#bonifica completa
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pier-carlo-universe · 13 days ago
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Caso Solvay a Spinetta Marengo: risarcimenti e bonifiche ambientali, il territorio chiede risposte.
Legambiente Ovadese chiede l’interruzione immediata delle contaminazioni e una bonifica completa, mentre il processo si rinvia al 2025.
Legambiente Ovadese chiede l’interruzione immediata delle contaminazioni e una bonifica completa, mentre il processo si rinvia al 2025. Il caso Solvay: disastro ambientale e richieste di giustizia Durante l’udienza del 20 dicembre 2024 presso il Tribunale di Alessandria, il processo penale che vede imputati gli ex direttori dello stabilimento di Spinetta Marengo e la Solvay Specialty Polymers…
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istanbulperitaliani · 2 years ago
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Le isole del Corno d’Oro
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Le isole Bahariye (Bahariye Adaları o Haliç Adaları) sono piccole isole del Corno d'Oro. Conosciute in epoca bizantina come isole Kosmidion, il nome che prima indicava l’odierna Eyüp. 
In epoca ottomana venivano usate come luogo di ristoro durante le escursioni in barca che realizzavano l’aristocrazia e la popolazione locale. All’inizio dell’epoca repubblicana, con la nascita di numerose fabbriche in zona, le isole divennero delle discariche a cielo aperto. 
Bisogna aspettare l’inizio degli anni ‘90 per una completa bonifica dell’area. Una parte delle isole Bahariye è stata rasata riducendo le dimensioni del suo habitat originale. Attualmente sembrano abbandonate e trascurate e solo alcune piccole imbarcazioni le raggiungono per usi incontrollati e illegali. Nonostante tutto alcuni uccelli marini e uccelli migratori utilizzano le isole come loro habitat. 
Si registrano alcune iniziative da parte del Comune di Istanbul per rendere le isole turisticamente attrattive ma i progetti sono stati bloccati perché l’habitat naturale che si é creato rischierebbe di essere completamente distrutto oltre al rischio di una probabile speculazione edilizia.
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eurekadiario · 1 year ago
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Elevado castigo a la propiedad
El Índice de Competitividad Fiscal Internacional 2022 elaborado por la Task Foundation sitúa a España en el nivel más alto respecto a los gravámenes a la propiedad de todos los países desarrollados.
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© Proporcionado por elEconomista.es
En concreto, el think tank norteamericano coloca a nuestro país en segunda posición, solo superado por Italia. El resultado podría haber sido aún peor si no fuera por las reducciones o exenciones de impuestos realizadas por varias autonomías.
Es el caso de Madrid, que bonifica al 100% Patrimonio y al 99% el impuesto de Sucesiones y Donaciones. Sin esa aportación, el castigo a la mera tenencia de propiedades llegaría a cotas inaceptables en nuestro país.
Así lo indica también el informe, que critica que España tenga la lista de impuestos que afectan a la vivienda más larga de toda la OCDE. A pesar de ello, el Gobierno de Pedro Sánchez siempre ha insistido en penalizar la riqueza y su transmisión. Lo hizo cuando insistió en impulsar la llamada armonización fiscal en tributos como Sucesiones y Donaciones.
El mantenimiento del impuesto de Patrimonio es otro ejemplo que refleja el interés del Ejecutivo por mantener una senda fiscal que, además de ser injusta e ineficaz, nos aleja de la que siguen en muchos países de nuestro entrono, que optan con acierto por las rebajas de impuestos para favorecer las inversiones y el consumo.
Es más, España tiene el dudoso honor de ser el único país de la UE que cuenta con Impuesto de Patrimonio. Su casi completa extinción en otras economías es la mejor muestra de que es un tributo anacrónico que defienden quienes persiguen la mera posesión de la riqueza.
Este tipo de política fiscal que castiga a la propiedad siempre es negativa. Pero es aún más dañina ahora ante la ralentización del crecimiento que se espera para este ejercicio.
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notiziariofinanziario · 6 months ago
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La pubblicazione degli elenchi provvisori delle domande inoltrate per il bando ISI 2023 è stata rinviata al 4 luglio
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Il 4 Luglio Inail comunica chi si è aggiudicato il Bando ISI 2023. La procedura telematica di invio delle domande di accesso ai 508,4 milioni a fondo perduto messi a disposizione dall’Inail si era conclusa il 19 giugno con ben 12400 domande ricevute Va tenuto conto che altre 2.244 domande erano già state ammesse alla fase successiva. I relativi elenchi sono stati pubblicati  in quanto  rientranti in uno specifico elenco regionale/provinciale il cui stanziamento è risultato sufficiente a soddisfare tutte le richieste. Riepiloghiamo di seguito le principali indicazioni sul Bando  i link ai documenti e   la tabella completa e aggiornata  delle date dei diversi passaggi della procedura. 1) Bando ISI INAIL 2023: 500 milioni a disposizione  L'avviso pubblico  ISI 2023  prevede uno  stanziamento record di   508 milioni euro   per contributi  destinati a - imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e - enti del terzo settore, solo ed esclusivamente per l'asse 1.1, tipologia di intervento d), . Con il bando 2023 sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto, suddivise in 5 Assi di finanziamento:  - Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (di cui all’allegato 1.1) - Asse di finanziamento 1;  - Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’allegato 1.2) - Asse di finanziamento 1;  - Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (di cui all’allegato 2) - Asse di finanziamento 2; - Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’allegato 3) – Asse di finanziamento 3; - Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (di cui all’allegato 4) - Asse di finanziamento 4; - Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (di cui all’allegato 5) - Asse di finanziamento 5. In particolare : - per gli Assi 1 (1.1 e 1.2), 2, 3, 4  il finanziamento riguarda il 65% dell’importo delle spese ritenute ammissibili - per l’Asse5 (5.1 e 5.2) la misura è del  - 65% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole); - 80% per i soggetti destinatari del sub Asse 5.2 (giovani agricoltori). L’ammontare del finanziamento è compreso tra  - un importo minimo di 5.000,00 euro e  - un importo massimo erogabile pari a 130.000,00 euro.  Non è previsto il limite minimo di finanziamento per le imprese con meno di 50 dipendenti che presentino progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.  Qui gli avvisi pubblici regionali e  gli allegati tecnici. Le istruzioni sullo sportello informatico sono consultabili nel documento “Regole tecniche e modalità di svolgimento dello sportello informatico Isi 2023”. 