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perfettamentechic · 18 days ago
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Lilly Pulitzer 🌸
Lilly Pulitzer 🌸 #lillypulitzer #JenniferVance #MichelleKelly #LeleSadoughi #perfettamentechic
Lilly Pulitzer è una casa di moda americana famosa per i suoi abiti colorati e dai disegni floreali. La marca è stata fondata da Lillian Lee McKim, conosciuta come Lilly Pulitzer, negli anni ’50 a Palm Beach, in Florida. La storia di Lilly inizia negli anni ’50, quando il suo desiderio di amore e avventura la spinse a trasferirsi a Palm Beach, in Florida. Lilly Pulitzer iniziò con una bancarella…
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danadanyproject · 2 months ago
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Outfit rosso: total look e abbinamenti per le feste e il tempo libero
Outfit rosso: dalle collezioni autunno inverno 2024-25, tante idee per total look e abbinamenti da indossare nelle feste e nel tempo libero Prabal Gurung, outfit rosso: total look e abbinamenti per le feste e il tempo libero Il rosso è uno dei colori più amati che trova sempre posto nelle collezioni moda con outfit in total look e abbinamenti easy chic. Con le sue infinite sfumature diventa…
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tabathamodaedesign · 1 year ago
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Pantone del giorno 15/11 - Garnet Rose
Il Garnet Rose di Pantone è una squisita nuance di rosa scuro caratterizzata da forti toni del rosso, rendendo questo colore un must a dir poco unico nel vostro guardaroba. Affascinante e classico con un pizzico di romance, è la scelta ideale per chi adora uno stile senza tempo ma adatto anche allo stile casual per tutti coloro che non vogliono rinunciare ad un tocco di femminilità e…
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marydswitchduet · 4 months ago
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Days off and Diapering Up, Don’t Start your Engines - 9/29
What Did we Do
Mommy had to work today, but I was home and wore one of my pull-ups most of the day.
When she got home, mommy had me switch out with a Little Kings. Mommy was wearing a negligee 🤤
I laid down and mommy teased and made my nipples super sensitive. She sucked them, flicked, and twisted them. After that she made me my diaper into
After that, mommy got some whipped cream and sprayed it on the front and back of my diaper. It felt good for a minute but COLD. She had me use my diaper after that and she teased me. I was upset at being embarrassed so I mouthed off.
Mommy had me kneel in the corner instead. I had to make pee pee and then kneel til mommy said otherwise. Mommy using my posts and reposts against me. I had a couple of reposts about little punishments and stuff.
I kept back talking which made my punishment longer. She had me kneel deeper and with my back straighter. I have a long spine so holding that longer is more painful
2 minutes, it felt like 20! But mommy said I could get up. She reminded me that I needed to get used to that punishment, especially if I’d be in a sub position before being used as mommy’s toy.
But she said since I’m a diaper boy, that prolly won’t be happening for a while. If at all. Meep. I used my diaper a few more times for pee pees, I didn’t need to mess. Sounds like I may be going back into chastity for a while. I would’ve appreciated my last cummies more. Even if it was without permission!
I sat down again and mommy made a comment about how smelly my diaper is and squishy. The whipped cream was absorbed in with the pee pee. I couldn’t smell it, which made me feel even worse.
Before mommy started to fall asleep, she told me that I need to stay in my smelly wet diaper until midnight, 1.5 hours away when she told me.
After that, she added More whipped cream, it was so cold and there wasn’t as much Sap to absorb everything anymore since I wet the diaper quite a few times and I’d broken my drinking seal. Mommy ordered me to run her feet before she went to bed I tried to sit down and almost squished out of my diaper. So embarrassing, even more so as mommy laughed at me.
Thankfully I got a towel to sit on. My diaper squished more and it felt kind of gross, but also nice for half a second. Still cold AF
I finished mommy’s feet and still had about 10 mins to go. I stood awkwardly watching bobs burgers til the clock struck 12. Im finishing this right before I’m about to go shower and clean myself off.
If im abitious, maybe I’ll shave but idk. Gonna clean up and diaper back up with a cheaper supermarket diaper and just enjoy my time off til I sleep.
How did it feel?
It was nice to be in my pull-up most of the day. Even going out n about a little I felt better about it than I have in the past.
It was nice to be in my Little Kings again, even just the smell is amazing. I think I just want to savor them, almost because of cost and rarity.
May see if I can find some north shores perhaps. I enjoy my good nites but they are better for in between than actually use for me.
I feel the enjoyment of this and wanting to suffer, consensually prior to scene, and to feel this lack of control in work that involves such detail and major controls
I think I enjoyed mommy’s laugh and the humiliation that came with it. I felt embarrassed but also enjoyed it?
It was also nice to have my little space time or being small and helpless and just have some time being diapered up and casual. I find I enjoy both together and on their own
I hope I can give them both time
What I want more/less of in current dynamic?
Chastity, with a cage or something similar. Interested in some supplies found on temu
I know there’s more but can’t think of what
Things I’m enjoying
I liked having to sit in my mess, the whipped cream was cold. I wonder if shaving cream may be absorbed less and make the inside of the diaper more slick
Posting pictures, I love when mommy sends me some. I’m jealous and don’t wanna share, but I know mommy is also already sharing with a friend, more audibly and physical glancing teases than anything physical
But still, even though I want mommy to be appreciated and I would still be greedy and get to keep mommy I’m just greedy.
Maybe after a photo shoot or two things may change. Or mommy could just not care and decide I don’t have any control or say at all
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silviascorcella · 1 year ago
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Caterina Gatta p/e 2020: nell’archivio c’è la fonte della bellezza futura
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“Di una cosa ero sicura, non volevo fare la fashion designer”: suona curiosamente paradossale pronunciato da Caterina Gatta, che con la sua moda di giovane e talentuosa stilista, è sempre felicemente riconoscibile perché non  è mai stata imitatrice né debitrice di estetiche standardizzate e massificate, vero? Difatti, l’unicità è una dote che accade raramente: ovvero, quando le creazioni sono una combinazione non solo di grande passione e bravura sartoriale, ma anche di una dedizione profonda per la ricerca agganciata ad un senso del tutto personale della bellezza, e di un istinto rispettoso che va oltre il mero fascino dell’estetica, per andare a conquistare e condividere il valore prezioso della cultura che tramite l’estetica si esprime.
