#Tribolo
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La "Nature" marbre de Niccolo Pericoli dit Tribolo commandée pour FRançois Ier (circa 1529) dans "Rotonde" sur le parcours de l'exposition "La Mode sous le Second Empire" au Château de Fontainebleau, juillet 2023.
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Allegory of the city of Fiesole and a Satyr, Niccolò Tribolo, 1538-50 (left) 1549 (right)
#bargello museum#niccolò tribolo#fiesole#allegory#satyr#16th century#art history#art#italian art#aesthethic#rinascimento#scupture
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Looks a lot like the Ephesian Artemis
TRIBOLO, Niccolò The Goddess of Nature c. 1529 Marble Musée National du Château, Fontainebleau
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BOLOGNA: INCONTRO SULLX PRIGIONIERX PALESTINESI
Diffondiamo:
Domenica 25 febbraio "INCONTRO SULLX PRIGIONIERX PALESTINESI. Forme di lotta e resistenza tra ieri e oggi dentro e fuori le carceri israeliane."
Alle 16 allo spazio di documentazione anarchico Il Tribolo in via Donato Creti 69/2 a Bologna.
BOLOGNA: MEETING ON PALESTINIAN PRISONERS
We spread:
Sunday 25 February "MEETING ON PALESTINIAN PRISONERS. Forms of struggle and resistance between yesterday and today inside and outside Israeli prisons."
At 4pm at the anarchist documentation space Il Tribolo in via Donato Creti 69/2 in Bologna.
@antifainternational @anarchistmemecollective @radicalgraff @left-reminders @kropotkindersurprise
#bologna#february 25#february 2024#161#1312#organise#antifa#antifascist#activism#signal boost#signal b00st#signal boooooost#class war#free palestine#freepalastine🇵����#palestine#free gaza#gaza strip#gaza genocide#gazaunderattack#gaza#israel#israhell#free all oppressed peoples#antifaschistische aktion#anarchism#anarchist#anarchocommunism#anarchopunk#anarcho syndicalism
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The Holy Family with the Infant Saint John the Baptist
Artist: Bacchiacca (Italian, 1494 - 1557)
Genre: Religious Art
Francesco d'Ubertino Verdi, called Bachiacca. He is also known as Francesco Ubertini, il Bacchiacca. He was an Italian painter of the Renaissance whose work is characteristic of the Florentine Mannerist style.
Bachiacca was born and baptized in Florence on 1 March 1494 and died there on 5 October 1557
Bachiacca belonged to a family of at least five, and possibly as many as eight artists. His father Ubertino di Bartolomeo (ca. 1446/7-1505) was a goldsmith, his older brother Bartolomeo d'Ubertino Verdi (aka Baccio 1484-c.1526/9) was a painter, and his younger brother Antonio d'Ubertino Verdi (1499–1572)—who also called himself Bachiacca—was both an embroiderer and painter. Francesco's son Carlo di Francesco Verdi (-1569) painted and Antonio's son Bartolomeo d'Antonio Verdi (aka Baccino -1600) worked as an embroiderer. This latter generation probably continued to produce paintings and embroideries after Bachiacca's death and until the Verdi family extinguished about the year 1600.
Bachiacca apprenticed in Perugino's Florentine studio, and by 1515 began to collaborate with Andrea del Sarto, Jacopo Pontormo and Francesco Granacci on the decoration of cassone (chest), spalliera (wainscot), and other painted furnishings for the bedroom of Pierfrancesco Borgherini and Margherita Acciauoli. In 1523, he again participated with Andrea del Sarto, Franciabigio and Pontormo in the decoration of the antechamber of Giovanni Benintendi. While he established a reputation as a painter of predellas and small cabinet pictures, he eventually expanded his output to include large altarpieces, such as the Beheading of St. John the Baptist, now in Berlin.
In 1540, Bachiacca became an artist at the court of Duke Cosimo I de' Medici (reg. 1537-1574) and Duchess Eleanor of Toledo. In this capacity, Bachiacca was a colleague and peer of the most important Florentine artists of the age, including Pontormo, Bronzino, Francesco Salviati, Tribolo, Benvenuto Cellini, Baccio Bandinelli, and his in-law, the sculptor Giovanni Battista del Tasso.
