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PRIMA PAGINA Il Fatto Quotidiano di Oggi domenica, 03 novembre 2024
#PrimaPagina#ilfattoquotidiano quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi messaggero#caltagirone#alla#metro#costruendo#domenica#novembre#anno#roma#basile#israele#colpisce#aggirato#senato#ceffone#liga#genova#immune#silvio#luciano#daniela
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Ho archiviato, riposto, staccato, taciuto, ridefinito, nascosto, scacciato, fuggito, riformulato, rivisto, aggirato, soppiantato, contrapposto, ridimensionato, sbollito, ridiscusso, registrato, trasceso, smontato, alleggerito, ponderato, omesso, bilanciato, buttato all’aria, trascurato, rimosso, ignorato, ridotto al silenzio.
Eppure.
#ninoelesirene#pensieri#frasi#persone#riflessioni#sentimenti#letteraturabreve#emozioni#aforismi#eppure
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Non si può più mettere su tumblr Mapplethorpe con la frusta che gli esce dall'ano, si finisce spediti nel mesto purgatorio dello shadow ban, i bambini ci guardano, come se fosse una cosa così impossibile raggiungere in due sole mosse Pornhub. Apple è la peggiore di tutte in questa crociata di puritanesimo farlocco, 'sti pescecani che fanno assemblare i loro citofoni a indiani e cinesi, però tutti eticamente precisini e rispettosi dell'ambiente. Ricorda quel divieto di bere in pubblico aggirato infilando la bottiglia in un sacchetto. Internet era diventata una cosa da hippie, oggi quegli stessi hippie ti inseguono con la loro edificante visione di collettività che sta diventando un colonia penale, una cittadina finta come la Seahaven del Truman Show dove però siamo spettatori consapevoli del nostro reality.
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Sono già 2 mesi che lavoro per quest'azienda e, come accade sempre, si stanno già frantumando alcuni altarini. A volte non si rendono conto che far fare questi periodi di stage è più deleterio che altro. Successe la stessa cosa quando lavorai a Napoli: in 3 mesi capisci come girano le cose e ti basta un attimo prendere quei pochi soldi e dire arrivederci. Non hanno nemmeno la furbizia di "legarti" psicologicamente con l'indeterminato, lasciare che le dinamiche vengano fuori piano piano e quando hai capito tutto, farti pensare "vabbè ormai mi sono leggermente sistemato". Alla fine c'è chi rimane lo stesso pure dopo quindi, in fondo, hanno pure ragione, chi glielo fa fare.
Dicevo sono già due mesi e già mi sono rotta un po' il cazzo. E riflettevo: non ho mai fatto lo stesso lavoro per più di 7 mesi.
Dicevo anche, gli altarini stanno cadendo giù perché si ritorna sempre alle solite dinamiche tutte italiane: hanno appena dato la bella notizia di aver introdotto lo scatto di anzianità (complimenti per essere al passo coi tempi nel 2023), ma sono fortemente convinta che siano quattro spicci. E la spiegazione è semplice.
L'ultimo passo per un aspirante cittadino italiano è la prenotazione di un incontro al consolato, in cui porti tutti i tuoi certificati e se è tutto in regola, il processo per il tuo passaporto italiano può iniziare. Prendere questi appuntamenti è complicatissimo (sono sempre full e i siti vanno in pappa facilmente) e le liste di attesa fanno ridere: il consolato di San Francisco rilascia appuntamenti dal 2027 in poi.
Poiché prendere questi appuntamenti è difficile, si è creata questa bellissima corsa volontaria a chi acchiappa più appuntamenti: tu, dopo aver lavorato 8h al giorno, alle 24:00 o alle 04:00 oppure alle 06:00 a seconda del fuso orario dello stato americano, ti metti bellina bellina sul sito e vedi se riesci a prenotare qualche cliente. Se riesci, bonus economico di 5/7€; se non ce la fai, bonus temporale di 30 minuti. Che bella l'elemosina.
E nonostante ciò ci sono decine di ragazze che si prestano a questa cosa con non so quale coraggio. Su Google Chat ogni mattina è un "unfortunately the website crashed and I was kicked out. Screenshot uploaded" (ovviamente servono le prove perché non sia mai ti rubi 30 min di lavoro oh ma siamo pazzi). Non solo, hanno pure un gruppo Whatsapp dove si dicono praticamente le stesse cose ma dal vivo, nell'esatto momento in cui accade, e io, che pensavo di aver aggirato questa cosa, sono stata inserita in questo gruppo pochi giorni fa.
