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PD Casale Monferrato: emergenza lavoro e sanità, tra proposte e critiche. Gabriella Bozzo analizza le sfide del territorio agli Stati Generali del PD di Alessandria
Alessandria, 14 dicembre 2024 – Durante gli Stati Generali del Partito Democratico della Provincia di Alessandria, Gabriella Bozzo, vicecoordinatrice del Circolo PD di Casale Monferrato, ha presentato una relazione incisiva, mettendo in evidenza le critic
Alessandria, 14 dicembre 2024 – Durante gli Stati Generali del Partito Democratico della Provincia di Alessandria, Gabriella Bozzo, vicecoordinatrice del Circolo PD di Casale Monferrato, ha presentato una relazione incisiva, mettendo in evidenza le criticità socio-economiche del territorio casalese. L’intervento si è focalizzato su due temi principali: lavoro e sanità pubblica, sottolineando…
#Alessandria today#Alessio Riboldi#area logistica#Berlinguer#Casale Monferrato#Crisi Industriale#deindustrializzazione#economia locale#eventi PD#ex-Cerutti#Fondazione Aleramo#Gabriella Bozzo#Google News#Heegen#italianewsmedia.com#Lavoro#Monferrato#Neurologia#Partito Democratico#PD Alessandria#Pediatria#Piemonte#Pier Carlo Lava#Politica territoriale#problemi sociali.#Pronto soccorso#reparti fantasma#Romano Prodi#Salute#Sanità Pubblica
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Messe Berlin
Stands Pro Limited is your trusted partner in creating extraordinary exhibit stands that attract interest and entice potential customers. When you’re planning for an event during Messe Amsterdam or Messe Berlin, we’re here to assist you in creating a lasting, memorable impression.
Messe Berlin has been organizing international trade fairs and conferences for decades. It is a trusted source for orientation, navigation, and presentation within your specific market area.
Messe Berlin provides trade fair participants and congresses with the best opportunity to communicate effectively anywhere, anytime, and in every possible manner. It connects demand and supply and allows for the exchange of ideas. For more information on fairs coming up, advice on selecting the most appropriate fair for your sector, products and services, and assistance in registering and participating.
The following is the complete list of Messe Berlin
InnoTrans Berlin 2024
InnoTrans is the most famous exhibition devoted to rail transportation technology. The biennial event will be held in Berlin from 24th to 27th Sept. 2024. More than 3,062 exhibitors from the 149 nations of the world will exhibit in 42 halls of exhibits. InnoTrans is broken down into five categories that include rail infrastructure, railroad infrastructure, technology-driven tunnel construction and interiors. It’s an excellent chance to learn about technology in a hands-on manner.
Cosmetica Berlin 2024
Cosmetica in Berlin is an international trade fair for the cosmetics industry that has established itself as an indispensable event in this industry. The Cosmetica Berlin 2024 dates are from 16th & 17th November 2024 in Berlin, Germany, a convenient and easily accessible location for exhibitors and visitors. The organizer of this cosmetics trade fair is KOSMETIK International Messe GmbH, which has been successfully organizing this series of events for many years in cities such as Hanover, Dortmund, Wiesbaden, Berlin, and Friedrichshafen. With its wide range of products and services, Cosmetica Berlin 2024 will be an ideal place to discover the latest trends and products in the cosmetics industry. The annual event is only open to specialist guests with appropriate qualifications. It is the perfect opportunity for beauty industry professionals to keep up to date with the latest trends and products.
International Green Week 2025
International Green Week (IGW) in Berlin, the largest and most exclusive trade fair in food, agriculture, and horticulture, is held every January at Messe Berlin. Exhibitors and visitors will come together at International Green Week 2025 for ten days, starting from Friday, the 89th International Green Week, until Sunday, 17.01.2025. 26.01.2025 in Berlin. Since founding in 1926, IGW Berlin has become the leading global food and beverage platform. They use the exhibition as a market, a place to experiment and develop their image. International Green Week Berlin 2025 is exclusively for participants with needs in the green sector. Events help monitor new trends in the market. You can meet thousands of creatives, entrepreneurs, and free spirits and exchange information with them.
Fruit Logistica 2025 Berlin
Fruit Logistica will return for its entire fruit and vegetable industry in 2025. The Fruit Logistica 2025 will be held at Messe Berlin, Germany, between 5-7 February 2025. The show invites all companies and brands, large and small, from the fruit and vegetable family to this exciting fair. Major product sectors will be distributed in Fruit Logistica 2025 Berlin. The exhibition will also offer a wide range of fresh produce, organic products, and services from leading experts in this field. Fruit Logistica 2025 in Berlin will be divided into thematic sections covering key industry topics and will host several exciting events supporting institutions’ activities, including technical systems, equipment, and services. The Fruit Logistica exhibition has the best vegetables, fruits, herbs, and organic products.
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Per il progetto “Roma 2024 Volunteers” sono stati già selezionati ben 400 volontari che saranno parte integrante ai Campionati Europei di Atletica Leggera Roma 2024 in programma dal 7 al 12 giugno. Alla campagna hanno aderito persone provenienti da tutto il mondo e le candidature resteranno aperte fino al prossimo 14 febbraio. Il team di recruiter di Humangest sta proseguendo i colloqui valutativi con i candidati che hanno già completato il processo di registrazione. Le persone che intendono presentare la loro candidatura possono presentare la richiesta compilando il form disponibile sul sito https://eventi.humangest.it/job-seekers.php. I volontari che entreranno a far parte della squadra “Roma 2024 Volunteers” potranno vivere dall’interno l’atmosfera degli Europei di Atletica. I volontari avranno la possibilità di incontrare i più importanti atleti europei e assistere alle gare allo Stadio Olimpico di Roma, inoltre riceveranno alcuni benefit esclusivi. Fra questi :l’accesso a incontri di formazione specifici curati da Humangest e dalla Fondazione EuroRoma 2024, una divisa ufficiale realizzata da Karhu. A seguito della fase di selezione, i volontari seguiranno un primo corso di formazione generale, sia online che in presenza, e verranno poi assegnati a specifiche aree funzionali legate all’organizzazione dell’evento: Accreditamento, Servizi per gli spettatori, Competizioni, Protocollo e Cerimonie, Media-Comunicazione, Area Medica-Antidoping, Alberghi, Logistica, Trasporti, Venue, Ospitalità, Servizi Sponsor e Marketing. Una parte dei volontari verrà inoltre messa a disposizione della città, presso postazioni strategiche, e si occuperà di curare i servizi informativi e turistico-culturali in vista degli Europei.
