#barbiturici
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raccontidialiantis · 27 days ago
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Nemesi d’amore
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Era inevitabile, che succedesse. Lavati la coscienza, oltre che il culo e la fica, puttana. Sono venuta a spiarti di nascosto nel bagno delle donne qui vicino agli uffici. Per osservare il tuo intimo, per cercare di capire cos'è quello che cercano tutti, da te. Sgualdrina da postribolo: faresti certamente dei bei soldi, se scegliessi quella via. Da quando sei arrivata nella nostra piccola azienda a conduzione poco più che familiare, ho potuto percepire chiaramente e immediatamente l’interesse di mio marito per te. T’ha assunta direttamente e senza esitazioni. Dopo solo pochi giorni di prova. No: non soltanto perché sei oggettivamente molto brava con i clienti, i colleghi e i fornitori, ma anche perché sei oggettivamente una gran bella gnocca.
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E poi profumi di sesso a un chilometro: chiunque abbia a che fare con te subisce la tua forte influenza erotica. Uomini o donne. Era matematico che me l’avresti scopato: sono sicura che il destino tiene per ciascuno la contabilità delle gioie e delle sofferenze per amore. E nel tempo ri-bilancia di conseguenza. Ero sicura che prima o poi mi sarebbe successo. Perché da ragazza anche io, per puro sfizio, vanità e assoluta incoscienza, ho fatto cadere un uomo sposato. Ho sfasciato una famiglia. Con figli piccoli. Lo volevo: era proprio bono. Mi piaceva e alle conseguenze francamente non pensavo minimamente. Ci misi solo tre giorni, a farlo crollare. Nell’intimo, dopo che capitolò ero assolutamente fiera: avevo scoperto che il potere della mia fica giovane, stretta e sofisticata era enorme.
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Gongolavo. Quella è una storia che comunque è finita dopo poche settimane e che io ho dimenticato presto, anche se le conseguenze sono state tragiche: avvelenamento da barbiturici di sua moglie dopo la scoperta. Salvata per un pelo. E poi separazione, soldi, avvocati, indigenza. Ma non mi fregava molto, francamente. Ero egoista e stupida. Come si può essere egoisti, stupidi e sicuri dell’invincibilità solo a vent’anni o poco più. M’è solo rimasto ben impresso in mente il viso della moglie, quando è venuta nel mio appartamento di universitaria appena dopo averci scoperti. All'improvviso me la sono trovata davanti. Voleva assolutamente vedermi: le ho aperto la porta, l’ho vista e l’ho fatta entrare. Mi dicevo: “uffa, sentiamo questa che cacchio vuole, adesso…”
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Però lei invece stava immobile e non riusciva neppure a parlare. A ripensarci con l’esperienza di oggi, devo dire che in quel frangente appariva proprio disperata. Le lacrime le scendevano dagli occhi assieme al rimmel, che colava impietoso e le insozzava il viso. “Declino di una donna; poverina” pensai. Mi fissò a lungo e mi disse solo: “si, sei bellissima, devo riconoscertelo. Ma vedrai, quando capiterà a te. Perché ti succederà, io lo so.” Praticamente mi lanciò una fatwa. Girò i tacchi e andò via. Di loro non ho poi saputo più nulla. E adesso eccomi qui a pagare; a soffrire come una preda ferita. Per lo stesso, medesimo motivo. Stavolta nella parte della cornuta ci sono io. Mea culpa, lo so: me lo sento nell’anima. Ancora fingo di non sapere, ma muoio dentro ogni giorno un po’ di più.
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Eppure t’ho trattata come una figlia. Porca miseria: sono stata una moglie perfetta, fedele, impegnata e ho lavorato assieme a lui come una bestia. Abbiamo sofferto e gioito insieme a lungo. Sessualmente c’è sempre stata un’intesa ottima. Gli ho fatto e fatto fare di tutto, col mio corpo. Ma adesso ti vedo: nuda nella doccia femminile qui in azienda, mentre ti lavi dopo essere stata con lui in un cantiere difficile, sporco e fangoso. Hai sudato e vi siete insozzati nel fare l’ispezione necessaria, per poter così fare un preventivo corretto e dettagliato. Nessuno può resisterti, ora mi è ancor più evidente. Per dirla tutta, ti vorrei anche io. Mi piacerebbe succhiarti la lingua, la fica e farti vibrare di piacere tutta. Lo confesso: mi piaci da morire, puttana che hai portato l’inferno nella mia famiglia. 
