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PRIMA PAGINA Gazzetta Di Modena di Oggi sabato, 24 agosto 2024
#PrimaPagina#gazzettadimodena quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi carpi#calcio#debutto#rimini#inizia#nuovo#sogno#otto#pagine#biancorossi#oggi#affrontano#cesena#mercato#arrivi#partenze#gazzetta#modena#sabato#agosto#emergenza
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#davvero preoccupato per gli idioti cis in questo bel venerdì lmao#misc: tbd#come affrontano i cambiamenti di nome legati al matrimonio askdjdklajd
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Pirateria informatica: i Paesi europei come affrontano gli hacker-bambini?
"Il crimine informatico non conosce fasce d'età", afferma Mike Jones, un ex hacker, "e sfortunatamente, essendo i bambini ingenui e vulnerabili, sono la maggior parte di coloro che si trasformano in criminali informatici". Ma cosa fare per evitare il peggio? Forse, offrire loro un lavoro...
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TRGTKLS - GOLD

Il sito web https://trgtkls.org/ è una piattaforma blog che fornisce informazioni su vari argomenti. È specializzato in aree come "Blog" e "Webmaster" e interagisce con un ampio pubblico di lettori. Mira inoltre a offrire ai visitatori una prospettiva diversa fornendo contenuti informativi sull'"Italia".
I post del blog su questa piattaforma coprono una varietà di argomenti. Vengono offerti contenuti informativi e aggiornati in settori quali tecnologia, e-commerce, marketing digitale e web design. Gli articoli nella categoria blog sono organizzati in base agli interessi degli utenti e scritti in un linguaggio comprensibile a tutti.
L'argomento "Webmaster" è uno dei focus principali del sito. Il webmastering affronta molte aree legate alla gestione, allo sviluppo e al miglioramento dei siti web. Questo sito aiuta i webmaster a migliorare le proprie competenze fornendo suggerimenti utili, linee guida e risorse. Inoltre, vengono presentati contenuti dettagliati per migliorare le prestazioni dei siti Web, creare strategie SEO e aumentare la consapevolezza sui problemi di sicurezza.
I contenuti presentati sotto il titolo "italia" affrontano vari temi legati a questo Paese. Vengono fornite informazioni su argomenti quali la storia, la cultura, le attrazioni turistiche, il cibo, la lingua e lo stile di vita dell'Italia. Questi contenuti offrono ai visitatori l'opportunità di conoscere meglio l'Italia e incoraggiarli ad esplorare questo Paese.
Di conseguenza, il sito https://trgtkls.org/ fa appello agli interessi degli utenti e mira ad aumentare il loro livello di conoscenza offrendo contenuti ricchi e diversificati su una vasta gamma di argomenti.
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Sugarcane è un documentario diretto da Julian Brave NoiseCat ed Emily Kassie, incentrato sulle indagini sugli abusi e sulla scomparsa di bambini in una scuola residenziale in Canada; questo film mette in luce la resilienza delle comunità indigene mentre affrontano traumi storici e cercano giustizia; è stato presentato in anteprima al Sundance ed è stato descritto come un'esplorazione toccante degli impatti intergenerazionali sui popoli nativi.

A partire dal 1894, il governo canadese costrinse i bambini indigeni a frequentare collegi segregati.
Le scuole furono progettate per "liberarsi del problema indiano"; la maggior parte erano gestite dalla chiesa cattolica.
Per anni, gli studenti riferirono di abusi e di compagni scomparsi.
#Sugarcane#Emily Kassie#Julian Brave NoiseCat#Canada#documentary#missing children#Native peoples#St. Joseph Mission#Sundance Film Festival 2024#Disney+#Directing Award#Political Film Award#Filmfest Hamburg#abusi storici nelle scuole residenziali per nativi americani#chiesa cattolica#1894#governo canadese
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Come si affrontano i costi emotivi???
Anestesia totale
Piangendo
Crescendo
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Auguri alle donne che cadono e trovano sempre la forza di rialzarsi, alle donne ferite ma che non si arrendono.
