#aviazione internazionale
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
Tragedia nei cieli: il volo Azerbaijan Airlines colpito da un missile russo.
Un errore fatale nei sistemi di difesa russi mette in luce una drammatica vicenda nei cieli del Kazakistan.
Un errore fatale nei sistemi di difesa russi mette in luce una drammatica vicenda nei cieli del Kazakistan. Un nuovo capitolo tragico si aggiunge alla storia dei cieli internazionali. Fonti governative azere hanno confermato che il volo Azerbaijan Airlines 8432, precipitato nei cieli del Kazakistan, sarebbe stato colpito accidentalmente da un missile terra-aria lanciato dai sistemi di difesa…
0 notes
telodogratis · 4 months ago
Text
Aerospazio, Domenica torna a Pomezia "Aviation Yes": mostre e tavole rotonde sull'aviazione
(Adnkronos) – Domenica 13 ottobre torna a Pomezia (Roma) la kermesse internazionale Aviation Yes su aerospazio e aviazione, organizzata dalla manager e ricercatrice Uap Francesca Bittarello. L’appuntamento, giunto alla terza edizione con importanti patrocini istituzionali, prevede 11 mostre sul settore aerospazio e aviazione. “Non è stato facile -dice l’organizzatrice- riunire tante esposizioni…
0 notes
aresdifesa · 11 months ago
Text
"ldroSummit 2024-Seaplanes Raid & Tech Convention" a maggio a Gallipoli Un raduno internazionale di idrovolanti si svolgerà a maggio a Gallipoli (Lecce). E’ stato annunciato durante un conferenza presso la sede dell’Aero Club d’Italia a Roma per la presentazione del calendario degli eventi per il 2024 dell’associazione Aviazione Marittima Italiana, che celebra quest’anno il suo 20° anniversario. Il raduno, denominato “IdroSummit 2024 – Seaplanes Raid & Tech Convention”, vedrà la collaborazione con il gruppo Caroli Hotels e si svolgerà nei giorni dal 10 al 12 maggio a Gallipoli presso l’Hotel Bellavista Club e la pista dell’EcoResort Le Sirenè. Saranno presenti numerosi idrovolanti ultraleggeri provenienti dalla Scuola Italiana Volo di Cremona,
0 notes
flyeurope · 1 year ago
Link
0 notes
notiziariofinanziario · 1 year ago
Text
Vueling è stata premiata come Best Airline
Tumblr media
Molti membri della comunità globale di sviluppo delle rotte erano presenti alla ventottesima edizione della Routes World Awards, dando vita ancora una volta a una piattaforma di discussione che plasmerà il futuro del settore. Il premio è un riconoscimento per i vettori che hanno fornito un supporto significativo agli aeroporti e alle destinazioni nel generare una crescita economica sostenibile per le regioni coinvolte. Dà quindi valore al duro lavoro e all’impegno di Vueling nello sviluppo di un futuro più sostenibile per la compagnia aerea e i suoi partner, con un focus chiave su collaborazioni a lungo termine e rotte redditizie. Allo stato attuale, oltre l’85% delle nuove rotte di Vueling supera il limite critico dei tre anni, quando una rotta è generalmente considerata matura. “Siamo lieti di essere stati riconosciuti dalla Routes World Conference come la migliore compagnia aerea del 2023” – ha commentato Jordi Pla, Director Network Strategy and Long-Term Planning – “Questo premio è il risultato di un enorme sforzo collettivo all’interno del team di Vueling e testimonia il nostro impegno nel migliorare il modo in cui il settore affronta partnership e collaborazioni a lungo termine”. A proposito di Vueling Vueling, compagnia aerea parte del gruppo IAG, è una delle principali compagnie low-cost in Europa ed è un vettore chiave per le connessioni in Spagna. Inoltre, è leader presso l’aeroporto Josep Tarradellas di Barcellona-El Prat, sua base principale, e in altri mercati importanti come la città di Bilbao e tra la penisola iberica e le Isole Baleari e le Canarie.  Vueling si impegna costantemente nella crescita a livello internazionale, grazie ai suoi investimenti nelle basi di Londra Gatwick, Parigi Orly, Amsterdam, Firenze e Roma.  Per la stagione invernale, la compagnia ha una rete di 213 rotte a corto e medio raggio in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, operate con una flotta totale di 124 Airbus A319, A320, A320neo e A321.   In termini di sostenibilità e come parte di IAG, l’impegno di Vueling per l’ambiente è assoluto: la società si è impegnata a raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050 attraverso l’attuazione della strategia FlightPath Net Zero e a operare il 10% dei suoi voli con carburante per aviazione sostenibile entro il 2030.  Read the full article
0 notes
solisjetflights · 1 year ago
Text
Il Panorama Legale E Normativo Del Noleggio Di Jet Privati: Garantire Sicurezza E Conformità
l mondo dei jet privati a noleggio emana lusso, esclusività e convenienza. Volare in un jet privato offre un comfort e una flessibilità senza pari, consentendo ai passeggeri di aggirare i vincoli dei viaggi aerei commerciali. Tuttavia, il fascino del noleggio di jet privati è sostenuto da una complessa rete di considerazioni legali e normative che garantiscono la sicurezza, la protezione e la conformità delle operazioni. In questo articolo approfondiamo l’intricato quadro giuridico che regola il noleggio di jet privati, evidenziando le misure in atto per sostenere gli standard di sicurezza e mantenere la conformità normativa.
Quadro normativo
Un approccio a più Livelli
L’attività di noleggio di jet privati è soggetta a un quadro normativo completo che varia da Paese a Paese. Questo quadro comprende le normative internazionali, nazionali e locali, creando una struttura a più livelli progettata per garantire la sicurezza dei passeggeri, dell’equipaggio e del pubblico in generale.
Regolamenti Internazionali
A livello internazionale, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite, stabilisce gli standard e i regolamenti globali per l’aviazione civile. I regolamenti dell’ICAO coprono un’ampia gamma di aree, tra cui la progettazione e il funzionamento degli aeromobili, la gestione del traffico aereo e la sicurezza dell’aviazione. Questi standard costituiscono una base che gli Stati membri possono utilizzare per sviluppare i propri regolamenti in materia di aviazione.
Regolamenti Nazionali e Regionali
Ogni Paese sviluppa le proprie normative nazionali in materia di aviazione per garantire che gli standard ICAO siano attuati e adattati alle circostanze specifiche. Le autorità aeronautiche nazionali, come la Federal Aviation Administration (FAA) negli Stati Uniti o l’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) in Europa, sono responsabili dell’applicazione di queste norme. Queste autorità supervisionano vari aspetti del noleggio di jet privati, tra cui la certificazione degli aeromobili, le licenze dei piloti e le procedure di manutenzione.