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Si: soffro molto e mi sento umiliata, ferita, degradata. Anche se ancora non riesco a trovare la forza di far esplodere la cosa. Lui rientra in ufficio o a casa fischiettando, bello allegro. Io fingo una normalità che ormai non esiste più. Ma no: tranquilla, non verrò a casa tua. Perché so esattamente che cosa dovrei dirti e capisco anche che dentro di te al momento non c’è neppure l’ombra di uno scrupolo, di un senso di colpa nei miei confronti: pensi solo a godere con lui di nascosto e a farti pagare bene a fine mese. Forse mio marito fuori busta ti allunga anche qualche centinaio di euro in più; per farsi grande ai tuoi occhi, o forse per gli… straordinari particolari.
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Tanto, il grand’uomo non sa quello che io invece so per vie traverse: che hai inviato già domanda in varie aziende concorrenti più grandi della nostra.Ti devi sistemare per bene, grandissima troia. Io per parte mia farò probabilmente finta di nulla, perché è matematico che troverai presto una nuova, migliore collocazione lavorativa e che ben difficilmente continuerai a vedere il mio uomo. Perché lui è mio e nonostante tutto lo amo. Si: lo amo ancora di più. Per amore si gode. E si soffre. Tanto. Tutta la vita. Che è una ruota.
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RDA
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carmenvicinanza · 2 years ago
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Alejandra Pizarnik
https://www.unadonnalgiorno.it/alejandra-pizarnik/
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Credo che nelle mie poesie ci siano parole che ripeto incessantemente, senza tregua, senza pietà: quelle dell’infanzia, quelle delle paure, quelle della morte, quelle della notte, dei corpi. Scrivere una poesia è riparare la ferita fondamentale, lo squarcio.
Alejandra Pizarnik, poeta e traduttrice, è stata una delle voci più intense e originali del Novecento argentino.
Chiusa in articolati labirinti, coraggiosa nel delirio, accesa, ha vissuto senza sostegni, consegnandosi cruenta, fino a soccomberne, scrivendo fino all’ultimo istante. Ha tentato di placare, attraverso una passione ossessiva per la lettura e la scrittura, un vuoto interiore, fatto di inquietudine e disagio.
Bisessuale, dipendente dai farmaci, ha incarnato lo spirito libero, vissuto e sentito senza filtri, vulnerabile soprattutto di fronte a se stessa.
La poesia ha rappresentato, per lei, la vita negata. La sua ricerca di “perfezione poetica” era in contrasto con ciò che viveva, perennemente incompiuto.
Nata a Buenos Aires, in Argentina, il 29 aprile 1936, in una famiglia di ebrei russi, durante l’infanzia ha sofferto di parecchi disturbi fisici e un senso di inadeguatezza e estraneità che l’hanno portata a fare uso di anfetamine. La ricerca di identità è stata un’importante causa del suo complesso e disperato approccio all’esistenza che l’ha accompagnata per tutta la vita.
Ha studiato Lettere e Filosofia e, in seguito, Pittura con Juan Battle Planas.
Ha vissuto a Parigi dal 1960 al 1964, dove ha studiato storia delle religioni alla Sorbonne e lavorato per alcune case editrici e collaborato con diverse riviste letterarie.
I suoi primi maestri sono stati gli esponenti del surrealismo, sebbene avesse anche una notevole fascinazione per l’esistenzialismo e la psicoanalisi.
Ha tradotto autori come Antonin Artaud, Aimé Césaire, Yves Bonnefoy e altri.
La Ville Lumière è stata un rifugio letterario ed emotivo, il luogo dove ha conosciuto importanti intellettuali come Simone de Beauvoir, Georges Bataille, Italo Calvino, Ivonne Bordelois e il poeta messicano Octavio Paz, che scrisse il prologo ad Árbol de Diana, la sua quarta raccolta di poesie.
Nel 1962 ha conosciuto la poetessa italiana Cristina Campo, per cui provava una profonda attrazione e con cui si è scambiata poesie e lettere fino al 1970. A lei ha dedicato la poesia Anelli di cenere.
Il rientro in Argentina produsse i suoi principali testi quali I lavori e le notti, Estrazione della pietra della pazzia e L’inferno musicale.
La sua unica opera in prosa è stata La contessa crudele (o sanguinaria), del 1969. Un’inquietante profezia dello sterminio che, di lì a poco, ha violentato la gioventù del suo paese e fatto scempio della sua innocenza.
