#boeri architetti
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Milanese architect and urban planner Stefano Boeri is the father of the concept of Vertical Forests, or high-rises covered with the leaves of thousands of plants and trees of different species, the first of which saw the light of day a decade ago. The Bosco Verticale (Vertical Forest) in Milan, comprising two plant-clad residential towers, formed the equivalent of three hectares of woodland and undergrowth concentrated in just 3,000 sqm of space, and came to symbolize urban reforestation championing the close coexistence of architecture and nature.
Boeri reminisces about his mother Cini Boeri, an important figure in Italian design and architecture, and his award-winning Vertical Forests.
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Cini Boeri Architetti, Villa su Tre Livelli, 1992.
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EINDHOVEN (Building designed by Stefano Boeri Architetti) . Photography @onebran 2024
#onebran#bran#abstract#photoart#photography#architecture#architectdesign#black and white#geometry#abstraction#inspiration#eindhoven
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@beau_traps
Cini Boeri Architetti, Villa su Tre Livelli, 1992 #ciniboeri
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STEFANO BOERI, SMART FOREST CITY, CANCUN / MEXICO
The Smart Forest City has been designed as a settlement that is self-sufficient in energy production through a perimeter ring of photovoltaic panels and a water channel connected to the sea via an underground system that allows the city to be irrigated in a sustainable manner. This choice encourages the development of a circular economy around the theme of the use of water, (one of the project’s key elements) which is collected at the entrance to the city in a large dock and a desalination tower and then subsequently distributed via a system of navigable canals allowing its distribution throughout the inhabited areas and the irrigation of the surrounding agricultural fields.
_ik
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Il Bosco Verticale di Milano, un capolavoro architettonico dello studio Stefano Boeri
Architetti, rappresenta una rivoluzione nel concetto di edilizia sostenibile. Le due torri, alte rispettivamente 80 e 112 metri, ospitano sulle loro facciate oltre 20.000 piante, tra alberi, arbusti e fiori, creando un ecosistema verticale unico nel suo genere. Questo progetto non solo migliora la qualità dell'aria attraverso l'assorbimento di CO2 e la produzione di ossigeno, ma funge anche da barriera acustica naturale e regola la temperatura interna degli edifici. Il Bosco Verticale è un simbolo di biodiversità urbana, integrando la natura nel cuore della metropoli e promuovendo un nuovo modo di vivere in armonia con l'ambiente.
#riccardoconcetti #riccardoconcettipesaro #boscoverticale
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"La Villa Méditerranée", Marseille, France [2013] _ Architect: Stefano Boeri _ Photos by: Spyros Kaprinis [24.05.2024].
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Milano Arch Week 2024. La sesta edizione dal 20 al 26 maggio
Milano Arch Week 2024. La sesta edizione dal 20 al 26 maggio Dopo il successo delle passate edizioni, da lunedì 20 a domenica 26 maggio, torna Milano Arch Week, la settimana dedicata all'architettura, alle trasformazioni urbane e al futuro delle città promossa dal 2017 da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale Milano. Questa sesta edizione, con la direzione artistica di Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, è curata da Nina Bassoli, curatrice per architettura, rigenerazione urbana, città di Triennale Milano, e da Matteo Ruta, docente del Politecnico di Milano, con la collaborazione di Joseph Rigo. In continuità con le riflessioni avviate nel corso della scorsa edizione dedicata al tema delle periferie e ampiamente diffusa sul territorio, Milano Arch Week 2024 si svilupperà attorno all'idea di architettura debole, di un'architettura che si pone in ascolto dei bisogni e delle aspettative dei cittadini e delle cittadine, che dialoga con il territorio e i suoi abitanti. In quest'ottica, Milano Arch Week 2024 si propone come momento di riattivazione sociale e culturale delle energie della città per indagare a fondo il potere abilitante dell'architettura. Raccogliendo le proposte di associazioni, progettisti, cittadini