Inoltre, organizzazioni regionali come l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) coordinano i regolamenti e gli standard di sicurezza in più Stati membri, armonizzando il panorama normativo e migliorando la sicurezza a livello transfrontaliero.
Aspetti Legali Fondamentali del Noleggio di Jet Privati
Certificazione dell’Aeromobile:
Gli aviogetti privati utilizzati per le operazioni di noleggio devono rispettare i rigorosi standard di certificazione stabiliti dalle autorità aeronautiche. Questi standard coprono aree quali la progettazione, le prestazioni, la manutenzione e le attrezzature di sicurezza.
Certificazione dell’Operatore:
Gli operatori di jet privati a noleggio devono ottenere un certificato operativo dalle autorità aeronautiche competenti. Il processo di certificazione prevede la dimostrazione della conformità agli standard di sicurezza, alle procedure di manutenzione, alla formazione dell’equipaggio e ai protocolli di risposta alle emergenze.
Licenza di Pilota:
I piloti che operano con jet charter privati devono essere in possesso di licenze e abilitazioni valide, specifiche per il tipo di aeromobile che pilotano. Queste licenze richiedono un addestramento rigoroso, ore di volo e valutazioni continue per garantire competenza e professionalità.
Sistemi di Gestione della Sicurezza:
Molte autorità aeronautiche richiedono agli operatori di jet charter privati di implementare sistemi di gestione della sicurezza (SMS). Un SMS è un approccio sistematico alla gestione dei rischi per la sicurezza e al miglioramento continuo delle prestazioni di sicurezza.
Requisiti Assicurativi:
Gli operatori di jet privati a noleggio sono in genere tenuti a stipulare un’assicurazione di responsabilità civile per coprire i potenziali rischi e le responsabilità associate alle loro operazioni. Questa assicurazione fornisce protezione finanziaria ai passeggeri, all’equipaggio e a terzi in caso di incidente.
Manutenzione e Ispezioni:
La manutenzione e le ispezioni regolari degli aviogetti privati sono imposte dalle autorità aeronautiche per garantire l’aeronavigabilità e la sicurezza operativa. Gli operatori devono seguire programmi di manutenzione approvati e tenere registrazioni dettagliate delle attività di manutenzione.
Garantire la Sicurezza e la Conformità
La sicurezza è fondamentale nel mondo del noleggio di jet privati. Il quadro normativo e regolamentare è concepito per creare una cultura della sicurezza e garantire che gli operatori rispettino standard rigorosi. Le misure chiave includono:
Verifiche e Ispezioni Rigorose:
Le autorità aeronautiche conducono regolarmente verifiche e ispezioni sugli operatori di jet privati a noleggio per valutare la conformità alle normative. Queste ispezioni riguardano tutti gli aspetti delle operazioni, dalla manutenzione degli aeromobili alla formazione degli equipaggi.
Formazione e Certificazione dell’Equipaggio:
I piloti e i membri dell’equipaggio di cabina devono sottoporsi a rigorosi processi di formazione e certificazione per garantire che siano qualificati a operare e fornire servizi sui jet privati.
Sorveglianza della Manutenzione:
Le autorità aeronautiche controllano attentamente le pratiche di manutenzione degli operatori di jet privati a noleggio. Ispezioni e verifiche regolari delle strutture e delle procedure di manutenzione contribuiscono a garantire che gli aeromobili siano mantenuti in condizioni ottimali.
Cultura della Sicurezza:
Gli operatori sono incoraggiati a promuovere una cultura della sicurezza all’interno delle loro organizzazioni. Ciò include la segnalazione e l’investigazione degli incidenti di sicurezza, la risoluzione dei problemi di sicurezza e l’implementazione di misure di sicurezza proattive.
Collaborazione e Condivisione delle Informazioni:
Le autorità aeronautiche, le associazioni di settore e gli operatori collaborano per condividere le migliori pratiche, i dati sulla sicurezza e le lezioni apprese. Questo sforzo collettivo contribuisce a migliorare la sicurezza nel settore dei jet privati a noleggio.
Armonizzazione Globale e Sfide
Anche se il quadro normativo mira a garantire la sicurezza e la conformità, le sfide sorgono a causa della natura globale delle operazioni di noleggio di jet privati. Gli aeromobili possono attraversare diverse giurisdizioni, ognuna con una propria serie di regolamenti e requisiti. Ciò può creare complessità in termini di coordinamento della conformità e di navigazione tra le diverse aspettative normative.
Inoltre, l’evoluzione della tecnologia e delle operazioni rappresenta una sfida per mantenere aggiornate le normative. Le tecnologie emergenti, come il volo supersonico e la propulsione elettrica, spingono le autorità di regolamentazione ad adattare i propri standard per tener conto di queste innovazioni, pur mantenendo la sicurezza.
Tendenze Emergenti e Considerazioni Future
Mentre il settore del noleggio di jet privati continua a evolversi, diverse tendenze e considerazioni emergenti stanno plasmando il panorama legale e normativo:
Sostenibilità:
L’industria dell’aviazione nel suo complesso si sta concentrando sempre più sulla riduzione dell’impatto ambientale. Gli operatori di jet privati a noleggio stanno esplorando modi per adottare pratiche più sostenibili, come l’uso di carburanti alternativi e l’adozione di design di aeromobili più efficienti dal punto di vista dei consumi. Questa tendenza è in linea con gli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico e potrebbe portare a nuove normative e incentivi per promuovere operazioni eco-compatibili.
Integrazione dei Droni:
Il rapido progresso della tecnologia dei droni sta spingendo le autorità di regolamentazione ad occuparsi dell’integrazione dei droni nello spazio aereo utilizzato da jet privati e aerei commerciali. Le norme che regolano le operazioni con i droni, soprattutto in prossimità degli aeroporti e degli spazi aerei ristretti, sono in fase di perfezionamento per garantire la sicurezza di tutti gli utenti dello spazio aereo.
Mobilità Aerea Urbana:
Il concetto di mobilità aerea urbana, che prevede velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) per il trasporto di passeggeri nelle aree urbane, sta guadagnando terreno. Le autorità di regolamentazione stanno lavorando per sviluppare un quadro normativo che affronti le sfide uniche poste da questi veicoli, garantendo la loro integrazione sicura nello spazio aereo esistente.
Innovazione Digitale:
L’industria dell’aviazione sta abbracciando l’innovazione digitale, compreso l’uso della tecnologia blockchain per i registri di manutenzione degli aeromobili, le borse di volo elettroniche e la comunicazione digitale tra le parti interessate. Queste innovazioni mirano a migliorare l’efficienza operativa, l’accuratezza dei dati e la trasparenza della conformità.