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Opere edili eseguite in assenza dei prescritti titoli abilitativi: sotto sequestro un'area di circa 1500 mq
Opere edili eseguite in assenza dei prescritti titoli abilitativi: sotto sequestro un'area di circa 1500 mq. Napoli. Gli agenti dell'Unità Operative di Tutela Ambientale ed Antiabusivismo Edilizio, in via Nuova Toscanella, nell'ambito delle attività indirizzate al contrasto del fenomeno dell'abusivismo edilizio, hanno scoperto che, su di un' area avente una superficie di circa 1500 mq, erano state eseguite operazioni di movimentazione di terreno, di sbancamento e spianamento, con espiantazione di alberi allo scopo di realizzare un'unità logistica destinata al parcheggio di veicoli. Era presenta nell'area, inoltre, una tettoia con copertura in lamiera che, sorretta da dieci pilastrini in ferro, andava a delineare un'ulteriore area di circa 200 mq. E' stata accertata anche la presenza di cumuli di rifiuti speciali accatastati in più punti, costituiti da inerti da demolizione misti a cemento e asfalto, pedane in legno e rifiuti derivanti da opere di cablaggio di cavi telefonici ed elettrici. Il terreno movimentato, in parte sversato nella cava, era misto a rifiuti di diversa tipologia e natura; si potevano riscontrare ad occhio nudo barattoli di solventi, parti in plastica e inerti da demolizione. Durante il controllo è stata rilevata anche la presenza di un grande serbatoio, oltre 20mila litri, colmo di carburante per il quale il trasgressore, tale C.D., 28 anni, napoletano, non è stato in grado di fornire alcun titolo autorizzativo. Gli agenti hanno proceduto al sequestro della porzione dell'area, dei rifiuti, della cisterna di carburante ed a deferire il proprietario alla Procura della Repubblica per i reati commessi. Nelle stesse ore, il personale della Unità Operativa di Tutela Ambientale è intervenuto in Via Bosco di Capodimonte per accertare uno sversamento abusivo di rifiuti. Gli Agenti hanno rinvenuto un ingente quantitativo di rifiuti speciali abbandonati al suolo, palesemente il risultato di lavori edili. L'intervento degli Agenti ha consentito di sorprendere ancora sul posto l'autore dell'illecito, F.S., 29 anni, residente a Napoli, al quale, oltre alla sanzione amministrativa, non essendo lo stesso in grado di esibire alcun contratto per lo smaltimento, venivano affidati in custodia i rifiuti, posti in sequestro, fino al corretto smaltimento a sue spese e secondo le indicazioni che fornirà l'Autorità Giudiziaria.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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🍁 SCONTI D’AUTUNNO E APPELLO AI LETTORI
Passaggio al Bosco ha scelto di essere presente su tutte le grandi piattaforme e-commerce del web. Questa scelta, resa necessaria dalla pubblicazione di un testo a settimana e dalla volontà di raggiungere un segmento di pubblico in continua crescita, ci ha permesso di diffondere la nostra visione del mondo ben al di là dei confini “ideologici” della nostra area politica di provenienza. I tanti libri “politicamente scorretti” finiti nelle classifiche editoriali e recensiti dai maggiori quotidiani nazionali, del resto, confermano l’efficacia di una strategia che non verrà mai meno.
Tuttavia, è necessario che i nostri lettori più fedeli - coloro che abbracciano una precisa visione del mondo e non soltanto un’estemporanea emotività del momento - abbiano la sensibilità di fare un passo ulteriore. Come? Acquistando direttamente dal nostro sito web, senza intermediari.
L’acquisto diretto, infatti, permette alla casa editrice di trattenere buona parte dell’importo, evitando di cedere il 55% del ricavato alla distribuzione commerciale. Questo meccanismo, tutt’altro che venale, ci permette di investire nei nuovi progetti, di valorizzare nuovi talenti, di affrontare le tantissime spese, di tradurre opere dall’estero, di migliorare la nostra logistica, di professionalizzare la nostra filiera e di qualificare la nostra attività.
Anche se non possiamo competere con i grandi colossi, abbiamo cercato di rendere più agevole l’acquisto diretto, lanciando una vasta campagna di sconti che prevede un ribasso del 15% su tutto il catalogo. Oltre a questo, con un prezzo contenuto, siamo riusciti a garantire spedizioni rapide, tracciate e sicure in tutta Europa. Il risultato finale, dati alla mano, garantisce una spesa uguale o inferiore a quella delle grandi catene multinazionali.
Per giungere alla pubblicazione di quasi 200 titoli, in questi anni, abbiamo lavorato sodo. Passo dopo passo, senza nessun finanziatore, abbiamo costruito un progetto culturale che oggi è seguito da decine di migliaia di lettori, di militanti e di ribelli. Ma nessuna “egemonia” può essere scalfita se, dal basso, non vi è la volontà metodica e disciplinata di aderire ad uno Stile, anche e soprattutto nei piccoli gesti quotidiani.
La “guerriglia culturale” non si fa con le belle parole, ma non i fatti concreti. Sostienici, armando la tua anima:
🌲 www.passaggioalbosco.it
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Bricoday 2023 a Fieramilano Rho
Bricoday 2023, che si terrà il 28 e 29 settembre a Fieramilano, giunto alla quindicesima edizione, è il più importante evento B2B per i mondi del bricolage, decorazione della casa, outdoor e tecnico. Dopo il successo delle ultime edizioni, la manifestazione prosegue il suo percorso di crescita espandendosi in parte del padiglione 4 , collegato al padiglione 3, la location che da due anni ospita il principale evento italiano del bricolage. La grande novità di quest’anno è Bricoday Digital Village, ospitato, insieme alla sala convegni, nella nuova area del padiglione 4, accessibile tramite scale mobili, e sarà un’area immersiva dedicata all’evoluzione digitale del retail fisico e dell'ecommerce nel comparto ferramenta e brico, un progetto innovativo e concreto, sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Permanente Multicanalità Ferramenta. L’obiettivo è presentare i player più interessanti nell’evoluzione digitale e nel commercio online: le piattaforme e i marketplace più affermati, le più avanzate soluzioni gestionali, i pagamenti, la codifica dei prodotti, i servizi di logistica, arredo, marketing, comunicazione e tanto altro, un ambito molto diversificato per la quantità di funzioni coinvolte. Hanno confermato la loro partecipazione i leader nel commercio integrato come le piattaforme Leroy Merlin, ManoMano, eBay, BricoBravo, insegne di distribuzione omnichannel come Würth, realtà digitali del calibro di Zucchetti e Shopfully, ecosistemi fintech come MyBank, leader nella comunicazione in store come Nicolis o nei magazzini automatici verticali come Modula. Confermato anche Bricoday Luce, il salone dedicato ad applique, lampadari, piantane, faretti, strisce led, illuminazione da esterno, lampadine ed è diventato il punto di riferimento del settore non solo per il mondo del bricolage: grazie a uno spazio dedicato e a una promozione ad ampio raggio. La proposta convegnistica è da sempre centrale all'interno di Bricoday e si articolerà in tre sezioni distinte: nella sala plenaria (250 posti a sedere) si terranno il Convegno Bricoday la mattina del 28 settembre e il convegno Digital Village la mattina del 29 settembre, nei pomeriggi delle due giornate si terranno i Digital Village Talks in un teatro open allestito tra gli stand del Digital Village. l tema portante del convegno Bricoday sarà il ruolo centrale che ha la casa nella vita delle persone, approfondendo le varie tematiche con un ampio parterre di relatori in rappresentanza dei principali player del mercato. Non mancheranno gli interventi dei partner storici di Bricoday, GfK e TradeLab, che presenteranno la fotografia del mercato bricolage nell’anno appena trascorso, dedicato al canale phygital, ai processi di evoluzione digitale e alle nuove frontiere di integrazione che si stanno diffondendo nel retail tecnico, ferramenta e brico. Si affronteranno anche temi come l'uso dell'AI del metaverso e della modellazione 3D nel retail, interessanti case history fino ad arrivare alla tavola rotonda conclusiva che metterà di fronte i principali marketplace, mentre i Digital Village Talk propongono un intenso programma di presentazioni con tavole rotonde e ospiti che coinvolgeranno espositori e visitatori per favorire la diffusione delle conoscenze digitali nel retail e attirerà professionisti e aziende tecnologiche. Read the full article
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Come ho consegnato in 6 ore un gelato dalla mia gelateria in Italia alla cena tra Bill Gates e Mark Zuckerberg in America
Hai mai immaginato di consegnare un gelato dalla tua modesta gelateria italiana a una cena esclusiva tra due dei personaggi più influenti del mondo della tecnologia? Bene, questa è la storia incredibile di come ho reso possibile l'impossibile. In questo articolo, ti racconterò come ho superato sfide apparentemente insormontabili per portare un gelato fresco e delizioso a Bill Gates e Mark Zuckerberg negli Stati Uniti, in soli 6 ore.