Nello stesso anno è stata a New York per ricevere la borsa di studi Guggenheim, tornandone frastornata dalla “ferocia insostenibile” della città. Dopo due anni ha vinto anche la borsa di studio Fulbright.
Per un periodo ha vissuto con la sua compagna, la fotografa Martha Isabel Moia.
Dopo un altro breve e deludente soggiorno in Francia, è tornata in Argentina, dove è iniziato un processo di chiusura e disgregazione, acuito dalla dipendenza dai farmaci e culminato in due tentativi di suicidio e un lungo internamento in una clinica psichiatrica.
È morta a Buenos Aires il 25 settembre 1972, dopo aver ingerito cinquanta pastiglie di barbiturici, mentre era in permesso dalla clinica. Aveva 36 anni.
Dopo la sua morte, l’amico e scrittore argentino Julio Cortázar le ha dedicato la poesia Aquí Alejandra.
Negli anni, sono stati pubblicati i suoi diari e altre opere rimaste inedite, a testimonianza del fatto che non è mai stata dimenticata e che la sua scrittura è ancora oggi molto apprezzata e letta.
Se c’è una ragione per la quale scrivo, è perché qualcuno mi salvi da me stessa.
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iotnoitutti · 3 months ago
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cycktok · 1 year ago
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Ecco la mia lista dei regali di Natale
Prestazioni
94.12.1 - VISITA PSICHIATRICA DI CONTROLLO
94.3 - PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
94.42 - PSICOTERAPIA FAMILIARE
93.83 - TERAPIA OCCUPAZIONALE
- oppure
93.83.1 - TERAPIA OCCUPAZIONALE
91.49.2 - PRELIEVO DI SANGUE VENOSO
- Per il dosaggio dei farmaci eventualmente utilizzati:
90.03.4 - ACIDO VALPROICO
90.07.4 - AMITRIPTILINA
90.09.3 - BARBITURICI
90.09.4 - BENZODIAZEPINE
90.12.3 - CARBAMAZEPINA
90.17.4 - DESIPRAMINA
90.28.3 - IMIPRAMINA
90.32.2 - LITIO [P]
90.34.3 - NORTRIPTILINA
- IN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO PER LE PSICOSI, QUALORA SIA SPECIFICAMENTE INDICATO O RESO OBBLIGATORIO IL CONTROLLO DELLA FUNZIONALITA' DI SPECIFICI ORGANI, IN AGGIUNTA:
- CONTROLLO EMATOLOGICO
90.62.2 - EMOCROMO: Hb, GR, GB, HCT, PLT, IND. DERIV., F. L.
- CONTROLLO CARDIOLOGICO
89.52 - ELETTROCARDIOGRAMMA
- CONTROLLO FUNZIONALITA' RENALE
90.44.3 - URINE ESAME CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO
- CONTROLLO FUNZIONALITA' TIROIDEA
90.42.1 - TIREOTROPINA (TSH)
90.42.3 - TIROXINA LIBERA (FT4)
90.43.3 - TRIODOTIRONINA LIBERA (FT3)
90421R - TIREOTROPINA TSH - REFLEX
90.16.3 - CREATININA [S/U/dU/La]
- Farmaci di fascia A previsti dalla DGR 1416/2012 (e succ. mod.), limitatamente alle indicazioni registrate in scheda tecnica e alle condizioni di rimborsabilità definite da AIFA per la patologia stessa
Cos'è questo? è l'elenco delle prestazioni fruibili in regime di esenzione, che mi hanno dato ormai da tot mesi. Codice esenzione 044.
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Strangola la moglie e tenta il suicidio. A Fano l'ennesimo femminicidio
AGI – Ennesimo femminicidio in Italia. Un uomo di 70 anni ha strangolato e ucciso la moglie, in via Montefeltro, nel quartiere Poderino a Fano. L’uomo, secondo quanto riporta il ‘Correre Adriatico’, ha poi tentato di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. Il delitto, avvenuto ieri sera intorno alle 21, è stato scoperto da uno dei figli della coppia che attendeva i genitori a cena. Non…
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tempi-moderni · 1 year ago
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Un’insegnante di sostegno è stata sospesa dopo aver somministrato con la forza barbiturici ad un alunno disabile di 9 anni. Era già stata allontanata da altre due scuole e i genitori avevano dei forti sospetti dopo aver visto i figli tornare a casa in stato di semi incoscienza. Allo sgomento della conduttrice di Pomeriggio 5, pochi hanno battuto le mani. La morale comune considera scuole, ospedali e tribunali istituzioni inviolabili e si schiera a priori sempre dalla parte di chi considera un baluardo della società senza considerare che le suddette categorie approfittano del loro “potere” perché operano in ambienti privi di controllo e si reputano depositari di cultura, di scienza e di legge mentre spesso sono soltanto dei burocrati arroganti e privi di scrupoli, che fanno quel mestiere soltanto per gli stipendi sostanziosi e per arricchire il loro smisurato ego. E nella peggiore delle ipotesi non esitano a sbarazzarsi di pazienti o bambini turbolenti attraverso il metodo che evidentemente ritengono più spiccio.