attivi, organizzazioni locali, pervenute tramite una open call, la manifestazione anche quest'anno allargherà il suo programma fino a toccare diversi quartieri della città. Implicito omaggio a due maestri recentemente scomparsi, Gianni Vattimo, filosofo del Pensiero debole, e Andrea Branzi, progettista di una Modernità debole e diffusa, Milano Arch Week 2024 vuole indagare le possibilità presenti in quell' "insieme infinito di 'piccole cose'" che è la città. Interrogando con dolcezza le sue fragilità, emergeranno prospettive per guardare la città e le città con occhi nuovi. Verranno ascoltate le voci attive di nuove comunità, seguiti i percorsi inediti tracciati da guide di eccezione, sovvertendo il punto di vista di fronte alle realtà più consolidate, in breve, verranno indagate le ragioni per cui l'architettura può essere il seme del cambiamento. Per riflettere su questi temi sono stati invitati architetti e designer internazionali, studi e professionisti emergenti, urbanisti e paesaggisti. Tra gli ospiti di questa edizione: Lina Ghotmeh (20 maggio, Politecnico di Milano), architetta di origine libanese con base a Parigi, chiamata a realizzare nel 2023 il Serpentine Pavilion e promotrice di una visione dell'architettura come forza gentile che specchia la città nella sua storia; Christian Kerez (21 maggio, Politecnico di Milano), architetto e professore all'ETH di Zurigo il cui lavoro trasversale promuove una continua ricerca sullo spazio e la sua costruzione; Francisco Alonso, una delle voci più interessanti della scuola spagnola dagli anni Ottanta a oggi, professore alla ETSAM di Madrid e la UPSA di Salamanca; Boonserm Premthada (23 maggio, Triennale Milano), fondatore del Bangkok Project Studio, il cui lavoro riflette sull'ambiente, coniugando la sostenibilità alla cultura materiale e alle tecniche costruttive; Peris+Toral Arquitectes (24 maggio, Triennale Milano), studio di Barcellona che attraverso numerosi progetti sperimenta sulle tipologie dell'housing sociale contemporaneo; Alessandro Petti/Sandi Hilal (25 maggio, Triennale Milano), fondatori del collettivo DAAR, vincitori del Leone d'Oro alla Biennale Architettura 2023; lo studio Flores y Prats (25 maggio, Triennale Milano) con base a Barcellona, autore di progetti di social housing e di spazi pubblici realizzati attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il Politecnico di Milano e Triennale Milano restano le sedi principali di Milano Arch Week, ospitando come per le passate edizioni tavoli di lavoro, talk, letture e workshop. La manifestazione verrà inaugurata lunedì 20 maggio al Politecnico di Milano con la lecture di Lina Ghotmeh. Dopo l'ottimo riscontro dell'edizione 2023, anche quest'anno Milano Arch Week ha lanciato una call per attivare tutti i quartieri della città attraverso una programmazione varia, plurale e condivisa. Al bando, pubblicato da gennaio a marzo 2024, hanno aderito istituzioni, associazioni, realtà locali, cooperative, cittadini, fondazioni, ricercatori, artisti, professionisti, gruppi studenteschi e studi di progettazione che hanno proposto una riflessione sui temi della manifestazione. La call ha rappresentato un'importante piattaforma di ricognizione delle attività presenti sul territorio e di ascolto rispetto agli interessi degli abitanti della città: dall'housing sociale agli edifici in stato di abbandono, alla riattivazione degli spazi in disuso; dall'inclusione sociale alla rappresentazione delle diverse comunità presenti nella città di Milano. Sono oltre 80 gli appuntamenti selezionati attraverso la call, che si svolgono in 46 sedi diffuse nella città: scuole, teatri, associazioni, biblioteche, giardini di quartiere, chiese, comuni dell'area metropolitana. Una rete di luoghi che dal centro arriva ai quartieri più esterni. La manifestazione si apre così al dialogo con le diverse istituzioni e i quartieri della città, coinvolgendo attività e iniziative locali e raccontando la natura policentrica, complessa e vitale di Milano. Novità di questa edizione è il format 'As strong as you can', immaginato come una sequenza di racconti, che raccoglie progetti e ricerche di giovani voci che fanno emergere come la pratica contemporanea sia un orizzonte plurale, dove fragilità e debolezza ridefiniscono le prospettive e i confini dell'architettura. Una serie di storie brevi, spesso a lieto fine, dove il progetto ricostruisce significati e legami che a loro