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Gli strumenti astronomici di Santa Maria Novella
Nella Repubblica fiorentina l'affermarsi della famiglia Medici, salita al rango nobile, necessitava di una evoluzione da status di banchieri a qualcosa di più prestigioso. Cosimo I intuì, o meglio copiò Lorenzo il Magnifico, che il mezzo per fare questo era la cultura. E' noto che Cosimo I fu mecenate per le arti ma allo stesso tempo, oltre scultori pittori ed architetti, chiamò a se anche scienziati impegnati in varie branche di studio. Una delle scienze a cui Cosimo I teneva particolarmente era il "tempo" e il calendario. All'epoca era in uso il calendario giuliano basato sul ciclo delle stagioni. Questo calendario era stato elaborato dall'astronomo greco Sosigene di Alessandria e poi introdotto da Giulio Cesare (per questo chiamato giuliano) nell'anno 46 a.C.. All'epoca era fondamentale l'individuazione del corretto giorno della Pasqua Cristiana, questo sia perché era una festività importantissima, sia perché si organizzava poi, di conseguenza, tutto il calendario liturgico cristiano. Per individuare il giorno della Pasqua si partiva a fare il calcolo dal giorno dell'equinozio. L'equinozio è il giorno in cui la notte e il giorno hanno la stessa durata, cioè quando il sole si trova allo zenit all'equatore e lo illumina perpendicolarmente. Perché questa lunga introduzione? Perché il calendario giuliano era impreciso e perdeva 11 minuti per ogni anno trascorso, rendendo i calcoli molto complessi. A questo, Cosimo I, aveva velleità di porre rimedio e sostituire il nome di Giulio Cesare con il suo. Sappiamo oggi che fu Gregorio XIII nel 1582 ad attuare questo cambiamento ed infatti ancora oggi ci basiamo sul calendario gregoriano che ha ridotto a soli 26 secondi la "perdita di tempo" in un anno.
Questa "gara" dell'epoca per la riforma del calendario indusse Cosimo I a chiamare presso di se a Firenze uno dei più grandi astronomi del tempo, un frate domenicano che si chiamava Egnazio (Ignazio) Danti. L'incarico che aveva il frate era di trovare con la massima precisione il giorno dell'equinozio di primavera.
Fu scelta la chiesa di Santa Maria Novella con la sua meravigliosa facciata di Leon Battista Alberti per realizzare ed applicare tre strumenti astronomici che ancora oggi sono osservabile dal fiorentino curioso e dal turista pellegrino. Questi strumenti furono realizzati tra il 1572 e il 1575 e sono: un grande quadrante con orologi solari, un'armilla equinoziale, e un foro gnomonico per una meridiana a camera oscura. Con questi strumenti si contava di individuare con estrema precisione il momento dell’equinozio di primavera, quindi studiare nuovi calcoli astronomici per riformare il calendario giuliano e alla fine individuare incontestabilmente il giorno di Pasqua.
Il grande orologio, o meglio quadrante astronomico serviva a calcolare l’inclinazione dell’asse terrestre e l’altezza del sole durante tutto l’anno. Attraverso questo si poteva disporre di tutte le ore di tutti i sistemi orari dell’epoca, questo ma per la massima distribuzione del sapere.
L’armilla è invece uno strumento poliedrico in quanto ha più scopi. Primo era ovviamente l'individuazione esatta dell’equinozio. La struttura consta di due cerchi di bronzo con un diametro di 130 centimetri che sono posti perfettamente perpendicolari tra di loro. Con il cerchio verticale, quello meridiano, si individua il mezzogiorno solare, cioè quando il sole è alla sua massima altezza. Il cerchio proietta sulla facciata della chiesa l'ombra di se stesso e quando questa ombra sovrappone perfettamente i lati del cerchio allora siamo al mezzogiorno preciso. L'altro cerchio, quello orizzontale o equatoriale, farà la stessa cosa al momento dell'equinozio. Quindi nel giorno dell'equinozio, a mezzogiorno preciso, le due ombre si porranno sulla facciata perpendicolari l'una all'altra disegnando una croce.