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Ecco, Caterina Gatta nel mondo del suo brand, che con lei condivide anche il nome e cognome come fosse uno specchio che ne riflette tutto il ventaglio di bellezza, esercita proprio questa combinazione pregiata. L’ha fatto sin dall’inizio del suo percorso di giovane promessa del fashion italiano, e lo riconferma tutt’ora nella collezione s/s 2020, che del suo percorso è anche una  rinfrescante sublimazione.
A ben vedere, forse il segreto di Caterina Gatta e della sua moda potrebbe essere raccolto proprio nell’essenza di  quell’affermazione: che, badate bene, non ha nulla di perentorio né altezzoso, tutt’altro! Anzi, è per l’appunto l’incipit spontaneo del suo itinerario poliedrico e generosamente curioso nella moda: che al fashion design approda come fosse il contenitore professionale perfetto dove raccogliere e esprimere le illuminazioni scoperte durante il percorso. Che inizia  con lo studio in Scienze della moda e del costume, mescolato ad esperienze lavorative assai eterogenee, cioè l’esperienza in un negozio vintage, lo studio dei diamanti presso un azienda import export, lo stage in America come associate new business per un agenzia di PR, l’assistente di una giornalista durante le fashion week di Milano e Parigi. Esperienze diversissime, ma che già custodivano il fil-rouge che da lei, e del suo brand, è tanto amato: l’amore scoccato per i tessuti vintage appartenuti alle grandi griffe che del made in Italy son state pietre miliari per eccellenza di qualità manifatturiera e per meraviglia di creazione estetica. 
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Una scintilla scoccata con l’incontro casuale di un tessuto vintage firmato Irene Galitzine, da cui Caterina Gatta aveva avviato una collezione personale: oltre un centinaio di stoffe splendide, provenienti principalmente dai favolosi anni Ottanta e Novanta appartenute, tra gli altri, a Gianni Versace, Mila Schön, Valentino, Ungaro, Yves Saint Laurent , Givenchy, Fausto Sarli, Lancetti e molti altri. Una collezione presto divenuta ispirazione per il suo progetto di moda.
�� il 2011 quando il progetto di Caterina Gatta riceve la benedizione di Franca Sozzani e Sara Maino per la partecipazione al ‘Vogue Talents corner’: aveva ragione Caterina, a voler creare abiti dall’appeal contemporaneo a partire da quelle stoffe testimoni di una bellezza unica e irripetibile, profondamente italiana e straordinariamente creativa.
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Da quel momento il brand è cresciuto e maturato, naturalmente: si è anche ampliato a collezioni dove i tessuti sono ideati e progettati da lei, con un’evoluzione naturale della ricercatezza divertita dei motivi stampati a dar forma a silhouette squisitamente attuali.
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Ora, per la p/e 2020, Caterina Gatta torna alle origini con consapevolezza entusiasta: torna al suo archivio prezioso di tessuti vintage, materia prima il cui valore è anche nel gesto, a suo modo ribelle e salvifico, di riportarli nel nostro presente e plasmarli in creazioni sartoriali perfettamente contemporanee, perfettamente coerenti con il gusto di Caterina Gatta, fatto principalmente di appiombi netti e linee asciutte come base solida su cui costruire volant plastici, gonne a corolla che sbocciano con brio pop, tagli fendenti che aprono geometrie affacciate sulla pelle, silhouette anch’esse felicemente caratteristiche del brand come la tuta pantalone con i volant appoggiati sulla vita e gli abiti imbottiti con la tundra di seta e organza tripla, dove per fare un mini abito servono più di dodici metri di seta pura.
Restano intatti i giochi di accostamenti e sovrapposizioni di colori vividi e stampe che sembrano sottratte a opere d’arte: resta intatta la creatività libera, assieme alla passione per l’arte in connubio con la moda. 
Forse Caterina Gatta ha ragione: se avesse voluto fare la fashion designer, non avrebbe tracciato un viaggio così personale e intenso! 
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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klimt7 · 2 years ago
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RITRATTO D’AUTORE
20 marzo 2023
BJÖRK
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di Paolo Giordano
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«Ibrida, ultraterrena: Björk posso sentirla. E so sempre cosa fa»
Mi capita, a volte, di vederla alle prese con la sua vita quotidiana a Reykjavik, pur non sapendo nulla, assolutamente nulla, io, della sua vita quotidiana a Reykjavik. La vedo che fa la spesa al supermercato, che cammina per strada parlando al telefono, oppure nel suo studio, mentre armeggia con strumenti a percussione che non saprei neppure nominare e poi s’interrompe per bere un tè (berrà davvero il tè?). «Vedere» è più preciso di «immaginare», perché si tratta di flash che mi capitano davanti agli occhi senza che sia io a cercarli. Björk, ogni tanto, appare. Negli anni in cui frequentavo la sua musica più assiduamente di oggi, faceva parte di un pantheon allargato di artiste femminili — insieme a PJ Harvey e Tori Amos, a Shirley Manson e Ani Di Franco —, ma era solo con Björk che mi accadevano, come mi accadono ancora, questi attimi di dislocazione. Sapere dove si trova e cosa fa, o sentirmi come se lo sapessi. Stranezza nella stranezza: nella mia fantasia, Björk non si allontana mai dall’Islanda.
Isadora
So ricostruire con precisione il momento in cui è iniziato questo esercizio di familiarità: lessi una sua intervista in cui accennava a quando il pomeriggio aspettava la figlia fuori dalla scuola materna (la prima figlia, Isadora, che adesso ha vent’anni e ha parlato pubblicamente della terapia per superare il divorzio dei genitori e viene fotografata sulle riviste di moda in outfit Miu Miu).
Prendere la figlia a scuola, un’azione normale. Forse il punto fu quello: il contrasto fra una circostanza così normale e l’irraggiungibilità di Björk, che in quel momento produceva musica che sembrava arrivare dritta da Plutone, da paesaggi cosmici modificati digitalmente, ed era lei stessa una creatura ultraterrena, ibrida, mezza umana e mezza elettronica. Raffigurarmela in quell’attimo ripetuto delle sue giornate, mentre aspettava la figlia, vestita in abiti comodi e circondata da altre madri, a Reykjavik dove non ero mai stato ma che doveva essere poco più grande di un villaggio, ha aperto un canale di confidenza esclusivo fra di noi, seppure — me ne rendo conto — unidirezionale.
