#arte e scienza
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 1 month ago
Text
"Il microbiologo e l’ambiente": Gli studenti di Alessandria tra scienza e arte. All’AOU di Alessandria, un incontro con la ricerca e la creatività per sensibilizzare gli studenti sulle patologie ambientali e l’antibiotico resistenza
Martedì 8 ottobre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) e il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto dal Dott. Antonio Maconi, hanno ospitato un evento educativo dedicato agli studenti, nell'ambito del
Martedì 8 ottobre, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) e il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto dal Dott. Antonio Maconi, hanno ospitato un evento educativo dedicato agli studenti, nell’ambito del Festival Ambiente e Sostenibilità, organizzato da Amag Ambiente. L’incontro, intitolato “Il microbiologo e l’ambiente”, ha visto la…
0 notes
ragazzoarcano · 1 year ago
Text
“La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero. È la fonte di ogni vera arte e vera scienza.”
— Albert Einstein
17 notes · View notes
fashionluxuryinfo · 1 month ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
L’Osservatorio del Papa
Il Polo Museale del Palazzo Papale di Castel Gandolfo arricchisce ulteriormente le iniziative disponibili al pubblico.
Promosse congiuntamente dalla Direzione dei Musei e dei Beni Culturali, dalla Direzione delle Ville Pontificie e dalla Direzione della Specola Vaticana, i nuovi progetti sono stati presentati venerdì 27 settembre 2024, alle ore 11.30, presso la Sala della Rocca del Palazzo Papale di Castel Gandolfo alla presenza di Barbara Jatta, Direttore dei Musei, Andrea Tamburelli, Direttore delle Ville Pontificie, F.Guy Consolmagno SJ, Direttore delle Specola Vaticana. https://www.fashionluxury.info/it/
0 notes
valentina-lauricella · 7 months ago
Text
Tumblr media
Statua di Shiva danzante nel cortile del CERN di Ginevra.
1 note · View note
iannozzigiuseppe · 1 year ago
Text
SANDRO ELLENA - L'estetica emergente. Tra scienza, coscienza e arte - Prefazione di Elvira Landò - OLTRE Edizioni
SANDRO ELLENA – L’estetica emergente. Tra scienza, coscienza e arte – Prefazione di Elvira Landò  ISBN: 979-1280075659 – Pagine 136 – Prezzo di copertina: 18 euro Dal 10 ottobre in libreria OLTRE EDIZIONI  Sandro Ellena presenta una tesi che si centra sull’assolutezza del sapere scientifico, l’inconsistenza della filosofia e la falsità della religione, e lo fa attraversando la storia di diverse…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
marcogiovenale · 2 years ago
Text
lucio saffaro. viaggio verso l'ignoto: a maggio a bologna
Dal 26 maggio al 24 settembre, a Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, Genus Bononiae presenta Viaggio verso l’ignoto, una mostra a cura di Claudio Cerritelli e Gisella Vismara che illumina la figura complessa e poliedrica di Lucio Saffaro (Trieste 1929 – Bologna 1998): pittore, scrittore, poeta e matematico tra i più originali della cultura e dell’arte italiana del secondo Novecento. In…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
crazy-so-na-sega · 2 months ago
Text
Se il numero che descriveva il mondo, ora lo norma e lo supera, esso può anche offrire i mattoncini di una poiesi magica nelle mani di un illusionista-demiurgo.
Tumblr media
Una siffatta ipotesi sarebbe azzardata se le civiltà occidentali non fossero poi effettivamente sprofondate in questo incantesimo, arrivando anzi a identificarvisi con orgoglio. Pur introdotta come un mero «metodo» di indagine dei fenomeni naturali, la scienza avrebbe presto reclamato un monopolio gnoseologico per cui tutto ciò che non è misurabile – cioè appunto non riducibile a un numero – deve essere favola, superstizione o sogno. E tutto ciò che i suoi addetti proclamano per numeros deve essere vero anche quando non ha riscontro nell’esperienza – aneddotica, irrilevante, male interpretata ecc. – degli individui.