volta ridanno un senso all'architettura. Nell'arco delle giornate di sabato 25 e domenica 26 maggio, nel Salone d'Onore in Triennale, si susseguiranno degli speed talk di circa 30 minuti l'uno, a comporre una variegata antologia di progetti. Tra i progettisti e gli studi che parteciperanno: Gia Mussi, Tenet, StudioSer, La Rivoluzione delle Seppie, Atelier Fanelsa, Elena Barthel, Zattere + Riccardo Orsini, Orizzontal (25 maggio), Oasi, Ecòl, Frantoio sociale, HPO, Zarcola, Linearama, Captcha, Abnormal (26 maggio). Durante le serate del 23, 24, 25 e 26 maggio in Triennale, dopo le lecture, sono in programma delle proiezioni e dei talk nel Giardino Giancarlo De Carlo, tra cui Bamboo Dialogues, il film Big Ears Listen with Feet di Beka & Lemoine, il film di Elettra Fiumi Radical Landscapes, il documentario di Francesca Molteni Green Over Gray su Emilio Ambasz. È inoltre in programma un omaggio ad Andrea Branzi, attraverso la proiezione di una selezione di film di e con l'architetto recentemente scomparso. Inoltre, nei giorni di Milano Arch Week in Triennale apre la mostra Gae Aulenti (1927-2012), una delle più importanti retrospettive sul lavoro e sulla vita dell'architetta, realizzata in collaborazione con l'Archivio Gae Aulenti e curata da Giovanni Agosti con Nina Artioli, direttrice dell'Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli. La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 maggio 2024 al 12 gennaio 2025.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Visual Diary 3 - Human-Centered Designs
I've been enamored by the 'tree buildings' ever since I saw initial images of them. Like a modern day secret garden, these first of their kind sustainable residences in Milan are trying to tackle the health disparities researchers see for people living in urban areas. People need to live near their places of employment, and for most that will be urban centers. By reimagining what urban housing can be - making the forest vertical - we are centering human needs for health outcomes both physically and mentally.
Image Source: Stefano Boeri Architetti, (n.d.). Vertical Forest Milan. Stefano Boeri Architetti. https://www.stefanoboeriarchitetti.net/en/project/vertical-forest/
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Parco Italia: Green Revolution
Parco Italia è un progetto di forestazione urbana nato nel 2021 dalla collaborazione tra Stefano Boeri Architetti e Fondazione AlberItalia, sostenuto da Amazon. Finora, più di 15.000 alberi sono stati piantati in varie regioni italiane, con l'obiettivo di raggiungere 35.000 alberi entro marzo 2024. Inoltre, un piano ambizioso punta a piantare 22 milioni di alberi entro il 2040, uno per ogni cittadino delle 15 città metropolitane italiane, tra cui Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Amazon ha dimostrato il suo impegno investendo due milioni di euro, contribuendo alla fase iniziale di ricerca e piantumazione di 70.000 alberi, completati entro la fine del 2024. Tra gli obiettivi di Parco Italia c'è il focus sulla biodiversità italiana. Si propone di estendere le aree protette al 30% del territorio, valorizzare i percorsi della biodiversità con sentieri percorribili a piedi e in bicicletta. Inoltre, si punta a consentire le migrazioni delle specie, contribuendo all'obiettivo dell'Unione Europea del 30% di aree protette entro il 2030. Le azioni proposte non solo migliorerebbero la salute pubblica, assorbendo 250-400 tonnellate di anidride carbonica all'anno, ma promuoverebbero anche connessioni ecologiche nazionali e transnazionali. Infatti, il progetto si inserisce nella lotta al cambiamento climatico e promuove una transizione ecologica più ampia. Questa iniziativa si ispira al progetto Green Urban Oases, che prevede corridoi ecologici attraverso 90 città dall'Africa all'Asia centrale. Con Parco Italia, si punta a costruire un futuro più sostenibile e verde per l'Italia e oltre. Read the full article
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Urban forests in the spotlight of the first episode of the UN Forest Podcast.
Trees belong in cities. Yet, as cities across the globe get bigger, trees and green spaces are lost to new buildings and infrastructure. With less than 20 percent of ground area covered by tree crowns, on average, cities all over the world need many more trees than they have today. But why? Why do we need to bring nature back into people’s neighborhoods?
