza Bianco contro Monza Rosso- mercoledì 17 luglio ore 17:00 contro Nuova Camunia- sabato 20 luglio ore 17:00 contro il Palermo- mercoledì 24 luglio ore 16:30 contro Alcione Milano NAPOLI - Ritiro: prima a Dimaro Folgarida dall’11 luglio al 21 luglio 2024, poi a Castel di Sangro, - Amichevoli:- Napoli vs ASD Anaune Val di Non 16/07/2024 h 18:00 Dimaro, Stadio Comunale di Dimaro – SKI.IT Arena- Napoli vs Mantova 20/07/2024 h 18:00 Dimaro, Stadio Comunale di Dimaro – SKI.IT Arena- Napoli vs Adana Demirspor 28/07/2024 h 20:00 Castel di Sangro, Stadio Teofilo Patini- Napoli vs Brest 31/07/2024 h 20:00 Castel di Sangro, Stadio Teofilo Patini- Napoli vs Girona 03/08/2024 h 18:30 Castel di Sangro, Stadio Teofilo Patini PARMA - Ritiro: in attesa - Amichevoli:1. sabato 13 luglio alle ore 20:00 contro il Lugano2. sabato 20 luglio alle ore 18:30 contro l’Anversa3. sabato 27 luglio alle ore 19:30 a Linz contro il Galatasaray ROMA - Ritiro: in attesa - Amichevoli: lunedì 22 luglio ore 19:30 contro Kosice TORINO - Ritiro: lunedì 8 luglio raduno al Filadelfia dopo le vacanze, test fisici e atletici e lavoro settimanale; dal 17 al 27 luglio ritiro a Pinzolo (Trento) assieme alla Primavera. - Amichevoli:- due amichevoli contro formazioni di Serie C e B e una contro il Torino Primavera- mercoledì 31 luglio contro l’Olympique Lione a Lione- giovedì 1° agosto contro una formazione locale francese- sabato 3 agosto contro il Metz a Metz UDINESE - Ritiro: ritrovo a Udine l’8 luglio, dal 18 luglio a Bad Kleinkirchheim. - Amichevoli:- 17 luglio contro l’Nk Istria- 2 agosto contro l’Al-Hilal VENEZIA - Ritiro: da domenica 7 a luglio a sabato 20 luglio a Falcade (BL) - Amichevoli:- sabato 13 luglio contro un avversario ancora da definire;- mercoledì 17 luglio contro il Real Vicenza,- sabato 20 luglio contro il Genoa Foto di copertina: Serie A Enilive Read the full article
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Una ventana al pensamiento de Trump acerca de la OTAN (y otras alianzas)
Publicado originalmente en El Universal: https://www.eluniversal.com.mx/opinion/mauricio-meschoulam/una-ventana-al-pensamiento-de-trump-acerca-de-la-otan-y-otras-alianzas/
Lo de Trump, la OTAN y Rusia no es nuevo. Se trata de un asunto que en su momento fue exhaustivamente analizado. Lo que pasa es que cuando hablábamos del tema, había mucha especulación acerca de si Trump, quien cuestionaba a esa alianza en público, realmente se aventuraría a abandonar el pacto militar. O si realmente Trump sería capaz de no defender a un aliado de la OTAN ante un ataque, por ejemplo, de Rusia. Quizás algunas de las mejores respuestas a nuestras sospechas proceden de un libro que escribió John Bolton: La habitación en donde ocurrió. Bolton sirvió como asesor de seguridad nacional de Trump desde abril del 2018 hasta septiembre del 2019 y publicó el libro que refiero en 2020, previo a las elecciones de aquel año tras una disputa con la administración Trump pues era acusado de revelar secretos de seguridad nacional. Bolton es, por supuesto, un personaje polémico, considerado por muchos como un verdadero halcón de la política exterior estadounidense. No obstante, al cruzar el texto con otros análisis y fuentes, como, por ejemplo, los libros de Woodward, Bolton nos ofrece una ventana plausible acerca de cómo pensaba—y piensa—Trump acerca de la OTAN, sus malentendidos en cuanto a lo que significa ser un país “retrasado en los pagos”, y en cuanto al rol que EU debe jugar en esa alianza. Por la nueva relevancia que el tema hoy adquiere, comparto algunos aspectos al respecto.
“El eje de los adultos en el cuarto”
Bolton y otros miembros del gabinete como lo fuimos sabiendo después, gracias a distintas memorias o publicaciones, consideraban que tenían un deber en cuanto a Trump: un poco informarlo, otro poco educarlo, otro poco contenerlo. Se puede resumir en la línea (repetida por varios de ellos) de “los adultos en el cuarto”. Hubo incluso quien les llegó a cuestionar acerca de por qué no renunciaban o por qué soportaban el caos que se vivía en esa Casa Blanca; todos respondían que alguien tenía que hacer el trabajo difícil, por el bien de su país. Uno a uno, sin embargo, fue siendo despedido o fue renunciando, nos cuenta Bolton. Y al final de su gestión, Trump quedó incontenible, rodeado por puros “Yes Men” (personas que aceptaban todo lo que el presidente decía o decidía). Ese era, en la visión del “eje de los adultos”, un escenario enormemente peligroso, tanto en lo interno (como sucedió al respecto del cuestionamiento a los resultados electorales del 2020, o los sucesos del 6 de enero del 21), como en temas de política externa. El caso de la OTAN ejemplifica esa parte externa con enorme claridad.
“Porque él no pensaba que la OTAN era algo bueno para Estados Unidos”
Trump pensaba que la OTAN era una “pérdida de tiempo”, escribe Bolton. De hecho, dice, no eran sus ataques directos, sino su “velada hostilidad hacia la alianza”, lo que ponía nerviosos a otros miembros de la OTAN e incluso a sus propios colaboradores como él.
Trump estaba “irritado con Alemania”, continúa Bolton, y estaba ya preparado para abandonar la OTAN, un tema del que se especuló mucho por aquella época, pero que su libro confirma de manera abierta. Según Bolton, fueron asesores como él, o como Mattis, uno de sus secretarios de defensa, quienes lograron persuadirlo de permanecer en la alianza.
Detrás de esa aversión al pacto militar señalado, hay dos temas centrales. El primero tiene que ver con su visión de “America First”. El segundo, relacionado, tiene que ver con su concepción del “financiamiento” de la OTAN.
“America First” y el rol de las alianzas
Estados Unidos, en la lectura de Trump, siempre debe anteponer sus prioridades en cuanto a sus metas, en cuanto a los costos que tiene que pagar y en cuanto a los beneficios que recibe. Ese país que se ha dedicado a ser el “policía del mundo” no tiene por qué estar resolviendo conflictos de otros, o estar luchando guerras lejanas, ajenas y costosas, por las que Washington “no recibe nada a cambio”. Los líderes de EU, tanto republicanos como demócratas, han sido “malos” negociando, y “todo el mundo” se ha aprovechado de Washington sacando ventajas constantes y pagando costos bajos por ello. Esto es válido lo mismo para temas de Corea, de Afganistán, o de Medio Oriente, que para temas de Europa, la OTAN y Rusia. Ese es el punto en donde sus concepciones acerca del “financiamiento” de alianza atlántica deben incorporarse.
Las “contribuciones” a la OTAN y los socios “morosos”
Bolton cuenta que se lo tuvo que explicar una y otra vez. Además, esto era evidente del análisis de sus discursos en la época. Su visión era que los países miembros de la alianza militar, tenían que “pagar” una determinada “contribución” a la OTAN, una especie de “cuotas”, ante las cuales la mayor parte de los países estaban “retrasados”. Gente como Bolton tenían que aclararle que “el compromiso de Cardiff no es acerca de ‘contribuciones’ a la OTAN, sino de gastos totales en defensa”. Que era verdad que el compromiso que los países miembros efectuaban era invertir el 2% de su PIB en su presupuesto militar y también era verdad que pocos países además de EU lo cumplían. En ese entonces apenas cuatro de ellos; hoy en día ya son 18 de un total de 31 miembros. Pero que los países invirtieran menos del 2% de su PIB en su propio presupuesto militar no significaba que esos países “debieran dinero a Washington”, sino que no estaban gastando en sus propios ejércitos y armamento la parte a la que se habían comprometido. “Da igual”, le respondía Trump, para luego volver a emitir declaraciones similares.
Por ejemplo, cuenta Bolton que “Trump dijo que le diría a Stoltenberg (el Secretario General de la alianza) que Estados Unidos iba a reducir su ‘contribución’ a la OTAN al nivel de Alemania y le pediría que informara a los demás miembros antes de la cumbre”, “Trump seguía y seguía, diciendo que EU pagaba 80-90% del costo de la OTAN, un número del cual nadie de nosotros”, dice Bolton, “pudo conocer nunca la fuente”, “Muchos de los aliados de la OTAN nos deben una cantidad tremenda de dinero. Esto ha sido así durante décadas”, decía Trump, para luego instruir al General Mattis que dejara de “gastar dinero en la OTAN”.
Luego, aunque el tema le era clarificado y parecía entender mejor el compromiso del 2% del PIB, su línea central seguía viva: “Estás listo para jugar las ligas mayores?”, le preguntó a Bolton, “esto es lo que quiero decir, y procedió a dictar: Tenemos un gran respeto por la OTAN, pero estamos siendo tratados injustamente. Para el primero de enero (de 2019), todas las naciones deben comprometerse al dos por ciento, y perdonaremos los atrasos; de lo contrario nos retiraremos y no defenderemos a aquellos que no se hayan comprometido”. Aún así, nos dice Bolton, a lo largo de los siguientes días “me preguntó otra vez que por qué no simplemente nos retirábamos de la OTAN por completo, precisamente lo que habíamos tratado de evitar”.
La lectura desde el presente
Trump acaba de relatar que, cuando un líder le preguntó que, si defendería a su país, aunque ese país “no pagara”, él respondió que, si no “pagaba”, que, “si estaba en mora”, no lo protegería y que “de hecho, los alentaría (a Rusia) a hacer lo que les dé la gana”.
Así que varios puntos: Primero, cuando Trump dice eso, en realidad está continuando una línea discursiva que sostiene desde hace años.