2) Calendario bando ISI INAIL 2023 e TABELLA TEMPORALE  Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda15 aprile 2024Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda30 maggio 2024 ore 18:00Pubblicazione Regole tecniche per l'invio del codice domanda tramite sportello informatico – Click Day16 maggio 2024  Pubblicazione tabella temporale30 maggio 2024Inizio periodo download codici identificativi per le domande partecipanti allo sportello informatico3 giugno 2024Pubblicazione elenchi NCD (No Click Day)                                         ENTRO IL 5 GIUGNO Upload della documentazione per le domande degli elenchi NCD                 IL GIORNO SUCCESSIVO ALL A PUBBLICAZIONE DEGLI ELENCHIPubblicazione elenchi cronologici provvisori                                            28 GIUGNO 2023  4 LUGLIO 2024 Upload della documentazione (efficace nei confronti degli ammessi agli elenchi cronologici provvisori pena la decadenza della domanda)Pubblicazione degli elenchi cronologici definitivi (compresi gli elenchi NCD)Upload della documentazione per le domande subentrate agli elenchi definitivi  Questa la tabella temporale aggiornata il 5 giugno  2024  sull'invio delle domande (click day): Momento1Disponibilità degli indirizzi del portale del partecipante e del portale dell’amministratore3.6.2024  ore 10:00Momento 2Inizio della possibilità di registrazione sul portale del partecipante e dell’amministratore4.6.202410:00Momento 3Disponibilità dell'indirizzo dello sportello informatico nella funzione online ISI domanda14.6.202410:00Momento 4Inizio autenticazione e pagina di attesa.Pagina di test non disponibile sul portale partecipante19.6.202410:00Momento 5Inizio della fase di invio della domanda19.6.202411:00Momento 6Fine della fase di invio della domanda19.6.202411:20 3) Bando ISI INAIL 2023: recapiti assistenza  Per informazioni e assistenza si può fare riferimento : - al numero telefonico 06.6001 del Contact center Inail. - al servizio online  Inail Risponde, nella sezione Supporto del portale. ATTENZIONE Chiarimenti e informazioni di carattere generale possono essere richiesti entro e non oltre il termine di dieci giorni antecedenti la chiusura della procedura informatica fissata al 30 maggio, quindi ENTRO IL 20 MAGGIO 2024. Nel documento Regole tecniche si specifica innanzitutto che alla chiusura della  procedura di registrazione delle domande, nel caso in cui sia stato accertato che  le risorse economiche complessivamente stanziate per un determinato Asse/Regione siano sufficienti a soddisfare tutte le domande di finanziamento in  elenco l’Istituto provvederà alla Pubblicazione degli elenchi regionali (NCD, No Click-Day) le cui  domande non sono interessate dalla procedura dello sportello informatico.  Tali domande saranno ordinate  in base al momento di registrazione i e ammesse direttamente  alla fase di upload della documentazione (art. 14.1 del Bando ISI 2023). UTENTI Riguardo alle regole di registrazione  viene precisato che possono operare due profili utenti  1. Amministratore e 2. Partecipante - L’ “amministratore” si registra al portale (amministratore) tramite la PEC indicata dall’azienda in fase di compilazione della domanda e  può verificare o annullare la registrazione del partecipante. Successivamente all’annullamento, un nuovo  partecipante potrà procedere all’auto-registrazione. La funzione di  annullamento della registrazione del partecipante sarà attiva fino alle   ore 8:00 del giorno del Momento 4. - Il “partecipante” è la persona che materialmente utilizza la procedura informatica di invio della domanda, si registra sul sistema nei giorni precedenti alla data di apertura dello sportello utilizzando l’indirizzo ottenuto con l’Azione 1 descritta nel paragrafo 3.1.  Il partecipante che intenderà procedere all’invio della domanda dovrà  essere in possesso delle seguenti informazioni: • il codice identificativo attribuito alla domanda; • un account di posta elettronica; • un dispositivo telefonico da usare quale secondo fattore di autenticazione,  o qualora si intenda usare l’autenticazione tramite SMS, un telefono cellulare abilitato alla ricezione degli SMS; o qualora si intenda usare l’autenticazione tramite chiamata, un  telefono cellulare oppure un telefono fisso abilitato all’invio dei toni  in multifrequenza (DTMF). TOKEN E REQUISITI TECNICI Si ricorda che il codice identificativo domanda (“token”) consiste in una stringa di 65 caratteri che è stata attribuita al momento del salvataggio definitivo della  domanda e che è visualizzabile in procedura di compilazione seguendo le  indicazioni riportate nel punto 7 del Bando. ATTENZIONE il primo carattere della stringa può essere il segno “+” o il segno “-”, ed è parte integrante del codice identificativo. l’utente dovrà disporre necessariamente di: - • un PC con installato uno dei web browser compatibili con il sistema: - o Chrome 124 o versioni successive; - o MS Edge 124 o versioni successive; - o Firefox 125 o versioni successive. - Qualora fosse necessario uno screen reader per ipo/non vedenti, si  informa che il sistema è compatibile con JAWS 2024. - • Un collegamento ad Internet. Read the full article
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Modena: ex fonderie, via libera alla bonifica dell'area esterna
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Modena: ex fonderie, via libera alla bonifica dell'area esterna. Prosegue il percorso per la completa rigenerazione dell'area delle ex Fonderie Riunite di Modena. Nelle scorse settimane, infatti, ha ottenuto il via libera anche il progetto di bonifica del suolo che riguarda il lotto 4, la zona esterna, con l'obiettivo di affidare l'intervento entro l'estate. L'investimento per la bonifica è di quasi due milioni di euro di risorse Pnrr per i cosiddetti siti orfani.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Jesolo Dance Festival 2023
