#Semidios
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La figura della Madonna è, di fatto, un "utero in affitto": milioni di cristiani venerano il mito di una bambina, alla quale un dio avrebbe chiesto, in modo indiretto, di prestargli l'utero, per mettere al mondo un semidio.
(I cristiani non sono ancora esseri umani maturi, al punto da accettare che non si possa restare incinte per effetto del potere di una divinità, così come sia impossibile resuscitare: pertanto bisogno ancora scendere al loro livello cognitivo infantile, per farsi capire su questioni ordinarie. Non è colpa mia, se fra molte scelte utili, ci sono genitori così stupidi da consegnare i propri figli in mano di sciamani, per farli diventare degli adulti coglioni).
Gesù, secondo l'attuale mitologia, è semidio, come da tradizione greca (tradizione di cui la Chiesa si appropriò, per rendere più digeribile il cristianesimo nelle aree a cultura greco-romana): è in parte uomo, perché nato da essere umano; era, originariamente, venerato dai primi cristiani come uomo: è stato Paolo di Tarso, in epoca moderna, a modificare il mito, trasformandolo in divinità che compie miracoli. Di fatto, ebrei e musulmani, vedono gesù solo come profeta, nella sua veste reale.
Giuseppe, nella mitologia cristiana, è un povero stronzo che fa tutto quello che gli viene detto di fare, senza battere ciglio: assai strano, perché, gli ebrei di quel tempo, non sono decisamente conosciuti per un carattere docile: già allora, stavano sul cazzo a tutti.
... se le mie parole fossero, davvero!, in grado, di zittire il clero della chiesa cattolica in campo politico, le scriverei su tutti i muri - ma, purtroppo, la setta cattolica non perde il vizio di farsi i cazzi degli altri, senza che nessuno abbia, mai!, chiesto loro qualsiasi parere in merito a "famiglia e procreazione": non li riguarda: sono sciamani (truffatori), e non scienziati o psicologi. Dovrebbero stare in galera, a chiave buttata, invece di essere presi in considerazione.
Maria pare fosse una bambina: tale dettaglio lo troviamo negli scritti ufficiali (quelli che la Chiesa approva), quanto in quelli apocrifi: una minorenne stuprata - questione ordinaria, all'epoca, nel popolo ebraico; la famiglia la fece sposare ad un parente più vecchio (Giuseppe), in un matrimonio riparatore. Questa era la storia-tipo di molte donne ebree, di allora.
C'è un problema di traduzione della bibbia, fatto da san Girolamo: vergine non vuol dire illibata, ma ragazzina.
#utero in affitto#GPA#cristiano#bambina#dio#utero in prestito#semidio#Giuseppe#mitologia cristiana#stronzo#povero stronzo#battere ciglio#carattere docile#stare sul cazzo a tutti#chiesa cattolica#chiave buttata#galera#famiglia#procreazione#scienza#medicina#sciamano#truffatore#psicologo#clero religioso#parere#mitologia#cristiani#vergine#illibata
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gesù', per come è oggi narrato dagli sciamani, non è un 'dio', ma un semi-dio (in parte divinità con poteri, in parte essere umano), in linea con la mitologia greca.
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Celestial Monsters: A summary
Every single semidios: How do we know we can trust Xio? He's a lying piece of shit who deserves to die for betraying us.
Xio: Actually, I'm trying out they/them pronouns.
Every single semidios: Oh sorry. THEY'RE a lying piece of shit who deserves to die for betraying us.
#the sunbearer trials#the sunbearer trials spoilers#celestial monsters#i can't believe this is a real thing that happened twice in the same book XD
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Reason why I love the The Sunbearer Duology by Aiden Thomas:
SPOILERS FOR CELESTIAL MONSTERS (nothing too major as I'm not that far in)
1. Canonically LGBTQIA+ characters who's identity is not plot relevant also canonically deaf character:
Teo - trans male main character who has experienced dysphoria in the form of his wings, his wings were originally a brown colour which was the colour of the female birds (i forgot what specific kind of bird) which led to him getting a binder made to bind his wings so he wouldn't have to see them tho in the book they do change to the male colour (colour u see on the covers of the books)
Xio - trans/non binary (Ive seen images of an updated character card with the nonbinary and he/they pronouns so I think an identity change of sorts happens in Celestial Monsters)
Ocelo - they/them enby
Xochi - trans female
Tierra - LGBTQIA+ in someway bc his daughter Niya has two dads and is the biological child of both from what I remember (Tierra is the god of earth btw)
Marino - canonically loves Dezi (idk if I just missed any hints but I may have misinterpreted their relationship in Sunbearer Trials as I thought they were close friends and was surprised to find this out when Reading Celestial Monsters)
Dezi - canonically deaf and uses sign language (I p sure there's been mentions of someone interpreting from him)
2. It's mexican inspired which I think is cool like I've heard of foods I didn't know about before because of Sunbearer Trials (tempted to go through and search up the different foods mentioned) I've also learned the Spanish words for god (dios), goddess (diosa), and demigod (semidios and semidiosa) also I read this book after reading PJO & HoO (yes demigods and a trans mc are big reason why I got the book) so getting to hear about non greek & roman gods was nice
3. I like how each of the gods cities have differences that make them feel unique like Niya's home has mountains and stuff (srry don't remember much abt it or even it's name) while Teo's home Quetzlan is in a forest and has birds everywhere (not surprising considering his mom Quetzal is goddess of birds) Also the cities belonging to the Golds (group of some of the gods in this book) are more developed and closer to the middle where sol city is meanwhile the Jades have their cities closer to the edge and the places belonging to the Obsidians are all group together far from sol city and away from the other cities