Segundo, el tema acerca de qué significa “estar en mora”, acerca de “contribuciones a la OTAN”, acerca de que a EU “se le debe dinero” y acerca del famoso 2% del PIB como compromiso de presupuesto militar, son cuestiones que le siguen generando confusiones.
Tercero, que independientemente de esas confusiones, esta cuestión no es exclusivamente discursiva—algo así como para “apelar” a su base—sino una noción en la que él genuinamente cree: EU no tiene, en su visión, por qué asumir la defensa de aliados cuando Washington no extrae réditos concretos de esa defensa, mucho menos si esos aliados no se comprometen con “sus pagos”. Trump realmente no ve que la OTAN sea de beneficio para su país. Esto no es algo solo del pasado, sino absolutamente del presente.
Cuarto, por tanto, esto no tiene únicamente implicaciones futuras—por si él efectivamente gana las elecciones—sino presentes. Hay una serie de ejemplos al respecto, coloco algunos: (a) en estos días se puede observar a una Rusia más asertiva con países de la OTAN; ha emitido órdenes de aprehensión contra funcionarias/os de los países Bálticos incluida la primera ministra de Estonia; (b) ese país emite declaraciones con audiencia bien elegida, las cuales indican que Moscú se está preparando para la guerra con la OTAN, que pretende desplegar decenas de miles de tropas adicionales y armamento en sus fronteras con la alianza; (c) el propio comité de inteligencia de la Cámara de Representantes en EU eleva las alarmas acerca de un reporte que indica que Rusia pretende desplegar armamento nuclear en el espacio para neutralizar satélites enemigos; en teoría, la dirigencia republicana de ese comité emite sus declaraciones reclamando que la Casa Blanca debería hacer pública su información del tema, pero la realidad es que esta llamada de atención también tiene una audiencia específica dentro del propio partido republicano, una especie de advertencia dirigida hacia personajes de línea dura en política exterior de cara a las declaraciones de Trump y a la negativa del Congreso a aprobar el paquete de ayuda a Ucrania..
Si sumamos todos esos elementos, añadimos la entrevista que Putin dio a Tucker Carlson—uno de los personajes que en la administración de Trump funcionaron como sus ideólogos, entrevista en la cual invita a Washington a negociar y a dejar de armar a Ucrania pues ese país tiene muchas otras prioridades más cercanas a sus fronteras e intereses—y volvemos a analizar las más recientes declaraciones de Trump sobre la OTAN, el panorama se completa. Los miembros de esa alianza, que ya en el pasado han cuestionado la naturaleza real de la alianza militar que tienen con Washington hoy en día tienen muchas razones para preocuparse. Personas como Macron han insistido en la necesidad de que Europa se haga
cargo de su propia seguridad. La cuestión es que, transcurridos los años, y quizás por la certidumbre que el presidente Biden les transmitió, varios de esos países y muchos otros aliados ubicados en otras regiones, han permitido que su dependencia de Washington continúe creciendo a pesar de todo.
17 de febrero, 2024
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A subida ao poder dos cristãos sionistas nos EUA (e no Brasil)
Antes de Theodore Herzl fundar o sionismo político e publicar o “Estado Judeu”, cristãos-sionistas nos Estados Unidos e na Inglaterra já procuravam direcionar e influenciar a política de ambas as nações a serviço de uma profecia apocalíptica, fruto de uma obsessão religiosa.
A maior organização pró-Israel nos Estados Unidos não é composta por judeus, mas por cristãos evangélicos, perfazendo um total de 7 milhões de membros, superando em 2 milhões de pessoas a totalidade da comunidade judaica norte-americana.
Membros desta organização – Cristãos Unidos por Israel (CUFI), se encontraram na segunda-feira em Washington, atraindo milhares de participantes para ouvir os discursos do Primeiro-Ministro israelita Benjamin Netanyahu, do Secretário de Estado e ex-diretor da CIA, Mike Pompeo, do Vice-Presidente Mike Pence e do conselheiro para assuntos de segurança nacional, John Bolton. Recentemente, em março último, John Hagee, líder da CUFI e polêmico pregador evangélico, encontrou-se diversas vezes o Presidente Donald Trump e participou de um encontro exclusivo na Casa Branca para discussão do próximo “plano de paz” para Israel e Palestina.
A CUFI é apenas uma das muitas organizações da história americana que promoveram o estado de Israel e o sionismo, alegando que um estado étnico judeu na Palestina é um requisito para o cumprimento da profecia do fim dos tempos e necessário para que Jesus Cristo retorne à Terra – um evento que os cristãos costumam chamar de a “segunda vinda”.
Enquanto organizações como a CUFI e suas antecessoras viram a criação do estado de Israel em 1948, e a posterior vitória de Israel e conquista de Jerusalém em 1967, como o cumprimento da profecia bíblica, há uma profecia que esta seita dos cristãos evangélicos acredita e que é a única coisa entre eles e a “segunda vinda”. Estima-se que existam mais de 20 milhões desses cristãos nos Estados Unidos, muitas vezes referidos como cristãos sionistas, e eles são um importante grupo de eleitores e fonte de doações e apoio político ao Partido Republicano.
Como foi explorado em edições anteriores desta série, esses cristãos sionistas, bem como extremistas religiosos sionistas em Israel, acreditam que a mesquita de Al Aqsa e a Cúpula da Rocha (Qubbat As-Sakhrah) devem ser substituídas por um terceiro templo judaico como o anunciar do fim dos tempos.
Esses dois grupos de diferentes religiões, desde o século XIX, formaram repetidamente uma aliança oportunista para assegurar o cumprimento de suas respectivas profecias, apesar do fato de que os membros da outra fé raramente ou nunca estão na mesma sintonia em suas interpretações sobre o que ocorrerá após a construção do templo.
Essa aliança, baseada em uma obsessão mútua por acelerar a vinda do Apocalipse, continua até hoje e agora, mais do que em qualquer outra época da história, esses grupos alcançaram o topo do poder tanto em Israel quanto nos Estados Unidos. As partes I e II desta série exclusiva exploraram como este ramo do sionismo religioso passou a dominar o atual governo de direita de Israel e levou o atual governo deste país a tomar medidas definitivas para a destruição da mesquita de Al Aqsa e a iminente construção do Terceiro Templo.
Agora, esta parte (Parte III) mostrará como a contrapartida cristã deste movimento nos Estados Unidos – o sionismo cristão – também se tornou uma força dominante na política americana, particularmente após a eleição de Donald Trump para a presidência, onde esta visão apocalíptica é uma grande condutor da política do Oriente Médio de sua administração.
No entanto, esta visão apocalíptica do fim dos tempos tem sido um guia para figuras proeminentes da história norte-americana e da elite americana, mesmo antes da fundação do sionismo como um movimento político. Assim, a influência do sionismo cristão na política de administração de Trump é apenas a mais recente de uma longa lista de exemplos em que a profecia e a política se misturaram na história americana, muitas vezes com resultados que alteram o mundo.
Puritanos, Profecia e Palestina
Relatos do papel dos cristãos europeus e norte-americanos na criação do Estado de Israel geralmente começam com a Declaração Balfour de 1917, mas os esforços de certos grupos cristãos na Inglaterra e nos Estados Unidos para criar um Estado judeu na Palestina na verdade datam de séculos antes e significativamente anteriores à fundação oficial do sionismo por Theodore Herzl.
Entre os primeiros defensores da imigração física dos judeus europeus para a Palestina estavam os puritanos, um desdobramento do protestantismo cristão que emergiu no final do século XVI e tornou-se influente na Inglaterra e, mais tarde, nas colônias americanas. Puritanos influentes dedicaram considerável interesse ao papel dos judeus na escatologia, ou na teologia do fim dos tempos, com muitos – como John Owen, um teólogo do século XVII, membro do parlamento e administrador em Oxford – acreditando que o retorno físico dos judeus à Palestina foi necessária para o cumprimento da profecia do fim dos tempos.
Embora as raízes puritanas do que mais tarde se tornaria conhecido como sionismo cristão sejam frequentemente negligenciadas nos relatos modernos de onde e por que o apoio evangélico americano a Israel começou, seus adeptos ainda reconhecem claramente seu legado. Por exemplo, na segunda-feira, na conferência CUFI, Pompeo, ele mesmo um sionista cristão conhecido por sua obsessão pelo fim dos tempos, disse o seguinte ao grupo:
O apoio cristão na América a Sião – por uma pátria judaica – remonta aos primeiros colonos puritanos, e perdurou por séculos. De fato, nosso segundo presidente [John Adams], alguns anos atrás, disse “Eu realmente desejo aos judeus novamente uma nação independente na Judeia”.
Essas crenças puritanas, que persistem hoje e têm crescido constantemente em popularidade, tornaram-se mais arraigadas na Inglaterra e na América colonial com o tempo, especialmente entre a classe política abastada, e levaram a uma variedade de interpretações sobre exatamente o que a Bíblia diz sobre o fim dos tempos. Entre os mais influentes estava o desenvolvimento do “dispensacionalismo” cristão, uma estrutura interpretativa que usa a Bíblia para dividir a história em diferentes períodos de “dispensações” e vê as referências proféticas da Bíblia a “Israel” como significando uma nação etnicamente judaica estabelecida na Palestina.
O dispensacionalismo foi largamente desenvolvido pelo pregador anglo-irlandês John Nelson Darby, que acreditava que os destinos ordenados pelo Deus de Israel e aqueles da igreja cristã eram completamente separados, com o último a ser fisicamente removido da Terra por Deus, porém, precedido por um período de sofrimento terreno, conhecido como a Tribulação.
Na visão de Darby, a tribulação começaria após a construção de um Terceiro Templo judaico no Monte do Templo, em Jerusalém. Essa crença na remoção física dos cristãos da Terra antes da Tribulação, amplamente conhecida como “o arrebatamento”, foi inventada por Darby na década de 1820 e sua falta de apoio bíblico tem sido amplamente notada pelos teólogos de várias denominações, bem como pelos estudiosos teólogos da Bíblia. No entanto, é importante apontar que existem diferenças entre os cristãos dispensacionalistas quanto ao fato de o arrebatamento ocorrer antes, durante ou depois do período da Tribulação.