Infine furono realizzati due fori gnomici per una meridiana a camera oscura all'interno della chiesa. La luce passando dai fori avrebbe dovuto indicare l'ora e i solstizi, ma si presentarono due problemi. Il primo fu che uno altro foro sarebbe dovuto essere realizzato nella volta, creando un probabile danno strutturale e l'altro problema fu l'allontanamento del Danti da Firenze. Il Danti si trasferì a Bologna dove continuò i sui studi e poté mettere in atto il suo progetto nella cattedrale di San Petronio. Egnazio Danti riuscì comunque, grazie ai suoi strumenti di misura a calcolare la vera durata dell’anno solare commettendo un errore di soli 38 secondi e dimostrando come la riforma del calendario giuliano fosse imprescindibile. Nonostante il miglioramento ancora oggi necessitiamo di un anno bisestile ed infatti oggi è il 29 febbraio un giorno di più per recuperare il tempo perso.
Jacopo Cioni Read the full article
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il livello di capraggine dilaga a livelli astronomici. La fine...
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Wow! (Considerazioni multitasking.)
- di Nestor Halak
Gli americani sono riusciti a vendere il genocidio degli indiani per l’epopea del buon vecchio West, il bombardamento atomico di civili per un atto umanitario, l’occupazione militare dell’Italia per la “liberazione” dell’Italia, la mafia di New York per una storia di eroi romantici. Nulla di tutto ciò discredita mai il sistema nel suo complesso, che rimane infinitamente buono e giusto, protetto com’è dai sacri principi della “costituzione”, il problema è solo che alcuni essere umani nascono intrinsecamente cattivi e vanno eliminati. Tutta qui la filosofia di Hollywood. Se qualcosa di vagamente simile succede in qualsiasi altra nazione (eccezion fatta per i fratelli Anglo), la descrizione che ne fa Hollywood muta immediatamente nella condanna senza appello del sistema di potere di quello stato, del suo sistema sociale e persino della popolazione arretrata e, tra noi possiamo dircelo, anche razzialmente inferiore. Sono persino riusciti ad imporre in tutto il mondo una bevanda fatta d’acqua zuccherata colorata col caramello, un poco come hanno fatto i francesi col vino. Solo che i francesi si sono inventati qualità metafisiche vendendo a prezzi astronomici qualcosa di molto comune che nessuno sa veramente distinguere, mentre gli americani hanno incartato con un sogno un prodotto di nessun valore. Negli Stati Uniti può essere tranquillamente assassinato il presidente, poco dopo il capo dell’opposizione, un paio di leader dei movimenti per la liberazione dei negri, ma la colpa non sarà mai del sistema marcio e corrotto come avverrebbe se gli stessi fatti accadessero in qualsiasi altro posto al mondo, ma sempre per la follia criminale di un singolo, cattivo per nascita, sfuggito al sistema e al controllo delle anche troppo bonarie forze dell’ordine. Ogni volta si ripete lo stesso cliché ed ogni volta chiunque solleva dubbi è etichettato come complottista. Immaginatevi se in Cina qualcuno uccidesse Xi e due giorni dopo l’assassino venisse a sua volta ucciso in diretta televisiva mentre è nelle mani della polizia. Se i cinesi sostenessero che sia il primo che il secondo assassino sono solo dei pazzi criminali che hanno agito da soli, senza complici e per motivazioni personali qualche giornale main stream ci crederebbe o fingerebbe di crederci anche solo per un secondo? O le “teorie del complotto” non sarebbero tali ma diventerebbero la verità sacrosanta al di la delle “menzogne del regime tirannico e corrotto”? [...] Siamo rimasti solo noi, pochi increduli, che oramai l’inganno lo fiutano quasi per istinto, automaticamente, senza nemmeno pensarci, così come si guida una macchina. I più si bevono le allerta colorate con gli occhi incollati agli schermi ed esclamano "uao"!