4. VINE REFERENCE AND MENTION OF FANFIC!!!
Niya makes a two bros chilling in a hot tub reference in Sunbearer Trials and in Celestial Monsters Auristela says the word fanfic
Proof:


#minor Celestial Monsters spoilers#aiden thomas#the sunbearer duology#the sunbearer trials#celestial monsters#books and reading#bookblr#lgbtqia+ characters#queer characters#trans characters#trans main character#trans and non binary characters#gay characters
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how is the sunbearer trials?? i saw it in a bookshop the other day and was intrigued
It's been a while since I read the first book, but I remember finding it fun. It's set in a Mexican inspired fantasy world--the dioses, semidioses, foods, etc, and is incredibly queer with a gay trans MC, which is lovely to see.
As for the actual plot, it follows the titular Sunbearer Trials. Every ten years a group of semidioses are selected to compete in these trials; the winner sacrifices the loser in order to maintain peace and keep the cruel Obsidian dioses locked away (there are Gold, Jade, and Obsidian dioses, ranked in that order)
We see the story through Teo, Son of Queztlan, a jade semidios, when he's selected to compete. 99% of the time it's Golds, since they're stronger and more powerful. But now he's thrust into a competition he's not at all prepared for, a clear underdog, but if he doesn't win he'll end up on the altar under the knife. And he doesn't only have himself to look out for--made all the more difficult by the fact something is wrong this trials, but the dioses won't admit it.
It's a quick read, very fast paced, and has some excellent character designs. It does have a more modern online sense of humor (there's a reference to two bros in a hottub, for example). There's also several parts that are largely predictable--though there are parts that still caught me off guard despite that.
I rated it a 4/5. The underdog in a trials plot is nothing groundbreaking, but it's still a nice way to kill an evening if you feel like it.
#the sunbearer trials#quil's queries#arsonistblue#and then of course i assume you saw my review of the sequel#i liked the first book better i will say but i'm still keeping the duology on my shelf
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Il "dio dei cristiani" non esiste: gesù, anche se figura mitologica e non storica, è un semidio che parla agli ebrei, e solo agli ebrei, da ebreo ortodosso che rifiuta la contaminazione culturale del mondo classico greco-romano; stessa questione per gli islamici: non esiste il dio islamico, perché condividono in gran parte moralità e riti ebraici. Entrambe le religioni (cristiana e islamica) sono antisemite: in disaccordo e astio profondo coi propri "padri".
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my hungry cat

Questo è il mito di Milone di Crotone, il campionissimo, da molti considerato il più grande atleta dell'antichità, l'Ercole della Magna Grecia, non un semidio ma un uomo, un atleta , un combattente, acclamato e conosciuto in tutto il mondo antico.
Anno 512 a.C., sessantasettesima olimpiade, nella finale della lotta si affrontano due atleti di Kroton: il giovane Timasiteo e il vecchio Milone, quest'ultimo è il vincitore delle sei olimpiadi precedenti. Durante questo confronto generazionale tutto italiota succede qualcosa di inaspettato: Timasiteo entra nell'arena circolare e si inginocchia, non gareggia. Milone è proclamato vincitore per la settima volta.
Timasiteo è stato un codardo? No! Se avesse avuto paura e fosse fuggito il suo nome sarebbe stato dimenticato dalla storia, così come se fosse stato sconfitto. Il gesto invece passò alla storia, il giovane crotoniate mostrò semplicemente il suo rispetto a una vera leggenda, a un vero eroe, a un simbolo di Crotone. Il poeta Simonide canterà questa vittoria giunta a noi grazie all’Antologia Palatina: «Bella la statua d’un bello: Milone che ben sette volte vinse e non piegò il ginocchio.»