Coordinamento Internazionale:
Poiché le operazioni di noleggio di jet privati si estendono a più Paesi e regioni, il coordinamento internazionale è essenziale. Gli enti normativi stanno lavorando per armonizzare gli standard e snellire i processi per facilitare le operazioni transfrontaliere mantenendo la sicurezza.
Sfide e Opportunità
Sebbene il settore del noleggio di jet privati benefici di un solido quadro normativo, persistono sfide e opportunità:
Complessità:
Il panorama normativo a più livelli può essere complesso da gestire, soprattutto per gli operatori che effettuano voli internazionali. Garantire la conformità alle diverse normative mantenendo l’efficienza operativa richiede un’attenta coordinazione e competenza.
Stare al Passo con l’innovazione:
Con il progredire della tecnologia e l’emergere di nuovi modelli di aeromobili, le autorità di regolamentazione devono tenere il passo con queste innovazioni per garantire il mantenimento degli standard di sicurezza. Bilanciare la sicurezza con il ritmo dei cambiamenti tecnologici può essere una sfida.
Standardizzazione:
Il raggiungimento di un’armonizzazione globale delle normative rimane un obiettivo, ma le differenze negli approcci normativi tra i vari Paesi possono comportare complessità per gli operatori che volano in altre giurisdizioni. Gli sforzi per standardizzare le normative possono contribuire a snellire le operazioni e a migliorare la sicurezza.
Rischi in evoluzione:
L’industria aeronautica si trova ad affrontare minacce alla sicurezza in continua evoluzione, compresi i cyberattacchi che colpiscono i sistemi dell’aviazione. Le normative devono adattarsi per affrontare questi nuovi rischi, mantenendo la sicurezza delle operazioni degli aerei privati.
Conclusione: Navigare nei Cieli in Sicurezza
Il mondo del noleggio di jet privati è costruito su una base di sicurezza e conformità. Il panorama legale e normativo, che si estende a livello internazionale, nazionale e regionale, garantisce che le operazioni di noleggio di jet privati rispettino standard rigorosi. Dalla certificazione degli aeromobili alle licenze dei piloti, ogni aspetto del noleggio di jet privati è regolato da norme volte a proteggere i passeggeri, l’equipaggio e il pubblico.
Con la continua evoluzione del settore del noleggio di jet privati, il quadro normativo svolgerà un ruolo fondamentale nell’adattarsi alle nuove tecnologie, ai nuovi modelli operativi e alle nuove sfide. La collaborazione tra le autorità aeronautiche, gli operatori e gli stakeholder del settore rimarrà fondamentale per mantenere la sicurezza, la protezione e l’integrità delle operazioni di noleggio di jet privati, assicurando che i viaggiatori possano godere del lusso e della comodità dei viaggi in jet privati con fiducia.
0 notes
umbriajournal · 2 years ago
Video
vimeo
Martedì 1 agosto, l’aeroporto internazionale dell’Umbria ha festeggiato un nuovo record storico from Umbria Journal TV on Vimeo.
Martedì 1 agosto, l’aeroporto internazionale dell’Umbria ha festeggiato un nuovo record storico giornaliero con oltre 3.100 passeggeri transitati, superando il precedente picco di traffico dello scorso 11 luglio. Nel mese di luglio, il servizio ha mantenuto elevati standard di puntualità, registrando un tasso del 98% su oltre 200 voli di aviazione commerciale partiti dallo scalo. Inoltre, gli utenti del terminal aeroportuale hanno espresso un alto grado di soddisfazione per la qualità dei servizi, con un tasso di apprezzamento superiore al 95%. L’aeroporto ha inoltre annunciato l’apertura di una nuova attività di autonoleggio, diventando la sesta ad operare presso il “San Francesco d’Assisi“. La stagione Iata “Summer 2023” continua fino al 28 ottobre prossimo e offre 16 rotte programmate, operate da 6 compagnie aeree, con oltre 100 voli di linea settimanali verso diverse destinazioni europee. I passeggeri possono prenotare i voli direttamente tramite i siti delle compagnie aeree che operano i collegamenti.
0 notes
cinquecolonnemagazine · 2 years ago
Text
Drone per il trasporto di sangue, storia di un progetto innovativo
Cerba dà inizio alla rivoluzione del trasporto dei campioni biologici dai punti prelievo ai laboratori di analisi. Si è concluso con successo il primo volo sperimentale con drone per il trasporto di sangue. Possibilità di assistere i pazienti anche nelle località più remote e riduzione dei tempi tra l’esecuzione del prelievo ed il referto delle analisi. Drone per il trasporto di sangue, il primo volo sperimentale Utilizzare i droni per superare le difficoltà logistiche del trasporto di campioni biologici nei laboratori analisi da oggi è una soluzione possibile. Pronti per un futuro in cui provette di sangue e altri campioni non testati dai punti prelievo raggiungono i centri di analisi consentendo a tutti i pazienti di qualunque località, anche remota, di usufruire dalla capacità analitica di grandi laboratori all’avanguardia. Cerba HealthCare Italia, realtà italiana impegnata nella diagnostica ambulatoriale e nelle analisi cliniche con 400 sedi sul territorio nazionale ha svolto i primi test sperimentali di mobilità aerea avanzata che hanno interessato varie sedi della struttura sanitaria nell’area della Città metropolitana di Milano, in particolare i centri prelievo Cerba HealthCare Italia di Opera e Rozzano. I voli sono stati operati dalla società Nimbus che ha progettato e costruito il drone e il sistema di contenimento dei campioni, con la supervisione di D-Flight, la società del Gruppo ENAV che eroga i servizi per la gestione del traffico dei droni, e di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile). Le parole di Michele De Chirico, Chief Operation Officer di Cerba HealthCare Italia Parliamo, ora, nel dettaglio di questo tanto innovativo quanto importante progetto con le parole di Michele De Chirico, Chief Operation Officer di Cerba HealthCare Italia. Con lui scopriremo meglio tutto il progetto e le sue potenzialità: Cos'è Cerba HealthCare Italia? Parte di un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche presente in 16 nazioni, Cerba HealthCare Italia è specializzata nei settori dei laboratori analisi, medicina dello sport, medicina del lavoro, radiologia, poliambulatori e service lab. Nel nostro Paese è presente in 16 regioni, più di 400 tra centri medici e di prelievo, 23 laboratori. Ogni anno esegue più di 25 milioni di esami e offre i suoi servizi a oltre 6 milioni di pazienti. Parliamo di questo importante progetto, di cosa si tratta e quali sono le sue potenzialità? L’aspetto davvero innovativo del progetto è la possibilità di unire un Servizio Sanitario di Prossimità facilmente raggiungibile dal