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PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi lunedì, 02 settembre 2024
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“Siamo carenti perché non sappiamo cos’è l’amore spesso e volentieri, in quanto l’amore non ce l’hanno dato. Sono pochi i genitori che amano i figli. Sono molti i genitori che si preoccupano dei figli, che li fanno studiare, che li curano se si ammalano, che fanno tutti i loro doveri; però questo non vuol dire amare.
Amare è cercare di capire l’altro.”
Gabriella Tupini, Pensieri Positivi
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"Gli attaccamenti sono una faccenda molto seria. Scegli con cautela i tuoi attaccamenti. Scegli il tuo tempio di fanatismo con grande cura. Quello che vuoi cantare come amore tragico è un attaccamento scelto male. Morire per una persona? Questa è follia. Le persone cambiano, partono, muoiono, si ammalano. Ti lasciano, mentono, si arrabbiano, si ammalano. Ma tu parti dal presupposto che si tratti sempre di scelta, di una decisione conscia. Questo non è un po' ingenuo, Rémy? Stai seduto là col tuo bel libro mastro da ragioniere e decidi sobriamente che cosa amare? Sempre?...E se capita che non ci sia scelta su cosa amare? E se il tempio viene a Maometto? Che succede se ami e basta? senza decidere? Semplicemente ami: la vedi e in quel preciso istante dimentichi tutta la sobrietà e la contabilità e non puoi scegliere altro che amare? Fai tutto lo spirito che desideri. Ma scegli con cura. Si è ciò che si ama. No? Si è, solo ed esclusivamente e completamente, ciò per cui si morirebbe senza pensarci due volte, come dici tu. Tu, M. Hugh Steeply: per cosa moriresti senza pensarci due volte?"
David Foster Wallace, Infinite Jest
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Mi ero quasi arresa l'altro ieri e stavo per buttarlo, dopo due settimane e passa di attesa. E poi, invece. La pazienza e la procrastinazione hanno portato frutto, anzi, germoglio. Forse. Perché non è ancora mica sicuro che questo seme di avocado voglia fare qualcosa della sua esistenza. Ma chissà. Un po' come me, che non so bene dove allungare le radici, se piantarle nel terreno che ho a disposizione e cercare di raggiungere una certa stabilità o considerarmi ancora in sospeso, come uno dei semi di tarassaco che vengono soffiati via e se li porta in giro il vento. Lo so che non è una vera alternativa, perché l'esitazione e l'indecisione sono parte intrinseca del mio carattere, ma non si può restare in aria per sempre.
Ogni tanto mi chiedo cosa penserebbe di me la me bambina, o la me ragazza. Chissà dal passato cosa potrebbero capire di quello che mi preoccupa ora, di quello che amo, delle cose a che considero importanti e dei sacrifici che sono disposta o costretta a fare. L'altro giorno con i miei abbiamo trovato alcuni bigliettini conservati da mia mamma, auguri di natale e compleanno, pensieri e disegnini che avevo dedicato loro da bimba e anche da ragazzina. Tanta tenerezza e al tempo stesso la gelosia per qualcosa che forse non farà parte del mio futuro mi punge gli occhi e il cuore ed evidentemente non sono ancora in pace con questa idea. Forse non lo sarò mai e allora dovrei fare pace con questa consapevolezza almeno.
Ieri sera pensavo al mio gatto A. Tra qualche giorno sarebbe stato il suo compleanno, ma ho dovuto salutarlo qualche anno fa, perché anche i gatti si ammalano e a un certo punto bisogna salutarli. Piangendo copiosamente, nel mio caso, e cercando poi di ricordare senza più lacrime di nostalgia. Non mi riesce ancora molto bene, per la verità, anche ora che scrivo sono in difficoltà, ma ormai lo so che resistere è peggio, meglio sfogarsi. Ci pensavo perché ho letto qui il post di un altro amaro saluto prematuro, a un cane, e pensavo al genere di amore che si sviluppa tra una persona e gli animali che entrano a far parte della sua vita. Che è spesso qualcosa di viscerale e incondizionato, semplice nella sua quotidianità e al contempo inevitabilmente unico e irripetibile per ciascuna delle creature coinvolte.