Quel libro su di lei
Alla fine delle superiori mia madre mi aveva regalato un libro di suoi ritratti, un libro che purtroppo ora non ho qui con me per consultarlo, e che online si trova in vendita soltanto usato. Doveva essere il periodo di Vespertine, perché il font usato nelle scritte era simile a quello dell’album. Comunque sia, è il solo libro musicale che mia madre mi abbia regalato, oltre a una biografia di Jeff Buckley (dopo la sua morte), a riprova di quanto la mia venerazione per Björk trascendesse quella consueta di un fan, di come fosse diversa dalle molti infatuazioni astratte di quel periodo, e di come tutto ciò dovesse trasparire anche all’esterno. Qualche mese prima di ricevere il libro avevo sofferto dentro una sala cinematografica, sofferto al punto di dover uscire e rientrare più volte nel corso della proiezione, non solo per il supplizio raccontato in "Dancer in the Dark"(che avrebbe valso a Björk il premio come miglior attrice a Cannes e un disturbo da stress post-traumatico), ma perché quel supplizio veniva inferto a qualcuno che io sentivo di conoscere personalmente.
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Medulla
Con un pizzico di malizia retroattiva, oggi mi dico che il dettaglio dell’attesa della figlia fuori da scuola non era forse casuale in quell’intervista. Può darsi che anche la normalità di quell’azione fosse una normalità artefatta – con certi artisti non si può mai dire. Björk, d’altronde, aveva già iniziato la sua svolta creativa, dalle produzioni più pop degli anni novanta a una musica più solitaria e inafferrabile. L’album successivo alla nascita di Isadora, Medulla, era stato inciso quasi interamente in una capanna in riva al lago e sembrava cantato sottacqua da un coro di sirene. Lo trovavo ostico. Björk si stava adattando ai tempi che cambiavano, meno pop, più intimi e scuri, oppure si stava adattando semplicemente a sé stessa? Aveva occupato a lungo un avamposto, avuto tutto quel che si poteva avere: l’inventiva, il glamour, l’unicità nello stile, nel timbro vocale e perfino nella pronuncia dell’inglese; la notorietà massima e il pubblico selezionato, il plauso di Mtv e quello delle riviste di settore.
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Artista-feticcio
Era stata un feticcio per la musica, per l’arte, per la moda e il cinema. Era stata sperimentale nel senso più proprio del termine e si era reincarnata una decina di volte. Ma in lei esisteva, fin dall’inizio, anche una dimensione più compresa, quieta e crepuscolare, una dimensione in cui i suoi vocalizzi disubbidivano alle esigenze del mainstream e diventavano ripetitivi, prendevano quasi a salmodiare, come connettendosi a un mondo nordico più antico. Quella tendenza emergeva già nelle prime canzoni accompagnate dall’arpa, ma negli anni ha preso il sopravvento. Ed è il tratto che fa dire a mia moglie che Björk è «respingente», che la fa implorare di «toglierla» alla seconda canzone che le infliggo in auto. Io ubbidisco, spesso con un segreto sollievo.
I miei 20 anni
Per la musica di oggi, Björk è una compositrice meditativa e difficile. Ammetto di frequentarla meno anch’io: i vecchi album, come Post e Homogenic, fatico a sentirli perché li ho spolpati emotivamente, al punto che non mi trasmettono più nulla, se non un po’ di nostalgia; gli ultimi lavori perché sono troppo radicali, troppo monocordi, troppo «björkiani» perfino per me. Per lo più, quindi, ascolto i remix: remix delle sue canzoni, remix dei miei vent’anni. In generale non so bene cosa farmene dell’invecchiamento degli artisti che ho conosciuto giovani, e da giovane. A volte ho l’impressione che invecchino al posto di una parte di me, trasparente, che rimane fedelmente intrappolata in quel tempo. Di Björk so, tuttavia, che è stata lei a lasciarmi indietro, non io a lasciare indietro lei.
La casa sul lago
Eppure continua, a dispetto di tutto, quell’abitudine singolare di vederla d’un tratto nella sua vita. Nei mesi statici del Covid mi succedeva ancora più spesso. La trovavo sempre nello stesso posto, in quella casa sul lago, tanto che la fantasia si è via via strutturata. La vedevo uscire e incamminarsi nella brughiera aperta, soprattutto di sera, in quelle giornate del 2020 che avvicinandosi all’estate diventavano sempre più lunghe e a quella latitudine avrebbero finito per mangiarsi completamente la notte.
L’importanza dei funghi
Quando è uscito "Fossora", il settembre scorso, ho scoperto che non mi ero sbagliato di molto.
Durante la pandemia Björk non si è mossa per quasi due anni dalla sua casa in Islanda, ne ha approfittato — così ha detto — per piantare le proprie radici più a fondo nel terreno.
Anche per questo il disco ha come elemento guida i funghi, organismi che vivono nel suolo e del suolo. Ma non soltanto: anche perché spuntano ovunque e assumono forme inaspettate, perché sono divertenti, psichedelici. Al disco non mi sono ancora abituato e forse non ci riuscirò. Fossora è tosto. 
Comunque non demordo, so che serve pazienza, serve tornarci, e ogni tanto ne esploro un altro pezzetto. Nel frattempo mi sorprendo di aver pensato anch’io molto ai funghi negli ultimi tre anni, per ragioni un po’ diverse: perché i funghi sanno crescere fra le rovine e inaugurare cicli di vita nuovi, là dove la vita è scomparsa.
Se solo questo canale di comunicazione funzionasse in entrambi i sensi, un giorno o l’altro mi piacerebbe dirglielo.
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oscuroio · 1 year ago
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L'attenzione, non è un abitudine.
Un polpastrello, che ti
sfiora, il viso, non è casuale.
Lento, rimiro, le grida
di iridi, illuminate.
Il tuo, dolore potente, è salito,
sul mio cuore. Commosso,
mi donerai, lacrime
digiune... d'amore.
Son quì. Mia spiaggia,
spezzi i miei silenzi... non ti
smarrire, posa, per intero ,
i piedi, senza
vergogna, e tienimi, stretto.
Così, tuoi abiti bianchi,
solleveranno, vergini, suoni
indecenti. Sacri, a me.
Amata anima... Riporterò, in
vita il tuo candore, emendando,
le tue giuste, rinunce.
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goonslife · 1 month ago
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Eco-Chic Elegance: la borsa perfetta per stile e sostenibilità
La borsa Oli Vegan Crossbody Midi in pelle sostenibile AppleSkin è un vero mix di raffinatezza e design consapevole. Questo accessorio chic, in un rosso vivace, cattura l'attenzione offrendo al contempo funzionalità, rendendolo una scelta eccezionale per l'individuo moderno ed eco-consapevole.
