#arte contemporanea Liguria
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Oltre l'Orizzonte: Inaugurazione della Mostra di Pietro Matteo Gallo. Il primo evento pittorico dell’artista presso la Biblioteca Comunale di Novi Ligure. Di Alessandria today
L’artista Pietro Matteo Gallo invita il pubblico all’inaugurazione della sua mostra personale "Oltre l'Orizzonte".
L’artista Pietro Matteo Gallo invita il pubblico all’inaugurazione della sua mostra personale “Oltre l’Orizzonte”. L’evento si terrà martedì 29 ottobre alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale di Novi Ligure. L’esposizione sarà un viaggio attraverso la sensibilità artistica dell’autore, esplorando paesaggi naturali e atmosfere intense.
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La Spezia presentata la seconda edizione del La Spezia Lirica Forum
La Spezia presentata la seconda edizione del La Spezia Lirica Forum. Il Comune della Spezia e l'associazione Amici del Loggiato, in collaborazione con la Marina Militare, presentano la seconda edizione del La Spezia Lirica Forum che quest'anno sarà dedicata a Giacomo Puccini, nella ricorrenza dei 100 anni dalla morte del grande compositore. La manifestazione sarà articolata su tre eventi presso la Sala Dante, in Via Ugo Bassi 4, con la lezione concerto "Madama Butterfly: lettura musicale dell'opera". Il maestro Bruno Nicoli, direttore musicale del palcoscenico della Scala di Milano, guiderà il pubblico alla scoperta dell'opera di Puccini. Sabato 22 giugno, a bordo dell'incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, della Marina Militare, la rappresentazione, in forma integrale, dell'opera lirica Madama Butterfly. Protagonisti dell'evento saranno i giovani cantanti della masterclass tenuta dal famoso baritono Roberto Sèrvile. È la prima volta in assoluto che un'opera lirica viene rappresentata su un'unità navale della Marina Militare. La direzione artistica dell'evento è affidata al maestro Roberto Sèrvile con regia, concept e luci di Paolo Panizza e Stefano Giaroli quale direttore dell'orchestra sinfonica delle Terre Verdiane, con il coro dell'Opera di Parma. Le scene sono a cura di Valeria Vago, i costumi di Arte Scenica Reggio Emilia, assistente alla regia Elena Snidero. La rappresentazione sarà preceduta, alle ore 20.30, da un intervento della Fanfara del Comando Interregionale Marittimo Nord diretta dal maestro Vito Ventre. Lunedì 24 giugno, infine, presso il Circolo Ufficiali "Vittorio Veneto" della Spezia, alle ore 21.00, si terrà l'evento conclusivo della manifestazione "Madama Butterfly: parliamone". L'ammiraglio Leonardo Merlini, direttore del Museo Tecnico Navale della Spezia, la prof.ssa Donatella Failla, studiosa di fama internazionale dell'arte, della storia e della cultura del Giappone, l'avv. Elisa Bertogli e la dott.ssa Paola Dadà, psicologa e psicoterapeuta, affronteranno un dibattito sulla figura di Madama Butterfly, analizzandola con l'occhio critico della mentalità contemporanea. Il dibattito sarà moderato dal famoso musicologo Massimo Arduino. L'obiettivo dell'incontro sarà quello di esplorare come la figura di Madama Butterfly possa essere interpretata e compresa dagli uomini e dalle donne del mondo odierno, mettendo in evidenza la sua rilevanza contemporanea e il suo impatto socioculturale. Tutti gli eventi sono gratuiti fino ad esaurimento posti. La rappresentazione, in forma integrale, dell'Opera lirica Madama Butterfly del 22 giugno è gratuita previa prenotazione sul sito www.sarzanalirica.it. I biglietti sono nominativi e non cedibili a terzi. Si raccomandano scarpe basse, con la suola in gomma. In considerazione del luogo dove si svolgerà la presentazione: una nave militare all'interno della quale si accede attraverso una scala stretta e ripida, la partecipazione all'evento è sconsigliata a persone con difficoltà di deambulazione. L'Opera Lirica Madama Butterfly è realizzata con il sostegno dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, della Camera di Commercio Riviere di Liguria - Imperia, La Spezia, Savona, dello studio grafico The BrandSitter e con la media partnership di Tele Liguria Sud.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Le eccellenze siciliane di Alta Marea, a Sanremo al Porto, per deliziare durante il Festival la Liguria
Sanremo al Porto, la nuova area hospitality / events & entertainment che nasce in occasione del Festival di Sanremo 2024 è destinata ad essere la puntata zero di un progetto ben più lungimirante.
E' prima di tutto una location esclusiva all'interno di uno dei presidi più illustri e accreditati della città, lo Yacht Club, sito al Porto Vecchio. Sanremo al Porto nasce da un'idea di Mirko Negri, Nello Simioli, Andrea Bernardi, Luca Pizzi e la società Pemium Quality, tutti professionisti italiani attivi in tutto il mondo nel settore luxury & lifestyle, mette insieme le eccellenze sotto ogni sua forma e dimensione.
Come? Mettendo insieme talenti musicali e giovani artisti di arte contemporanea, famosi dj e chef pluripremiati, aziende di design ed eccellenze enogastronomiche. E fondendo contemporaneamente arti e mestieri, introducendo un format nuovo, divertente e qualitativo.
Sanremo al Porto è la vetrina ideale per comunicare nel modo giusto il proprio valore.
In questa ottica si inserisce la collaborazione con l'Azienda siciliana Alta Marea che, fin dal 1996, trasforma il mare e le sue risorse in piatti di alta gastronomia "frozen" sfruttando le migliori tecniche innovative del segmento. Alta Marea a Sanremo "canta" le eccellenze gastronomiche del suo meraviglioso territorio, la Sicilia.
Per questo progetto di collaborazione, l'organizzazione di Sanremo al Porto ha pensato bene di creare un connubio tra la tradizione culinaria ligure e quella siciliana, presentandone una serie di piatti e degustazioni che fondono le due culture in un unico meraviglioso percorso gastronomico che ne esalterà il gusto all'ennesima potenza.