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Jesolo Dance festival torna nella cittadina veneta con la  dodicesima edizione, che si terrà dal 30 luglio al 4 agosto. L'evento ha in programma stage  e spettacoli, con la direzione artistica di Maria Meoni. Ci sarà uno stage di danza per bambini, bambine, ragazzi e ragazze di 6/9 anni, 10/13 anni e dai 14 anni in poi al Palacornaro dal 30 luglio al 3 agosto, con gli spettacoli e galà finale di Danza in Piazza Milano. Per l’aggiornamento insegnanti ci saranno i corsi di punte e repertorio, tecnica contemporanea, tecnica moderna, dalla pre-danza all'avviamento e l’audizione per Evolution Dance Platform  da domenica 30 luglio a martedì 1 agosto, con Stéphen Delattre, per i partecipanti di età compresa tra 17 e 23 anni. Nota per le sue incantevoli spiagge, la cittadina balneare di Jesolo ha una storia che parte nel I millennio a.C., quando la zona era abitata da una popolazione indo-europea, definita proto-veneti, che viveva in palafitte e aveva una cultura molto avanzata rispetto alle popolazioni confinanti. In epoca romana Jesolo fu un’isola della Laguna veneziana, dedita prevalentemente alla pesca e all’allevamento dei cavalli, al punto che era nota come Equilium, cioè la Città dei Cavalli. Una testimonianza di questo periodo storico sono i mosaici paleo-cristiani, visitabili gratuitamente all’Info Point in Piazza Brescia, nel centro di Jesolo. Il centro abitato ebbe una fondamentale importanza dopo la caduta dell’Impero Romano, poiché le isole erano un rifugio sicuro dai barbari che calavano dalle Alpi, poi la Repubblica Veneziana ne fece la sede di una delle più importanti diocesi del nord-est, con la costruzione della Basilica di Santa Maria Assunta. Dal Trecento Jesolo visse una lunga decadenza, a causa dell’interramento della Laguna e delle alluvioni che causarono grossi disagi sia alle attività produttive che ai trasporti, poi il problema fu risolto nel 1499, con la costruzione di un canale per deviare il corso del Piave, per opera di Alvise Zucharin, in onore del quale Jesolo prese il nome di Cavazuccherina. Cavazuccherina nel 1797, dopo che la Serenissima perse l’indipendenza conservata da un millennio, cadde in un profondo declino economico, dovuto anche alla natura paludosa della zona. La situazione rimase così fino al 1910, quando fu iniziata un’opera di bonifica della zona, interrotta a causa dello scoppio della prima guerra Mondiale, dove l’area fu al centro di sanguinose battaglie contro l’esercito austriaco, in cui i soldati italiani combatterono con tutti i mezzi, incluso un allagamento della zona, costringendo la popolazione jesolana a fuggire. Alla fine della guerra cominciarono altre opere di bonifica dell’area, che durarono fino al 1930 e furono il motore per lo sviluppo della zona, grazie alle nuove coltivazioni, come quella del frumento e del granoturco e negli anni successivi delle piante da frutta. Fu anche dato un forte impulso anche all’avvio dello sviluppo turistico della zona, con la costruzione dei primi stabilimenti per le cure di elioterapia e del Lido di Treviso, che dal 1928 divenne Lido di Jesolo, dopo il cambio di nome da Cavazuccherina in Jesolo, voluto dagli abitanti. La crescita degli anni Trenta fu interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per poi riprendere in maniera vorticosa negli anni della Dolce Vita dove Jesolo, con le sue strutture moderne, diventò una delle località balneari più ricercate dalle celebrità del momento, perché univa al relax del mare e della spiaggia la lunghissima passeggiata sul mare e discoteche come Le Capannine o il Tibidabo. Simbolo di quel periodo fu il salvagente a forma di paperella, che è stato riproposto, con un nuovo design, nel 2020. Oggi Jesolo presenta un’offerta completa e variegata di divertimento e relax, apprezzata da più di 5 milioni di persone, ospitate nelle 400 strutture alberghiere e nei 12.000 appartamenti della località. Il rapporto con le star del cinema, dello spettacolo e dello sport è rimasto invariato e ogni anno molti personaggi passarono il tempo libero sulle spiagge di Jesolo. Per ringraziare la grande ammirazione che la località riceve da queste star, dal 2001 sono state dedicate alcune vie del centro alle celebrità italiane che nel corso degli anni hanno costruito un rapporto speciale con Jesolo, come Alberto Sordi, Andrea Bocelli, Carla Fracci, Mike Bongiorno, Lino Banfi, Sophia Loren, Umberto Veronesi, Alessandro Del Piero e Bebe Vio, che hanno scelto la cittadina veneta come meta per rilassarsi e divertirsi nel tempo libero. Read the full article
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eziovarrassi · 2 years ago
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Bussi sito inquinato: Momento chiave per la bonifica e per la richiesta di risarcimento danni nei confronti di Edison, serve analisi rigorosa e completa della situazione
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paoloxl · 5 years ago
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“Il virus non ferma le esercitazioni: attività militare intensa dal 6 aprile al 9 giugno. Ecco dove finiscono i soldi sottratti alla sanità: da domani due mesi di esercitazioni sui cieli della Sardegna. In barba all'emergenza sanitaria e alla crisi economica.” Così inizia la denuncia AFORAS, movimento contro l’occupazione militare della Sardegna, in un comunicato diramato domenica sera. Contemporaneamente il governo sardo tenta, attraverso una delibera, di mettere la maggioranza della popolazione “[a]gli arresti domiciliari”.
A sostenere quest’accusa non è un qualche ‘pericoloso movimento antagonista’ bensì l’ex presidente della prima sezione civile della Corte d'Appello di Cagliari: Gian Giacomo Pisotti. Questa evidente ingiustizia fa emergere la condizione di subalternità coloniale alla quale la Sardegna è sottoposta. La popolazione a casa mentre i militari arrivano dall’Italia e, probabilmente anche dall’estero, per fare i loro giochi di guerra.
Mentre il governo nazionale è impegnato a decidere cosa e quando riaprire c’è un settore che non va mai in crisi il cosiddetto comparto della difesa, l’industria della guerra. In piena emergenza sanitaria lo stato Italiano si prepara a spostare un gran numero di uomini e mezzi nell’isola per esercitazioni militari, con buona parte della popolazione sull’orlo del baratro economico e sociale, costretta a tirare la cinghia e restare segregata in casa. Proprio in un momento in cui “i nostri ospedali hanno un disperato bisogno di risorse economiche per far fronte alla crisi.” Questa è la denuncia di AFORAS che ha fatto una richiesta semplice: più ospedali e meno militari, basta con lo sperpero inutile di soldi pubblici.
In questo contesto la politica della giunta regionale è continuare a diffondere il panico tra la popolazione e inasprire i divieti per nascondere il disastro sanitario nel quale è stata lasciata l’isola. Come testimonia il divieto assoluto imposto dalla regione agli operatori sanitari di parlare pubblicamente delle carenze nel sistema sanitario locale. Un vero e proprio bavaglio corredato di minacce di provvedimenti disciplinari per il personale in prima linea per combattere il virus.
Intanto in Sardegna aumentano le restrizioni ma solo per la popolazione civile. La regione attraverso l’ordinanza del presidente Solinas (n. 17 del 4 aprile 2020) dispone nuove limitazioni che tenta di mettere agli arresti domiciliari la popolazione. “Uscire dalla propria abitazione è consentito, per l’approvvigionamento alimentare a una sola persona del nucleo familiare una sola volta al giorno. Impone ai possessori di orti, vigneti o attività di coltivazione il permesso di uscire a un componente per nucleo familiare anche questo non più di una volta giorno e solo se questa attività è indispensabile per la sussistenza della famiglia.” Infine consente la possibilità di uscire in prossimità della propria abitazione solo in caso di “persone affette da gravi patologie, che, per certificazione medica, richiedano la necessità di uscire una volta al giorno”.
