#Opere d’arte
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galleria-artistica · 1 year ago
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Baldassarre Tommaso Peruzzi (🇮🇹 Italia, 1481 - 1536)
“Crouching Figure of Atlas”
Inchiostro bruno e grafite su carta, 28 x 21 cm
Metropolitan Museum of Art (New York)
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Atlante è uno dei personaggi della mitologia greca definiti “titani”. Essi erano le forze primordiali del cosmo, che imperversavano sul mondo prima che gli dèi dell’Olimpo lo regolassero. Dopo l’intervento di questi dèi, Atlante, insieme a Crono, guidò la ribellione di tutti i titani contro l’Olimpo, ma furono sconfitti. Come punizione, Zeus lo costrinse a tenere sulle spalle l'intera volta celeste.
Una leggenda narra che il titano fu pietrificato per aver guardato la testa di Medusa, mostrata da Perseo per punirlo di non averlo ospitato. Così Atlante si trasformò nell'omonima catena montuosa del Nord Africa.
Oggi il suo nome viene portato anche dalla prima vertebra della colonna vertebrale, Atlante appunto, che sostiene il cranio proprio come il titano regge la sfera celeste.
Nella cultura popolare attualmente questo personaggio rappresenta il peso di portare il mondo sulle spalle, facendo riferimento alla fatica di sostenere tutti i propri problemi, responsabilità e condanne eterne.
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(via @galleria-artistica)
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spettriedemoni · 1 year ago
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The Silent Voice di Gerald Moira.
Una ragazza si sveglia nel cuore della notte in preda ad un attacco di ansia. Si tiene il petto, ha pensieri autodistruttivi, vuole togliersi la vita perché poco tempo prima ha perso il suo grande amore.
Una mano la ferma e qualcuno le sussurra all’orecchio di non farlo.
È il suo grande amore che le dice di vivere.
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pier-carlo-universe · 10 hours ago
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Scopri le complesse dinamiche del collezionismo tra tutela del patrimonio culturale, fiscalità, diritto di proprietà e ruolo degli archivi. Un approfondimento firmato Ceresio Investors. Scopri di più su Alessandria today.
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spettriedemoni · 1 year ago
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L’Origine del Mondo.
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"Era il 1995, e da poche settimane lo Stato francese era entrato in possesso dell’Origine del mondo di Courbet. L'ultimo proprietario privato di quel quadro dalla vita avventurosa era stato Jacques Lacan, che si divertiva, dice la leggenda, a intrattenere i suoi ospiti pazienti?) con una specie di rituale di svelamento.Rimuoveva la copertura che custodiva il quadro difendendolo da sguardi importuni scandalizzati o lascivi, ed eccola lì, la fonte di tutte le cose, la porta della vita: tra due cosce ben tornite e divaricate, la fessura.." E.Trevi
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diari0deglierrori · 2 months ago
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beautifullache · 1 year ago
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🦄The Sims 4🦄
🎆PATREON ONLY🎆
Steve Madden
PTO 10 days off
Steve Madden is about fashion-forward product and great people. We are proud of our talented, diverse workforce. Our employees are energized, intelligent and passionate about our business and committed to providing excellent customer service.
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Ed Hardy
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A product and master of the true, traditional craft of ink, Don Ed Hardy, "The God Father of Modern Tattoos," is an American born, internationally recognized artist. A brilliant creative who developed the potential of tattooing as a legitimate, expressive art form and is primarily responsible for its global growth over the past fifty years. His unique aesthetic and innovative techniques are still being utilized by tattoo artists today.
A product and master of the true, traditional craft of ink, Don Ed Hardy, "The God Father of Modern Tattoos," is an American born, internationally recognized artist. A brilliant creative who developed the potential of tattooing as a legitimate, expressive art form and is primarily responsible for its global growth over the past fifty years. His unique aesthetic and innovative techniques are still being utilized by tattoo artists today.
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Chanel
CHANEL is a private company and a world leader in creating, developing, manufacturing and distributing luxury products.