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Comunque il numero di furry in questo sanremo ha raggiunto livelli astronomici sembra una convention
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Lista di cose artistiche per cui impazzisco quando visito una chiesa, museo, castello o palazzo storico:
⛪ rosone
⛪ campanile con orologio specialmente meridiana
⛪ capitelli
⛪ bassorilievi soprattutto attorno alle arcate delle porte o su un capitello
⛪ affreschi in particolare soffitti affrescati ancor meglio se cupole
⛪ organo soprattutto se antico
⛪ pulpito soprattutto se decorato o presenta una forma particolare
🖼️ affreschi trompe-l'oeil
🖼️ mosaici
🖼️ fasci di luce o vento dipinti
🖼️ uso dell'oro nelle opere d'arte
🖼️ mappamondi antichi e cartine geografiche affrescate o sottoforma di arazzi
🖼️ vetrate colorate
🖼️ stelle e luna dipinte
🖼️ raffigurazioni attinenti ai segni zodiacali, simboli alchemici e nodi celtici
🖼️ scrittura onciale con miniature in particolare se vengono utilizzati colori naturali come il blu oltremare, porpora, ocra, giallo di siena e oro
🖼️ librerie e radio d'epoca
🖼️ strumenti musicali antichi o di etnie lontane soprattutto se si possono vedere i meccanismi interni
🖼️ sculture di personaggi con libri o strumenti musicali tra le mani
🖼️ ceramiche con dipinti paesaggi e natura
🖼️ reperti in bronzo in particolare etruschi
🏰 guglie
🏰 soffitti a cassettoni
🏰 arcate
🏰 lampadari sfarzosi
🏰 cortile esterno con pozzo
🏰 giardini botanici e cespugli dalle forme particolari
🏰 ampolle alchemiche
🏰 strumenti astronomici e orologi antichi
🏰 fontane con sculture
🏰 tessuti e costumi tradizionali ancor meglio se con i bozzetti degli abiti
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#arte#museo#musei#cultura#storia#architettura#particolari#dettagli#turista#vacanza#gita#palazzo storico#monumenti#scultura#artistico#storico#castello#trompe l'oeil#affreschi#chiesa#chiese
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maestro nell’arte di avere il mal di testa + bersi un caffè + fumarsi una sigaretta + essere incazzato a livelli astronomici per nessuna ragione
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Le Biblioteche sono habitat. Santuari.
Osservatori astronomici.
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FORNASETTI - MILANO - ITALY - TRAY ASTRONOMICI - 15 x 6 - Black - White - Gold ebay SLUGGO LACA
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Consultabile online il nuovo Siena Galaxy Atlas 2020
Siena, un nuovo atlante con 380mila galassie, pubblicato online il Siena Galaxy Atlas 2020. È online il Siena Galaxy Atlas, un atlante dettagliato di quasi 400mila galassie, compilato utilizzando i dati dei telescopi NoirLab di Nsf e progettato per essere il principale atlante galattico digitale per le galassie grandi. Si tratta di un tesoro di informazioni, utili per lo studio di vari aspetti dell’universo, dalla formazione ed evoluzione delle galassie alla materia oscura e alle onde gravitazionali. Tutti i dettagli su ApJ.
Ngc 520, una collisione di due galassie iniziata più di 300 milioni di anni fa, è in realtà composta da due galassie a disco che alla fine si fonderanno per formare un sistema più grande e massiccio. Ngc 520 fu scoperta da William Herschel nel 1784 ed è una delle galassie più grandi e luminose del Siena Galaxy Atlas. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura; J. Moustakas (Siena College); T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s NoirLab) & M. Zamani (Nsf’s NoirLab) & D. de Martin (Nsf’s NoirLab) Gli astronomi cercano da tempo di mappare i cieli notturni, non solo per avere una visione il più possibile completa dell’universo in cui viviamo, ma anche per supportare ulteriori ricerche. I cataloghi di oggetti astronomici servono a molti scopi: possono aiutare gli scienziati a individuare modelli generali in una popolazione di oggetti, a scoprire nuovi fenomeni come ad esempio eventi astronomici transienti, e a identificare quelli che potrebbero essere i candidati migliori per osservazioni mirate. Tuttavia, queste risorse devono essere regolarmente aggiornate per tenere conto dei risultati ottenuti grazie ai continui miglioramenti tecnologici dei telescopi. Ora è stato pubblicato un nuovo atlante con informazioni dettagliate su oltre 380mila galassie con un livello di precisione mai raggiunto prima. Si chiama Siena Galaxy Atlas (Sga) ed è una raccolta di dati provenienti da tre survey completate tra il 2014 e il 2017, note come Desi Legacy