Ogni sera a partire dal sunset aperitif delle 18, proseguendo a cena, sarà possibile deliziarsi con vere e proprie eccellenze del gusto mediterraneo, nella sua accezione più estesa ed entusiasmante.
www.sanremoalporto.it
#sanremoalporto2024
(foto: Studio Borleghi)
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1. Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) - Trento, Trentino-Alto Adige
2. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Torino, Piemonte
3. HangarBicocca - Milano, Lombardia
4. Triennale di Milano - Milano, Lombardia
5. Museo del Novecento - Milano, Lombardia
6. Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano (Museion) - Bolzano, Trentino-Alto Adige
7. Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce - Genova, Liguria
8. Fondazione Merz - Torino, Piemonte
9. MAMbo Museo d'Arte Moderna di Bologna - Bologna, Emilia-Romagna
10. GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea - Bergamo, Lombardia
11. Museo d'Arte Contemporanea di Udine (Friuli Venezia Giulia)
12. Peggy Guggenheim Collection - Venezia, Veneto
13. Galleria Civica di Modena - Modena, Emilia-Romagna
14. Museo d'Arte Contemporanea di Lissone - Lissone, Lombardia
15. Fondazione Prada - Milano, Lombardia
Questi sono solo alcuni degli spazi espositivi di arte contemporanea situati nel nord Italia. C'è una grande varietà di musei e fondazioni in questa regione che ospitano mostre permanenti e temporanee di artisti contemporanei italiani e internazionali.
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Buon 1 Aprile 🐟😉👋
(Giardino di Palazzo Reale, 1969 “Iniziazione” pesci con le gambe. Aldo Mondino, Moderno, Postmoderno, Contemporaneo. A cura di Ilaria Bonacossa, Mostra diffusa, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce in collaborazione con Palazzo della Meridiana. 2016, Genova. Archivio fotografico Palazzi dei Rolli © Stefano Bucciero).
#palazzideirolli #genova #genovamorethanthis #rollidays #liguria #beniculturali30 #architettura #lamialiguria #ilsecoloxix #garden #contemporaryart #art #artist #arte #artecontemporanea #artgallery #italy #photography #modernart #gallery #artoftheday #exhibition #contemporaryartist #artcollector #sculpture #photooftheday #contemporary #abstractart #artlovers #architecture
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La quiete accesa a Torino
L’Ossimoro Art Gallery di Torino, centro espositivo permanente dell’ omonima associazione culturale, fino al 31 marzo 2023 presenta la mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo La quiete accesa. “Il vero amore è una quiete accesa" dice la poesia Silenzio in Liguria, scritta nel 1922 e contenuta nella raccolta Sentimento del Tempo, pubblicata da Giuseppe Ungaretti nel 1933, che racconta in sette parole il senso di una delle forze più forti della Terra: L’amore. Pensare all’amore come una quiete accesa mostra la bellezza del sentimento amoroso, che è come una luce per colui che ha la fortuna di provarlo, per osservare le forme del mondo per coglierle senza lasciarci spaventare. In questi termini l’amore è qualcosa di concreto e tangibile, così come l’arte visiva lo esprime attraverso l’immagine. Nella mostra di Torino ci sono artisti come Corrado Alderucci, Francesca Arces, Mauro Azzarita e Rita Carlini, Biagio Battaglia, Paola Bona, Alfonso Caputo, Diana Casmiro, Francesco Galluzzo, Michele Imperiale, Franco Inz, Simone Lucà, Ermanno Mantelli e AnnaRita Corvino, Daria Piccotti, Corinna Pizio, MariaGrazia Ruggiu e Six. Se l’Ossimoro è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro, dando al contesto un senso di sorpresa, di inconsuetudine, di paradosso, questa associazione unisce arte e artisti contrasto tra di loro, ardui da inserire in una stessa realtà, per comprendere meglio alcuni concetti particolarmente profondi dell’arte contemporanea in ogni ambito. Ossimoro Art Gallery è nel pieno centro artistico e culturale di Torino, nel quartiere dei musei, delle gallerie e di numerose fondazioni artistiche, ed stata fondata nel 2018, grazie al lavoro del direttore artistico e curatrice Cinzia Sauli. In poco più di quattro anni di attività, sono state organizzate presso la sede di Torino oltre 60 mostre d’arte tra personali e collettive ed ogni artista in Ossimoro ha un suo modo di esprimersi, di distinguersi, contrapposto agli altri, per visione, metodo e tecnica utilizzata. Ma l’obbiettivo della Ossimoro Art Gallery resta quello di moltiplicare le occasioni di incontro fra artisti, enti e istituzioni, oltre alla possibilità di avvicinare appassionati o semplici curiosi al mondo dell’arte. Read the full article
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Villa Biener a Cipressa
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Una Boccata d’Arte
Prosegue fino al 18 settembre 2022 la terza edizione di Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea di Fondazione Elpis realizzato in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes Productions, che promuove installazioni, mostre e performance di 20 artisti in 20 borghi, uno per ogni regione, valorizzando l’incontro tra arte e patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Cos'è "Una boccata d'Arte"? Per tutta l’estate, soprattutto da nord a sud, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, la terza edizione di Una Boccata d’Arte presenta gli interventi di 20 artiste e artisti di differenti età, culture e provenienze geografiche: Antonio Della Guardia a Morgex (AO) in Valle d’Aosta; Natália Trejbalová a Neive (CN) in Piemonte; Alice Ronchi a Montemarcello (SP) in Liguria; Alina Kleytman a Cigognola (PV) in Lombardia; Giulia Mangoni a San Lorenzo Dorsino (TN) in Trentino-Alto Adige; Lucia Cantò a Malamocco (VE) in Veneto; Riccardo Benassi a Pesariis (UD) in Friuli-Venezia Giulia; Diana Policarpo a Montegridolfo (RN) in Emilia-Romagna; Serhiy Horobets a Sorano (GR) in Toscana; Luis López-Chávez a Panicale (PG) in Umbria; Eva Marisaldi a San Costanzo (PU) nelle Marche; Dessislava Madanska a Fumone (FR) nel Lazio; Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni (CH) in Abruzzo; Tommaso Spazzini Villa a Castropignano (CB) in Molise; Fabrizio Bellomo ad Albori (SA) in Campania; Simone Bacco a Spinazzola (BT) in Puglia; Hanne Lippard a Grottole (MT) in Basilicata; Anna Zvyagintseva a San Donato di Ninea (CS) in Calabria; Isaac Chong Wai a Castiglione di Sicilia (CT) in Sicilia; Ludovica Carbotta ad Aggius (SS) in Sardegna. L'identità dei borghi Selezionati per il loro talento e la loro ricerca tra voci emergenti e nomi più affermati, gli artisti sono stati invitati a progettare 20 interventi site-specific ispirati alla storia e all’identità dei borghi. Dopo un breve periodo di residenza, affiancati in ogni fase progettuale da un coordinatore locale, hanno dato vita a venti progetti che abbracciano le diverse forme d’arte, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia, al video, al suono e alla performance, frutto del dialogo e dell’incontro con la comunità, le maestranze e gli artigiani locali. Read the full article