Founded by Gabrielle Chanel at the beginning of the last century, CHANEL offers a broad range of high-end creations, including Ready-to-Wear, Leather Goods, Fashion Accessories, Eyewear, Fragrances, Makeup, Skincare, Jewelry and Watches.
CHANEL is also renowned for its Haute Couture collections, presented twice yearly in Paris, and for having acquired a large number of specialized suppliers, collectively known as the Métiers d’Art.
CHANEL is dedicated to ultimate luxury and to the highest level of craftsmanship. It is a brand whose core values remain historically grounded on exceptional creation. As such, CHANEL promotes culture, art, creativity and “savoir-faire” throughout the world, and invests significantly in people, R&D and innovation.
At the end of 2019, CHANEL employed more than 28,000 people across the world.
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Christian Dior
The Christian Dior group was formed through successive alliances among companies that, from generation to generation, have successfully combined traditions of excellence and creative passion with a cosmopolitan flair and a spirit of conquest. Together, these companies now make up a powerful, international Group, sharing their expertise with its newer brands and continuing to cultivate the art of growing well while transcending time, without losing their soul or their image of distinction.
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Giorgio Armani
Join us in our mission to passionately convey Giorgio Armani’s unique vision of timeless and natural elegance, where fashion and design provoke a confident state of being for all people by fostering beauty in the world.The Armani Group is one of the leading fashion and luxury goods groups in the world today. Our company designs, manufactures, distributes and retails fashion and lifestyle products including apparel,accessories, eyewear, watches, jewelry, home interiors, fragrances, cosmetics, chocolates, hotels and restaurants under a range of brand names: Giorgio Armani, Emporio Armani and Armani Exchange.
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L'Oreal Luxe
L’Oréal Luxe opens a unique world of beauty. Its international brands incarnate all the facets of elegance and refinement in three major specializations: skin care, make-up and perfume. L’Oréal Luxe products are available at department stores, cosmetics stores, travel retail, but also own-brand boutiques and dedicated e-commerce websites.
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unevaguedeprintemps · 7 months ago
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Mi ricorda un film di Alberto Sordi dove la moglie viene scambiata per un‘opera d‘arte 😂🤣😂🤣
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😁😁😁😁😁😁
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angelap3 · 3 months ago
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🏰✨ La magia delle leggende arturiane: la statua di Gallos a Tintagel ✨🏰
Sulle scogliere di Tintagel, in Cornovaglia, si erge la maestosa statua di Gallos, un simbolo vivente della leggenda del Re Artù. Creata dall’artista Rubin Eynon nel 2016, questa scultura in bronzo, dal design astratto e il nome che significa "potere" in antico cornico, collega arte, natura e mitologia in un luogo ricco di storia. 🌊🗡️
Tintagel, considerata la città natale del leggendario re, è un luogo che incanta chiunque cerchi di immergersi nelle storie di leadership, coraggio e giustizia di Artù. Ma il viaggio non finisce qui: anche Glastonbury, associata alla tomba di Artù e alla mitica terra di Avalon, è una tappa imperdibile per chi vuole scoprire la magia di queste antiche tradizioni. 🌿✨
Questi monumenti non sono solo opere d’arte, ma veri e propri simboli della ricca cultura britannica, che continua ad affascinare con le sue storie immortali.
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galleria-artistica · 1 year ago
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Joseph-Benoît Suvée (🇧🇪 Belgio, 1743 - 1807)
“The Invention of the Art of Drawing”
Olio su tela, 267 x 131 cm
1793, Groeninge Museum (Bruges)
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L’opera raffigura il mito della nascita della pittura, raccontato da Plinio il Vecchio nel suo testo “Naturalis Historia”:
“…il vasaio Butade Sicionio scoprì per primo l’arte di modellare i ritratti in argilla; ciò avveniva a Corinto ed egli dovette la sua invenzione a sua figlia, innamorata di un giovane. Poiché quest’ultimo doveva partire per l’estero, essa tratteggiò con una linea l’ombra del suo volto proiettata sul muro dal lume di una lanterna; su quelle linee il padre impresse l’argilla riproducendone il volto; fattolo seccare con il resto del suo vasellame lo mise a cuocere in forno”.