Similmente, la statistica ha tradotto l’antica arte sovrana (basiliké téchne) in una Scienza Politica governata dai numeri, che promette di restituire un riflesso ordinato e fedele dei fenomeni, mentre nella realtà li seleziona e li interpreta secondo le implicite gerarchie ideali che presiedono alla scelta delle metriche, e dunque li plasma tracciando il perimetro del pensabile e del necessario.
Come ha limpidamente osservato Nikolas Rose, il numero statistico "crea uno «spazio fittivo» che imita la realtà affinché la realtà lo imiti".  Nell’onirica società «data-driven» le masse si lasciano trascinare e costringere da una pletora di indici economici, elettorali, sanitari, sociali ecc. inaccessibili all’esperienza e si trovano così prigioniere di una caverna platonica sulle cui pareti scorrono percentuali e istogrammi gabellati per fatti «oggettivi» senza padroni, né interpretazioni, né intenti.
La conferma più chiara e recente di questo processo è la diffusione a tappe forzate delle tecnologie informatiche che, lontane dall’essere «rivoluzionarie», fissano piuttosto il capolinea obbligato di una reductio ad numeros universale.
La digitalizzazione che si è imposta in ogni ambito produttivo, amministrativo, ludico, creativo, relazionale ecc. è una numerificazione sia in senso tecnico, perché si esprime attraverso serie numeriche binarie, sia in senso letterale per la sua radice inglese digit, che significa appunto «cifra». La foga con cui si estendono i campi di applicazione delle nuove tecniche, spesso contro ogni ragione di necessità e di buon senso, segnala il progetto di sostituire il creato con una sua più liquida ed evanescente – e perciò malleabile – rappresentazione numerica.
Il Pedante
25 notes · View notes
ambrenoir · 2 months ago
Text
"Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà"
Oswald Spengler, “Il tramonto dell'Occidente”
‎ "Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler è un'opera monumentale che si pone come uno dei pilastri della filosofia della storia del XX secolo. Pubblicato in due volumi tra il 1918 e il 1923, il saggio esplora la ciclicità delle civiltà umane attraverso una "morfologia della storia universale".
Spengler propone una visione pessimistica del futuro dell'Occidente, paragonando le civiltà a organismi viventi che attraversano cicli di nascita, crescita, declino e morte. Secondo lui, ogni civiltà possiede un'anima, un ethos che ne guida lo sviluppo e il destino. La civiltà occidentale, caratterizzata da un impulso "faustiano" verso l'espansione e la conquista, si troverebbe, secondo Spengler, nella fase di decadenza, o "Zivilisation", dove i valori culturali e spirituali vengono sostituiti dal dominio del denaro e della tecnica.
La profondità di Spengler sta nella sua capacità di intrecciare filosofia, storia, arte e scienza per creare un quadro complessivo delle dinamiche storiche. Egli non si limita a descrivere il declino dell'Occidente, ma fornisce anche una critica acuta della modernità, evidenziando come la perdita di valori autentici porti a una civiltà vuota e senza scopo.
L'opera di Spengler è stata oggetto di molteplici interpretazioni e controversie, soprattutto per il suo fatalismo e il suo determinismo storico. Tuttavia, non si può negare l'impatto che "Il tramonto dell'Occidente" ha avuto sul pensiero contemporaneo, stimolando riflessioni sul significato della storia e sul destino delle società umane.
La sua opera rimane un testo fondamentale per chiunque sia interessato alla filosofia della storia e alle grandi domande sul futuro dell'umanità. La sua lettura richiede un impegno non indifferente, ma offre in cambio una prospettiva unica e provocatoria sulla storia mondiale e sul nostro posto in essa.
Oswald Spengler è stato un filosofo tedesco nato il 29 maggio 1880 a Blankenburg, Germania. È noto principalmente per il suo lavoro "Der Untergang des Abendlandes" (Il tramonto dell'Occidente), pubblicato tra il 1918 e il 1922, che è considerato un importante contributo alla teoria sociale. Dopo aver conseguito il dottorato all'Università di Halle nel 1904, Spengler lavorò come insegnante fino al 1911, per poi dedicarsi alla scrittura della sua opera principale. Nonostante il successo iniziale, visse in isolamento dopo l'ascesa al potere di Hitler nel 1933 e morì a Monaco il 8 maggio 1936.
