#Sonia Bergamasco
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#movies#polls#like a cat on a highway#come un gatto in tangenziale#2010s movies#riccardo milani#paola cortellesi#antonio albanese#sonia bergamasco#requested#have you seen this movie poll
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LIKE A CAT ON A HIGHWAY 2 (COME UN GATTO IN TANGENZIALE - RITORNO A COCCIA DI MORTO, 2021)
#come un gatto in tangenziale#like a cat on a highway#dailyworldcinema#italiansedit#italianstream#italian tag#daniellecamp#cinematv#cinemapix#bbelcher#paola cortellesi#sonia bergamasco#luca argentero#just 2 moms cheering for the local priest during a football match#comunque un giorno mi farò un set con tutte le magliette della Cortellesi di 'sti 2 film#myedit
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"LA VITA ACCANTO", lezione di Cinema e incontro con il regista Marco Tullio Giordana e le attrici Beatrice Barison e Sonia Bergamasco
LA VITA ACCANTOLezione di Cinema e incontro con il regista Marco Tullio Giordanae le attrici Beatrice Barison e Sonia Bergamasco Domenica 25 agosto in Anteo Palazzo del Cinema e in AriAnteo Fabbrica del Vapore Domenica 25 agosto, Anteo ospiterà la proiezione dell’ultimo film di Marco Tullio Giordana, Fuori Concorso al 77° Festival di Locarno, alla presenza del regista e delle protagoniste in…
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Going to Naples and Sorrento - on an Italian opera trail.
Watching Mount Vesuvius from Sorrento, across the Bay of Naples, I thought of Pliny the Younger (born 61 AD), as you do, who wrote a detailed description of the catastrophic eruption of the volcano (79 AD) that killed his uncle, the great Roman naturalist, Pliny the Elder, who sailed into the disaster because he was interested in the science of volcanoes. Pliny the younger watched the destruction…
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#Anja Kampe#caruso#Caruso cocktail#caruso restaurant#Enrico Caruso#Farinelli#Fidelio#Fidelios prisoners&039;. chorus#Galleria Umberto I Naples#Gambrinus Restaurant Naples#Gerusalemme liberata by Tasso#Giovanni Battista Rubini#Handel&039;s Lascia ch&039;io pianga#Handel&039;s Rinaldo#Italian holidays#Italy#Joyce DiDonato#naples#opera#Peter Sieffert#San Carlo Opera House#Sonia Bergamasco#sorrento#Surriento#tasso#tenors#torna a surriento#Torquato Tasso#Zubin Mehta
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Here’s my new review in IMDb about Grazie Ragazzi by Riccardo Milani, which is an excellent movie, which balances the humor and drama with a touch of realism.
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L’amica geniale 4, episodi 1 e 2: un inizio all'altezza delle aspettative
Laura Bispuri dirige la stagione finale della serie tratta dalla tetralogia di Elena Ferrante. Protagoniste Alba Rohrwacher e Irene Maiorino.
L'avevamo lasciata a guardarsi nello specchio del bagno di un aereo Lenù, con il passaggio di testimone tra Margherita Mazzucco e Alba Rohrwacher. La ritroviamo di spalle con un lungo e leggero abito verde dirigersi nella hall di un albergo per chiamare l'Italia dove le sue figlie sono rimaste con il padre dopo la fuga con Nino Narratore (Fabrizio Gifuni). La saga letteraria di Elena Ferrante è tornata con l'adattamento televisivo de L'amica geniale - Storia della bambina perduta, quarto e ultimo romanzo della tetralogia. Dopo il passaggio a Tribeca Film Festival, la messa in onda negli Stati Uniti su HBO Max, la serie arriva - finalmente - anche in Italia.
Alba Rohrwacher e Irene Maiorino
Dopo le prime due stagioni dirette da Saverio Costanzo - rimasto nella veste di produttore esecutivo e sceneggiatore insieme a Francesco Piccolo, Laura Paolucci ed Elena Ferrante - e Daniele Luchetti alla guida del terzo capitolo, ora è il turno di Laura Bisturi di sedere dietro la macchina da prese dei dieci episodi finali.