Bachiacca's first major commission was to paint the walls and ceiling of the duke's private study with plants, animals and a landscape, which remain an important testimony of Cosimo's interest in botany and the natural sciences.
#bacchiacca#italian artist#religious art#holy family#christ child#john the baptist#joseph#mary#christianity
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Boboli com'era (Seconda Parte)
Il grande ampliamento verso Porta Romana: tra storia e curiosità di Salvina Pizzuoli Il giardino di Boboli in una pianta del XVIII secolo Al primo impianto su progetto del Tribolo seguiranno le sistemazioni seicentesche a partire dal 1612 e il grande ampliamento verso Porta Romana, avvenuto sotto Cosimo II in base al progetto di Giulio e Alfonso Parigi: lo caratterizzano la creazione dei…
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La Stanza Segreta e quella misteriosa scritta
Nella cosiddetta Stanza Segreta, al di sotto della Sagrestia Nuova, non ci sono solo disegni miei e altri minori attribuiti al Tribolo ma anche scritte e numeri. Lo sapevate? Sedetevi comodi che vi racconto anche questa particolarità per filo e per segno. Come vi ho detto già in altre occasioni, la Stanza Segreta è un ambiente lungo 10, 5 metri per 2,65 metri di larghezza mentre la volta a…
#antonietta bandelloni#art#arte#artinfluencer#bellezza#capolavoro#drawing#english#Firenze#inartwetrust#love#masterpiece#Michelangelo Buonarroti#rinascimento#scultura#Stanza Segreta#storytelling
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Bologna, Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno a cura di Lorenzo Balbi con l'assistenza curatoriale di Giulia Pezzoli
Bologna, Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno A cura di Lorenzo Balbi con l'assistenza curatoriale di Giulia Pezzoli Il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna inaugura la programmazione espositiva della Project Room per l'anno 2024 con la mostra Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno, a cura di Lorenzo Balbi, visibile dal 26 gennaio al 26 maggio 2024. L'inaugurazione si svolge oggi giovedì 25 gennaio alle h 18.00 nell'ambito di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera. L'esposizione propone un dialogo inedito tra Properzia de' Rossi (Bologna, 1490 circa – 1530), considerata la prima donna scultrice nella storia dell'arte nonché unica donna ad avere una biografia all'interno delle Vite di Giorgio Vasari, e Lynda Benglis (Lake Charles, Louisiana, 1941), considerata una delle più importanti e irriverenti scultrici viventi. Appartenenti a epoche e culture lontane tra loro, le due artiste, entrambe virtuose del medium scultoreo, sono accomunate dall'ambizione di affermare la propria individualità creativa in contesti ostili o difficilmente accessibili alle donne. Properzia de' Rossi sfida i limiti dell'epoca in cui vive attraverso la sua stessa presenza di artista in un contesto prettamente maschile, quello del prestigioso cantiere bolognese di San Petronio, in cui lavorano, impegnati nelle sculture in marmo dei portali della facciata, celebri artisti quali Niccolò Tribolo, Alfonso Lombardi, Girolamo da Treviso e Amico Aspertini. Secondo Vasari, de' Rossi sostiene l'immane sforzo fisico della tecnica scultorea animata dal desiderio di fama e dalla volontà di estirpare all'universo maschile il "vanto della superiorità", seppur "per mezzo del marito" avrebbe chiesto ai "fabbricieri della basilica" una parte di quel lavoro. Il Vasari, inoltre, sottolinea il manifestarsi dell'indole irriverente della donna nella formella marmorea da lei realizzata, raffigurante l'episodio biblico di Giuseppe e la moglie di Putifarre: l'opera, che racconta un amore adulterino, sarebbe, secondo il critico d'arte, manifesto dell'"ardentissima passione" che la scultrice nutre nei confronti del suo amante e che sfoga nell'arte. Nell'ottica di Vasari, dunque, l'attività artistica di Properzia de' Rossi è ridimensionata dall'intervento di due uomini: il marito, come intercessore per l'ottenimento del suo lavoro, e l'amante, come fonte d'ispirazione per la sua arte. Come Properzia de' Rossi, Lynda Benglis, a