paziente, alla qualità clinica garantita dall’esecuzione delle analisi presso una grande piattaforma di laboratorio. Si tratta di accorciare i tempi tra l’esecuzione del prelievo e l’esito delle analisi, ma non solo, anche di migliorare l’assistenza ai pazienti in ambiti più remoti e meno facilmente raggiungibili con i mezzi di logistica tradizionali. È stato scelto di compiere il volo in modalità “BVLOS”, senza contatto visivo del pilota con il drone, rendendo l’esperimento quanto il più vicino possibile alle condizioni reali che caratterizzeranno questi voli in futuro. Il risultato dei test ci spinge a proseguire sulla strada dell’innovazione Com'è andato il primo volo di prova con il drone per il trasporto di sangue? L’aeromobile si è alzato in volo e ha terminato l’operazione senza intoppi per i campioni da analizzare che hanno viaggiato in un box appositamente progettato e certificato a seguito di numerosi drop test. Le analisi eseguite all’arrivo hanno certificato l’integrità biologica dei campioni. Sono state adottate tutte le misure di sicurezza con il drone che si conferma quindi un alleato prezioso, nonché una soluzione sostenibile full electric, per evitare ritardi e impedimenti connessi al traffico cittadino su percorsi lunghi o particolarmente congestionati. Quali sono le vostre sensazioni dopo questo primo test? Si tratta del primo trasporto aereo di campioni di sangue ancora da analizzare testato in Italia tramite drone. Siamo entusiasti dell’esito positivo dei test di oggi: il trasporto di materiali annoverati tra quelli “pericolosi – dangerous goods” dimostra la possibilità di avvicinare il paziente ad un servizio tempestivo e capillare. Foto di Thomas Ehrhardt da Pixabay Read the full article
0 notes
corallorosso · 4 years ago
Photo
Tumblr media
Pasticcio Ue, jet privati verso l’esenzione dalle nuove tasse sui carburanti. Come si dice, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. O di furbate. La Commissione Ue si appresta a presentare, il prossimo 14 luglio, le modifiche per la tassazione dell’energia. La bozza della riforma include anche una revisione del sistema di tassazione dei carburanti per aerei, i cui dettagli sono ancora da definire. Tuttavia... il documento prevede, al momento, l’esenzione dall’imposta per i voli cargo e, più in generale, di natura commerciale. Tra questi sono inclusi i jet privati in quanto classificati quasi sempre come “aviazione d’affari” e quindi funzionali allo svolgimento di attività commerciali. Un’ulteriore esenzione è per i voli “di piacere” in cui un aeromobile viene utilizzato per scopi “personali o ricreativi” anche se non associati a un uso aziendale o professionale. L’idea dell’esenzione deriva dalla volontà di non penalizzare i vettori europei nel mercato internazionale. (...) La Commissione vuole allineare la tassazione energetica agli obiettivi climatici. Quindi le tasse dovrebbero essere parametrate agli impatti ambientali. Tuttavia il capitolo riguardante l’aviazione privata è fonte di preoccupazione. In un recente rapporto la Ong ha segnalato come le emissioni di Co2 da parte di jet privati siano salite negli ultimi 15 anni a ritmi più sostenuti rispetto ai normali aerei passeggeri, registrando un incremento del 31%. “I jet privati, si legge nello studio, hanno un impatto sproporzionato sull’ambiente, in un’ora un solo veivolo può emettere fino a due tonnellate di Co2 quando un cittadino europeo emetti in media 8 tonnellate in un intero anno”. (...) La conclusione dello studio è che i jet privati siano tra le 5 e le 14 volte più inquinanti dei normali voli passeggeri, in termini di Co2 per passeggero, e 50 volte più di un treno. Il Fatto Q.
7 notes · View notes
paoloxl · 6 years ago
Text
https://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o52629:e1
Le polemiche emerse riguardo la firma del Memorandum e dei 29 accordi finanziari, commerciali e istituzionali tra il governo italiano e quello cinese nell’ambito del progetto “Belt and Road Initiative” (BRI), avvenuta il 23 marzo scorso, hanno messo in luce che il nostro paese è direttamente implicato nella disputa fra l’imperialismo nordamericano e quello cinese per l’egemonia mondiale. 
La BRI è un colossale progetto strategico avviato nel 2013, che opera su due direttrici principali, quella terrestre la”Silk Road Economic Belt”, e quella marittima, la ”Maritime Silk Road”. Coinvolge 84 paesi e 15 province cinesi, in cui vivono complessivamente quasi due terzi della popolazione mondiale. 
Lo scopo fondamentale della BRI è estendere la sfera di influenza cinese in Asia, nell’Oceano Indiano, in Medio Oriente, in Europa, in Africa e in America Latina, per scalzare le posizioni degli USA e modificare l’equilibrio delle forze a livello internazionale a suo favore. 
Come ogni grande progetto strategico (vedi il piano Marshall), la BRI ha diverse dimensioni: geostrategica, economico-finanziaria, politica, commerciale, energetica, militare, etc. 
L’ambizioso progetto cinese punta a creare una rete integrata di approvvigionamento e autovalorizzazione del capitale, specialmente nella sfera produttiva, dei trasporti e dell’energia. 
Ciò richiede massicci investimenti in porti, aeroporti, ferrovie internazionali, autostrade, trasporto di container, fibre ottiche, così come mezzi di trasporto delle risorse energetiche e delle materie prime, indispensabili per sostenere la crescita economica cinese. 
Con la BRI l’imperialismo “con caratteristiche cinesi” lotta per aumentare l’esportazione di capitali (una caratteristica tipica del capitalismo monopolistico) e risolvere il grave problema della sovrapproduzione delle sue imprese; lotta per accaparrare materie prime in Asia Centrale e in Africa e conquistare mercati di sbocco sicuri, così da ottenere più elevati profitti. 
La BRI è un’espressione dell’ascesa della Cina come potenza imperialista con ambizioni mondiali e con monopoli in grado di competere tecnologicamente con gli USA (es. Huawey). 
Di conseguenza questo megaprogetto è inevitabilmente destinato a scontrarsi con il regime imposto dagli USA, i quali non vogliono perdere la loro posizione dominante, le loro sfere di influenza, il sistema di alleanze da essi costruito, che oggi scricchiola vistosamente. 
Chiaramente, la politica estera della Cina, paese pienamente integrato nel sistema capitalista-imperialista mondiale, con migliaia di miliardari che si ingrassano a spese della classe operaia, non ha nulla a che vedere con l’internazionalismo proletario. 
E’ una politica volta a contendere la supremazia mondiale agli USA, ed è fatta delle stesse mire espansionistiche, di obiettivi di sottomissione e soggiogamento dei popoli. 