La separazione
Il capitolo 25 de L'amica geniale 4, intitolato La separazione, racconta dei mesi ed anni immediatamente successivi alla decisione di Lenù di lasciare la vita che si era costruita accanto a Pietro (Pier Giorgio Bellocchio) per seguire l'amore viscerale e totalizzante per Nino Sarratore. Un sentimento così forte, profondo, impetuoso da convincerla a lasciare le sue due bambine, Dede ed Elsa, alle cure della nonna paterna. Un ambiente fatto di regole e disciplina, di stabilità. La stessa che lei, sempre con la valigia in mano per lavoro e per amore, non può darle.
Fabrizio Gifuni e Irene Maiorino ne L'amica geniale 4
È drammatico il racconto di questa donna che alla fine degli anni Settanta attraversati da dibattiti, tensioni, contestazioni e tentativi di rivoluzione ammette a sua madre arrivata da Napoli per farle fare pace con il marito che "vuole bene ad un altro". Una confessione dalla quale non si può tornare indietro, che - una volta pronunciata ad alta voce - diventa realtà. Tutti, dal marito alla suocera passando per la madre, vogliono decidere per lei, farle ammettere di aver sbagliato e dimenticare quella fuga. Una madre separata con figli e ambizioni. Ognuno di loro sembrano dirle che le due cose insieme non possono coesistere, che deve rinunciare. Ma Nino Sarratore è per Lenù come il canto delle sirene. Seducente e fatale.
Una donna divisa in due che deve fare i conti prima di tutto con se stessa e una verità difficile da accettare nell'intima confessione interiore con il proprio io. Il corpo e la voce di Lenù, che nelle stagioni precedenti erano separate, si uniscono grazie ad Alba Rohrwacher che a quella voce fuori campo regala un volto, gesti, movimenti. La sua Lenù smette di subire e decide, con tutto il dolore e i sensi di colpa che questo comporta, di provare ad essere lei alla guida della sua vita. Non è un caso che il suo libro parli "dell'invenzione della donna da parte dagli uomini". Ora è lei che inventa se stessa. O almeno così crede. Perché Nino Sarratore è il manipolatore di sempre che la muove come un burattino.
La storia privata e collettiva
Fabrizio Gifuni e Alba Rohrwacher in un momento della serie
La Storia, come nelle stagioni precedenti, è sia sullo sfondo che in modo diretto nel racconto. Il rapimento di Aldo Moro, i posti di blocco, i morti ammazzati, la violenza fascista, la prevaricazione maschile che passa anche solo per il cognome tramandato di padre in figlio. C'è tantissimo nel primo episodio de L'amica geniale - Storia della bambina perduta che Laura Bispuri decide di riprendere concentrandosi sui primi piani dei suoi protagonisti - un cast tutto nuovo che coinvolge, tra i tanti, Stefano Dionisi, Lino Musella, Edoardo Pesce e Sonia Bergamasco - e i dettagli strettissimi di mani che si cercano, soffrono, provano rabbia e sconforto.
Chi manca quasi del tutto fisicamente, ma è una presenza quasi asfissiante per Lenù nel corso di tutto l'episodio, è Lila. L'amica con la quale ha un rapporto di attrazione e respingimento che le accompagna dall'infanzia. Rimasta a Napoli, la giovane donna è diventata un'imprenditrice informatica. Ad interpretarla Irene Maiorino, attrice dalla somiglianza incredibile con Gaia Girace, che cerca di mettersi in contatto con l'amica scrittrice per metterla in guardia su Nino.
Dispersione
Il capitolo 26, Dispersione, racconta dell'ulteriore perdita di coordinate di Lenù. Pronta ad andare a vivere a Napoli con le sue bambine insieme a Nino in una casa da cui si vede il mare, la voce narrante de L'amica geniale scopre le bugie dell'amato e decide di dirottare temporaneamente la sua vita a Milano ospite con le figlie della cognata Maria Rosa (Bergamasco) che vive insieme all'amore di gioventù Franco (Dionisi). Quella di Nino è una delusione enorme che la schiaccia e non le permette di scrivere nonostante abbia firmato per un nuovo romanzo. Anche in questo episodio la sceneggiatura inserisce la tematica femminile grazie a una riflessione sui "corpi informi" delle madri che non sono "corpi di donna" agli occhi dei loro figli. Lenù, come tante donne di quegli anni e di oggi, tenta una riappropriazione di se stessa. Essere donna oltre la maternità, oltre lo sguardo maschile.