cinque secoli di distanza dall'artista bolognese, opera fin dai suoi esordi una rivoluzione sfidando i limiti sociali e, di pari passo, quelli della materia attraverso il suo gesto artistico. Americana di origini greche, Benglis inizia la sua carriera negli anni Sessanta opponendosi con opere estrose e colorate alla geometria e al dogmatismo del movimento artistico del Minimalismo, i cui maggiori suoi rappresentanti, come Donald Judd e Robert Morris, sono di sesso maschile. Dai versamenti di lattice pigmentato, dal quale prendono vita dipinti aderenti al pavimento, ai materiali sperimentali scelti, che mutano la loro natura nel tempo, tutto concorre ad alimentare il gesto con il quale Benglis plasma opere in fieri che sfidano l'immutevolezza e la staticità tipiche dei manufatti artistici scultorei. Anche nel caso delle opere esposte al MAMbo, le brillanti sfumature cromatiche non seguono la traiettoria canonica dell'utilizzo del marmo bianco nell'arte contemporanea - come, ad esempio, nel caso di Sol LeWitt - ampliando così le possibilità di espressione della tecnica che si traducono in un patrimonio visivo ricco e profondo. La sua sperimentazione con il colore nel contesto della scultura in marmo si sposa alla volontà di preservare elementi storici, basti pensare all'influenza dell'arte greca e del Barocco, con l'obiettivo di scardinare i confini temporali dell'arte. Le opere di Benglis conservano una traccia antropomorfa, catturata attraverso un preciso gesto e momento definito dall'artista "the frozen gesture", e producono una nuova chiave interpretativa rivoluzionaria dell'arte scultorea mettendo in scena un fitto dialogo tra passato e presente. Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno presenta dalla produzione artistica dell'artista bolognese lo stemma nobiliare della famiglia Grassi con aquila bicipite, in filigrana d'argento con noccioli di frutta intagliati, proveniente dal Museo Civico Medievale di Bologna e appositamente restaurato per questa occasione espositiva, e una riproduzione in 3D della formella in marmo, prodotta anch'essa per la mostra, rappresentante l'episodio biblico di Giuseppe e la moglie di Putifarre, realizzata per il portale della Basilica di San Petronio e conservata all'interno del suo Museo diocesano. Quest'ultima è un duplicato di fedele accuratezza, estremamente utile in caso di perdita dell'opera originale, che rende fruibile presso il MAMbo una scultura impossibile da spostare dalla sua collocazione originale. La suddetta riproduzione in 3D rappresenta un'azione concreta di valorizzazione del patrimonio culturale affidato alla tecnologia digitale, impiegata perlopiù nella conservazione e nel restauro dei beni artistici. Sia lo stemma nobiliare della famiglia Grassi che la formella in marmo realizzata per la Basilica di San Petronio sono descritte e attribuite da Vasari a Properzia de' Rossi nelle Vite, primo testo critico di storia dell'arte a sua volta presente in mostra attraverso le due preziose edizioni del 1568 conservate presso la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna. Dalla produzione artistica di Lynda Benglis, l'esposizione presenta sette sculture in marmo, realizzate dal 2015 al 2021, provenienti da Thomas Brambilla Gallery di Bergamo e da collezioni private ubicate nell'area metropolitana di Bologna. Queste ultime, oltre a valorizzare il territorio emiliano, rappresentano per il pubblico un'imperdibile occasione di fruizione. La mostra Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno, nata dalla collaborazione tra Settore Musei Civici Bologna, Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna e Arcidiocesi di Bologna, rappresenta un esempio virtuoso di strategia culturale che mira a creare progetti condivisi per creare nuove e affascinanti narrazioni diacroniche sulla storia culturale della città. L'esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale in edizione bilingue italiano / inglese, con testi di Lorenzo Balbi, Vera Fortunati, Irene Graziani, David J. Getsy ed Eloisa Morra. In appendice sono inoltre presenti contributi tematici di Elisa Rebellato sull'edizione delle Vite di Vasari in