Surveys, effettuate per identificare le galassie target per la survey del Dark Energy Spectroscopic Instrument (Desi). I dati sono stati raccolti presso l’Osservatorio interamericano di Cerro Tololo (Ctio) e l’Osservatorio nazionale di Kitt Peak (Kpno), entrambi programmi del NoirLab della National Science Foundation (Nsf), e presso lo Steward Observatory dell’Università dell’Arizona. Le Desi Legacy Surveys hanno utilizzato strumenti all’avanguardia sui telescopi gestiti da NoirLab: la Dark Energy Camera Legacy Survey (DeCaLS), effettuata utilizzando la Dark Energy Camera (DeCam) costruita dal Doe sul telescopio da 4 metri Víctor M. Blanco al Ctio in Cile; la Mayall z-band Legacy Survey (MzLS) con la fotocamera Mosaic3 sul telescopio da 4 metri Nicholas U. Mayall al Kpno; e la Beijing-Arizona Sky Survey (Bass) realizzata con la fotocamera 90Prime sul telescopio Bok da 2,3 metri, gestito dallo Steward Observatory e ospitato presso Kpno. I dati delle Desi Legacy Imaging Surveys, così come una copia dell’intero Siena Galaxy Atlas, vengono forniti alla comunità astronomica tramite la piattaforma scientifica Astro Data Lab e l’Astro Data Archive presso il Community Science and Data Center (Csdc) di NoirLab. Sga contiene anche dati aggiuntivi provenienti da una survey condotta dal satellite Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise) della Nasa, rielaborati da Aaron Meisner, astronomo del NoirLab. Queste survey hanno catturato immagini nelle lunghezze d’onda ottiche e infrarosse per mappare un’area totale di 20mila gradi quadrati – quasi la metà del cielo notturno, rendendola tra le più grandi survey sulle galassie. Riunendo questa ricchezza di informazioni in un unico posto, Sga offre dati precisi sulla posizione, la forma e le dimensioni di centinaia di migliaia di grandi galassie relativamente vicine. Oltre all’enorme numero di oggetti registrati, i dati nella raccolta Sga raggiungono anche un nuovo livello di accuratezza ed è la prima risorsa di questo tipo a fornire dati sui profili di luce delle galassie.
Mosaico ottico di 42 galassie del Siena Galaxy Atlas 2020 ordinate per diametro angolare crescente da sinistra in alto, a destra in basso. Le galassie vengono scelte casualmente da una distribuzione di probabilità uniforme nel diametro angolare. La barra bianca orizzontale nell’angolo inferiore sinistro di ciascun pannello rappresenta 1 minuto d’arco e i ritagli del mosaico vanno da 3,2 a 13,4 minuti d’arco. Questa figura illustra l’enorme gamma di tipologie, dimensioni, colori e profili di luminosità superficiale, struttura interna e ambienti delle galassie presenti nell’atlante. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura/ J. Moustakas «Le grandi galassie vicine sono importanti perché possiamo studiarle in modo più dettagliato di qualsiasi altra galassia nell’universo; sono i nostri vicini cosmici», osserva John Moustakas, professore di fisica al Siena College a capo del progetto Sga. «Non solo sono straordinariamente belle, ma contengono anche la chiave per comprendere come si formano e si evolvono le galassie, inclusa la nostra, la Via Lattea». Sga si basa su diversi cataloghi compilati nei secoli scorsi. L’iconico Catalogue des Nébuleuses et des Amas d’Étoiles (Catalogo delle nebulose e degli ammassi stellari), pubblicato nel 1774 dall’astronomo francese Charles Messier, fu una pietra miliare importante, così come lo fu il Nuovo Catalogo Generale delle Nebulose e degli Ammassi di Stelle (Ngc), pubblicato nel 1888 da John Louis Emil Dreyer. Più recentemente, nel 1991, gli astronomi hanno realizzato il Terzo Catalogo di Riferimento delle Galassie Luminose (Rc3). Negli ultimi due decenni sono stati pubblicati molti altri preziosi atlanti di galassie, ma la maggior parte di essi si basa sulle misurazioni su lastre fotografiche dell’Rc3, oppure mancano un numero significativo di galassie. Poiché Sga utilizza immagini digitali catturate con strumenti altamente sensibili, rappresenta un miglioramento sostanziale sia nella qualità che nella completezza dei dati. «Precedenti compilazioni di galassie erano afflitte da posizioni, dimensioni e forme errate delle galassie e contenevano anche voci che non erano galassie ma stelle o artefatti», spiega Arjun Dey, astronomo del NoirLab coinvolto nel progetto. «Sga ripulisce tutto questo per gran parte del cielo. Fornisce inoltre le migliori misurazioni della luminosità delle galassie, qualcosa che non avevamo mai avuto prima in modo affidabile per un campione di queste dimensioni».