Il tentativo, seguendo la denuncia pubblicata sui social network dall’ex presidente della Corte d'Appello di Cagliari, sarebbe quello di segregare la popolazione, impedendo anche “la modesta attività motoria sotto l’abitazione, consentita dall’ordinanza nazionale”. Su questo punto controverso si è dovuto esprimere lo stesso presidente della regione specificando che: “L’autorizzazione esplicita è necessaria solo per i soggetti che non possono stare soli per motivi terapeutici. Per tutti gli altri funziona il buon senso: si può fare la passeggiata entro i 200 metri, possibilmente con la mascherina e mantenendo il distanziamento”. Un’evidente retromarcia per la pioggia di critiche che avrebbero potuto investire la regione per l’ennesima restrizione proprio quando paradossalmente, lo stato proseguirà con lo spostamento di contingenti militari verso l’isola. Come quelli che si sono spostati l’otto marzo dalla Sicilia per arrivare in Sardegna, tra l’altro scatenando il panico a Palermo. Si preparano esercitazioni militari in un periodo in cui le stesse nazioni unite hanno chiesto un cessate il fuoco su scala globale per concentrare i propri sforzi nella lotta al virus.
Mezzi militari attraversano Palermo 8 marzo 2020
AFORAS sostiene che proprio la quarantena per la popolazione consentirà ampia libertà di manovra ai mezzi militari e che: “L'istituzione del corridoio aereo in questione, non è un fatto comune: avviene soprattutto in occasione di grandi esercitazioni, come durante la Joint Stars svoltasi tra il 13 e il 31 maggio 2019.” “In quell’occasione più di 2 000 uomini, non solo dell’esercito italiano invasero l’isola”, il controsenso è evidente si chiede un grande sacrificio sociale a tutta la popolazione con limitazioni e restrizioni enormi per evitare la diffusione del virus ma si spostano migliaia di militari nell’isola. Quali sarebbero i rischi per la popolazione se tra il personale militare ci fossero delle persone infette? Queste risorse utilizzate per spese militari non sarebbero potute essere invece impiegate per interventi nella sanità di cui, non solo l’isola, c’è un urgente bisogno, specialmente in un periodo di emergenza come questo?
Inoltre la Sardegna dovrà utilizzare i posti letto degli ospedali privati a fronte dell’indisponibilità del ministero della difesa a mettere a disposizione gli ospedali militari nell’isola per la popolazione civile. La regione intende pagare per utilizzare i diversi ospedali privati come il Mater Olbia Hospital, il Policlinico Sassarese e la Clinica Città di Quartu. Stando alle informazioni che circolano su diversi quotidiani locali il costo che la regione dovrà sborsare per ogni posto letto arriverà sino a 900€ al giorno. Una spesa notevole a fronte di reparti che non sono ancora pronti per ricevere i malati per l’assenza di: macchinari per la diagnosi; apparecchiature per le terapie intensive; personale medico. Infatti i macchinari saranno comprati con soldi pubblici e il personale si troverà, come già avvenuto ad Olbia e a Sassari, tra le fila dei medici militari.
Tutto questo nonostante la Sardegna abbia un numero enorme di posti letto disponibili negli ospedali militari, ben 1065 su un totale di 5723 su tutto il territorio dello stato. Tuttavia a inizio marzo il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, ha dichiarato che le strutture ospedaliere-militari sarde accoglieranno solo i militari di stanza nell’isola. Una presa di posizione che è possibile comprendere solo alla luce delle manovre militari che si stanno preparando in questo periodo.
Questi sono i fatti, per quanto possano sembrare surreali. Tali contraddizioni svelano il vero volto di un dominio coloniale dello stato sulla popolazione sarda. Popolazione che combatte contro l’epidemia con le pochissime risorse disponibili. In un momento di crisi medica, ma soprattutto sociale, enorme lo stato getta la maschera e mostra tutta l’indifferenza per le necessità della popolazione. Il vero interesse nei confronti della Sardegna è lo sfruttamento del territorio per fini bellici e strategici, oggi come ieri, anche a scapito delle finanze regionali e della salute pubblica.
Pensiamo sia giusto concludere rilanciando le rivendicazioni che il movimento AFORAS ha da tempo formulato rispetto all’occupazione militare nell’isola: Smettere, dismettere e bonificare, blocco delle esercitazioni, la completa dismissione dei poligoni, il risarcimento delle popolazioni da parte di chi ha inquinato e la bonifica dei territori compromessi.
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igorandrusha · 3 years ago
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Bando Isi Inail
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etienne-de-la-boetie · 3 years ago
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Guerre in Mesopotamia
In Mesopotamia l'autonomia dei clan dura un po' di più che in Egitto. Ma la progressiva appropriazione e bonifica di porzioni sempre più ampie di terre vergini porta i clan a scontrarsi.
Quando il potere di appropriazione e quello di direzione incontrano ostacoli, nascono i conflitti.
Tra il clan di Lagash e il clan di Umma nasce un conflitto sull'utilizzo di un canale di irrigazione. Eannatum, signore di Lagash, guida i soldati che sconfiggono Umma. Uno scultore celebra prontamente l'impresa.
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Molti anni dopo, Urukagina, signore di Lagash, avvia un programma di riforme sociali fondato su libertà e giustizia, lotta alla corruzione degli scribi e dei sacerdoti, e separazione tra il Palazzo e il Tempio.
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Il codice di Urukagina rendeva esenti da tassazione le vedove e gli orfani; obbligava la città a pagare le spese funebri; e decretò che i ricchi dovessero usare l'argento nelle contrattazioni con i poveri, e se il povero non desiderava vendere, nessuno poteva costringerlo.
Urukagina sottomette diversi clan dal Golfo Persico alla Siria settentrionale.
Ma Lugal-Zagesi, signore di Umma e di Uruk, conquista i territori e unifica l'intera area mesopotamica.
Poi arriva Sargon, signore di Agäde, che toglie il potere a Lugal-Zagesi con la forza delle armi.
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La sottomissione del territorio mesopotamico è ora completa.
E il sumero devoto è soddisfatto.
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euroedo2016 · 4 years ago
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FLENSBURG
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Piano generale della mobilità
Il Mobility Master Plan, come piano generale del traffico, consiste nel combinare concettualmente tutti i componenti del sistema sullo sfondo degli ambiziosi obiettivi di protezione del clima della città di Flensburg e l'aumento della qualità della vita in modo orientato all'implementazione. Dovrebbe rispondere a domande essenziali sulla mobilità sostenibile, rispettosa del clima e della qualità della vita e quindi funzionare come una pianificazione integrata e strategico-concettuale per lo sviluppo futuro del traffico e della mobilità. Oltre all'attuale piano regionale dei trasporti locali, i concetti di protezione del clima della città di Flensburg - il concetto di protezione climatica integrata e il piano generale di protezione del clima al 100% - perseguono obiettivi ambiziosi per quanto riguarda la scelta dei mezzi di trasporto e le prestazioni del traffico veicolare. Anche l'elaborazione di un piano generale per la mobilità dovrebbe contribuire al raggiungimento di questo obiettivo.