Ma in lei c'è forte una divisione interiore. Da un lato la consapevolezza e il pensiero, dall'altra il cuore. Quello che la fa sentire come una bugiarda quando viene rappresentata libera e autonoma. Anche in una scelta non convenzionale per l'epoca, Lenù finisce per essere come la protagonista di un copione visto milioni di altre volte. Una donna innamorata che accetta tanto, troppo. Anche di essere una moglie parallela. Ma una volta tornata a Napoli, Lenù non deve affrontare solo le sue scelte di vita sentimentale. Deve tornare faccia a faccia con il rione. Lo stesso dal quale era fuggita anni prima, un cumulo di vie fatte di violenza, maschilismo e nessuna prospettiva di crescita. È arrivato il momento della resa dei conti.
Conclusioni
Quarto e ultimo capitolo della saga letteraria di Elena Ferrante, L’amica geniale -Storia della bambina perduta è l’ultima stagione della serie HBO e Rai-Fiction. Alla regia Laura Bisturi che prende il testimone da Saverio Costanzo prima e Daniele Luchetti poi. Nei primi due episodi vediamo Lenù, interpretata da Alba Rohrwacher che unisce corpo e voce della protagonista - cercare il suo posto nel mondo dopo la separazione con il marito e l’inizio della relazione con Nino Sarratore. Due episodi incentrati sulla scrittrice e il suo dramma interiore. La Storia, da prese presente nella serie, ci parla dell’atmosfera tesa della fine degli anni Settanta mentre la regia si concentra sui dettagli per enfatizzare un senso di vicinanza con i protagonisti.
👍🏻
La regia intima di Laura Bisturi.
La scelta del cast che “si parla” con i personaggi e le stagioni precedenti.
La riflessione sul femminile.
La Storia sempre presente in modo diretto nel racconto.
👎🏻
La poca presenza di Lila, anche se funzionale al racconto.
#l'amica geniale#my brilliant friend#l'amica geniale 4#my brilliant friend 4#la storia della bambina perduta#hbomax#hbo#rai 1#elena ferrante#lila#lenu#lenu greco#alba rohrwacher#irene maiorino
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Watching My brilliant friend season 04 (ep 01-02) right now because I waited the italian broadcasting on Rai 1 dodging spoilers like kalashnikov bullets and wait wait wait we have Sonia Bergamasco as Maria Rosa Airota???
#mbf guardazione#my brilliant friend#maybe someone don't know it but irl Sonia Bercamasco is married to Nino Sarratore's actor and they have two daughters#comunque hbo qua collaborazione italoamericana là ma anche qua è tornata la maledizione delle fiction italiane - i sussurri
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Cinema Italia Uk: Antonio Albanese e il suo ultimo film "aspettano" Godot nel Regno Unito
Di Simone Platania @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Il film Grazie ragazzi sbarca in Uk grazie a Cinema Italia Uk: Antonio Albanese e il suo ultimo film "aspettano" Godot nel Regno Unito. Cinema Italia Uk: Antonio Albanese e il suo ultimo film "aspettano" Godot nel Regno Unito Se c'è un appuntamento immancabile e fisso mensile in Uk che collega il cinema italiano al pubblico britannico, è quello proposto da Cinema Italia Uk. La cinematografia italiana da sempre attrae da sempre affezionati e fan da tutto il mondo e la Terra d'Albione non fa eccezione, tra prime, proiezioni ed eventi dedicati al mondo del cinema italiano. Questo mese tocca ad Antonio Albanese e il suo ultimo film: Grazie ragazzi. La proiezione è attesa per il 23 aprile dalle 19:00 al Riverside Studio. Il biglietto e ulteriori informazioni sullo screening sono disponibili qui. Omaggio a "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, Grazie Ragazzi è una commedia sull'attesa, sull'imparare ad aspettare e sul rivolgersi all'arte per trovare conforto e redenzione. Protagonisti il genio comico Antonio Albanese (Cetto LaQualunque, Alex Drastico) e il pluripremiato attore Fabrizio Bentivoglio. Ma non solo. Vinicio Marchioni (Romanzo Criminale, Django), Sonia Bergamasco e Giacomo Ferrara compongono il cast del fillm. Diretto da Riccardo Milani (Il posto dell'anima, Come un gatto in autostrada) il film getta uno sguardo comico sulle carceri italiane e sulla necessità di cultura e di sbocchi creativi per i detenuti come mezzo di riabilitazione e di autoaffermazione. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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tutti pazzi per amore missed its own point quando ha cominciato a castare gente bellissima per raccontare storie di persone comuni. nella prima stagione sonia bergamasco, clizia fornasier e tomas arana erano i due che dovevano spiccare esteticamente e lo facevano! ma nella seconda col recasting di laura, l'introduzione di alessio boni e i nuovi personaggi in generale irrompono le logiche della solitafictiongeneralista e quasi tutti gli originali sembrano dei cessi.