No entanto, apesar de sua existência relativamente curta como ideia concebida e na falta de embasamento bíblico, o arrebatamento foi entusiasticamente adotado por algumas igrejas na Inglaterra e nos Estados Unidos, particularmente no último. Isto foi em grande parte graças ao trabalho do altamente controverso teólogo Cyrus Scofield.
Notavelmente, a marca registrada da escatologia cristã de Darby coincide com desenvolvimentos similares na escatologia judaica, ou seja, as ideias do rabino Zvi Hirsh Kalisher e a criação de um novo ramo do messianismo judaico, o qual acreditava que os judeus devem trabalhar proativamente para acelerar a vinda de seu Messias, imigrando para Israel e construindo um Terceiro Templo no Monte do Templo, em Jerusalém. As crenças de Darby e aquelas que ele inspirou promoveram algo semelhante no sentido de que os cristãos poderiam acelerar a vinda do arrebatamento e da tribulação, promovendo a imigração de judeus para Israel, bem como a construção de um Terceiro Templo judeu.
Sionistas cristãos pavimentam o caminho para Theodore Herzl
Darby viajou para a América do Norte e vários outros países para popularizar suas ideias, encontrando vários pastores influentes em todo o mundo de língua inglesa, incluindo James Brookes, o futuro mentor de Cyrus Scofield. Suas viagens e a disseminação de suas obras escritas popularizaram suas visões escatológicas entre certos círculos de cristãos americanos e ingleses durante o renascimento religioso do século XIX. As crenças de Darby eram particularmente atraentes para a elite de ambos os países, com alguns nobres ingleses colocando anúncios de jornais pedindo aos judeus que imigrassem para a Palestina já na década de 1840.
Outra figura proeminente influenciada pela doutrina de final dos tempos, de Darby, foi o pregador americano Charles Taze Russell, cuja igreja mais tarde deu origem a várias igrejas diferentes, incluindo as Testemunhas de Jeová. Décadas antes da fundação do sionismo político moderno, Russell começou a pregar – não apenas aos cristãos, mas também aos judeus nos Estados Unidos e em outros lugares – sobre a necessidade de imigração maciça de judeus para a Palestina.
Como o rabino Kalisher havia feito algumas décadas antes, Russell escreveu uma carta em 1891 para um membro rico da família bancária dos Rothschild, Edmond de Rothschild, bem como para Maurice von Hirsch, um rico financista alemão, sobre seu plano para o assentamento judaico na Palestina. Russell descreveu seu plano da seguinte maneira:
“Minha sugestão é que os ricos hebreus comprem da Turquia, a uma avaliação justa, todo o seu interesse de propriedade nessas terras, ou seja, todas as terras do governo (terras não detidas por proprietários privados), sob a garantia de que a Síria e a Palestina sejam constituídas como um estado livre.”
O mesmo plano iria ressurgir alguns anos mais tarde, indiscutivelmente no livro sionista mais influente de todos os tempos – O Estado Judeu – publicado por Theodore Herzl em publicado em 1896.
Não se sabe se Rothschild ou Hirsch foram influenciados pela carta de Russell, embora as ideias de Russell tenham tido um impacto duradouro sobre alguns proeminentes judeus e cristãos norte-americanos no que diz respeito à promoção da imigração judaica para a Palestina.
No mesmo ano em que Russell escreveu sua carta para de Rothschild e Von Hirsch, outro influente pregador dispensacionalista escreveu outro documento que é frequentemente negligenciado ao explorar o papel dos cristãos americanos no desenvolvimento e na popularização do sionismo. William E. Blackstone, um pastor norte-americano que foi grandemente influenciado por Darby e outros dispensacionalistas da época, passou décadas promovendo com grande fervor a imigração de judeus à Palestina como um meio de cumprir a profecia bíblica.
O ponto culminante dos esforços de Blackstone veio na forma do Memorial Blackstone, uma petição que pediu que o então presidente dos Estados Unidos, Benjamin Harrison, e seu secretário de Estado, James Blaine, tomassem medidas “em favor da restauração da Palestina aos judeus”. Esta petição, que fora esquecida, solicitava a Harrison e Blaine para usar sua influência para “garantir a realização em uma data precoce, de uma conferência internacional para considerar a condição dos israelitas e suas reivindicações para a Palestina como sua antiga casa e, promover, em todos os outros caminhos justos e adequados, o alívio de sua condição de sofrimento. ”
Tal como acontece com a carta de Russell para Rothschild e Von Hirsch, não se sabe exatamente quão influente foi o Memorial Blackstone em influenciar as opiniões ou políticas de Harrison ou Blaine. No entanto, a petição do Blackstone Memorial é altamente significativa por causa de seus signatários, que incluíam os americanos mais influentes e ricos da época, a maioria dos quais eram cristãos.
Os signatários do Memorial Blackstone incluíram J.D. Rockefeller, o primeiro bilionário do país; J.P. Morgan, o rico banqueiro; William McKinley, futuro presidente dos Estados Unidos; Thomas Brackett Reed, então presidente da Câmara; Melville Fuller, presidente do Supremo Tribunal; os prefeitos de Nova York, Filadélfia, Baltimore, Boston e Chicago; os editores do Boston Globe, do New York Times, do Washington Post e do Chicago Tribune, entre outros; e numerosos outros membros do Congresso, bem como empresários e clérigos influentes. Embora alguns rabinos tenham sido incluídos como signatários, o conteúdo da petição foi contestado pela maioria das comunidades judaicas americanas. Em outras palavras, o principal objetivo do sionismo, antes mesmo de se tornar um movimento, foi amplamente apoiado pela elite cristã americana, mas com a oposição dos judeus americanos.
O Memorial Blackstone atraiu mais tarde a atenção de Louis Brandeis, um dos sionistas judeus americanos mais proeminentes, que mais tarde se referiria a Blackstone como o verdadeiro “pai fundador do sionismo”, segundo Nathan Straus, amigo íntimo de Brandeis. Brandeis acabaria conseguindo convencer um idoso Blackstone a peticionar o então presidente Woodrow Wilson com um segundo Memorial de Blackstone, em 1916, que foi apresentado em particular a Wilson quase um ano depois.
Em vez de coletar assinaturas de membros proeminentes da classe de elite dos Estados Unidos, Blackstone se concentrou desta vez em reforçar o apoio de organizações protestantes, ou seja, a Igreja Presbiteriana, de acordo com a fé presbiteriana de Wilson. De acordo com o historiador Jerry Klinger, presidente da Sociedade Americana Judaica para a Preservação Histórica, essa mudança de foco foi ideia de Brandeis, não de Blackstone.
Alison Weir, autora de Against Our Better Julgement: The Hidden History of How the U.S. Was Used to Create Israel, descreveu Brandeis como “um dos mais influentes” sionistas norte-americanos e uma figura chave nos esforços para pressionar Wilson a apoiar a formação de um estado judeu na Palestina, do qual a segunda petição de Blackstone fazia parte. No entanto, Weir afirmou que a segunda petição de Blackstone era secundária a um chamado “acordo de cavalheiros” pelo qual oficiais ingleses prometeram apoiar um Estado judeu na Palestina, se os sionistas americanos, liderados por Brandeis, conseguissem garantir a entrada dos Estados Unidos na Primeira Guerra Mundial.
Wilson finalmente apoiou o novo documento da Blackstone, que nunca foi apresentado publicamente ao presidente, mas em particular pelo rabino Stephen Wise. Este segundo Memorial Blackstone foi um componente-chave da campanha liderada por Brandeis que acabou por garantir o apoio americano – ou seja, apoio privado – à Declaração Balfour, que estabeleceu as intenções britânicas de apoiar um estado judaico étnico na Palestina. Notavelmente, a Declaração de Balfour tem o nome do então Secretário de Relações Exteriores da Inglaterra, Arthur Balfour, ele mesmo um dispensacionalista Cristão, embora Weir tenha dito à MintPress que Balfour era mais provavelmente influenciado por imperativos políticos do que por motivos religiosos. A única pessoa no gabinete britânico a se opor à Declaração de Balfour foi seu único membro judeu, Edwin Montagu.
A Declaração de Balfour foi dirigida a um membro da família de banqueiros Rothschild, Lionel Walter Rothschild, a última de uma série de cartas escritas aos membros da família Rothschild pedindo-lhes que usassem sua riqueza e influência política para favorecer a criação de um Estado judeu na Palestina: uma carta do rabino Kalisher, que escreveu ao barão Amschel Rothschild em 1836; outra para Charles Taze Russell, que escreveu para Edmond de Rothschild em 1891; e finalmente a Declaração de Balfour, escrita a Lionel Walter Rothschild em 1917.
Weir disse à MintPress que os Rothschilds eram relevantes nestes primeiros esforços para estabelecer um estado judeu na Palestina, devido à “sua riqueza e ao poder que o acompanha”, tornando-os muito procurados por aqueles que achavam que um estado judeu poderia ser formado na Palestina pela compra do território por ricos judeus europeus, como haviam proposto tanto Kalisher quanto Russell. No entanto, a Declaração de Balfour foi dirigida aos Rothschilds pois naquela época, os membros da família Rothschild, Edmond de Rothschild em particular, haviam se tornado um dos mais fortes defensores da causa sionista.
Embora a declaração tenha seu nome, não está claro se o próprio Balfour realmente foi o autor do documento. Alguns historiadores – como Michael Rubinstein, ex-presidente da Sociedade Histórica Judaica da Inglaterra – argumentaram que a declaração em si fora escrita por Leopold Amery, então secretário político do Gabinete de Guerra da Inglaterra e sionista, o qual, apesar de seu compromisso com a Causa sionista, ocultou suas raízes judaicas por grande parte de sua carreira por razões que ainda são fonte da especulação.
Como mostrado na Declaração de Balfour e nos esforços do lobby que levaram à sua criação, o apoio ao que logo se tornaria conhecido como sionismo entre a nobreza da Inglaterra e dos Estados Unidos já era formidável antes mesmo de Herzl começar a trabalhar em “O Estado Judeu”. Vale a pena considerar que o poder e a influência dessa classe de elites cristãs com motivação religiosa influenciaram Herzl e suas ideias, especialmente considerando que os cristãos dispensacionalistas haviam promovido um etno-estado judaico na Palestina, numa época em que a ideia era impopular entre muitos judeus proeminentes na Europa e nos Estados Unidos.