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Lucky Charm di Liu Yuan alla Biennale di Genova 2023
Lucky Charm di Liu Yuan alla Biennale di Genova 2023. Si è conclusa la quinta Biennale di Genova, che ha confermato l’attenzione crescente della città verso l’arte contemporanea e l’importanza di un evento che ha raggiunto fama internazionale. Ecco alcuni numeri della mostra: 200 artisti partecipanti; 20 paesi rappresentati; più di 70 location cittadine; 20mila visitatori; 400mila interazioni sui canali social; 200mila visualizzazioni dei video e dei link. Un'edizione che ha registrato numeri record. Tra le opere ha ricevuto apprezzamenti di pubblico e critica Lucky charm di Liu Yuan, artista proposta da MA-EC. Liu Yuan lavora attualmente a Pechino, ha frequentato “The University of Reading” e la “Thames Valley University” nel Regno Unito. Ha lavorato come editrice dal 2009 al 2010 per “Deloitte” a Shanghai e dal 2011 lavora per la “Xinhua News Agency” a Pechino. Yuan ha iniziato a dipingere nel 2017 e ama realizzare dipinti creativi e originali. Ha frequentato nel 2021 il corso di un anno in “Academy of Arts and Design” specializzato in "Chinese culture and art innovation research" di Mr. Huangyouwei presso la “Tsinghua University”. Nel 2021 ha partecipato ad alcune mostre d’arte contemporanea internazionali, ed è nel dicembre dello stesso anno che è nata la sua prima serie: “Lucky charm”. Tra queste esposizioni abbiamo la sua partecipazione alla virtual exhibition “Schrodinger's Cat” presso la MA-EC Gallery (28 Maggio al 20 Luglio). Tramite ITSLIQUID GROUP ha esposto diverse volte nello stesso anno: a Barcellona, a Venezia e a Londra. Sempre nel 2021 è stata selezionata per “WATERCOLOR ING” presso “HUAYOUWEI STUDIO” a Pechino. Nel 2022 ha partecipato alla mostra “Journey” a Venezia, collettiva ospitata dalla galleria “Artespaziotempo” e alla “Lugano WopArt Fair” allo stand di MA-EC Gallery. Nel 2023 ha presentato un suo lavoro al Salon des artistes indépendants “Art Capital” a Parigi. La Biennale di Genova ha quest’anno il contributo della Città Metropolitana di Genova e il patrocinio di Regione Liguria, Comune e Camera di Commercio di Genova che hanno sempre sostenuto la manifestazione per la sua idea progettuale - che sottolinea il tentativo della città di porsi come centro di sperimentazione - ma anche per la capillarità di un evento che contribuisce a rendere viva e attrattiva tutta Genova. La Biennale, proposta da SATURA, vuole essere anche un’occasione di confronto fra diverse esperienze individuali e i risultati di differenti indagini artistiche, mantenendo fisso l’obiettivo di garantire una proposta artistica ricca e di qualità, attraverso un approccio culturale attivo e attento alle molteplici spinte creative contemporanee.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Posta al centro della meravigliosa costa ligure, un sublime equilibrio tra natura mediterranea e caparbia civiltà, la città di Genova ha proprio tutto ciò che occorre per rendere una vacanza estiva unica, indimenticabile e soprattutto completa. Chiunque visiti Genova, con la sua aria di porto, di traffici e di persone, di palazzi meravigliosi e di cultura impressa sulle pietre, sa che in questa città non è l’asfalto a farla da padrone, ma sono prima di tutto le persone e il mare. A Genova il mare però non è solo porto, è anche cultura, richiamo ancestrale e, ovviamente, spiagge. Strano a dirsi, ma non si può partire per Genova senza portare con sé neanche un costume da bagno. Ecco le spiagge comprese entro l’area metropolitana di Genova, alcune delle quali raggiungibili molto facilmente con i mezzi pubblici cittadini, partendo persino dalla stazione dei treni. Il mare in città, ma per davvero. Le spiagge di Genova Ponente: da Pegli a Vesima L’architettura a scacchiera dei carruggi sfocia nella lunga insenatura, racchiusa su se stessa del porto. Con il mare di fronte, sulla sinistra si erge la lanterna di Genova, simbolo cittadino. Oltre l’antico profilo della lanterna si sviluppa il porto industriale di fronte al quartiere di Sampierdarena, l’aeroporto e il porto di Sestri Ponente. Subito dopo si sviluppa il piccolo litorale ghiaioso di Multedo e del borgo marinaro di Pegli, antica meta di villeggiatura delle ricche famiglie patrizie della città. Se ci si trova in zona, merita sicuramente una visita il museo Navale di Pegli, ospitato nelle sale della cinquecentesca villa Doria-Centurione. Il percorso museale permette di approfondire la storia della marineria ligure attraverso l’esposizione di dipinti e disegni che mostrano lo sviluppo del porto di Genova, immagini storiche di Pegli, antiche carte nautiche anche risalenti al XVI secolo, strumenti navali e modellini di navi di varie epoche, tra cui le tre caravelle che portarono Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America. All’interno di villa Durazzo-Pallavicini è ospitato invece il museo di Archeologia Ligure. Oltre Pra’ il litorale si allarga in corrispondenza di Voltri, tanto che l’arenile è chiamato comunemente Spiaggione. Superata infine la piccola località di Crevari, appollaiata alla spalle della Via Aurelia SS1 che si snoda lungo tutto il Ponente ligure, si incontra la piccola