#a linea verde
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omarfor-orchestra · 11 months ago
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Possiamo far fare tutto a Valentina Romani per favore
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segretecose · 11 months ago
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non my pussy tastes like pepsi cola su rai 1
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pupuseriazag · 10 months ago
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Asi quedo el parcial aquel que les dije, en resumen la manera de juego es que tenes que usar dos dados de 4 y uno de 20.
Empezas usando nomas uno de 4 pa moverte y si caes en "sobrevivir" o "intentar ser feliz" tiras los dos de 4 con desventaja. (Igualmente, la tirada de 20 en esas casillas tiene que ser con desventaja)
Tambien, dependiendo del numero que tengas tenes que tirar el de 20 para ver si "completas" la "mision". Solo podes tirar una vez cada vez que pises una casilla.
Y al final no importa cuantas hayas completado porque termino llorando de todos modos 👍
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majortom84 · 8 months ago
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Un buen guerrero no vuelve la vista atras.
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pier-carlo-universe · 16 days ago
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Nuove Linee di Trasporto Pubblico nel Tortonese: Sicurezza e Dignità per i Lavoratori Logistici. Recensione a cura di Alessandria today
La collaborazione tra istituzioni e aziende porta all’introduzione di tre nuove linee di trasporto pubblico a Tortona, garantendo un servizio sicuro e inclusivo per i lavoratori del polo logistico.
La collaborazione tra istituzioni e aziende porta all’introduzione di tre nuove linee di trasporto pubblico a Tortona, garantendo un servizio sicuro e inclusivo per i lavoratori del polo logistico. Dallo scorso 4 novembre, la comunità di Tortona può contare su tre nuove linee di trasporto pubblico, progettate per migliorare l’accessibilità e la sicurezza dei lavoratori dell’area logistica tra…
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brunopino · 1 year ago
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Su Rai Uno torna "Linea Verde Sentieri". Le prime due puntate di sabato 1 luglio dedicate a Puglia e Calabria
Da sabato 1 luglio torna il programma, realizzato con la collaborazione del Cai, che vede Lino Zani, Margherita Granbassi e Gian Luca Gasca andare alla scoperta dei sentieri della nostra penisola. Per cinque settimane andranno in onda dieci puntate, due ogni sabato. Si inizia con Puglia e Calabria. Milano, 30 giugno 2023Da sabato 1 luglio torna su Rai 1 “Linea Verde Sentieri”, il programma che…
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karinanails69 · 2 years ago
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#ilikekn69 #uñas #gelish #pestañas #cejas #uñasacrilicas #guadalajara #zapopan #KarinaNails69 #KN69 #nails #jalisco #mexico #sinfiltro #frances #beige #verde #neon #lineas #manoalzada #manos #marzo (en Karina Nails 69) https://www.instagram.com/p/CpVFNAnuKDh/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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falcemartello · 27 days ago
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L'uomo e le alluvioni. In seguito alle catastrofiche inondazioni del 1957, a Valencia hanno intrapreso significativi cambiamenti infrastrutturali, reindirizzando il fiume Turia verso un nuovo corso a sud della città (indicato dalla linea verde).
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Tuttavia, l'espansione urbana degli ultimi decenni si è concentrata lungo questo nuovo corso. Le vittime dell'inondazione si sono avute nelle zone cerchiate in giallo. L'uomo è responsabile delle decisioni di pianificazione urbana, non la CO2. La CO2 oggi è a 420ppm, nel '57 era 310ppm.
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donaruz · 6 months ago
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24 MAGGIO 1961 nasceva ILARIA ALPI
"Era una giovane donna, forte e determinata, battagliera e femminista convinta".
"Soffriva di vertigini e temeva il vuoto, ma si era scelta un lavoro in cui l'elicottero è uno dei cosiddetti ferri del mestiere, aveva una autentica fobia del vuoto, una vera e proprio chefobia ma volava con tranquillità almeno apparente".