Além disso, o papel dos cristãos sionistas, como mais tarde se tornariam conhecidos, continuou bem depois que Herzl iniciou suas atividades sionistas e resultou em muitos dos atos mais influentes que levaram ao estabelecimento do Estado de Israel, incluindo a Declaração de Balfour.
Notavelmente, o próprio sucesso de Herzl em promover seus pontos de vista após a publicação do The Jewish State foi em grande parte devido ao pastor dispensacionalista inglês William Hechler. Hechler, enquanto servindo como capelão na Embaixada Britânica em Viena, forjou uma aliança e depois uma amizade íntima com Herzl e foi fundamental para a negociação de reuniões entre Herzl e proeminentes membros do governo alemão, incluindo o Kaiser Wilhelm II que emprestou a legitimidade política necessária para o movimento sionista de Herzl.
Uma figura em grande parte negligenciada na ascensão do sionismo, Hechler é mencionado no diário de Herzl mais do que qualquer outra pessoa e apaixonadamente sentiu que a criação de um estado judeu na Palestina traria o fim dos tempos. Hechler também é conhecido por ter estado extremamente interessado na construção de um Terceiro Templo Judaico no Monte do Templo, tendo dedicado um tempo considerável à criação de modelos daquele Templo, alguns dos quais ele exibiu em destaque em seu escritório e mostrou a Herzl com grande entusiasmo durante sua primeira reunião.
A aliança Hechler-Herzl é um dos primeiros exemplos de como os sionistas cristãos e os sionistas judeus usaram as motivações do outro para obter ganhos políticos, apesar do fato de que os sionistas cristãos frequentemente adotam visões antissemitas e sionistas seculares e, assim como sionistas religiosos, não mantêm em alta consideração o cristianismo. Este oportunismo por parte dos sionistas cristãos e judeus tem sido uma característica chave na ascensão do sionismo, particularmente nos Estados Unidos, e o caso de Cyrus Scofield, o homem mais responsável por popularizar o sionismo cristão entre os evangélicos norte-americanos, oferece outro exemplo importante.
A surpreendente história de Cyrus Scofield
Talvez não haja outro livro que tenha sido mais influente na disseminação do sionismo cristão nos Estados Unidos do que a Bíblia de referência de Scofield, uma versão da Bíblia King James cujas anotações foram escritas por Cyrus Scofield. Scofield – que não tinha treinamento teológico formal, embora mais tarde ele alegasse ter um diploma de doutorado (doutor em divindade) – originalmente trabalhou como advogado e agente político no estado do Kansas e acabou se tornando o promotor público daquele estado.
Logo após sua nomeação para o cargo, ele foi forçado a renunciar como resultado de inúmeras denúncias de corrupção, incluindo suborno, falsificação de assinaturas em notas e roubo de doações políticas do então senador do Kansas James Ingalls. Durante esse período, Scofield abandonou sua esposa e duas filhas, uma ação que, desde então, culpou os crescentes escândalos que ele estava enfrentando, assim como seus pesados hábitos de bebida.
Em meio a este pano de fundo, Scofield é dito ter se tornado um evangélico por volta de 1879 e logo se tornou associado a pregadores dispensacionalistas proeminentes da época, incluindo Dwight Moody e James Brookes. Os jornais locais da época, como o Atchison Patriot, consideravam o ceticismo e a conversão de Scofield com grande ceticismo, referindo-se a Scofield como o “advogado tardio, político e picareta em geral” que se desonrara ao cometer “muitos atos maliciosos”.
Scofield passou a pastorear igrejas relativamente pequenas, mudando-se do Kansas para Dallas, Texas e depois para Massachusetts. No entanto, apesar de sua falta de renome e sua conturbada história, em 1901 Scofield conseguiu entrar em um exclusivo clube masculino em Nova York – o Lotos Club, cujos membros na época incluíam o magnata do aço e multimilionário Andrew Carnegie, membros da família Vanderbilt e o famoso escritor americano Samuel Clemens, mais conhecido pelo seu pseudônimo, Mark Twain.
A participação de Scofield neste clube exclusivo – assim como o patrocínio de suas atividades pelo clube, que lhe garantiu hospedagem e financiamento para produzir o que se tornaria a Bíblia de Referência Scofield – tem sido objeto de considerável especulação. De fato, muitos notaram que a presença de um pregador fundamentalista, dispensacionalista de uma cidade pequena, com um passado político em desgraça em um clube lotado com alguns dos acadêmicos, escritores e poderosos empresários (robber barons) mais elitistas do país, simplesmente não faz sentido.
Joseph M. Canfield, em seu livro O Incrível Scofield e seu Livro, afirmou que “a admissão de Scofield ao Clube de Lótus, que não poderia ter sido ideia de Scofield, fortalece a suspeita que surgiu antes, que alguém estava dirigindo o carreira de C.I. Scofield.
Joseph M. Canfield propõe a teoria em seu livro de que a pessoa que “dirige” a carreira de Scofield estava ligada ao advogado de Nova York e ativista sionista Samuel Untermeyer, membro do comitê executivo do clube e colaborador próximo de Louis Brandeis e influente na administração de Woodrow Wilson. Ele então observa que a bíblia anotada de Scofield foi mais “útil para convencer os cristãos fundamentalistas a apoiar o interesse internacional em um dos projetos favoritos de Untermeyer – o Movimento Sionista”.
Outros estudiosos, como David Lutz, têm sido mais explícitos do que Canfield em ligar o ativismo sionista de Untermeyer ao seu papel em apoiar financeiramente Scofield e seu trabalho em sua Bíblia anotada. Por fim, como o Blackstone Memorial antes dele, o patrocínio do trabalho de Scofield ao Lotos Club novamente revela o interesse da elite americana da época, cristã e judia, em promover o sionismo cristão.
Untermeyer e o Lotos Club notavelmente também financiaram as numerosas viagens de Scofield à Europa, incluindo uma fatídica viagem à Inglaterra, onde Scofield se reuniu com Henry Frowde, editor da Oxford University Press. Frowde ficou sensibilizado pelo trabalho de Scofield, em grande parte devido ao fato de que Frowde era um membro do “Exclusive Brethren”, um grupo religioso fundado por John Nelson Darby, o pai do dispensacionalismo. A Oxford University Press publicou posteriormente a Scofield Reference Bible em 1909. Vinte anos após sua publicação, tornou-se a primeira publicação de Oxford a gerar mais de um milhão de dólares em vendas.
A Bíblia de Scofield tornou-se espetacularmente popular entre os fundamentalistas americanos logo após a sua publicação, em parte porque foi a primeira bíblia anotada que buscou interpretar o texto para o leitor, bem como porque se tornou o texto central de vários seminários influentes que foram criados depois de sua publicação em 1909. Entre as muitas anotações de Scofield estão as reivindicações que se tornaram centrais para o sionismo cristão, como a anotação de Gênesis 12:3 de Scofield de que aqueles que amaldiçoam Israel (interpretado pelos cristãos sionistas como sendo o Estado de Israel desde sua fundação em 1948) serão amaldiçoados por Deus e aqueles que abençoam Israel serão igualmente abençoados.
Os cristãos sionistas modernos, como o pastor John Hagee dos Cristãos Unidos por Israel (CUFI), frequentemente citam essa interpretação que se originou com Scofield na defesa de posições extremistas pró-Israel. Por exemplo, Hagee fez a seguinte declaração em 2014:
“Você tem que voltar ao básico, com o fato de que em Gênesis (capítulo 1), Deus criou o mundo e fez uma promessa muito solene (trazida em Gen. 12:3), ‘abençoarei aqueles que te abençoarem e eu amaldiçoar aqueles que te amaldiçoam’. Daquele momento em diante, cada nação que já abençoou Israel foi abençoada por Deus. E toda nação que já perseguiu o povo judeu, Deus esmagou. E assim Ele continuará.”
Falwell e Likud: uma amizade ou outra coisa?
Apesar da ampla disseminação da Bíblia anotada de Scofield e sua popularização entre igrejas e seminários evangélicos norte-americanos, a influência pública da escatologia dispensacionalista e do sionismo cristão na política americana foi relativamente limitada durante grande parte do século XX. Contudo, a influência privada dos dispensacionalistas cristãos estava presente, como se pode ver através do papel do pregador dispensacionalista e defensor do Terceiro Templo, Billy Graham, e seus relacionamentos próximos com vários presidentes incluindo Dwight Eisenhower, Lyndon Johnson e Richard Nixon.
Então o poder político da teologia dispensacionalista mudou dramaticamente de seus aposentos privados do poder para o discurso político americano dominante com a fundação da “Moral Majority”, pelo pregador evangélico Jerry Falwell, em 1979.
No início dos anos 1970, o crescente ministério de Falwell estava trazendo milhões de dólares por ano, especialmente seu programa de transmissão nacional “A Hora Gospel do Tempo Antigo” que era veiculado na época em várias redes de TV a cabo. Apesar – ou talvez por causa – do aumento nas doações, Falwell logo foi alvejado pelo governo federal, especificamente a Securities and Exchange Commission (SEC), por “fraude e golpe” e “insolvência bruta” na gestão financeira de seu ministério, particularmente a venda do Ministério por US$ 6,6 milhões em títulos da igreja. O processo da SEC acabou por ser resolvido quando um grupo de empresários em Lynchburg, Virgínia – onde o Ministério de Falwell estava baseado – assumiu as finanças do Ministério pelos próximos anos, até 1977. Falwell culpou os problemas financeiros do seu ministério à sua “ignorância financeira”.
Um ano depois de seu ministério estar aparentemente em melhor situação financeira, Falwell recebeu um convite para visitar o estado de Israel e todas as despesas de viagem foram pagas por Menachem Begin, então primeiro-ministro e líder do partido Likud. A viagem marcaria o início de uma longa amizade e relacionamento próximo entre Falwell e Begin e, mais amplamente, uma relação entre os líderes evangélicos americanos e o Partido Likud de Israel. Como o historiador israelense Gershom Gorenberg observa em seu livro O Fim dos Dias: Fundamentalismo e a Luta pelo Monte do Templo, a administração de Begin “foi a primeira a despertar o entusiasmo dos evangélicos por Israel e transformá-lo em apoio político e econômico”.