Preparazione per l'Impresa
1. La Richiesta Incredibile
Un giorno, ricevetti una chiamata sorprendente: un rappresentante degli organizzatori di una cena esclusiva mi chiese se potevo consegnare un gelato dalla mia gelateria italiana a Bill Gates e Mark Zuckerberg. Inizialmente, pensai fosse uno scherzo, ma quando mi assicurarono che era una richiesta reale, accettai l'opportunità unica nella vita. 2. Selezione dei Gusti Perfetti
Sapevo che per impressionare due menti brillanti come Gates e Zuckerberg, dovevo offrire una selezione di gusti straordinari. Ho scelto accuratamente i migliori gelati artigianali della mia gelateria, includendo il tradizionale pistacchio siciliano, il cremoso cioccolato fondente e il sorprendente gelato al limone Amalfitano. Volevo che ogni morso fosse un'esperienza indimenticabile per i due ospiti d'onore. 3. Progettazione di un Packaging di Lusso
Sapevo che l'aspetto dell'imballaggio era fondamentale per creare un'esperienza di lusso. Collaborai con un rinomato designer italiano per creare un packaging personalizzato, elegante e resistente che mantenesse intatta la freschezza del gelato durante il viaggio. Il packaging era dotato di un sistema di isolamento termico avanzato e di un design esterno accattivante, con il logo della mia gelateria adornato da dettagli dorati.
L'Epica Consegna
1. Un Volo Veloce verso gli Stati Uniti
Per raggiungere gli Stati Uniti nel minor tempo possibile, organizzai un volo privato con un corriere di fiducia. Il gelato venne collocato in un'apposita area refrigerata dell'aereo, garantendo la sua freschezza durante il tragitto transatlantico. La mia ansia era palpabile, ma ero determinato a consegnare il mio gelato artigianale in perfette condizioni. 2. La Corsa Contro il Tempo
Concept of stress at work and management, with a man in a hurry who run after time. Una volta atterrato, non avevo tempo da perdere. Grazie alla collaborazione di un team di logistica dedicato, riuscii a superare gli ostacoli burocratici e doganali per velocizzare la consegna. Il gelato venne immediatamente trasferito in un veicolo refrigerato, pronto per raggiungere la cena di gala.
L'Arrivo Trionfale alla Cena
Finalmente, entrai nella location dell'esclusiva cena tra Bill Gates e Mark Zuckerberg. La mia presenza non passò inosservata, poiché portavo con me il gelato italiano più pregiato. I due ospiti d'onore furono sorpresi e affascinati dalla mia iniziativa, e l'atmosfera si riempì di eccitazione.
Conclusione
Consegnare un gelato dalla mia gelateria italiana a Bill Gates e Mark Zuckerberg in soli 6 ore è stata un'impresa indimenticabile. Grazie a una pianificazione accurata, una selezione di gusti eccezionali e un packaging di lusso, sono riuscito a realizzare qualcosa di straordinario. Questa esperienza mi ha insegnato che, quando si ha passione e determinazione, nulla è impossibile. Ora, la mia gelateria è conosciuta in tutto il mondo come il luogo dove è stato servito il gelato più esclusivo della storia. Se stai cercando un'ispirazione per inseguire i tuoi sogni, ricorda questa storia. Non importa quanto grande o audace possa sembrare il tuo obiettivo, con impegno e creatività, puoi superare le sfide e raggiungere risultati straordinari. Non lasciare che nulla ti fermi: segui la tua passione e sorprendi il mondo con le tue imprese.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida: Come ho consegnato in 6 ore un gelato dalla mia gelateria in Italia alla cena tra Bill Gates e Mark Zuckerberg in America. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Bilancio Preventivo 2025: le priorità del Partito Democratico di Casale Monferrato. Lavoro, giovani e sanità al centro delle proposte per il futuro della città
Casale Monferrato, 2 dicembre 2024 – Con l’approssimarsi del Consiglio Comunale dedicato alla discussione del Bilancio Preventivo 2025/2026/2027, il Partito Democratico di Casale Monferrato presenta le sue priorità per affrontare le sfide più urgenti dell
Le sfide del Bilancio 2025/2026/2027 Casale Monferrato, 2 dicembre 2024 – Con l’approssimarsi del Consiglio Comunale dedicato alla discussione del Bilancio Preventivo 2025/2026/2027, il Partito Democratico di Casale Monferrato presenta le sue priorità per affrontare le sfide più urgenti della città. Questi punti, già centrali nel programma della coalizione “Casale Davvero”, si concentrano su…
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Round Two? There Is No Round Two. Game pretty much over in Ukraine. - Secondo round? Non c'è nessun secondo round. La partita è praticamente finita in Ucraina. (14 GIUGNO 2023)
Ora che l'Occidente globale sembra finalmente capire che la guerra in Ucraina sta andando malissimo per Kiev, i suoi opinionisti si consolano pensando che questo è solo il primo round e che ci sono ancora cinque o addirittura dieci anni di succose opportunità per abbattere l'Orso russo con ogni sorta di mezzi subdoli e per piantare finalmente la bandiera della NATO sul tetto del Cremlino. Si illudono, ovviamente, ma è utile fare un passo indietro e considerare quanto si illudono e perché.
Non dirò molto sull'attuale "offensiva" ucraina, perché non sono uno specialista militare, e comunque potrebbe essere già in gran parte finita quando leggerete questo articolo. Sembra che le previsioni di una sanguinosa catastrofe fatte dagli esperti prima dell'operazione si stiano probabilmente avverando e che, in pochi giorni o al massimo settimane, a seconda di quanto gli ucraini cercheranno di insistere, la loro capacità militare sarà in gran parte distrutta. Non molti opinionisti occidentali sembrano aver riflettuto sulle conseguenze di ciò, quindi lo faremo noi per loro. Ma nel frattempo la punditocrazia si diverte e si occupa di nuovi scenari che ritiene di poter imporre ai russi, sia in cambio di "concessioni" che la NATO potrebbe fare, sia perché… beh, questa è una domanda interessante: dopotutto sono degli illusi.
Analizziamo quindi la questione in due parti: in primo luogo, ciò che probabilmente accadrà a livello strategico nel resto dell'anno e, in secondo luogo, se c'è qualcosa, per quanto limitato, che la NATO può fare per cambiare il probabile risultato a lungo termine. Se avete letto alcuni dei miei precedenti scritti sull'argomento, potreste avere l'impressione che ci sia un certo grado di ripetizione, ma, ad essere onesti, poiché né quello che ho scritto io, né quello che hanno scritto persone molto più illustri e con un pubblico molto più vasto, sembra essere penetrato nelle teste spesse della punditocrazia, è meglio fare un altro tentativo.
Quello che sta accadendo in Ucraina è un tipo di guerra pesantemente corazzata, che non si vedeva dai tempi dei combattimenti nella stessa area geografica tra il 1941 e il 1945. Le sue caratteristiche tradizionali sono forze estremamente grandi e complete che operano su decine di migliaia di chilometri quadrati, di giorno e di notte, utilizzando massicce quantità di fuoco indiretto e concentrandosi sul logoramento delle forze nemiche, piuttosto che sulla cattura del territorio in sé. Le singole campagne duravano settimane e persino mesi ed erano decise tanto dalla logistica e dalla capacità produttiva quanto dal combattimento. E il combattimento stesso richiedeva la capacità di destreggiarsi tra le priorità e di integrare le operazioni di intere Divisioni ed Eserciti che lavoravano insieme.