"Era una giornalista coraggiosa con la mente in Europa ed il cuore in Africa"
P.s. Così l'ha descritta sua madre.
Si diplomò al Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma.
Grazie anche all'ottima conoscenza delle lingue (arabo, francese e inglese) ottenne le prime collaborazioni giornalistiche dal Cairo per conto di Paese Sera e de l'Unità.
Successivamente vinse una borsa di studio per essere assunta alla Rai.
Ilaria Alpi giunse per la prima volta in Somalia nel dicembre 1992 per seguire, come inviata del TG3, la missione di pace Restore Hope, coordinata e promossa dalle Nazioni Unite per porre fine alla guerra civile scoppiata nel 1991, dopo la caduta di Siad Barre. Alla missione prese parte anche l'Italia, superando in tal modo le riserve dell'inviato speciale per la Somalia, Robert B. Oakley, legate agli ambigui rapporti che il governo italiano aveva intrattenuto con Barre nel corso degli anni ottanta.
Le inchieste della giornalista si sarebbero poi soffermate su un possibile traffico di armi e di rifiuti tossici che avrebbero visto, tra l'altro, la complicità dei servizi segreti italiani e di alte istituzioni italiane: Alpi avrebbe infatti scoperto un traffico internazionale di rifiuti tossici prodotti nei Paesi industrializzati e dislocati in alcuni paesi africani in cambio di tangenti e di armi scambiate coi gruppi politici locali. Nel novembre precedente l'assassinio della giornalista era stato ucciso, sempre in Somalia e in circostanze misteriose, il sottufficiale del SISMI Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano.
Alpi e Hrovatin furono uccisi in prossimità dell'ambasciata italiana a Mogadiscio, a pochi metri dall'hotel Hamana, nel quartiere Shibis; in particolare, in corrispondenza dell'incrocio tra via Alto Giuba e corso Somalia (nota anche come strada Jamhuriyada, corso Repubblica).
La giornalista e il suo operatore erano di ritorno da Bosaso, città del nord della Somalia: qui Ilaria Alpi aveva avuto modo di intervistare il cosiddetto sultano di Bosaso, Abdullahi Moussa Bogor, che riferì di stretti rapporti intrattenuti da alcuni funzionari italiani con il governo di Siad Barre, verso la fine degli anni ottanta. La giornalista salì poi a bordo di alcuni pescherecci, ormeggiati presso la banchina del porto di Bosaso, sospettati di essere al centro di traffici illeciti di rifiuti e di armi: si trattava di navi che inizialmente facevano capo ad una società di diritto pubblico somalo e che, dopo la caduta di Barre, erano illegittimamente divenute di proprietà personale di un imprenditore italo-somalo. Tornati a Mogadiscio, Alpi e Hrovatin non trovarono il loro autista personale, mentre si presentò Ali Abdi, che li accompagnò all'hotel Sahafi, vicino all'aeroporto, e poi all'hotel Hamana, nelle vicinanze del quale avvenne il duplice delitto. A bordo del mezzo si trovava altresì Nur Aden, con funzioni di scorta armata.
Sulla scena del crimine arrivarono subito dopo gli unici altri due giornalisti italiani presenti a Mogadiscio, Giovanni Porzio e Gabriella Simoni. Una troupe americana (un freelance che lavorava per un network americano) arrivò mentre i colleghi italiani spostavano i corpi dall'auto in cui erano stati uccisi a quella di un imprenditore italiano con cui successivamente vennero portati al Porto vecchio. Una troupe della Svizzera italiana si trovava invece all'Hotel Sahafi (dall'altra parte della linea verde) e filmò su richiesta di Gabriella Simoni - perché ci fosse un documento video - le stanze di Miran e Ilaria e gli oggetti che vennero raccolti.[6]
Ilaria Alpi venne sepolta nel Cimitero Flaminio di Roma.
La madre, Luciana Riccardi Alpi, (1933 - 12 giugno 2018) ha intrapreso, fin dal primo processo, una battaglia per cercare la verità e far cadere ogni sorta di depistaggio sull’omicidio della figlia.