Il mito viene recuperato nel Rinascimento grazie a Leon Battista Alberti nel suo trattato “De pictura”, dove però attribuisce a Narciso l’invenzione di questa arte.
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(via @galleria-artistica)
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dandyshoecare · 11 months ago
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Viviamo in un’epoca di grande ipocrisia. La follia umana sta raggiungendo un livello veramente esagerato. Attivisti verdi che sporcano di vernice le opere d’arte e gli edifici di importanza storica e culturale; adolescenti che invece di studiare a scuola, e capire che l’energia elettrica non nasce dal nulla, gridano sputando saliva di rabbia che dobbiamo salvare il nostro pianeta passando all’ energia alternativa. I centri storici sono pieni di spacciatori, che vendono l’erba. Ma non possiamo legalizzarla! No! Viviamo in un paese cattolico, dicono. Abbiamo il Vaticano…Ogni ragazza sogna di vendere il suo corpo o le sue immagini nude, invece di studiare e diventare un’insegnante o un dottore. Ma riaprire le case chiuse!- guai! Cosa dirà la chiesa?! Siamo tutti pieni di rabbia e invece di trovare soluzioni, trasciniamo questo mondo verso una terribile ed inevitabile fine.
Non sono né un profeta né un scienziato, ma anche con la mia scarsa preparazione posso e devo ricordare a tutti che esiste da tanti anni un modo per produrre l’energia, sostituire la plastica e ridurre al minimo l’inquinamento. Tutto quello che dobbiamo fare è togliere l’etichetta del demonio dalla cannabis! Immagino che qui mi accuseranno della propaganda della droga, ma non abbiate fretta con il vostro giudizio. Vi rinfresco la memoria, raccontando un po’ di fatti riguardo al nemico del popolo: la Cannabis.
Da 1 ettaro di canapa si ricava tanta carta quanto da 4 ettari di bosco. 1 ettaro di canapa emette tanto ossigeno quanto 25 ettari di bosco. I tessuti di canapa superano persino il lino nelle loro proprietà. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, funi, tessuti , borse e cappelli. Ciò che è anche molto importante: tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con la canapa, la ‘plastica’ di canapa è ecologica e completamente biodegradabile. Questo è solo un piccolo elenco delle qualità uniche della canapa: un'altra cosa- la canapa cresce in soli quattro mesi e un albero in 20-50 anni. Può essere coltivata in qualsiasi parte del mondo con poca acqua, inoltre è in grado di difendersi dagli insetti parassiti, non ha bisogno di pesticidi. È davvero un paradosso? Perché stiamo ancora abbattendo le foreste? Stiamo usando la plastica dannosa per sconvolgere l'equilibrio del pianeta? Sì, perché la società dei consumi giova solo ai problemi, non alle loro soluzioni.
E della Hemp Body Car creata da Henry Ford in 1937 vogliamo parlare?!… Ma finché ci sono l’interessi di compagnie petrolifere non vedremo mai queste macchine sulle nostre strade. Il Dio denaro sta comandando questo mondo e costringe ognuno di noi a fare le scelte che porteranno sempre più verso la distruzione. Dobbiamo pensarci e tutto può cambiare!
Adesso, dopo questa introduzione, che ho cercato di fare più breve possibile, voglio condividere con voi la mia esperienza personale. Perché non c’è niente più convincente e dimostrativo, come la prova tecnica.