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Globetrotter de Zalone com posição permanente no filme «Quo vago» de Nunziante, recorde de bilheteria #ÚltimasNotícias
Hot News Esta noite, às 21h20, no Italia 1, é a vez de Checco Zalone alegrar a noite com Para onde estou indo?filme de 2016 dirigido por Gennaro Nunziante, estrelado por Eleonora Giovanardi, Sonia Bergamasco, Ludovica Modugno, Maurizio Micheli e Lino Banfi. É o quarto filme do comediante apuliano que, em pouco mais de um mês e meio em cartaz, arrecadou 65,4 milhões de euros, aproximando-se do…
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#movies#polls#the best of youth#best of youth#2000s movies#marco tullio giordana#luigi lo cascio#alessio boni#adriana asti#sonia bergamasco#fabrizio gifuni#have you seen this movie poll
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LA MEGLIO GIOVENTU’, di Marco Tullio Giordana, Con: Luigi Lo Cascio, Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Fabrizio Gifuni , Jasmine Trinca, Alessio Boni, Camilla Filippi, Valentina Carnelutti, Andrea Tidona, Lidia Vitale, Greta Cavuoti, Riccardo Scamarcio, Claudio Gioé, Danilo Maria Valli, Stefano Abbati, Aldo Innocenti, 2003
LA MEGLIO GIOVENTU’, di Marco Tullio Giordana, Con: Luigi Lo Cascio, Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Fabrizio Gifuni , Jasmine Trinca, Alessio Boni, Camilla Filippi, Valentina Carnelutti, Andrea Tidona, Lidia Vitale, Greta Cavuoti, Riccardo Scamarcio, Claudio Gioé, Danilo Maria Valli, Stefano Abbati, Aldo Innocenti, 2003
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Sonia Bergamasco: “Un doc sulla Duse, così le rendo giustizia”
I piedi scalzi, il tono volitivo e impertinente, la grinta nel salire sul tavolo gridando la determinazione a essere una donna libera e non volersi sposare. Così Sonia Bergamasco porta in questi giorni sul palco dell’Argentina di Roma “La Locandiera” di Goldoni per la regia di Antonio Latella, che superata la cinquantesima replica è ancora pullulante di giovani spettatori. A giugno l’attrice…
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Venerdì 20 ottobre 2023 alle ore 21.00 aprirà ufficialmente la Stagione di Prosa 2023/24 del Teatro Duse di Bologna - via Cartoleria, 42 - con La Locandiera di Carlo Goldoni, regia di Antonio Latella, e con Sonia Bergamasco nel ruolo di Mirandolina. In questo nuovissimo allestimento firmato dal Teatro Stabile dell’Umbria, A. Latella mette in luce la forza rivoluzionaria e politica di un testo che vede per la prima volta una protagonista femminile, emblema di emancipazione e simbolo di un cambiamento che segnerà tutta la drammaturgia a venire. «Penso a Café Müller di Pina Bausch. Penso ad una donna nata e cresciuta nella locanda, un luogo-mondo che accoglie infiniti mondi. Nel testo goldoniano il tema dell’eredità è il punto cardine di tutto. Mirandolina seduta sul letto di morte del padre riceve in eredità la locanda, ma anche l’ordine di sposarsi con Fabrizio, il primo servitore della Locanda. In questo credo che ci sia un’inconsapevole identificazione del padre con il servo, come erede virtuale in quanto maschio. Più che un uomo per la figlia, il padre sceglie un uomo per la locanda, un uomo pronto a tutto pur di proteggere la locanda. Credo che Goldoni con questo testo abbia fatto un gesto artistico potente ed estremo, un gesto di sconvolgente contemporaneità: innanzitutto siamo davanti al primo testo italiano con protagonista una donna, ma Goldoni va oltre, scardina