Noi siamo quelli che credono ancora a queste emozioni
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pettirosso1959 · 3 months ago
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RUBARE IL FUTURO ALL'UMANITA' PRIVANDOLA DI ACCIAIO ED ENERGIA ELETTRICA
L'industria siderurgica è stata una pietra miliare dello sviluppo industriale e la sua evoluzione è una testimonianza dell'ingegno umano e del progresso tecnologico.
Nel corso dei decenni, i continui miglioramenti nella tecnologia degli altiforni, nel controllo dei processi e nel recupero di energia hanno portato a significativi guadagni in termini di produttività ed efficienza energetica.
La Cina continua a dominare la capacità produttiva e le esportazioni, con giganti del settore come Baowu Group in prima linea. Altri importanti produttori di acciaio includono la giapponese Nippon Steel & Sumitomo Metal Corp., l'indiana Tata Steel, la sudcoreana POSCO e l'europea ArcelorMittal.
Le acciaierie integrate di oggi sono meraviglie dell'ingegneria, in grado di produrre milioni di tonnellate all'anno con notevole efficienza. Gli altiforni più performanti possono raggiungere efficienze energetiche fino al 70%, valori che sembravano irraggiungibili solo pochi decenni fa.
L'acciaio è essenziale nella società moderna, in quanto ci fornisce la materia prima essenziale per ogni attività svolta dall'uomo; dalle industrie e relative macchine, fino alle infrastrutture strategiche, tutto è acciaio. Dal 2001, la produzione globale di acciaio grezzo è raddoppiata e la domanda continuerà ad aumentare nei prossimi decenni.
E come l'energia elettrica, anche l'acciaio entra nel mirino degli ambientalisti e della loro pretesa di "decarbonizzare" il settore attraverso l'utilizzo dell'idrogeno in luogo del carbone di cokeria.
Il carbone è essenziale, perché permette di ottenere il duplice vantaggio di procedere all'ossidoriduzione della materia prima (con formazione di CO e CO2, entrambe utilizzate per produrre energia termica ed elettrica utile ai processi di produzione dell'acciaio grezzo), ma anche per produrre acciai di elevata qualità da sottoporre a processi termochimici atti a migliorarne/esaltarne specifiche qualità meccaniche/termiche/chimiche.
La pretesa ambientalista di produrre l'acciaio dalla materia prima attraverso l'utilizzo dell'idrogeno espone il mercato ad un duplice pericolo. Il primo, l'eccessivo uso di energia elettrica, sia per trattare il minerale, sia per produrre idrogeno; i costi della materia sarebbero esposti ad un incremento esponenziale.
Il secondo pericolo, non meno grave, è la nota fragilità dell'acciaio in presenza di idrogeno incluso nella matrice cristallina, che ne altera in modo irrimediabile le caratteristiche chimiche e meccaniche. Note come "fiocchi di idrogeno" costituiscono discontinuità del reticolo, con maggiore fragilità e minore resistenza meccanica all'invecchiamento.
Il passaggio alla produzione di acciaio a idrogeno rischia di vanificare un secolo di progressi nella produzione efficiente. I costi elevati, le sfide tecnologiche e la limitata scalabilità dei processi basati sull'idrogeno sono garantiti per renderlo meno redditizio rispetto alla produzione di acciaio basata sul carbone.
Stime prudenti suggeriscono che la produzione di acciaio a base di idrogeno potrebbe essere del 20-30% più costosa rispetto ai metodi tradizionali. Questo differenziale di costo non è banale in un settore con margini ristretti e un'intensa concorrenza globale.
L'aumento dei costi si ripercuoterebbe sull'economia, colpendo l'edilizia, la produzione automobilistica e innumerevoli altri settori che si affidano all'acciaio a prezzi accessibili.
Rystad Energy afferma che l'acciaio "verde" può essere reso competitivo solo imponendo pesanti tasse sull'acciaio a base di carbone o assegnando enormi sussidi ai produttori di acciaio.