Ho una grande passione per i mercatini delle pulci. Una volta, facendo la mia ricerca dei tesori ad un mercatino mi sono imbattuto in rullo del tessuto. Non sapevo cosa era, ma l’aspetto estetico e le caratteristiche tattili di questa stoffa mi hanno fatto battere il cuore! Per fortuna avevo davanti a me un venditore, che sapeva tutto su questo grande rullo tessile. Si trattava di canapa lavorata a mano negli anni ’50. E si è accesa subito la lampadina della mia creatività! Da anni volevo farmi fare un abito chiaro, non solo bello , ma soprattutto comodo e leggero. Un abito che fa fresco d’estate e che mi dà il sollievo in questo clima padano. Inizialmente ero concentrato sul procurarmi un pezzo di lino, il classico intramontabile per ogni gentiluomo. Ma dopo avere visto la Grande Bellezza dell’ antico manufatto in canapa non avevo più i dubbi. Comprato il rullo pesante di canapa dal felice venditore, ad un prezzo veramente simbolico di 20 € mi sono recato direttamente dal mio sarto, il signor Franco Parmelli, un sarto che ha più di 80 anni, la maggior parte di quali trascorsi nell’ accumulare un’impagabile esperienza nel campo di creazione di abiti su misura. La bellezza della stoffa che ho portato ha commosso il vecchio Maestro e abbiamo iniziato subito la realizzazione di questo progetto che io ho chiamato “ Legalize it!” Si tratta di un un completo fatto di pantaloni, pantaloncini corti, gilet e giacca a due bottoni, naturalmente di canapa. É un po’ bizzarro, lo so, ma proprio questi elementi di guardaroba possono essere giocati durante l’estate con il massimo piacere e conforto, senza rinunciare all’eleganza. Un taglio semplice e classico, i bottoni in madre perla e poco altro. Ed ecco a voi il risultato finale. Un abito così comodo e bello non l’ho mai avuto in vita mia! E’ diventata la mia seconda pelle. Sicuramente dà un po’ nell’occhio, in mezzo alla massa di infradito, pinocchietti e t-shirts… Ma preoccuparmi di cosa ne pensano gli altri di me non è stato mai per me un problema. Mi sentirò un combattente della piccola armata di uomini eleganti e a testa alta continuerò di vestirmi e non coprirmi… e a contribuire a salvare il pianeta!
Photos by https://www.instagram.com/giovannigarritano_ph?igsh=MTE2anU5d3BsZ2owdA==
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pier-carlo-universe · 8 days ago
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Scopri la recensione de Il Codice da Vinci di Dan Brown, edizione speciale illustrata: un thriller che unisce storia, religione e simboli in un’avventura iconica. Scopri di più su Alessandria today.
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abr · 11 months ago
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“Fleximan criminale danneggia il bene pubblico”. Applaudono i mentecatti che imbrattano opere d’arte.
Santo subito, e pure parlamentare europeo; via https://x.com/AlexBazzaro/status/1791844152902029535
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ragazzoarcano · 8 months ago
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“Le persone gentili
sono opere d’arte
e l’arte, purtroppo
la comprendono in pochi.”
— Andrew Faber
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hopefulwizardcupcake · 30 days ago
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18 MARZO 1980 moriva TAMARA DE LEMPICKA
TAMARA DE LEMPICKA regina dell’Art Déco, della sua vita sotto i riflettori e delle sue donne splendide e malinconiche.
Bellissime, fredde, irraggiungibili.
Le donne ritratte da Tamara de Lempicka sembrano vivere in un mondo distante, dove l’essenza fisica lascia lo spazio ad un animo malinconico, tormentato e romantico. In ognuna delle sue opere è ritratta una donna diversa che poi è sempre la stessa: Tamara. In ognuna di loro c’è un pezzo di lei, che si racconta dipingendo le donne più belle del Novecento.
Bellezza, successo, talento: Tamara ha avuto tutto questo dalla vita, offuscata da un’acuta forma di depressione che non le ha mai dato tregua e che l’ha costretta a fuggire, a guardare sempre più lontano, come fanno le donne dei suoi quadri, con quegli occhi malinconici che sembrano scrutare un orizzonte distante, forse sereno.