spiaggia attrezzata di Vesima, nota per i suoi ciottoli grigi e il colore cristallino delle sue acque, rese trasparenti dalle correnti. Le spiagge di Genova Ponente sono tutte comodamente raggiungibili in treno dalla stazione di Genova Principe. Le spiagge cittadine di Genova: da corso Italia a Boccadasse A breve distanza dal centro storico di Genova in direzione questa volta di Levante, superata l’area portuale della fiera di Genova, si possono raggiungere un gran numero di stabilimenti balneari cittadini, situati lungo la bella passeggiata pedonale che costeggia corso Italia, tra i quali Punta Vagno, San Nazaro, Capo Marina e l’ampio litorale ghiaioso che si apre di fronte al quartiere Albaro. Il lungomare di corso Italia termina in uno dei luoghi più suggestivi e rappresentativi di Genova e del suo profondo legame con il mare. Il borgo marinaro di Boccadasse, oggi come Pegli ormai inglobato nell’area metropolitana della città, si sviluppa intorno al suo antico porticciolo e alle piccole abitazioni color pastello addossate le une alle altre che fanno da cornice all’insenatura. Questa potente immagine è quella che da sempre contraddistingue i borghi della Liguria che si affacciano sul mare o, per meglio dire, che sul mare è come se si ‘lasciassero andare’, aprendosi ai venti e alle correnti, attendendo il ritorno delle barche. Tutto in questa piccola baia, compreso il tempo, sembra essersi fermato, e proprio per questo rappresenta ancora oggi uno degli angoli più belli e autentici della città di Genova. La baia si apre a ovest con la settecentesca chiesa di Sant’Antonio di Boccadasse e si chiude dall’altra parte dal frastagliato capo di Santa Chiara. Il promontorio è dominato dall’alto dal magnifico castello Türcke, costruito in stile nel 1903 dal celebre architetto e decoratore Luigi Coppedé, autore di molti altri edifici neoclassici sparsi per tutta l’area metropolitana di Genova. Dalla torre più alta del castello la vista spazia fino al promontorio di Portofino e oltre. Superato il piccolo stabilimento balneare ai piedi del capo di Santa Chiara, proseguendo in direzione levate si raggiungono le frequentate spiagge di Vernazzola e di Sturla, dove il sole non manca mai di stupire, nemmeno in inverno. Oltre la foce del torrente Sturla e del lussureggiante parco di villa Carrara, la cui vegetazione arriva a lambire il mare proprio di fronte allo scoglio dal quale partirono i Mille di Garibaldi, si sviluppano le spiagge di Genova Levante. Le spiagge di Genova Levante: Quarto, Quinto e Nervi Proprio al di sotto del parco di villa Carrara riemerge la ferrovia, che permette di raggiungere comodamente le spiagge di Genova Levante dalla stazione di Genova Principe. La prima che s’incontra è Priaruggia, a Quarto dei Mille, una delle più note e apprezzata di tutta l’area metropolitana della città. La costa qui è molto frastagliata e dietro il susseguirsi di piccoli promontori rocciosi si aprono altrettante calette ghiaiose, in gran parte attrezzate. Dopo la spiaggia che si apre ai piedi del parco di villa Quartara comincia il litorale di Quinto al Mare, anch’esso tra i più frequentati dai genovesi. Da non perdere la suggestiva caletta che si apre a fianco dei giardini di Quinto, piccola area verde situata proprio sopra il mare. Prima di arrivare a Nervi, si aprono inoltre due spiagge molto conosciute tra le calette cittadine di Genova: Murcarolo e Caprafico. L’ultima meraviglia che ci riserva il litorale genovese di Levante è il borgo marinaro di Nervi, che si snoda lungo la costa ligure a partire dal suo caratteristico porticciolo e la sua piccola spiaggia, davanti alla quale sfocia il torrente omonimo. L’alta scogliera entro la quale è riparato il porto è dominata dal profilo di un antico fortilizio, sotto al quale parte la suggestiva e romantica passeggiata Anita Garibaldi, che si snoda lungo la costa per circa 2 km, fino allo scalo marittimo di Capolungo, con l’omonima spiaggia di ciottoli e l’antica stazione ferroviaria di Sant’Ilario che De André cita nella celebre Bocca di Rosa. Oltre a scoprire le più belle spiagge di Nervi, per lo più ricavate dagli scogli che ne caratterizzano la costa, la passeggiata Anita Garibaldi permette di attraversare i parchi storici che circondano le antiche ville del borgo, come villa del marchese Gropallo (ideatore della passeggiata nel 1823), la dimora-museo di villa Luxoro o villa Grimaldi, entro cui oggi sono ospitati alcune tra le più importanti collezioni di arte moderna e contemporanea della città di Genova (la Wolfsoniana, la galleria d’arte Moderna, le raccolte Frugone e il sublime roseto Luigi Viacava). Merita una segnalazione anche la torre costiera di Gropallo, un tempo chiamata torre del Fieno in quanto questo era il materiale che si bruciava in cima alla torre per segnalare con il fumo i pericoli provenienti dal mare. https://ift.tt/2YrXyXf Le più belle spiagge di Genova e dintorni Posta al centro della meravigliosa costa ligure, un sublime equilibrio tra natura mediterranea e caparbia civiltà, la città di Genova ha proprio tutto ciò che occorre per rendere una vacanza estiva unica, indimenticabile e soprattutto completa. Chiunque visiti Genova, con la sua aria di porto, di traffici e di persone, di palazzi meravigliosi e di cultura impressa sulle pietre, sa che in questa città non è l’asfalto a farla da padrone, ma sono prima di tutto le persone e il mare. A Genova il mare però non è solo porto, è anche cultura, richiamo ancestrale e, ovviamente, spiagge. Strano a dirsi, ma non si può partire per Genova senza portare con sé neanche un costume da bagno. Ecco le spiagge comprese entro l’area metropolitana di Genova, alcune delle quali raggiungibili molto facilmente con i mezzi pubblici cittadini, partendo persino dalla stazione dei treni. Il mare in città, ma per davvero. Le spiagge di Genova Ponente: da Pegli a Vesima L’architettura a scacchiera dei carruggi sfocia nella lunga insenatura, racchiusa su se stessa del porto. Con il mare di fronte, sulla sinistra si erge la lanterna di Genova, simbolo cittadino. Oltre l’antico profilo della lanterna si sviluppa il porto industriale di fronte al