Logo depois de voltar de Israel, as finanças de Falwell ficaram sob investigação federal depois que foi descoberto que ele havia transferido as apólices de seguro de saúde de seus funcionários para uma empresa-fantasma não licenciada com apenas US$ 128 em ativos e centenas de milhares de dólares em reclamações não pagas. Assim que os problemas financeiros de Falwell voltaram a aumentar, ele recebeu um generoso presente de ninguém menos do que Begin, na forma de um Learjet privado avaliado em US $ 4 milhões. Pouco tempo depois, Falwell fundou a organização Moral Majority, “depois de consultas com teólogos e estrategistas políticos”.
Acredita-se que a Moral Majority tenha transformado a direita cristã evangélica em uma grande força política nos Estados Unidos, promovendo políticas extremamente pró-Israel, aumento os gastos com defesa, uma abordagem segundo Reagan dos desafios da Guerra Fria, bem como políticas domésticas conservadoras. Falwell frequentemente utilizou seu presente de Begin para viajar e promover a nova organização, bem como a si mesmo como grande figura pública.
A Moral Majority marca um claro ponto de virada no relacionamento evangélico EUA-Israel, quando fez um apoio fervoroso para Israel em uma área de grande importância para os eleitores evangélicos e também levou muitos deles a prestar mais atenção aos eventos que estão acontecendo no Oriente Médio. No entanto, dada à forte promoção de Falwell do sionismo cristão, muitos evangélicos que se tornaram cada vez mais ativos politicamente após a fundação da organização não apenas apoiaram as políticas israelenses da época, mas também apoiaram muitas das futuras ambições de Begin e do Partido Likud. Esse apoio foi solidificado pelo início da prática contínua do Ministério do Turismo israelense em oferecer aos líderes evangélicos dos EUA visitas gratuitas de “familiarização” a Israel no início dos anos 80.
A visão de Begin da “Grande Israel” – a anexação completa da Palestina, bem como grandes partes do Líbano, Síria, Iraque e Egito por Israel – também foi compartilhada e promovida por Falwell. Em 1983, Falwell declarou que “Begin dirá rapidamente: ‘Ainda não temos todas as terras que vamos ter'”, e previu ainda que Israel jamais renunciaria ao controle sobre a Cisjordânia ocupada porque Begin estava determinado a manter a terra “que foi entregue a eles (os israelitas)”.
Falwell definiu as ambições expansionistas de Begin como uma crença religiosa na “inerrância do Antigo Testamento”, um sentimento que Falwell compartilhava. Falwell também pressionou por um reconhecimento dos EUA de Jerusalém como a capital de Israel e sentiu que a construção de um Terceiro Templo no Monte do Templo era necessária para inaugurar o fim dos tempos e a segunda vinda de Cristo.
Quando Falwell ajudou a transformar o sionismo cristão em uma força política importante nos Estados Unidos, ele também se tornou uma figura política importante na era Reagan e um importante intermediário para as relações entre os EUA e Israel. Em 1981, Begin informou Falwell sobre seus planos para bombardear uma instalação nuclear iraquiana antes de informar a administração Reagan com a esperança de que Falwell “explicasse ao público cristão as razões do bombardeio”. Segundo o acadêmico canadense David S. New, Begin disse a Falwell durante um telefonema: “Comece a trabalhar para mim.”
Além disso, Falwell frequentemente se reunia com Begin, a quem ele mais tarde chamava de amigo pessoal, e essas reuniões frequentemente coincidiam com as reuniões oficiais de Begin com Reagan. Um ano depois, Begin deu o prêmio Jabotinsky a Falwell, fazendo de Falwell o primeiro não-judeu a receber a honra por sua defesa em nome de Israel e, mais especificamente, das políticas e ambições do Likud.
Embora a Moral Majority oficialmente tenha fechado suas portas em 1989, seu legado político persistiu muito tempo depois, assim como a influência política de Falwell. De fato, seguindo o modelo de Begin, Benjamin Netanyahu, durante seu primeiro mandato como primeiro-ministro, também tinha o hábito de visitar Falwell, encontrando-se com o polêmico pastor mesmo antes de se reunir com autoridades políticas em suas visitas a Washington.
Durante uma viagem a DC em 1998, a primeira visita de Netanyahu foi a um evento co-organizado por Falwell, onde o pastor elogiou Netanyahu como “o Ronald Reagan de Israel”. O New York Times descreveu o propósito da visita de Netanyahu aos EUA não como uma visita oficial para reunir-se com funcionários do governo, mas pretendia-se “reforçar sua base de apoio tradicional nos Estados Unidos. Grupos cristãos conservadores há muito tempo são fervorosos defensores de Israel por causa de sua importância religiosa para o cristianismo”.
No entanto, essa relação entre sionistas cristãos como Falwell e proeminentes políticos israelenses de direita não ficou sem sua controvérsia, especialmente considerando que os evangélicos pró-Israel, como Falwell, têm uma história de fazer declarações antissemitas.
Por exemplo, durante um sermão de 1999, Falwell discutiu sua interpretação da profecia do fim dos tempos, amplamente compartilhada pelos cristãos evangélicos sionistas, de que a Segunda Vinda não seguiria apenas a criação do estado de Israel, mas a construção de um Terceiro Templo no Templo do Monte, onde reinaria uma figura conhecida pelos cristãos como o “Anticristo”. Respondendo a sua própria pergunta retórica, se o Anticristo está “vivo e bem hoje”, Falwell declarou: “provavelmente, por que quando ele aparecer durante o período da tribulação, ele será uma falsificação adulta de Cristo. Claro, ele será judeu.”
Os comentários de Falwell foram imediatamente condenados por uma variedade de grupos judaicos, incluindo a Liga Anti-Difamação (ADL). O rabino Leon Klenicki, então diretor de assuntos inter-religiosos da ADL, observou que a opinião de Falwell é uma “posição teológica comum” entre os evangélicos americanos e que Falwell era “uma voz influente entre os cristãos evangélicos e carismáticos” que “apoia Israel apenas por causa de seus fins cristológicos ”. “Ele nos vê apenas como aqueles que preparam a vinda de Jesus”, declarou Klenicki na época. “É uma grande decepção depois de mais de 30 anos de diálogo; ele ainda está na Idade Média”.
Outro dispensacionalista proeminente com grande influência política e literária é Hal Lindsey, autor e co-autor de vários livros, incluindo The Late Great Planet Earth. O trabalho de Lindsey influenciou muitos políticos norte-americanos proeminentes como Ronald Reagan, que ficou tão comovido com os livros de Lindsey que convidou Lindsey para discursar em uma reunião do Conselho de Segurança Nacional sobre planos de guerra nuclear e ajudou Lindsey a ser consultora influente de vários membros do Congresso e do Pentágono.
Como observado pelo historiador israelita Gershom Gorenberg, Lindsey vê os judeus como servindo a “dois papéis centrais” na escatologia dispensacionalista cristã:
O primeiro – apesar de sua insistência no amor aos judeus – é o clássico da polêmica antijudaica cristã: eles são “o povo judeu que crucificou Jesus” e o arquétipo dos que ignoram a verdade da profecia. O segundo papel é cumprir a profecia apesar deles mesmos”.
Gorenberg observa ainda que Lindsey acredita que os judeus cumpriram duas das três profecias cruciais que inaugurarão o fim dos tempos, sendo a primeira a criação do estado de Israel, em 1948; a segunda sendo a conquista e ocupação israelense de Jerusalém após o Guerra dos Seis Dias, em 1967. De acordo com Lindsey: “Resta apenas mais um evento para definir completamente o palco para a participação de Israel no último grande ato de seu drama histórico. A reconstruição do antigo templo…
Como os comentários de Falwell e Lindsey revelam, as visões escatológicas do dispensacionalismo frequentemente percebem o povo judeu como pouco mais do que peões que devem cumprir certos requisitos – por exemplo, estabelecer o estado de Israel, conquistar Jerusalém, construir um Terceiro Templo – para apressar a salvação e “arrebatamento” dos cristãos evangélicos. Enquanto isso, espera-se que judeus de Israel, que não se converterem ao cristianismo, tenham mortes horríveis, embora alguns sionistas cristãos nos últimos anos, como veremos em breve, tenham procurado ajustar essa posição teológica ainda comum.
Apesar das motivações antissemitas subjacentes ao apoio evangélico ao Estado de Israel e à visão apoiada pelo Likud do “Grande Israel”, o movimento cristão sionista politicamente ativo que Falwell ajudou a criar, traduziu-se em uma forte base de apoio a Israel e à política de direita do Likud. Isso foi crucial para alguns proeminentes políticos israelitas.
Por exemplo, uma parte significativa dos cristãos norte-americanos (55%), mais do que os judeus do país (40%), acredita que Deus entregou Israel aos judeus, enquanto esse sentimento é compartilhado por apenas 19% dos cristãos israelenses. Além disso, com relação às políticas pró-Israel do governo Trump, apenas 15% dos cristãos evangélicos acreditam que o presidente Trump favorece Israel com muita força, enquanto 42% dos judeus americanos acreditam que Trump é parcial em favor de Israel.
Em um vídeo gravado no início dos anos 2000 – mais tarde transmitido na TV israelita – Netanyahu, falando a uma família de colonos judeus, descreveu o apoio em massa dos americanos, particularmente evangélicos, como “absurdo”, dizendo:
A América é algo que pode ser facilmente movido. Movido na direção certa. Eles não vão atrapalhar; 80% dos americanos nos apoiam. É absurdo.
Em um discurso de 2017 para o grupo cristão sionista CUFI, Netanyahu deixou claro que grande parte desse apoio “absurdo” veio dos evangélicos norte-americanos, afirmando que “a América não tem melhor amigo do que Israel e Israel não tem melhor amigo que os Estados Unidos, e Israel não tem melhor amigo na América do Norte do que você”.