LA VITA E LE OPERE DI TAMARA DE LEMPICKA RIASSUNTE IN DUE MINUTI (DI ARTE)
1. Tamara de Lempicka (1898-1980), pittrice di origini polacche, è stata una figura fondamentale nell’arte del Novecento e un’esponente di spicco dell’Art Déco.
2. Il suo nome all’anagrafe è Tamara Rosalia Gurwik-Górska, è figlia di una donna polacca e di un ricco ebreo russo. Suo padre abbandona la famiglia quando lei è bambina. Secondo alcuni pare che l’uomo si sia suicidato, ma Tamara ha sempre sostenuto che fosse sparito dopo il divorzio da sua madre.
3. Grazie alla nonna Clementine che si prende cura di lei, Tamara frequenta prestigiosi istituti scolastici, come il collegio Polacco di Rydzyna o la scuola Villa Claire di Losanna, in Svizzera.
4. Alla morte della nonna, Tamara si trasferisce a San Pietroburgo e a diciotto anni sposa l’ avvocato Tadeusz Łempicki, conteso dalle più belle donne di San Pietroburgo. Con la Rivoluzione, la polizia russa arresta Tadeusz. Tamara riesce a farlo liberare grazie all’aiuto di alcuni conoscenti influenti e i due fuggono a Parigi dove frequentano i salotti dell’alta società.
5. A 24 anni, poco tempo dopo la sua prima esposizione al Salon d’Automne diventa famosa come ritrattista disegnando le dame più note di Parigi. Inizia un’intensa vita mondana: amanti, feste, cocaina, ritmi di lavoro forsennati e dipinti realizzati a tarda notte ascoltando a tutto volume musica di Wagner. Divorzierà da Tadeusz nel 1926.
6. La vita di Tamara de Lempicka è legata ai suoi continui spostamenti. Più volte visita l’Italia e viene ospitata al Vittoriale da Gabriele D’Annunzio che proverà a sedurla con insistenza ma senza successo.
7. Gli anni Trenta sono molto intensi per Tamara de Lempicka. Il suo talento è ormai ampiamente riconosciuto: mostre, corteggiatori, amanti (uomini e donne), vita mondana e viaggi in tutta Europa. Il suo successo è però oscurato da un’intensa forma di depressione che non le dà tregua.
8. Nel 1943 è costretta a lasciare l’Europa invasa dai nazisti per trasferirsi negli Stati Uniti insieme al nuovo marito, il ricchissimo barone Raoul Kuffner de Diószegh, di origini ebraiche. Negli Stati Uniti diventa famosa, oltre che per le sue opere d’arte, per il suo stile di vita mondano e le grandiose feste che tiene nelle sue ville.
9. Le opere di Tamara de Lempicka si caratterizzano per l’uso di un esiguo numero di colori che sulla tela appaiono luminosi, forti e decisi, così come le linee nette e precise che disegnano donne fredde, malinconiche, irraggiungibili.
10. Oggi alcune delle più note star americane collezionano opere di Tamara de Lempicka: Jack Nicholson, Barbra Streisand ma soprattutto Madonna, che spesso le cede ai musei per organizzare mostre.
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schizografia · 4 months ago
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Il volto umano è una forza vuota, un campo di morte.
La vecchia rivendicazione rivoluzionaria di una forma che non ha mai corrisposto al suo corpo, che era nato per essere altra cosa dal corpo.
È perciò assurdo rimproverare di essere accademico a un pittore che si ostina tuttora a riprodurre i tratti del volto umano così come sono; perché così come sono essi non hanno ancora trovato la forma che indicano e designano; e sono ben altro che semplici schizzi, ma dal mattino alla sera, e nel mezzo di diecimila sogni, pestano come nel crogiolo di una palpitazione passionale mai stanca.
Ciò significa che il volto umano non ha ancora trovato la sua faccia e che sta al pittore procurargliela.