quartiere di Sampierdarena, l’aeroporto e il porto di Sestri Ponente. Subito dopo si sviluppa il piccolo litorale ghiaioso di Multedo e del borgo marinaro di Pegli, antica meta di villeggiatura delle ricche famiglie patrizie della città. Se ci si trova in zona, merita sicuramente una visita il museo Navale di Pegli, ospitato nelle sale della cinquecentesca villa Doria-Centurione. Il percorso museale permette di approfondire la storia della marineria ligure attraverso l’esposizione di dipinti e disegni che mostrano lo sviluppo del porto di Genova, immagini storiche di Pegli, antiche carte nautiche anche risalenti al XVI secolo, strumenti navali e modellini di navi di varie epoche, tra cui le tre caravelle che portarono Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America. All’interno di villa Durazzo-Pallavicini è ospitato invece il museo di Archeologia Ligure. Oltre Pra’ il litorale si allarga in corrispondenza di Voltri, tanto che l’arenile è chiamato comunemente Spiaggione. Superata infine la piccola località di Crevari, appollaiata alla spalle della Via Aurelia SS1 che si snoda lungo tutto il Ponente ligure, si incontra la piccola spiaggia attrezzata di Vesima, nota per i suoi ciottoli grigi e il colore cristallino delle sue acque, rese trasparenti dalle correnti. Le spiagge di Genova Ponente sono tutte comodamente raggiungibili in treno dalla stazione di Genova Principe. Le spiagge cittadine di Genova: da corso Italia a Boccadasse A breve distanza dal centro storico di Genova in direzione questa volta di Levante, superata l’area portuale della fiera di Genova, si possono raggiungere un gran numero di stabilimenti balneari cittadini, situati lungo la bella passeggiata pedonale che costeggia corso Italia, tra i quali Punta Vagno, San Nazaro, Capo Marina e l’ampio litorale ghiaioso che si apre di fronte al quartiere Albaro. Il lungomare di corso Italia termina in uno dei luoghi più suggestivi e rappresentativi di Genova e del suo profondo legame con il mare. Il borgo marinaro di Boccadasse, oggi come Pegli ormai inglobato nell’area metropolitana della città, si sviluppa intorno al suo antico porticciolo e alle piccole abitazioni color pastello addossate le une alle altre che fanno da cornice all’insenatura. Questa potente immagine è quella che da sempre contraddistingue i borghi della Liguria che si affacciano sul mare o, per meglio dire, che sul mare è come se si ‘lasciassero andare’, aprendosi ai venti e alle correnti, attendendo il ritorno delle barche. Tutto in questa piccola baia, compreso il tempo, sembra essersi fermato, e proprio per questo rappresenta ancora oggi uno degli angoli più belli e autentici della città di Genova. La baia si apre a ovest con la settecentesca chiesa di Sant’Antonio di Boccadasse e si chiude dall’altra parte dal frastagliato capo di Santa Chiara. Il promontorio è dominato dall’alto dal magnifico castello Türcke, costruito in stile nel 1903 dal celebre architetto e decoratore Luigi Coppedé, autore di molti altri edifici neoclassici sparsi per tutta l’area metropolitana di Genova. Dalla torre più alta del castello la vista spazia fino al promontorio di Portofino e oltre. Superato il piccolo stabilimento balneare ai piedi del capo di Santa Chiara, proseguendo in direzione levate si raggiungono le frequentate spiagge di Vernazzola e di Sturla, dove il sole non manca mai di stupire, nemmeno in inverno. Oltre la foce del torrente Sturla e del lussureggiante parco di villa Carrara, la cui vegetazione arriva a lambire il mare proprio di fronte allo scoglio dal quale partirono i Mille di Garibaldi, si sviluppano le spiagge di Genova Levante. Le spiagge di Genova Levante: Quarto, Quinto e Nervi Proprio al di sotto del parco di villa Carrara riemerge la ferrovia, che permette di raggiungere comodamente le spiagge di Genova Levante dalla stazione di Genova Principe. La prima che s’incontra è Priaruggia, a Quarto dei Mille, una delle più note e apprezzata di tutta l’area metropolitana della città. La costa qui è molto frastagliata e dietro il susseguirsi di piccoli promontori rocciosi si aprono altrettante calette ghiaiose, in gran parte attrezzate. Dopo la spiaggia che si apre ai piedi del parco di villa Quartara comincia il litorale di Quinto al Mare, anch’esso tra i più frequentati dai genovesi. Da non perdere la suggestiva caletta che si apre a fianco dei giardini di Quinto, piccola area verde situata proprio sopra il mare. Prima di arrivare a Nervi, si aprono inoltre due spiagge molto conosciute tra le calette cittadine di Genova: Murcarolo e Caprafico. L’ultima meraviglia che ci riserva il litorale genovese di Levante è il borgo marinaro di Nervi, che si snoda lungo la costa ligure a partire dal suo caratteristico porticciolo e la sua piccola spiaggia, davanti alla quale sfocia il torrente omonimo. L’alta scogliera entro la quale è riparato il porto è dominata dal profilo di un antico fortilizio, sotto al quale parte la suggestiva e romantica passeggiata Anita Garibaldi, che si snoda lungo la costa per circa 2 km, fino allo scalo marittimo di Capolungo, con l’omonima spiaggia di ciottoli e l’antica stazione ferroviaria di Sant’Ilario che De André cita nella celebre Bocca di Rosa. Oltre a scoprire le più belle spiagge di Nervi, per lo più ricavate dagli scogli che ne caratterizzano la costa, la passeggiata Anita Garibaldi permette di attraversare i parchi storici che circondano le antiche ville del borgo, come villa del marchese Gropallo (ideatore della passeggiata nel 1823), la dimora-museo di villa Luxoro o villa Grimaldi, entro cui oggi sono ospitati alcune tra le più importanti collezioni di arte moderna e contemporanea della città di Genova (la Wolfsoniana, la galleria d’arte Moderna, le raccolte Frugone e il sublime roseto Luigi Viacava). Merita una segnalazione anche la torre costiera di Gropallo, un tempo chiamata torre del Fieno in quanto questo era il materiale che si bruciava in cima alla torre per segnalare con il fumo i pericoli provenienti dal mare. Genova è una città cosmopolita ed affascinante, ricca di spiagge nel circuito cittadino e all’esterno, da Levante a Ponente, tutte da scoprire.
