#avventura medievale
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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La biblioteca perduta dell'alchimista di Marcello Simoni: un tuffo nel mistero del XIII secolo. Recensione di Alessandria today
Marcello Simoni regala ai lettori il secondo capitolo della trilogia del "Mercante di libri maledetti", con una trama avvincente che mescola storia, suspense e alchimia.
Marcello Simoni regala ai lettori il secondo capitolo della trilogia del “Mercante di libri maledetti”, con una trama avvincente che mescola storia, suspense e alchimia. La trama: enigmi e alchimia in un Medioevo intricato Nel thriller storico “La biblioteca perduta dell’alchimista”, Marcello Simoni ci porta nel 1227, un’epoca in cui misteri e leggende si intrecciano con la realtà. La regina di…
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fioredialabastro · 2 months ago
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ℙ𝕚𝕟𝕥𝕖𝕣𝕖𝕤𝕥 𝕎𝕖𝕕𝕕𝕚𝕟𝕘 𝔹𝕠𝕒𝕣𝕕
Come vede Pinterest il tuo matrimonio?Cerca queste sette parole chiave:
Wedding dress, bouquet, bride/groom, wedding cake, shoes, location, rings
E pubblica la prima immagine che compare nella home! 👰🏼‍♀️🤵🏽
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È tutto perfetto e incredibilmente abbinato. L'abito mi ha sorpreso: è interamente in pizzo di seta e se avesse avuto la gonna in duchesse sarebbe stato molto simile a quello di mia mamma; il bouquet è classico, composto da rose, peonie, nebbiolina ed eucalipto, simboli di purezza, prosperità nel matrimonio, protezione; lo sposo, elegante come un gentiluomo d'altri tempi, è tutto da immaginare; lo trovo poetico, perché non avendolo ancora incontrato, è come se il sogno lasciasse spazio ad un frammento di realtà, da aggiungere quando sarà il momento. La torta è raffinata; si tratta di una nude cake e giacché non amo i dolci troppo grassi, quella crema di burro solo leggermente accennata mi dà un senso di tranquillità. Le scarpe vintage mi garbano molto, infatti ho anche comprato di recente un paio molto simile, beige e verniciate, da sfoggiare in autunno e in primavera quando l'occasione lo richiederà. Cosa dire poi della suggestiva location e delle splendide fedi nuziali? La prima unisce l'architettura medievale, la natura e l'atmosfera romantica, perfettamente inerenti al mio percorso di studi e alla mia indole; le seconde sono semplici, essenziali, potenti, avvolte dalle foglie d'ulivo, simbolo di rinascita, pace e forza genitrice.
Il matrimonio per me non è una semplice festa, né uno status symbol, o un obiettivo da raggiungere; è una scelta di vita, una vocazione, l'unica forma che si sente affine al proprio essere per amare, nella famiglia e al di fuori di essa. Allora sì, che ne vale la pena e quel giorno sarà davvero importante. Chissà se incontrerò la persona giusta con cui vivere questa magnifica avventura... Se ciò non dovesse accadere, spero tanto di aiutare gli altri ad organizzare un momento così speciale! 🪄
Grazie @hope-now-and-live per avermi coinvolta in questo gioco. 🤍
P.S. È ancora in allestimento, ma se volete approfondire, ecco la mia bacheca Pinterest wedding planning dedicata ai matrimoni che sogno! ✨
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telodogratis · 3 days ago
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Kingdom Come: Deliverance II è disponibile per il preordine su Instant Gaming in sconto
Kingdom Come: Deliverance II è disponibile per il preordine su Instant Gaming in sconto Vivi l’epica avventura medievale di Kingdom Come: Deliverance II con sconti esclusivi e bonus preordine su Instant Gaming. Powered by WPeMatico Vivi l’epica avventura medievale di Kingdom Come: Deliverance II con sconti esclusivi e bonus preordine su Instant Gaming. {authorlink}…
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ros64 · 6 days ago
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Bellissimo articolo di #chiaradegliesposti pubblicato su #larivistaintelligente
Una immagine del serial televisivo
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Fantascienza Favola Romanzo d'appendice
Omaggio a Outlander
Di CHIARA DEGLI ESPOSTI - 17 Dicembre 2024 - Storia, televisione
“Quando mi troverò di fronte a Dio, vorrò fargli molte domande, ma non gli chiederò della natura del tempo. L’ho vissuta.”
Così l’incantevole protagonista esprime l’essenza di una delle serie più belle che, se vi acchiapperà, avrete la fortuna di vedere per la prima volta: Outlander.
Outlander si offre allo spettatore come un vero e proprio sontuoso compendio barocco del canone amoroso e avventuroso occidentale, pescando a piene mani dal vostro, nostro immaginario letterario e cinematografico: da Barry Lyndon a Via Col Vento, passando per i più gustosi romanzi di appendice e di avventura della nostra infanzia, riuscendo a stupire e a emozionare come poco altro nell’offerta odierna delle storie tv.
Claire, infermiera militare britannica reduce di guerra, abituata agli orrori dell’ultimo conflitto mondiale nelle retrovie del D-Day, mentre tutti festeggiano la vittoria, è già straniera in patria e nel suo stesso mondo interiore. Intelligente e di buon cuore, irrequieta e vivacissima, ormai cambiata dal dolore e segretamente colpita da stress post traumatico che si manifesta soprattutto con i forti rumori, Claire non ha più confidenza con il marito Frank, dopo tanta guerra e tanta lontananza.
I due decidono di passare una ���seconda luna di miele” in Scozia, una vacanza nei pressi del borgo medievale montano di Inverness, per cercare di salvare il matrimonio e tornare a riconoscersi.
Durante una passeggiata solitaria per raccogliere alcuni fiori, Claire viene attratta come da una calamita da un antico cerchio di pietre su un colle. La notte precedente lei e suo marito avevano assistito qui a una danza di un gruppo di persone del luogo, che avevano salutato l’alba di Samhain con un rito druidico.
Claire non lo sa, ma è una “viaggiatrice”. Qualche rara persona, forse per un retaggio magico, per qualche lascito genetico extraterrestre o costruito della stessa essenza misteriosa della Scozia, può entrare in una sorta di risonanza con certi cerchi di pietre che sono veri e propri portali verso il passato.
A Craigh Na Dun, nel cerchio di pietre, ipnotizzata dal loro canto che solo lei può sentire, Claire si appoggia ad una di esse e precipita nel tempo, in una vera e propria tana del bianconiglio che la scaraventa indietro di 200 anni, nel mezzo delle guerre tra Inghilterra e Scozia per la successione confessionale del trono tra Stuart e Hannover.
Questo inizio sorprendente è il prologo di un’avventura alla “Angelica” che attraverserà cinquant’anni di storia europea e americana nei tempi cruciali dell’illuminismo e delle Rivoluzioni.
Eventi che conosceremo dal punto di vista di Claire, attraverso il suo sguardo puro di eroina indomita e pronta ad attraversare tempo e spazio, per restare fedele al suo cuore e a ciò che è, sempre in dubbio se cambiare la storia che conosce, o lasciare che essa faccia il suo corso ineluttabile con il carico di dolore che ne deriverà.
Outlander è una favola difficile da inquadrare in un genere: parte come un racconto di fantascienza classica alla HG Wells, e finisce a raccontare le guerre continentali tra settecento e primi dell’ottocento, rappresentate come in un romanzo storico alla Walter Scott più che in un romance di costume e in costume – che comunque non mancheranno.