Auguri alle donne che piangono la notte, in silenzio, ma affrontano ogni giornata con un sorriso, a quelle donne che lottano e vanno avanti da sole, con coraggio e dignità.
Auguri alle donne che raccolgono i frammenti del loro cuore e rimettono insieme i pezzi della loro esistenza, alle donne che sanno donare amore nonostante le ferite, alle donne che superano le paure e inseguono i loro sogni.
Auguri a tutte voi donne, che indossate ogni giorno la vostra dignità, il vostro sorriso, la vostra libertà. Non rinunciate mai a quello che siete e che desiderate essere, non rinunciate mai alla vostra libertà, perché chi vi ama davvero non vi sminuisce, non vi maltratta, non limita la vostra libertà, non pretende di cambiarvi. Non fatevi incantare da chi dice di amarvi e poi vi tiene in ostaggio con il suo egoismo e la sua gelosia, non fatevi incantare dalle mille scuse di chi vi ha dato uno schiaffo ma giura di amarvi, da chi, invece di proteggervi e rispettarvi, vi fa vivere nella paura. L’amore non è mai violento, l’amore non ferisce, non umilia, non lascia lividi.
Auguri a voi donne meravigliose. Siate forti, coraggiose, indipendenti. Non abbiate paura di lottare per quello che meritate e per tutto ciò che sognate. Siate tutto quello che volete essere.
Il mio augurio va a tutte le donne,
perché possano avere il rispetto
e l'amore che meritano, sempre...
365 giorni l'anno.
- Chiara Trabalza
Deva Cassel fotografata da Esther Haase
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Di recente ho fatto delle analisi del sangue, giusto per controllare che il disfacimento totale prosegua alla giusta velocità, senza accelerazioni. Le mie analisi del sangue mi ricordano molto quel film di Al Gore di inizio anni 2000, quando parlava della catastrofe che avrebbe stravolto il pianeta ma noi l’abbiamo guardato pensando fosse fantascienza e più di vent’anni dopo viene da dire “Ah cazzo, ma si poteva fare qualcosa allora!”. Da un certo punto di vista sì ma non guardate me, io in generale non ho voglia di fare un cazzo, figuriamoci salvare un pianeta. Di simile le mie analisi hanno la parte finale. Aspetto il giorno in cui le guarderò ed esclamerò sorpreso “Ah cazzo, ma si poteva fare qualcosa allora!” e invece sarà troppo tardi e tirerò i remi in barca e via verso l’inevitabile. Quello che è emerso dalle analisi è che ho il colesterolo alto. Io. A parte che oramai controllo tutto quello che ingerisco (falso, mi do arie da uno che controlla tutto e basta) e questo ha portato alla luce un grande problema: non ho idea di cosa sia il colesterolo. Cioè ma devo davvero mettermi a imparare un’altra roba che mi potrebbe fare del male? Con che voglia? Armato di questi risultati sono andato a parlare con gli amici. Quando ho una novità in genere ne parlo con un po’ di persone, giusto per capire se anche gli altri sono vittime del mio stesso atroce destino. Così entro nell’osteria del mio amico che ogni anno metto nella mia lista totomorti (lui lo sa e condivide, date le sue abitudine ludiche e alimentari, droga e alcol, si domanda spesso come sia possibile arrivare al panettone ogni anno) ed esclamo in una sala gremita di conoscenze decennali “Mi devo dare un contegno! Ho fatto le analisi del sangue e ho il colesterolo alto!”. Nessuno mi ha cagato più di tanto, solo un paio di persone si sono prima confrontate e poi mi hanno chiesto all’unisono: “Scusa, ma perché tu fai le analisi del sangue?”