Dio solo sa quanto io abbia sentito la mia vita privata violata dal lavoro. Non voglio sapere un cazzo dei consolati e delle ambasciate quando me ne vado da nell'ufficio e ogni volta che mi viene in mente un cliente, chiudo proprio il cervello perché NO.
Ste ragazze stanno veramente fuori e giuro su Dio che se mi girano i coglioni, io chiedo di uscire da quel gruppo. Purtroppo sono stata già "ripresa" perché non seguo pedissequamente le soluzioni che mi vengono "offerte" sebbene siano le soluzioni meno veloci e intuitive. Si lucidano le labbra con "puoi usare il metodo con cui ti trovi meglio" e poi alla fine se lo fai non va bene perché "non è ordinato". Allora dillo che o si fa come dici tu oppure niente.
Processi complicati che potrebbero essere fatti in US, dove ci sono già uffici e invece no. Da qui bisogna inviare istruzioni a quelli in US su cosa ordinare, quanto pagare, chiedere a loro se sono arrivate le cose che aspettiamo ecc. Robe assurde al limite della comprensione umana.
Il mio sonno ovviamente risente di tutto perché io non sono mai stata un gallo mattiniero. E quindi adesso devo correre a dormire perché sto già morendo di sonno. Era bella la vita da laureanda, lo sapevo.
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fiera
oggi c'era il sole alle 15 d'autunno, quel sole che rende giallograno il muro, accende l'asfalto, ripassa due, tre, quattro volte d'azzurro il cielo, lascia il pennello mangia una castagna e ricomincia
allora sono uscita ho preso un tulipano che pareva un bacetto e ho guidato fino alla pietra di mamma
ho cambiato i fiori, ho messo il mio fiore, ho accarezzato la foto ho accarezzato la foto ho riposizionato il fiore ho accarezzato la foto ho accarezzato la foto son andata via. due, tre volte d'azzurro il cielo
poco più in là son passata avanti l'abbazia del funerale, ho parcheggiato, sono scesa pure lì
ho attraversato la navata, piccola vuota. anche lì arrivava il sole nell'antro buio delle sedute, fin ai ciclamini ai piedi dell'altare, alla panca dove stavamo noi. mi sono seduta allo stesso posto d'allora, accanto alla colonna ghiaccia come il tremore e ho pianto
piangevo e pensavo che ho sempre tanto paura a parlare davanti a tutti, io non voglio non mi piace, sono timida, emotiva, non performativa tutti i nomi possibili, ma evito, sto nascosta, davanti al pubblico io sto nascosta. mi tireranno con i buoi per farmi parlar su di un palco, e parlerò male, incespicherò, non ricorderò il mio nome, perderò il filo, mai prenderò la parola, avanti a un gruppo di persone son quella che ascolta, rimane zitta ma ascolta, segna, appunta, c'è in tutta sé, solo che non parla.
ho pensato, penso, pensa che io, che tu quel giorno, io davanti a tutte quante le persone sono uscita da quella panca, sono uscita da mia sorella, da mio padre, ho aggirato la bara con sopra gli iris e con dentro mia madre, con sopra la foto di lei che mi sorride dal mare di scogli, son salita all'ambone ho aperto il libro mio e ho parlato.
ho letto, ho fatto uscire la voce, ho parlato. ho letto la poesia più lunga del mondo, l'ho letta fino alla fine ho superato i singulti come scalini colossi di pietra, sono arrivata fino alla fine ho detto mano destra mano sinistra ho detto mare ho detto lucciole ho detto gelsomini ho detto fuoco ho detto cani gatti ho detto divinità ho detto inesauribile e ho detto ringraziare
ho detto desidero
ho fatto rimbombare il suono nella mia cassetta toracica dentro l'aria dell'abbazia tra la gente e il buio degli sguardi che sentivo e non vedevo, sentivo tutti e non erano paura, erano, e basta. la voce stava lì correva come fiume tra le scanalature le colonne i petali l'invisibile la non luce. Forza sovrumana che mi ha trascinato, la invoco spesso da allora, io l'ho tirata fuori lei m'ha tirato fuori. tutto potere in tutta la fragilità possibile d'un momento lungo quanto una vita-figlia.