L’originalità di questa storia è la pausa di vent’anni tra i due ritorni “al passato” della protagonista, che si laurea in medicina nella Boston della Golden Age del secondo dopoguerra, diventa un abile chirurgo, cresce la figlia, ma infine sceglie di tornare nel settecento dal suo amore, il buio e violento, e insieme tenerissimo Highlander Jamie, quando entrambi avranno già qualche filo grigio tra i capelli. Claire è *sempre* straniera, “Outlander”, “Sassenach”, ovunque e in qualsiasi tempo si trovi. Claire è più vecchia di Jamie, e Jamie amerà la sua “Lesbia” con meraviglia e devozione, diventando grazie a lei un grande uomo leader di uomini.
Outlander è una rivisitazione elegantissima del classico romanzo d’appendice, con momenti meno riusciti e altri di una bellezza purissima che vi scalderà il cuore. Vi racconterà di famiglia, di onore, di ambiguità e odio; di fanatismo e di luce, di bontà e crudeltà, di destino e coraggio.
Vi racconterà di guerra e scelte, di come qualsiasi scelta, anche fatta per amore, o per salvare vite, significhi inevitabilmente prendere bivi che lasciano qualcosa o qualcuno indietro.
Vedrete “in diretta” un genocidio, la fine di un mondo e di una cultura ancora quasi medievale come quelli delle highland scozzesi, in cui si usavano ancora le spade secentesche di Toledo, per forza degli inglesi, autentici oppressori. Vedrete nascere l’America dalla Rivoluzione, vedrete scene di mare degne di Stevenson e dei suoi tesori nascosti, o di Patrick O’Brian e di Conrad con le loro tempeste. Conoscerete il mistero “azzurro” del potere di Claire di guarire, i segreti delle pietre e il “rumore” che sentono soltanto “i viaggiatori”; incontrerete Jack Randall, uno dei più oscuri e spaventosi antagonisti della storia della TV.
Amerete lo struggente Lord John, capo militare dei dragoni, nobilissimo e puro di cuore, che amerà e rispetterà Jamie per tutta la vita pur sapendo di non poterlo mai avere.
Vedrete la potenza della medicina del novecento che deve districarsi nel segreto tra le superstizioni del settecento: Claire, medico del novecento, rischierà più volte di finire al rogo come strega.
Non dimenticherete più personaggi che escono dallo schermo come fossero reali, recitati meravigliosamente, e finalmente liberi, nel loro candore ottocentesco, dal cinismo obbligatorio e dalla corrosività noiosa e d’ordinanza così prevedibili e uguali, cui sono condannati i caratteri nelle sceneggiature moderne.
Come sempre non è quello che si prende dall’immaginario collettivo ma è dove lo si porti, dice Jodorowsky. Elegantissimo pastiche di bellezza distillata, Outlander è un’avventura degna dei miei libri di bambina, e del ricordo di mia madre che per prima me li ha messi in mano.
Anche solo per quanto questa storia straordinaria mi abbia fatto pensare a lei, per me ne è valsa davvero la pena.
(Ogni sabato su Sky/Now, in corso la seconda parte della settima stagione, in attesa dell’ottava ultima nel 2026).
A Tribute to Outlander
By Chiara Degli Esposti – December 17, 2024
“When I stand before God, I’ll have many questions for Him, but I won’t ask about the nature of time. I’ve lived it.”
With these words, the enchanting protagonist captures the essence of one of the most beautiful series you could ever have the good fortune to watch for the first time: Outlander.
Outlander unfolds as a sumptuous, baroque compendium of Western romantic and adventurous canon, drawing freely from our shared literary and cinematic imagination: from Barry Lyndon to Gone with the Wind, with echoes of the most gripping adventure and serial novels of our childhood. It surprises and moves its audience in ways few other shows manage to achieve in today’s television landscape.
Claire, a British military nurse and war veteran, is accustomed to the horrors of the Second World War, having lived through the aftermath of D-Day. While the world celebrates victory, she feels like a stranger—not only in her homeland but also within her own soul. Intelligent, kind-hearted, restless, and vivacious, she bears the scars of pain and a hidden post-traumatic stress disorder that manifests strongly through her reaction to loud noises. Claire has grown distant from her husband Frank; too much war and too much separation have driven a wedge between them.
In an attempt to rekindle their relationship, they decide to take a “second honeymoon” in Scotland, near the medieval village of Inverness. During a solitary walk to collect flowers, Claire is inexplicably drawn to an ancient stone circle. The night before, she and Frank had witnessed a group of locals perform a ritual dance there to celebrate the dawn of Samhain.
What Claire doesn’t know is that she is a “traveler.” Certain rare individuals—perhaps due to a magical legacy, a genetic gift from another realm, or a deep connection to the mysterious essence of Scotland—can resonate with specific stone circles, which are actually portals to the past. At Craigh Na Dun, Claire, entranced by the sound emanating from the stones—a melody only she can hear—touches one of them and is suddenly thrown back in time. She lands two centuries earlier, right in the middle of the wars between England and Scotland over the Stuart-Hanoverian succession.
This extraordinary beginning sets the stage for an “Angelica”-style adventure that spans fifty years of European and American history during the pivotal eras of the Enlightenment and the Revolutions. Claire, with her pure, unyielding gaze, becomes an indomitable heroine who journeys through time and space, torn between staying true to her heart and grappling with whether to change the history she knows or let it unfold as destined, with all the suffering that entails.
Outlander is a tale that defies classification. It begins as a classic science fiction story in the vein of H.G. Wells but evolves into a historical epic akin to Walter Scott, chronicling continental wars from the 18th to early 19th century. Along the way, it incorporates elements of costume drama and romance, without ever losing its originality.
A unique aspect of the story is the twenty-year gap between Claire’s two journeys “back in time.” In the interim, she earns a medical degree in post-war Boston, becomes a skilled surgeon, and raises her daughter. Yet, she ultimately chooses to return to the 18th century for her love: Jamie, a Highlander who is as fierce and violent as he is tender and devoted. When they reunite, both bear the marks of time, but their passion remains undiminished.
Claire is always an outsider—an “Outlander,” a “Sassenach”—no matter the place or era. She is older than Jamie, yet his love for her only deepens as he reveres her with wonder, transforming himself into a great leader of men through her influence.
Outlander is an elegant reimagining of the classic serial novel. While some moments are less effective than others, the show offers instances of pure beauty that will warm your heart. It speaks of family, honor, ambiguity, and hatred; of fanaticism and light, kindness and cruelty, fate and courage.
It explores the sacrifices inherent in every choice, even those made for love or to save lives—choices that inevitably leave someone or something behind. Through Claire, you’ll witness a genocide: the obliteration of a culture, that of the Highland Scots, swept away by English power. You’ll see the birth of America, experience seafaring adventures reminiscent of Stevenson or Patrick O’Brian, and unravel the mysteries of Claire’s healing powers, the stones, and the “noise” only travelers can hear.
You’ll meet Jack Randall, one of the darkest and most terrifying villains in television history, and you’ll adore the poignant Lord John, a noble and pure-hearted soldier who loves Jamie unconditionally, knowing he can never have him.
Claire’s advanced medical knowledge often clashes with 18th-century superstitions, placing her at risk of being condemned as a witch.