Quella fu l’ultima olimpiade di Milone, uno dei più grandi atleti dell’antichità, forse il più grande in assoluto.
Milone, figlio di Diotimo, nacque a Crotone, città fondata dagli Achei nel settimo secolo a.C. Un secolo dopo la sua fondazione Crotone è una delle polies egemoni della Magna Grecia, famosa tra i cugini ellenici per la scuola pitagorica e per i numerosi atleti vincitori ai Giochi Panellenici. Nella finale dello stadio di un’imprecisata olimpiade parteciparono solo crotoniati tanto che fu coniato un motto ancora utilizzato ai tempi di Ottaviano Augusto:
«L’ultimo dei Crotoniati è il primo degli altri Greci!» (Strabone, Geografia).
Un giovanissimo Milone dimostrò la sua forza erculea, quando per potenziare la sua forza muscolare decise di caricarsi sulle spalle un vitello. Famoso e particolare fu il suo allenamento progressivo con pesi sempre più pesanti nel tempo. La particolarità è quella che Milone, secondo il mito, si allenò nella sua vita alzando sempre lo stesso vitello, che crescendo con lui divenne un possente toro.
Varie opere sono dedicate a Milone, soprattutto alla sua morte, esposte in tutto il mondo, compreso il Louvre di Parigi
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Alejandro y Hefestión en San Francisco.
(𝘉𝘢𝘴𝘢𝘥𝘰 𝘦𝘯 𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘵𝘶𝘭𝘰 𝟧 . "𝘓𝘢 𝘩𝘪𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦 𝘋𝘢𝘯𝘪𝘦𝘭, 𝘦𝘭 𝘍𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘋𝘪𝘢𝘣𝘭𝘰"- 𝘓𝘢 𝘙𝘦𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘦 𝘭𝘰𝘴 𝘊𝘰𝘯𝘥𝘦𝘯𝘢𝘥𝘰𝘴. 𝘊𝘳𝘰𝘯𝘪𝘤𝘢𝘴 𝘝𝘢𝘮𝘱𝘪𝘳𝘪𝘤𝘢𝘴. 𝘈𝘯𝘯𝘦 𝘙𝘪𝘤𝘦)
Leyes, Leyes, Leyes. Lestat siempre he renegado de ellas, incluso desde que tengo razón en mi memoria de su primera aparición: pisoteó las leyes que regían nuestra mitología adentrándose a Paris en 1789 ,con el descaro de un Caligula erigiendo estatuas altivas con su nombre en cada reunión de Consejo y burlándose, siendo prisionero, de mi fé : los vampiros debíamos ser demonios atrapados en el tiempo , viviendo en el inframundo de Les Innocents , vistiendo harapos en un eterno auto flagelo. Éramos una Isla. Vigilaba yo en el esplendor de mis dones de psicópata emperador demente, una religión secta que se disfrazaba de Imperio llamado “Los Hijos de la Noche.” Aun recuerdo las mazmorras, el único consuelo de la sangre, mi piel pálida por la estricta dieta intermitente y las ojeras de ausencia total de placer. Y llega el pegaso dorado hecho un semidios para fundar su imperio sobre mi cabeza y los de mi Clan, gritando mientras era encadenado con el cabello revuelto de un superstar rocker angelado : “ Todo eso en lo que creen no existe. No hay Diablo. No somos demonios. Debemos disfrutar como los humanos, mezclarnos, vivir la vida de ellos, respirar entre ellos..” . Torre de Babel. Tras mi derrota, me hice las paces con los viejos pergaminos de Platón, de Newton , las crónicas históricas y los deliciosos escritos bíblicos.
¿De qué me había perdido?
Siglos despues mis botas negras fueron Adidas dos siglos después, y túnicas de mohín oscuro fueron reemplazadas por chaquetas de cuero Mcqueen en los 90s´. Le rendí tributo ya no al averno ni a sus ideas de condena si no a James Dean y a Polanski con una algarabía interna de haber descubierto fuegos culturales que eran padres de otros pensamientos y hambres de curiosidad por el ser humano. Y Daniel.
