#Soccorso Alpino
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Segnali di luce, interviene Aiut Alpin Dolomites
ROCCA PIETORE – Nel tardo pomeriggio di ieri, attorno alle ore 18.40, la Centrale del Suem è stata contattata da un uomo che, trovandosi a Capanna Bill, vedeva dei segnali di luce intermittenti, provenienti dal versante roccioso opposto verso la Marmola, a circa 1.900 metri di quota, a 100 metri di altezza da terra. Messo il chiamante in contatto telefonico con il Soccorso alpino della Val…
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STEZZANO: RIPRESA LA FORMAZIONE PER LA SQUADRA FORRA REGIONALE DEL CNSAS LOMBARDIA
Sono ripresi gli appuntamenti di formazione e mantenimento per la squadra forra regionale del Cnsas lombardo. Nella sede di Stezzano (BG), messa gentilmente a disposizione dalla IX Delegazione speleologica lombarda, è in corso una serie di serate a tema, grazie alla disponibilità di un istruttore regionale sanitario membro della squadra, in cui i nostri soccorritori analizzano e ripassano…

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PRIMA PAGINA Giornale Di Brescia di Oggi martedì, 18 marzo 2025
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Gli #orsi impedirebbero l'azione del Soccorso Alpino in #Trentino La cialtroneria leghista al governo insinua che i soccorsi potrebbero venire meno. Dura reazione dei soccorritori: "Assurdo e ridicolo"
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L’Etna ha dato il via alla sua prima grande eruzione del 2025 l’11 febbraio, e l’attività vulcanica non sembra dare segnali di arresto. Il fenomeno interessa in particolare il cratere di sud-est, noto come Bocca Nuova, da cui continuano a fuoriuscire fontane di lava e colonne di cenere che si innalzano nel cielo, creando un impatto visivo spettacolare ma anche preoccupante per la sicurezza delle aree limitrofe. Migliaia di curiosi verso la colata Nel fine settimana appena trascorso, migliaia di visitatori, provenienti da diverse parti del mondo, si sono avventurati sui sentieri dell’Etna per osservare da vicino l’eruzione e la colata lavica in avanzamento. L’afflusso di persone, attratte dall’imponente manifestazione naturale, ha tuttavia sollevato preoccupazioni per la sicurezza. In risposta a questa situazione, il sindaco di Adrano ha emesso un’ordinanza che vieta l’accesso alle zone più vicine alla colata lavica, misura che si è resa necessaria dopo il 15 febbraio, quando l’attività eruttiva è diventata più intensa e potenzialmente pericolosa. Escursioni consentite solo con guide esperte Nonostante le restrizioni, alcune escursioni sull’Etna rimangono consentite, ma solo sotto la guida di esperti. La Protezione Civile siciliana ha ribadito l’importanza di affidarsi a guide alpine professioniste per evitare incidenti. Alcuni percorsi, ritenuti sicuri, rimangono accessibili, ma la situazione potrebbe cambiare rapidamente. Intanto, Salvo Cocino, responsabile regionale della Protezione Civile, ha lanciato un appello sui social affinché i visitatori evitino di parcheggiare lungo le strade strette o nei pressi dei sentieri, per non ostacolare eventuali operazioni di emergenza. Monitoraggio continuo e misure di sicurezza A partire da lunedì 15 febbraio, l’eruzione ha registrato un incremento significativo, con flussi lavici che hanno raggiunto le zone più basse della montagna, bloccando alcuni tratti della pista Altomontana e rendendo inagibili diverse strade. La colata ha inoltre raggiunto aree boschive sotto i 1900 metri, aumentando il rischio di incendi e ulteriori danni ambientali. Sul posto, il Corpo Forestale, il Soccorso Alpino e la Protezione Civile stanno monitorando costantemente la situazione, mentre le autorità locali hanno richiesto l’intervento del Prefetto per rafforzare le misure di sicurezza con il supporto delle forze dell’ordine e dei volontari comunali. Read the full article
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Tu che sei di quelle parti e fai trekking ti sei mai avventurato per la Via Vandelli? È fattibile?
Io sono di Bologna però non di Modena, la Via Vandelli è ampiamente fattibile con un medio grado di preparazione.
Mi raccomando vai con le scarpe da trekking e non con i sandali come quei coglioni che l'altro giorno hanno dovuto chiamare il soccorso alpino perché sono rimasti bloccati.
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Gli Alpini solbiatesi alla 94ª Adunata nazionale di Udine

"Nella ricorrenza della 94ª Adunata dell’Associazione che vede alpini in servizio e in congedo uniti nel mantenere viva la memoria e le tradizioni del Corpo, esprimo il mio apprezzamento verso le penne nere che, per oltre 150 anni, hanno operato in pace e in guerra al servizio del paese.
Temprati dalle asperità della montagna, le unità militari alpine hanno costantemente dato prova di professionalità, efficienza e dedizione e, grazie alla capacità di coniugare le storiche peculiarità con l’innovazione tecnologica e dottrinale, sono diventati reparti impiegabili in ogni contesto operativo.
Sui campi di battaglia, in operazioni di pace, in soccorso alle popolazioni colpite da disastri naturali o impiegati nelle città per garantire la sicurezza dei cittadini, da sempre le donne e gli uomini degli alpini sono esempio di coraggio, sacrificio e solidarietà. Nell’odierna circostanza giungano i sentimenti di gratitudine degli italiani per il prezioso contributo dato alla coesione sociale della Repubblica, nel supporto alla Protezione Civile, con le innumerevoli iniziative benefiche e le opere di volontariato che gli alpini in congedo allestiscono ogni giorno a favore della popolazione.
Rivolgendo un commosso pensiero ai caduti della specialità, formulo a tutti i partecipanti al raduno l’auspicio di una ottima riuscita della manifestazione e invio il mio più caloroso saluto".
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Presente anche il nostro Sindaco Alpino Roberto Saporiti con altri amministratori dei Comuni della Valle Olona