The characters, brought to life with extraordinary performances, leap off the screen, feeling as real as they are unforgettable. Liberated from the forced cynicism of modern storytelling, they exude a refreshing, almost 19th-century candor that captivates.
As Jodorowsky said, it’s not about what you take from collective imagination but where you take it. Outlander, with its distilled beauty, is an adventure worthy of the books of my childhood and the memory of my mother, who first placed them in my hands.
For this alone—for the way this extraordinary story made me think of her—it was truly worth it.
(Every Saturday on Sky/Now. The second part of the seventh season is currently airing, with the eighth and final season expected in 2026.)
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enkeynetwork · 3 months ago
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thrifty9876 · 5 months ago
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Guida le Icone Italiane: con il Servizio di Noleggio Auto Thrifty a Cagliari
Scopri le Meraviglie di Cagliari e non solo
Parti per un'avventura italiana memorabile con i principali servizi di noleggio auto di Thrifty a Cagliari. I nostri veicoli affidabili e convenienti sono perfetti per esplorare la ricca storia, i paesaggi mozzafiato e la vivace cultura che l'Italia ha da offrire. Dalle affollate strade di Cagliari alla bellezza paesaggistica della Sardegna e oltre, lascia che Thrifty sia la tua porta d'accesso per un viaggio indimenticabile.
Svela il ricco patrimonio di Cagliari
Cagliari, l'affascinante capoluogo della Sardegna, è una città ricca di tesori storici e culturali. Inizia la tua esplorazione nel cuore della città, nel quartiere Castello. Questo antico quartiere, arroccato in cima a una collina, offre viste panoramiche su Cagliari e ospita l'imponente Cattedrale di Cagliari e la Torre dell'Elefante, una torre medievale dalla straordinaria architettura.
Una visita all’Anfiteatro Romano di Cagliari, una meraviglia archeologica, offre uno sguardo sull’antico passato della città. Passeggia nel vivace quartiere di Marina, dove edifici colorati e mercati vivaci creano un'atmosfera pittoresca. Da non perdere la Spiaggia del Poetto, una lunga distesa di sabbia dorata perfetta per rilassarsi o fare una nuotata rinfrescante nel Mar Mediterraneo.
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Viaggio verso i tesori nascosti della Sardegna
Con la tua auto a noleggio Thrifty, la bellezza della Sardegna è a portata di mano. Dirigiti a nord verso l'incantevole città di Alghero, nota per la sua eredità catalana e l'incantevole centro storico. Passeggia per le sue stradine, gusta la cucina locale e visita la vicina Grotta di Nettuno, una splendida grotta marina accessibile in barca o tramite una scalinata panoramica.
Più a est, esplora la Costa Smeralda, un lussuoso tratto di costa rinomato per le sue spiagge incontaminate e le acque cristalline. Città come Porto Cervo e Porto Rotondo offrono negozi esclusivi, ristoranti raffinati e viste mozzafiato sul mare. Altamente raccomandato è anche un viaggio verso l'Arcipelago della Maddalena, un gruppo di splendide isole con alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo.
Scopri i luoghi iconici dell'Italia
Oltre la Sardegna, i servizi di noleggio auto di Thrifty aprono le porte ai monumenti più iconici dell'Italia. Dirigiti a Roma, dove la storia prende vita con il Colosseo, il Foro Romano e la Città del Vaticano. Esplora Firenze, la culla del Rinascimento, e ammira i capolavori della Galleria degli Uffizi e dello splendido Duomo di Firenze.
Avventurati tra le dolci colline toscane per scoprire borghi affascinanti come San Gimignano, famoso per le sue torri medievali e i paesaggi pittoreschi. Prosegui verso la regione delle Cinque Terre, dove cinque villaggi colorati arroccati sulle scogliere offrono viste mozzafiato sul Mediterraneo e deliziose escursioni costiere.
Nel sud Italia, Napoli attende con il suo ricco patrimonio culinario. Assapora l'autentica pizza napoletana ed esplora il centro storico prima di dirigerti verso la Costiera Amalfitana. Questa splendida costa, con città come Positano e Amalfi, offre viste spettacolari e un rifugio rilassante in riva al mare.
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Scegli Thrifty per il tuo viaggio in Italia?
Noi di Thrifty ci impegniamo a fornire servizi di noleggio auto a Cagliari che migliorino la tua esperienza di viaggio. La nostra flotta ben tenuta garantisce una guida fluida e confortevole, sia che tu stia esplorando le vivaci strade di Cagliari o intraprendendo un viaggio panoramico attraverso l'Italia.
Prenota oggi stesso il tuo noleggio auto Thrifty
Pronto a partire per la tua avventura italiana? Prenotare con Thrifty è semplice e conveniente. Visita il nostro sito web per sfogliare la nostra gamma di veicoli e selezionare l'auto perfetta per il tuo viaggio. Con le nostre tariffe competitive e un servizio clienti eccezionale, il tuo viaggio attraverso l'Italia sarà piacevole e memorabile.
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crazygamecommunity · 7 months ago
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Mcfly Tech e lo sviluppatore Federico Moreno Breser hanno annunciato Bogdan's Cross, un gioco d'azione e avventura medievale per PC (Steam), in arrivo nel 2025.
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personal-reporter · 1 year ago
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Festa del libro medievale e antico 2023 di Saluzzo
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La terza edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, la manifestazione per adulti e ragazzi dedicata alla cultura e storia medievale attraverso romanzi, saggi, fantasy, lezioni, musiche e performance, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e dalla Città di Saluzzo, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. si terrà dal 20 al 22 ottobre. Il tema di questa edizione sarà il viaggio nel Medioevo,  affrontato sotto diversi aspetti, inteso come itinerario da intraprendere per spostamenti pratici o per necessità di lavoro e commerciali; come desiderio di scoperta e avventura, sfida per il superamento di confini e condizioni; fantastico, epico e cavalleresco; o spirituale e mistico in un periodo di fervente religiosità, oltre a i pellegrinaggi militari di conquista che furono le crociate in Terra Santa. Tra i protagonisti ci saranno l’antropologo Marco Aime sul pellegrinaggio medievale alla Mecca del Sultano del Mali; il critico d’arte Nicolas Ballario sulle influenze del Medioevo nell’arte contemporanea; il monaco e saggista Enzo Bianchi sulla vita dei monaci; l’autrice Nicoletta Bortolotti su Christine de Pizan (1364-1430), prima scrittrice europea e; la regina degli scacchi Marina Brunello; lo storico Federico Canaccini sul viaggio dei pellegrini per il primo Giubileo della storia; lo scrittore Fabio Genovesi su Cristoforo Colombo; lo youtuber Roberto Mercadini con uno spettacolo su Orlando Furioso; le medieviste Beatrice del Bo (sui viaggi immaginari nei cieli medievali) e Laura Ramello (sui viaggi dei cavalieri), l’insegnante di filosofia e youtuber Matteo Saudino  sulla filosofia medievale e lo scrittore e critico letterario Domenico Scarpa, oltre a il medievista Amaury Chanou, il giornalista Leonardo Bizzaro; l’ingegnere Sergio Beccio con il professor Nuccio Gilli, l’autore Aldo Squillari, il compositore e giornalista Davide Riccio, lo studioso di storia Joseph Rivolin, l’insegnante e scrittore Pasquale Natale; l’insegnante e autrice Ivana Melloni; lo storico Ezio Marinoni. Non mancheranno la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con lo spettacolo dedicato a Marco Polo; il Coro Gregoriano Haec Dies di Alba con un concerto di canti gregoriani; il Marchesato Opera Festival con concerti di musica classica; il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con un’azione collettiva per i più piccoli; il Teatro Liquido – Barcelona, grazie alla collaborazione con EstOvest Festival; sbandieratori, gruppi e rievocatori storici, trampolieri, giocolieri, cantastorie, giullari, saltimbanchi, danzatori che animeranno tutta la città. Inoltre gli esercizi commerciali  di Saluzzo esporranno nelle loro vetrine titoli di libri selezionati sul tema del viaggio, dalla saggistica alla narrativa, dal fantasy ai libri antichi per una bibliografia medievale che confluirà nel Fondo del libro medievale in continua espansione, nato con la prima edizione della Festa, custodito dalla Biblioteca civica di Saluzzo Lidia Beccaria Rolfi.  per la fruizione libera e gratuita. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuiti, a eccezione dello spettacolo di Roberto Mercadini e dello spettacolo Marco Polo di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Read the full article
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solisjetflights · 1 year ago
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5 Delle Migliori Destinazioni Sciistiche In Europa
Se siete appassionati di sci con il gusto del lusso, vi aspetta una sorpresa. In questo esilarante viaggio attraverso le meraviglie innevate dell’Europa, esploreremo cinque delle migliori destinazioni sciistiche che non solo accenderanno la vostra passione per le piste, ma eleveranno anche la vostra esperienza di viaggio a nuove vette – letteralmente! Mentre ci imbarchiamo in questa avventura, tenete presente che non stiamo parlando del tipico viaggio sugli sci; ci stiamo immergendo nel mondo dei viaggi d’élite tramite il noleggio di jet privati. Quindi, allacciate le cinture di sicurezza, perché stiamo per partire per un’avventura sulla neve e ad alta quota come nessun’altra. 