ogni tipo di meccanismo, eleva una donna formalmente a servizio dei suoi clienti a donna capace di sconfiggere tutto l’universo maschile, soprattutto una donna che annienta con la sua abilità tutta l’aristocrazia. Di fatto, Mirandolina riesce in un solo colpo a sbarazzarsi di un cavaliere, di un conte e di un marchese. Non solo. Scegliendo alla fine il suo servitore come marito fa una scelta politica, mette a capo di tutto la servitù, nobilita i commercianti e gli artisti, facendo diventare la locanda il luogo da dove tutta la storia teatrale del nostro Paese si riscriverà la storia che in qualche modo ci riguarda tutti. Goldoni fa anche un lavoro sulla lingua, accentuando un italiano toscano. Per essere Mirandolina bisogna essere capaci di mettersi al servizio dell’opera, ma anche non fare del proprio essere femminile una figura scontata e terribilmente civettuola, cosa che spesso abbiamo visto sui nostri palcoscenici. Spesso noi registi abbiamo sminuito il lavoro artistico culturale che il grande Goldoni ha fatto con quest’opera, l’abbiamo ridimensionata cadendo nell’ovvio e riportando il femminile a ciò che gli uomini vogliono vedere: il gioco della seduzione. Goldoni, invece, ha fatto con questo suo testamento, una grande operazione civile e culturale. Siamo davanti ad un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo, mentre per un’assurda cecità noi teatranti lo abbiamo banalizzato e reso innocente. La nostra mediocrità non è mai stata all’altezza dell’opera di Goldoni e, molto probabilmente, non lo sarò nemmeno io. Spero, però, di rendere omaggio a un maestro che proprio con Goldoni ha saputo riscrivere parte della storia teatrale italiana. Parlo di Massimo Castri» (Antonio Latella) La trama di La Locandiera è nota: Mirandolina gestisce la locanda ereditata dal padre, insieme al fedele cameriere Fabrizio al quale è legata da una promessa di matrimonio fatta al genitore prima che morisse. Nella locanda, due clienti entrambi innamorati della padrona: il Conte d’Albafiorita, che la corteggia spendendo grandi quantità di denaro, e lo squattrinato Marchese di Forlipopoli, che tenta di conquistarla facendo leva sul titolo nobiliare. Con intelligenza e superiorità, Mirandolina argina corteggiamenti e pretendenti accettando secondo convenienza qualche dono. Gli equilibri mutano quando alla locanda arriva il misogino Cavaliere di Ripafratta. Mirandolina avverte il disprezzo che il Cavaliere nutre per le donne come una sfida e decide di mettere in atto un piano per farlo capitolare. Fra equivoci e inganni, arricchiti e movimentati anche dall’arrivo
delle due commedianti Ortensia e Dejanira, Mirandolina riesce a far innamorare il Cavaliere, che perde la testa. La quiete si ristabilisce solo quando Mirandolina accetta di sposare Fabrizio ma, come in altre opere goldoniane, la fine degli intrighi porta con sé un’ombra di malinconia. La Locandiera di Carlo Goldoni - regia: Antonio Latella; assistente alla regia: Marco Corsucci; interpreti: Sonia Bergamasco, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Giovanni Franzoni, Francesco Manetti, Gabriele Pestilli, Marta Pizzigallo, Valentino Villa; drammaturgia: Linda Dalisi; scene; Annelisa Zaccheria; costumi: Graziella Pepe; musiche e suono: Franco Visioli; luci: Simone De Angelis; foto di scena: Gianluca Pantaleo; allestimento: Teatro Stabile dell’Umbria - rimarrà in scena al Teatro Duse fino a domenica 22 ottobre 2023 (orario: venerdì 20 e sabato 21, ore 21.00; domenica 22, ore 16.00).