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Per cercare di mettere in fila i pensieri, ho riletto le poesie di @dear-cyrano e penso che dovrei farlo più spesso, di leggere poesie, anche di scriverle in realtà, ogni tanto mi dimentico di quanto mi faccia bene.
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Come fu che affrontammo una pandemia seguendo la scienza
dissing
Vi spiego com'è andata: arriva una pandemia, nessuno è pronto, il piano pandemico degli ospedali è ridotto a un fascicolo chiuso in un armadietto (ma ti pare che arriva una epidemia globale? Ah AH ah), panico generale, chiamano gli esperti, gli esperti non sanno che pesci pigliare, la politica chiede di agire (la politica deve sempre mostrare di fare qualcosa, qualsiasi cosa purché si faccia), esperti e politici mettono allora in piedi una task force per coordinare una risposta, vale a dire una filastrocca comune da somministrare alla gente ormai in preda al panico, e allora in un primo momento in cui usare le mascherine era come toglierle al personale addetto, l'unico in grado di usarle correttamente, all'improvviso va bene tutto, anche le sciarpe sulla bocca da portare in fila indiana fuori dai supermercati, ormai è panico generale, le evidenze scientifiche sono saltate, si fa tutto alla carlona: si lava la spesa con l'amuchina, si erigono barriere in plexiglass nelle aule, si progettano cubicoli per gli stabilimenti balneari, arriva il lockdown, si fermano le persone trovate a vagare da sole sulla spiaggia, vale tutto, come a carnevale. Poi, fermi tutti, arriva il totem, il vaccino contro il Covid, l'impazzimento generale giunge alle sue estreme conseguenze: si discriminano i non vaccinati come se fossero portatori di peste, gli untori manzoniani, colonne infami vengono erette quotidianamente dall'informazione, c'è chi vuole metterli in galera, ridurli a pane acqua, reintrodurre la pena di morte, ormai il gioco è sfuggito di mano, la politica mente sapendo di mentire (non è un grosso problema), alla fine tutti si ammalano comunque anche da vaccinati perché il vaccino lenisce solo gli effetti, non implica l'immunità, tuttavia su questa presunta immunità varano un lasciapassare che permette di andare a lavorare (chi non si vaccina è sospeso dal lavoro), il foglio di via permette a gente potenzialmente contagiosa di contagiarsi fra vaccinati in tutta sicurezza, alla fine l'immunità di gregge fa il resto, tutti contagiati dalla variante meno pericolosa, immunizzati dal virus ma credendo di essere immunizzati dal vaccino che ha ormai assunto la forma di una patente di benemerenza civile. Ora è tutto finito e un colpo di spugna laverà via le colpe ("andavamo alla cieca ma eravamo in buona fede").
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C .A.N.C
Centro Animali non Convenzionale di Torino
⚠️ IPER- ATTENZIONE ⚠️
Per quanto lo si ripeta di continuo...per quanto sia scritto ovunque e si trovi facilmente su internet che i PICCOLI DI CAPRIOLO O CERVO NON VANNO PRESI quando trovati, qualcuno ha pensato bene di portarcelo!
Ecco il primo capriolino rapito che arriva quest'anno al CANC!
Se non c'è una madre morta vicino, non sono MAI abbandonati!
Siccome troppo piccoli e tremolanti sulle gambe per seguire la madre o scappare a un predatore (che ricordiamolo ennesimamente, difficilmente assale una preda immobile mentre insegue ciò che scappa...), rimangono immobili nell'erba dove sono partoriti.
Non hanno una tana, ma giacciono nell'erba, mentre la madre è in giro a mangiare o scappa cercando di attirare lontano dal suo piccolo i predatori.
Quando vi avvicinate, i predatori per lei siete voi e scappa sperando di attirarvi lontano dal suo piccolo.
Se rimanete vicino non tornerà MAI ...non ha armi per difendere il suo piccolo.
Il piccolo, più state vicino, più stará immobile e inerme sperando di farvi credere di essere morto...SIETE DEI PREDATORI!
Quindi allontanatevi il prima possibile, inutile nascondersi lì vicino, la madre vi fiuterebbe...lasciate che possano ricongiungersi senza volere a tutti i costi salvare chi non ne ha bisogno.