Allora perché piangi, qui sulla panca d'una chiesa vuota alle 16 di pomeriggio d'autunno con il sole che ripassa l'azzurro, dice la candela unica accesa che frizza mentre singhiozzo
piango perché, ora che sono seduta qui, so che lì sentivo che mamma sarebbe stata fiera di me, ancora sentivo che poteva essere vero, che era verosimile, esistente, la fierezza, che la morte un poco era finta, perché ancora non era passato questo tempo in mezzo.
ora sta passando il tempo in mezzo, per questo piango
era come l'ultima poesia recitata in piedi sulla seggiola un giorno qualsiasi meraviglioso di festa
(sii fiera, invece, anzi sii fiè, così non è mai imperfetto, così non è mai passato)
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Riflessione
Sono circa le 00:00 e sto per mettermi a ripetere l'ennesimo capito di Istituzioni di Diritto dell'UE, ma ci tenevo a dedicarmi qualche minuto di riflessione. Oggi è stata una giornata complessa che ha implicato sia il mettersi in gioco che l'avere a che fare con persone molto poco educate.
L'obiettivo del pomeriggio, in realtà, era molto semplice: trovare un costume (e fare in modo di starci bene). Dopo un primo tentativo fallito in un negozio con commesse che facevano battutine sul mio fisico e l'autostima sotto i piedi, per disperazione sono entrata da Calzedonia e ho preso i primi due pezzi che ho trovato. A casa ho fatto l'errore più grande che potessi mai commettere: provarmelo davanti ad uno specchio. Sono scoppiata a piangere e l'idea di mettermi a nudo davanti a gente che probabilmente non potrà mai capire come mi sento ha iniziato ad insinuarsi come un serpente, e tutt'ora non mi lascia.
Fino all'estate scorsa ho aggirato il problema semplicemente andando al mare nel periodo in cui ero "in forma" o evitando del tutto quel contesto, questa volta però non posso scappare.
Spero solo di poter guardare lo specchio un giorno e dire "oggi mi vedo bella".
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Le tecniche investigative dell'avvocato
Un approfondimento sulle più moderne attività di indagine del difensore
L’acquisizione della prova scientifica nelle indagini difensive
Gli artt. 391-bis c.p.p. consentono ai difensori di compiere atti di indagine a favore del proprio assistito.
Prima di tutto occorre che, in questa attività investigativa, il difensore non incorra nella “tagliola” dell’art. 191 c.p.p., ciò che comporterebbe l’inutilizzabilità delle acquisizioni probatorie in quanto, come recita tale norma: «Le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge non possono essere utilizzate».
Una volta aggirato questo primo ostacolo, restano delle altre insidie a cui prestare attenzione, soprattutto quando la prova da acquisire presenta i caratteri di una elevata complessità scientifica o tecnologica.
Invero, il rischio, quando si devono acquisire prove di questo tipo, è quello di non riuscire a preservarne la genuinità ed autenticità.
Il nostro ordinamento processual-penalistico si informa, in tema di prove, al principio di atipicità delle stesse, come si ricava dal disposto dell’art. 189 c.p.p. (prove non disciplinate dalla legge). Nel processo penale, nell’intento di tendere il più possibile verso l’accertamento della verità, non si preclude l’ingresso, in esso, di prove che non trovino una compiuta disciplina codicistica, purché idonee alla ricostruzione storica dei fatti.
Tutte le prove, dunque, avranno una loro valenza e, a seconda del loro grado di affidabilità ed attendibilità, avranno anche un maggiore o minore peso specifico.
Tutte, però, anche quelle meno convincenti, anche quelle solo meramente indiziarie, saranno rimesse al prudente apprezzamento del Giudice.
Di sicuro, però, ci si attende dal difensore, nell’acquisizione delle prove, anche di quelle digitali o comunque di quelle che presentano un progredito avanzamento tecnologico, lo stesso rigore che si pretende dalla Procura della Repubblica quando la stessa ricerca prove a carico dell’imputato o dell’indagato ed è sempre auspicabile il massimo rispetto di criteri, metodi e canoni di acquisizione che salvaguardino la genuinità e la autenticità della prova in modo che essa non sia fuorviante e rispecchi in modo veritiero i fatti che è rivolta a dimostrare.