Tumblr media
21 notes · View notes
pensieri-inlacrime · 2 months ago
Text
COMPAGNIA?
Facciamo al contrario: scegli un solo numerino e io verrò nel tuo profilo a farti una o più domande riguardo l'argomento che hai scelto
1) amore
2) amicizia
3) scuola
4) lavoro
5) famiglia
6) salute
7) musica
8) film
9) sesso
10) cibo
11) animali
12) hobby
13) videogiochi
14) oggetti
15) religione
16) vacanze
17) sport
18) sentimenti
19) infanzia
20) paura
21) colori
22) Tumblr
23) sogni
24) scienza
25) Arte
28 notes · View notes
canesenzafissadimora · 9 months ago
Text
« – Perché?
« – Perché dico sempre la verità.
« – Anche quando non ce n’è bisogno?
«– Sempre. È una malattia. Come se avessi un cane nella pancia che si mettesse ad abbaiare con la mia bocca. Ma ho i miei vantaggi. Ognuno mi detesta per quel che gli dico in faccia e ognuno mi vuol bene per quel che dico in faccia agli altri. E cosí, un poco amata, un poco detestata secondo i momenti, non ho mai trovato chi mi voglia bene due giorni di seguito».
Tumblr media
Luigi Pirandello, Arte e Scienza
26 notes · View notes
pier-carlo-universe · 9 days ago
Text
Orloj: L’Antico Orologio Astronomico di Praga, Un Capolavoro di Ingegneria Medievale
Scopri il fascino dell'orologio astronomico di Praga, un'icona di storia e tecnologia che incanta visitatori da più di 600 anni.
Scopri il fascino dell’orologio astronomico di Praga, un’icona di storia e tecnologia che incanta visitatori da più di 600 anni. L’Orloj, l’orologio astronomico di Praga, è uno dei monumenti più celebri e amati della capitale ceca, nonché un capolavoro di ingegneria medievale. Installato nel 1410, l’Orloj è il più antico orologio astronomico ancora funzionante al mondo. Situato sulla parete sud…
0 notes
thegianpieromennitipolis · 10 months ago
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti
'DIO È MORTO'
L'espressione è di Nietszche.
Ma non è irriverente.
Per il pensatore tedesco Dio muore perchè la modernità non ha più bisogno del soprannaturale, soverchiata dalla scienza e dalla tecnica che propongono un nuovo paradigma di verità nella conoscenza.
Ma è anche il riflesso paradossale della coerenza di fede: se il mondo è favola...
«Abbiamo tolto di mezzo il mondo vero: quale mondo ci è rimasto? forse quello apparente?... Ma no! col mondo vero abbiamo eliminato anche quello apparente!». - Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli [1887].
Appunto: la promessa di affermare la verità, promessa che gli uomini compiono in nome di Dio, impone che la scoperta di un mondo apparente induca a non mentire e a proclamare la tragica verità del Dio che non è più tra gli uomini.
Questo è il '900.
E l'unico modo che abbiamo per capire l'arte del XX secolo è di far capo a questo concetto ineludibile.
Se togliessimo la scienza e la tecnica, sarebbe comprensibile il '900?
Ovviamente no.
Se togliessimo Dio dal Medioevo, sarebbe possibile comprendere quella lunga epoca?
Anche in questo caso la risposta è negativa.
Così, Andrea Mantegna (1431-1506) può mostrare il miracolo del Cristo che realmente morto risorgerà: il pathos dell'immagine e il dolore di coloro che lo compiangono è attesa della salvezza che si compie, dell'esperienza umana del Dio che nella morte mostra la via ("Il Cristo morto", 1475-1478).
Allo stesso modo, l'apparenza del mondo e l'impossibilità della verità, come lo stesso Nietzsche aveva compreso, diventano un peso insopportabile che conduce verso l'ineluttabile ricerca del divino.
Quest'esigenza trova sfondo in un celebre dipinto di René Magritte (1898-1967), "La voce dei venti" (1931), considerato tra i più enigmatici del pittore belga.
Quelle sfere, fluttuanti a mezz'aria, non sono che l'espressione del ricercato soprannaturale, l'essenza estetica di un anelito metafisico inseparabile dalle profondità del pensiero:
«ciò che ci distingue non sta nel fatto che non ritroviamo un Dio […] ma nel fatto che non consideriamo, come divino, ciò che fu venerato» - Nietzsche, Frammenti postumi (1887-1888) -
Dio è morto?