Quando la Cina crea mercati e infrastrutture, quando si oppone al protezionismo e concede prestiti a lungo termine ai paesi dipendenti, quando Xi Jinping dice di voler portare avanti “la grande causa del socialismo cinese”, è per assorbire le ricchezze dei popoli, per conquistare posizioni strategiche, per espandere la sua attività militare (come dimostrano l’apertura della base militare a Gibuti, l’intervento politico e diplomatico in numerosi conflitti, il crescente export cinese di armi, l’aumento della spesa militare, etc.); in sintesi per fare della Cina una superpotenza imperialista, come aveva ben previsto il compagno Enver Hoxha. 
Gli USA per difendere la loro posizione dominante nel sistema imperialista mondiale e contenere l’ascesa cinese hanno deciso di ostacolare con ogni mezzo la sfida della BRI. 
Anche la UE, a guida franco-tedesca, che pure desidera riequilibrare il rapporto con gli USA, teme che gli investimenti e l’influenza cinese possano compromettere le posizioni dei monopoli capitalistici europei nel loro “cortile di casa”. 
Tuttavia diversi paesi europei, specie a quelli più deboli e che hanno maggiormente sofferto le conseguenze della grande crisi del 2008, sono interessati alla BRI. 
I circoli dirigenti dell’imperialismo italiano vorrebbero sfuggire alla crisi storica che li attanaglia e perdurare nel loro dominio. Vedono nella BRI l’occasione per attrarre investimenti di capitali, gestire flussi commerciali, aumentare le quote di esportazioni nel mercato interno cinese. 
Perciò hanno deciso che il nostro paese sia il punto di approdo della “Via della Seta marittima”, mettendo a disposizione porti (Trieste, Genova, Venezia, Palermo) per l’import e l’export, poli logistici (Mortara), strade, ferrovie, ponti, aviazione civile, energia, telecomunicazioni, centri di ricerca e sperimentazione (Firenze, L’Aquila, Bari, Matera, Pula, Catania). 
La Cina da parte sua, dopo aver realizzato un forum (noto come il “16+1”), nel cui contesto stipula contratti con 16 paesi dell’Europa centro-orientale e dei Balcani occidentali, dopo aver comprato il porto del Pireo e avviato la costruzione di una ferrovia veloce fra Belgrado e Budapest, mira a fare dell’Italia un trampolino per penetrare nell’Unione Europea, al fine di influenzarla con la sua politica socialimperialista tendente all’isolamento del principale rivale strategico, l’imperialismo nordamericano. 
Le diatribe fra partiti borghesi e piccolo borghesi che si sono succedute in queste settimane sulla questione della BRI hanno dimostrato il meschino livello dei politicanti italiani, che nascondono dietro presunti “interessi nazionali” gretti interessi di bottega, la perpetuazione di una politica servile verso gli USA (la Lega di Salvini ha rafforzato la sua posizione atlantista, alla faccia del “sovranismo”) e l’apertura ai nuovi padroni di Pechino. 
La borghesia italiana, vorrebbe giocare come sempre su due tavoli: restare sotto il pluridecennale dominio nordamericano, cercando però di smarcarsi dal rigido controllo per ritagliarsi degli spazi; mettere all’asta il nostro paese a prezzi stracciati pagabili in dollari e in yuan, cercando di separare il piano economico da quello strategico (impossibile farlo nella BRI); restare nell’alleanza diretta dagli USA e allo stesso tempo favorire la penetrazione cinese in Europa. Punta anche a farsi finanziare il debito pubblico da entrambi, come emerso della visita di Conte a Washington e dai colloqui con gli emissari di Pechino. 
L’imperialismo italiano pretenderebbe inoltre di usare la Cina contro il dominio esercitato nell’UE dalla Francia e dalla Germania: dominio che gli impedisce di penetrare agevolmente nei paesi africani dove Parigi e Berlino sono molto attivi, così come nei Balcani. 
Sono diversi gli esempi di questa politica arlecchinesca dei circoli dirigenti italiani interpretata per loro conto dai “populisti”: la posizione sul Venezuela (contro Maduro e quindi filoamericana, ma non insieme a Germania e Francia che dichiarano “decaduto” il governo venezuelano); il rinnovo delle sanzioni alla Russia, ma con la possibilità di aprire le basi americane in Italia allo stoccaggio di nuove armi nucleari; l’accordo petrolifero ENI negli Emirati Arabi Uniti, certamente con il beneplacito dell’ “amico americano”, cui è seguita la visita spettacolare di San Francesco d’Arabia, al secolo J. M. Bergoglio, etc. 
Ma la stracciona borghesia italiana si illude se pensa di stare al servizio di due padroni in lizza fra di loro, gli USA e la Cina. 
Se fino a ieri la classe dominante ha potuto godere di alcune rendite di posizioni e di certe concessioni, ora non può più. L’acutizzarsi delle contraddizioni sull’arena mondiale restringe i suoi spazi di manovra. 
L’altolà giunto da Garret Marquis, assistente speciale di Trump è stato chiaro: “Roma non partecipi al progetto della Nuova Via della Seta”. Washington vuole impedire la crescita dell’influenza economica e politica cinese in un paese chiave della NATO e del G7. 
Le minimizzazioni e le rassicurazioni di Conte e Mattarella serviranno a poco. 
A forza di capriole la parassitaria borghesia italiana sta trascinando il nostro paese nel vortice della lotta tra i centri dell’imperialismo mondiale odierno e il nostro popolo ne subirà le conseguenze. 
Conoscendo la brutalità e l’aggressività della politica imperialista yankee non sono da escludere rappresaglie a più livelli. 
La posizione internazionale dell’Italia imperialista va peggiorando e peggiorerà ancora. Sarà sempre più un vaso di coccio pieno di debiti fra agguerriti vasi di ferro, con il rischio di rompersi. 
Le “grandi opere” della BRI andranno a vantaggio di sfruttatori e speculatori, non certo della classe operaia, delle masse popolari e dell’ambiente! 
In questo scenario, le organizzazioni del movimento operaio e comunista devono restare politicamente indipendenti e non lasciarsi risucchiare nell’uno o nell’altro blocco imperialista, né sostenere in qualsiasi modo il governo italiano e la sua politica ipocrita e reazionaria. 
Appoggiarsi su di una superpotenza per combattere l’altra, allearsi con gli Stati Uniti in nome della “sicurezza” o con la Cina sotto la falsa bandiera dell’ “incontro fra civiltà diverse”, come predicano i revisionisti del PCI, di “Marx XXI” e delle altre consorterie di pseudo-marxisti che si sono costituite in Italia allo scopo di difendere tra i lavoratori l’espansionismo del “socialismo cinese”, ormai completamente degenerato in socialimperialismo e social sciovinismo, non significa altro che tradire la causa dell’emancipazione della classe operaia, calpestare le bandiere della libertà, dell’indipendenza e della sovranità popolare, che la borghesia da tempo ha gettato nella polvere. 