Questo concetto potrà essere più comprensibile richiamando una casistica assai frequente nella realtà processuale: l’introduzione, come prove, degli screenshot, ossia quelle fotografie che catturano l’immagine che appare sul display di un dispositivo elettronico (come smartphone, tablet, computer o altro).
Il più delle volte queste immagini raffigurano messaggi di testo inviati o ricevuti dal dispositivo da quale sono estratte.
Queste fotografie vengono di frequente prodotte in giudizio e sono tenute in considerazione dall’organo giudicante che arriva anche fondarvi la sentenza che definisce il procedimento.
Tuttavia il modo più rigoroso, completo e ortodosso di acquisire il testo di queste chat o conversazioni intrattenute attraverso qualsivoglia servizio di messaggistica, non è quello che si estrinseca in una riproduzione visiva come quella fotografica, bensì consiste nella integrale estrapolazione dello scambio di comunicazioni procurandosene una copia forense.
Ebbene, questa operazione dovrebbe essere affidata a specialisti tecnici in modo da avere la certezza che la prova non sia stata alterata, nel pieno rispetto dell’impronta digitale (il codice hash).
L’impronta hash di un testo o di un file, senza entrare troppo nello specifico, è una sequenza di lettere e di cifre, ottenuta applicando un particolare algoritmo di calcolo alla sequenza di bit che formano il testo o il file. Questo algoritmo, peraltro, non è invertibile: questo significa che da un file o da un gruppo di file sarà possibile generare una ed una sola impronta (dunque univoca), ma da questa stringa non è possibile ricavare l’origine con un procedimento inverso.
Queste operazioni devono essere eseguite avvalendosi di appositi programmi che assicurano la genuinità dell’acquisizione. Non tutti i software garantiscono questo risultato.
Qualora, invece, la conversazione o lo scambio di messaggi venga prodotto in forma meramente fotografica, l’integrità del loro contenuto non sarà salvaguardato per almeno due ordini di motivi.
Innanzi tutto una fotografia, con qualsiasi banale programma di ritocco fotografico, può essere modificata, alterando così il contenuto dei messaggi.
Inoltre, la produzione in giudizio di singoli messaggi, estrapolati da una più ampia conversazione, avulsi dunque dal loro contesto, può condurre a valutazioni distorte circa il reale significato delle comunicazioni che gli interlocutori si sono scambiati.
Tutte le prove che confluiscono nel processo, insomma, all’esito del contraddittorio delle parti, vengono assoggettate al sindacato del Giudice, tuttavia in forza del disposto di cui all’art. 192 c.p.p. ogni apporto probatorio sarà oggetto del suo apprezzamento e, in diversa misura, potrà fondare il suo convincimento.
Ebbene, una conversazione integrale estrapolata da un dispositivo con metodi tali da garantirne la genuinità avrà senz’altro un’efficacia probatoria maggiore di singoli messaggi offerti alla cognizione del Giudicante attraverso semplici screenshot.
Vi sono poi altre moderne tecniche di ricerca della prova, alcune delle quali costituiscono una trasposizione digitale di tecniche investigative tradizionali. Una di queste è il pedinamento elettronico.
Si tratta di quella operazione investigativa volta a tracciare gli spostamenti di una persona fisica attraverso l’impiego di strumenti tecnologici estremamente avanzati. Nella gran parte dei casi, il pedinamento elettronico si effettua installando in maniera occulta un rilevatore GPS su un bene mobile, precipuamente le autovetture. A prescindere dalla tecnologia adoperata, l’elemento distintivo del pedinamento elettronico è che consente, parimenti a quello effettuato fisicamente da un investigatore, di localizzare una persona senza seguirla fisicamente. Da un certo punto di vista, si potrebbe anche affermare che esso rappresenti una modalità di tracciamento meno invasiva e discreta di quella consistente nel seguire fisicamente la persona nei suoi movimenti.
Si pone però, al riguardo, una questione giuridica dalla cui risoluzione dipende la liceità o meno di tale tecnica di indagine.
Ci si deve chiedere, in particolare, se il pedinamento elettronico sia equiparabile ad un’attività di intercettazione. In caso di soluzione affermativa, invero, lo stesso non sarebbe lecitamente effettuabile dagli investigatori privati autorizzati, in quanto lederebbe il diritto alla riservatezza della persona.