Richard Silverstein – um acadêmico e jornalista cujo trabalho foi publicado no Haaretz e MintPress, entre outros meios – argumentou que os políticos israelitas, particularmente Netanyahu, procuraram o apoio de grupos evangélicos, apesar de seus deslizes antissemitas e do fato de eles agirem por interesse próprio na busca de seus objetivos políticos.
Em um artigo de 2017, Silverstein afirmou que para a direita nacionalista de Israel:
O judaísmo não é um valor espiritual, é uma manifestação física de poder no mundo. Esses israelitas entendem que nem todos os judeus são seus “irmãos”. Alguns judeus são exagerados demais, liberais demais, humanos demais e universalistas demais. Estes judeus são os detritos que serão lavados pela maré da história. Os nacionalistas israelitas precisam substituir esses tradicionais aliados judeus e o fizeram encontrando novos: evangélicos cristãos, ditadores africanos, neonazistas europeus. O sionismo, tal como o define, é menos um movimento dedicado à ética e mais dedicado ao interesse próprio.”
Uma “parte vital da segurança nacional de Israel”
Quando Falwell começou a desvanecer-se da visão pública no início dos anos 2000, seu legado caiu em grande parte para um punhado de pregadores agora na vanguarda do sionismo cristão e ativismo político sionista cristão, com o filho de Falwell, Jerry Falwell Jr., ocupando um lugar de destaque entre eles. No entanto, dos pregadores que seguiram os passos de Falwell, um se destaca: John Hagee.
Hagee é o pastor da Igreja Cornerstone em San Antonio, Texas, que conta com a participação de mais de 22.000 membros ativos. Cristão carismático que acredita na escatologia dispensacionalista e acha que os cristãos são biblicamente obrigados a apoiar Israel, Hagee tem sido um grande defensor de Israel dentro dos carismáticos círculos evangélicos do cristianismo e arrecadou mais de US$ 80 milhões para Israel desde que começou a promover o evento “Uma noite para honrar Israel”, no início de 1980.
Em 2006, Hagee procurou criar o “Christian AIPAC” e reviveu uma organização extinta anteriormente fundada em 1975, conhecida como Cristãos unidos por Israel – CUFI, mencionada no início deste artigo. Desde sua refundação, o CUFI cresceu exponencialmente, agora contando com 7 milhões de membros, um número que excede à população judaica dos Estados Unidos (cerca de 5,7 milhões). Hagee preside seu conselho executivo, que incluiu Jerry Falwell, até a morte deste em 2007.
A CUFI está isenta do pagamento de impostos nos EUA e de divulgar publicamente suas finanças, pois está oficialmente registrada como uma igreja, embora seja frequentemente comparada a um braço do lobby pró-Israel nos Estados Unidos e promove ativamente e financia assentamentos ilegais na Cisjordânia. O CUFI também defende a soberania israelense sobre toda Jerusalém e o Monte do Templo e a construção do Terceiro Templo.
Muito tem sido escrito sobre a influência do CUFI no Partido Republicano, que começou sob o governo de George W. Bush, logo após sua fundação. Como o jornalista Max Blumenthal observou em um artigo de 2006 para The Nation: “Nos últimos meses, a Casa Branca convocou uma série de reuniões off-the-record sobre suas políticas no Oriente Médio com líderes dos Cristãos Unidos por Israel (CUFI).
Como resultado dessas reuniões, o CUFI alinhou-se firmemente aos neoconservadores que estavam bem representados no governo Bush, chegando a nomear o neoconservador e cristão sionista Gary Bauer para seu conselho e nomeando Bauer como o primeiro diretor de seu braço de lobby, o CUFI Action Fund. Bauer é um membro fundador do altamente controverso e agora extinto grupo neoconservador, Projeto para um Novo Século Americano (PNAC), e também atuou no conselho executivo do grupo neoconservador Fundação para a Defesa das Democracias (FDD).
Desde então, o CUFI conquistou aliados poderosos e conta com o neoconservador Elliott Abrams; o ex-diretor da CIA, James Woosley; o neoconservador Bill Kristol; o ex-governador do Arkansas, Mike Huckabee; os senadores Lindsey Graham (R-SC), Tom Cotton (R-AR) e Ted Cruz (R-TX); o primeiro-ministro israelita Benjamin Netanyahu; e o vice-presidente dos EUA, Mike Pence, entre seus mais fiéis partidários. Em uma cúpula do CUFI, no ano passado, Netanyahu descreveu-o como uma “parte vital da segurança nacional de Israel”.
Além disso, o CUFI tem laços estreitos com o magnata dos jogos, Sheldon Adelson, o principal doador do presidente Trump e de todo o Partido Republicano. Adelson recebeu um prêmio especial de Hagee em um evento da CUFI, em 2014. “Eu nunca tive uma sensação mais calorosa do que ser homenageado pelo pastor Hagee”, disse Sheldon Adelson radiante na época.
Na mais recente cúpula da CUFI, realizada na segunda-feira, a administração Trump enviou Pence, Pompeo, o embaixador dos EUA em Israel David Friedman, o assistente do presidente e representante especial para as negociações internacionais Jason Greenblatt e o conselheiro de segurança nacional John Bolton, todos os quais discursaram no evento.
A CUFI está isenta do pagamento de impostos dos EUA e de divulgar publicamente suas finanças porque está oficialmente registrada como uma igreja, embora seja frequentemente comparada a um braço do lobby pró-Israel nos Estados Unidos e promova ativamente e financie assentamentos ilegais na Cisjordânia. O CUFI também defende a soberania israelita sobre toda Jerusalém e o Monte do Templo e a construção do Terceiro Templo.
Muito tem sido escrito sobre a influência do CUFI no Partido Republicano, que começou sob o governo de George W. Bush logo após a sua fundação. Como o jornalista Max Blumenthal observou em um artigo de 2006 para o The Nation: “Nos últimos meses, a Casa Branca convocou uma série de reuniões informais sobre suas políticas no Oriente Médio com líderes dos Cristãos Unidos por Israel (CUFI)”.
Como resultado dessas reuniões, o CUFI alinhou-se firmemente aos neoconservadores que estavam bem representados no governo Bush, chegando a nomear o neoconservador e cristão sionista Gary Bauer para seu conselho e posteriormente nomeando-o como primeiro diretor da ramificação do lobby, o CUFI Action Fund. Bauer é membro fundador do altamente controverso e agora extinto grupo neoconservador, Projeto para um Novo Século Americano (PNAC), e também atuou no conselho executivo do grupo neoconservador Fundação para a Defesa das Democracias (FDD).
Desde então, o CUFI conquistou aliados poderosos e conta com o neoconservador Elliott Abrams; o ex-diretor da CIA, James Woosley; arconista neoconservador Bill Kristol; o ex-governador do Arkansas, Mike Huckabee; os senadores Lindsey Graham (R-SC), Tom Cotton (R-AR) e Ted Cruz (R-TX); o primeiro-ministro israelense Benjamin Netanyahu; e o vice-presidente dos EUA, Mike Pence, entre seus mais fiéis partidários. Em uma cúpula do CUFI no ano passado, Netanyahu descreveu a entidade como uma “parte vital da segurança nacional de Israel”.
Além disso, o CUFI tem laços estreitos com o magnata dos cassinos – Sheldon Adelson, o principal doador do presidente Trump e de todo o Partido Republicano. Adelson recebeu um prêmio especial da Hagee em um evento do CUFI, em 2014. “Eu nunca tive uma sensação mais calorosa do que ser homenageado pelo pastor Hagee”, disse Sheldon Adelson radiante na época.
Na mais recente cúpula CUFI, realizada na segunda-feira, a administração Trump enviou Pence, Pompeo, o embaixador dos EUA em Israel – David Friedman, o assistente do presidente e representante especial para negociações internacionais – Jason Greenblatt e o conselheiro de segurança nacional John Bolton, todos os quais discursaram no evento.
Além de sua própria influência como organização, o grupo fez do próprio Hagee um importante ator político. Em 2007, o então senador Joseph Lieberman (D-CT) comparou Hagee a Moisés, afirmando:
“Eu quero aproveitar a oportunidade para descrever o pastor Hagee nos termos que a Torá usou para descrever Moisés. Ele é um Ish Elohim. Um homem de Deus. E essas palavras realmente se encaixam nele. E eu tenho outra coisa. Como Moisés, ele se tornou o líder de uma multidão poderosa. Ainda maior que a multidão que Moisés levou do Egito para a Terra Prometida”. Uma mitológica marcha que pode ser feita a pé em 10 dias… – NR
Esforços de políticos proeminentes para o tribunal de Hagee já foram numerosos, até que evidências de Hagee fazendo comentários sobre o Holocausto durante a campanha presidencial, de 2008, foram considerados amplamente antissemitas. Nessas observações, Hagee afirmou que Adolf Hitler havia sido enviado por Deus para atuar como um “caçador” e forçar os judeus por meio do Holocausto a se reinstalarem na Palestina, como um meio de cumprir a profecia bíblica. O candidato republicano à presidência, John McCain, que cortejou agressivamente o endosso de Hagee, foi forçado a se distanciar de Hagee depois que esses comentários ressurgiram.
No entanto, o estigma em torno de Hagee, desde então, e sua influência estão novamente em ascensão após a eleição de Trump para a presidência, como evidenciado pela participação de numerosos altos funcionários Trump para o Encontro 2019 do CUFI Washington, no início desta semana.
Embora ele não tenha sido incluído na diretoria oficial dos conselheiros evangélicos de Trump, no começo da presidência deste, vários aliados e associados de Hagee eram ligeiramente controversos, incluindo aqui Tom Mullins, Jerry Falwell Jr. e Kenneth Copeland. Então, alguns meses após a posse de Trump, Hagee “apareceu” na Casa Branca sem avisar e se encontrou com o presidente no Salão Oval para discutir o apoio dos EUA a Israel. Ele também se reuniu com Trump algumas semanas antes deste anunciar planos de transferir a embaixada dos EUA em Israel para Jerusalém, uma reunião na qual Trump teria prometido a Hagee que a embaixada logo seria transferida e disse ao pastor: “Não vou decepcionar você”. Hagee descreveu o anúncio de Trump em Jerusalém como tendo “tempo bíblico de precisão absoluta”.