Ma questo significa che la faccia umana così com’è la si cerca ancora con due occhi, un naso, una bocca e le due cavità auricolari che corrispondono ai buchi delle orbite come le quattro aperture della tomba della morte prossima.
Il volto umano porta in effetti una specie di morte perpetua sul suo volto che sta proprio al pittore salvarlo restituendogli i suoi propri tratti.
Dopo mille e mille anni infatti che il volto umano parla e respira si ha ancora come l’impressione che non abbia ancora cominciato a dire quello che è e quello che sa.
E io non conosco un pittore nella storia dell’arte, da Holbein a Ingres, che, questo volto d’uomo, sia riuscito a farlo parlare. I ritratti di Holbein o di Ingres sono muri spessi, che non spiegano niente dell’antica architettura mortale che s’inarca sotto gli archi di volta delle palpebre, o s’incastra nel tunnel cilindrico delle due cavità murali delle orecchie.
Soltanto van Gogh ha saputo trarre da una testa umana un ritratto che sia il detonatore esplosivo del battito di un cuore scoppiato.
Il suo.
La testa di van Gogh con il cappello floscio rende nulli e inesistenti tutti i tentativi di pitture astratte che potranno essere fatte dopo di lui, sino alla fine delle eternità.
Perché quel volto di macellaio avido, scagliato come un colpo di cannone sulla superficie più estrema della tela,
e che all’improvviso si vede fermato
da un occhio vuoto,
e rivoltato verso l’interno,
esaurisce completamente tutti i segreti più ingannevoli del mondo astratto di cui la pittura non figurativa può compiacersi,
è per questo che nei ritratti che ho disegnato
ho evitato prima di tutto di dimenticare il naso, la bocca, gli occhi, le orecchie o i capelli, ma ho cercato di far dire al volto che mi parlava
il segreto di una vecchia storia umana che è passata come morta nelle teste di Ingres o di Holbein.
A volte ho fatto venire, accanto alle teste umane, oggetti, alberi o animali perché non sono ancora sicuro dei limiti ai quali il corpo dell’io umano può fermarsi.
Del resto ho rotto definitivamente con l’arte, lo stile o il talento in tutti i disegni che si vedranno qui. Voglio dire, peggio per chi li considererebbe opere d’arte, opere di simulazione estetica della realtà.
Nessuno di essi è propriamente un’opera.
Sono tutti abbozzi, cioè colpi di sonda o di spatola dati in tutte le direzioni dal caso, dalla possibilità, dalla fortuna o dal destino.
Non ho cercato di curarvi i miei tratti o i miei effetti,
ma di manifestarvi delle specie di verità lineari evidenti che valgono tanto per le parole, le frasi scritte, quanto per il grafismo e la prospettiva dei tratti.
È per questo che numerosi disegni sono mescolanze di poesie e di ritratti, di interiezioni scritte e di evocazioni plastiche di elementi, di materiali, di personaggi, di uomini o di animali.
È così che bisogna accogliere questi disegni nella barbarie e nel disordine del loro grafismo «che non si è mai preoccupato dell’arte» ma della sincerità e della spontaneità del tratto.
Antonin Artaud, Quaderno 316, giugno - agosto 1947
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dinonfissatoaffetto · 3 months ago
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Io sono un uomo antico, che ha letto i classici, che ha raccolto l’uva nella vigna, che ha contemplato il sorgere e il calare del sole sui campi, tra i vecchi, fedeli nitriti, tra i santi belati; che è poi vissuto in piccole città dalla stupenda forma inespressa dalle età artigianali, in cui anche un casolare o un muricciolo sono opere d’arte, e bastano un fiumicello o una collina per dividere due stili e creare due mondi. (Non so quindi cosa farmene di un mondo unificato dal neocapitalismo, ossia da un internazionalismo creato, con la violenza, dalla necessità della produzione e del consumo). Perché la nostra ansia, se è giusto che non sia più ansia di miseria, sia ansia di beni necessari.
- Pier Paolo Pasolini, 1975
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