Se vicino alla strada, spostatelo a qualche centinaia di metri da essa in mezzo al verde: è una leggenda metropolitana che se toccati la madre non li accetta più! "Cuore di mamma" passa sopra tutto...trascorrerà ore a leccarlo per pulirlo, ma se lo riprenderá felice di non averlo perso.
Non portatelo a casa lasciandolo ore digiuno (i vostri figli o nipoti venivano allattati una volta al giorno?) o dandogli il latte del commercio (non va bene e possono morire di diarrea..).
Anche nei centri preparati e specializzati come al CANC non tutti sopravvivono...non digeriscono il latte di capra che diamo loro, non accettano la tettarella così dura e diversa dal capezzole di mamma, si ammalano...e anche se sopravvivono devono poi fare un lungo percorso di reinselvatichimento (oltre un anno..) prima di poter essere pronti alla vita libera...quindi che a nessuno venga in mente di allevarsi il "Bambi" in casa! Crescerebbe un soggetto non liberabile, destinato a un recinto tutta la vita e andrebbe incontro a procedimenti penali essendo vietato dalla legge detenere animali selvatici (legge 157/92).
Quindi: salviamoli se orfani (madre morta accanto) o feriti, altrimenti NON TOCCHIAMOLI!!!
Fonte Fb
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Quando fai fare a un cane qualcosa che è nella sua indole, con molta probabilità ti darà un'efficienza mostruosa e ti guarderà con due occhi simili (vedi fine video).
Lo stesso funziona con le persone.
Non che animali e individui siano uguali, ma uguale è il funzionamento dello spazio sacro. Perché è ciò che appartiene solo a te, è il senso del tuo vero Io. L' unica parte che decide del tuo dolore e della tua gioia.
Niente lo può sostituire. Niente al mondo può renderti più felice che fare quello per cui sei nato.
Infatti anche i cani si ammalano se si reprime la loro "azione naturale".
#animali#cani#esempi#occhi#video#indole#conosci te stesso#consapevolezza#natura#verità#lavoro su di sé#crescita interiore#crescita spirituale#scopo#missione#spirito#aprite gli occhi#sistema#svegliatevi#zombie#società
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Ogni cosa invecchia,
ogni bellezza appassisce,
ogni colore si raffredda,
ogni luminosità si affievolisce,
e ogni verità diventa stantia e banale.
Perché tutte queste cose hanno
assunto una forma, e tutte le forme si
logorano con l’usura del tempo;
invecchiano, si ammalano, si frantumano
e diventano polvere.
A meno che non cambino.
Carl Gustav Jung
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Gli uomini quando si ammalano sono drammatici che palle
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ma hai un gatto di quelli?🥰
Io capisco che da parte degli allevatori ci sia tanto impegno dietro, ma quella cifra è veramente esagerata sotto certi aspetti, per carità poi chi ha la fortuna di averli è giusto che se ne sappia prendere cura, contando che essendo di una razza particolare si ammalano facilmente e i costi superano quelli del gatto senza ombra di dubbio, è una scelta importante, in ogni caso per quanto io vada matto dei British ma anche di altre razze, andrei sempre dalle gattare che hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura dei tantissimi gatti abbandonati che hanno.
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Sono una ragazza di 22 anni che non ha mai avuto paura di uscire o camminare per strada la notte da sola, fino a qualche tempo fa ma ora come ora sinceramente un po' di ansia mi sale, non perché ci sia stato un evento in particolare che mi ha coinvolta bensì perché con tutto ciò che sta succedendo, con tutto quello che si legge sui social, gente che difende persone che compiono questi "atti disumani" mi rendo conto che forse un po' di paura bisogna averla, perché non puoi mai sapere chi ti aspetta lì fuori e cazzo non è una cosa normale, non è normale ne per un ragazzo/uomo ne per una ragazza/donna sentirsi costantemente oppressi e NON liberi di vivere serenamente la propria vita.