IC 4212 è una galassia spirale barrata situata nella costellazione della Vergine. Si trova vicino all’equatore celeste, il che significa che in alcuni periodi dell’anno è visibile almeno in parte da entrambi gli emisferi. Crediti: Ctio/ NoirLab/ Doe/ Nsf/ Aura; J. Moustakas (Siena College); T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/Nsf’s NoirLab) & M. Zamani (Nsf’s NoirLab) & D. de Martin (Nsf’s NoirLab) Questa risorsa versatile guiderà il progresso in numerosi rami dell’astronomia e dell’astrofisica aiutando gli scienziati a trovare i migliori campioni di galassie per l’osservazione mirata. Ad esempio, Sga migliorerà la ricerca su come i modelli di formazione stellare variano nelle diverse galassie, sui processi fisici alla base della vasta gamma di morfologie che le galassie mostrano e su come la distribuzione delle galassie è correlata al modo in cui la materia oscura si diffonde nell’universo. Agendo come una mappa, Sga aiuterà anche gli astronomi a individuare le sorgenti di segnali transitori come le onde gravitazionali e a comprendere gli eventi che ne danno origine. «Sga diventerà il più importante atlante galattico digitale per le grandi galassie», afferma Dey. Tuttavia, sottolinea, Sga non è riservato solo ai ricercatori accademici, ma è liberamente consultabile online per chiunque desideri conoscere meglio il nostro angolo di universo. «Il rilascio pubblico di questi dati spettacolari contenuti nell’atlante avrà un impatto reale non solo sulla ricerca astronomica, ma anche sulla capacità del pubblico di visualizzare e identificare le galassie relativamente vicine», conclude Chris Davis, direttore del programma Nsf per NoirLab. «Gli astrofili più appassionati lo apprezzeranno particolarmente in quanto risorsa a cui rivolgersi per saperne di più su alcuni degli obiettivi celesti che osservano». Per saperne di più: Leggi su The Astrophysical Journal l’articolo “Siena Galaxy Atlas 2020” di John Moustakas, Dustin Lang, Arjun Dey, Stéphanie Juneau, Aaron Meisner, Adam D. Myers, Edward F. Schlafly, David J. Schlegel, Francisco Valdes, Benjamin A. Weaver, and Rongpu Zhou - Esplora il Siena Galaxy Atlas 2020 Read the full article
#Cataloghiastronomici#galassie#grandigalassie#materiaoscura#NoirLab#nuovoatlante#ondegravitazionali#SienaGalaxyAtlas#telescopioNsf#vialattea
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La Nasa ha fatto 'suonare' un buco nero: ecco l'audio che ha diffuso
Il fraintendimento che nello spazio non ci sia mai suono è dovuto al fatto che la gran parte dell'Universo è vuoto, e che manchi il mezzo per permettere la propagazione delle onde sonore. Ma un ammasso di galassie è composto da così tanto gas che abbiamo captato un suono. Lo abbiamo amplificato e mixato con altri dati per riprodurre il suono di un buco nero". Nei giorni scorsi il canale Nasa Exoplanets della Nasa ha condiviso sui suoi profili social il 'rumore' emesso da un buco nero accompagnando la clip con questa didascalia.L'audio in realtà - definito dall'agenzia spaziale americana 'Black Hole Remix' - era stato diffuso per la prima volta nel maggio scorso. Rilanciato qualche giorno fa, il post ha ottenuto 14,8 milioni di visualizzazioni dividendo gli utenti tra chi lo ha definito "raccappricciante" te chi "etereamente stupendo". L'effetto sonoro che ascoltiamo qui è il risultato di una scoperta fatta nel 2003 quando, dopo oltre 53 ore di osservazione, i ricercatori della Nasa capirono che le onde di pressione emesse dal buco nero supermassiccio sito al centro dell'Ammasso di galassie di Perseo (o Abell 426) creavano particolari increspature nel gas, tali da poter essere tradotte in suoni attraverso una tecnica chiamata "sonificazione" (ovvero trasformazione dei dati astronomici in un suono udibile all'essere umano).Le onde in questione tuttavia, producevano le note più basse mai rilevate nell'Universo, impossibili da udire dall'orecchio umano. Per questo motivo i ricercatori della Nasa hanno aumentato di decine e decine di ottave il suono del buco nero, ottenendo questo rumore inquietante quanto stupefacente.