Caratteristiche principali: Pelle sostenibile AppleSkin: la borsa è realizzata in AppleSkin, un'alternativa alla pelle ecologica all'avanguardia ricavata dagli scarti di mela. È morbida e pregiata al tatto, combinando stile e responsabilità ambientale. Colore rosso acceso: la tonalità rossa audace trasuda sicurezza ed eleganza, rendendola abbastanza versatile da abbinare ad abiti casual o a ensemble più formali. Design compatto ma pratico: la dimensione midi della borsa è ideale per trasportare i tuoi oggetti essenziali, portafoglio, telefono, chiavi e qualche extra, senza essere ingombrante. Raggiunge il perfetto equilibrio tra praticità e raffinatezza. Tracolla regolabile: la tracolla regolabile assicura comfort e adattabilità, consentendoti di indossarla come borsa a tracolla o a spalla, a seconda delle tue preferenze di stile. La durevolezza incontra l'eleganza: nonostante la sua sensazione di leggerezza, il materiale AppleSkin è altamente durevole e resistente all'usura, assicurando che la borsa rimanga un punto fermo affidabile nel tuo guardaroba per anni. Qualità e artigianalità: La borsa Oli mostra una meticolosa artigianalità, con ogni dettaglio attentamente progettato per riflettere sia il lusso che la sostenibilità. Le sue cuciture resistenti, la consistenza liscia e la finitura lucida parlano della sua alta qualità. La pelle AppleSkin non è solo bella, è una testimonianza dell'innovazione nei materiali sostenibili, offrendo un'alternativa vegana senza compromettere la durevolezza o l'aspetto estetico.
Perché è perfetta: Per il tuo stile di vita: che tu stia andando in ufficio, facendo commissioni o godendoti una serata fuori, la borsa Oli si adatta senza sforzo alle tue esigenze. Per i tuoi valori: se dai la priorità alla sostenibilità e ai prodotti cruelty-free, questa borsa ti consente di esprimere i tuoi valori senza sacrificare lo stile. Per il tuo guardaroba: il suo design audace ma classico completa un'ampia gamma di outfit, aggiungendo un tocco di moderna raffinatezza. La borsa Oli Vegan Crossbody Midi non è solo una borsa: è il riflesso del tuo impegno per una moda sostenibile e un futuro più eco-friendly. Con il suo design sbalorditivo, la funzionalità versatile e la costruzione ponderata, è un accessorio senza tempo che amerai per anni.
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giovanni-miele-photographer · 3 months ago
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Book Fotografico Attori: L'Essenza del Successo per la Tua Carriera Artistica
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Un book fotografico attori può raccontare più di mille parole, ma non tutte le immagini riescono a catturare il tuo talento e carisma. Gli attori e gli artisti sanno quanto sia essenziale avere fotografie che incantano registi, produttori e professionisti del settore. Un book fotografico attori, curato nei minimi dettagli, può essere il tuo biglietto da visita vincente. È un investimento che comunica chi sei, il tuo potenziale, e l’energia che porti sul palco o sullo schermo. Scegliere un servizio fotografico di alta qualità non è solo una scelta creativa, ma anche una strategia per emergere in un settore competitivo. Scopri come realizzare il miglior book attori con noi a Milano.
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L'importanza del Book Fotografico per Attori
Il mondo del cinema e del teatro è altamente competitivo: qui la prima impressione conta più che in qualsiasi altro campo. Il Book Fotografico Attori è il tuo lasciapassare, il modo più diretto e tangibile per trasmettere chi sei. Non si tratta solo di un ritratto. È un’opportunità unica per dimostrare la tua versatilità, dinamicità e carisma davanti all’obiettivo, lasciando un ricordo indelebile negli occhi di registi e produttori. Cosa deve contenere un Book Fotografico Un Book Fotografico Attori di successo non è solo una raccolta casuale di immagini. È uno strumento professionale pensato per raccontare le emozioni che porti sul palco o sullo schermo. Ma cosa dovrebbe includere per catturare davvero l’attenzione? - Primi Piani: Ritratti dettagliati che mettono in risalto i tuoi tratti distintivi e l’espressività del tuo volto. Un primo piano ben fatto può catturare emozioni complesse con un solo sguardo. - Piani Americani: Il piano americano (o plan américain) in fotografia è una composizione che ritrae il soggetto dalla testa fino alle ginocchia, o poco sopra, catturando la figura umana in modo che sia visibile in buona parte, ma senza includere tutto il corpo. Questo tipo di inquadratura è spesso utilizzato per ritratti o scene in cui l'interazione del soggetto con l'ambiente o gli altri personaggi è importante, ma senza sacrificare l'integrazione del corpo nella composizione. - Figura intera: Scatti che presentano pose naturali e rilassate per dare un’idea del tuo portamento complessivo e della tua fisicità. - Look Differenti: È fondamentale mostrare versatilità, includendo foto con espressioni, abiti e look differenti: dal casual, al formale, fino ai ruoli più specifici che senti di rappresentare. - Scatti Ambientati: Oltre agli scatti in studio, un paio di fotografie ambientate possono aggiungere profondità e contestualizzazione, aiutando i casting director a immaginarti in situazioni specifiche. Ogni elemento del book deve essere curato nei minimi dettagli, e per questo affidarsi a un fotografo esperto è non solo una scelta preferibile, ma una necessità. Come un Buon Book Fotografico può Cambiare la tua Carriera Hai mai considerato quanto possa essere potente un ottimo book fotografico nel modo in cui vieni percepito? Un’immagine può aprire o chiudere una porta. Per un casting director o un agente, il Book Fotografico Attori rappresenta spesso la prima connessione con te. Quando un book è ben realizzato: - Trasmette Fiducia: Foto curate e professionalmente realizzate suggeriscono che sei serio riguardo alla tua carriera e che investi in te stesso. - Mette in Luce il Tuo Talento: Un fotografo esperto saprà catturare i tuoi tratti unici e metterli in primo piano. - Aumenta la Tua Visibilità: Con immagini che catturano l'attenzione, il tuo book può distinguerti in mezzo a decine, se non centinaia, di candidati. Basta una foto forte per lasciarti ricordare nel momento giusto. Al contrario, un book mediocre potrebbe far perdere tempo prezioso e opportunità, allontanandoti proprio da quei progetti che vorresti conquistare. Un book fotografico non parla solo di stile estetico: è la rappresentazione visiva di tutto ciò che puoi essere. Quando è fatto con cura e attenzione, può diventare l’arma più potente nel tuo arsenale creativo.