C'è gente che sente avere il potere di giudicare ma senza sapere effettivamente come stanno le cose, gente che non accetta chi e "diverso", chi ha scelto un'altro tipo di vita differente dalla loro, gente che non comprende che ognuno è libero di vestirsi, truccarsi, mettere lo smalto o stare con chi vuole; la stessa gente che magari quando sente in tv storie di femminicidi se ne esce con la solita frase "ma l'ha voluto lei", cioè per dio quella persona non c'è più un minimo di rispetto, io non sonno femminista e non sto difendendo nessuno perché so che ci sono al mondo donne/ragazze stronze e meschine così come uomini/ragazzi stonzi e meschini ma NESSUNO ha il diritto di portare via la vita di un'altra persona.
Sono sempre stata del parere che se una persona non ti piace puoi sempre girarti dall'altra parte e continuare a vivere la tua vita, lasciandole vivere la sua, chi sei tu per interferire ? Chi sei tu per imporre ad una altra persona come vivere? Chi ti dice che come vivi tu è giusto e quindi tutti debbano essere come te?
Io sono una ragazza che si è sempre vestita di nero ed ha sempre ascoltato musica rock o metal e per questo giudicata come "satanista" ma personalmente io non credo, non credo in nulla, semplicemente ho sempre optato per questo tipo di musica perché non mi piace quella moderna, ma la gente si è fermata all'apparenza ed è questo quello che succede oggi, l'apparenza conta più di ciò che si è veramente, mi dispiace che ci siano tante e dico tante persone che si ammalano per la vita altrui, che vivono per giudicare la vita altrui con i social a loro favore e non si godono la loro.
Una ragazza può vestirsi come vuole, non hai diritto di insultarla o molestarla o toccarla senza il suo consenso.
Un ragazzo può vestirsi come vuole, truccarsi o mettersi lo smalto, tu non hai diritto di offenderlo, picchiarlo o crederti migliore.
Un* ragazz* un po' sovrappeso o un po' sottopeso non va trattato come come un animale, perché l'animale sei tu che l* giudichi.
Un persona qualsiasi, qualsiasi genere, qualsiasi etnia, qualsiasi sesso dovrebbe sentirsi sicura ad uscire di casa la mattina con la convinzione di rientrare la sera.
E mi fermo qui.
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buongiorno amici di tumblr oggi sveglia prestissimo perché non ci posso credere che la stupida febbre mi ha tenuta a letto sofferente tutto il giorno ieri e non ho potuto studiare quindi oggi devo rimediare anche perché sembra sia stato solo un modo del mio corpo per farmi perdere tempo perché stanotte mi è passata. o magari il mio stato febbrile era come quello di raskol'nikov dopo lo shock dell'omicidio della vecchia-pidocchio o come quello delle dame dell'ottocento in generale che appena si stressano troppo o ricevono una notizia che le turba si ammalano e poi hanno bisogno di un viaggio all'estero per riprendersi. insomma volevo anche dire che oltre a essere caduta nella trappola di audible sono caduta anche nella trappola di un libro molto famoso per ora su internet di cui dirò solo: poppy e hawke ed è assurdo e sarà stata la febbre certamente ma ieri l'ho ascoltato per almeno 4 ore mentre ero a letto e mi dicevo no questo libro non è il mio genere no questo genere non fa per me no queste cose non mi piacciono ma che volete... complice la febbre, ripeto, e complice la voce della narratrice che secondo me è bravissima e mi fa sembrare di essere davvero nella testa della protagonista... sono arrivata al punto scontatissimo (spoiler ma anche non troppo) in cui la guardia personale della bellissima misteriosa e vergine poppy muore uccisa e fra tutte le guardie esperte e che servono il regno da più tempo, si sa, toccherà al meraviglioso stupendo alto grande hawke prendere il suo posto.... totally unexpected soprattutto dopo che si sono dati il primo bacio quando lei è scappata in incognito dalle sue stanze e va be' mi dispiace, ora mi sentirete parlare anche di questo fino a quando non lo lascerò a metà se diventa troppo cringe
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A volte mi perdo nei ricordi, quei ricordi quelli che ammalano la mia anima, quei ricordi, sì, quelli che vorrei riabbracciare un solo attimo, uno solo, per poter guarire da questa stupida malattia che si chiama: ricordo.
Susan Randall
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Tante persone mi scrivono perché, in queste ore, sono andate in vacanza e hanno iniziato ad avere sintomi. Perché infatti in tanti si ammalano non appena iniziano l'agognato riposo?