Mais recentemente, Hagee fez parte de um grupo exclusivo de líderes evangélicos que se reuniram com funcionários da Casa Branca em março passado, antes da liberação parcial do chamado “Acordo do Século”, que visa levar “paz” à Palestina. Este acordo é amplamente visto como favorecendo enormemente Israel e deve ser rejeitado pela liderança palestina.
Após a reunião, Hagee fez um pedido de oração urgente. “Nosso tópico de discussão foi discutir o futuro plano de paz relativo a Israel. Israel e o povo judeu precisam de nossas orações e nossa defesa como nunca antes”, disse Hagee em um vídeo postado na página do Twitter da CUFI, logo após a reunião. “A Bíblia dá o mandamento: ‘Por causa de Sião, não vou ficar em silêncio, e por amor a Jerusalém, não vou manter a minha paz’. Peço-lhe esta noite que ore pela paz de Jerusalém.”
Como a parte final desta série mostrará, as visões apocalípticas compartilhadas de sionistas religiosos extremistas e sionistas cristãos, a respeito de um Terceiro Templo Judaico no Monte do Templo, é um grande impulsionador por trás do Acordo do Século e também foi um fator importante no governo de Trump na decisão de reconhecer Jerusalém como a capital de Israel, e apesar das esperanças palestinas de que Jerusalém Oriental servisse como capital do seu futuro Estado. Notavelmente, os cristãos sionistas acreditam que os palestinos devem ser expulsos de Israel. Além disso, essas crenças do fim dos tempos também são um fator na pressão do governo pela guerra contra o Irã, que os cristãos sionistas – como Hagee e Pompeo – acreditam ser também um requisito para o cumprimento da profecia bíblica.
Enquanto a influência de Hagee e a influência de sua organização CUFI estão mais fortes do que nunca com Trump na Casa Branca, sua influência política com a administração Trump é, pelo menos parcialmente, devido à presença de cristãos sionistas em dois dos principais cargos no país. Poder Executivo: vice-presidente e secretário de Estado.
Pence e Pompeo empurram “guerra santa”
Embora vários funcionários de Trump tenham discursado na recente cúpula CUFI, dois se destacam – não apenas por suas posições de alto escalão, mas também por suas admissões abertas de que suas crenças sionistas cristãs guiam suas políticas. Esses funcionários são o vice-presidente Mike Pence e o secretário de Estado e ex-diretor da CIA, Mike Pompeo.
Depois que Trump escolheu seu companheiro de chapa, o fervor religioso de Pence ficou sob o escrutínio da mídia, com vários veículos notando que ele era conhecido por ser um fervoroso sionista cristão. A fé de Pence ganhou atenção especial devido às suas declarações passadas sobre Israel, que ele freqüentemente descreveu em termos proféticos.
Embora criado católico, Pence gradualmente passou a ser um “católico evangélico” e depois a um protestante evangélico e desde então se tornou uma figura política fundamental que representa o movimento cristão fundamentalista que promove o “dominionismo”, uma ideologia que varia em suas interpretações mas em última análise a natureza secular do governo dos EUA muda para uma governada pela “lei bíblica”. A associação de Pence com esse movimento levou as vozes proeminentes da mídia a acusá-lo de apoiar uma forma teocrática de governo.
Embora muitas das preocupações iniciais sobre Pence girassem em torno de seus prováveis efeitos sobre a política interna, grande parte de sua atuação foi vista na política externa, incluindo a política do governo para o Oriente Médio. Sua identificação pública como um sionista cristão e seu discurso na cúpula do CUFI de 2017, o primeiro vice-presidente a falar no evento anual, levou alguns a se preocuparem que a visão sionista cristã da profecia esteja guiando as ações políticas de Pence.
Após o primeiro discurso de Pence na CUFI, Daniel Hummel, um acadêmico e membro da Harvard’s Kennedy School, disse ao Washington Post:
O sionismo cristão tem uma longa história na política americana, mas nunca conquistou o púlpito da Casa Branca. Administrações passadas freqüentemente usavam linguagem bíblica geral em referência a Israel, mas nunca a teologia evangélica do sionismo cristão esteve tão próxima do aparato de formulação de políticas do poder executivo.
Ao identificar-se com o sionismo cristão enquanto estava no cargo, Pence arrisca a busca contínua do governo Trump por um “acordo final” para resolver o conflito judeo-palestino e corrói a alegação dos EUA de que ele pode ser um “intermediário honesto” no Oriente Médio.
As preocupações de que os EUA estejam sob influência do sionismo religioso extremista e do sionismo cristão, que impediriam o país de agir como um “corretor honesto” no conflito judeo-palestino, sem surpresa, se mostraram verdadeiras. Na verdade, acredita-se que as crenças religiosas de Pence tenham sido um fator importante na decisão de Trump em reconhecer Jerusalém como a capital de Israel e transferir a Embaixada dos EUA para a cidade contestada.
Embora Mike Pence seja o membro de mais alto escalão da administração Trump, que é abertamente um sionista cristão, é Pompeo o mais aberto e também mais claro sobre como suas crenças religiosas sobre o fim dos tempos guiam sua tomada de decisão como chefe do Departamento de Estado dos EUA.
Durante toda a sua carreira política, Pompeo definiu a política de contraterrorismo dos EUA como uma “guerra santa” entre o cristianismo e o islamismo, que ele acredita ser o equivalente terrestre de uma batalha cósmica entre o bem e o mal. Em 2017, como diretor da CIA, Pompeo afirmou:
O terror islâmico radical [continuará] a pressionar-nos até que tenhamos certeza de que oramos e nos posicionamos e lutamos para que saibamos que Jesus Cristo é nosso salvador [e] verdadeiramente a única solução para o nosso mundo.”
Nesse mesmo ano, Pompeo criou um novo “centro missionário” da CIA, dirigido por Michael D’Andrea, cujo apelido é “O Príncipe das Trevas”. Pompeo, como muitos cristãos sionistas, acredita que a guerra entre os Estados Unidos e o Irã faz parte do fim dos tempos, uma crença que é totalmente alarmante, dado seu controle anterior sobre as operações secretas da CIA e seu foco no Irã, bem como seu papel atual como chefe dos diplomatas dos EUA, no qual ele também tem se concentrado em promover uma política agressiva em relação ao país dos Aiatolás.
Além de seus pontos de vista sobre a “guerra santa”, Pompeo também freqüentemente discutia suas opiniões sobre o arrebatamento enquanto servia como diretor da CIA. A TYT informou no ano passado que Pompeo havia falado sobre o arrebatamento com tanta frequência que, segundo relatos, havia assustado altos funcionários da CIA.
De acordo com Michael Weinstein – fundador da Military Religious Freedom Foundation, um grupo de vigilância sobre questões de liberdade religiosa na comunidade militar e de inteligência – que foi citado no relatório do TYT:
“Ele [Pompeo] é intolerante com qualquer um que não seja cristão fundamentalista. As pessoas que trabalharam com ele na CIA, que vieram até nós, nunca ficaram confusas – elas nunca tiveram tempo para ficar confusas. Eles ficaram chocados e então ficaram com medo de merda.”
Um vídeo de 2015 de Pompeo, que apareceu enquanto ele era diretor da CIA, também mostra o ex-congressista descrevendo a política como “uma luta sem fim … até o arrebatamento”.
Mais recentemente, um artigo do New York Times publicado em março novamente trouxe de volta à opinião pública a obsessão de Pompeo com o fim dos tempos. Intitulado “O arrebatamento e o mundo real: Mike Pompeo combina crenças e políticas”, o artigo detalha como Pompeo tornou o procedimento operacional padrão para misturar suas visões sionistas cristãs com sua abordagem à política externa. Esse artigo também fez referência à declaração feita por Pompeo no início deste ano, na qual ele opinou que era “certamente possível” que o presidente Trump tivesse sido enviado por Deus para “salvar o povo judeu da ameaça iraniana”.
Pompeo fez essas declarações durante uma viagem oficial a Jerusalém que também foi controversa por outras razões. De fato, em um vídeo do Departamento de Estado compartilhado nas mídias sociais e destinado a divulgar a viagem de Pompeo, imagens de um modelo do Terceiro Templo Judaico foram incluídas, enquanto as imagens da mesquita de Al Aqsa foram excluídas, apesar de ser o edifício mais icônico de Jerusalém.
Dado que Pompeo também visitou os túneis que desgastaram as fundações da mesquita histórica, muitos palestinos tomaram o vídeo como um sinal de que o governo Trump estava conspirando com o movimento ativista do templo em Israel, que foi discutido em detalhes na Parte II desta série.
Unindo forças para atingir Jerusalém
Bem antes de Theodore Herzl fundar o sionismo político e publicar O Estado Judaico, os cristãos sionistas nos Estados Unidos e na Inglaterra já estavam procurando direcionar e influenciar a política externa de ambas as nações a serviço de uma obsessão religiosa por inaugurar o fim dos tempos. O registro histórico mostra claramente como os cristãos sionistas influenciaram os eventos ao longo da história, particularmente no que diz respeito à fundação do estado de Israel e aos desenvolvimentos subsequentes no conflito judeo-palestino.
Na busca dessas profecias dispensacionalistas do fim dos tempos, os sionistas cristãos forjaram alianças com os sionistas judeus e cada um usou oportunisticamente o outro para anunciar os eventos comuns que supostamente facilitam a vinda de seus respectivos apocalipses ou para ajudar os mais seculares objetivos políticos. De Hechler e Herzl, a Scofield e Untermeyer, a Begin e Falwell, essas alianças moldaram a política dos governos ocidentais, particularmente os EUA e a Inglaterra, por mais de um século.
Hoje, apenas uma dessas profecias ainda precisa ser cumprida, a construção de um Terceiro Templo Judaico no Monte do Templo, atualmente ocupado pela mesquita de Al Aqsa. Agora, mais do que nunca, o governo de Israel, como mostrado na Parte II, está cheio de funcionários de alto escalão que chamam abertamente pela destruição de Al Aqsa e procuram construir apressadamente um Terceiro Templo. Da mesma forma, como este relatório mostrou, a administração Trump é grandemente influenciada por cristãos sionistas que também buscam a destruição da mesquita, na esperança de que o Terceiro Templo seja construído em breve.
