#Violenza sulle donne
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Per una volta, senza scannarvi, qual è il vostro parere a riguardo?
Lo avreste fatto diversamente questo “slogan”?
#violenza sulle donne#riflessioni#frasi#pensieri#frasi sui muri#frasi tumblr#frasi italiane#frasi musica#domande#tumblr italia#le migliori frasi#citazioni
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Stop violence...🖤❤️
@femmenoir-red
-emozioninoired 23*08*23
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Forse la mia sarà un'opinione impopolare. Parlando di violenza sulle donne nessuno è più d'accordo di me riguardo l'eliminarla, tuttavia - purtroppo - molto spesso sono le donne stesse a non voler essere salvate dai loro carnefici. Perché la prima volta, capita. La seconda è un errore. La terza, o donna, è colpa tua. Perché se lo ha fatto la prima e anche la seconda volta, sei stata tu a dargli la possibilità di farlo la terza. Per un milione di motivi, ma sei tu che non lo hai fermato. E so di cosa parlo, perché sono riuscita a togliere mia madre dalle mani di mio padre soltanto dopo che la sua demenza era arrivata ad uno stadio tale che non si rendeva quasi più conto di dove fosse (e lui, la bestia, anche in quelle condizioni continuava a metterle le mani addosso, potendosi ancor più giustificare con un "Ma non sa dove va, sarà caduta, avrà sbattuto..."). Prima non è mai stato possibile portarla via, nonostante ci avessimo provato tutti. Perché lei - donna affermata, istruita, economicamente più che indipendente e con un ruolo di rilievo in ambito lavorativo - non voleva. E quello di mia madre non è il solo caso di cui sono e sono stata direttamente testimone. Per cui le donne vanno difese, protette, aiutate e supportate, ma devono più di ogni altra cosa, prima di ogni altra cosa, imparare ad aiutarsi da sole.
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Scompare una donna bellissima, porta in grembo il suo bambino di sette mesi. Gli ultimi giorni per lei sono stati difficili, ha scoperto la vita parallela del padre di suo figlio, dell’uomo accanto al quale dorme. Pare avere portato via da casa 500 euro in contanti, il bancomat e il passaporto. Le donne non hanno dubbi su come sia andata davvero ma sperano. Noi donne viviamo così, mute, rassegnate e spaventate, in attesa di sapere chi sarà la prossima di noi. Anche quando si parla di allontanamento volontario e qualcuno ipotizza abbia lasciato l’Italia, noi donne continuiamo a non avere dubbi. “Magari voleva sparire per riflettere”… qualcuno dice…Magari fosse andata così ma così non è andata, le donne sapevano, anche se speravano. Di femminicidio non si parla mai abbastanza. Alla famiglia Tramontano il nostro abbraccio e speriamo un po’ di silenzio, a Giulia e al suo bambino le nostre lacrime, le nostre preghiere e una carezza. Non doveva andare così, non doveva andare di nuovo così.
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Uomini, ragazzi, gente di sesso maschile, vi prego non scrivete post del tipo "non siamo tutti così." Noi lo sappiamo che generalizzare fa schifo, come quando lo fanno su di noi dicendo che siamo troie soltanto perché indossiamo una gonna. Lo sappiamo perché lo viviamo anche noi. Vi prego, soltanto, in questo momento di estremo dolore, di capirci, di capire che dopo 105 femminicidi non possiamo fare a meno di essere incazzate, frustrate, stanche, a pezzi. Piuttosto che scrivere che non siete tutti così, scrivete che vi dispiace e che proverete a cambiare questo maschilismo inculcato nella nostra società, perché C'È. C'è quando ci fischiate per strada, quando fate la battutina, quando abbiamo paura di tornare da sole la sera, quando volete conquistarci per fare a gara, quando ci guardate come un corpo senza anima. Un corpo e basta. Vi prego di insegnare ai vostri figli ed ai vostri amici come si ama, non come si uccide. E soprattutto parlatene, come stiamo facendo noi. Quattro post su cinque sono di ragazze. Vi prego, anche se non vi dovrei pregare perché è la base di un comportamento civile.