Daniel representa la soledad y la decadencia humanas que dia a dia ignoran su genialidad. La tortura siempre se me ha dado fácil : mi esencia siempre ha sido esa y no busco reemplazarla. Con hervor de excitación me entregaba a las artes de la mutilación de sus amantes, mezclándolos con ciertas sesiones de música de los Beatles a todo volumen mientras les sometía a besos interminables para después hundirles la palma de mi brazo izquierdo hecha espada. Nerón vestido de Armani, entre tertulias con whisky intocable y siendo la sombra de la sombra de Daniel. Leyes. Primera Ley personal ( no me referiré esta noche a las del Concejo) : No conviertas a nadie. A diferencia de Lestat, Marius o cualquiera que yo haya conocido no convertí jamás a nadie alrededor mio, pero Lestat me arruinó las reglas y leyes: fueron los ojazos lavanda de Daniel y sus abrazos inesperados después de feroces discusiones, que quebraron las tablas de mis mandamientos. Daniel es el milagro de la encarnación. Daniel es la regla póstuma y el destino de su cordura está atada a la mía. Nos hemos perdido absolutamente en el bosque fragoso de extraños contactos que hemos experimentado jugando a Hefestión y Alejandro, como si interpretaramos todos los días papeles diferentes en las fiestas y bares plenos de David Bowie. Daniel dice que soy cruel. ¿Macabro yo? Fiestas en los que en alguna habitación o baño he asaltado su cuello por detrás por el simple hecho de jugar a la sodomía romana, a ser Caligula o a creerme Nerón , solo para saborearle sin profanarle. Aún no. No estoy seguro de sí podre, aunque sé que Daniel lo ansía : me he filtrado por los recovecos de sus pensamientos y he observado las esquinas y las miradas, sus movimientos en los besos le delatan y erotiza cualquier poema que me recita en pleno cautiverio los fines de semana. Yo, macabro. Exagera. Obsesivo de alguna parte de Daniel, alguna zona específica o esquina de su cuerpo, suelo usar siempre la lengua o el tacto sin pudor para ver su simple reacción. Daniel dice que se siente un objeto, pero los objetos no gimen ni se mueven, no piden más. Los objetos no gritan mi nombre. Los objetos no me incitan con la mirada, no encienden mis celos porque les gusta recibir la lengua del Diablo para infectarse de su dosis diaria. A los objetos no les gusta ser reclamados. Destruída la regla, mi lengua ha sido derrocada en el territorio de Daniel, mi favorito gladiador domador e incitador de los leones del panteón de la muerte. Saluda desde el otro lado de la barra, incitándome a gesto furioso. Daniel es amo y señor de las reglas de mi mundo, es el favorito del Diablo, la inspiración de las normas que se amarran a su cintura hecha de mis manos, las leyes que gime en mi boca retorcido en medio del sacrificio, el que une la muerte y la vida en una sola cama.
#the vampire armand#armand#anne rice#daniel molloy#danielxarmand#armandxdaniel#la reina de los condenados#queen of damned#lestat#interview with the vampire#cronicas vampiricas#the devils minion
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anhel: el que no se haga un hijo mio es porque ya se hizo a su partera o porque es un sarnoso cobarde
tambien anhel: pero no podemos hacer eso en una busqueda
de nuevo anhel: ok, pues ponle esto:
SI QUIERES ESTAR A LA MODA CREANDOTE UN PJ JOVENCITO POR QUE NO LE HACES UN FAVOR A TODOS Y ME DAS UN HIJO
vas a ver como le dara mas sentido a tu vida crearte
a) una sacerdotisa de elanthe bestie de la recien parida mas trastornada del momento (al menos en el imperio, porque eider siempre robando foco al modo mentirateamo) con estudios, techo y todo ya cubiertos (excelente ambiente laboral, muy amiguis todos)
b) un semidios muy cool y bonito gemelo nieto de varoth listo para robarse calzones y corazones
c) una hija de dressen como la mas bonita, lista y fabulosa de amarus gratia coleccionando envidias y notas top
BONUS: tendras a Dario de tio/amiguis, que mejor privilegio que ese? de partida seras consentide solo por respirar, no se por que no te suena a lo mejor del puto mundo ?????
Y ESO ES SOLO EMPEZANDO, PORQUE NO MENCIONO A
eider la recien colada que tuvo un hijo de ciro, pero ciro estaba con aurelie y ya habia tenido dos hijas, pero ahora casana la llama protegida y dario le dedica ojos coquetos cada que piensa que nadie los ve que es NUNCA pero al parecer todos nos estamos haciendo los idiotas ???
aurelie la que solia ser muy amada pero despues que aventaron a casana de un segundo piso por secuestrar a eider, parece que fue por culpa de aurelie y ahora ya no la pueden ver porque se fue a casar con un pirata y vive en las islas bruma con sus dos hijas asi que ya no esta invitada a las cenas familiares ???