La qualità della vita e la protezione del clima indicano due filoni a cui deve dedicarsi una pianificazione generale del traffico per Flensburg. Si presume che i due filoni siano reciprocamente vantaggiosi in termini di sviluppo sostenibile. In particolare, si presume che rendendo più attraente la mobilità rispettosa dell'ambiente, e qui esplicitamente i mezzi di trasporto della rete ambientale, un contributo centrale alla realizzazione dei sotto-obiettivi legati ai trasporti della protezione del clima e anche degli obiettivi di protezione del clima nel suo insieme può essere raggiunto. Il trasporto non è solo un emettitore centrale di CO2, ma costituisce anche un campo d'azione comunale che può essere controllato e progettato direttamente o indirettamente, in cui possono essere impostati importanti impulsi per la protezione del clima a Flensburg. Con la National Climate Protection Initiative, dal 2008 il Ministero federale dell'ambiente ha avviato e finanziato numerosi progetti che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra. I loro programmi e progetti coprono un'ampia gamma di iniziative di protezione del clima: dallo sviluppo di strategie a lungo termine all'assistenza specifica e alle misure di sostegno agli investimenti. Questa diversità è una garanzia per buone idee. La National Climate Protection Initiative contribuisce ad ancorare la protezione del clima a livello locale. Ne beneficiano i consumatori, le aziende, i comuni e gli istituti di istruzione.
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Con il Mobility Master Plan, tutte le componenti del sistema di trasporto per la città di Flensburg saranno ripensate e valutate sullo sfondo della mobilità sostenibile nel contesto cittadino utilizzando un approccio integrativo. Ciò include una sotto-concezione completa, la revisione o l'ulteriore sviluppo della concezione del contenuto delle singole componenti, la considerazione dei conflitti e delle sinergie e il rafforzamento dell'intermodalità. Il Mobility Master Plan è una pianificazione specialistica al di sotto del concetto di sviluppo urbano integrato (ISEK) e costituisce quindi l'interfaccia tra lo sviluppo urbano e lo sviluppo dei trasporti. Inoltre, è stato elaborato tenendo conto e includendo tutta la pianificazione specialistica pertinente (compreso un concetto integrato di protezione del clima, pianificazione dell'azione antirumore, RNVP, concetto di traffico ciclistico, programma di mobilità) e ha tenuto conto dei seguenti aspetti generali:
-Garantire e promuovere una mobilità sostenibile e rispettosa del clima anche in una più forte interazione tra la pianificazione dello sviluppo urbano e dei trasporti,
-promozione speciale della mobilità locale e dei mezzi di trasporto nella cosiddetta “rete ambientale” con particolare pianificazione della domanda repressa di pedonabilità, con l'obiettivo di modificare la ripartizione modale a favore della rete ambientale;
-Considerazione di nuove forme di mobilità e offerte di mobilità, utilizzo e gestione efficienti dell'infrastruttura di trasporto esistente, compreso l'adattamento alla ripartizione modale a cui mirare, maggiore messa in rete e integrazione dei modi di trasporto e dei mezzi di trasporto ("collegamento in rete intermodale"),
-Supporto di infrastrutture e misure di servizio attraverso la gestione intelligente del traffico e della mobilità,
-Considerazione dei collegamenti di trasporto regionale rilevanti per Flensburg (attenzione ai flussi di pendolari),
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-Rafforzare e rivendicare le qualità dello spazio pubblico, anche come contributo allo sviluppo urbano sostenibile
-Attuazione / considerazione dell'approccio alla diversità di genere
Sono stati definiti i requisiti e le prospettive di azione a breve, medio e lungo termine. L'orizzonte di pianificazione è l'anno 2030 con previsioni per l'anno 2050.
Di seguito troverete la relazione sul Mobility Master Plan e il catalogo delle misure adottate. L'implementazione del Mobility Master Plan è iniziata nel 2019 ed è stata sempre più promossa da personale aggiuntivo dall'agosto 2020. Le due posizioni del personale (75% e 50%) sono finanziate dal Ministero federale dell'ambiente come parte della National Climate Initiative.
Titolo del progetto KSI: Responsabili della protezione del clima per l'implementazione del Mobility Master Plan.
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Uno dei principali punti di mobilità nell'area della città di Flensburg è la ZOB con le strade adiacenti Süderhofenden, Norderhofenden e Rathausstraße. Grazie alla sua posizione centrale, quest'area è di grande importanza per i trasporti e gli interessi dei vari modi di trasporto si sovrappongono. Sullo sfondo degli obiettivi del Mobility Master Plan, si dovrebbe esaminare un rapporto sul traffico per valutare come ottimizzare l'uso degli spazi di parcheggio esistenti nel parcheggio multipiano all'incrocio tra Süderhofenden / Rathausstrasse.
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L'intenzione è quella di liberare lo spazio pubblico di alta qualità dal traffico stazionario e di renderlo disponibile al grande pubblico per una varietà di usi. Per raggiungere questo obiettivo, le potenzialità / alternative esistenti devono prima essere utilizzate o rese utilizzabili. La situazione di accesso al parcheggio multipiano all'incrocio Süderhofenden / Rathausstraße era molto problematica: purtroppo, a causa dei lunghi tempi di attesa all'ingresso e all'uscita, l'accettazione di questi parcheggi in posizione centrale è purtroppo bassa. A questo punto sono critici anche la situazione del traffico pedonale, del traffico di biciclette, i processi operativi nel traffico degli autobus e la pianificazione della distribuzione della stazione di polizia adiacente. Durante la preparazione del rapporto sul traffico è emerso chiaramente la gravità dei problemi e che peggioreranno in futuro sullo sfondo dell'ampliamento dell'offerta di trasporto pubblico e dell'ampliamento della stazione di polizia.
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Si è quindi cercato di sviluppare una variante della soluzione in grado di soddisfare queste elevate esigenze di traffico. Nel rapporto (vedi sotto per il download in PDF) puoi trovare maggiori informazioni sull'analisi della situazione esistente, il processo di ricerca delle varianti e la raccomandazione dell'esperto di trasporto.
Il 24 giugno 2020 si è svolta una partecipazione online. Se non sei stato in grado di partecipare, hai la possibilità di guardare la registrazione video della partecipazione (con una conferenza) sul canale Youtube della città di Flensburg in qualsiasi momento. Il collegamento corrispondente verrà inserito qui. Allo stesso tempo, puoi inviare domande e suggerimenti alla pianificazione del traffico tramite e-mail o telefonata utilizzando i dettagli di contatto di seguito.
Elaborazione a cura di:
Sig.ra Elén Helas, tel .: 0461 85 26 36,
posta:
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Negli ultimi anni Norderstraße è diventata una famosa via residenziale e commerciale. Norderstrasse gode di un gran numero di visitatori, soprattutto a causa dei numerosi studi e caffè, ma anche della diversità dei negozi per lo più gestiti dai proprietari. Ultimo ma non meno importante, è famosa per le scarpe appese e per i dipinti di gatti.