. Non c’era malizia in questa domanda. Si tratta di personalità da bar, che diluiscono ogni giornata in litri di vino, che se c’è un problema non lo affrontano, lo ignorano, sperando vada via o che li uccida senza fare troppo rumore. Un po’ come abbiamo fatto con il film di Al Gore. Me lo sono domandato sul serio. Ma perché faccio le analisi del sangue? A che proposito? Per eliminare ancora qualcosa? Per togliermi un altro svago durante la giornata? Così ho iniziato a guardarmi attorno e ho notato chi si lascia andare. Ho notato i loro nasi rossi e le mani gonfie e i ventri esplosi. Ho notato e non mi hanno fatto né caldo né freddo. E se per una volta, anche io mi lasciassi andare? Cioè che male può fare. Vivere ogni giorno ubriaco. Abbandonare le cintura e osservare i pantaloni stare su da soli. Eviterei di guardare nello specchio. Forse dormirei la notte. Eviterei di andare dalla psicologa. Eviterei di preoccuparmi del futuro perché tanto sarebbe già segnato. Metterei il mio stesso nome sulla lista del totomorti sotto a quello del mio migliore amico e via. Invece non lo faccio perché sono un cazzo di codardo e voglio allungare un po’ l’esistenza senza alcun motivo. Forse per dare lavoro alle signore che fanno le analisi del sangue. Quella dannata sottospecie di infermiera mi ha devastato il braccio l’ultima volta. Tolgo lo zucchero. Il pane e la pasta. I dolci e i carboidrati e il sesso e i baci. Tolgo tutto per ripartire da zero e spero che le mie prossime analisi siano così limpide da far esclamare al dottore che posso tornare a godermi la vita e offre lui droga e alcol.
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“Che poi se ci pensi, ci sono uomini per i quali vale la pena di fare un salto dentro l’ignoto. E perdercirsi dentro. A quell’ignoto.
Quelli che quando ti accarezzano la pelle ti toccano anche il cuore. E tu vibri e non sai se sia per la pelle o per il cuore.

Quelli che restano nonostante la paura.
Quelli che affrontano la situazione anche quando vorrebbero scappare.
Quelli che ti raccontano cosa sentono, anche se non sono abituati, anche se gli hanno insegnato a non mostrarsi. Ma loro si mostrano ugualmente.
Quelli che ti guardano al mattino come guardano l’arcobaleno dopo un acquazzone, perché non c’è nessun buon motivo che tu non sia guardata come si guarda un arcobaleno.
Quelli che mantengono le promesse.
Quelli che ti fanno spazio. Nei cassetti della loro camera, nel loro letto, nella loro vita.

Quelli che ti fanno sentire protetta. Perché va bene l’indipendenza, la modernità, ma non c’è niente di male nel volerti sentire protetta da due braccia più grandi.
Quelli che ti dormono addosso perché tu nel pieno dei tuoi sogni, tu non ti senta sola.
Quelli hanno da insegnarti qualcosa e sono impazienti che tu insegni qualcosa a loro.
Quelli che vogliono reciprocità, perché a fare i cavalieri erranti si sono stancati. Di scalare torri e uccidere draghi mentre tu li stai a guardare. E perché se c’è da rischiare, si rischia in due.
Quelli che ti esortano a scoprire, a viaggiare, a vedere, a conoscere, anche da sola, perché la tua crescita non si deve fermare mai.
Ecco. Questi uomini. Niente meno di questi.
E quando capirai che nell’ordine:
-non sono estinti
-non sono già tutti occupati
-eh ma la fortuna!
-esistono,
comprenderai anche che se vuoi un uomo così, devi fare la tua parte.
E sarà la cosa più bella che avrai mai fatto.”
M.G.Baccaglini
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“Che poi se ci pensi, ci sono uomini per i quali vale la pena di fare un salto dentro l’ignoto. E perdercirsi dentro. A quell’ignoto.
Quelli che quando ti accarezzano la pelle ti toccano anche il cuore. E tu vibri e non sai se sia per la pelle o per il cuore.
Quelli che restano nonostante la paura.
Quelli che affrontano la situazione anche quando vorrebbero scappare.
Quelli che ti raccontano cosa sentono, anche se non sono abituati, anche se gli hanno insegnato a non mostrarsi. Ma loro si mostrano ugualmente.
Quelli che ti guardano al mattino come guardano l’arcobaleno dopo un acquazzone, perché non c’è nessun buon motivo che tu non sia guardata come si guarda un arcobaleno.