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Vi aspettiamo alla Galleria d'arte contemporanea Lazzaro, nel centro di Genova, dove potrete ammirare come il cioccolato puo' essere e diventare arte. Ammirare, gustare ed anche possibilità di acquistare. Altre info saranno aggiornate nei prossimi anche su https://Cicolatin.blogspot.it e sulle pagine Facebookdi Cicolatin Liguria e Galleria Lazzaro. #cioccolato #Liguria #cioccolatini #Genova #lazzarogalleria #artemoderna #dolci #dolcetti #genovacentro #tuttidalazzaro (presso Lazzaro - Galleria d'Arte Contemporanea) https://www.instagram.com/p/B6r_ryDK3XC/?igshid=xvc7fkvoats0
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📰Segnalo a tutti gli appassionati di 🔎numismatica, cartamoneta, cartoline, storia postale, santini, oggettistica varia 💱 la presenza durante il IX Memorial Correale 🎪 l'11e 12 Novembre 2017 a Gragnano (Napoli), di: 🔖 AURUM Casa d'Aste (Catania) di La Spina Toni Perito d'arte 💯 🚩Antiquariato, arte moderna e contemporanea, collezionismo✔ #italy #eventi #campania #sicilia #puglia #calabria #rome #castellammaredistabia #photography #instgram #instanews #news #naples #MemorialCorreale #lombardia #toscana #emiliaromagna #molise #umbria #abruzzo #liguria #lazio #marche #catania #amepiaceilsud (presso Italy)
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😉👋 Eccoci qui, all’inaugurazione dell’ opera pubblica “Una città cancella, l’altra scrive” di Lia Cecchin, realizzata nel ambito del progetto Fondamenta 1, a cura di Luca Cerizza. Oggi donata alla città di Genova dall’Associazione AMIXI per l’Arte Contemporanea. 📷: @stefanobucciero #fondamenta1 #amixi #artecontemporanea #villacrocegenova #lucacerizza #liacecchin #èunmomentaccio #neon #genova #contemporaryart #liguria #artist #artwork #genovamorethanthis #modernart #genovatoday #arte #genovagram #igersgenova #artoftheday #contemporaryartist #photography #palazzideirolli #villacrocegenova #villacrocemuseo #villacrocemuseum #arte #artecontemporanea (presso Museo d'arte contemporanea Villa Croce) https://www.instagram.com/p/CFh6xGhHHoH/?igshid=1b3s6sawbz2pb
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SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA
A seguito dell’inaugurazione della nuova spiaggia gestita dalla Levante C Pegliese, gli storici organizzatori della Festa del Sole dopo 14 anni riportano a Multedo una grande festa di musica reggae
Sabato 14 settembre 2019, a partire dalle ore 18, al nuovo Beach Club sulla Spiaggia Multedo di Pegli, si tiene l’evento Multedo Beach Party, organizzato dalla Levante C Pegliese in collaborazione con Alessandro Galbusera, storico organizzatore della Festa del Sole, format che per anni ha animato diverse location della Liguria a ritmo reggae.
Dj-set, lezioni di dancehall, bancarelle di artigianato, punto ristoro e tanto altro, in una festa che ha un doppio significato simbolico: festeggiare la rinascita di uno spazio interamente dedicato ai cittadini e ai giovani con attività sportive e ludiche di ogni genere, e riportare in vita la tradizione della Festa del Sole, il format che per 4 edizioni ha animato il ponente e l’entroterra ligure e che dopo 14 lunghi anni torna nella spiaggia della prima edizione.
«Tornare sulla spiaggia di Multedo ha un significato particolare perché è stata la location della prima edizione della Festa del Sole – racconta il direttore artistico della serata Alessandro Galbusera, storico organizzatore del party reggae più famoso della Liguria – Per noi è un bellissimo ritorno alle origini. La Festa del Sole è nata a Multedo per poi arrivare fino a Forte Sperone e Prato Rondanino; dopo 4 intense edizioni siamo stati costretti a stopparla per motivi economici e organizzativi. Ringrazio la Levante C Pegliese per l’ottimo lavoro di riqualificazione della zona e per averci dato la possibilità di riportare in Liguria un format che mancava da tanti anni».
Durante la serata a ingresso gratuito, si altereranno alla console sulla spiaggia dj e artisti molto noti nel panorama reggae e hip hopcome dj True.S, dj Lock, Effe El Nari e Mr Angioni per donare alla serata una perfetta atmosfera di allegria e divertimento. Colonna sonora della serata la musica reggae, il genere musicale che maggiormente si presta per le feste sulla spiaggia. Alle 21 il pubblico potrà prendere parte alla lezione gratuita di dancehall tenuta dalla ballerina Alice Giaccone. Non mancheranno stand di artigianato con produzioni realizzate a mano e un punto ristoro, dove si potrà cenare e ordinare cocktail. Nel pomeriggio ci sarà la possibilità di prenotare i campi da beach volley. Il party continua fino alle 2 di notte, dopodiché si andrà avanti con il volume abbassato per non disturbare gli abitanti della zona. L’ingresso al party è gratuito; è vietato accedere alla spiaggia con bottiglie di vetro.
L’evento Multedo Beach Party fa parte del calendario di appuntamenti del nuovo spazio Levante Beach Club, gestito dalla Levante C Pegliese. Un lungo lavoro costato sacrifici e fatica, che a inizio agosto ha dato vita a un nuovissimo centro polisportivo e stabilimento balneare che ha la funzione di luogo di ritrovo per cittadini e giovani del Ponente genovese e non solo. «Da molto tempo avevamo l’obiettivo di riportare in vita una spiaggia che per anni è stata abbandonata e lasciata in condizioni di manutenzione precarie – spiega Marco Doragrossa presidente della Levante C Pegliese – Grazie a una riqualificazione totale della zona, abbiamo creato un centro polisportivo dove i cittadini possono svolgere le più svariate attività, dal beach volley al beach soccer fino alla canoa e pesca sportiva, ma anche semplicemente rilassarsi su una spiaggia perfettamente attrezzata e gustarsi un aperitivo al tramonto».
La nuova struttura, inaugurata a inizio agosto, presenta due campi da beach volley e beach soccer, un punto ristoro e un dehor che si affaccia su una spiaggia attrezzata con ombrelloni, sdraio, lettini, docce e 50 cabine spogliatoio capienti, perfette anche per le famiglie. Uno spazio che è già diventato un punto di riferimento per gli sportivi, ma anche per chi ama il relax, la musica, la comicità e l’intrattenimento di ogni genere. Quasi ogni sera, infatti, vengono proposti spettacoli e serate musicali, dal cabaret alla danza caraibica, dai concerti rock ai live acustici. «La nostra volontà era quella di creare uno spazio di aggregazione su misura per ogni cittadino – continua Doragrossa – Tra gli appuntamenti serali fissi abbiamo il mercoledì sera serata di cabaret con comici provenienti da Colorado e Zelig, il venerdì sera serata di balli caraibici, il martedì sera concerti e il sabato cene con musica acustica chitarra e voce. Le serate sono a ingresso libero e stiamo ottenendo un buon riscontro da parte dei cittadini». Tutte le attività del Beach Club sono completamente aperte alle persone disabili e con difficoltà motorie, grazie alla presenza di tappeti sintetici anche lungo la spiaggia.