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Jimi Hendrix: il chitarrista che ha rivoluzionato la musica
Jimi Hendrix è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi chitarristi e musicisti rock della storia. La sua breve ma intensa carriera ha lasciato un'impronta indelebile sulla musica, influenzando generazioni di artisti e ispirando fan di tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo la vita, la carriera e l'eredità duratura di Jimi Hendrix. I Primi Anni Jimi Hendrix è nato il 27 novembre 1942 a Seattle, nello stato di Washington, negli Stati Uniti. Fin dalla giovane età, ha dimostrato un interesse innato per la musica e ha iniziato a suonare la chitarra a 15 anni. La sua formazione musicale è stata influenzata da artisti come B.B. King, Muddy Waters e Chuck Berry, ma Hendrix ha rapidamente sviluppato un proprio stile unico che lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo. La Carriera Musicale La carriera musicale di Jimi Hendrix è esplosa nei metà degli anni '60. Nel 1966, si trasferì a Londra, dove formò la sua band, The Jimi Hendrix Experience, con il bassista Noel Redding e il batterista Mitch Mitchell. Nel 1967, la band pubblicò il suo album di debutto, "Are You Experienced," che divenne rapidamente un successo internazionale. Hendrix era noto non solo per la sua incredibile abilità tecnica con la chitarra, ma anche per la sua innovazione sonora. Ha introdotto nuove tecniche di chitarra e ha sperimentato con effetti elettronici che hanno contribuito a definire il suono psichedelico dell'epoca. Il suo stile di chitarra, caratterizzato da assoli straordinari e l'uso creativo del feedback, è diventato una firma distintiva della sua musica. I Momenti Iconici La carriera di Hendrix è costellata di momenti iconici che rimangono impressi nella memoria dei fan e degli appassionati di musica: - L'esibizione a Monterey Pop Festival (1967): L'esibizione dei The Jimi Hendrix Experience al Monterey Pop Festival è leggendaria. Hendrix concluse la sua performance bruciando la sua chitarra sul palco, un atto che diventò un'icona del rock 'n' roll. - L'interpretazione di "The Star-Spangled Banner" a Woodstock (1969): La performance di Hendrix all'edizione del 1969 del festival di Woodstock è stata una delle sue più celebri. La sua versione distorta dell'inno nazionale degli Stati Uniti d'America è diventata un simbolo dell'opposizione alla guerra del Vietnam. La Fine Prematura Nonostante il suo successo straordinario, la carriera di Jimi Hendrix è stata segnata da turbolenze personali e problemi di salute. Purtroppo, il 18 settembre 1970, all'età di soli 27 anni, Hendrix morì per un'overdose accidentale di barbiturici a Londra. La sua morte ha lasciato il mondo della musica in lutto per la perdita di uno dei suoi talenti più brillanti e promettenti. L'Eredità Duratura L'eredità di Jimi Hendrix continua a vivere attraverso la sua musica e il suo impatto sulla cultura popolare. Le sue canzoni, come "Purple Haze," "All Along the Watchtower" e "Voodoo Child," sono considerate classici del rock e sono ancora ascoltate e amate oggi. Hendrix ha aperto nuove strade nell'uso della chitarra elettrica, influenzando una generazione di chitarristi e musicisti. Oltre alla sua musica, l'immagine di Hendrix come icona ribelle e creativa è rimasta un punto di riferimento per la cultura rock. È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame e continua a essere celebrato attraverso tributi, coperture delle sue canzoni e riedizioni del suo lavoro. Conclusioni Jimi Hendrix è stato un vero genio musicale, un innovatore e un'icona della cultura rock. La sua musica e la sua personalità carismatica hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia della musica e continuano a ispirare musicisti e appassionati di tutto il mondo. La sua breve ma intensa carriera è un ricordo eterno del potere della creatività e della passione nella musica. Jimi Hendrix resterà per sempre uno dei chitarristi più influenti e amati della storia della musica. Foto di Vicki Hamilton da Pixabay Read the full article
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understandingnembutal · 2 years ago
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Comprensione del Nembutal: usi, effetti collaterali e rischi
Il Nembutal, noto anche come pentobarbital, è un potente farmaco sedativo appartenente alla famiglia dei barbiturici. Gli usi principali di questo farmaco oggi sono per l'anestesia e l'eutanasia, sebbene una volta fosse usato come farmaco sedativo-ipnotico.