Bandiere che spetta ai comunisti (marxisti-leninisti) e agli operai d’avanguardia organizzati in Partito risollevare e portare avanti, per mettersi alla testa della maggioranza delle masse popolari e diventare la forza dirigente del paese. 
La sola possibilità che ha il nostro paese per non cadere da una dipendenza politica ed economica a un’altra, è di iniziare una rivoluzione sociale che porti a una nuova e superiore organizzazione della società, una produzione collettiva su scala sociale che permetta lo sviluppo delle forze produttive, compensando così gli inconvenienti della mancanza di materie prime e le difficoltà dei rifornimenti energetici. 
Solo con il socialismo proletario sarà possibile una politica estera basata sul consolidamento dell’amicizia fra i popoli, l’assistenza reciproca, la fraterna collaborazione e il reciproco vantaggio, assicurando la libertà e l’indipendenza nazionale. 
Una politica di pace, a sostegno delle lotta per emancipazione della classe operaia, delle lotte dei popoli e delle nazioni oppresse contro l’imperialismo e la reazione. 
Una politica rivoluzionaria, basata sul principio dell’internazionalismo proletario!
Da Scintilla n. 98 – aprile 201
3 notes · View notes
retegenova · 3 years ago
Text
Aviazione privata, estate record per l’Aeroporto di Genova
Aviazione privata, estate record per l’Aeroporto di Genova
Aeroporto di Genova: Aviazione privata, estate record per l’Aeroporto di Genova Boom di voli executive da e per l’Aeroporto di Genova, che passa dalla quattordicesima alla settima posizione in Italia per traffico privato. Ad agosto bene i voli di linea nazionali, ma resta lontana la ripartenza del traffico internazionale. L’articolo Aviazione privata, estate record per l’Aeroporto di Genova…
View On WordPress
1 note · View note
claudio82clod · 4 years ago
Photo
Tumblr media
277 di 366 Oggi vi posto una foto scattata nel vecchio campo di aviazione di Mondovì, la mia città, famoso come zona di addestramento in cui erano presenti i CR30. Ancora oggi tutta la zona del basso #piemonte e della provincia di #Cuneo è usata dall'aeronautica come zona per i test, non di rado si vedono i moderni #f35 in volo sperimentale e altri belle macchine. Nel 1930, per via delle pressioni dell'allora Sottosegretario di Stato per l'Aeronautica Italo Balbo, fu progettato il Fiat C.R.30, un "supercaccia" dotato di un nuovo e potente motore, il FIAT A.30RA e tecnologicamente superiore ai caccia precedenti, rappresentati dal Fiat C.R.20. L'ufficio tecnico della Fiat Aviazione, diretto dall'ingegner Celestino Rosatelli che ne curò direttamente il progetto, iniziò a sviluppare il nuovo modello, indicato dall'azienda come C.R.30, che riproponeva l'impostazione classica per l'epoca, monomotore, monoposto e biplano. Sottoposto il progetto di massima alla commissione del Ministero dell'Aeronautica, in data 7 febbraio 1931 fu emesso un ordine di fornitura per tre prototipi da avviare a prove di valutazione. Il primo e il secondo prototipo volarono rispettivamente il 5 marzo e il 13 maggio 1932[N 1], mentre il terzo volò il 20 maggio dello stesso anno. Fra il 1932 e il 1933 questi esemplari parteciparono a numerose gare ed eventi internazionali ottenendo ottimi risultati, tra queste l'edizione del meeting internazionale aereo di Zurigo del 26 e 27 maggio 1932 dove il velivolo pilotato dall'allora maggiore Guglielmo Cassinelli riuscì a registrare una velocità massima di 343 km/h su un circuito di 195 km. Poiché il C.R.30 era una soluzione provvisoria in attesa del C.R.32 non venne prodotto in gran numero. #storie #storieefoto #regiamarina #regiaaeronautica #aeronautica #airforce #italia #anr #fiat #asso #cr30 #history #ww2 #worldwar #worldwar2 #warthunder #fligh #flightsimulator #acrobatics #bombing #tourism #ace #cr (presso Mondovì) https://www.instagram.com/p/CF604d9Dpc5/?igshid=xhir0907kc2a
0 notes
darthdodo · 4 years ago
Text
Parliamo di U-boot.
Innanzitutto riflettiamo sui numeri di una guerra così distorta, tanto aspra quanto oscura, i tedeschi erano, oltremodo sconfitti e richiusi nel quadro internazionale, usciti da un periodo di fame e disoccupazione, mai così penoso. incredibilmente incrementarono le loro riserve monetarie stampando valuta e superando quell‘abisso chiamato inflazione.
Poi successivamente le classi di intellettuali internazionali delusi dalla grande guerra e nell’appoggio di diverse figure carismatiche e personalità della società civile rinegoziarono i famosi trattati di non belligeranza e fortificarono il loro territorio costruendo infrastrutture basilari per il trasporto di risorse chiave a quell’industria assetata di quelle innovazioni, figlie del caro progresso scientifico; il settore energetico si prefigeva di fornire soluzioni potenti alla distribuzione di quei servizi essenziali per motoriazzare un monopolio diesel-automobilistico, cantieristico e metallurgico per il quale si attingevano grosse quantità di quei preziosi stoccaggi  e oleodotti cari dall'occidente all'oriente, carburante indispensabile, sacro e tanto fondamentale per alimentare le fabbriche nel pieno di una staffetta per riarmare la macchina militare del 3 reich, ma anche le prestigiose compagnie angloamericane.
Diventava fondamentale espandere i confini geopolitici a quello spazio vitale così sbandierato per rendere sostenibile un sistema di vita che si poggiasse su motivazioni aggressive e finalizzate allo sfruttamento smoderato dei giacimenti all’estero, e della gente qualificata per es: nel caso del petrolio in Libia o della manodopera polacca.
Dagli “avamposti” portuali segreti e non, partivano transatlantici ma anche sommergibili, i nodi ferroviari di un continente si incontravano a Berlino, aeroporti sparpagliati in ogni dove indicavano l’impegno che la Germania stava facendo per collegare una nazione al resto d’Europa, per dominare sul resto del mondo.