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Giorno 1: 8 marzo 1178 a.C.
Nell'Odissea vengono descritti diversi fenomeni astronomici: una possibile eclisse di sole nel canto XX, l'apparizione simultanea delle costellazioni delle Pleiadi e del Bovaro all'imbrunire, e le posizioni in cielo di Venere e Mercurio, la luna nuova...
Incrociando questi dati con il Five Millennium Canon of Solar Eclipses pubblicato dalla NASA nel 2006 in cui vengono catalogate tutte le eclissi solari dal 2000 a.C. al 3000, i ricercatori Costantino Baikouzis, dell'osservatorio astronomico di La Plata e Marcelo Magnasco, della Rockefeller University di New York, hanno azzardato l'ipotesi che l'eclisse menzionata nel canto XX avrebbe avuto luogo il 16 aprile del 1178 a.C..
L'azione dell'Odissea è iniziata quaranta giorni prima, ovvero l'8 marzo.
-D.Russo
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Non avete comprato Concord a 40 euro, ma sicuramente sarete interessati a farlo a 13.000 euro su Ebay
Non avete comprato Concord a 40 euro, ma sicuramente sarete interessati a farlo a 13.000 euro su Ebay I bagarini sono già all’opera per provare a speculare sulla fine di Concord, con alcune copie del gioco vendute a prezzi astronomici. Powered by WPeMatico I bagarini sono già all’opera per provare a speculare sulla fine di Concord, con alcune copie del gioco vendute a prezzi astronomici.…
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Pantheon
Pantheon Siamo all’interno del Siamo all’interno del Pantheon e questa è la magnifica cupola. L’edificio fu concepito architettonicamente per avere un’unica finestra a forma di oculo sulla cupola, quasi 9 metri di diametro. Grazie alla presenza dell’oculo si osservano fenomeni astronomici all’interno dell’edificio tanto da essere stato da alcuni definito “un tempio solare”. Infatti, il 21…
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Un'immagine catturata dalla Dark Energy Camera (DECam) ritrae l'ammasso della Chioma, conosciuto anche come Abell 1656, così chiamato perché fa parte della costellazione della Chioma di Berenice. La DECam è stata progettata per condurre una lunga indagine sull'energia oscura ma è utile anche per altri tipi di studi astronomici. L'ammasso della Chioma è legato allo studio della materia oscura dato che l'incoerenza tra la stima della sua massa globale e la misurazione dei suoi effetti gravitazionali stimolarono le ricerche che portarono agli odierni modelli sulla materia oscura.
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La crescita dei buchi neri sta rallentando nell'universo. Una nuova ricerca potrebbe aiutare a spiegare perché. Introduzione: Buchi Neri e la loro Crescita I buchi neri, con la loro gravità inarrestabile, sono oggetti astronomici straordinari, con i “supermassicci” che possono pesare milioni o miliardi di volte la massa del Sole. Questi colossi dimorano spesso nei centri delle galassie, come anche nel cuore della Via Lattea. Studio della Crescita dei Buchi Neri nel Tempo Un’equipe di astrofisici ha investigato la crescita dei buchi neri supermassicci nel corso di 13,8 miliardi di anni di storia cosmica. Questo studio ha permesso di costruire un modello che illustra la crescita dei buchi neri supermassicci nel corso degli ultimi 12 miliardi
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