Inoltre, l'idrogeno prodotto attraverso l'elettrolisi è ad alta intensità energetica. Produrre abbastanza per soddisfare le esigenze dell'industria siderurgica richiederebbe una massiccia espansione della capacità di energia rinnovabile, ben oltre le attuali proiezioni.
Sebbene esistano progetti pilota di idrogeno verde, non è stato dimostrato su scala industriale. Al contrario, uno dei vantaggi più significativi della produzione di acciaio a base di carbone è la sua capacità di operare su larga scala.
I moderni altiforni possono produrre fino a 400 tonnellate di acciaio all'ora, funzionando ininterrottamente per anni tra i periodi di manutenzione più importanti. Questa scala di produzione è fondamentale per soddisfare la domanda globale di acciaio, che nel 2021 si è attestata a 1,95 miliardi di tonnellate e si prevede che crescerà, al netto delle considerazioni sulla qualità finale del prodotto. Un diverso modo di rubare il futuro all'umanità dopo averlo fatto privandola dell'accesso all'energia elettrica a basso costo ed affidabile.
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omarfor-orchestra · 7 months ago
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Voglio Bigmama a condurmi pure la discussione della tesi magistrale
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greensknny · 5 months ago
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Meu segredo pra emagrecer é simplesmente esse:
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1- O café da manhã cheio de proteína e um chazinho sem açúcar + exercícios me deixam com muita pouca fome ao longo do dia
2- Também como uma barrinha de proteína por dia, geralmente de tarde ou de noite, ao invés de comer uma sobremesa que não vai acrescentar nada kk
3- Iogurte grego light é elite, tanto puro quanto misturado com frutas
4- Não como massas de jeito nenhum, são bem raras as vezes que eu me dou essa liberdade kkk e também não gosto muito
5- Não uso óleo, manteiga ou margarina, e quando uso, peso direitinho pra ser só o suficiente
6- Eu não como arroz, a não ser em comidas asiáticas, que são safe pra mim, tipo sushi e mochi (o mesmo vale pra macarrão japonês), frutos do mar me salvam MUITO
7- Não gosto muito de doces, mas gosto de sorvete, mochi (que tem baixa kcal), macaron (que é difícil de achar algum realmente bom no Brasil kkk) e chocolate eu compro daquele Linea 0 açúcar e uma barrinha de 30g dura 5 dias comigo
8- Eu sou MUITO controlada com doces, então fica muito fácil recusar quando oferecem. Sobre o sorvete, procuro o menos calórico possível, tipo frozen yogurt + pedacinhos de morango como topping, que eu sou apaixonada desde criança
9- Como eu disse, evito MUITO comer arroz. Não como pão, salsicha, mortadela, molhos muito gordurosos etc
10- Agora meus queridinhos: frutos do mar, frango, carne moída, salada, verduras, frutas, sucos totalmente sem açúcar e suco verde (coloco um pouquinho de azeite na salada quando ela já tá pronta, senão iam ser só kcals vazias de pura gordura)
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mezzopieno-news · 5 months ago
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IN ECUADOR SCONFITTA LA SICCITÀ GRAZIE ALL’ANTICA ECOIDROLOGIA INDIGENA
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Catacocha, una piccola città nel sud dell’Ecuador, ha risolto il problema della siccità utilizzando un antico sistema di raccolta dell’acqua piovana di epoca Palta, gli indigeni dell’era preincaica. Situata in una provincia arida con piogge limitate ai mesi di gennaio e febbraio, negli anni recenti Catacocha ha affrontato ulteriori difficoltà a causa dei cambiamenti climatici. La svolta è avvenuta grazie a Galo Ramón, uno storico locale, che ha riscoperto e implementato questo sistema idrico tradizionale.