BIOGRAFIA DEGLI OSPITI
Dj True.S
Stefania Sensi aka DJ True.S è una dj/producer di Genova. Il suo è un background black, che affonda le sue radici prima nell’Hip Hop della scena genovese, e dopo nei Sound System Giamaicani di quella bolognese. Nel 2010 inizia col progetto SensiStar, di cui lei è tuttora MC e DJ, sound system che propone una selezione dal rap alla Dancehall. Nel 2018 un altro progetto di cui fa parte come DJ e Producer, è Doyenne, crew al femminile di Genova, con cui ha già suonato in clubs ed importanti venues. Grazie all’amicizia con Jaws, dj/producer di Jamil Baida, affina sempre di più la sua tecnica nel djing e inizia a produrre. Propone selezioni che spaziano dalla new Dancehall allʼhiphop/trap, ispirandosi soprattutto alla realtà dei Major Lazer. Il claim dei suoi dj set, come quello della sua crew Doyenne, è “Move your peach”.
Dj Lock
Daniele zunino in arte Dj Lock inizia a mixare all’età di 15 anni sui dischi di musica underground. Inizia ad appoggiarsi a club e piano piano collabora in live con lo staff metempsicosi e apertura al tenax. Per anni si ritira dalla scena per motivi familiari, ma non perde la voglia e la passione per mixare. Inizia a mixare nuovi stili musicali arrivando al reggae dancehall e hip hop, quando all’inizio del 2016 incontra il duo Bomboletta e Gonzo, già noti sulla scena reggae hip hop, finendo come dj della Riviera massive. Collabora in serate con Raphael , Lion d aka David Lion, Raina Villa Ada posse, Sista awa, Natty Roots, Sound System di Alessandria, Inoki Ness, ESA aka El pres, Bresh, Vaz Te, Leli k Lidas, Rankin Fabio. Partecipa a vari festival come Revolution festival, Hanami, Sound splash nord ovest, Goa Boa nella serata con Bizzarri Sound Luciano e Kymani Marley. Attualmente gira la regione mixando reggae dancehall e hip hop.
Effe El Nari e Mr Angioni
Alessandro Frola in arte Effe el Nari è nato a Genova. Inizia il suo percorso artistico nel 2009 formando con noti volti della scena Ligure il collettivo BlazersCrue, nel quale collabora per 8 anni facendo uscire 2 dischi One Shot Ep One Kill mixtape. Attualmente fa parte del collettivo 149 Gang con Angioni, dj e producer. Il nuovo progetto intitolato 149 presenterà 8 tracce con 3 featuring. Da 8 anni è resident Host presso l’Aqa Café, dove insieme ad Angioni e ad altri componenti forma l’Aqa Friday, il movimento creato da dj Kamo sino a oggi presente. La sua associazione culturale e il collettivo sono molto presenti sul territorio, tanto da aver creato un progetto per il doposcuola che aiuta i ragazzi togliendoli da una piazza poco confortevole e insegnando loro la cultura dell’hip hop!
Alice Giaccone
Nasce a Genova il 9 ottobre 1995. Inizia a studiare danza classica e contemporanea all’etá di 7 anni, a 15 anni mi trasferisce a Lecce per proseguire gli studi di danza classica, a 18 anni viene ammessa all’Accademia Nazionale di Danza a Roma e nel 2014 entra a far parte della DiA Junior Company, ad Haarlem (Olanda), compagnia di danza contemporanea dove studierà e ballerà per un anno. A Rotterdam, comincia a seguire lezioni di dancehall presso la DTD-Dance Till Dawn Academy con Dawn Hook e si appassiona a questo stile e cultura. Negli anni a seguire, si specializza sempre di più in dancehall studiando in Italia e all’estero, nel gennaio 2017 inizia a lavorare come ballerina per i format Kawabonga, Big Mama e Juicy. A luglio 2017 parte un mese per Los Angeles dove studia diversi stili (heels, dancehall, dancehall funk, hip hop, jazz funk, groove, ballet, contemporary) con ballerini internazionali (JoJo Gomez, Brinn Nicole, Zaggazo, Tango Leadaz, Sisco Gomez, Cat Cogliandro, Diana Matos, Natalie Gilmore, Cameron Lee, Kayla Jenssen). Dal 2018 vive e insegna dancehall, heels e twerk a Genova.
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SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA SABATO 14 SETTEMBRE BEACH PARTY SULLA SPIAGGIA DI MULTEDO PER FESTEGGIARNE LA RINASCITA A seguito dell’inaugurazione della nuova spiaggia gestita dalla Levante C Pegliese, gli storici organizzatori della Festa del Sole dopo 14 anni riportano a Multedo una grande festa di musica reggae…
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Uno sguardo dal ponte: Oscillazioni di Federico Ferrari
Oscillazioni mi è capitato in mano su una bancarella di libri usati. Ogni libro ha il suo tempo di lettura che deve in qualche modo cercare di avvicinarsi a quello di stesura. L’ho letto tutto in un paio di notti ma poi l’ho ripreso molto lentamente e forse ora sono in grado di commentarlo un poco.
Il Diario degli errori di Flaiano ha fatto scuola: a un prodotto intelligente è lecito aggiungere quello derivato dall’esperienza di un’altra intelligenza, purché la lingua che si adotta sia nuova, altrimenti ci si annoia. Lo dici tu stesso (in p.49, ultimo), ma hai omesso di spiegare perché. Si può sbrodolare in aforismi anche se li si riduce all’osso, semplicemente perché il pensiero è in sé una sbrodolatura: non esiste pensiero che non si autorifletta. Vale solo il pensiero che non comprende pienamente se stesso. Questo evita lo sbrodolarsi e la spocchia dell’intelligenza. Anche Cioran a volte si compiace del proprio cafard e, a essere maligni, ci si domanda come mai l’autore dell’Intervista sul suicidio, nonché dispensatore di consigli a tanti intenzionati a quella morte, non si sia suicidato lui stesso (anzi sia finito alzheimer nelle braccia di una giovincella). La mia affermazione farà certamente arricciare il naso a uno preciso e secco come te, ma sei tu ad aver parlato di sbrodolatura; io estendo il concetto di compiacimento: solo l’agitazione estrema, quella che non controlla ortografia e sintassi, per non parlare di punteggiatura, consente a volte di toccare l’intuizione, ché al di fuori dell’intuizione Esso dimora. Quando la correzione è minima, anche se necessaria, perché il momento della coscienza (sto parlando a un altro) segue quello dell’intuizione, allora capisci di esserci andato vicino. Restringere il pensiero all’osso non è garanzia di autenticità. Nemmeno la scrittura automatica, quella che sgorga dall’ “Oracolo” interno, lo è: quanti avinazzati o drogati sproloquiano sotto i fumi dei paradisi artificiali! L’autenticità è una chimera? Forse emerge solo quando ti chiedi: sono io ad aver scritto quanto leggo? E questo non è vero solo per la scrittura: tu, ho visto, ti occupi in generale di estetica e forse questa è una delle virtù più evidenti del bello.