La Corte di Cassazione però ha affermato che il pedinamento elettronico è un’operazione investigativa non assimilabile alle intercettazioni dal momento che non è finalizzata alla captazione occulta di messaggi o comunicazioni, ma alla verifica della presenza di una persona in un determinato luogo in uno specifico momento. Di conseguenza, argomenta il giudice di legittimità, il tracciamento elettronico è ontologicamente equiparabile al pedinamento fisico (Cass., sez. II, 13 febbraio 2013, B., in ced Cass., rv. 255542 e altre conformi).
Si può, quindi, concludere che il pedinamento da remoto con mezzi tecnologici è un atto di indagine non vietato dalla legge e dunque le sue risultanze saranno processualmente utilizzabili.
Altro problema che può prestarsi a diverse interpretazioni ermeneutiche attiene alla liceità del prelievo di materiale biologico all’insaputa dell’interessato.
Al riguardo, il Tribunale di Milano, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, 22 settembre 2020 - Giudice Dott.ssa Anna Calabi, in un caso del genere, ha disposto l’archiviazione.
In tema di investigazioni difensive, con questo provvedimento, il Tribunale di Milano, in merito all’ipotesi di prelievo di materiale biologico ai fini della determinazione del DNA senza il consenso dell’interessato (nel caso di specie, il materiale era stato raccolto da una tazzina di caffè, da un cucchiaino e da una bottiglietta di plastica), ha ritenuto lecite le investigazioni difensive – disponendo conseguentemente l’archiviazione degli indagati – ritenendo che le operazioni di raccolta del materiale biologico, poste in essere accedendo a luoghi pubblici o aperti al pubblico, si fossero realizzate «nel pieno rispetto della libertà personale e della dignità del soggetto», sebbene a sua insaputa.
La raccolta di materiale biologico – si legge nel provvedimento – «ha in concreto riguardato oggetti utilizzati ed in seguito abbandonati dal soggetto: il materiale prelevato, pertanto, non faceva più parte della persona dell’interessato e non ha comportato alcun atto coercitivo o forzoso nei suoi confronti». Copiosa giurisprudenza – continua il provvedimento – «afferma che quando il materiale biologico sia ormai separato dalla persona e sia ricavabile da oggetti come bicchieri, mozziconi di sigaretta o bottiglie abbandonate, diventando res derelicta, l’attivitàdi prelievo non richiede alcun intervento coattivo/manipolativo sul soggetto e deve considerarsi, pertanto, legittima anche senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria».
Le indagini difensive pongono anche delicati profili deontologici per l’avvocato e quanto più tecnologicamente progredite sono le prove da acquisire, tanto più il medesimo dovrà prestare attenzione al loro grado di genuinità ed autenticità.
Il difensore dovrà sempre tenere ben presente che, nelle sue investigazioni e nella successiva produzione in giudizio di prove raccolte in questa sua attività di indagine, sarà tenuto al rispetto dell’art. art. 50 del Codice deontologico che impone il dovere di verità: «L’avvocato non deve introdurre nel procedimento prove, elementi di prova o documenti che sappia essere falsi».
Sarà necessario, soprattutto, filtrare e vagliare con estremo rigore, tutto il materiale probatorio che non abbia formato personalmente e direttamente, ma che provenga dal suo assistito: qualora abbia il sospetto che una prova, fornita da quest’ultimo, sia stata oggetto di una qualsivoglia alterazione, dovrà astenersi dal versarla in atti fino a quando non abbia provveduto alle verifiche necessarie ad appurarne l’integrità.
Una riflessione conclusiva investe comunque il problema della effettiva realizzabilità di certe attività di indagine, considerato l’elevato costo delle stesse, che non tutti possono permettersi.
Per procedere ad atti di indagine come quelli sopra ricordati occorre rivolgersi ad investigatori, ad esperti di informatica forense e a personale altamente qualificato e le operazioni stesse da costoro eseguite sono estremamente costose.
Se, dunque, era già accentuato il divario di mezzi, di personale e di capacità economica di spesa tra la Procura e i privati cittadini, ora, in presenza di un sempre più avanzato progresso tecnologico delle prove da acquisire, questo scarto si prospetta ancora più rilevante.