Let our first UN Forest Podcast episode inspire you.
Find opportunities to grow, care for and support trees and forests on your property and in your community.
Contribute to a local tree-planting project
Share the importance of urban forestry with your friends, your family, your neighbors and your political representatives.
We can definitely all play a part.
In the first episode of the UN Forest Podcast – “Urban forests hosted by Stefano Boeri” – architect and professor at Politecnico di Milano, Stefano Boeri, and Cecil Konijnendijk, professor of urban forestry researcher and contributor to many UNECE urban forest publications, discuss how we can expand green space areas across cities that are often very dense and how can we guarantee that the benefits of urban forests are provided in a sound and inclusive way.
They both agree that cities are better off with trees. Urban forests are beneficial to human well-being, support biodiversity and provide economic benefits. In Mr. Boeri’s words, “urban greening is not an option, but the most effective, cost-effective and inclusive choice to counter the effects of climate change” and create a sustainable future.
Often, however, green spaces are not equally distributed across neighborhoods. “If we do not bring green spaces to people, all people, in cities,” stresses Prof. Konijnendijk, “then these people really will miss out on some essential benefits.” If all urban dwellers lived within 300 meters of a green space, as the World Health Organization recommend, 43.000 premature deaths could be prevented, a new study found. This speaks to the importance of distributing trees equitably, regardless of income or status.
This is also when Prof. Konijnendijk’s 3-30-300 rule comes into play. It calls for every resident to be able to see at least 3 trees from their home and live in a neighborhood with at least 30% tree canopy cover, with the nearest public green space no further than 300 meters from their door. (Nature Based Solutions Institute) This formula supports green cities where no one is left behind.
The key priority for cities is to first and foremost conserve the green species and trees they already have, improve, and expand them. With limited spaces in our dense cities, city planners and architects face a massive challenge to keep and integrate more nature into cities. Vertical forests, that are homes to people and biodiversity, are one way to do so by returning part of the built space to nature. A pioneer of buildings that combine high-density residential development with tree planting in city centers, Stefano Boeri designed and built the first prototype in Milan in 2014. Stefano Boeri Architetti has since designed vertical forests all over the world, including the first Vertical Forest for social housing in Eindhoven, the Netherlands, as well as projects in Huanggang, China and in Cairo, Egypt. Proper planning, good management, and long-term, comprehensive, and integrated programmes that bring onboard all key players are essential for expanding tree coverage in cities. Successful urban greening projects need sound strategies, policies, legislation, appropriate funding and resources, but community-based activities are also needed.
#UN Forest Podcast#Milan#trees in cities#trees#tree planting pledges#urban trees#podcasts#Trees belong in cities.#interviews#Spotify
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Garden Futures: Weil am Rhein bis 03.10. 2023
Gärten sind Spiegel von Identitäten, Träumen und Visionen, sie haben tiefe kulturelle Wurzeln und sind Ausdruck unserer Beziehung zur Natur. Heute ist der Garten viel mehr als ein romantisches Idyll. Gärten sind zu Orten der Avantgarde geworden, dienen als Experimentierfelder für soziale Gerechtigkeit, Biodiversität und eine nachhaltige Zukunft. Architetti Stefano Boeri, Bosco Verticale, Mailand,…
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#Avantgarde#Biodiversität#Bosco verticale#Experiment#Garden Futures#Garten#Idylle#Träume#Visionen#Vitra Museum#Weil am Rhein
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Cini Boeri, la Maddalena, 1966-67, photo by Carla de Benedetti
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Desde Blog Arte Plus: Bosque Vertical, edificios llenos de árboles.
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#stefano boeri architetti#vertical forest#jardín vertical#muro verde#paisaje#ecología#arquitectura#edificios#apartamentos#Italia#milan#árbol#arbusto#cubre suelo#vegetación#fachada
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CINI BOERI ARCHITETTI / Holiday House on the Maddalena Island Punta Cannone, Italy - 1967; images © Paolo Rosselli.
#CINI BOERI ARCHITETTI#architecture#architect#italian houses#design#beach#italian beach houses#italia#divisare#form#shape#architectural shape#conceptual#photography#archdaily#classic#seaside#structure#italian architecture#juliaknz#theclassyissue
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