Il sesto di p. 53 lo indirizzi a te stesso ed è anche per questo che mi sono fatto vivo: non credo nella spettralità. Certo l’intelligenza porta alla solitudine estrema, a parlare appunto solo con i morti, ma condividere illusioni con i vivi non ha più valore? Tu stesso non credi a tutto quello che dici. Perché pubblicheresti se sai che prima o poi le onde cancelleranno l’impronta del tuo indice? Cristo salvò l’adultera con un dito nella sabbia: un gesto zen, una vera opera d’arte: un cerchio nella battigia. Ma qualcuno ce lo ha raccontato. Rimane solo ciò che si cancella nella presenza, il vuoto del presente, ma con una trasmissione estetica!
Tornando allo sbrodolare, può darsi che non sia tanto una questione di stringatezza nello scrivere, e la raccolta di aforismi in questo senso è l’ideale, quanto nello scrivere in sé e conseguentemente nel pubblicare! A parte Oscillazioni non conosco niente di te: appartengo a un’altra parrocchia. Del resto tu cosa conosci di me? Sulla bibbia contemporanea, alias internet, mi ha lasciato di stucco vedere la quantità di pubblicazioni con la tua firma. Prudenza vorrebbe che mi fermassi qui, per informarmi. Certo che trovare un equilibrio, soprattutto se dallo scrivere si deve portare a casa la pagnotta, non è facile. Ho il sospetto che Oscillazioni sia nato proprio per reazione allo scrivere tanto. La poesia è rara, molto più frequente la poetica, però chi oggi legge più il De vulgari eloquentia o la Vita nova? Il Paradiso terrestre Dante lo scrisse certamente a Ravenna, poco prima di creparci, ma se non avesse fatto in tempo a incastrarlo nel Purgatorio? Possiamo veramente controllare tutto fino alla fine? Basta a ciascun giorno l’affanno di alzarsi di buonora a sentire il canto degli augelletti sulle cime? E poi c’è un tarlo: il silenzio del corpo, il consumo quotidiano delle energie.
Altra strategia, ma presa per istinto di nomade: essere dove nessuno si aspetta tu ci sia. Il grande Petrarca, l’ossessionato dal lauro laura, credeva veramente di rimanere solo per i suoi scritti in latino e Michelangelo per la sua Sistina, ma sono i Prigioni che comandano, è la Rondanini, sulla quale è morto con lo scalpello nelle sue mani di vecchio, sull’empasse che gli ha fatto conservare il piolo che regge l’antico braccio dal precipitare definitivamente: la mano della madre sotto quello del figlio. Figlio figlio, amoroso giglio e la mano: tramontati! Far fronte al caos con il caos!
T’ho buttato un’arpetta, come si dice dalle mie parti, e non t’ho beccato, pesce accademico! Pazienza, la pazienza del pescatore, perché quella è ancora in posizione di attesa e sale improvvisa (come questo scritto). La costruzione: arpette un po’ qui e un po’ là, ma c’è troppa disattenzione in giro, troppa indifférence. Comunque Dante, il principe delle costruzioni, me lo immagino in giro per l’Italia (quella d’una volta, da Lerice a Turbia, di qua da Trento alla Pineta di Chiassi ecc.) con una sacca di pelle fiorentina, la tradizione artigianale della sua città, tutta piena di foglietti da appiccicare l’uno all’altro: la rota.
Flaiano, torniamo a uno più vicino, accomuna il filosofo all’artista nella mistificazione dell’universo e delle sue leggi, nella prassi consolatoria della tremenda coscienza del nulla, o come dici tu, dell’indistinto. Non sono d’accordo sull’unione: altre lingue e molte le lingue! Se io scrivo, se ragiono qui e ora, al pari di te, è incidentale, casuale (la bancarella): colgo l’occasione per un messaggio in una bottiglia, da spam, per intenderci. Personalmente è il Prigione che mi muove: il Colpo d’occhio da una qualsiasi feritoia, senza ragionare, prima di ragionare. Qui scrivo, come vedi ho scritto, ma dopo! Non è questione di lana caprina, non è da poco la differenza. Linguaggio elettivo! Fintantoché non arriveremo finalmente a spurgarlo dalla tendenza filosofica, dal commento più o meno intelligente, per carità senza schematismi, siamo tutti liberi di farlo!, fintantoché non arriveremo a riconsiderare che ogni arte, pensa alla musica, è un’altra, diversa, maniera di pensare, autonoma, esaustiva, completa, saremo tutti nelle pastoie del duchampismo, dell’indifférence. L’equivoco è tutto qui.
Bene, è passato almeno un mesetto da quando ho gettato l’arpetta, tarda la fucina vermiglia della notte, la sera si fa lunga e non ancora… ecc. Siamo in Liguria, tu sai, anche se sei esplicito nel preferirgli Caproni, altro ligure, almeno d’elezione. Ma sarei ingiusto nei confronti del tuo libro se mi fermassi qui: in un’epoca di inquinamento di tutti i tipi, e per quanto ci riguarda anche visivo e letterario (per questo sono stato colpito dalla quantità di tue pubblicazioni, ma è un’illazione, lo riconosco), la secchezza è una rarità. E quella del tuo libro, almeno quella, rimane. Grazie.
FDL
Non credo necessario annotare le citazioni. Per chi non le avesse familiari le poesie sono di Jacopone da Todi, Dante e Montale, il cafard di Cioran, il silenzio di Ceronetti, l’indifférence di Duchamp, l’Oracolo Caldaico e L’altra maniera di pensare di Arnold Rosemberg.
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