Il Nembutal è un farmaco strettamente regolamentato che può essere ottenuto solo con una prescrizione di un fornitore qualificato. Convulsioni, ansia e insonnia sono alcune delle condizioni che è tipicamente usato per trattare. Il Nembutal provoca sedazione, rilassamento e riduzione dell'ansia deprimendo il sistema nervoso centrale.
Il Nembutal viene spesso abusato per i suoi effetti euforici nonostante i suoi benefici terapeutici. Il farmaco è elencato come sostanza controllata dalla Tabella II ai sensi dello United States Controlled Substances Act a causa del suo alto potenziale di dipendenza e overdose.
Gli usi più tipici del nembutal sono per il suicidio assistito o l'eutanasia. In alcune nazioni, è accettabile che i malati terminali richiedano il Nembutal come farmaco suicida. Tuttavia, questa è una pratica estremamente controversa che è illegale in molte nazioni.
Preoccupazioni circa la disponibilità e l'uso del Nembutal in modi illegali e pericolosi sono sorte anche a seguito del suo uso nell'eutanasia. L'uso illegale di nembutal è stato collegato a un aumento del rischio di overdose, morte, dipendenza e altri effetti negativi.
In conclusione, il potente farmaco sedativo nembutal ha applicazioni sia terapeutiche che potenzialmente dannose. Deve essere utilizzato solo sotto la direzione e la supervisione di un professionista medico qualificato e non deve mai essere utilizzato per attività illegali. Cerca assistenza professionale immediata se tu o qualcuno che conosci state lottando con l'abuso di sostanze o la dipendenza.
Pentobarbital Group è una pubblicazione online esperta e competente che si concentra sulla scrittura di articoli informativi sul nembutal e su dove acquistare legalmente il nembutal. Pentobarbital Group ha una conoscenza approfondita degli usi, dei vantaggi e dei pericoli legati a questo prodotto e offre informazioni approfondite ai lettori che cercano informazioni accurate e affidabili. I loro articoli si basano su ricerche approfondite e sono scritti in un modo che rende i concetti difficili semplici da comprendere. Il Gruppo Pentobarbital sta contribuendo alla discussione più ampia sull'uso del nembutal nella medicina moderna condividendo le proprie conoscenze e incoraggiando un uso più sicuro e consapevole del farmaco.
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manualedistruzione · 5 years ago
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Sprazzi di felicità e serate immemorabili, per me Natale è stato ieri❤
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medicomunicare · 4 years ago
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L'epilessia catameniale (correlata alle mestruazioni)
L’epilessia catameniale (correlata alle mestruazioni)
Che cos’è l’epilessia catameniale? L’epilessia catameniale (CATE) è un modello di crisi grave e prevalente caratterizzato da fluttuazioni periodiche della frequenza delle crisi corrispondenti al ciclo mestruale. Gli studi stimano che la prevalenza della CATE varia dal 10% al 70% nelle donne con epilessia. L’ampia gamma di prevalenza descrive la prima ambiguità nella sua classificazione. Herzog ha…
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kon-igi · 2 years ago
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IL FARMACO PER L’EUTANASIA DI ANTONIO
Di 20 articoli online sul fatto che l’asl delle Marche abbia ‘trovato’ il farmaco per l’eutanasia del 44enne tetraplegico da 8 anni (in realtà non è eutanasia ma suicidio medicalmente assistito, visto che il farmaco se lo deve iniettare lui), solo 9 riportano il nome della molecola, non so se per paura che gli epilettici poi si suicidino tutti o perché mettere roba troppo scientifica negli articoli di sette righe poi confonda l’uomo della strada.