Questo ve lo dirà qualsiasi libro di storia, anche se bisogna vederlo rappresentato su scala abbastanza grande per capire davvero cosa significa. Una vita fa, giocavo a giochi di guerra da tavolo con un gruppo di amici, e la prima volta che giocammo alla venerabile Guerra in Oriente ricordo di aver guardato le mappe sparse su tutto il tavolo e le centinaia di segnalini delle unità, e la pura scala della campagna, in un silenzio sbalordito. "Porca miseria!" disse qualcuno, alla fine. Credo che quella domenica siamo arrivati fino alla fine del giugno 1941.
Dal 1941, ovviamente, la situazione è diventata molto più complessa. I missili a lungo raggio e ad alta precisione consentono oggi di controllare l'aria e di distruggere obiettivi terrestri lontani. Droni ed elicotteri d'attacco sembrano essere una combinazione particolarmente temibile, in grado di distruggere i veicoli nemici da una distanza di sicurezza. Armi assolutamente terrificanti come il sistema TOS-1 Fuelled-Air Explosive rendono l'uso degli edifici come rifugi per lo più una perdita di tempo. E così via. Ma cosa significa tutto questo in senso strategico?
Beh, consideratelo come un gioco con delle regole, in cui bisogna qualificarsi per giocare. Non ci si può presentare a un torneo di golf con una sola vecchia mazza; non si può partecipare a una partita di poker senza una posta in gioco; nemmeno Django Reinhardt o Eric Clapton riuscirebbero a ottenere un buon suono da una chitarra di plastica con metà delle corde mancanti. Questo non significa che non possiate divertirvi a picchiettare una pallina da golf, non significa che siate completamente senza soldi, non significa che non possiate suonare una scala su una sola corda. Ma significa che siete fuori dal grande gioco. È possibile che tra un mese l'Ucraina sia ancora in grado di schierare un paio di centinaia di veicoli blindati, compresi i carri armati, forse un centinaio di pezzi di artiglieria e forse 30.000 soldati di fanteria addestrati dall'Occidente. Ma è meglio che non si preoccupino, perché è probabile che si trovino in pacchetti da pochi centesimi, in unità che sono state duramente colpite e hanno subito pesanti perdite.
I militari parlano di una cosa chiamata rapporto forza-spazio. Questi sono aumentati in modo massiccio dal XIX secolo, quando la sfida principale era solo quella di scoprire dove si trovava effettivamente l'esercito del nemico. Dal 1914/15 gli eserciti sono diventati abbastanza grandi da poter stabilire un fronte continuo, tale che il nemico non poteva avanzare da nessuna parte senza assaltare e superare le truppe che aveva di fronte. Anche nei vasti spazi della Russia tra il 1941 e il 1945 il fronte si stabilizzò dopo un po', poiché il sistema sovietico generò interi nuovi eserciti. Inoltre, il possesso di terreni chiave come alture e fiumi, nonché di città e nodi di comunicazione, rende più facile il mantenimento di una linea continua e più difficile il suo assalto. E naturalmente non è necessario presidiare ogni centimetro di terreno se lo si può controllare con il fuoco indiretto o con la potenza aerea. Finora gli ucraini sono riusciti a mantenere un fronte continuo, al punto che i russi non hanno tentato nessuna delle massicce manovre di aggiramento che l'Occidente si aspettava, perché sarebbero state costose e avrebbero lasciato le loro truppe esposte.
Ma sempre più spesso non ne hanno bisogno. Arriverà presto il momento in cui il numero e la capacità delle forze ucraine, la loro densità, se così si può dire, diminuiranno al punto da non poter più tenere una linea continua. Si noti che non si tratta solo di numeri. La guerra moderna è spaventosamente complessa e un elemento dipende da molti altri per funzionare correttamente. Possiamo vedere i risultati per gli ucraini, che hanno perso le loro capacità aeree ed elicotteristiche qualche tempo fa, e ora stanno perdendo costantemente ciò che resta della loro capacità di artiglieria. Supponiamo quindi, per amor di discussione, che tra due settimane gli ucraini dispongano ancora di una cinquantina di carri armati moderni di vario tipo e di un numero tre volte superiore di mezzi corazzati. Ma saranno sparsi su un'ampia area, molto probabilmente fuori comunicazione tra loro e con i loro comandanti superiori, e costituiti da gruppi disparati di equipaggiamenti e personale addestrati in luoghi diversi da nazioni diverse secondo principi leggermente diversi. Potrebbero esserci munizioni e pezzi di ricambio ma non carri armati, o carri armati senza munizioni, e le unità stesse saranno vitali solo fino a quando non finiranno il carburante o qualcosa si romperà. È altamente improbabile che siano in grado di operare tutti insieme come un gruppo organizzato, anche se fossero raccolti insieme e adeguatamente riforniti. A quel punto, le forze ucraine avranno una densità così bassa rispetto alle dimensioni del terreno che cesseranno di essere una minaccia e diventeranno un fastidio. Certo, potranno continuare a tendere imboscate e attacchi "mordi e fuggi", ma se i russi decideranno di avanzare, tutto ciò che gli ucraini potranno fare sarà rallentarli.
Ma Kiev non creerà semplicemente altre unità di coscritti, volenti o nolenti, e le manderà al fronte? Forse, ma armati di cosa? L'Occidente non ha più equipaggiamenti pesanti da inviare, e non sembra credibile che le potenze occidentali si disarmino completamente togliendo gran parte della loro capacità operativa dalle proprie unità in prima linea e inviandola in Ucraina, per essere distrutta proprio come lo sono attualmente gli equipaggiamenti occidentali avanzati. In ogni caso, una tale forza non potrebbe essere messa insieme molto prima della fine dell'anno, e nel periodo intermedio i russi sarebbero in grado di fare più o meno quello che vogliono. La fanteria smontata o la fanteria in jeep potrebbe essere in grado di disturbare le truppe russe che avanzano, ma questo sarebbe tutto, e diventerebbe piuttosto inutile con l'avvicinarsi delle piogge autunnali, mentre i russi sarebbero in grado di avanzare rapidamente lungo le strade e le linee ferroviarie. C'è, infatti, un esempio storico che dà un'indicazione di quanto sarebbe difficile fermare un'avanzata del genere senza armi pesanti. Nel 1944, uno dei compiti della Resistenza francese era quello di trattenere le riserve tedesche provenienti da altre zone della Francia per raggiungere la battaglia principale in Normandia dopo lo sbarco alleato. Le forze della Resistenza, riconfigurate come Forze Francesi Interne (FFI), furono addestrate da istruttori britannici e americani e da ufficiali dell'esercito francese, per un periodo di tempo più o meno pari a quello in cui sono state addestrate recentemente le forze ucraine, soprattutto in tattiche di piccole unità. Le FFI combatterono eroicamente e con pesanti perdite, riuscendo a rallentare i tedeschi, ma non riuscirono mai a sconfiggere un'unità tedesca formata. I tedeschi, inoltre, non avevano alcuna potenza aerea su cui contare e operavano in territorio ostile alla fine di difficili linee di rifornimento. Di fatto, quindi, anche decine di migliaia di soldati a piedi armati di fucile, per quanto ben motivati, sarebbero stati solo un ostacolo per i russi.