Le indagini difensive sono orientate, in definitiva, al raggiungimento di una tendenziale parità nella raccolta di prove tra accusa e difesa, ma di fatto il continuo avanzamento tecnico dei moderni apporti probatori ha l’effetto di accrescere questa disparità originaria tra le parti nel processo penale.
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Orso polare ucciso in Islanda
Un Orso polare è stato trasportato dalle correnti ed arrivato in Islanda dalla Groenlandia per trovare non il cibo sperato, ma la morte. Un esemplare di orso polare è approdato sulle coste islandesi, a bordo di un iceberg che si era allontanato dall'isola. L’animale è stato ucciso: il governo dell’isola ha utilizzato il consueto protocollo applicato quando accade che un esemplare di questo tipo si avvicini al centro abitato. Non si tratta del primo caso Groenlandia e Islanda distano 300 km circa e non capita spesso che un orso - a bordo di un iceberg - arrivi sino ai territori abitabili. Ma, in quel caso, viene abbattuto. Ed è accaduto anche stavolta: l'orso polare era arrivato a bordo del blocco di ghiaccio, trasportato dalle correnti. Arrivato sulla terraferma si era aggirato per i sobborghi e ciò è bastato perchè la polizia, dopo aver consultato l’agenzia per l’ambiente, abbia deciso di abbatterlo per proteggere i cittadini - secondo il protocollo determinato - ma anche per una questione economica (riportarli in Groenlandia inciderebbe troppo sulle casse statali). Il più grande animale carnivoro terrestre esistente in natura verrà ora studiato dai laboratori islandesi. Dal IX secolo a oggi sono stati registrati 600 casi del genere. Read the full article
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Sparito B132, l’unico esemplare di lince presente in Trentino: era arrivato nel 2008
#natura #animali #kodami – http://www.afnews.info segnala: L’animale non è più stato avvistato né fotografato sul territorio, dove si è aggirato per oltre dieci anni. Accertata invece la presenza di un nuovo nucleo di sciacallo dorato, il terzo…Continua a leggere … Trovi l’articolo completo, immagini e video su: Read More Kodami
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Jadon Sancho capisce che il Manchester United è la situazione migliore
Il prestito di Jadon Sancho al Borussia Dortmund è limitato nel tempo. Ha aiutato la squadra a raggiungere la finale della UEFA Champions League la scorsa stagione. A causa della forza complessiva del Real Madrid, il Borussia Dortmund poteva solo mancare il campionato. Jadon Sancho non ha visto il Borussia Dortmund prendere l'iniziativa di proporre una clausola di rescissione e ha scoperto che la divisa Manchester United poteva dargli un senso di sicurezza.
Il Manchester United ha preso solo la decisione di prestare Jadon Sancho e la squadra lo lascerà comunque tornare. Anche se Jadon Sancho ha una prestazione eccezionale nel Borussia Dortmund, la squadra non spenderà troppo per i giocatori che lasciano la squadra. Il precedente trasferimento di Jadon Sancho al Manchester United ha portato grandi benefici al Borussia Dortmund, ma ora c'è solo un valore commerciale tra lui e il suo vecchio club. La scorsa stagione, Jadon Sancho si è aggirato tra i due club e ha anche capito che la sua carriera aveva più bisogno di uno stipendio alto. Ha preso l'iniziativa di scusarsi con l'allenatore del Manchester United Erik ten Hag e si è reso conto del suo comportamento sbagliato la scorsa stagione. E anche l'allenatore Erik ten Hag ha accettato le scuse di Jadon Sancho, e hanno ancora tempo per lavorare insieme. Jadon Sancho non è l'unico giocatore che ha avuto conflitti con l'allenatore Erik ten Hag durante il suo periodo al Manchester United. Cristiano Ronaldo, Harry Maguire e Marcus Rashford hanno avuto tutti problemi con l'allenatore Erik ten Hag, e hanno perso tutti contro l'allenatore come perdenti.
Jadon Sancho non è stato selezionato per la nazionale di calcio inglese il mese scorso, e ha anche saltato l'UEFA Euro 2024. Jadon Sancho pensava di avere molte opzioni, ma di recente ha scoperto che la maglie calcio rossa era la più affidabile. Il Manchester United non solo ha offerto a Jadon Sancho uno stipendio alto, ma la squadra ha anche rispettato la sua scelta. Ora Jadon Sancho ha perso l'iniziativa al Manchester United, e non può evitare di essere ceduto dopo essere tornato in squadra.