Quelli che mantengono le promesse.
Quelli che ti fanno spazio. Nei cassetti della loro camera, nel loro letto, nella loro vita.
Quelli che ti fanno sentire protetta. Perché va bene l’indipendenza, la modernità, ma non c’è niente di male nel volerti sentire protetta da due braccia più grandi.
Quelli che ti dormono addosso perché tu nel pieno dei tuoi sogni, tu non ti senta sola.
Quelli hanno da insegnarti qualcosa e sono impazienti che tu insegni qualcosa a loro.
Quelli che vogliono reciprocità, perché a fare i cavalieri erranti si sono stancati. Di scalare torri e uccidere draghi mentre tu li stai a guardare. E perché se c’è da rischiare, si rischia in due.
Quelli che ti esortano a scoprire, a viaggiare, a vedere, a conoscere, anche da sola, perché la tua crescita non si deve fermare mai.
Ecco. Questi uomini. Niente meno di questi.
E quando capirai che nell’ordine:
-non sono estinti
-non sono già tutti occupati
-eh ma la fortuna!
-esistono
comprenderai anche che se vuoi un uomo così, devi fare la tua parte.
E sarà la cosa più bella che avrai mai fatto.”.. ♠️🔥

M.G.Baccaglini
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Chissà perché all'estero non sono interessati a maree di film italiani che affrontano le nevrosi di uomini e donne di mezza età elettori Pd.
via https://x.com/GuigouMir/status/1829093901593989630
Le domande che rispondono - #provincia
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Outside (2024), dir. Carlo Ledesma
Per sfuggire a un'epidemia zombi, i membri di una famiglia fuggono in una fattoria isolata. Ma anni di dolorosi segreti lasciano il segno, mentre affrontano un mondo desolato.

"Meglio farsi disossare vivi da uno zombie che avere intorno un uomo così", è ciò che ho pensato per gran parte della visione di Outside.
Il film mi è piaciuto (tratta un tema, purtroppo, ancora attuale: quello di un genere maschile che fatica ad evolversi, perché non vuole scendere dal banano); in parte mi ha ricordato, all'inizio, la prima stagione di The Walking Dead.
Non lo riguarderei, perché triste, ma lo consiglio per farsi l'idea che gli zombie non esistono (no: neanche quello festeggiato per Pasqua), ma gli stronzi si e sono dappertutto.
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Le donne forti le riconosci, non passano inosservate.
Quando camminano senti la loro presenza, quando arrivano senti che qualcosa cambia.Non sono donne facili, perché non si accontentano, perché vogliono e cercano qualcosa di più. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, non hanno paura nemmeno di soffrire per inseguire i loro ideali.Non vogliono piacere a tutti le donne forti, vogliono piacere soprattutto a se stesse.
Quando le donne forti ti guardano non vedi solo i loro occhi. C’è qualcosa di più. È la loro anima che scorgi, ha il colore del sole e la luce della luna.Quando le donne forti si muovono non c’è solo il loro corpo ma ci sono anche i loro sogni, le loro speranze, la fiducia che hanno in se stesse e negli altri.
Le donne forti non sono come tutti gli altri, ascoltano anche il loro lato più istintivo, ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo.
Le donne forti non sono donne che non sbagliano mai ma sono donne che affrontano i loro sbagli con la forza dell’anima. I fallimenti e le sconfitte diventano terreno fertile per imparare, per migliorare. Diventano il luogo dove l’anima trova gli spazi per crescere.
Le donne forti sono in grado di vestirsi di niente ma di sembrare tutto. È la loro anima che le veste, è la forza di se stesse che le circonda. Ed è proprio questa loro presenza, a volte difficile, che merita di averle conosciute.

Simona Oberhammer - La forza delle donne
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L'inverno è la stagione del freddo e della sofferenza.
E una stagione dell'amore in cui si affrontano silenzi, perdite e dolori.
Ci si ammala spesso e le giornate passano lente.
Si è sempre tutti più deboli e distratti.