E cosa farebbero i russi stessi? Non ne ho idea, e non sono sicuro che i russi abbiano comunque deciso, ma ci sono alcune ovvie alternative a loro disposizione. (Avanzeranno senza dubbio verso una linea che dia loro il controllo di tutte le principali città e snodi di trasporto e che permetta loro di soddisfare l'impegno politico di controllare tutte le aree che hanno votato per diventare parte della Russia. Che cosa faranno dopo non è dato saperlo, ma è improbabile che si tratti di una conquista territoriale su larga scala perché, anche se sarebbe militarmente possibile, sarebbe anche logisticamente complicato, politicamente disordinato e strategicamente inutile. Facciamo un breve riferimento a Clausewitz che disse, come ricorderete, che "la guerra è un atto di forza per costringere il nostro nemico a fare la nostra volontà". E sosteneva che il modo più semplice per fare questa costrizione fosse la distruzione della capacità militare del nemico. Anche se spesso le cose possono essere più complicate di così, la guerra attuale illustra bene questo principio. Le forze armate ucraine sono praticamente esaurite e non possono essere ricostituite in tempi utili. Quando un Paese viene disarmato, non ha molte alternative se non quella di fare ciò che gli viene detto, e si può supporre che i russi abbiano una lista della spesa di richieste che presenteranno agli ucraini al momento opportuno. Queste potrebbero includere la smobilitazione di massa, la distruzione supervisionata dei veicoli blindati e degli aerei rimasti, la partenza di tutte le truppe straniere, la consegna di individui da processare, pattugliamenti congiunti lungo una linea di demarcazione e tutta una serie di altre misure che al momento non possiamo prevedere. Poiché i russi avranno il potere di punire le violazioni, sarà difficile o impossibile per gli ucraini rifiutare.
A lungo termine, i russi saranno in grado di impedire la ri-militarizzazione dell'Ucraina, se necessario con la forza, e di garantire che a Kiev ci sia un governo che si renda conto che la neutralità disarmata è nell'interesse del Paese. È quindi probabile che l'obiettivo immediato della Russia sia quello di trasformare l'Ucraina in una sorta di Finlandia Plus: neutrale, senza forze straniere e con una capacità militare limitata e puramente difensiva. È ovviamente possibile che gli ultranazionalisti ucraini (se ne sono rimasti) cerchino di portare avanti una sorta di "lotta armata", probabilmente attraverso attacchi terroristici. Ma questo è problematico per una serie di ragioni, la principale delle quali è che qualsiasi governo ucraino concepibile non vorrà subire le conseguenze del disappunto russo per tali attacchi e cercherà di impedirli. Inoltre, la storia non fornisce molti esempi promettenti di successo. In Algeria, i francesi costruirono le linee Challe e Morice, che impedirono efficacemente ai nazionalisti di infiltrare combattenti nel Paese dalla Tunisia. Una generazione dopo, il regime dell'apartheid in Sudafrica fu in grado di utilizzare le risorse tecniche e umane e i vasti spazi della Namibia e del Capo Occidentale per rendere massicciamente costosa l'infiltrazione delle forze militari dell'ANC dall'Angola. I veterani raccontano di aver perso il 30-50% delle forze prima ancora di attraversare il proprio Paese. I russi saranno in una posizione molto più forte, anche se probabilmente si dovrà accettare un certo livello di terrorismo interno, anche se solo per qualche anno.
Ma ovviamente gli obiettivi russi sono molto più ampi di una Ucraina non minacciosa, anche se questo è ciò che ossessiona gli opinionisti occidentali al momento. Ironia della sorte, e come risultato del fatto che la NATO e l'UE non sono mai state in grado di abbandonare l'abitudine alla guerra fredda, potremmo finalmente avvicinarci a quella situazione che era tanto temuta durante la stessa guerra fredda: la finlandizzazione dell'Europa. Quarant'anni fa si riteneva (o si sosteneva comunque) che il dominio militare sovietico sulla NATO stesse diventando così marcato che, a meno che le nazioni europee non avessero speso molto di più per la difesa, sarebbero presto scivolate nel tipo di ambigua neutralità tipica della Finlandia di allora. Si trattava, ovviamente, di un'argomentazione politica a favore di una maggiore spesa per la difesa e di forze armate più grandi, e non è mai stata molto convincente. Ma per la più grande ironia della sorte, qualcosa di simile a quella situazione si è verificato oggi, come risultato della convinzione della NATO di poter contemporaneamente provocare e insultare la Russia, eliminando di fatto la sua capacità di competere con la Russia in qualsiasi conflitto armato tradizionale e pesante che ne possa derivare. In realtà, è difficile comprendere quanto sia stata stupida questa politica, ma ormai è fatta e l'Occidente deve conviverci.
Ciò che questa politica significa in pratica è che, come ho sostenuto, l'Occidente è ora, e sarà per il prossimo futuro, significativamente quantitativamente inferiore militarmente alla Russia in Europa, e più in generale inferiore in alcune aree della tecnologia militare nel suo complesso. Inoltre, come ho anche sostenuto, in pratica sarà impossibile ricostruire le forze occidentali a un livello simile a quello raggiunto durante la Guerra Fredda. Non vedo alcuna ragione per cambiare queste valutazioni. Naturalmente questa inferiorità non è globale, in nessuno dei due sensi: l'Occidente continua ad avere un vantaggio considerevole nei Gruppi da Battaglia Portanti e forse anche nella tecnologia dei Sottomarini Nucleari d'Attacco (SSN), anche se Martyanov potrebbe contestare rumorosamente quest'ultimo punto. Ma il fatto è che i gruppi tattici di portaerei, pur essendo eccellenti per la proiezione di potenza contro nemici non nemici, sono in realtà abbastanza inutili per qualsiasi altra cosa. È difficile immaginare un loro ruolo serio in un conflitto militare in Europa, per esempio.
Enormi quantità di investimenti occidentali sono inoltre vincolate ai velivoli da superiorità aerea, e ci sono ragioni per ritenere che questo sia oggi un quasi totale spreco di denaro, in parte a causa del modo in cui la tecnologia si è mossa, ma, soprattutto, a causa della natura asimmetrica delle concezioni occidentali e russe dell'uso del potere aereo stesso.
In breve, la teoria del potere aereo è progredita attraverso una serie di metafore e il potere aereo occidentale, così come esiste oggi, è la conseguenza della serie di metafore dominanti alla fine della Guerra Fredda. L'aviazione militare è partita dalla metafora della cavalleria leggera: avrebbe "scavalcato" (secondo l'espressione preferita dell'epoca) gli eserciti che si scontravano a terra, svolgendo le tradizionali funzioni di cavalleria leggera di ricognizione e di controllo delle proprie truppe. Quest'ultima funzione portò a sua volta all'adozione della metafora del "controllo dell'aria" dalla terminologia navale, e la letteratura iniziale era piena di previsioni di enormi battaglie tra "flotte aeree" per dominare il cielo. Questo non è mai accaduto. Infine, man mano che gli aerei diventavano più grandi e più capaci, gli appassionati del potere aereo cominciarono ad adottare le metafore dell'attacco d'urto e del bombardamento, indifferentemente mutuate dall'artiglieria, dalle corazzate e dalla cavalleria pesante.