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Servizi Fotografici Professionali: Cosa Offriamo
Quando si tratta di creare immagini di alta qualità, l'attenzione ai dettagli fa la differenza. I nostri servizi fotografici professionali non si limitano a offrire semplici scatti: trasformiamo ogni sessione in un’esperienza unica, capace di rappresentare il meglio di te come artista, attore o attrice. Prenotazione del tuo Book Fotografico Professionale Vuoi prenotare il tuo book fotografico professionale, ma non sai da dove iniziare? Non c’è nulla di più semplice! Offriamo un processo di prenotazione rapido ed efficace per garantire che, già dalla prima comunicazione, ogni dettaglio venga curato. Che tu abbia bisogno di un servizio in studio o in esterna, il nostro obiettivo è rendere tutto il più fluido possibile. Non perdere l'opportunità di fare il primo passo verso il tuo successo! Prenota ora il tuo servizio fotografico professionale e valorizza il tuo talento con immagini che parlano di te! Offerte e Prezzi Competitivi Fotografare la tua immagine per un portfolio professionale non deve necessariamente essere proibitivo. Abbiamo creato un listino trasparente e competitivo, arricchito da offerte esclusive pensate per aiutarti a ottenere il massimo risultato senza superare il tuo budget. Inoltre, le nostre promozioni ti permettono di accedere a servizi di alta qualità a condizioni davvero vantaggiose. Approfitta subito delle nostre offerte. BOOK PRO 319€ Catturiamo la tua essenza, eleviamo la tua carriera. Un book fotografico professionale per attori valorizza il tuo talento, catturando espressioni uniche e dettagli che ti distinguono, per farti notare nel mondo del cinema e del teatro. BOOK ENTRY 249€ Il tuo primo passo nel mondo dello spettacolo, con qualità accessibile. Il Book Fotografico Entry per attori: un servizio essenziale, accessibile e di qualità per chi desidera iniziare la propria carriera, con scatti professionali che valorizzano il tuo talento e la tua immagine. Post-Produzione e Fotoritocco Professionale Le foto raccontano chi sei, ma a volte necessitano di un tocco finale per brillare. La post-produzione e il fotoritocco professionale non servono solo a correggere difetti o perfezionare l’immagine, bensì a conferire profondità e forza visiva. Utilizzando strumenti all’avanguardia e anni d’esperienza, garantiamo che ogni immagine rifletta la qualità e l’espressività che meritano. Tutti i dettagli su come lavoriamo li trovi qui: Post-Produzione e Servizi Fotografici Milano. Ogni dettaglio, dal primo click all'ultima finitura digitale, è studiato per aiutarti a emergere e a far risaltare la tua unicità. Sei pronto a dare il via al tuo percorso con un servizio fotografico professionale su misura?
Scelta del Fotografo: Cosa Considerare
Trovare il fotografo ideale per il tuo Book Fotografico Attori è una decisione cruciale. Non tutti i fotografi possono soddisfare le esigenze di attori, attrici e artisti. Serve un professionista che comprenda le necessità del settore, che sappia catturare l'essenza di chi sei e metterla in risalto attraverso scatti unici. Esperienza del Fotografo: L'importanza dell'esperienza nel settore cinematografico e teatrale L'esperienza è il primo aspetto da valutare. Un fotografo che ha lavorato con attori e attrici conosce l'importanza di catturare un'espressività autentica e convincente. Non si tratta solo di scattare fotografie di qualità, ma di rappresentare ciò che un regista o produttore desidera percepire. Cosa distingue un fotografo esperto? - Conoscenza delle dinamiche del settore: Il mondo artistico ha regole e bisogni ben precisi. - Esperienza specifica con ritratti per artisti: Ogni scatto trasmette carattere e versatilità. - Capacità di mettere a proprio agio i soggetti: Per catturare emozioni autentiche. Vuoi affidarti a un professionista con una vasta esperienza? Esplora Fotografo Milano: L’esperienza racchiusa in una foto. Attrezzatura e Tecniche Utilizzate: Descrivere le attrezzature fotografiche e le tecniche di scatto utilizzate Un fotografo professionista si distingue anche per l'equipaggiamento e le tecniche che usa. La qualità dell’attrezzatura può fare la differenza nei dettagli, nei colori e persino nell’illuminazione. Ecco alcune caratteristiche essenziali: - Fotocamere di alta gamma: Per scatti nitidi e di altissima risoluzione. - Illuminazione professionale: Fondamentale per esaltare i tratti del viso e creare l’atmosfera perfetta. - Tecniche avanzate di composizione e inquadratura: Per risaltare il soggetto e creare immagini accattivanti. Per approfondire l'attrezzatura necessaria per scatti perfetti, visita La Giusta Attrezzatura: Elementi Essenziali per Fotografie. Decidere a chi affidarsi è una scelta che influenzerà il tuo percorso. Scegli un fotografo che sia all’altezza delle tue aspirazioni.
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Conclusioni e Passi Successivi
La creazione di un book fotografico professionale è un passo fondamentale per consolidare il tuo percorso artistico. Attraverso immagini di qualità che riflettano il tuo carisma, stai scegliendo di investire nella comunicazione del tuo talento in modo autentico ed efficace. Contattaci per Maggiori Informazioni Se stai pensando di realizzare il tuo book fotografico o hai bisogno di informazioni, siamo qui per aiutarti. Contattaci per un preventivo personalizzato e scopri le soluzioni che possiamo offrire per far risaltare la tua immagine. Non aspettare, ogni dettaglio del tuo progetto può essere pianificato insieme. Per ulteriori informazioni su come iniziare, visita subito Servizi Fotografici a Milano per Professionisti e Imprese. Il nostro team è pronto a supportarti in ogni fase del processo!