Si creava un incastro di opportunità, una rete di stazioni radio, di comunicazioni articolata nello scacchiere di un controllo del territorio pressoché totale, nelle frontiere e nei movimenti di merce e persone; dal “traffico ” che era gestito in maniera a dir poco paranoica, fino alle prime vere e proprie forme di trasmissione codificate per grezzi lanciatori missilistici, sebbene questi restarono fino al 1940 pura esperienza in fase di collaudo; per finire al transito delle merci minerarie che intersecavano le maglie di quelle dogane colabrodo in un continente in contraddizione “letteralmente indifferente”, quasi rinchiuso nella filosofia di ridefinire degli schemi perdenti, ottusi e scadenti..e ancora accordi commerciali, di sfruttamento e di immagazzinamento .. da quel gasolio che avrebbe rifornito un decennio di scorte alle divisioni più sanguinarie del secolo, fino alle centinaia di milioni di barili di kerosene che consentirono alla Germania Hitleriana di dotarsi della più grande aviazione di tutti i tempi, in uno sproposito che impiegava quei famigerati motori a turbina in tutti gli aspetti tecnologici possibili: dal  Flettner Fl 282 "Kolibri" primo vero elicottero da combattimento al suolo antifanteria dotato di missili a corto raggio anticarro, fino a quella dozzina di migliaia di Tiger 1, Tiger 2 e Tiger 3/E100  potentissimi nello sferrare attacchi sulle lunghe distanze cannoneggiando pure bersagli in movimento. Il mito dell'esercito ariano non era solo una propaganda ma un arsenale di 50000 aerei fra Stuka e Mes. e +100000 unità Flak-Panzer4, Panzer4-Pak40, e svariate migliaia di sottoversioni ben attrezzate altrettanto corazzate e ricompartimentate in un ordine e in una tradizione che somigliava a quella degli squadroni della morte. Gli U-boot nati per primeggiare nei mari di tutto il mondo ebbero la loro massima evoluzione nel lanciatore balistico riconfigurato nella classe Enigma equipaggiato a bordo con un primo grossolano sistema d’arma computerizzato che codificava le istruzioni e le coordinate di un bersaglio in una sequenza a destinazione (senza ricalcolo); infatti per ogni missile esemplare (privo di una telemetria per il puntamento) che installava una scheda di controllo vettoriale esisteva un sofisticato aggregato di circuiti stampati  meccanismi di processamento simili e precursori dei segnapassi Clocking nelle CPU odierne, per controllarne angolo, discesa e accensione del propulsore durante la traiettoria, tarati da un ricevitore per la trasmissione di routine cifrate onde prevenire la cattura del sommergibile o il suo sabotaggio. Ogni cosa, ogni fatto è spiegabile perché la storia si ripete e con essa le atrocità che gli uomini sono costretti a compiere.
0 notes
freedomtripitaly · 5 years ago
Photo
Tumblr media
Da oggi, lunedì 4 maggio 2020, gli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola tornano ad essere pienamente operativi, dopo il lungo lockdown delle scorse settimane. Rimangono invece numerose incertezze sul futuro prossimo degli scali milanesi, per i quali non c’è ancora alcuna notizia sulla possibile riapertura. In coincidenza con l’avvio della fase 2 che dovrebbe permettere la ripartenza di molte attività produttive a seguito del periodo di chiusura imposto a causa della situazione d’emergenza, la Ministra Paola De Micheli ha firmato il provvedimento per la riapertura del secondo scalo romano e dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze Peretola. L’operatività dei due scali ha inizio quest’oggi, come da richiesta dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, al fine di soddisfare le aumentate esigenze di traffico. Vuole inoltre, questo, essere un metodo per sperimentare un nuovo sistema di screening dei passeggeri. Quando si tornerà a viaggiare, infatti, è ormai certo che troveremo molte novità. Attualmente, ad esempio, lo scalo di Roma Ciampino ha riorganizzato gli spazi per garantire il distanziamento sociale tra i passeggeri, oltre ad aver aggiunto nuovi totem informativi e aver provveduto alla sanificazione di tutte le superfici a rischio. Sono state anche installati dispenser di gel igienizzante e barriere di plexiglass al check-in. Nonostante la decisione del Ministro dei Trasporti, i due scali vedranno ancora limitazioni al traffico. Sono garantiti i servizi di aerotaxi e i voli privati, ma molte delle compagnie aeree che servono gli aeroporti non hanno ancora voli in previsione per questa settimana. È plausibile, inoltre, che per i primi periodi vi saranno ancora limitazioni per quel che riguarda il traffico internazionale, con graduale ripresa invece dei collegamenti interni. Il provvedimento di riapertura degli scali di Roma Ciampino e di Firenze Peretola prevede anche diverse novità riguardanti il trasporto ferroviario. Sono infatti stati aggiunti alcuni nuovi collegamenti a lunga percorrenza al fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Anche a bordo dei treni saranno in vigore misure di sicurezza volte ad assicurare il distanziamento sociale, riducendo così il numero di passeggeri che potranno usufruire del servizio. Non vi sono, invece, ancora notizie in merito alla riapertura dell’aeroporto di Milano Linate. Quello lombardo è lo scalo italiano principale per aviazione generale e business, così la scelta di privilegiare la riapertura degli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola ha suscitato alcune polemiche. Riaprono gli scali di Roma Ciampino e Firenze Peretola – Foto: 123rf https://ift.tt/3b0C2gD Riaprono gli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola Da oggi, lunedì 4 maggio 2020, gli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola tornano ad essere pienamente operativi, dopo il lungo lockdown delle scorse settimane. Rimangono invece numerose incertezze sul futuro prossimo degli scali milanesi, per i quali non c’è ancora alcuna notizia sulla possibile riapertura. In coincidenza con l’avvio della fase 2 che dovrebbe permettere la ripartenza di molte attività produttive a seguito del periodo di chiusura imposto a causa della situazione d’emergenza, la Ministra Paola De Micheli ha firmato il provvedimento per la riapertura del secondo scalo romano e dell’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze Peretola. L’operatività dei due scali ha inizio quest’oggi, come da richiesta dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, al fine di soddisfare le aumentate esigenze di traffico. Vuole inoltre, questo, essere un metodo per sperimentare un nuovo sistema di screening dei passeggeri. Quando si tornerà a viaggiare, infatti, è ormai certo che troveremo molte novità. Attualmente, ad esempio, lo scalo di Roma Ciampino ha riorganizzato gli spazi per garantire il distanziamento sociale tra i passeggeri, oltre ad aver aggiunto nuovi totem informativi e aver provveduto alla sanificazione di tutte le superfici a rischio. Sono state anche installati dispenser di gel igienizzante e barriere di plexiglass al check-in. Nonostante la decisione del Ministro dei Trasporti, i due scali vedranno ancora limitazioni al traffico. Sono garantiti i servizi di aerotaxi e i voli privati, ma molte delle compagnie aeree che servono gli aeroporti non hanno ancora voli in previsione per questa settimana. È plausibile, inoltre, che per i primi periodi vi saranno ancora limitazioni per quel che riguarda il traffico internazionale, con graduale ripresa invece dei collegamenti interni. Il provvedimento di riapertura degli scali di Roma Ciampino e di Firenze Peretola prevede anche diverse novità riguardanti il trasporto ferroviario. Sono infatti stati aggiunti alcuni nuovi collegamenti a lunga percorrenza al fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Anche a bordo dei treni saranno in vigore misure di sicurezza volte ad assicurare il distanziamento sociale, riducendo così il numero di passeggeri che potranno usufruire del servizio. Non vi sono, invece, ancora notizie in merito alla riapertura dell’aeroporto di Milano Linate. Quello lombardo è lo scalo italiano principale per aviazione generale e business, così la scelta di privilegiare la riapertura degli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola ha suscitato alcune polemiche. Riaprono gli scali di Roma Ciampino e Firenze Peretola – Foto: 123rf Il traffico aereo riparte pian piano, con la riapertura degli aeroporti di Roma Ciampino e di Firenze Peretola. La lista degli scali in funzione si allunga.