Durante i nostri anni ci scontreremo spesso con gli inverni.
Dobbiamo imparare ad affrontarli con coraggio.
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(...) tra venerdì e sabato la notte di follia in pieno centro, in piazza Garibaldi, protagonisti un gruppo di una quarantina di giovani, per la gran parte stranieri nordafricani, che dopo aver creato il caos hanno rivolto cori offensivi ai poliziotti e insulti nei confronti dell’Italia e del Governo, ha scosso la città.
Un episodio grave sul quale si sono susseguite reazioni politiche e polemiche, che arriva a pochi giorni da quanto accaduto a Capodanno in piazza Duomo a Milano o al Corvetto poco prima. “Non devono passare gli insulti alla Polizia, fatto gravissimo: chi ha tenuto quei comportamenti, chi insulta il nostro Paese, chi va contro lo Stato, deve smetterla, deve essere punito con leggi certe”, (...)
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[...]
Finora il codice della strada prevedeva la sospensione della patente per chi viene trovato alla guida «in stato di alterazione psico-fisica». Quando le forze dell’ordine sospettavano che una persona avesse fatto uso di sostanze stupefacenti dovevano fare un test preliminare per confermare l’assunzione. Nel caso in cui il test fosse positivo, la persona doveva essere accompagnata in ospedale o in un ambulatorio per accertare lo stato di alterazione psico-fisica. Questo accertamento poteva essere fatto soltanto da un medico. In questo modo veniva preservato il principio per cui in Italia usare sostanze non è reato e veniva punita soltanto la guida in stato di alterazione, esattamente come accade per il consumo di alcol.
La riforma del codice della strada ha eliminato le parole “stato di alterazione psico-fisica” dalle regole e dalle sanzioni relative alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Di fatto, basterà un test positivo per la sospensione della patente.
Già nei mesi scorsi la nuova norma era stata contestata perché in molti casi le tracce di sostanze stupefacenti rimangono nell’organismo giorni o settimane dopo l’assunzione. Il THC, il componente psicoattivo comunemente associato all’effetto stupefacente della marijuana, può rimanere nell’organismo in concentrazioni molto basse e comunque rilevabili per diverso tempo: dipende dalla dose assunta, dalla frequenza d’uso e dal metabolismo individuale. Nella saliva può essere rilevato fino a tre giorni dopo l’ultima assunzione, nel sangue fino a tre settimane, nell’urina fino a un mese, nel capello fino a tre mesi. Le forze dell’ordine usano prevalentemente test salivari, mentre gli altri tipi di test vengono eseguiti nella maggior parte dei casi in ospedali o ambulatori.
[...]
Federica Valcauda, esponente del movimento politico Europa Radicale, sostiene che ci sia stata poca attenzione in merito a questa specifica norma, secondo lei approvata dai partiti senza avere consapevolezza delle conseguenze. «È una follia politica e una follia scientifica: se i politici leggessero di più cosa dice la scienza si accorgerebbero che l’effetto della cannabis svanisce poche ore dopo l’assunzione. Le nuove sanzioni non hanno senso». Secondo Valcauda è molto probabile che alle prime sanzioni seguano ricorsi perché la legge non rispetta la costituzione.
Molte associazioni che negli ultimi mesi si sono opposte alla nuova regola hanno sottolineato la differenza con il consumo di alcol, le cui tracce svaniscono poche ore dopo aver bevuto: è come se venisse sospesa la patente a una persona che ha bevuto mezza bottiglia di vino una settimana prima, è l’efficace paragone usato da alcune associazioni per dimostrare l’intento repressivo della norma.
Antonella Soldo, coordinatrice dell’associazione antiproibizionista Meglio Legale, spiega che le nuove norme non contengono nemmeno deroghe per le persone che assumono cannabis a usi terapeutici, con regolare prescrizione dei medici: «Queste persone affrontano già molti problemi quando devono rinnovare la patente, in questo caso rischiano la sospensione per un uso autorizzato dal medico. Si vuole punire esclusivamente il consumo di sostanze stupefacenti, che in Italia non è un reato».
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