#alessandro orsini
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(E anche Cupido è morto)
Io provo per il massacro dei bambini palestinesi da parte d’Israele lo stesso sentimento di orrore e di disgusto che provo per il massacro degli ebrei da parte della Germania nazista. Non sto equiparando due fenomeni storici, l’Olocausto e lo sterminio di Gaza, bensì due sentimenti identici nell’intensità. L’osservazione scientifica mostra che lo Stato d’Israele è uno Stato massacratore di bambini musulmani. Il dato empirico è che Israele ha ammazzato 13.000 bambini palestinesi. Continua a ucciderli tutti i giorni senza alcuna pietà, anche mentre scrivo.
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Ma 1000 in che unità di misura? Comunque sta cosa che siamo in guerra contro la Russia nel giorno in cui pare ci sia una rivolta interna mi pare un po’ stucchevole. Come tentare di raccattare iscritti per un ridicolo canale YouTube usando come pretesto una “censura severa” che però gli permette di scrivere tranquillamente. Non come invece accade nel suo Paese preferito.
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Ei fu. Siccome immobile...
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Lui ci aveva sempre azzeccato, bastava seguirlo.
#prigozhin#russia is collapsing#russia#wagner#putin#orsini#ukraine war#ukrainerussianwar#ukrainerussiawar#alessandro orsini#ucraina#guerra#golpe
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CENSURATO IL PROFESSOR ALESSANDRO ORSINI
di Redazione I massocapitalisti al potere e padroni dei social hanno paura delle verità che il professor Orsini dice sulla guerra contro la Russia fatta dagli USA e dalla NATO e sui massacri israeliani a Gaza. Indovinate un po’ che fanno? Minacciano e censurano. Pubblichiamo ed esprimiamo la nostra solidarietà al professorOrsini e mettiamo a sua completa disposizione il nostro sito. Ora e…
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reposting for anybody who missed it late last night ✨
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È gravissimo che Zelensky abbia detto ai giornali italiani che sta preparando una lista di italiani a cui bisognerebbe chiudere la bocca, magari assassinandoli quando si muovono all’estero, come ha fatto con la figlia di Dugin. Queste minacce nei confronti del nostro Paese sono una linea rossa che Zelensky non avrebbe dovuto superare. Avendola superata, Zelensky è diventato ufficialmente un nemico del popolo italiano e una minaccia per la nostra Repubblica e per le nostre libertà. Soltanto certi politici corrotti possono lodare queste minacce di Zelensky anziché censurarle.
Zelensky è sempre più odiato e disprezzato dal popolo italiano.
Difendiamo le nostre libertà da questo piccolo dittatore corrotto che minaccia gli italiani.
Alessandro Orsini
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Avdiivka è sempre più vicina al collasso. Gli ucraini arretrano di continuo. La caduta di quella città atterrisce media e politici italiani quindi è vietato parlarne. Non a caso, nessuno spiega la sua importanza, persino maggiore di Bakhmut. I media italiani coprivano la battaglia di Bakhmut perché pensavano che gli ucraini avrebbero trionfato. Nel caso di Avdiivka, non hanno mai avuto speranze. Perché spiegare l’importanza di Avdiivka se i russi sono destinanti a conquistarla? Perché seguire la battaglia di Avdiivka se i combattimenti mostrano che i russi sono sovrastanti rispetto agli ucraini? L’informazione in Italia sulla politica internazionale funziona così. Come avevo detto: “Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina”. Previsione sotto forma di regolarità empirica. E così è stato.
Avdiivka è un’ulteriore conferma del fallimento delle politiche di Biden e di Ursula von der Leyen in Ucraina basate sullo scontro all’ultimo sangue con la Russia nella convinzione che l’esercito ucraino avrebbe sottomesso quello russo. Se la Russia ha perso la prima guerra cecena (1994-1996) perché non può perdere con l’Ucraina? Perché da allora ad oggi, cioè tra Eltsin e Putin, la Russia si è ripresa. Ora che è a tutti evidente che l’Ucraina ha perso la guerra, Biden scarica la colpa sui repubblicani, mentre i complottisti del Corriere della Sera se la prendeno con i presunti “putiniani” che tramano nell’oscurità. Non c’è niente di oscuro, è tutto molto chiaro: l’Occidente ha mandato un popolo al massacro per (…)
Il mio nuovo editoriale. Grazie a tutti gli abbonati a sicurezza internazionale.