Conclusione
Un book fotografico attori di alta qualità non è soltanto un insieme di immagini, ma una vera opportunità. Comunica chi sei, il tuo talento e il tuo potenziale, catturando l'attenzione di chi conta. L'importanza di affidarti a un fotografo professionista non può essere sottovalutata. Se stai considerando di iniziare questo percorso, scopri come ottenere il miglior supporto possibile per la tua carriera visitando Book Fotografico per Aspiranti Attori. Ogni scatto è un passo verso il successo. Read the full article
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pinkmoode · 4 months ago
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Chic Finds da PinkMood: la tua boutique di riferimento a Posillipo, Napoli
Situate nell'affascinante quartiere Posillipo di Napoli, le boutique di abbigliamento femminile sono diventate un paradiso per gli amanti della moda alla ricerca di pezzi unici, eleganti e di alta qualità. Tra queste, una boutique si distingue per la sua squisita collezione e l'esperienza di acquisto personalizzata: PinkMood. Questa boutique incarna l'essenza della vivace scena della moda di Napoli, offrendo una selezione curata di abbigliamento che riflette sia le tendenze moderne che l'eleganza classica.
Da PinkMood, i clienti possono trovare una vasta gamma di abbigliamento che soddisfa vari stili e occasioni. Che tu stia cercando un outfit chic per una serata fuori, un abbigliamento casual per un brunch del fine settimana o qualcosa di sofisticato per un evento formale, PinkMood ha qualcosa per tutti. La boutique è orgogliosa di reperire pezzi che non sono solo alla moda ma anche comodi, assicurando che le donne si sentano sicure di sé in qualsiasi cosa scelgano di indossare.
Uno degli articoli di spicco disponibili da PinkMood è il reggiseno Pink Amulet. Questo pezzo unico è progettato per fornire sia supporto che stile, rendendolo un must nel guardaroba di ogni donna. Il reggiseno Pink Amulet presenta dettagli intricati e tessuti lussuosi, assicurando che sia tanto bello quanto funzionale. La sua versatilità consente di indossarlo sotto vari abiti, rendendolo una scelta perfetta per l'uso quotidiano o per le occasioni speciali.
L'attenzione ai dettagli sia negli abiti che negli accessori di PinkMood riflette l'impegno della boutique per la qualità e lo stile. Il personale cordiale e competente è sempre a disposizione per aiutare con consigli di stile, aiutando i clienti a trovare i pezzi perfetti per soddisfare i loro gusti e le loro esigenze individuali. Questo tocco personale distingue PinkMood dalle grandi catene di vendita al dettaglio, promuovendo un senso di comunità tra la sua clientela.
Oltre alla sua straordinaria collezione di abbigliamento, PinkMood si concentra anche sulla promozione di artigiani e designer locali, esponendo pezzi unici che non sono disponibili nei principali negozi di moda. Questa dedizione al supporto dei talenti locali non solo arricchisce l'esperienza di acquisto, ma aggiunge anche un tocco distintivo all'offerta della boutique.
In conclusione, se ti trovi a Posillipo, Napoli, e stai cercando una boutique di abbigliamento femminile che combini stile, qualità e servizio personalizzato, PinkMood è la destinazione da visitare. Non dimenticare di dare un'occhiata al reggiseno Pink Amulet mentre sei lì; è un mix perfetto di bellezza e praticità che ogni donna merita nel suo guardaroba. Che tu stia rinnovando il tuo guardaroba o cercando il regalo ideale, PinkMood ha quello che fa per te!
Per maggiori informazioni:-
Boutique abbigliamento donna Posillipo Napoli
Pink Amulet Bra
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arcobalenomondovionlus · 6 months ago
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La Polo: Un Pilastro dell’Abbigliamento Sportivo e del Casual Elegante
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Le Origini della Maglia Polo
Le radici della maglia polo affondano nella cultura sportiva dell’India coloniale, dove gli ufficiali inglesi scoprirono e adottarono il gioco del polo. Questo sport, già praticato in Persia, Tibet e Cina, fu introdotto in India dai conquistatori musulmani nel XIII secolo. Gli ufficiali britannici, affascinati da questa attività, iniziarono a praticarla con passione, fondando nel 1859 il primo Polo Club, seguito da quello di Calcutta nei primi anni Sessanta dell’Ottocento. Durante le partite, indossavano maglie leggere, perfette per le esigenze del gioco e ideali per le condizioni climatiche indiane.
Il diffondersi delle attività sportive tra nobiltà e borghesia europea alla fine del XIX secolo stimolò la creazione di capi di abbigliamento sportivo adeguati. La maglia polo si inserì perfettamente in questo contesto, diventando un capo essenziale non solo per il polo, ma anche per altre discipline che richiedevano un abbigliamento pratico e comodo. La sua leggerezza e la capacità di assorbire il sudore la resero particolarmente adatta a sport come il tennis e il golf.
L’Introduzione della Polo nel Tennis
Il tennis, uno sport che all’inizio del XX secolo veniva giocato con abiti molto formali, subì una rivoluzione stilistica grazie al tennista francese René Lacoste. Nel 1926, Lacoste disegnò una nuova maglietta, chiamata “jersey petit piqué”, ispirata proprio alla maglia utilizzata dai giocatori di polo. Questo capo, con il suo colletto e i suoi bottoni, era un’innovazione rispetto agli abiti ingombranti e scomodi indossati fino ad allora sui campi da tennis.
Lacoste introdusse una maglia che non solo migliorava la libertà di movimento, ma che si affermò rapidamente come standard per l’abbigliamento sportivo. L’idea di Lacoste di applicare un piccolo coccodrillo sulla maglietta – un simbolo che oggi è sinonimo di eleganza sportiva – rese la polo ancora più riconoscibile e desiderabile. Con la fondazione dell’azienda Chemise Lacoste nel 1933, la maglia polo divenne un fenomeno globale, conquistando sia il mondo dello sport che quello della moda.
L’Evoluzione della Polo: Dallo Sport all’Uso Informale
Il termine “polo” originariamente significava “palla” (dal tibetano “pula”), ma presto venne associato all’indumento indossato dai giocatori di questo sport. A fine Ottocento, i giocatori di polo cominciarono a preferire maglie con colletto e bottoni, per evitare che i colletti si sollevassero durante il gioco. Questa innovazione stilistica fu notata da John Brooks, che la introdusse nella produzione delle camicie “button-down”, ancora oggi un classico nell’abbigliamento sportivo e casual.
Negli anni Cinquanta, il termine polo si estese a tutte le magliette utilizzate nel tennis, consolidandosi come un capo di riferimento. Nel 1972, Ralph Lauren lanciò la sua linea di moda chiamata “Polo”, consacrando definitivamente la maglia polo come un’icona di stile, sia sui campi da gioco che nelle occasioni informali.