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In un progetto di faro limitato a tre mesi, nel 2018 sono stati istituiti parklet per migliorare lo spazio pubblico (incluso in Norderstrasse). Si è scoperto che le persone lo accettano molto bene e sono felici della bonifica del loro spazio urbano. Di conseguenza, il parklet sulla Norderstrasse è stato ricostruito nella stessa posizione nel 2019.
Elevata pressione di parcheggio e difficoltà di guida in bicicletta I negozi esistenti, la vicinanza alla zona pedonale e l'aumento del livello di motorizzazione in generale stanno causando un aumento della pressione dei parcheggi in Norderstrasse. Ne soffrono in particolare i pedoni, perché la sosta viene effettuata sui marciapiedi durante il giorno, ma soprattutto la sera e la notte. Nelle ore serali in particolare la sosta vietata raggiunge dimensioni che sono tra l'altro in termini di protezione antincendio ( accessibilità da parte dei vigili del fuoco e dei veicoli dei servizi di soccorso) rappresentano una minaccia per la sicurezza pubblica. Gli storici ciottoli sono stati introdotti negli anni '90 come parte della ristrutturazione, ma sono difficili da guidare per i ciclisti. Questo è il motivo per cui usano i marciapiedi e limitano anche i pedoni. Riprogettazione del traffico con la partecipazione del pubblico Questi aspetti negativi devono essere affrontati nell'ambito della misura del masterplan n. 15: "Riduzione del traffico di Norderstraße" e supportati dalla risoluzione della SUPA dell'aprile 2019. Con un'analisi di tre varianti di ottimizzazione, dovrebbe essere trovato un compromesso tra abitazione, residenza e volume di traffico adeguato. Poiché molti residenti e aziende hanno un alto livello di interesse per lo sviluppo in Norderstraße, l'ampio coinvolgimento del pubblico e dei politici è molto importante nel processo di sviluppo delle varianti. Il contratto è stato aggiudicato all'ufficio della Planersocietät di Dortmund.
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Workshop di pianificazione
il 19 febbraio 2020 sulla base dei risultati della valutazione di base relativa al traffico stazionario e in movimento, nonché ai suggerimenti delle discussioni con le parti interessate e delle passeggiate di pianificazione, l'ufficio di pianificazione ha creato tre varianti, che sono state discusse in un workshop di pianificazione con il pubblico e i politici nel febbraio 2020.
Le strade ciclabili hanno lo scopo di raggruppare il traffico delle biciclette e ottenere un significativo aumento della qualità per i ciclisti. Perché andare in bicicletta è più sicuro, più veloce, più piacevole e più socievole. Le ragioni di ciò sono le regole che accompagnano la strada ciclabile e riguardano sia gli automobilisti che i ciclisti. Quanto segue si applica ai conducenti: hanno diritto alla circolazione su strada ciclabile solo se sono presenti ulteriori cartelli "senza residenti" o "senza veicoli" (vale anche per camion, moto, ecc.)
Adatta la velocità ai ciclisti comunque un massimo di 30 km / h Sorpasso solo se c'è una distanza sufficiente di almeno 1,5 m considerazioni speciali Quanto segue si applica ai ciclisti: possono guidare fianco a fianco impostare il ritmo comunque un massimo di 30 km / h I bambini sotto gli otto anni devono comunque utilizzare il marciapiede I bambini tra gli otto ei dieci anni possono utilizzare il marciapiede
Le piste ciclabili si basano sul concetto di percorso ciclabile e su altre strade molto utilizzate dai ciclisti. Ciò significa che la strada per il centro città o altre parti della città è ancora più veloce e il passaggio da un'auto a una bicicletta è ancora più attraente. Inoltre, con l'aiuto di questa misura, sarà compiuto un ulteriore passo verso la parità di diritti per gli utenti della strada. Il prerequisito per l'allestimento di una pista ciclabile è un volume di traffico massimo di 400 veicoli all'ora. Le strade principali sono quindi escluse. Inoltre, le strade dovrebbero avere una certa larghezza, in modo da evitare il più possibile gli incidenti con chi parcheggia o sorpassa. Per quanto riguarda il diritto di precedenza, si applica il principio “destra prima di sinistra”, salvo che sia regolato da apposita segnaletica o cordoli ribassati.
A Flensburg, Viktoriastraße è finora l'unica strada ciclabile. È di particolare importanza per quanto riguarda il progetto cycling to campus. Utilizzando la pavimentazione in pietra naturale segata, il ciclismo di alta qualità potrebbe essere armonizzato con il paesaggio urbano storico di Flensburg. Ulteriori potenziali percorsi ciclabili possono essere trovati nella descrizione della misura 020 nel Mobility Master Plan. Questi vengono gradualmente controllati e implementati di conseguenza.
I sistemi di parcheggio qualitativi possono aumentare la disponibilità all'uso I supporti per le ruote anteriori ("rim killers"), ampiamente utilizzati in passato, saranno gradualmente sostituiti da staffe inclinate e opzioni di regolazione sicure. Le staffe inclinate forniscono una presa sicura per la bici e consentono anche di bloccare il telaio con la staffa, il che rende il furto molto più difficile. Inoltre, è finalizzato l'ampliamento e la costruzione di nuove coperture per parcheggi, al fine di consentire una lunga durata delle biciclette e un comodo proseguimento del viaggio nonostante il tempo di Flensburg.
La creazione di parcheggi per biciclette di alta qualità può avere un effetto motivante sull'uso della bicicletta e soddisfare le esigenze di coloro che stanno già pedalando. Espansione a livello di area in luoghi importanti Le strutture per il parcheggio delle biciclette negli spazi pubblici sono quindi da potenziare e ampliare. L'attenzione si concentra inizialmente sul centro città, sulla stazione ferroviaria, sulle scuole, sui luoghi di lavoro e sui centri di approvvigionamento locali. Alla stazione ferroviaria e alla stazione centrale degli autobus sono già state apportate numerose modifiche alle biciclette, alcune delle quali coperte. Tuttavia, l'utilizzo in questi luoghi e l'uso dei bar nel centro della città mostrano una domanda molto più elevata.