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Un evento che non si può nemmeno nominare
«Nel mio diario ho scritto: “Sono incinta. È un incubo”» Amiche e amici come state? Io più amareggiato di quello che inventò il Lucano. Sentivo la Ministra Roccella, quella del “purtroppo l’aborto è una delle libertà delle donne” e mi è tornato in mente L’evento, il libro di Annie Ernaux, Premio Nobel 2022 per la letteratura (ascoltato su Audible dalla voce di Sonia Bergamasco), pubblicato da…
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#annie ernaux#annieernaux#book#books#il recensionista#ilrecensionista#l&039;ormaeditore#lamacchia#leggere#leparolecreanomondi#Libri#libro#lorma#michele lamacchia#michelelamacchia#recensione
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Salone del libro di Torino 2023
È tutto pronto per il Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà dal 18 al 22 maggio al Lingotto nei Padiglioni 1, 2, 3, all'Oval, negli spazi Centro Congressi e, per la prima volta, alla panoramica Pista 500, il progetto artistico della Pinacoteca Agnelli. Attraverso lo specchio sarà il tema del salone, legato all'immaginazione, esercitata con coraggio, vista come la forza che da sempre spinge l'uomo oltre la banalità, la quotidianità, oltre la realtà stessa. L'illustrazione del poster dell’evento è stata creata da Elisa Talentino, artista che da anni lavora con grafica, pittura e illustrazione nel settore editoriale. Il Salone del Libro torna a ospitare una regione italiana che un Paese, che sono la Sardegna e l'Albania, presenti con uno stand al padiglione Oval e al padiglione 1, con una programmazione dedicata in connessione con la cultura mediterranea che le accomuna. Oltre agli storici padiglioni 1, 2, 3, all'Oval con la sua area esterna e al Centro Congressi, dove torna il Rights Centre, si unisce la Pista 500, progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull'iconica pista di collaudo delle automobili Fiat sul tetto del Lingotto, che accoglierà Sonia Bergamasco, Andrea Marcolongo, Melania Mazzucco, Telmo Pievani e Carlo Vecce. Altra novità di quest'anno è la Sala della Montagna, dedicato alle narrazioni di alta quota, assieme al Bosco degli scrittori di Aboca Edizioni, il Salottino Social e la partnership con TikTok, e si confermano le aree esterne, tra cui quella con il Palco Live e il camper Ticket To Read di Margherita Schirmacher. La XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si aprirà giovedì 18 maggio con la lectio della giornalista e scrittrice Svetlana Aleksievič, in collaborazione con Bompiani e poi sono attesi, come a ogni edizione, grandi ospiti internazionali. Al Lingotto arriveranno autori e scrittori da tutto il mondo e, grazie al Premio Mondello Internazionale, arriverà a Torino anche Julian Barnes, oltre ai finalisti del Premio Strega Europeo: Emmanuel Carrère; Esther Kinsky; Andrei Kurkov; Johanne Lykke Holm e Burhan Sönmez. Numerosi anche gli ospiti internazionali del Bookstock come Agnès Mathieu-Daudé, Bart Moeyaert, Richard Normandon e Edward Van de Vendel. A Torino ci saranno le autrici e gli autori italiani più amati tra narratori, poeti, fumettisti, giornalisti, professionisti della musica, del cinema e dello spettacolo, che approderanno a Torino per incontrare i visitatori della fiera. Inoltre, non mancherà il ciclo tematico curato dai consulenti editoriali del Salone, intitolato ... e quel che Alice vi trovò, le celebrazioni di importanti anniversari, gli incontri curati da alcune delle associazioni di categoria più rappresentative del mondo editoriale e il palinsesto di incontri in collaborazione con i tanti partner, istituzioni, festival, fondazioni, premi che sono da anni a fianco del Salone. Anche quest'anno torna la sezione Bookstock, dedicata alla sperimentazione e ai laboratori, costruita con i lettori più giovani, con i suoi 7.500 metri quadri, suddivisa in due spazi: 0-13 e +14. Novità dell'edizione saranno Book-Makers, grazie alla collaborazione della Camera di commercio di Torino, che fa incontrare studenti di università e master di tutta Italia e il Gruppo di Lettura, con ragazzi e ragazze del territorio, che dal 22 marzo si sono incontrati per dialogare sulla lettura. Tornano la Biblioteca Scolastica, la Sala BookLab, il Bookblog e gli altri progetti presenti nelle scorse edizioni. Anche quest'anno ci saranno i momenti conclusivi di progetti e concorsi nazionali e internazionali: da Un libro tante scuole, che ha distribuito nella penisole 6.000 copie del romanzo Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, a Adotta uno scrittore, con l'incontro conclusivo. E in occasione del Salone del Libro torna il Salone Off, la grande festa del libro diffusa tra incontri con autori, reading, letture, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali, laboratori per bambini, mostre, seminari, dibattiti, dj set e workshop. Read the full article
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