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Buongiorno in particolar modo a Noi Donne, per ricordarci, oggi più che mai, che non siamo sole. 👠
1522 questo è il Numero da tenere costantemente bene a mente per ricevere subito un Supporto concreto.
BASTA VIOLENZA SULLE DONNE.
@elenascrive
#25 novembre#giornata internazionale contro la violenza sulle donne#violenza sulle donne#non sei sola#1522#violenza#donna#donne#basta
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La 42enne romana violentata da un marocchino pochi giorni fa, in pieno giorno, in un sottopasso in zona Porta Pia, ha dichiarato di essere rimasta disgustata dal disinteresse della gente che passava nei paraggi, nonostante le sue urla e le sue richieste d'aiuto.
E sì che di tempo ce n'è pur stato, per intervenite, in quanto l'assalitore l'ha praticamente afferrata per strada, per poi trascinarla a forza in un sottopasso dove ha potuto fare i porci comodi suoi.
Purtroppo, la donna ha perfettamente ragione.
Ma deve comprendere che oggi , per la situazione politica che si è venuta a creare in Italia, NESSUNO PUO' più alzare un solo dito nei confronti di questi animali, altrimenti la sua vita è completamente finita, rovinata, ad opera di qualche giudice marxista di cui l'Italia e Roma, in particolare, è totalmente infestata.
Oggi infatti siamo ridotti al paradosso ideologico che, in una nazione dove c'è un governo di presunta destra, è in realtà la sinistra, dappertutto, a dettar legge SU COME NON SI MANTIENE l'ordine per le vie.
Trent'anni fa un atto del genere non si sarebbe mai potuto verificare.
Un po' perché i marocchini vivevano in Marocco, e non a Roma.
E un po' perché, in ogni caso, CHIUNQUE avesse tentato un atto del genere in pieno giorno sarebbe stato letteralmente linciato sul posto dai passanti, pensionate incluse, armate di borsette e ombrelli.
Oggi il cittadino italiano, laddove non troppo impegnato a guardare chi fotte chi in Temptation Island , o a farsi le pippe mentali con i Pacchi, DEVE ESSERE MESSO DI FRONTE AD UNA SCELTA.
Una scelta semplice.
VIVERE rivendicando la propria dignità e la propria superiorità nei confronti di queste bestie, o MORIRE da pecora nel proprio stesso paese per mano dei barbari invasori.
VIVERE non significa solo AGIRE, mettendo a rischio e a repentaglio il proprio futuro, vivendo da carcerato il resto dei propri giorni abbandonando la propria famiglia.
MA PRETENDERE da questo governo di insulsi traditori, debosciati ed effeminati, DI RIPULIRE LE STRADE DALLA FECCIA.
Costi quel che costi, fosse anche una guerra civile con i comunisti , inclusi i giudici che stanno dalla loro parte, oppure il rischio di CARCERAZIONE di chi ci governa.
Cazzi loro, sapevano a cosa andavano incontro quando si sono candidati e quel che c'era da fare e a che prezzo, quale scotto, quali gli avversari nei tribunali, oltre che nelle strade.
VIVERE , in poche parole, significa PRETENDERE.
A meno che non vogliamo farci giustizia da soli, nottetempo, armati e coi passamontagna in faccia.
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Quei bravi ragazzi.
Ragazzi d'oro e d'argento,
di buona famiglia o no,
che non farebbero mai del male.
Un pò gelosi, ma le mani mai!
È solo un'altra tragedia, narrata come un romanzo. E che come ogni romanzo che ha a che fare con noi, sa risparmiarci la sorpresa finale. Ma non sa risparmiare un'altra di noi.
Ella Marciello
Non è normale che sia ormai normale pensare che il finale di questa storia fosse già scritto ancor prima di saperlo.