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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Libera stampa. L’offensiva ucraina è fallita, ma guai a chi lo dice (in Italia)
Nessuno in Italia scriverebbe mai che la controffensiva ucraina è stata un fallimento, nonostante la stampa americana lo dica da mesi. Una frase così chiara certificherebbe il fallimento di un’intera classe politica e mediatica. Pensate a tutti quei direttori di reti televisive, speaker radiofonici, leader di partito, direttori di istituti di ricerca sulla politica internazionale, schierati contro la diplomazia all’inizio della guerra per la sconfitta della Russia. Potreste mai immaginare che la classe mediatica riconosca di essere moralmente e politicamente corresponsabile della tragica situazione in cui l’Ucraina si contorce con Mario Draghi che viene riproposto come una pietanza che si ripropone al Quirinale verso il giorno più stomachevole della Repubblica Italiana? I signori dei media ricorrono a due strategie per non dire che la controffensiva è un fallimento: la strategia della “lente d’ingrandimento” e quella del “domani è un altro giorno”. La strategia della “lente di ingrandimento” ingigantisce conquiste ucraine talmente limitate che, cartograficamente parlando, non sono nemmeno visibili sulla mappa. È il caso di Andriivka, a sud di Bakhmut, che equivale grosso modo alla conquista di Villa Lazzaroni a Roma sulla Tuscolana. Con la differenza che Villa Lazzaroni ospita qualche piccolo ripostiglio per gli utensili, mentre Andriivka non ha nemmeno quelli essendo stata rasa al suolo al costo di decine di migliaia di ucraini uccisi e una quantità impressionante di mezzi Nato distrutti. Conquistare Villa Lazzaroni in una settimana è un fallimento reale; conquistarla dopo oltre tre mesi di devastazioni e sofferenze umane indicibili è un fallimento fantasy. La ragione per cui i media ingigantiscono la conquista di Andriivka si spiega con l’intreccio nefasto tra potere politico, giornalismo mainstream e dipartimenti di scienza politica all’italiana. Crosetto sarà presto chiamato a inviare nuove armi per la distruzione definitiva dell’Ucraina e, quindi, i soliti (s)giornalisti e i soliti (s)direttori di dipartimento dovranno spiegare che la strategia di Biden funziona. Conquistare Villa Lazzaroni in tre mesi di super-massacri e centinaia di bambini ucraini sotto terra dimostra che Ursula von der Leyen ha capito tutto della guerra in Ucraina. Se poi il teatro dell’assurdo vacilla, ecco intervenire la strategia del “domani è un altro giorno”. Agli italiani bisogna sempre spiegare che la vittoria arriverà domani perché la Nato aveva dimenticato di inviare l’arma magica. Gli ucraini vinceranno grazie agli Himars. Anzi no, grazie ai Samp/T di Crosetto. Anzi no, grazie agli Abrams. Anzi no, grazie alle bombe a grappolo. Anzi no, grazie ai 40 caccia di quarta generazione in primavera però la Russia ne ha 1000 subito. La strategia del “domani è un altro giorno” consente di rimandare all’infinito il giorno in cui le televisioni dovranno dichiarare che l’Unione europea è guidata da una classe politica fallita sorretta da una classe mediatica e accademica iper-corrotta. Mi raccomando: si tenga nascosto agli italiani che la Russia ha ammassato circa 100.000 soldati, 900 carri armati e 555 sistemi di artiglieria per lo sfondamento dell’oblast di Kharkiv. Con il dissanguamento per Villa Lazzaroni, vorrò vedere come Kiev respingerà un assalto frontale di quel tipo. Ecco il paradosso: quando una classe politico-mediatica è perfettamente fallita, si rappresenta come perfettamente vittoriosa. Crosetto aiuta il Corriere della Sera e il Corriere della Sera aiuta Crosetto. In tal modo, un po’ con lo scotch, un po’ con collanti odorosi meno nobili, gli zombie si compattano.