È semplice: perché hanno interrotto il normale flusso di adattamenti, conflitti, tensioni nel quale erano inseriti, nella loro vita quotidiana.
Quando ciò accade, il corpo inizia subito a riparare i tessuti coinvolti in questi adattamenti: ci sono gonfiori, febbre, dolori ecc. Per ciascuno, non dovrebbe essere difficile – intuitivamente – risalire alla situazione o alla causa del sintomo, ascoltandone il "contenuto".
Chi ad esempio ha mal di stomaco o problemi digestivi può facilmente accorgersi di essere alle prese con una soluzione di vecchi rancori (il capo? I colleghi? I clienti difficili?).
Chi si è sottratto a un clima di continui sospetti o minacce e paure starà già starnutendo e sopportando un'improvvisa e molesta tosse.
Tanti hanno dolori articolari perché hanno risolto conflitti di svalutazione e chi ha la febbre sa che è un chiaro messaggio del corpo: "resta a riposo e attendi la fine delle riparazioni".
I più saggi sfrutteranno queste occasioni, pur fastidiose, per tornare poi alla vita quotidiana con una diversa comprensione e coscienza.
Prima di riprendere i vecchi giochi, si chiederanno magari: "cosa ne pensa la mia Anima?".
Gabriele Policardo
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[ le cose non dette ammalano il nostro corpo ]
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Sai cosa c'è dietro un cane?
Entri in casa mia e ti guardi intorno, cercando un posto al sicuro dai peli per sederti. Ti aiuto io.
Sul divano no, perché è una concessione che ci si possa sedere noi. Sul letto no, è il suo.
Dorme con la testa sul cuscino ed io lo sposto a peso morto, poi mi infilo sotto le coperte e non mi posso muovere più.
Neanche a luglio con 35 gradi.
Sulle sedie mette le zampe, a volte ci sale se uno di noi manca a pranzo o a cena e ne prende il posto.
Abbiamo provato a spiegargli che è un cane ma non lo capisce, si crede un bambino.
Quindi se vuoi resta lì, in piedi, che ti spiego perché.
Perché vale la pena di passare aspirapolveri minimo due volte al giorno, perché vale la pena di dormire stretti, di togliere i peli dal cuscino, di cambiare il letto due volte in una settimana, teli sul divano.
Dietro ad un cane c'è il sorriso dei bambini, la cura per i loro malumori, l'imparare ad accudire l'altro.
Dietro a un cane c'è una donna con un bambino mai nato, ferite e vuoti senza fine riempiti.
Dietro un cane c'è un uomo salvato da una valanga, dalle macerie di una casa, da una corrente di un'onda che l'ha portato via.
Ci sono occhi che non vedono più o non hanno mai visto e che ora possono muoversi e andare.
Dietro un cane c'è famiglia con lo scopo comune di amare e di essere amati.
E diventano parte di te, come tu non puoi capire.
Parlano coi loro occhi, con la coda e tu impari a capirli.
Capisci se ha fame, se vuole giocare, se è triste.
E loro capiscono se sei felice o triste, se hai la febbre, se sei malato.
E se si ammalano loro sai cosa succede? Che si ammala il più piccolo di casa, il bimbo, l'indifeso e tu soffri da impazzire e vorresti che parlasse, che ti aiutasse a capire.
Tutto questo per un animale?
Ma non hai dei figli tu?
Certo che li ho e lui è figlio di tutti e non me ne vergogno neanche un po'.
In base a lui organizziamo giornate, vacanze, turni di presenza se qualcuno va via .
Perché noi abbiamo scelto lui, ma lui non può scegliere.
E se potesse farlo sceglierebbe per la vita noi.
Quindi stai pure lì in piedi se pensi che non ci sia pulito abbastanza.
Io mi tengo la mia vita, i miei peli dappertutto, i suoi pianti di gioia quando rientro in casa, la sua coda impazzita perché gli ho portato un regalo, il suo cuore grande che accudisce noi con baci nel collo, la sua pallina appoggiata sui piedi e la voglia matta di pensare che vivrà all'infinito ❤️🐾
____web
Jaky
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