33 notes · View notes
questouomono · 29 days ago
Text
Questo uomo no, #140 - Deconstructing Rossano Sasso (per Federico Zappino)
Tumblr media
Le parole con le quali il deputato Rossano Sasso ha attaccato Federico Zappino e il suo insegnamento le trovate qui. Proviamo a capire insieme quanto il deputato avrebbe invece bisogno di seguire i suoi corsi. In tondo le sue parole, in corsivo i miei commenti.
Mi batto per una scuola migliore dice Sasso, quindi tanto per cominciare l'università non dovrebbe entrarci. Però è sbalordito del fatto che All’Università di Sassari esiste, da due anni, un corso di studi denominato “teorie di genere e queer”, tenuto da un ricercatore a tempo determinato della facoltà di Scienze Politiche, tale Federico Zappino, filosofo di estrema sinistra e attivista Lgbtqi. Qualcuno lo informi che corsi con questi argomenti se ne fanno da molti più anni in molte più università italiane, e che da altrettanti molti anni docenti italianə sono andatə in giro per il mondo a insegnare "teorie di genere e queer". Ah, e si fanno da decenni anche in molte scuole italiane, tanto per rimanere in argomento. Sasso, lei lo sapeva?
Vorrei sapere se il ministro avvalla che un insieme di teorie, prive di alcuna dignità scientifica, possano diventare una materia di esame, e se un ricercatore a tempo determinato, filosofo di estrema sinistra e attivista Lgbtqi, sia giuridicamente abilitato all’insegnamento. Sasso, se sono oggetto di corsi universitari la dignità scientifica l'hanno superata da parecchio, per questo le gerarchie ecclesiastiche si sono mosse con un contrasto politico inventato ad arte, come raccontato già un decennio fa da Sara Garbagnoli. E se Zappino è ricercatore in una università italiana non è perché estratto a sorte, ma dopo concorso pubblico per titoli ed esami. Certo che è giuridicamente abilitato all'insegnamento.
Continua Sasso: ma ciò che mi preme di più conoscere, è se il ministro condivida il fatto che sia stato elevato al rango di testo universitario, da studiare per poter sostenere l’esame, gli “Elementi di critica omosessuale” dello storico attivista Mario Mieli. Sasso, come chiunque frequenti i corsi di Zappino sa, quel libro è sostanzialmente la tesi di laurea di Mieli, sostenuta in una università giuridicamente abilitata e con relatore un professore giuridicamente abilitato. Quindi Sasso duole informarla che più testo universitario di quello non si può. Non si preoccupi, può evitare di saperlo dai corsi di Zappino: è scritto anche su Wikipedia.
Ah, tra l'altro Wikipedia contiene anche, papale papale, la frase che lei riporta come "prova" della pedofilia di Mieli, senza sapere né cosa significa quel passo né che ruolo ha nella sua costruzione teorica - né sa distinguere pedofilia, pederastia nel senso di Mieli e omosessualità. Potrebbe saperlo se frequentasse i corsi di Zappino, ma questa citazione così precisa fa nascere il sospetto che lei "Elementi di critica omosessuale" non l'abbia mai letto. E da insegnante questa cosa di parlare di libri che non si è letti per intero non si fa, vero Sasso?
Sarei curioso di capire come si svolgono le lezioni, se l’insegnamento, come temo, sia a senso unico. Chi mi garantisce che ci sia una pluralità di opinioni? Con soldi pubblici si divulga l’ideologia gender e teoria queer. Sasso, ma lei è mai stato in una università? Le lezioni non sono mica dibattiti, la pluralità di opinioni è garantita dall'ateneo, non dal singolo corso; infatti l'Ateneo ospita altri corsi sugli stessi argomenti, e con altri docenti, e con altre opinioni - come qualsiasi altro ateneo. I corsi, poi, non sono obbligatori. Zappino è lui a indottrinare gli studenti prima che lo frequentino? E come fa? oppure arrivano già indottrinati? E da chi? E, le ripeto: è da un pezzo che i soldi pubblici si usano per questi corsi, come dopotutto garantisce la Costituzione della Repubblica Italiana all'articolo 33. Sì, Sasso, è scienza. Perché se non è scienza quella di Zappino, non lo è neanche quella del Vaticano, ricordata sopra nell'articolo di Garbagnoli. Spiace.