mostra, Matteo Fabbri sulla riproduzione 3D del bassorilievo Giuseppe e la moglie di Putifarre di Properzia de' Rossi e Simone di Virgilio sul restauro dello stemma gentilizio della famiglia Grassi di Properzia de' Rossi. Completano il volume le vedute di allestimento della mostra e ulteriori immagini a corredo dei testi. Si ringraziano per i generosi prestiti la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna, il Museo Civico Medievale di Bologna, Thomas Brambilla Gallery di Bergamo, Collezione SOF:ART, Collezione privata Stefano Angelini, unitamente ai prestatori che hanno preferito rimanere anonimi. Un particolare ringraziamento al Museo della Basilica di San Petronio di Bologna. SCHEDA TECNICA Mostra - Lynda Benglis e Properzia de' Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno A cura di - Lorenzo Balbi Promossa da - Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna Sede - MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna - Via Don Minzoni 14 | Bologna Periodo di apertura - 26 gennaio – 26 maggio 2024 Inaugurazione - Giovedì 25 gennaio 2024 h 18.00 Orari di apertura - Martedì e mercoledì h 14.00 -19.00 - Giovedì h 14.00 – 20.00 - Venerdì, sabato, domenica e festivi h 10.00 – 19.00 - Chiuso lunedì non festivi Orari di apertura straordinari in occasione di ART CITY Bologna 2024 - Giovedì 1 febbraio h 10.00 – 20.00 - Venerdì 2 febbraio h 10.00 – 20.00 - Sabato 3 febbraio h 10.00 – 23.00 - Domenica 4 febbraio h 10.00 – 20.00 Ingresso - Intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito possessori Card Cultura e nei giorni di ART CITY Bologna 2024 (1 – 4 febbraio) Informazioni - MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna - Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna - Tel. +39 051 6496611 - link - [email protected] - Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna - Instagram: @mambobologna - X: @MAMboBologna - YouTube: MAMbo channel Settore Musei Civici Bologna - Facebook: Musei Civici Bologna - Instagram: @bolognamusei - X: @bolognamusei... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Indovinello per elettricisti
Trova il filo che non è stato attaccato al suo posto.
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Niccolò Tribolo - The Goddess of Nature (1529)
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Tribolo (Tribulus terrestris L., Zygophyllaceae)
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Faith, Attributed to Niccolò Tribolo, early 16th century, Minneapolis Institute of Art: Decorative Arts, Textiles and Sculpture
Free standing figure, modeled in the round, with a rich brown patination. Size: 12 x 3 5/8 x 3 1/2 in. (30.48 x 9.21 x 8.89 cm) Medium: Bronze
https://collections.artsmia.org/art/1406/
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TRIBOLO. Concentration maximale.
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Tribolo - Potente afrodisiaco, aumenta il livello di testosterone, aumenta la potenza sessuale e il livello di energia sessuale.
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Alfa Romeo Giulia y Stelvio 2023 renovados con luces Matrix LED, indicadores digitales y acabado Competizione (+Imágenes) https://gossipvehiculo.com/2022/10/27/alfa-romeo-giulia-y-stelvio-2023-renovados-con-luces-matrix-led-indicadores-digitales-y-acabado-competizione-imagenes/?feed_id=57782&_unique_id=635afc82e43d1
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L'Estasi nella Sagrestia Nuova che rischia di trasformare in pietra il visitatore
Era il 1545 quando il Tribolo iniziò a sovrintendere ai lavori della Sagrestia Nuova e per i viaggiatori e gli artisti fu molto più semplice aver accesso a quel luogo ricco di miei capolavori. Io oramai ero a Roma da undici anni non sarei più tornato a Firenze se non da morto. La Sagrestia Nuova divenne tappa ambita per tutti coloro che arrivavano in Italia per conoscere e studiare l’arte…
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#antonietta bandelloin#artblogger#arte#artinfluencer#bellezza#capolavoro#english#florence#life#Michelangelo Buonarroti#rinascimento#Sagrestia nuova#scultura
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