L’azienda argentina La Martina, fondata nel 1985, ha contribuito ulteriormente alla diffusione della maglia polo, producendo non solo selle e stivali, ma anche magliette per le squadre di polo. Le maglie Replica, fedeli riproduzioni delle maglie indossate dai giocatori, sono oggi molto popolari per il loro design accattivante e i dettagli curati, inclusi loghi e numeri ricamati.
La Polo Oggi: Un Capo Versatile e di Tendenza
Oggi, la maglia polo è un elemento chiave dell’abbigliamento sportivo e casual in tutto il mondo. Grazie alla sua capacità di combinare stile e praticità, la polo è ampiamente utilizzata in contesti dove non è richiesto un abbigliamento formale, ma dove un look completamente casual potrebbe risultare inappropriato. La versatilità della polo, disponibile in versioni a manica corta o lunga, la rende una scelta ideale per chi cerca un compromesso tra eleganza e comfort.
La polo continua a essere un capo fondamentale nell’abbigliamento sportivo, apprezzata non solo per la sua storia e tradizione, ma anche per la sua capacità di adattarsi alle esigenze moderne. Che sia indossata sul campo da golf, durante una partita di tennis, o semplicemente per un’uscita informale, la maglia polo rimane una scelta di stile senza tempo, capace di attraversare decenni senza mai passare di moda.
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reginapignatti · 9 months ago
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Trendy collections by REGINA PIGNATTI Porto Blue Shirt
This dark blue cotton sports shirt with an extremely silky touch is not only a good choice but also a real MUST-HAVE in your wardrobe. The two colors underline the perfect look, dark blue at the top and white and blue stripes at the bottom. This shirt pairs easily with jeans, skirts and trousers.
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kaosalbano1 · 10 months ago
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Elevare lo stile: Scoprite il fascino degli stivaletti e delle scarpe con plateau Jeffrey Campbell
Nel mondo della moda in continua evoluzione, alcuni pezzi si distinguono per il loro mix unico di stile, comfort e audacia. Tra questi, le calzature di Jeffrey Campbell si sono ritagliate un posto di rilievo, affascinando gli appassionati di moda e i trend setter. Oggi approfondiamo il fascino distintivo degli stivaletti e delle scarpe con plateau Jeffrey Campbell, due proposte iconiche che promettono di elevare qualsiasi ensemble con un tocco di eleganza d'avanguardia.
La quintessenza del cool: Stivaletti Jeffrey Campbell
Il cuore della collezione Jeffrey Campbell è lo stivaletto Jeffrey Campbell, che testimonia l'impegno del marchio per l'artigianalità e il design innovativo. Questi stivali dicono qualcosa di voi, non sono solo scarpe. Con i loro modelli versatili, che spaziano da eleganti finiture in pelle a design audaci e impreziositi, questi stivali offrono qualcosa per ogni appassionato di moda. La loro particolarità risiede nella capacità di fondere senza soluzione di continuità silhouette classiche e rivisitazioni moderne, rendendoli perfetti sia per l'abbigliamento casual da giorno che per gli abiti da sera più raffinati.
Un gradino sopra: Scarpe con plateau Jeffrey Campbell
Altrettanto convincenti sono le scarpe con plateau di Jeffrey Campbell, che rappresentano un'audace dichiarazione di stile e sicurezza. Queste scarpe con plateau non sono adatte ai deboli di cuore, ma sono pensate per chi ha il coraggio di distinguersi. Con le loro suole esagerate e i loro design innovativi, queste scarpe aggiungono un'immediata altezza e una dose di drammaticità a qualsiasi look. Abbinate a un abito minimalista per far brillare le scarpe o a pezzi d'avanguardia per un ensemble completamente eclettico, le scarpe con plateau di Jeffrey Campbell sono l'epitome delle calzature di tendenza.
La versatilità incontra lo stile
Uno degli aspetti notevoli delle calzature Jeffrey Campbell è la loro versatilità. Sia gli stivaletti che le scarpe con plateau possono passare senza sforzo da una stagione all'altra e da un ambiente all'altro. Gli stivaletti, con la loro struttura resistente e il loro fascino senza tempo, possono essere indossati dalle giornate frizzanti dell'autunno alle serate fredde dell'inverno. Le scarpe con plateau, invece, sono le compagne perfette per la primavera e l'estate, in quanto aggiungono leggerezza e un tocco giocoso al guardaroba delle stagioni più calde.
Alla moda ma senza tempo
Oltre che per il loro fascino estetico, gli stivaletti e le scarpe con plateau di Jeffrey Campbell sono rinomati per la loro qualità e il loro comfort. Realizzati con attenzione ai dettagli e con materiali di prima qualità, questi pezzi non sono solo all'avanguardia, ma anche resistenti e progettati per durare nel tempo. Questo mix di stile e praticità fa sì che rimangano un punto fermo negli armadi delle amanti della moda per gli anni a venire.
Conclusione
Per chi desidera infondere alla propria collezione di calzature il fascino unico di Jeffrey Campbell, una destinazione spicca: kaosalbano.com. Questo sito web è un tesoro per gli appassionati di moda e offre un'ampia gamma degli ultimi stivaletti e scarpe con plateau di Jeffrey Campbell. Grazie alla facilità di navigazione e alle descrizioni dettagliate dei prodotti, kaosalbano.com semplifica la ricerca del prossimo pezzo forte che promette di trasformare il vostro stile.
Mentre navighiamo nel variegato panorama della moda, il fascino duraturo degli stivaletti e delle scarpe con plateau di Jeffrey Campbell rimane un faro per chi è alla ricerca di individualità e raffinatezza. Esplorate oggi stesso kaosalbano.com ed entrate in un mondo in cui lo stile non conosce limiti.