Sia che siate sciatori esperti o che vogliate semplicemente sperimentare la magia delle montagne, queste destinazioni sciistiche europee vi lasceranno sicuramente senza fiato, sia per i paesaggi mozzafiato che per il lussuoso viaggio per raggiungerle. Preparatevi a scoprire un nuovo livello di sci, mentre vi sveliamo le gemme nascoste delle Alpi, dei Pirenei e non solo. È il momento di sciare come un VIP nel cuore dei parchi giochi innevati d’Europa.
Courchevel, Francia:
Courchevel, incastonata nelle Alpi francesi, è rinomata per la sua opulenza e le sue eccezionali condizioni sciistiche. Facendo parte del vasto comprensorio sciistico Les Trois Vallées, offre una serie di piste adatte a tutti i livelli. Ciò che distingue Courchevel sono i suoi servizi di lusso, tra cui chalet di alto livello, ristoranti stellati e boutique di design. Viaggiare qui con un jet privato a noleggio assicura un viaggio senza interruzioni e con stile, dando il tono giusto al vostro ritiro in montagna.
St. Moritz, Svizzera:
Moritz, situata nel cuore delle Alpi svizzere, trasuda eleganza e raffinatezza. È una destinazione preferita dall’élite per la sua atmosfera chic, le stazioni sciistiche di livello mondiale e le possibilità di shopping di alto livello. Le piste da sci intorno a St. Moritz offrono un mix di piste impegnative e terreni più rilassati, rendendole ideali sia per gli sciatori esperti che per quelli alle prime armi. Arrivare con un jet privato a noleggio non solo permette di risparmiare tempo, ma aggiunge anche un ulteriore livello di lusso alla vostra esperienza a St.Moritz.
Kitzbühel, Austria: Kitzbühel, una pittoresca cittadina austriaca, vanta un ricco patrimonio sciistico. È forse più conosciuta per la discesa libera di Hahnenkamm, una delle più impegnative del mondo dello sci. Oltre alle piste adrenaliniche, il centro storico medievale di Kitzbühel emana fascino e storia. Viaggiare qui con un jet privato a noleggio vi garantisce la libertà di personalizzare il vostro itinerario e di godere di trasferimenti continui in questo gioiello austriaco.
Zermatt, Svizzera:
Zermatt è un gioiello svizzero sullo sfondo dell’iconica montagna del Cervino. Ciò che distingue Zermatt è il suo impegno a preservare l’ambiente, rendendolo un villaggio senza auto. Lo sci qui è eccezionale, con una varietà di terreni adatti a tutti i livelli. Il noleggio di jet privati per Zermatt assicura un viaggio confortevole e privo di stress, permettendovi di immergervi completamente nello splendido scenario alpino.
Chamonix-Mont-Blanc, Francia:
Chamonix-Mont-Blanc è una mecca per sciatori e snowboarder esperti. Situata nelle Alpi francesi, offre terreni impegnativi e viste mozzafiato sul Monte Bianco, la vetta più alta dell’Europa occidentale. Oltre allo sci, Chamonix è un paradiso per gli alpinisti e gli appassionati di outdoor. Optare per un jet privato a noleggio per Chamonix garantisce un’esperienza di viaggio flessibile, in modo da poter sfruttare al massimo la vostra avventura in questo paradiso alpino.
L’Europa offre una serie di destinazioni sciistiche eccezionali, ognuna con un fascino e delle attrazioni uniche. Che siate attratti dall’ambiente raffinato di Courchevel, dall’eleganza di St. Moritz, dalla ricca tradizione sciistica di Kitzbühel, dall’attenzione all’ambiente di Zermatt o dalla bellezza selvaggia di Chamonix-Mont-Blanc, c’è un rifugio alpino perfetto per ogni viaggiatore esigente.
Raggiungere queste destinazioni con un jet privato a noleggio aggiunge un ulteriore livello di lusso e comodità alla vostra esperienza sciistica. Non solo consente di risparmiare tempo, ma assicura anche un viaggio senza interruzioni, permettendovi di concentrarvi sul brivido delle piste e sulla bellezza dei paesaggi circostanti.
Indipendentemente dalla destinazione sciistica europea scelta e dal modo in cui ci si arriva, una cosa è certa: vi aspetta un’avventura invernale indimenticabile in alcuni degli scenari montani più mozzafiato del mondo. Che siate sciatori esperti o alle prime armi, le stazioni sciistiche europee hanno qualcosa da offrire a tutti, il che le rende la scelta migliore per le fughe invernali. Preparatevi quindi a scendere sulle piste, ad assaporare la cucina gourmet e a godervi lo splendore delle Alpi europee durante il vostro prossimo viaggio sugli sci con un jet privato a noleggio.
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giancarlonicoli · 1 year ago
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19 ago 2023 19:11
“COME DICEVA MIO PADRE, ME DEVONO SOLO IMPARA’ A MORI’” – LE FRASI CELEBRI DI CARLETTO MAZZONE, MORTO OGGI A 86 ANNI: “LA TECNICA È IL PANE DEI RICCHI, LA TATTICA È IL PANE DEI POVERI” – LO STORICO LITIGIO CON VARRIALE “SONO SEMPRE STATO UN CANE SCIOLTO. AVANTI TUTTA, COME UN NAVIGATORE SOLITARIO. MAI AVUTO PADRINI, NÉ SPONSOR. MAI FATTO PARTE DI LOBBY DI POTENTI DIRIGENTI, MAI GODUTO DEL FAVORE DI GIORNALISTI CONDISCENDENTI O DI RACCOMANDAZIONI…” – L’INATTESA POPOLARITÀ SOCIAL GRAZIE AL NIPOTE ALESSIO - VIDEO -
Biografia di Carlo Mazzone
Da www.cinquantamila.it – la storia raccontata da Giorgio Dell’Arti
Carlo Mazzone, nato a Roma il 19 marzo 1937 (85 anni). Ex allenatore di calcio. Ha il record delle panchine in Serie A, 795 (strappato nel 2006 a Nereo Rocco, che era arrivato a 787). «Io sono come Trap, solo che i miei scudetti sono le salvezze».