Nel 2005 la comunità ha ricreato il sistema di lagune artificiali sul Cerro Pisaca, imitando le 250 lagune che i Palta costruirono oltre mille anni fa. Questo metodo ha permesso di stoccare l’acqua piovana, garantendo risorse idriche sufficienti per agricoltura e allevamento per tutto l’anno. Ramón ha scoperto il sistema indigeno durante una ricerca su documenti del 1680 riguardanti una disputa fondiaria tra Coyana e Catacocha. Le lagune dei Palta, descritte in questi documenti, sfruttavano la permeabilità del terreno e la “linea del verde” visibile nei periodi secchi per individuare le falde acquifere. La Fundación Comunidec, guidata da Ramón, ha aiutato la comunità a riabilitare le due lagune principali e a costruirne altre 248 in cinque anni. Queste lagune non solo raccolgono l’acqua piovana ma la gestiscono attraverso piccoli muri di contenimento per ricaricare le falde acquifere.
Il successo del sistema ha portato l’UNESCO a includere l’area nella lista dei siti dimostrativi di ecoidrologia nel 2018, evidenziando la capacità delle lagune più vicine al Cerro Pisaca di stoccare fino a 182.482 metri cubi di acqua.
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Fonte: Fundacion Comunidec; Unesco; Mongobay; foto di Pexels
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neroegiallo · 3 months ago
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A volte scrivo poesie
Tra il caldo e il gelo
quasi si intravede il verde
una sottilissima linea di speranza.
E di nuovo via, veloce
tra le ali indaco, nel profondo cobalto,
blu luminoso!
Ti rapisce l'anima, la mente si perde nell'effimera
noia.
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inufaiya · 2 years ago
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Bolitas
Todos están hechos bolitas XD
Si alguien se preguntan quienes son la linea de pequeñas bolitas (Los niños puff que dibujo siempre, son los 8 niños que llegan a las manos del matrimonio (Galacta y Galem) y Dedede y deciden criarlos.
Los grisesitos con ojos rojos, son los gemelos Solaris y Selene, la lila de ojos verdes es Boreal, quien va detras con sus colores azul claro y ojos amarillos es Orion, el rojo y amarillo es Sirius, le sigue Sakura (naranja y lila), Jade (verde y naranja) y Leo (amarillo y naranja), la ultima puff nacio como un año despues y se llama Ambar (No cabe decir quienes son sus padres ¿verdad?)
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mucillo · 4 days ago
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"Io che sono nata sul mare"
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Io che sono nata sul mare a volte penso che il mare è anche dentro di noi, il suo rumore è il nostro respiro, il suo profumo è l’effluvio dei nostri pensieri, le sue onde sono le nostre inquietudini, i suoi fondali sono il profondo del nostro cuore, l’orizzonte è il perderci nell’infinito delle nostre solitudini. Solo noi che ci siamo nati sappiamo cos’è questa liquida distesa che ci affascina! Mi fermo a volte a guardare, specialmente d’inverno e mi sento leggera, l’assenza di ostacoli rilassa lo sguardo che segue il monocolore dell’acqua, indugia sulla linea dell’orizzonte e poi altalena su e giù tra l’onda e le nuvole, gustando quei colori sfumati e tenui tra il rosa e l’azzurro, che galleggiano quasi sul pelo dell’acqua al tramonto. A volte è l’acqua che sfuma ed io cerco di strappare con la mente la bellezza di certe tonalità di verde che si intersecano con l’azzurro e il grigio e si adornano di piccole onde bianche simili a colombelle che si dondolano lievi sulla superficie. Poi lo sguardo si ritrae indugiando sul nero merletto della scogliera di pietra lavica e nella sua durezza si scontra con la realtà che brontola alle mie spalle. Bevo un sorso d’acqua alla fontanella e poi mi incammino lentamente, si accendono già le prime luci e stranamente provo un senso di paura per il lento spegnersi di quella magia ingoiata dalla notte, ma che ritorna ogni giorno puntuale per calarsi ogni volta nei nostri cuori, come un amante affascinante e sensuale.
(Il mondo di Macdelice di Maria Cavallaro)
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