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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L'eleganza anni '50: un'epoca di stile senza tempo
L'eleganza anni '50 rappresenta un'epoca iconica nella storia della moda, un periodo di rinascita e di ottimismo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le donne desideravano sentirsi belle e femminili, e la moda rispose a questa esigenza con abiti raffinati e sensuali. La silhouette a clessidra era la quintessenza dell'eleganza anni '50. Vita sottile, gonne ampie e svasate e corpetti sottolineati da scollature a cuore o a V creavano una figura sinuosa e femminile. I tessuti utilizzati erano spesso pregiati, come il raso, il taffettà e il velluto. I colori erano vivaci e allegri, con una predilezione per il rosso, il rosa, il giallo e il blu. Tra gli abiti più iconici del decennio ricordiamo: - L'abito a corolla: un capospalla senza tempo, reso celebre da Audrey Hepburn nel film "Colazione da Tiffany". - La gonna a ruota: un modello voluminoso e divertente, perfetto per ballare il rock and roll. - Il tailleur con gonna a matita: un look elegante e sofisticato per l'ufficio. Oltre agli abiti, anche gli accessori giocavano un ruolo fondamentale nell'eleganza anni '50. - Cappelli: larghi a tesa oppure a cloche, decorati con piume o fiori. - Guanti: bianchi o colorati, in pelle o in pizzo. - Scarpe: décolleté con tacco alto o ballerine per un look più casual. L'eleganza anni '50 non era solo una questione di moda, ma anche di stile di vita. Le donne si prendevano cura di sé con attenzione, dedicando tempo alla loro bellezza e al loro portamento. L'eleganza anni '50 continua ad ispirare le donne di oggi. Molti stilisti si rifanno a questo periodo per creare abiti moderni e sensuali, che reinterpretano i classici in chiave contemporanea. Eleganza anni '50: fascino e ispirazione L'eleganza anni '50 è un'epoca di stile senza tempo che continua ad affascinare e ispirare. Se vuoi sentirti femminile e sofisticata, non esitare a ricreare questo look iconico. Oltre all'abbigliamento, l'eleganza anni '50 si distingueva anche per: - Un'acconciatura impeccabile: capelli raccolti in chignon o in morbide onde, spesso decorati con fermagli o nastri. - Un trucco raffinato: occhi enfatizzati con eyeliner e mascara, labbra rosso fuoco o rosa tenue. - Un portamento elegante: la donna anni '50 era consapevole del suo corpo e si muoveva con grazia e sicurezza. Foto di Angie Agostino da Pixabay Read the full article
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samisabbadini · 1 year ago
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Sami Sabbadini Skirts
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Website: https://www.samisabbadini.com/
Address: Milan, Italy
Sami Sabbadini è un brand esclusivamente made in Italy, specializzato in gonne per donne e bambine. Offre una linea pret-a-porter con tessuti personalizzati e una linea su misura per eventi speciali, inclusi modelli per taglie curvy. La collezione è visionabile a Milano su appuntamento.
Sami Sabbadini is an exclusive Italian brand specializing in skirts for women and girls. The brand stands out for its unique designs, high-quality fabrics, and personalized luxury experience. With a focus on elegance and attention to detail, Sami Sabbadini offers a range of skirts suitable for various occasions, from casual gatherings to exclusive events.
Facebook: https://www.facebook.com/onsamitable.skirt.79
Instagram: https://www.instagram.com/samisabbadini_skirts/
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wdonnait · 1 year ago
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Gli stivali di tendenza nell'autunno inverno 2023/2024
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/gli-stivali-di-tendenza-nellautunno-inverno-2023-2024/116925?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=116925
Gli stivali di tendenza nell'autunno inverno 2023/2024
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Come ogni anno, quando arriva il periodo freddo sono gli stivali a dominare la scena e a diventare il must-have della stagione. Oltre a essere pratici e funzionali, femminili e molto glam, rappresentano il passe-partout perfetto per ogni occasione, sia nel quotidiano che per gli eventi più eleganti e formali.
Dagli extra long ed extra large agli stivali chaps o a ghette, dagli anfibi ai bikers fino ai texani: vediamo insieme le tendenze autunno/inverno 2023/2024 in fatto di stivali che accompagneranno la stagione, completando al meglio ogni genere di look.
Anfibi, un’icona 90s reinterpretata in chiave contemporanea
Nati dalla cultura del punk e del grunge, negli anni gli stivali anfibi sono diventati simbolo di stile contemporaneo senza stagione e modello iconico che non può mancare nel guardaroba femminile. Nell’autunno/inverno 2023/2024, gli anfibi sono ancora una volta protagonisti, con brand che li hanno rivisitati e arricchiti, come Liu Jo che propone una nuova collezione di anfibi donna con declinazioni fashion ed elementi décor: anfibi con foulard, plissé, strass, paillettes, maxi rouches, lacci a contrasto ecc.
La pelle rimane il materiale top per gli anfibi, con una new entry molto fashion: la vernice glitterata.
Cuissardes, gli stivali alti sopra il ginocchio
Stivale iconico già dagli anni ’60, i cuissardes alti fino a metà coscia sono rimasti sempre in voga, riconquistando designer, direttori creativi e passerelle internazionali stagione dopo stagione. In questo autunno/inverno 2023/2024, questi saranno morbidi e arricciati e con il tacco, perfetti per slanciare la silhouette di chi li indossa e per celebrare la femminilità.
I modelli più sensuali in circolazione sono ideali soprattutto con mini-dress, abiti aderenti e gonne corte, ma possono essere indossati anche su leggings e jeans skinny.
I colori della stagione saranno nero e marrone, con la sfumatura cammello che sarà il vero cult, mentre i materiali che andranno per la maggiore saranno la pelle, il camoscio e i tessuti elasticizzati.
Texani, i cowboy boots che hanno conquistato la moda
Un evergreen intramontabile che in questo autunno/inverno 2023/2024 torna in versioni originali e colorate per look casual da giorno, ma anche più glam per la sera, è rappresentato dagli stivali texani, che assumono linee semplici e pulite e diventano l’accessorio ideale da abbinare con i jeans, le gonne, i leggins e i maglioni oversize.
In pelle lavorata, scamosciati o in suede, con o senza frange o in colorazioni eccentriche e allegre, i cowboy boots cavalcano nuovamente le tendenze della moda, con una novità: gli ankle boots, stivali texani con punta allungata e sottile e tacco ricurvo che arrivano poco sopra la caviglia.
Stivali a calza in maglia tricot
I classici calzettoni in lana diventano stivali da indossare, con o senza tacco, proprio come fossero calze, per un look cozy che sta facendo impazzire anche le star. Si tratta di stivali in lana lavorata a maglia dalla suola in pelle sottilissima, ideali in abbinamento con vestiti e maglioni caldi o, per renderli estremamente chic, con un dress di seta e pizzo.
Beatles, gli stivali Chelsea un po’ vintage e un po’ londinesi
Chiudiamo con gli stivaletti Beatles, simbolo delle rock band e dello street style degli anni ‘60. Nella stagione invernale 2023/2024, questo modello torna in versione più contemporanea per dare al proprio look un mood urban chic. Senza lacci, in pelle o camoscio, nei classici colori nero e marrone o in versione bicolor, si piazzano di diritto tra i must-have di questa stagione.
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