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PRIMA PAGINA La Provincia di Oggi giovedì, 26 settembre 2024
#PrimaPagina#laprovincia quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi provincia#giovedi#euro#calcio#como#cosi#fondato#ville#classe#israele#libano#paura#fulvio#scaglione#fantasma#aggirato#oriente#quello#guerra#aperta#subito
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Monza: la Polizia di Stato arresta 44enne marocchino che aveva tentato di dare fuoco ad una pompa di benzina
Monza: la Polizia di Stato arresta 44enne marocchino che aveva tentato di dare fuoco ad una pompa di benzina. Sulla linea di emergenza 112 NUE della Questura di Monza e Brianza giungeva una richiesta di intervento da parte di una cittadina, proprietaria di un'attività ristorativa, la quale riferiva che un soggetto di nazionalità straniera, aveva fatto accesso all'interno del ristorante, dando fuoco ad alcuni oggetti ed arredi posti nelle immediate adiacenze dell'ingresso, innescando un incendio circoscritto che suscitava reazioni di allarme e panico tra i presenti. Avvicinato dal compagno della proprietaria, il soggetto inveiva contro lo stesso proferendo frasi di minaccia. Mentre la donna procedeva a chiamare il 112 NUE per segnalare quanto accaduto, notava che le pistole erogatrici dell'attigua stazione di servizio sita in via Lecco giacevano stranamente riverse a terra. Gli equipaggi della Squadra Volanti della Questura di Monza hanno raggiunto immediatamente il luogo e, una volta individuato il soggetto segnalato grazie alle descrizioni della donna, lo bloccavano in evidente stato di agitazione mentre, con un accendino in mano, era ancora intento a discutere animatamente con la richiedente, pronunciando ad alta voce insulti e minacce. Gli Agenti procedevano immediatamente a bloccare l'uomo, poco collaborativo e, dopo averlo messo in sicurezza, raggiungevano il distributore di benzina e appuravano che effettivamente erano state incendiate le quattro pistole erogatrici le quali, con la parte terminale completamente bruciata, giacevano a terra. Veniva dunque contattato il gestore dell'area di servizio, si procedeva a mettere in sicurezza l'area. Dalla visualizzazione delle immagini dell'impianto di video sorveglianza, i poliziotti hanno accertato che, pochi istanti prima, il soggetto fermato, si era aggirato con fare sospetto nei pressi della pompa di benzina e, una volta estratte le quattro pistole,aveva dato fuoco con un accendino alla parte terminale dellestesse, innescando così un principio di incendio con possibili rischi per l'incolumità pubblica. Il soggetto, un cittadino marocchino di 44 anni, senza precedenti di polizia e regolare sul territorio, veniva tratto in arresto per rispondere del reato di tentato incendio e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza per il giudizio direttissimo, che si è concluso con il patteggiamento a 1 anno e 2 mesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Fedez single, la dolce vita con la sua fidata assistente Chi è la ragazza con cui è stato paparazzato Fedez senza Chiara Si è vociferato di un’amicizia affettuosa tra Fedez e la sua assistente Eleonora Sesana, visto che i due da diverso tempo sono proprio inseparabili. Ma il settimanale “Chi” che li ha fotografati nella notte romana specifica “Fedez è così: quando si fida di una persona e questa entra nel suo cuore, è molto espansivo”. Fatto sta che durante il soggiorno nella Capitale, Fedez ed Eleonora hanno girato per un paio di appuntamenti di lavoro, accompagnati dalla guardia del corpo e dall’autista, e poi sono tornati in hotel. Alla fine, hanno passato la serata in un locale alla moda e in discoteca. Insomma, nella nuova vita da single di Fedez c’è molto più spazio e tempo per il divertimento. Anche nel suo recente soggiorno a Londra e a Parigi è stato visto bazzicare per i posti più di tendenza e a Milano è tornato a frequentare gli amici rapper. Chi è l’assistente personale di Fedez Eleonora Sesana è l'assistente personale di Fedez. Laureata in