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Tutto pronto per la Cortina SkiMo Cup
TUTTO PRONTO PER LA CORTINA SKIMO CUPL’evento, in programma domenica 30 marzo sul Faloria, è organizzato da Fondazione Cortina, in sinergia con Sci club Cortina, Guide Alpine di Cortina, Scoiattoli Cortina e Soccorso Alpino. Start alle 9 dal Passo Tre Croci. In palio i titoli italiani a squadre. Diversi gli azzurri al via Cortina d’Ampezzo, 28 marzo 2025 – A Cortina d’Ampezzo è tempo di Cortina…
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Muore travolto da una pianta
BORGO VALBELLUNA – Attorno alle ore 14.15 di giovedì, la Centrale del 118 è stata allertata per un uomo travolto da una pianta in località Sort Frede, sopra Carve di Mel, a dare l’allarme la sorella che era stata avvertita per telefono da lui stesso. Dalle prime informazioni, abbattendo l’albero, il 65enne del posto era rimasto schiacciato sotto il tronco. Da lui erano accorse delle persone, che…
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Valanga sulle Dolomiti, recuperati i tre sciatori travolti........
E’ ben gradito un’applauso!!! Grazie Domenica 16 marzo 2025 Valanga sulle Dolomiti, recuperati i tre sciatori travolti (uno era disperso): due sono gravi articolo: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/valanga-dolomiti-tre-sciatori-soccorsi_95245509-202502k.shtml Sul posto le squadre del soccorso alpino di San Vito di Cadore, Cortina d’Ampezzo, Alleghe-Val Fiorentina, Livinallongo Una…
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Ooooops! I did it again 782 bis
Tradotto in italiano il titolo di questo post è ops l’ho fatto di nuovo! Capisco che errare humanum sia, ma perseverare è diabolico e, visto che è così, qui ci vuole l’esorciccio! Infatti potrebbero durare giorni le operazioni del Soccorso Alpino e Speleologico per riuscire a (ri)mettere in salvo Ottavia Piana, la speleologa 32enne rimasta intrappolata e ferita nella grotta Bueno (bueno un cazzo)…
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PRIMA PAGINA Corriere Delle Alpi di Oggi domenica, 08 dicembre 2024
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Filippo Zanin e Francesco Favilli sono precipitati mentre arrampicavano la parete sud della Marmolada

Le salme dei due alpinisti precipitati sulla Marmolada sono state recuperate mercoledì sera dal Soccorso alpino della Val Pettorina. Si tratta di dipendenti dell’azienda calzaturiera “Scarpa”, di Asolo, per la quale Favilli, 44 anni, lavorava come brand manager, mentre Zanin si occupava di marketing. L’allarme era stato lanciato dalla moglie di uno di loro, preoccupata per aver provato a contattare gli scalatori durante la giornata senza ricevere risposta. Le ricerche Allertato dalla Centrale del Suem, il Soccorso alpino si è attivato martedì sera intorno alle 23.20 per avviare le ricerche. Le auto dei due sono state ritrovate una a Malga Ciapela, in prossimità della salita che porta al rifugio Falier, l’altra nel punto in cui era prevista la discesa dal ghiacciaio, al passo Fedaia. Si tratta del percorso conosciuto come la “via di Don Chisciotte”. Le perlustrazioni sono continuate fino alla mattina seguente, quando alle 5.30 circa l’elicottero Falco 2 ha rinvenuto i corpi esanimi dei due amici tra i ghiaioni alla base della parete. Colleghi e amici Zanin e Favilli erano amici da tempo, e li accomunava non solo il lavoro ma anche l’amore per la montagna. Il primo lascia una moglie e una figlia di appena due anni, il secondo due figli di 11 e 8 anni che abitavano con l’ex moglie nel veneziano. "Siamo distrutti dal dolore", ha detto Sandro Parisotto, presidente di “Scarpa”. "Filippo e Francesco erano due persone veramente speciali, nonché professionisti particolarmente apprezzati e conosciuti per il profondo amore per la montagna. Una passione che avevano portato in azienda e trasferito a tutti i colleghi. La notizia della loro scomparsa ci ha lasciati senza parole, siamo sotto shock: si tratta di una perdita che crea un enorme vuoto sotto tutti i punti di vista". Le parole di Zaia Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha contattato l’azienda “Scarpa” ed espresso cordoglio alle famiglie delle vittime. "In questo momento di grande dolore esprimo la mia vicinanza ai familiari e agli amici di Francesco Favilli e Filippo Zanin, i due alpinisti asolani che hanno trovato la morte sulla Marmolada. Esprimo anche un ringraziamento per tutto il personale del Soccorso Alpino intervenuto nelle ricerche dei due sportivi e nel recupero delle salme", ha detto. Read the full article
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Grande Guerra, sul Crozzon di Lares riaffiorano i resti di un caduto austro-ungarico
ARCHEOLOGIA | Grande Guerra, sul Crozzon di Lares riaffiorano i resti di un caduto austro-ungarico È il terzo ritrovamento in quota nel giro di poche settimane
Elena Percivaldi I resti di un altro caduto della Grande Guerra, un soldato appartenente con molta probabilità all’Esercito austro-ungarico, sono riemersi in località Crozzon di Lares, in Val Rendena, a 3.100 metri di quota nel gruppo dell’Adamello. Il recupero è stato effettuato dai Carabinieri della Stazione di Carisolo e della Squadra di Soccorso Alpino Carabinieri di Madonna di…
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