#frasi#citazioni#frasi libri#citazioni di vita#frasi di vita#citazioni libri#amore#frasi belle#citazioni belle#frasi del giorno#dolore#frasi dolore#citazioni dolore#soffrire#citazioni sofferenza#frasi sofferenza#frasi italiane#citazioni italiane#violenza#violenza sulle donne#giulia cecchettin#citazione del giorno#frase del giorno
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Stop violence...💔
-emozioni
@femmenoir-red
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Cara Giulia, stavolta un po’ ci speravo che finisse diversamente, che potessi tornare dalla tua famiglia sana e salva e potessi laurearti. Con qualche trauma psicologico forse, ma che potessi farlo.
Cara Giulia, ti capisco se sei andata all’ultimo appuntamento. Sono stata anche io così ingenua qualche anno fa, tanto da pensare “ma sì, cosa vuoi che succeda, una litigata e via.”
Cara Giulia, quella sera ha aspettato che camminando in un posto più isolato io fossi abbastanza vulnerabile da potermi saltare addosso. E non sapendo come o dove scappare, l’ho lasciato fare e ho finto di starci.
Cara Giulia, l’ho assecondato finché ho potuto. L’ho portato a casa mia perché mi sentivo più sicura lì. Poi si è interrotto, ha preso le sue cose e se ne è andato, dicendomi che non si aspettava le cose finissero così, avrei dovuto resistere, essere meno puttana, così era tutto troppo soft.
Cara Giulia, quella sera sono rimasta pietrificata. Mi sono chiesta più volte se avessi resistito cosa sarebbe successo. Se sarei stata ancora qua a raccontarlo.
Cara Giulia, ogni volta che leggo di una ragazza ammazzata dal proprio ex fidanzato dopo l’ultimo appuntamento mi si gela il sangue. Perché avrei potuto essere io quella ragazza e molte volte mi rivedo in voi.
Cara Giulia, mi rivedo molto in te. Ho la tua stessa età, nelle foto mi somigli molto e anche io sto per laurearmi e mai come in questi giorni mi sembrava che fosse scomparsa una persona che conoscevo anche se non conoscevo neppure il tuo nome prima di apprendere della tua scomparsa.
Cara Giulia, tra pochi giorni è il 25 Novembre. Sarà un 25 Novembre con un’altra donna in meno. Con centinaia di donne in meno. Ma tu non dovevi essere tra quelle statistiche.
Cara Giulia, non dovevi lasciare questo mondo così presto, con ancora una vita e dei sogni da vivere.
Cara Giulia, spero adesso tu possa trovare in cielo la tua mamma e almeno avere il suo conforto. E sapere anche che adesso non vi dividerà più nessuno.
Cara Giulia, spero di laurearmi presto. E che la mia laurea sia un po’ anche la tua.
❤️
#stopallaviolenzasulledonne#25 novembre#violenza sulle donne#stop alla violenza#giulia cecchettin#giulia#caragiulia#losapevamotutte
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L’importanza di un nome
Credo che le parole e il loro uso siano importanti, ragion per cui se è giusto riferirsi a Totti, Burioni, Sinner o Panatta o altri chiamandoli per cognome allora è giusto chiamare Carola Rackete e non “Carola” (meglio ancora “comandante Carola Rackete”), Paola Egonu solo Egonu e non “Paola” perché non è tua sorella o tua cugina.
Per lo stesso motivo non trovo giusto chiamare semplicemente “Giulia” la vittima dell’ennesimo femminicidio Giulia Cecchettin.
Penso sia una forma di rispetto necessaria prima di tutto nei confronti di tutte le donne e poi, ovviamente, di una vittima.
So che mi illudo perché in questo Paese qualcuno ha trovato il modo di aggredire la sorella Elena Cecchettin perché indossava una maglia con un pentacolo satanista e qualche idiota ha perfino trovato attraverso acrobazie dialettiche il modo di insinuare che sia in qualche modo coinvolta nell’omicidio, non si sa bene come. Figurarsi se questi capiscono il rispetto.
E spero anche che i vari giornalisti la smettano di farci sapere della vita in carcere del suo assassino, perché non dovrebbe fregare un cazzo a nessuno. A me sicuramente no.