In realtà, nessuna di queste metafore è mai stata realmente applicata. In particolare, le lotte per il "controllo aereo" tra i caccia erano rare o inesistenti. La Battaglia d'Inghilterra del 1940, ad esempio, non fu una vera e propria gara tra caccia, ma tra caccia britannici e bombardieri tedeschi, con i caccia tedeschi che cercavano di ostacolarli. Fu il numero di bombardieri distrutti a decidere il risultato. Tuttavia, la metafora del "controllo aereo" è sopravvissuta fino alla Guerra Fredda, attraverso diverse generazioni di aerei da caccia, il cui ruolo principale sarebbe stato quello di intercettare i bombardieri convenzionali sovietici sul Mare del Nord. La comparsa di caccia sovietici veloci e potenti come il MiG-25 (che in realtà era un intercettore specializzato, progettato per contrastare i bombardieri nucleari statunitensi ad alta quota e che al momento della sua introduzione era di fatto obsoleto) suggerì la necessità di caccia occidentali che li contrastassero a loro volta. A partire dagli anni '80, sono stati sviluppati concetti che hanno portato a velivoli come il Rafale, il Typhoon e, più recentemente, l'F-35: caccia da superiorità aerea enormemente costosi e sofisticati, che per molti versi sono rimasti disoccupati prima di entrare in servizio, ma che hanno soddisfatto l'esigenza sentita di un velivolo da "controllo aereo". Il problema, naturalmente, è che i russi non avevano mai avuto una dottrina simile e non intendevano combattere i nuovi aerei della NATO con altri aerei, ma con i missili, per cui l'F-35, ad esempio, ha in realtà ben poco da fare: è come una moto iscritta a una gara di go-kart.
A causa del costo spaventoso di questi aerei, sono inevitabilmente diventati la piattaforma di fatto per tutti gli scopi, e ci si aspetta che facciano tutto, aumentando così ulteriormente il costo. Il risultato è una generazione di velivoli che difficilmente saranno mai necessari nel loro ruolo primario, poiché non affronteranno un avversario con la stessa dottrina, e che quindi verranno impiegati per svolgere ruoli secondari che velivoli più semplici e meno costosi potrebbero svolgere meglio: l'equivalente di noleggiare un elicottero per andare al supermercato. Nei primi giorni del conflitto in Mali, l'aeronautica francese ha utilizzato i Rafale, in volo dalla Francia metropolitana e riforniti più volte, per bombardare le concentrazioni di militanti dello Stato Islamico. Un ex comandante della missione ha calcolato che uccidere un singolo jihadista costava circa un milione di euro, ma il Rafale era l'unico aereo disponibile.
L'Occidente si trova quindi in una situazione di enorme svantaggio strutturale e dottrinale per quanto riguarda la potenza aerea ed è difficile, se non impossibile, immaginare quali compiti militari pratici le sue forze aeree potrebbero svolgere con successo in un ipotetico conflitto con la Russia. C'è una buona probabilità, infatti, che l'era dell'aereo di superiorità aerea sia finalmente finita, visti i progressi senza precedenti nella tecnologia missilistica degli ultimi decenni e il costo insensato delle singole cellule di oggi. Spesso si dice che la dottrina della NATO presuppone la superiorità aerea. Questo non è vero dal punto di vista storico: durante la Guerra Fredda la NATO non si aspettava di sfidare, né tanto meno di superare, il controllo del Patto di Varsavia sullo spazio aereo delle proprie forze. I suoi aerei si affidavano a voli bassi e veloci per sopravvivere nell'ambiente di difesa aerea più ostile del mondo, sperando di mantenere almeno un certo margine di superiorità aerea sul territorio della NATO. È più corretto dire che la NATO opera da vent'anni in ambienti in cui il controllo aereo (e quindi i suoi aerei da combattimento) sono semplicemente irrilevanti, e la metafora dell'artiglieria del potere aereo è stata dominante.
Lo stesso vale per i carri armati. La NATO ha addestrato, esercitato ed equipaggiato le sue forze per combattere una battaglia difensiva su una parte relativamente piccola e altamente urbanizzata dell'Europa, dove si aspettava di poter ripiegare sulle proprie linee di comunicazione e di approvvigionamento. Dopo la fine della Guerra Fredda, con l'entrata in servizio in gran numero dei carri armati sviluppati negli anni '80 per combattere una breve e brutale battaglia difensiva, la NATO si è trovata senza una dottrina per le operazioni offensive terra-aria e senza un equipaggiamento adatto a tali operazioni in un conflitto ad alta intensità contro un nemico competente. Non ha mai sviluppato né l'una né l'altra, perché non ce n'era bisogno. Ma la dottrina militare sovietica fin dall'inizio (alcuni direbbero fin dagli anni '30) si basava sull'offensiva e, soprattutto dopo il 1945, sul combattere la guerra sul territorio di qualcun altro piuttosto che sul proprio. Questo ha prodotto un intero corpo di dottrina, in gran parte ancora oggi influente, e, cosa più importante, un equipaggiamento relativamente leggero e mobile, che poteva essere prodotto in grandi quantità e utilizzato da truppe con un livello di addestramento modesto. Questa dottrina enfatizzava il logoramento piuttosto che la manovra, e presupponeva che una parte di questo logoramento potesse essere realizzato da una difesa accuratamente preparata, per degradare l'attaccante e rendere più facili le successive avanzate.
In pratica, gli ufficiali della NATO di Paesi che non hanno più una dottrina di guerra pesante, la cui tradizione strategica è comunque difensiva e la cui esperienza recente è costituita da guerre di controinsurrezione su piccola scala, hanno addestrato in fretta e furia le reclute ucraine a combattere complesse battaglie offensive corazzate ad alta intensità con equipaggiamenti progettati per operazioni difensive o di controinsurrezione. Nel frattempo, i loro avversari continuano a studiare e a praticare la dottrina difensiva a livello operativo come parte di operazioni strategicamente offensive più ampie. Oh, cielo.
Questo spiega la situazione attuale, ma anche perché la situazione non migliorerà in tempi utili. E spiega anche perché le opzioni della NATO sono quasi inesistenti. Analizziamo questo aspetto in modo più dettagliato.
In primo luogo, mette nel contesto tutte le speranze o i timori di un "coinvolgimento diretto" della NATO. Invita a chiedersi "Dove?" e "Con cosa?". Come ho già sottolineato in precedenza, la geografia e la logistica fanno sì che potrebbe essere possibile, nell'arco di molti mesi, assemblare in qualche modo una piccola forza meccanizzata leggera proveniente da diversi Paesi della NATO, con equipaggiamenti ed esigenze logistiche incompatibili, e proiettarla magari per un migliaio di chilometri verso est, dove le unità arrivate intere inevitabilmente non rimarrebbero tali per molto tempo. Bene, e il potere aereo? Beh, vedi la discussione precedente.
C'è anche la versione "light" di una simile operazione, che di solito prevede l'ingresso di truppe polacche nell'Ucraina occidentale, ma senza combattimenti veri e propri. Non è chiaro quale sia l'obiettivo di questa operazione, dal momento che i russi non hanno alcun interesse a occupare fisicamente quell'area e i polacchi potrebbero effettivamente contribuire a portare sicurezza in quell'area. Ma ricordiamo che si tratta di un dispiegamento di combattimento, da parte di un Paese che non ha alcuna esperienza recente al di là del mantenimento della pace, che si dispiega a ben 500 km dai propri confini. Sebbene un tale dispiegamento possa fare notizia per un paio di giorni, sarà costoso e complicato da realizzare, comporterà tutti i problemi abituali delle truppe straniere lontane da casa, compresi i riservisti richiamati dalla vita civile, e il personale sarà consapevole che potrebbe essere spazzato via dai missili russi in qualsiasi momento, pur essendo incapace di reagire. Non è possibile dispiegare una forza del genere per più di sei mesi alla volta, quindi è necessaria una seconda e terza serie di unità disponibili (l'equipaggiamento dovrebbe rimanere lì) e in breve tempo, la maggior parte dell'esercito polacco passerà un terzo della sua carriera seduto in un campo fuori Kiev, senza sapere cosa ci faccia lì. Alla fine, è probabile che la forza diventi un ostaggio politico come qualsiasi altra cosa, poiché non ci sarà mai un momento "buono" per ritirarla. Come ho già suggerito in precedenza, qualsiasi tipo di forza "mercenaria" non avrebbe senso. Non siamo nel Sahel.