Vita
Difensore, cresciuto nella giovanili della Roma, dopo una stagione con il Latina in Prima divisione tornò con i giallorossi ed esordì in Serie A il 31 maggio 1959 (Fiorentina-Roma 1-1). Due sole presenze con la Roma. Poi una stagione con la Spal e nove con l’Ascoli (219 partite e 11 gol)
• «È sbarcato il 17 ottobre 1960 a Ascoli da giovane calciatore. “Ero un ragazzo, mi chiamò il presidente della Roma, Anacleto Gianni. ‘Carlo devi andare a giocare a Ascoli, ti servirà per crescere, poi torni alla Roma’. Non sapevo neanche dov’era Ascoli. Attraversai Piazza del Popolo, rimasi colpito dalla sua bellezza e tra me e me dissi: Ao’, ma qui è bello come a Roma”» (Guido De Carolis)
• «La mia maestra è stata la sfortuna che ha mi troncato la carriera di calciatore dell’Ascoli facendomi fratturare la tibia e cambiare mestiere restando nel mondo che amavo. Il male fisico mi ha insegnato tanto, da uomo e da calciatore. Ma la mia fortuna fu Rozzi, il presidente bravo, serio, intelligente e buono che fermò la mia disperazione dicendo: “Carlo, non ti preoccupare, guarito o no starai sempre con me”, e mi dette la guida della squadra in Serie C, con piena responsabilità, “Fai tu”, e io feci C,B,A, che bella avventura, che soddisfazione...”» (a Italo Cucci)
• «Il suo mondo (anche oggi) è Ascoli, la stessa città di un altro grandissimo sanguigno allenatore, il professor Carlo Vittori, il mentore di Pietro Mennea. E infatti i due per un certo periodo lavorarono addirittura insieme nel calcio. Ad Ascoli e alla Fiorentina: Mazzone allenatore, Vittori preparatore. Il datore di lavoro di Mazzone è Costantino Rozzi, un costruttore rampante che va in panchina accanto a Mazzone, sobbalzando a ogni tiro, e con i calzini rossi perché portano fortuna.
L’Ascoli di quegli anni torna a essere una roccaforte medievale, Rozzi e Mazzone sono due signori feudali che comandano e hanno potere, e vincono, e stanno lassù dispettosi e spudorati tra i grandi. Ad Ascoli, con Mazzone e subito dopo, arriva gente come Anastasi, Brady, Bruno Giordano, Dirceu, Casagrande, Bierhoff. Mazzone è il signore di un’Italia sfacciata e ambiziosa che va da Ascoli a Catanzaro, da Bologna a Lecce, da Pescara a Cagliari, da Perugia a Brescia a Livorno. Un’Italia che testardamente pretende e ottiene la Serie A con lui» (Fabrizio Bocca)
• «Ha messo assieme soltanto due promozioni in Serie A (Ascoli 1974 e Lecce 1988) e una promozione in B (Ascoli 1972). La grande occasione arrivò nel triennio alla sua amatissima Roma, dal 1993 al 1996: ma era solo una Rometta (“M’avete dato una Formula 1, sì: ma con le ruote sgonfie”, disse poi) e il miglior risultato furono due quinti posti. Anche a Perugia, nel 2000, non vinse lo scudetto (come avrebbe potuto?) ma lo veicolò alla Lazio, paradossale per un ultrà romanista come lui, battendo la Juventus sotto il diluvio» (Francesco Zucchini)
• «Un uomo capace di unire e lasciare un bel ricordo in ognuna delle 12 squadre allenate in Italia. Un signore pulito, in un calcio spesso torbido. Un mago delle salvezze impossibili, un eccezionale scopritore di talenti.
Fu lui a lanciare un Francesco Totti appena sedicenne nella Roma, fu lui a spostare Andrea Pirlo davanti alla difesa, regalandogli poi una straordinaria carriera. Fu lui a recuperare Roberto Baggio, a donargli gli ultimi eccezionali anni di calcio. Un allenatore amato dai più grandi, anche dal miglior tecnico del mondo, Pep Guardiola che mentre vinceva tutto il possibile con il Barcellona, non si è mai dimenticato di invitarlo.
Mazzone era a casa, pochi giorni prima della finale di Champions 2009 tra Barça e Manchester United. “Nonno, corri c’è Guardiola al telefono – mi dice mio nipote –. Chi è? Chiedo. ‘Mister, sono Pep’. Sì e io Garibaldi. E invece era lui che mi invitava alla finale a Roma”, raccontò anni fa Mazzone. Quello di Guardiola erano affetto e riconoscenza per gli anni insieme a Brescia» (Guido De Carolis)
• «Nel 2001 il destino di Mazzone incrociò quello di un giovane Pirlo. Succedeva a Brescia, tappa intermedia di una carriera ancora incellophanata, cinque mesi di parentesi tra le incomprensioni all’Inter e l’esplosione al Milan. Pirlo passa al Brescia alla fine del mercato di gennaio, Mazzone ricorda: “Lo arretrai e lo piazzai davanti alla difesa, gli spalancai un mondo nuovo. Era il suo ruolo, era lì che doveva giocare. Prima era un trequartista come tanti, diventò il regista più forte del mondo. Ma non per merito mio, eh”» (Furio Zara)
• È passata alla storia la sua corsa sotto il settore occupato dai tifosi dell’Atalanta, dopo il 3-3 del Brescia, il 30 settembre 2001. «E chi se lo scorda quel derby, poi proprio io che certe sfide ne ho affrontate tante, a Roma e non solo. E quel giorno nun me lo dimentico, magari ve sembro rimbambito ma nella mia capoccia ce sta’ tutto...
Noi andammo in vantaggio con Baggio, forse festeggiammo troppo e infatti l’Atalanta ce ribaltò e se portò sul 3-1. In campo era una battaglia, ma me dava più fastidio sentire già a fine primo tempo dalla curva dei bergamaschi i cori beceri che mi trafissero er core: “Carletto Mazzone romano de merda, Carletto Mazzone figlio di puttana” e altro ancora. Non lo accettai, soprattutto pensando alla mia povera mamma che mi era morta giovanissima fra le braccia.
Me venne il sangue agli occhi perché non era solo un’offesa nei miei confronti, si volevano colpire i miei affetti. Dissi al mio vice Menichini: “Nun ce sto, nun ce vedo più, me stanno a fa’ impazzì de rabbia. Mo’ vado e li meno... Andai dal quarto uomo e gli dissi: “Stamme bene a senti’, tu devi scrive’ tutto sul tuo taccuino, perché mo t’avviso che sto fori de testa. Se pareggiamo scrivi tutto.