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Orsini che da lezioni di geopolitica citando il giornalista del NY Times William J. Ampio è veramente il TOP.
In pratica, il grande professore, in un video su YouTube riguardo il memorandum di Budapest del 1994 (secondo lui però firmato a Mosca), ha aperto un articolo del New York Times e ha detto "Traduco al volo..." come se lo stesse facendo leggendo l'originale. Ma in realtà stava usando Google Translate. E ha detto che l'articolo era scritto, anziché da William J. Broad, da William J. Ampio.
E poi aggiunge "Che è proprio come si scrive: A-M-P-I-O"
Il tutto per dire che la Russia non ha violato il memorandum, ovviamente, ci mancherebbe. Dobbiamo credergli se la sua fonte principale è una traduzione automatica non revisionata.
Tutto magnificamente grottesco.
youtube
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"Dopo la caduta del comunismo, la Casa Bianca è penetrata troppo in profondità nel sistema politico italiano. Tutte le cariche istituzionali più importanti della Repubblica possono essere occupate soltanto da uomini graditi alla Casa Bianca. Questo spiega perché il vertice della Repubblica anteponga gli interessi americani a quelli italiani. Tolte le eccezioni, che per fortuna esistono, chiunque voglia diventare presidente del Consiglio deve pronunciare un doppio giuramento privato e pubblico. Il giuramento privato è l’unico che conti davvero. È il giuramento di fedeltà non agli Stati Uniti, ma al presidente americano di turno. Il giuramento pubblico è quello davanti alle telecamere sulla Costituzione Italiana."
Alessandro Orsini
VISIONE CONSIGLIATA AL SOLO PUBBLICO ADULTO
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Ages of Medici Women at First Marriage
I have only included women whose birth dates and dates of marriage are known within at least 1-2 years, therefore, this is not a comprehensive list.
This list is composed of Medici women from 1386 to 1691 CE; 38 women in total.
Piccarda Bueria, wife of Giovanni di Bicci de’ Medici: age 18 when she married Giovanni in 1386 CE
Contessina de’ Bardi, wife of Cosimo de’ Medici: age 25 when she married Cosimo in 1415 CE
Lucrezia Tornabuoni, wife of Piero di Cosimo de’ Medici: age 17 when she married Piero in 1444 CE
Bianca de’ Medici, daughter of Piero di Cosimo de’ Medici: age 14 when she married Guglielmo de’ Pazzi in 1459 CE
Lucrezia de’ Medici, daughter of Piero di Cosimo de’ Medici: age 13 when she married Bernardo Rucellai in 1461 CE
Clarice Orsini, wife of Lorenzo de’ Medici: age 16 when she married Lorenzo in 1469 CE
Caterina Sforza, wife of Giovanni de' Medici il Popolano: age 10 when she married Girolamo Riario in 1473 CE
Semiramide Appiano, wife of Lorenzo di Pierfrancesco de' Medici: age 18 when she married Lorenzo in 1482 C
Lucrezia de’ Medici, daughter of Lorenzo de’ Medici: age 18 when she married Jacopo Salviati in 1488 CE
Alfonsina Orsini, wife of Piero di Lorenzo de’ Medici: age 16 when she married Piero in 1488 CE
Maddalena de’ Medici, daughter of Lorenzo de’ Medici: age 15 when she married Franceschetto Cybo in 1488 CE
Contessina de’ Medici, daughter of Lorenzo de’ Medici: age 16 when she married Piero Ridolfi in 1494 CE
Clarice de’ Medici, daughter of Piero di Lorenzo de’ Medici: age 19 when she married Filippo Strozzi the Younger in 1508 CE
Filberta of Savoy, wife of Giuliano de’ Medici: age 17 when she married Giuliano in 1515 CE
Madeleine de La Tour d’Auvergne, wife of Lorenzo II de’ Medici: age 20 when she married Lorenzo in 1518 CE
Catherine de’ Medici, daughter of Lorenzo II de’ Medici: age 14 when she married Henry II of France in 1533 CE
Margaret of Parma, wife of Alessandro de’ Medici: age 13 when she married Alessandro in 1536 CE