Quanto sopra, credo che metta in un certo contesto l'attuale rumore sulle "garanzie di sicurezza". La NATO che offre all'Ucraina una garanzia di sicurezza sarebbe come se io mi offrissi di garantire il tuo prestito quando in realtà ho meno soldi di te. In alcuni ambienti c'è questa bizzarra convinzione che tale garanzia abbia un significato in sé e che spaventerebbe i russi, perché… beh, non so proprio perché. Allo stesso modo, è opinione diffusa che un cessate il fuoco e i negoziati possano avvenire semplicemente perché lo vogliono gli Stati Uniti e la NATO, che l'Occidente avrebbe un ruolo importante nel definire l'agenda e che la Russia sarebbe obbligata ad accettare, ad esempio, che l'Ucraina diventi un protettorato occidentale e che le sue forze militari vengano ricostruite. Non vedo alcuna ragione per cui i russi dovrebbero accettare, o anche solo prendere in considerazione, qualcosa di simile, né alcun modo per indurli a farlo. Il negoziato implica che voi abbiate qualcosa che io voglio, e che io sia disposto a scambiare qualcosa che voi volete. Ma non vedo nulla che i russi vogliano qui che non possano prendere comunque. Un trattato formale che impegni gli Stati Uniti a ritirare tutte le loro forze dall'Europa, o almeno dai confini della NATO precedenti al 1997, sarebbe senza dubbio un premio politico degno di nota, ma probabilmente non a costo di concessioni significative da parte russa. Infine, la mera possibilità di un dispiegamento di truppe statunitensi è considerata una soluzione da alcuni e un fattore che porta alla Terza Guerra Mondiale da altri. Sospetto che i russi le ignorerebbero semplicemente, poiché non costituirebbero una minaccia.
Pertanto, la risposta sensata al suggerimento che "l'Occidente non accetterà mai X, Y, Z" è: "interessante". Significa semplicemente che l'Occidente impiegherà un po' di tempo per adattarsi alle nuove realtà, come è successo dopo la presa di potere comunista in Cina, la rivoluzione di Castro o la presa di potere islamista in Iran. Si è tentati di dire che è un problema dell'Occidente.
Tutto ciò lascia l'Occidente praticamente privo di opzioni, ma con una tradizione di ingerenza ovunque, cercando di prendere il comando e l'iniziativa e presumendo che le sue opinioni contino molto, solo perché. Inoltre, le possibilità che un forum occidentale (ad esempio la NATO) sia in grado di sviluppare e attuare una nuova strategia sono minime o inesistenti. Come spesso accade nelle organizzazioni internazionali, l'inerzia la fa da padrona, e l'anno scorso la NATO si è avvicinata al precipizio e vi è caduta perché non c'era un'alternativa su cui tutti fossero d'accordo, e perché era politicamente inconcepibile che la NATO si tirasse indietro. Se a questo si aggiungono trent'anni di arrogante rifiuto della capacità militare russa, e persino la speranza in alcuni ambienti che la Russia possa inciampare in qualche catastrofe di sua iniziativa, si arriva alla situazione attuale. La politica della NATO al momento consiste nello sperare in un miracolo e, sebbene alcuni Paesi facciano molto rumore, nessuno è veramente al comando, anche perché non c'è una direzione ovvia in cui andare. Come un'organizzazione così arrogante come la NATO (o come l'UE) possa gestire la delusione e la sconfitta è una questione interessante, ma che richiede un saggio a sé stante.
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Innovation in Motion: Advancements and Technologies from Concrete Batching Plant Manufacturers
In the ever-evolving world of construction and infrastructure development, innovation plays a pivotal role in transforming traditional processes. Among the key contributors to this progress are concrete batching plant manufacturers. These manufacturers continually push the boundaries of engineering excellence, introducing cutting-edge technologies that enhance the efficiency, precision, and sustainability of concrete production. One such prominent name in the industry is Nilkanth Engineering Works, a company that has been at the forefront of delivering advanced concrete batching Plant solutions. In this blog, we will delve into the exciting innovations introduced by Nilkanth Engineering Works and their impact on the construction landscape.
The Driving Force Behind Nilkanth Engineering Works
Nilkanth Engineering Works is a renowned name in the construction machinery domain, specializing in manufacturing a wide range of high-quality concrete batching plants. With a rich legacy of over [X] years, the company has built a reputation for excellence and innovation. Their team of skilled engineers and experts continuously strive to develop top-notch solutions that address the evolving needs of the construction industry.
Advancements in Concrete Batching Plants
Mobile Concrete Batching Plants: One of the most significant innovations from Nilkanth Engineering Works is the development of mobile concrete batching plants. These plants are designed to offer unmatched flexibility and portability, enabling construction companies to produce high-quality concrete at any location. With features like easy setup, compact design, and efficient transportation, these mobile plants have revolutionized on-site concrete production.
Twin Shaft Mixer Technology: Nilkanth Engineering Works has integrated advanced twin shaft mixer technology into their batching plants. This cutting-edge feature ensures thorough mixing of concrete ingredients, resulting in a homogenous and consistent mix. The twin shaft mixer offers faster mixing times, reduced wear and tear, and increased production capacity, making it an invaluable asset for large-scale construction projects.
Control Systems and Automation: The company has embraced modern automation technologies, equipping their batching plants with state-of-the-art control systems. These sophisticated systems allow operators to monitor and control the entire batching process with ease. Automation not only ensures precise concrete production but also reduces the likelihood of human errors, leading to improved safety and reliability.
Incorporating Green Technology: Understanding the growing importance of sustainability, Nilkanth Engineering Works has invested in developing eco-friendly batching plants. By integrating green technology, such as energy-efficient components and recycling systems, they contribute to minimizing the environmental impact of concrete production without compromising on quality.
Impact on the Construction Industry
The innovative solutions introduced by Nilkanth Engineering Works have had a profound impact on the construction industry:
Increased Efficiency: With mobile concrete batching plants and advanced mixer technology, construction companies can streamline their operations, reduce downtime, and enhance overall project efficiency. This enables faster project completion and cost savings.
Improved Concrete Quality: The precise control offered by the automation systems and twin shaft mixers ensures consistent and high-quality concrete production. This, in turn, leads to stronger, more durable structures that stand the test of time.
Enhanced Flexibility: The mobility of Nilkanth Engineering Works’ batching plants allows construction companies to take on projects in remote areas or those with limited accessibility. The ability to produce concrete on-site reduces transportation costs and logistical complexities.
Sustainable Construction: By embracing eco-friendly technologies, Nilkanth Engineering Works contributes to sustainable construction practices. This aligns with the industry’s increasing focus on environmental responsibility.
Conclusion
Nilkanth Engineering Works has proven to be a game-changer in the concrete batching plant manufacturing industry. Through their relentless pursuit of innovation and dedication to delivering cutting-edge technologies, they have reshaped how concrete production is approached. The advancements introduced by Nilkanth Engineering Works have not only improved efficiency and quality but have also contributed to a more sustainable and future-ready construction sector. As construction continues to evolve, it is companies like Nilkanth Engineering Works that drive the progress towards a more advanced and sustainable built environment.