Proprio in quel momento Baggio segnò il 2 a 3 e già lì fu difficile sta’ zitto. Mi rivolsi alla curva dell’Atalanta e mi scappo una frase: “E mo se famo il 3 a 3 vengo sotto lì da voi…”. Me l’aspettavo, me stavo già preparando. Al gol del 3-3 cominciai a correre verso quella curva con il pugno chiuso, più correvo e più urlavo “Mo arivo, mo arivo…”. Il mio vice Menichini provò a fermarmi ma ormai nun ce stavo più colla capoccia, avevano toccano i miei sentimenti più cari.
Mi trovai davanti alla rete, fu allora che capii e mi fermai. Poi andai da Collina e gli dissi: “Buttame fori, me lo merito. Però sui giornali mi trattarono come un vecchio rimbambito, e io col sorriso dissi che era tutta colpa del mio fratello gemello. E pure de Baggio che aveva fatto tre gol» (a Giulio Mola). Per quella corsa fu squalificato per cinque partite
 • «Io ho sempre fatto un calcio che chiamo “di conseguenza”. Mi spiego: il grande cuoco dà il meglio di sé preparando il grande piatto con quello che ha. Se avevo gente che sapeva giocare, giocavamo. Se avevo gente di corsa, si correva... Non puoi fare il 4-4-2 a prescindere se non hai gli esterni d’attacco. Ma poi quelli che inventano il calcio sono altri...» (a Tuttosport)
• Ha interpretato sé stesso nel film L’allenatore nel Pallone 2 (regia di Sergio Martino, 2008). con Lino Banfi
• Nel 2019 l’Ascoli gli ha intitolato la Tribuna Est dello stadio Del Duca
• Sposato dal 7 luglio del 1963 con Maria Pia. «Una donna sempre allegra da cui ha avuto Sabrina e Massimo, il figlio che l’accompagnava ovunque in giro per l’Italia: da Lecce a Brescia, passando per gli anni alla Roma e fino all’ultima tappa al Livorno nel 2006. Poi Carlo è diventato nonno con i nipoti Vanessa, Alessio (di fatto il suo social media manager) e Iole. Infine Cristian, l’ultimo arrivato che l’ha reso bisnonno» (Guido De Carolis). Mazzone e la moglie vivono ad Ascoli, nel quartiere Monteverde.
Processi
Dal 1975 al 1978 sulla panchina della Fiorentina, è finito tra gli indagati per la morte del calciatore Bruno Beatrice, avvenuta nel 1987, a soli 39 anni, per una leucemia che secondo una perizia disposta dal pm potrebbe essere stata causata da una terapia con raggi Roentgen fatta al giocatore nel 1976 per curare una pubalgia (accusa: omicidio preterintenzionale).
Difesa di Mazzone: «Arrivai a Firenze che avevo solo 38 anni, ero un tecnico emergente che i raggi Roentgen non sapeva neppure cosa fossero. Solo 20 anni fa ne ho conosciuta l’esistenza. Non ho mai interferito con le scelte dello staff medico, se lo avessi fatto non sarei stato un buon allenatore, a Coverciano ci insegnano la tattica non la medicina». Nel gennaio del 2009 la procura di Firenze ha archiviato il caso, caduto in prescrizione.
Soprannomi
«Alla vigilia di una difficile sfida contro la Juventus, il giornalista romano Alberto Marchesi, suo amico, inviato del Corriere dello Sport, va in Calabria a osservare gli allenamenti del Catanzaro. Al termine della seduta va da Mazzone e gli dice: “Ma sai che siete proprio bravi. Secondo me con la Juve potete pure vincere”. Carletto si illumina e parte la battuta: “Magara!”. “Magara – spiegherà poi – in romano significa ‘magari’, ma un ‘magari’ che dici di fronte ad una prospettiva davvero bella”. Tornato a Roma, Marchesi scrive l’articolo per il Corriere dello Sport, e fin dalle prime righe chiama l’amico Mazzone “Er Magara”. Il Catanzaro bloccherà sullo 0-0 la Juventus e quel soprannome da quel momento in poi accompagnerà Mazzone per il resto della carriera» (Paolo Camedda).
Frasi
«La tecnica è il pane dei ricchi, la tattica è il pane dei poveri»
• «Come diceva mio padre, me devono solo impara’ a mori’»
• «L’angoscia, lo stress, quelli li conosco solo io»
• «“Amede’, quante partite hai fatto?”. “350, mister”. “E quanti gol?”. “Quattro, mister”. “E allora ’ndo cazzo vai”» (al terzino della Roma Amedeo Carboni, che aveva la tendenza ad avanzare troppo)
• «Battere la Roma? È mio dovere provarci. Ma è come uccidere la propria madre»
• «Guardi, uno che ha fatto Ascoli-Sambenedettese credo che, sul piano dell’intensità emozionale, abbia provato tutto» (a proposito del derby di Roma)
• «Sono sempre stato un cane sciolto. Avanti tutta, come un navigatore solitario. Mai avuto padrini, né sponsor. Mai fatto parte di lobby di potenti dirigenti, mai goduto del favore di giornalisti condiscendenti o di raccomandazioni» (in uno storico litigio in diretta tv con Enrico Varriale).
Social
Inattesa popolarità sui social network grazie al nipote Alessio che dal 2021 gestisce i profili Instagram, Facebook e Twitter del nonno. «Ha festeggiato gli 84 anni postando una foto davanti a un cabaret di zeppole alla crema, il dolce per la festa del papà. Il web è impazzito. L’immagine, come usa dire, è diventata virale.
Sor Carletto si è commosso: “Grazie a tutti per gli auguri, grazie per esserci sempre anche a distanza di tanti anni! Il bello di questa pagina è sentire il vostro affetto nei miei confronti! Non smetterò mai di ringraziarvi! Grazie. Vi voglio bene”» (Guido De Carolis).
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patrizio-ag · 2 years ago
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https://davventura.altervista.org/hillsfar-e-dintorni/ escludendo rarissime #fortezze di dimensioni eccezionali posti in luoghi inaccessibili, l’ambiente di una #cittàmedievale, o #Fantasy-medievale, non sarà mai completo senza i suoi luoghi circostanti. #Hillsfar non fa eccezione neanche in questo, infatti la prima immagine del #videogioco è una mappa che riproduce il €contado della città. È ancora troppo presto – per me in primo luogo che scrivo gli articoli un passo alla volta mano a mano proseguo nell’#avventura e nelle letture – per fare un #Tourcompleto di tutte le località https://www.instagram.com/p/CpZ_UTYocQT/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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"Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni": Un viaggio avvincente nel cuore del Medioevo. Recensione di Alessandria today
Marcello Simoni firma un capolavoro del thriller storico, ricco di enigmi, misteri e avventure.
Marcello Simoni firma un capolavoro del thriller storico, ricco di enigmi, misteri e avventure. La trama: tra reliquie e segreti millenari Nel romanzo “Il mercante di libri maledetti”, ambientato nel XIII secolo, l’autore Marcello Simoni intreccia abilmente storia e mistero. Tutto ha inizio nel 1205, quando padre Vivïen de Narbonne, in fuga da misteriosi cavalieri mascherati, protegge un…
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merrowloghain · 4 years ago
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08.11.76 Pressi Foresta Proibita / Capanna Guardiacaccia - Hogwarts
«Ti lagni sempre che non ti offro mai avventure»  «Quindi oggi ti regalo un`avventura»
«Vuoi fo-»rtunarti «un`altra zucca?»