Contenuto e scopo Una misura sviluppata nell'ambito del Mobility Master Plan è la "costituzione di stazioni di mobilità" (Misura 071). Le diverse offerte di mobilità rispettosa dell'ambiente devono essere collegate e la multimodalità deve essere resa attraente. In questo progetto, verrà sviluppato un design uniforme e un concetto di segnaletica per le stazioni di mobilità a Flensburg, che sarà utilizzato in futuro per tutte le stazioni di mobilità a Flensburg. Inoltre, le offerte di mobilità esistenti presso la stazione centrale degli autobus (ZOB) devono essere combinate in una stazione di mobilità mediante un concetto di segnaletica in un design con un alto valore di riconoscimento e nuove offerte di informazioni; Una parte integrante di questo è anche una stele di informazioni per la visualizzazione in tempo reale del vasto traffico di linea. Inoltre, una coppia di fermate degli autobus esistenti nel distretto di Flensburg-Weiche verrà ampliata in una stazione della mobilità. Oltre all'ammodernamento, tenuto conto dell'aspetto dell'accessibilità, è prevista anche la realizzazione di un moderno parcheggio coperto per biciclette (ben 50 posti auto). Il design precedentemente sviluppato per le stazioni di mobilità di Flensburg e la relativa segnaletica vengono utilizzati anche qui e rendono più facile per gli utenti trovare l'offerta e orientarsi. Una vistosa bacheca informativa, che si illumina al buio, sintetizza le offerte disponibili e rende evidenti anche agli utenti di passaggio del trasporto individuale motorizzato (circolazione automobilistica) le possibilità di passaggio alle varie offerte di mobilità dell'associazione ambientalista. C'è la possibilità di stabilire una stazione di car sharing nelle immediate vicinanze. Titolo del progetto KSI:
due stazioni di mobilità per Flensburg nelle sedi ZOB e Weiche tempo di esecuzione 01/09/2019 - 31/08/2021
Codice di finanziamento 03K12347
esecuzione Città di Flensburg
Con la National Climate Protection Initiative, dal 2008 il Ministero federale dell'ambiente ha avviato e finanziato numerosi progetti che contribuiscono alla riduzione delle emissioni di gas serra. I loro programmi e progetti coprono un'ampia gamma di iniziative di protezione del clima: dallo sviluppo di strategie a lungo termine all'assistenza specifica e alle misure di sostegno agli investimenti. Questa diversità è una garanzia per buone idee. La National Climate Protection Initiative contribuisce ad ancorare la protezione del clima a livello locale. Ne beneficiano i consumatori, le aziende, i comuni e gli istituti di istruzione.
Contenuto e scopo
Una misura sviluppata nell'ambito del Mobility Master Plan è l '"espansione delle risorse umane" (misura 079). Il personale esistente è quindi insufficiente per attuare i contenuti del piano generale in modo completo ed entro un ragionevole periodo di tempo. Pertanto, con l'aiuto dello sponsor del progetto Jülich (PtJ), potrebbero essere creati due mezzi posti, che possono concentrare il loro lavoro sull'elaborazione di misure concrete e supportare così il team di pianificazione del traffico esistente nell'attuazione del piano generale.
Le misure pianificate per il periodo del progetto sono, ad esempio: -Esame per l'abolizione dei semafori pedonali a domanda (misura 013)
-Riduzione del traffico in Norderstraße (misura 015)
-Esame apertura strade a senso unico al traffico ciclabile (misura 026)
-Esame delle piste ciclabili (misura 020)
-Stazioni mobilità (misura 071)
-Strategia di trasporto pubblico (compresa la misura 039) -Appendini aggiuntivi per biciclette negli spazi pubblici (misura 032)
-Indagine sulle famiglie 2021 (misura 085)
-Supporto per la pianificazione delle piste ciclabili
-Segnaletica di percorsi ciclabili
-Settimana europea della mobilità
Le misure di mobilità sono spesso strettamente collegate, cosicché alcuni progetti riguardano misure e modalità di trasporto differenti. Lo spazio pubblico è a disposizione di tutti. Tuttavia, questo spesso si traduce in concorrenza nell'uso e conflitti. Il compito principale è quindi quello di coinvolgere un'ampia varietà di attori e di avere una “visione d'insieme”. Solo in questo modo è possibile ottenere il miglior sviluppo possibile e sostenibile di Flensburg.
Titolo del progetto KSI: Responsabili della protezione del clima per l'attuazione del Mobility Master Plan a Flensburg
tempo di esecuzione 01/08/2020 - 31/07/2022
Codice di finanziamento 03K13734
esecuzione Città di Flensburg
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kazvent · 4 years ago
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El thriller psicológico Twin Mirror desarrollado por Dontnod estará disponible el 1 de diciembre
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El equipo de desarrollo francés Dontnod Entertainment (Life is Strange, Vampyr, Tell Me Why) ha anunciado que Twin Mirror estará disponible el 1 de diciembre con versión para PS4, Xbox One y PC mediante la Epic Games Store por 29,99 euros. El título, que en consolas será editado por Bandai Namco, se pondrá a la venta en las tres plataformas como un juego completo y no por episodios como se había anunciado inicialmente. La reserva en formato digital se bonifica con la banda sonora. Twin Mirror pone a los jugadores en la piel de Sam Higgs, un periodista de investigación que regresa a… Leer noticia completa y comentarios » from ElOtroLado.net https://ift.tt/3mnvj7i via IFTTT
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ecoluni · 5 years ago
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Le Rinnovabili continuano a crescere in Europa e, soprattutto in Italia: il Paese è vicinissimo agli obiettivi 2020. Costante il crollo del carbone.In Italia il trend di crescita delle Rinnovabili è inarrestabile. L’energia pulita utilizzata nel Paese copre il 34% del totale, con una media europea che non supera il 29%.L’Italia è, dunque, ai primi posti in Europa soprattutto per il comparto fotovoltaico. Secondo il GSE l’incremento del solare in Italia è legato principalmente a condizioni climatiche favorevoli, che hanno permesso di registrare nel 2018 il record storico nella produzione fotovoltaica (24,4 TWh, +10,3 per cento rispetto al 2016).Volendo esaminare i risultati, è possibile dire che l’Italia è davvero ad un passo dal raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2020. L’unico obiettivo che prevede ancora più impegno è quello di raggiungere quota 10% di consumi green nel settore dei trasporti: ad oggi si attesta intorno al 7,3%. I prossimi obiettivi per la crescita delle Rinnovabili aprono, nel nostro Paese, una sfida decennale. L’Italia deve installare 40 gigawatt (GW) di nuovi impianti a fonti rinnovabili entro il 2030, secondo quanto prevede il Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC).Il nuovo Pniec mette nero su bianco i nuovi obiettivi italiani sul tema decarbonizzazione, efficienza energetica, autoconsumo e generazione distribuita, sicurezza energetica ed elettrificazione dei consumi.Il testo, attualmente ancora in fase di revisione, segue gli obiettivi generali UE e prevede un tasso di crescita decisamente più ambizioso nel periodo 2030-2050.