Scienze del Turismo all'Università Bicocca di Milano e specializzata in media digitali, prima di approdare alla corte del rapper, ha lavorato in un’agenzia di pubbliche relazioni, poi ha ricoperto il ruolo di Celebrities Specialist presso Dolce e Gabbana. Vive a Milano ma ha un profilo social privato ed è molto riservata. Ha accompagnato Fedez durante il viaggio a Miami subito dopo che è scoppiata la crisi dei Ferragnez. Dove vive ora Fedez? Fedez da quando è tornato single si è dato alle spese pazze. Dopo aver abitato per qualche settimana in un appartamento in periferia, nel giro di poco tempo è riuscito a trovare la nuova casa a Milano, giusta per ospitare i suoi bambini. Proprio mentre Chiara Ferragni era a Dubai con Leone e la piccola Vittoria Fedez ha fatto il trasloco e ha cominciato a sistemare il nuovo nido in piazza Castello. Al momento nel grande soggiorno ci sono solo un divano, due flipper e poco altro, ma Fedez è pronto ad arredare l’attico seguendo il suo stile e il suo… design! Fedez ha acquistato una Ferrari che guiderà papà Franco: sui social ha mostrato l'auto rombante. Fedez e Chiara Ferragni, vacanze separate Ora Fedez si trova a Miami con i figli Leone e Vittoria. “Finalmente con i miei bambini” ha scritto alla partenza da Milano diretto in America. Ha postato gli scatti dall’aereo con i figli vicino a lui, accompagnato da papà Franco Lucia e mamma Tatiana. I piccoli di casa Ferragnez, dopo aver trascorso la Pasqua a Dubai con Chiara Ferragni, hanno affrontato un altro viaggio. Questa volta solo con papà. Qualche giorno fa Fedez ha ricevuto anche un Tapiro d’oro da Valerio Staffelli di Striscia la Notizia. Alla domanda di Staffelli sulla questione del Pandoro-gate e sulla beneficenza, il rapper ha replicato: “Di chi?”. Come a tirarsi fuori da una vicenda che riguarda solo Chiara Ferragni. Del resto, la separazione dei Ferragnez è su tutti i fronti. Fedez è a Miami con i figli Leone e la piccola Vittoria, accompagnato dai genitori Franco Lucia e Tatiana, ma prima di volare in America è stato pizzicato dal settimanale “Chi” a Roma. Durante la fuga da single nella Capitale per lavoro si è aggirato per la città eterna con la sua fidata assistente, Eleonora Sesana, la stessa con cui negli ultimi tempi viene beccato dai flash.
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Ho archiviato, riposto, staccato, taciuto, ridefinito, nascosto, scacciato, fuggito, riformulato, rivisto, aggirato, soppiantato, contrapposto, ridimensionato, sbollito, ridiscusso, registrato, trasceso, smontato, alleggerito, ponderato, omesso, bilanciato, buttato all’aria, trascurato, rimosso, ignorato, ridotto al silenzio.
Eppure....
la vita monastica totalmente priva di rotture di coglioni, bollette, dazi potrebbe essere una scelta intelligente.
#amen #chiostri #monaci #vitanel2024 #filosofia #filosofiaspicciola #liberopensiero #robertonicolettiballatibonaffini #paesi #offida #pensieri
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Trump, chi è Clarence Thomas: il giudice ultraconservatore che ha aggirato la regola sul conflitto di interessi
«Il giudice della Corte Suprema Clarence Thomas farebbe meglio ad astenersi dal valutare se l’ex presidente Trump debba essere rimosso dal voto per il suo ruolo nelle elezioni del 6 gennaio». Dick Durbin, il senatore dem a capo della commissione Giustizia del Senato, glielo aveva detto chiaramente: «Il coinvolgimento di sua moglie Ginni nel tentativo di ribaltare la vittoria di Biden alle…
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Il politico e il sociale - di Domenico Galbiati
Il punto delle questioni in gioco – in Italia e non da meno in Europa – è pur sempre di ordine “politico”. Né tale carattere potrebbe essere aggirato neppure se scoppiasse tra il governo e le opposizioni un’idilliaca convergenza, ad esempio, sul salario minimo o su altri provvedimenti di carattere sociale. E’ sempre esistita una “destra sociale”, come vi fu pure un “fascismo sociale”. Il quale,…
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