Poi sorride, facendole segno con il dito verso «La torta» La torta, maiuscolo. La torta di mele preparata da Jude e lasciata incautamente a raffreddare sul davanzale della sua finestra. Ecco cosa intende rubare «Lui se ne può fare un`altra. Tanto mica è il suo compleanno»
Acquattati dietro le fratte, ecco quindi che il Grifondoro se ne esce con quell`idea, facendole corrucciare la fronte non appena indica «La tort- ma tu sei un genio!» bisbiglia infiammata di sacro ardore, che si riflette negli occhioni chiari con un intento inequivocabile d`approvazione, trattenendosi dall`atterrarlo lì dov`è per renderlo un quattordicenne felice. Torna a fissare la torta, con la stessa espressione che avrebbe uno Kneazle davanti ad un topino enfatico ignaro del suo destino segnato «Si, è vero. E poi la torta di Jude dicono che sia buonissima. Senza contare che io mangio solo torta di mela come dolce: tutto il resto mi fa schifo.» insomma, Jude, è deciso. Si volta verso Tristan, un sorriso affilato sul volto spigoloso «Come procediamo? Ci nascondiamo da zucca in zucca e poi ci appiattiamo contro il lato della capanna?»
«Facciamo una gara a chi la prende prima. Tu a piedi, ed io con la magia»
«Ah-ah! Saresti un po` troppo veloce con la magia, tu. Qui ci vuole un gioco di squadra. Dovremmo capire se Jude è in casa...» «Dai, proviamo!» ed è su questo pensiero che si concentra, focalizzandosi sulla torta messa là sul davanzale, alla mercè di ladri di galline come loro: s`immagina la torta staccarsi dal suo ripiano, iniziare a levitare e muoversi per venirle incontro, come se scorresse su un`invisibile funicolare. Bacchetta puntata in direzione dell`obiettivo, e movimento a scatti ascendenti per completare un tutto con un «Mòbilicòrpus!» a voce bassa, stando ben attenta «Se esce fuori Jude, devi distrarlo, Gringo!»
Del fumo esce dal comignolo della capanna di forma quantomeno atipica, di legno e pietra, con quel bel tetto fin troppo imponente. Dalla finestrella incriminata, quella con il bottino di caccia di... ah no, con l`odorosa e invitante torta della nonn-, del Guardiacaccia. Dicevamo, oltre i vetri di quella finestrella, lo strizzare d`occhi di Tris non si farà sfuggire il sentore di un lovale illuminato, oltre cui... passa proprio la stazza imponente del Benbow. Ansia. Ma no, è di spalle e sembra defilarsi in pochi istanti. Ignaro di tutto. Sì, perché intanto la povera torta di mele sta fluttuando infedele verso la postazione dei due Studenti. Con calma eh. Ma chi va piano va sano e va lontano. Poi, a metà strada, non passa inosservato, sebbene vagamente ovattato, un abbaiare possente e tra l`eccitato e il preoccupato. Prima quello, poi sbuca da dietro il vetro chiuso della finestrella il musone di un cane, l`inconfondibile bovaro del bernese che sta quasi sempre alle calcagna del padrone. Lingua a penzoloni, zampotte a sostenerla in un`intuibile posizione eretta umana, mentre il tartufo si schiaccia comicamente al vetro, creando condensa, appannandole quindi pure la visuale. Sembra stia fissando il punto in cui c`era la torta, ora lasciato tristemente vuoto. Abbaia di nuovo, volge il capo verso l`interno della casupola, come a richiamare l`attenzione di qualcuno.
Tristran avrà anche la corporatura da palo, ma, a far da palo, lascia un po` a desiderare. Il sorriso spensierato che reca in volto evanesce difatti all`improvviso al passaggio della sagoma-formato-frigo «Oh cazz...» impreca sottovoce, e gli ha detto proprio Felix, in questo caso, dato che fortunatamente Jude gli dà le spalle. Neanche il tempo di nascondersi dietro il tronco, e il cagnolone sembra aver fiutato profumo di crimine «Giù!» bisbiglia concitato il Grifondoro, accucciandosi veloce al suolo e cercando di portare anche Merrow con sé, strattonandola per il maglione. A metà strada tra isteria e divertimento, che la situazione è davvero paradossale, si fruga addosso per impugnare di nuovo la bacchetta. Agisce di istinto, cercando uno spiraglio tra le frasche attraverso il quale prendere la mira verso la casupola, puntando nello specifico alla finestra dietro alla quale il cane si sta agitando. Agita la bacchetta da sinistra verso destra «Mùto, Mùto!» dice velocemente, nel tentativo di esortare la trasfigurazione del vetro in dura e fredda pietra, come quella in cui è realizzata Hogwarts. Dura, fredda, e soprattutto non più trasparente, cercando di oscurare almeno per un po` la vista sull`esterno agli abitanti della casa. Non proprio il migliore dei piani, ma qua si vive improvvisando.
Concentrata com`è sulla torta, sebbene il suo incantesimo non abbia bisogno che lei mantenga nessun contatto visivo ora che la torta le si sta avvicinando, per poco non crepa quando il Grifondoro la strattona per il maglione dalla scollatura tonda ed ampia, quasi mezzo denudandola se non fosse per il mantello che la copre dignitosamente, facendola finire a carponi per terra, praticamente "sfrigolando" una risata che trattiene a malapena quando Tristan comincia quello strano tuca-tuca tornando bacchetta in mano. «Mùto? Ma sei s-» non lo sapremo mai, perchè l`incanto del terzino va a buon fine, con quel vetro che diventa pietra ad ovattare appena il suono del cagnone al di là, con i suoi uggiolii da snitch infame «Porco Gramo! Corri!» che? Lei cercherebbe quindi di scattare in avanti, fuori dalla sua copertura ma sempre bassa, tentando di non risultare un bersaglio facilmente individuabile se Jude dovesse per caso palesarsi dalla porta della capanna. Cerca di raggiungere l`agognata torta, e solo quando questa sarebbe tra le sue mani al sicuro, punterebbe la bacchetta verso d`essa per pronunciare un veloce «Finìte Incantàtem!» tutto concitato, nella speranza di cercare presto dove nascondersi, tentando d`individuare persino la figura di Gringo per potersi coordinare a vista verso il DOVE fuggire. Perchè decisamente i due, non sono Corvonero.
Il vetro diventa pietra e l`abbaiare della cagnolona si tramuta in una sorta di importante piagnisteo ovattato, che forse i due Studenti faranno pure fatica a sentire tra la confusione e la pietra insieme al legno che costituiscono la divisione tra loro e l`interno della capanna. Ad un tratto è evidente come sonora la malagrazia con cui la porta d`ingresso in solido legno viene spalancata, rivelando un pezzo della mobilia dell`abitazio-... ah no, è il Guardiacaccia con un`espressione stralunata in viso. Maglione verde bosco infilato nei pantaloni pesanti e marroncini, a vita alta, con le bretelle ciondoloni lungo le cosce e una grande presina-guanto a scacchi bianchi e arancioni infilata nella mano destra. Si è fermato sull`uscio, cercandosi attorno con lo sguardo. Merrow è stata veloce, c`è da dire, e Jude riesce affettivamente ad acciuffarla con lo sguardo incredulo e le sopracciglia che balzano in alto quando sta ormai battendo in ritirata con i bottino al sicuro. Ci mette pure mezzo secondo per realizzare quello che sta vedendo, per rendersi davvero conto che a quanto pare c`è quella che assomiglia ad una studentessa che sta cercando di svignarsela con fare un pò strano. Quel mezzo secondo di ritardo è seguito dalla mano con il guanto-presina a sollevarsi a lato della bocca ad accompagnare un « Eeehi! » che suona più spiazzato ed interrogativo che altro. Se non fosse per l`inconsapevole minacciosità che un pò ci infonde una voce perfettamente consona alla stazza piuttosto intimidatoria che si porta dietro come un fardello. Ma al peggio non c`è mai fine, e nemmeno alla fortuna di quei due marmocchietti. Sì, perché quell`urlo gli si strozza evidentemente in gola quando un cane-bisonte si mette in testa di voler oltrepassare la porta già ingombrata dal ragazzone, caricandolo praticamente al ginocchio in un`esuberante gambagigia che non lo fa cadere a terra. No. Peggio, lo fa armeggiare e agganciare alla porta come nel peggiore dei film comici per qualche istante, fino a che non piomba comunque con il sedere per terra. Dopo uno spettacolino niente male ma evitandosi un livido sul sedere.