0 notes
flyeurope · 1 year ago
Link
0 notes
purpleavenuecupcake · 6 years ago
Text
Si respira Aeronautica Militare al "Salone del Libro di Torino"
(di Massimiliano D'Elia) La Difesa come ogni anno partecipa alla 32sima edizione del Salone del Libro di Torino per promuovere e per pubblicizzare i prodotti e le iniziative editoriali delle Forze Armate. Il tema dell’edizione di quest’anno del Salone internazionale del Libro è “Il gioco del Mondo”. Un mondo per il quale le  Forze Armate italiane sono impegnate, da oltre un decennio, per contribuire a processi di pacificazione, ovvero contrastare fenomeni e iniziative  “pericolosi” per la sicurezza nazionale.
Tumblr media
Si registra a Torino un nuovo vigore dell'editoria dell’aeronautica militare con proposte di volumi con un'attenzione rinnovata alle nuove esigenze comunicative del grande pubblico di lettori sempre curioso di proposte originali. Un pubblico che è sempre più affascinato dal mondo aeronautico e dalla dimensione di impiego “aria e spazio” da parte di una delle forze armate più “amate” dagli italiani. L’ammirazione per i piloti, per gli specialisti e per tutto quello che orbita intorno al velivolo è palpabile ad ogni manifestazione aerea. Il fascino per il volo è naturale,  spontaneo ma poi vedere un pezzo d’Italia lassù che lavora ogni giorno e notte per tutti noi con risultati di altissimo livello, apprezzati e spesso invidiati, ci inorgoglisce oltremodo. Il pubblico ha, quindi, il desiderio di  approfondire il mondo aeronautico e conoscere più da vicino “il volo” e le emozioni dei "piloti". Al riguardo sono molto interessanti le proposte editoriali dedicate al “volo”  e all’eccellenza dei “nostri piloti”, presentate al Salone del Libro di Torino. 100 Anni Gruppi 20, a cura di Stefano Cosci
Tumblr media
Un istant book realizzato in occasione del Centenario dei Gruppi 20 dell’Aeronautica Militare (20°, 21°, 22° e 23°) per conoscere e in qualche caso riscoprire fatti piccoli e grandi dai quali cogliere quelli che oggi, come cent’anni fa, sono i valori fondanti della Forza Armata. Un libro dove è la cronaca a farsi storia per offrire, per ciascun Gruppo di Volo, uno spaccato, operativo e soprattutto umano, capace di restituire lo spirito che lo ha contraddistinto in questi 100 anni. Ma anche un volume che vuol rappresentare un ulteriore, doveroso, tributo di riconoscenza agli Aviatori che ci hanno preceduto e che ci hanno lasciato una grande patrimonio fatto di lealtà, coraggio, senso del dovere, audacia, altruismo e spirito di servizio, un’eredità da trasmettere alle future generazioni. Una Storia d’eccellenza, autori vari
Tumblr media
Quando si parla del volo e della sua applicazione militare è più facile trovare volumi incentrati su argomenti forse più attraenti che spaziano nel campo delle emozioni e delle passioni o, piuttosto, in quello dottrinario o tecnico-operativo della teorizzazione e dell’utilizzo, cioè, del potere aereo nelle operazioni militari. Si parla spesso di passione per il volo, audacia, tradizione storica, tecnologia e tecnica, organizzazione di una missione, meno di quelle componenti che rappresentano una delle basi su cui poggia tutto questo: la formazione e l’addestramento del personale navigante. Eppure, in questo ambito l’Aeronautica Militare ha una tradizione che parte da lontano, dagli albori della nostra aviazione militare e che, in una sempre migliore combinazione di teorie, tecniche e strumenti, e in una costante sinergia con l’industria aeronautica nazionale ha portato alla realizzazione di un sistema addestrativo che è all’avanguardia nel mondo, un’eccellenza invidiabile ed invidiata, raggiunta proprio con il costante ed equilibrato lavoro di tutte le componenti interessate al processo. In questo volume troverete non solo aeroplani e uomini coraggiosi, racconti d’imprese del passato o minuziose schede tecniche, ma il complesso sistema che “tramuta” una passione, quella per il volo, in una professione utile al Paese e ai suoi cittadini. Volare Alto, di Jan Slangen
Tumblr media
Per Jan Slangen – già pilota e Comandante delle Frecce Tricolori – il volo rappresenta una metafora della vita. Per spiccare il volo, come per raggiungere i traguardi di ogni giorno, non bastano passione ed equilibrio, servono anche un paio di ali, reali o immaginarie, con cui realizzare i propri sogni. Questo libro è la storia avvincente di un bambino curioso e attento che arriva a guidare la squadra di piloti più ammirata al mondo. Sfrecciando tra le nuvole, Slangen impara a vivere con i piedi saldamente a terra: dalla nascita della sua vocazione, quasi per caso, al lungo addestramento, fino a disegnare evoluzioni mozzafiato con i colori della bandiera italiana. Un viaggio tra emozioni e paure raccolte qui per la prima volta, un racconto sulla realizzazione dei propri desideri, sulla forza della fantasia e sul rigore che richiede, sulla ricerca di una felicità che spesso è molto più vicina di quanto pensiamo. “Queste pagine sono una dichiarazione d’amore. Se scrivo, è per provare a spiegare perché il volo fa innamorare così tanto. E, soprattutto, perché è così bello quando siamo ricambiati. Ma anche perché librarsi in aria riempie come nessun’altra cosa; perché, da lassù, tutto sembra più chiaro – fuori e dentro di noi; perché anche le cose e le persone più lontane, all’improvviso, ci appaiono più vicine; e perché ogni cosa sembra trovare un senso, più autentico, più alto, più profondo.”   Read the full article
0 notes