Il fatto è che il farmaco non era nascosto in un armadio o che dovessero farselo arrivare da un laboratorio segreto avanzatissimo... semplicemente dovevano scannarsi a livello burocratico per dare il nullaosta a una molecola già usata da decenni per l’eutanasia in paesi più civili (e come ingrediente del mix per la pena di morte in paesi più barbari, purtroppo) e che nella pratica quotidiana viene usata come trattamento di urgenza per le epilessie farmaco-resistenti e per indurre il coma farmacologico nei soggetti con traumi cranio-encefalici.
Il farmaco si chiama 
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o come riportando i media, Tiopentone.
In realtà il nome corretto è TIOPENTALE SODICO e appartiene alla categoria degli anestetici barbiturici, molecole in cui la forbice fra la DE (dose efficace) e la DL (dose letale) è purtroppo molto ristretta, ragion per cui oggi si preferiscono altri farmaci più sicuri e questo lo si lascia come extrema ratio in ambito ospedaliero.
Come avete visto dall’immagine, negli anni ‘70-’80 era conosciuto come Pentothal (sodico) ed era stato portato a conoscenza del pubblico da Diabolik che lo usava come siero della verità, un effetto discontinuo e non sempre disinibente ottenuto con la somministrazione a basse dosi.
Che questa molecola sia efficace per l’eutanasia è dovuta al fatto che essa è estremamente LIPOFILA, cioè si lega ai grassi presenti nell’organismo, accumulandosi velocemente senza poter essere escreta, e in virtù di questo riesce a passare la barriera-ematoencefalica (il filtro di sicurezza del nostro cervello contro le sostenza estranee), andando in loco a inibire fatalmente l’attività bulbare, con conseguente depressione respiratoria e cardiovascolare, apnea, arresto cardiaco e morte.
Antonio, probabilmente, avrà la possibilità di attivare con la bocca un autoiniettore che rilascerà in vena un bolo di tiopentale da 1 grammo, una dose che in pochi secondi lo manderà in coma e poi in arresto cardiaco ma molte persone - senza problemi di deglutizione - preferiscono la somministrazione per via orale
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E se volete vedere tutta la procedura, alla fine della quale Michèle, letteralmente si addormenta, ecco il video completo (attivate i sottotitoli)
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Dignità nella scelta, dignità nella morte.
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pizzettauniversale · 3 years ago
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Mia mamma ha litigato di brutto con mia nonna, quindi non posso parlare con mia nonna oppure dire A invece che B che diventa paranoica. Oggi ha detto che non si fida di me, che non si fida di nessuno, che succederà qualcosa e le tramiamo contro. Io adesso le metto i barbiturici sull’acqua o la camicia di forza. Ma si può campare così Dio cane
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iotnoitutti · 3 months ago
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La fatica di vivere
Solo una mente depravata e senza prospettiva poteva dire che vivere e’ una fatica e poi porre fine ai suoi giorni con una forte dose barbiturici. D’altra parte uno che scrive “Lavorare stanca” e “La fatica di vivere” non credo possa avere grandi prospettive. Lo dico perche’, nonostante questi ultimi anni siano stati per me molto pesanti, ho sempre vissuto la vita con gioia, con entusiasmo, con…
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crazy-so-na-sega · 2 years ago
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C’è chi si fa di eroina Chi di coca e chi di coccoina. C’è chi si fa di crack, Chi fuma cobret e chi mescalina. C’è chi assume farmaci, Chi prostitute e chi metamfetamina. C’è chi prende tranquillanti, Chi barbiturici e chi acqua frizzantina. C’è chi si fa la ketamina, Chi l’MDA e chi sua cugina.
Io sono fatto di parole come un tossicomane all’ultimo stadio.
-aitan
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Fano, pensionato uccide la moglie e poi tenta il suicidio
21 novembre 2023 09:10 L’uomo, di 70 anni, avrebbe strangolato la moglie a mani nude, forse durate una lite. Poi l’avrebbe vegliata per varie ore, sotto shock o intontito dai barbiturici che aveva ingerito  Tgcom24 L’uomo è in stato di arresto, accusato di omicidio volontario, ed è piantonato dalle forze dell’ordine in ospedale. Angelo Sfuggiti avrebbe strangolato la moglie a mani nude, forse…
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vecchiorovere-blog · 2 years ago
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60 anni fa, nella notte tra 4 e 5 agosto, cessava di vivere Marilyn Monroe, la diva delle dive. Aveva solo 36 anni ed era nel pieno di una carriera inarrestabile, fermata da una overdose di barbiturici, per sempre giovane, per sempre nel pieno della sua bellezza.
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