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Bologna: piano da 100 milioni per le scuole, al via la demolizione dell'ex nido Turrini
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Bologna: piano da 100 milioni per le scuole, al via la demolizione dell'ex nido Turrini. Proseguono i cantieri del Piano da 100 milioni per le scuole. Questa settimana entra in una fase rilevante il cantiere per la realizzazione del nuovo polo 0-6 in via Menghini (Borgo Panigale–Reno): una nuova struttura da 78 nuovi posti per il nido e 50 nuovi posti per la scuola d'infanzia per un finanziamento di 4.382.400 euro per la maggior parte finanziati dal Pnrr. Da domani inizieranno infatti le operazioni per la demolizione dell'ex asilo nido Turrini, che si trova in via Menghini ai civici 2 e 4 a Borgo Panigale. Da un'approfondita campagna di campionamento dell'ex nido, propedeutica alla fase di demolizione, sono stati analizzati i materiali dell'edificio e in alcuni elementi della copertura si è rilevata la presenza di amianto. Per questo prima di procedere alla fase di demolizione, a partire da venerdì 15 marzo si eseguirà una bonifica completa degli elementi contenenti amianto. Le lavorazioni prevedono: - il confinamento e la sigillatura dell'ex centrale termica tramite teli di polietilene - il trattamento preliminare delle guaine con soluzione collante - l'impiego esclusivo di utensili manuali - l'immediato confezionamento dei materiali rimossi all'interno di sacconi omologati - la costante pulizia delle aree di lavoro - l'allontanamento dei rifiuti a norma di legge Questa sequenza delle operazioni impedisce la formazione di polveri e la loro diffusione nell'ambiente circostante. Gli interventi saranno preceduti da un campionamento ambientale dell'aria con analisi in microscopia elettronica a scansione, a cui seguiranno monitoraggi giornalieri durante tutta la fase di bonifica ed un campionamento al termine delle operazioni per accertare la qualità dell'aria rispetto i valori pre bonifica. Da venerdì 15 marzo dunque, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16.15, salvo condizioni atmosferiche avverse, verrà eseguita la rimozione delle guaine bituminose contenenti amianto presenti su una porzione della copertura dell'ex nido Turrini. Le operazioni di rimozione dell'amianto proseguiranno anche nella giornata di sabato 16. L'intervento avrà una durata di circa 7 giorni lavorativi. In via del tutto precauzionale l'Amministrazione comunale ha invitato i condomini e le scuole primaria e dell'infanzia Lipparini confinanti con l'area d'intervento a: - mantenere chiuse, durante il periodo di bonifica, finestre e porte-finestre che si affacciano all'area di cantiere, - togliere tutti gli eventuali oggetti rimovibili presenti nei cortili che si affacciano all'area di cantiere, - evitare la sosta di persone all'aperto nei lati vicini l'area di cantiere. -... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Carnevale d’estate 2023 a Jesolo
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A Jesolo è il momento della 25^ edizione di Carnevale d'estate, che torna a ravvivare le piazze della città venete con brillanti spettacoli teatrali e commedia dell'arte, in una serie di  serate adatte a tutte le età. Ogni spettacolo inizierà alle 21 e l'ingresso è gratuito. Dopo il debutto venerdì 7 luglio con  La vedova scaltra in piazza Mazzini, ci saranno sabato 15 luglio Demena man presso piazza Rivo Alto,  in Pineta, per la sera di giovedì 20 luglio, Il mercante di Venezia,  in  piazza Milano martedì 8 agosto ci sarà La Divina Commedia  e in piazza Mazzini sabato 26 agosto ci sarà Le mirabolanti fortune di Arlecchino. Nota per le sue incantevoli spiagge, la cittadina balneare di Jesolo ha una storia che parte nel I millennio a.C., quando la zona era abitata da una popolazione indo-europea, definita proto-veneti, che viveva in palafitte e aveva una cultura molto avanzata rispetto alle popolazioni confinanti. In epoca romana Jesolo fu un’isola della Laguna veneziana, dedita prevalentemente alla pesca e all’allevamento dei cavalli, al punto che era nota come Equilium, cioè la Città dei Cavalli. Una testimonianza di questo periodo storico sono i mosaici paleo-cristiani, visitabili gratuitamente all’Info Point in Piazza Brescia, nel centro di Jesolo. Il centro abitato ebbe una fondamentale importanza dopo la caduta dell’Impero Romano, poiché le isole erano un rifugio sicuro dai barbari che calavano dalle Alpi, poi la Repubblica Veneziana ne fece la sede di una delle più importanti diocesi del nord-est, con la costruzione della Basilica di Santa Maria Assunta. Dal Trecento Jesolo visse una lunga decadenza, a causa dell’interramento della Laguna e delle alluvioni che causarono grossi disagi sia alle attività produttive che ai trasporti, poi il problema fu risolto nel 1499, con la costruzione di un canale per deviare il corso del Piave, per opera di Alvise Zucharin, in onore del quale Jesolo prese il nome di Cavazuccherina. Cavazuccherina nel 1797, dopo che la Serenissima perse l’indipendenza conservata da un millennio, cadde in un profondo declino economico, dovuto anche alla natura paludosa della zona. La situazione rimase così fino al 1910, quando fu iniziata un’opera di bonifica della zona, interrotta a causa dello scoppio della prima guerra Mondiale, dove l’area fu al centro di sanguinose battaglie contro l’esercito austriaco, in cui i soldati italiani combatterono con tutti i mezzi, incluso un allagamento della zona, costringendo la popolazione jesolana a fuggire. Alla fine della guerra cominciarono altre opere di bonifica dell’area, che durarono fino al 1930 e furono il motore per lo sviluppo della zona, grazie alle nuove coltivazioni, come quella del frumento e del granoturco e negli anni successivi delle piante da frutta. Fu anche dato un forte impulso anche all’avvio dello sviluppo turistico della zona, con la costruzione dei primi stabilimenti per le cure di elioterapia e del Lido di Treviso, che dal 1928 divenne Lido di Jesolo, dopo il cambio di nome da Cavazuccherina in Jesolo, voluto dagli abitanti. La crescita degli anni Trenta fu interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per poi riprendere in maniera vorticosa negli anni della Dolce Vita dove Jesolo, con le sue strutture moderne, diventò una delle località balneari più ricercate dalle celebrità del momento, perché univa al relax del mare e della spiaggia la lunghissima passeggiata sul mare e discoteche come Le Capannine o il Tibidabo. Simbolo di quel periodo fu il salvagente a forma di paperella, che è stato riproposto, con un nuovo design, nel 2020. Oggi Jesolo presenta un’offerta completa e variegata di divertimento e relax, apprezzata da più di 5 milioni di persone, ospitate nelle 400 strutture alberghiere e nei 12.000 appartamenti della località. Il rapporto con le star del cinema, dello spettacolo e dello sport è rimasto invariato e ogni anno molti personaggi passarono il tempo libero sulle spiagge di Jesolo. Per ringraziare la grande ammirazione che la località riceve da queste star, dal 2001 sono state dedicate alcune vie del centro alle celebrità italiane che nel corso degli anni hanno costruito un rapporto speciale con Jesolo, come Alberto Sordi, Andrea Bocelli, Carla Fracci, Mike Bongiorno, Lino Banfi, Sophia Loren, Umberto Veronesi, Alessandro Del Piero e Bebe Vio, che hanno scelto la cittadina veneta come meta per rilassarsi e divertirsi nel tempo libero. Read the full article
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