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Arrestato Filippo Turetta in Germania eppure quanti sono ancora semplicemente dormienti e a piede libero. Servono misure di risoluzione immediate per quella che è ormai un’emergenza sociale. Non è inasprire le pene ma educare e fronteggiare un modus vivendi tanto arcaico quanto malato. Vi allego questo post scritto da un uomo, non so chi sia l’autore ma fa riflettere. Se trovate la fonte per favore informatemi che pubblico il suo nome. Grazie.
Un abbraccio a tutte le famiglie coinvolte.
#giulia cecchettin#frasi forza#tumblr#resilienza#amarsi#coraggio#frasi tumblr#violenza#violenza sulle donne#patriarcato#stop#respect#tiziana cerra#rinascita#rivoluzione#risveglio#donna#donne#violenza di genere#paura#si deve fare#cambiare#famiglia#famiglie#scuole#educazione#ikigai#saggezza#basta#stop it
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If tomorrow it's my turn, I wanna be the last one.
Tonight I sat down to journal but the rage I'm feeling doesn't allow me to leave those words on a piece of paper that I'll be the only one to read. I need to share this with you, in hopes of a better future.
This post is different from my usuals, it's nothing I've done before so I'm going to put trigger warnings before you continue reading.
TW: toxic relationship, d3ath, kidnapping, femicide
If you're uncomfortable reading about these topics, I kindly ask you to stop here.
It won't be coherent, it's been a hurtful week.
This isn't fiction. This is real life.
This is a story that has been all over medias in Italy for the last week.
The narrative that media (newspapers, tv news, social medias) is perpetrating is a pretty fabricated fantasy, a mirror of a patriarchal society that views women as objects, pretty, little things to be possessed, devalued of any quality or importance. We're dolls to be toyed with instead of human beings. It's a disgusting reality that we wake up everyday to and we're tired. We're fuming with a deep rooted rage that will shake this world to the ground.
Because this isn't a story of 2 young, ex lovers running away together like they want us to believe.
It's a story about Giulia, a 22 years old young woman with a brilliant future ahead waiting for her, that was brutally attacked by her ex boyfriend, kidnapped and killed.
"The good guy who would ever hurt a fly". Oh yes, he wouldn't a fly, but he did hurt a woman. A good guy doesn't profess her love for you then beat you to a pulp to drag you into his car when you try to escape. A good guy doesn't control you, a good guy isn't possessive of you to the point it becomes stalking.
None of it is love.
None of it is a good guy.
For a week we've been keeping that fickle of hope alive, that little flame resisting even after all the horrors we know women suffer at the ends of men believing they're entitled to them, like a property they paid for.
However, us women as a collective knew the truth in our hearts already, no matter how hard we tried to pray for a better outcome. She wasn't coming back. Because we've seen thousands of Giulias before her. She's the 105th victim of femicide in Italy from the beginning this year.
105.
Giulia was every single one of us girls and women. She was young, she was brilliant-she was supposed to graduate uni that same day she disappeared. She had a life ahead, full of dreams to be turned reality. She was loved deeply.
Using the past tense is a failure of our society because Giulia was supposed to be with us on this Earth to this day and many more going forward.
Her spirit will live on forever, never forgotten.
We'll burn everything for her, in her name and in the names of the other women whose lives were taken away too soon.
We'll burn everything until our world won't start to change.
I'll leave a poem down below from activist Cristina Torres Caceres that is being used a lot right now to remember Giulia and to light the fire in our raging, bleeding hearts.
Read about her, spread her name and keep her memory alive.
Giulia is us and we're Giulia.
Rest in power.
If tomorrow it's my turn, mom, if tomorrow I don't come back, destroy everything. If tomorrow it's my turn, I want to be the last one.
english source italian source
#italy#giulia cecchettin#violenza di genere#violenza sulle donne#violence against women#stop violence#femicide#femminicidio#nonunadimeno#ni una menos#italia#crime
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