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Lunedì 9 ottobre è iniziato il vaglio delle 1.500 candidature per il progetto "Roma 2024 Volunteers", i volontari che ricopriranno un ruolo operativo ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024, in programma dal 7 al 12 giugno del prossimo anno. Di queste 1.500 candidature oltre 400 sono arrivate da altri paesi europei e del mondo a conferma del grande evento sportivo internazionale che si svolgerà nella Capitale la prossima estate. Realizzato dalla Fondazione EuroRoma 2024, che cura l’organizzazione degli Europei, con il supporto di Humangest, Agenzia per il Lavoro di SGB Humangest Holding il team di Humangest contatterà individualmente tutti i candidati e organizzerà dei colloqui conoscitivi. I candidati selezionati avranno ingresso alle competizioni sportive previste durante gli Europei di Atletica, l’accesso a incontri di formazione specifici curati da Humangest ed EuroRoma 2024, una divisa ufficiale che sarà assegnata a ogni volontario e la partecipazione al party di chiusura. A seguito della fase di selezione i volontari seguiranno un primo corso di formazione generale, sia online che in presenza, e verranno poi assegnati a specifiche aree funzionali legate all’organizzazione dell’evento: Accreditamento, Servizi per gli spettatori, Competizioni, Protocollo e Cerimonie, Media-Comunicazione, Area Medica-Antidoping, Alberghi, Logistica, Trasporti, Venue, Ospitalità, Servizi Sponsor e Marketing. Una parte dei volontari verrà inoltre messa a disposizione della città, presso postazioni strategiche, e si occuperà di curare i servizi informativi e turistico-culturali in vista degli Europei. Ci si potrà candidare ancora fino al prossimo 31 dicembre compilando il form al sito https://eventi.humangest.it/job-seekers.php. Per partecipare bisognerà aver compiuto 18 anni entro il 6 giugno 2024, essere cittadini italiani con conoscenza della lingua inglese o cittadini di altre nazionalità con conoscenza della lingua inglese e italiana, godere dei diritti civili e politici ed garantire la disponibilità di partecipazione sulla base del calendario ufficiale agli eventi collaterali
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Milano Cortina 2026: la Venue di Gara Hockey 2 in fiera Milano Rho
Milano Cortina 2026: la Venue di Gara Hockey 2 in fiera Milano Rho. Saranno i padiglioni 22 e 24 di Fiera Milano-Rho a ospitare la venue di Hockey 2 dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina nel 2026. La soluzione, individuata dopo attente e approfondite analisi comparative e grazie al lavoro di squadra tra il Comune di Milano, la Regione Lombardia, il Comitato Organizzatore dei prossimi Giochi invernali e con la collaborazione della stessa Fiera, risponde perfettamente ai requisiti di progetto sia da un punto di vista qualitativo, sia operativo. E consentirà di mantenere la continuità territoriale con gli altri siti di gara del mondo del ghiaccio - eccezion fatta per il curling. La nuova venue sostituirà la Milano Hockey Arena tra le sedi di gara milanesi e, così come definito per lo speed skating, la sua natura sarà temporanea: esisterà per la sola durata delle competizioni, confermando una formula sostenibile e innovativa. La presenza di due venue in Fiera permette un oggettivo contenimento dei costi operativi attraverso l’ottimizzazione di una serie di servizi che potranno essere pensati non più nell’ottica di due siti diversi, ma di un’unica area con due sedi di gara. Fondazione Milano Cortina 2026 consoliderà la proficua collaborazione, già avviata in fase di definizione della nuova soluzione, con l’International Ice Hockey Federation (IIHF) per meglio supportare la realizzazione del progetto tenendo in considerazione tutti i requisiti tecnici richiesti. Inoltre, nei prossimi giorni, al termine dei lavori propedeutici e in linea con la timeline di progetto, inizieranno anche le attività finalizzate alla costruzione del Palaitalia Santa Giulia. La struttura, realizzata da investitori privati e con una capienza di 15.000 posti, ospiterà la venue di Hockey 1. Dopo i Giochi, l’impianto sarà utilizzato come area polifunzionale diventando un importante elemento di legacy. Il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Siamo soddisfatti della soluzione trovata. La contingente situazione internazionale, che ha portato a un elevato aumento dei costi delle materie prime, ha imposto la ricerca tempestiva di soluzioni operative sostenibili che permettessero di garantire un adeguato svolgimento delle gare di hockey femminile e alcune gare maschili nella nostra città. La decisione di ospitare queste competizioni a Rho-Fiera, come è avvenuto per lo Speed Skating, è frutto della concreta e fattiva collaborazione istituzionale tra Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Milano Cortina 2026 e Fiera, una scelta strategica e di valore che ci consentirà di rispettare i tempi e di proporre agli atleti una venue all'altezza. A ciò si aggiunge la soddisfazione per l'inizio dei lavori del PalaItalia Santa Giulia che saranno quindi terminati per il 2025. Milano si conferma sede delle gare di Hockey dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali 2026”. Il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: “Ancora una volta il modello Lombardia fondato sul dialogo e la collaborazione istituzionale - motore dell’intero progetto Olimpiadi - ha funzionato. Ospitare nei padiglioni della Fiera Rho di Milano la venue di Hockey 2 dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2026 centra più obiettivi: garantire il rispetto dei tempi, mantenere nello stesso sito due sedi gara inerenti al mondo del ghiaccio, con un conseguente risparmio di risorse e una migliore logistica. Esprimo forte soddisfazione anche per la partenza dei lavori di Pala Santa Giulia nei tempi previsti per il completamento entro il 2025”. Il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò: “Siamo giunti a una soluzione che rappresenta un benchmark per concretezza e flessibilità: una scelta sostenibile, innovativa e in linea con l’individuazione di Rho-Fiera già come venue di gara dello Speed Skating, che permetterà all’Italia di essere un esempio per le prossime edizioni dei Giochi. Ancora una volta il nostro grazie va alle Istituzioni e a tutti gli stakeholder con cui facciamo squadra e che condividono con noi la coinvolgente esperienza del percorso verso il più grande evento che l’Italia ospiterà nei prossimi anni”. “La realizzazione della pista di Hockey su ghiaccio nei padiglioni 22 e 24 di fieramilano, attigui a quelli già destinati allo speed skating, è una scelta di grande efficienza e sostenibilità che consentirà di ottimizzare costi e migliorare l’esperienza di atleti e spettatori. Il progetto è dimostrazione concreta della nostra flessibilità verso le esigenze del territorio e del mercato, specialmente nella gestione di interventi complessi. Fondazione Fiera Milano ha nel proprio dna la capacità di agire e reagire con prontezza sui fronti più diversi. Lo ha dimostrato negli anni recenti della pandemia ed è pronta a farlo ora per le Olimpiadi, senza protagonismi, con la sola voglia di fare bene e di trovare soluzioni sostenibili.” afferma Enrico Pazzali, presidente Fondazione Fiera Milano. FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026: L’obiettivo della Fondazione Milano Cortina 2026, in accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Città di Milano e di Cortina d’Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano, è quello di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina nel 2026. Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione Milano Cortina 2026 è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono il più grande evento sportivo al mondo, con un impatto mediatico senza precedenti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La nuova vita del capitano
Jack Devecchi sarà il collante fra area sportiva, dirigenza e logistica mettendo al servizio della Dinamo la sua grande esperienza Continue reading Untitled
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