Scemo? Sì, sicuramente lo è, ma quell`incantesimo è davvero la prima cosa che gli è passata per la mente. Stringe la bacchetta vicino al corpo, tenendosi pronto a lanciare qualche altra magia se necessario, intanto che approfitta dello squarcio tra le fronde per continuare a spiare la situazione. Poi Merrow esce allo scoperto e lui suda freddissimo, ma l`eventualità di essere beccati lo colma di eccitante umorismo in egual misura, costringendolo di nuovo a soffocare una risata dietro al dorso della mano libera. Corre via? Ovviamente no, non abbandonerà la nave prima del tempo, tantomeno la sua compagna. Anche perché sarebbe un po` difficile scappare, con i muscoli della pancia dolorosamente contratti, nello sforzo di trattenere la brutta sghignazzata che quel teatrino tra Jude e il cane vuole strappargli a ogni costo. Con le lacrime agli occhi, tenta di intercettare come può il nuovo nascondiglio scelto dalla ragazza; le fa cenno con una mano per attirarne l`attenzione, indica la propria bacchetta, e infine cerca di mimare con le labbra la parola: Fulmen. Una strategia che equivale a mettere i manifesti, sì, ma almeno dovrebbe concedergli qualche secondo prezioso per fuggire. Tristran lancia un`occhiata alla cagnolona trotterellante, un po` dispiaciuto. Quindi alza la bacchetta verso l`alto, bisbigliando «Fùlmen» mentre strizza gli occhi, così da sfuggire all`eventuale bagliore accecante. Conta un secondo. Poi riapre gli occhi, si rimette in piedi, e, senza attardarsi a controllare lo stato di Jude e del cane, si lancerebbe in corsa verso l`uscita dell`orto nel tentativo di levarsi di torno.
Il giovane guardiacaccia tuona quel richiamo, ma lei si acquatta per un secondo cercando di non esser individuata, guardandosi attorno, per poi assistere a quello sfondamento medievale che la cagnolona porta ai danni della gamba del povero Jude. Merlino impastoiato, lei praticamente sta soffocando dal ridere, ed al tonfo che l`altro fa per terra, deve premersi con forza l`avambraccio sinistro sulla bocca, per evitare di venir scoperta, gli occhi colmi di lacrime d`isteria ilare: ci dispiace, Benbow, ma ci hai appena regalato una visione che sicuramente sarà buona per produrre un Patronus, un giorno. Nota con la coda dell`occhio lo sventolare di mano di Gringo, rimanendo ferma un secondo per leggere quel labiale infamissimo, che le fa spalancare occhi e bocca come una trota, prima di chiudere entrambi con uno scatto, stringere le palpebre e le labbra tra loro, nemmeno servisse l`apnea per salvarsi da quello che percepisce come un lampo accecante, da cui probabilmente si sarà salvata grazie alla coordinazione criminale oramai brevettata, tra lei e l`altro Grifondoro. Povera Penny, di cui lei si cura a malapena, gettando una brevissima occhiata in direzione sua e del malcapitato padrone, prima di scattare veloce come un boccino in direzione di Gringo, coperta da quei preziosi secondi di confusione per battere in ritirata dietro Tristran, lasciando le due povere bestie (?) al loro fato infausto.
.oOo.
«Mi piaci. Come persona, come amico, come tutto.» deglutisce un secondo, scrutandone l`espressione sul viso «E...» nemmeno stesse prendendo la rincorsa, mordicchiandosi il labbro inferiore «Ti voglio bene, Tristran.»
«Come siamo sentimentali, oggi...»
«Nah, volevo solo dirtelo. Una volta sola.»
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incantalibriblog · 6 years ago
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6 Febbraio - "Benjamin Bessòn. Alla Ricerca del Tesoro dei Catari" di Carragh Sheridan Link Amazon.it https://amzn.to/2BlTj4W Link Amazon.com https://amzn.to/2t92T6J Titolo: Benjamin Bessòn. Alla ricerca del tesoro dei CatariAutore: Azione Avventura-Storia medievaleGenere: Contemporaneo M/M…
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sardegnapradio · 5 years ago
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Posted @withrepost • @andrea.pilloni 📌 Nuraghe e Chiesa di Santa Sabina - Silanus ~ ~ Il complesso è costituito da un nuraghe, un villaggio, una tomba di giganti e un pozzo sacro. La presenza della chiesa di Santa Sabina (di epoca medievale ma tuttora meta di devozione popolare) documenta la contiguità di testimonianze di epoche diverse e la persistenza del carattere di sacralità del luogo da tempi remotissimi fino ad oggi. Il nuraghe, monotorre (diametro m 12,60. altezza residua m 8,60), è realizzato con blocchi di basalto di grandi dimensioni, rifiniti con maggiore cura nelle parti alte del paramento. L'ingresso, orientato a sud (larghezza m 1,20. altezza m 1,82), immette in un corridoio (larghezza m 1,20. lunghezza m 5,00) con soffitto digradante verso l'ingresso alla camera e con pareti aggettanti. Nella parete destra del corridoio si apre una nicchia d'andito sub-rettangolare con porta trapezoidale architravata, mentre a sinistra è il vano-scala, con ingresso trapezoidale architravato (larghezza m 1.05, altezza m 2,37) e sezione ogivale (largezza media di m 1.00, altezza di m 3,88). la scala è percorribile fino all'attuale sommità della torre e presenta una feritoia rettangolare (m 0,30 x m 0,36). Il corridoio immette nella camera centrale, di pianta circolare (diametro m 4,15), che conserva la copertura a ogiva (altezza m 8,35) e tre nicchie in parete disposte a croce. Il nuraghe è databile al 1600-1000 a.C. Nell'area antistante il nuraghe e nei pressi della chiesetta di Santa Sabina sono individuabili le tracce del villaggio nuragico, costituito da capanne a pianta circolare. L'abitato fu riutilizzato in epoca romana. #storia #nuraghe #santasabina #silanus #preistoria #nuragico #landscape #paesaggio #lungaesposizione #longexposition #nikonphotos #landscapephotography #fotopaesaggi #fotografia #sardegna #sardinia #entroterrasardo #esplorazione #escursione #avventura #vacanze #viaggi #travel #nuvole #chiesa # (presso Nuraghe e Chiesa di Santa Sabina - Silanus) https://www.instagram.com/p/B5cTxaPKw6X/?igshid=18jf75mrf5c31
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enkeynetwork · 6 months ago
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