Il film di Nando Cicero che ricordo sopra, nell'immagine, ha gli stessi anni del deputato Rossano Sasso. Forse dovrebbe concentrarsi su come quella visione della sessualità a scuola, e della scuola come luogo di una sola sessualità possibile, lo abbia involontariamente influenzato attraverso una cultura eterosessista. Nei suoi corsi Zappino si occupa anche di questo problema sociale molto grave. Gli farebbe molto bene frequentarlo.
Federico Zappino è un ricercatore fondamentale per gli studi superiori italiani, tra i pochi a occuparsi di creare un ponte tra un materialismo critico nei confronti di Marx e un pensiero queer che di materialismo ha molto bisogno per non farsi "acquistare" da un liberalismo dannoso e inconcludente. Non è obbligatorio essere d'accordo con lui, ma sono ben contento che le mie tasse concorrano a pagare il suo compenso. Quello di Sasso, meno. Questo uomo no. Qui una petizione che chiede alla ministra Bernini che Zappino rimanga dov'è, a fare il lavoro importantissimo che fa.
6 notes · View notes
susieporta · 3 months ago
Text
"La fonte...dove ha letto questa cosa?"
Per fortuna dei mie passati meccanismi di dissociazione, ho tenuto l'aspetto positivo "visualizzo, vado avanti e non rispondo".
Ma qualcosa la vorrei dire.
Per fortuna ricevo pochi commenti del genere, ma li leggo spesso nelle pagine di colleghi e professionisti seri.
Ma se andate da un avvocato, commercialista, architetto, medico...
Vi verrebbe mai in mente di chiedere...mi dica dove ha letto questa cosa?
Allora perché farlo sulle pagine di noi psicoterapeuti?
Lavoriamo soprattutto con le parole, ma non solo...
Prima di parlare ci connettiamo con noi stessi, con la persona difronte a noi...
Lavoriamo su percezioni, sensazioni, immagini, archetipi, intuizioni.
Prima di parlare lavoriamo su noi stessi, ci rivolgiamo come calzini e paghiamo altri professionisti per aiutarci a vedere ciò che non possiamo vedere perché ci siamo troppo dentro.
Parliamo dopo aver studiato una vita intera e continuiamo a farlo nonostante la stanchezza e la voglia di riposo.
La psicoterapia è un ARTE che si impara agendo, si affina con gli anni, si manifesta nelle interazioni.
Un mio didatta diceva solo alcuni sono POSSEDUTI DAL DEMONE DELLA PSICOTERAPIA, molti restano legati a libri, teorie e rassicuranti comodità.
Il nostro ruolo è al confine tra scienza, neuroscienze e l'essenza dell'anima che non può rientrare in nessuna categoria mentale limitante.
Bisogna fidarsi del processo, non c'è altra strada.
Altra frase che leggo spesso " Io ho fatto anni di terapia e non è servita a nulla"
E io rispondo "chi ti ha costretto a restare?"
Credo che ogni esperienza porti un insegnamento, ma soprattutto che a volte di vada avanti anni in percorsi più superficiali per prepararsi ad accogliere la verità.
Inoltre la psicoterapia non è magia, la psicoterapia è PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ, AGIRE, CAMBIARE, SCEGLIERE, ANDARE OLTRE, RESPIRARE, FARE ESERCIZI PRATICI, INVII AD ALTRI PROFESSIONISTI ESPERTI IN ALTRO...
Questo nessuno lo può fare al tuo posto!
Hai fatto tutto questo prima criticare la psicoterapia?
Io mi riferisco ai colleghi seri che lavorano come me. Poi non siamo tutti uguali e so che qualcuno di voi non ha avuto esperienza positive e mi dispiace.
Ma dovete saper dividere il grano dalla zizzania per non perdere tutto il raccolto...