Eleanor of Toledo, wife of Cosimo I de’ Medici: age 17 when she married Cosimo in 1539 CE
Giulia de’ Medici, daughter of Alessandro de’ Medici: age 15 when she married Francesco Cantelmo in 1550 CE
Isabella de’ Medici, daughter of Cosimo I de’ Medici: age 16 when she married Paolo Giordano I Orsini in 1558 CE
Lucrezia de’ Medici, daughter of Cosimo I de’ Medici: age 13 when she married Alfonso II d’Este in 1558 CE
Bianca Cappello, wife of Francesco I de’ Medici: age 15 when she married Pietro Bonaventuri in 1563 CE
Joanna of Austria, wife of Francesco I de’ Medici: age 18 when she married Francesco in 1565 CE
Camilla Martelli, wife of Cosimo I de’ Medici: age 25 when she married Cosimo in 1570 CE
Eleanor de’ Medici, daughter of Francesco I de’ Medici: age 17 when she married Vincenzo I Gonzaga in 1584 CE
Virginia de’ Medici, daughter of Cosimo I de’ Medici: age 18 when she married Cesare d’Este in 1586 CE
Christina of Lorraine, wife of Ferdinando I de’ Medici: age 24 when she married Ferdinando in 1589 CE
Marie de’ Medici, daughter of Francesco I de’ Medici: age 25 when she married Henry IV of France in 1600 CE
Maria Maddalena of Austria, wife of Cosimo II de’ Medici: age 19 when she married Cosimo in 1608 CE
Caterina de’ Medici, daughter of Ferdinando I de’ Medici: age 24 when she married Ferdinando Gonzago in 1617 CE
Claudia de’ Medici, daughter of Ferdinando I de’ Medici: age 16 when she married Federico Ubaldo della Rovere in 1620 CE
Margherita de’ Medici, daughter of Cosimo II de’ Medici: age 16 when she married Odoardo Farnese in 1628 CE
Vittoria della Rovere, wife of Ferdinando II de’ Medici: age 12 when she married Ferdinando in 1634 CE
Anna de’ Medici, daughter of Cosimo II de’ Medici: age 30 when she married Ferdinand Charles of Austria in 1646 CE
Marguerite Louise d’Orleans, wife of Cosimo III de’ Medici: age 16 when she married Cosimo in 1661 CE
Violante Beatrice of Bavaria, wife of Ferdinando de’ Medici: age 16 when she married Ferdinando in 1689 CE
Anna Maria Franziska of Saxe-Lauenberg, wife of Gian Gastone de’ Medici: age 18 when she married Philipp Wilhelm of Neuberg in 1690 CE
Anna Maria Luisa de’ Medici, daughter of Cosimo III de’ Medici: age 24 when she married Johann Wilhelm, Elector Palatine in 1691 CE
The average age at first marriage among these women was 17 years old.
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[...]In fact Orsino [Orsini] donated the castle of Carbognano to his wife in 1497, on condition that it would pass to his heirs. But in the case of his only daughter's demise, to secure its possession to Giulia Farnese would be free to dispose of it by sale or bequest. Moreover, two years later Orsino signed a marriage contract with Alessandro Farnese so that his daughter became betrothed to Federico Farnese, clearly intending that if his possessions could not be secured in the male line, they would at least end up as part of the patrimony of the Farnese. This was a noticeable divergence from the dynastic strategies normally used within the Orsini, which assumed that female Orsini offspring with a sizeable inheritance would marry into another branch of the family to keep the patrimony within the larger Orsini clan. The Borgia family: Rumor and Representation: Sexuality, Agency and Honor by Loek Luiten
#orsino orsini#giulia farnese#house orsini#house farnese#history#italian renaissance#!!!!!!!#the Orsini strategies to keep their patrimony within their clan is super interesting to me#i should read more about them#esp. in connection to the Borgia family because their relations are very complex#and not at all as black and white as it is sometimes assumed
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