No entanto, os laços do governo Trump com esta ideologia apocalíptica vão ainda mais fundo do que foi discutido neste artigo, como muitos outros membros influentes na administração Trump – especialmente os principais conselheiros de Trump, Jared Kushner e Jason Greenblatt, e o embaixador dos EUA em Israel, David Friedman: compartilhar e promover ativamente essa ideologia sionista religiosa extremista que busca reconstruir um terceiro templo. Como será visto no próximo capítulo desta série, essa ideologia também é um fator determinante para os principais doadores do Trump e do Partido Republicano, como Sheldon Adelson.
O resultado final é que o domínio dessa ideologia apocalíptica sobre os governos de Israel e dos Estados Unidos parece estar mais forte do que nunca, significando que o perigo que atualmente se enfrenta à mesquita de Al Aqsa e à paz mundial é iminente.
Whitney Webb é uma jornalista da MintPress News baseada no Chile. Ela contribuiu para vários meios de comunicação independentes, incluindo Global Research, EcoWatch, Instituto Ron Paul e 21st Century Wire, entre outros.
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El artista se ha tenido que someter a cirugía y ha cancelado varios conciertos para recuperarse SMM El cantante estadounidense Michael Bolton ha anunciado durante la jornada de este viernes, 5 de enero, que padecía un tumor cerebral por el cual ha tenido que someterse a cirugía. Del mismo modo, y por causa de esta intervención, el intérprete también ha querido confirmar la cancelación de algunos de los conciertos de su gira para poder recuperarse. Bolton, de 70 años de edad, ha compartido un comunicado en redes sociales donde lo explica, utilizando en esta ocasión su perfil en la red social Instagram. Fue ahí donde compartió un texto en el que indicaba que habían descubierto el tumor antes de las navidades y que tuvo que someterse a una intervención de urgencia de la que ahora se está recuperando. Así lo explica en el comunicado, en el que menciona que fue "justo antes de las vacaciones, se descubrió que tenía un tumor cerebral que requería cirugía inmediata", al tiempo que confirma que la operación ha sido todo un "éxito" y que se encuentra en su casa, ya recuperándose en compañía de su familia y de sus seres queridos. "Estoy trabajando duro para acelerar mi recuperación y volver a actuar pronto" Todavía es pronto para conocer el tiempo que pasará Bolton alejado de los escenarios, pero el cantante contaba con una apretada agenda que contemplaba conciertos a partir del 1 de febrero en varias ciudades de los Estados Unidos y en países europeos como el Reino Unido o Suiza. Sin embargo, varios de estos conciertos tendrán que ser aplazados hasta que el intérprete se encuentre 100%recuperado de esta intervención médica de última hora. El comunicado que ha hecho Michael Bolton en redes. INSTAGRAM Sobre esto, el cantante ha querido comentar que "siempre es lo más difícil para mí decepcionar a mis fans o posponer un 'show", aunque ya se encuentra trabajando para volver cuanto antes: "No tengáis dudas de que estoy trabajando duro para acelerar mi recuperación y volver a actuar pronto". Para recibir en tu celular esta y otras informaciones, únete a nuestras redes sociales, síguenos en Instagram, Twitter y Facebook como @DiarioElPepazo El Pepazo/Marca
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Zac Efron esforçou-se ao limite para The Iron Claw
Entrevista por Lynn Hirschberg 3 de janeiro de 2024
Já se passaram 17 anos desde que Zac Efron cantou, dançou e driblou pela primeira vez nos corações de uma geração como o astro do basquete Troy Bolton na trilogia High School Musical. Esse histórico seria inestimável para a sua última virada atlética como o lutador profissional da vida real Kevin Von Erich em The Iron Claw, da A24. O filme, dirigido por Sean Durkin e co-estrelado por Harris Dickinson e Jeremy Allen White, segue a notável história da dinastia familiar famosa pelo seu movimento característico da “garra de ferro” no ringue, bem como o que ficaria conhecido como a trágica “a maldição dos Von Erich". Para retratar Von Erich com sinceridade, Efron passou por uma transformação física drástica que envolveu aumentar o seu peso muscular e vestir uma peruca dos anos 80 que tornou o homem de 36 anos quase irreconhecível. Aqui, Efron discute a entrada no mundo do wrestling profissional e como a trilha sonora de High School Musical o assombrou no set.
Eras fã de wrestling antes de estrelares como lutador profissional em The Iron Claw?
Enquanto crescia, não tive permissão para assistir wrestling. Os meus pais não gostaram porque o meu irmão e eu começávamos a lutar. Mas nós escapámos. The Iron Claw é sobre a família Von Erich. Esses rapazes mudaram completamente o mundo do wrestling.
A tua formação em dança ajudou-te no wrestling?
Dança e wrestling são surpreendentemente semelhantes. Há um elemento coreografado em ambos, e quanto mais fazes isso, melhor ficas. Além disso, apenas a sensação de estares a mover-te com um parceiro: às vezes lideras, e às vezes estás a segurar o outro rapaz. A curva de aprendizagem para o wrestling é simplesmente ires em frente. Para coisas como subir nas cordas e pular, só precisas de preparar e seguir em frente. Não há prática real.
Estás essencialmente a lutar quase nu, numa roupa parecida com umas cuecas. Isso foi difícil?
Não deixa muito para a imaginação! Levei uma surra, mas sentes-te um guerreiro. É divertido.
Qual foi o primeiro trabalho de atuação que reservaste?
Acho que foi um episódio de ER. Maura Tierney, que interpreta a minha mãe em The Iron Claw, salvou-me. O meu personagem teve um ferimento grave à bala e foi atirado ao passeio em frente ao hospital. Maura resgatou-me e eles retiraram a bala. Tenho a certeza que morri.
Onde foi o teu primeiro beijo?
Numa casa na árvore. Brincámos de girar a garrafa. Era o aniversário dela e vários de nós subimos até a casa da árvore. Havia velas – foi muito bom.
Quem foi a tua paixão cinematográfica?
Tia Carrere do Wayne's World. Eu amava-a. Ela parecia uma estrela do rock.
Eras uma criança teatral?
Sim, assim que descobri a música, eu estava sempre a cantar e a dançar até certo ponto, fosse no teatro comunitário, na escola ou na improvisação.
Harris Dickinson disse que cantava músicas de High School Musical para ti no set o tempo todo.
As pessoas gostam de fazer isso para mexer comigo. É muito engraçado. Tivemos uma cena em que aparecemos numa festa onde Stanley, eu acho, está a cantar uma música. Ele tocou ao vivo, e então eles continuaram a passar para outra música, e era algo de High School Musical. Eu tive que permanecer no personagem enquanto isso acontecia, e toda a gente estava simplesmente a perder o controlo. A câmara estava voltada para mim e eu estava apenas a tentar permanecer no personagem. Isso colocou-me um pouco no lugar de Kevin. Eu senti-me muito desconfortável.
Tradução por Diana (Zac Efron Portugal)
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RESERVAS. ACTUALIZADO A 10/10/24.
Baelor — Robb Stark — Richard Madden Flamenquin — Jon Connington — Michael Fassbender Cocido — Lemore — Annabel Scholey Kate — Sansa Stark — Sophie Turner Daeroff — Aegon Targaryen — Damian Hardung Antares — Lysa Arryn y Casa Fell — Eva Green StarGirl — Casa Blackmont — Daniela Melchior Tormentilla— Arianne Martell y Roslin Frey — Anya Chalotra y Kaya Scodelario Sanguijuela — Roose Bolton — Matteo Martari Scar — Gerold Dayne y Casa Peake — Tom Heukels y Jacob Elordi Stannis Baratheon — Stannis Baratheon — Clive Owen Aquiles — Casa Flint de Atalaya de la Viuda — Katheryn Winnick Willy — Abbey Lee Kershaw Myr — Talla Tarly — Emily Bader Alien — Cersei Lannister — Lena Headey Brisa — Dacey Mormont — Katherine Langford Moontea — Tyene Arena — Diane Kruger + Tamzin Merchant Diomedes — Casa Locke — Bradley Freegard GoldenKing — Joffrey Baratheon y Casa Roxton— Lucas Lynggaard Tonnessen y Luca Heubl. Sunflower — Brienne de Tarth Yolo — Lyn Corbray — Luke Evans Pentura — Rolly Campodepatos — Buddy Matthews Dyllahook — Desmera Redwyne y Allyria Dayne — Alice Pagani y Katya Sitak Hefesto — Jon Snow — Kit Harington Gin Gitaxias — Beric Dondarrion — Oliver Jackson Cohen Hecate — Daenerys Targaryen — Emilia Clarke Flowerknight — Loras Tyrell — Timothée Chalamet Aressamafic — Leyton Hightower — Christoph Waltz Fantasmagórica — Morfydd Clark Ladrona — Milly Alcock Willy — Margaery Tyrell — Natalie Dormer Krum — Adam Marbrand y Renly Baratheon — Charlie Hunnam y Henry Cavill Sun — Harrold Hardyng y Garlan Tyrell — Bradley James y Jamie Dornan Matarreyes — Jaime Lannister SinCorazón — Euron Greyjoy — Richard Armitage Tangerine — Jon Umber el Pequeño — Aaron Taylor-Johnson Arenita — Eiza González Simba — Brynden Blackwood y Monford Velaryon — Harry Gilby y Matt Smith Hermes — Tom Glynn-Carney Aurane — Harry Lloyd LadyArena — Nymeria Arena + Casa Serrett — Hailee Steinfeld + Barbara Palvin MagicRules — Asha Greyjoy — Emma Appleton — Tom Hiddleston Patroclo — Daven Lannister — Jack Lowden Globetrotter — Howland Reed y Aemon Targaryen — Daniel Sharman y Jeremy Irons
Castamere — Tywin Lannister Annatar — Harras Harlaw — Charlie Vickers Sassenach — Abigail Cowen
Nique — Sarella Arena — Adelaine Kane
Queen of Tears — Melisandre y Casa Lefford — Anna Sitkina
Wenesday — Casa Lannister de Lannisport — Freya Allan
Corrine — Jessica Chastain
Agoraphobic Lobster— Edmure Tully
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