Annarita Bavaro
8 notes · View notes
fridagentileschi · 1 year ago
Text
Tumblr media
ADDIO A SCIARRA SILVANA
Tra pochi giorni la Signora Sciarra Silvana lascerà la Presidenza della Corte costituzionale e finalmente andrà in pensione. Sicuramente nella mente della nota giurista fioriscono aspettative di nuovi e più alti destini. Per il bene della Nazione speriamo che non abbia altri incarichi.
È stato un soggetto chiaramente non del tutto adatto a presiedere la Corte costituzionale, che richiede ben diversa saggezza e competenza, oltre che equilibrio nel dirigere l’udienza.
Il suo nome resterà legato ad uno dei periodi più tristi della Corte costituzionale. Sarà ricordata come colei che unitamente ad altri giudici costituzionali, ha dichiarato la costituzionalità di leggi illogiche, contraddittorie e palesemente negatrici di diritti fondamentali della persona garantiti dalla Costituzione. A cominciare dal noto art. 32 relativo alla materia sanitaria.
La Corte costituzionale da lei presieduta ha “ucciso” per la seconda volta il grande Presidente Aldo Moro che fu il Deputato costituente che volle il secondo comma dell’art. 32 Cost. in base al quale sono in ogni caso banditi trattamenti sanitari violativi della dignità umana.
In una intervista incautamente rilasciata dalla Sciarra Silvana al “Corriere della Sera” il 2 dicembre 2022 il soggetto in questione, a proposito della pretesa costituzionalità delle leggi liberticide in tema di Covid, ebbe a dichiarare (anticipando illegittimamente la motivazione delle sentenze), che la Corte aveva “seguito la scienza”.
A parte il fatto che la scienza medica non esiste in termini di definitive acquisizioni scientifiche, essendo essa attività di continua ricerca scientifica, è di pochi giorni la notizia che la European Medical Agency e la Commissione europea hanno finalmente riconosciuto quel che non si poteva e non si può più nascondere; e cioè il fatto che i sieri magici inoculati nel corpo dei cittadini in forza di una legge estorsiva e ricattatoria, hanno provocato e ancora provocano in misura crescente, migliaia e migliaia di morti.
Non so quale sia il peso di quanto è accaduto sulla coscienza della Sciarra Silvana e dei suoi Colleghi della Corte costituzionale. Non so se la sua sensibilità personale è tale da comprendere che con quelle infauste sentenze, si è resa corresponsabile morale del decesso di migliaia di persone.
Non m’interessa saperlo.
AUGUSTO SINAGRA
45 notes · View notes
abr · 1 year ago
Text
Come la scala tutta sotto noi fu corsa e fummo in su ‘l grado superno, in me ficcò Virgilio li occhi suoi, e disse: «Il temporal foco e l’etterno veduto hai, figlio; e se’ venuto in parte dov’io per me più oltre non discerno. Tratto t’ho qui con ingegno e con arte; lo tuo piacere omai prendi per duce; fuor se’ de l’erte vie, fuor se’ de l’arte. (...) Non aspettar mio dir più né mio cenno; LIBERO, dritto e sano è tuo arbitrio, e fallo fora non fare a suo senno: per ch’io te sovra te corono e mitrio»”. (Purg., XXVII, 124-142)
Dante e Virgilio arrivano in cima al Purgatorio; la sua guida lì lo saluta e con lui LA RAGIONE ("non aspettar mio dir più né mio cenno"). Questa difatti ha compiuto la sua missione, ingegno e arte l'han tratto sin lì, essenziali per districarsi nell'inferno e nei limiti del tempo e del peccato.
Ora che ne é fuori dall'erte vie e dall'arte, per salire serve solo LA LIBERTA':  "Lo tuo piacere omai prendi per duce", individuale, sanamente personale, anche edonista. Virgilio incorona Dante re e pontefice di se stesso; ora che la libertà é ritrovata, qualsiasi sua scelta libera sarà giusta per definizione.
La ragione la scienza (ingegno) e la tecnologia (l'arte) sono la guida per la conquista della libertà; ma senza libertà quelle ti possono solo mollare in cima a uno scalone nel mezzo del nulla cosmico. A piangere e gridare, com'è profondo il mare. Dedicato a quelli che la Fede nella Scenza.
49 notes · View notes