casana la abuela mas brutal que estrena un baston de poca madre con el mango de una cabeza de serpiente de oro enseñando los colmillos igual que ella cada que te encorvas cerca suyo
ciro que acaban de matar despues de nadjul y desde entonces empezo todo este mierdero pero si dices su nombre alguien llora o maldice o ambos a la vez, pero igual ya nadie sabia que onda con el desde dos años antes porque andaba de vividor en catalia, pero ya medio se sabia que traia una amante pero todos actuaron # sorprendidos cuando dicha amante aparecio despues de su funeral y aparte # panzona
PERO BUENO te vas a tomar una busqueda o no? aqui esta mi vision board para que te inspires a corregirme o a seguirme el delulu
estara muy dificil convencerme de otro pb para idalia que no sea holliday grainger porque OMG NO VES QUE YA TIENE GIFSETS CON LA ABUELA CASANA???
pero bueno TAL VEZ Y SOLO TAL VEZ podria acceder a hera hilmar, porque tambien da muchos vibes de idalia (principalmente en sus apariciones en da vinci's demons, pero en general aparece en period dramas y me gusta mucho)
de los gemelos estoy mas abierta PERO al enfermo que se le ocurra llegar con cesare borgia... perdon, me gusta como piensas, solo esta dificil que me convenzas que ese señor tendrá veinte años asi que
castings de series como medici the magnificent, da vinci's demons, etc, pueden funcionar, con ejemplos de bradley james haciendo de giuliano de’ medici pero tambien de arthur pendragon
Y UN LARGO ETCETERA, EL PUNTO ES QUE LLAMA YA Y APARTA TU BATTAGLIA DE PREFERENCIA SI NO ESTAS TOMANDO A MI SACERDOTISA DE ELANTHE
#rpg#kkoth#oc: battaglia#o sea como poooorrr no vas a querer sumarte al drama arthaban nomas llegando#y de paso tambien al drama amarus gratia#o si eres uno de los gemelos pues al drama de la guerra jiji#la cosa es que tendras mucho drama y amor y caos y todo lo que se te antoje
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La Storia (della civiltà umana) non ha alti e bassi, come qualcuno usa dire per sentito dire; e non è nemmeno lineare, ma una rete di fili che si incrociano o corrono paralleli; la Storia è il frutto del comportamento di più persone in un determinato periodo (epoca): delle scelte individuali che si ripercuotono nel sociale, in una determinata area geografica, in un lasso specifico di tempo.
Le epoche sono una semplificazione: chi viveva nel Medioevo Alto, non chiamava la sua epoca così; per lui, era semplicemente il suo presente.
La Storia (non meno della letteratura a scuola) che oggi studiamo è il frutto di una scelta politica clericale, perché di stampo biblista: non si basa sulla datazione corretta, che non può assolutamente essere un "anno zero" dalla nascita di un semidio mai esistito (cristo). Non si basa nemmeno ancora su informazioni corrette, ma spesso inventate, agiografiche o parzialmente vere.
Oggi sono in atto nuovi studi su reperti e scritti secondo il metodo scientifico e non religioso, con l'accuratezza indicata da Marc Bloch, per ricollocarli nel periodo corretto, senza più prendere in considerazione le sciocchezze scritte nella bibbia.
Fra qualche anno (di duro, intenso lavoro), A.C. e D.C. scompariranno del tutto anche dalla nostra memoria.
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I saw some people talk about this soooo Ricci family names meanings! (specifically this post)
Valerio: this name has Roman origins and it is based on the Italian verb "valere" which means "to be strong" and "to matter"; it usually wishes for the person to be strong, robust and healthy.
Silvio: this name also has Roman origins, and it derives from the Latin word Silvius aka woods. The name itself means "someone from/belonging to the woods". This was also the name of one of the Latin kings, related to the foundation of Rome.
Emidio: the origin of this name is unclear, and current theories trace it back to Greek, Gallic or to the word "semidio" aka demigod/demi Jupiter.
Alfio: Latin origin with the meaning of "white".
Side note: I'm really curious to know where they even found Emidio and Alfio because they're quite uncommon or just kind of old, no one uses them anymore.
Rio's name actually makes sense if one considers it as a blessing from the king, and it particularly makes sense for the "to matter" part, since yk he's the only one that matters in the king's eyes😒
As for Silvio... it just makes me sad, really. In his route it is stated multiple times that he's always been the one to deal with the kingdom's darkest affairs from the shadows, so his name being related to the woods, a place symbolically related to darkness is kind of sad. Furthermore- [BIG SPOILERS FOR HIS ROUTE!!!!!!!]
the way he's suspected to be an illegitimate child (it is stated that he isn't since he inherited his father's blue eyes, symbol of the royal family) somehow plays into his name a bit, too? Once more in relation to darkness but also related to how Benitoite, a kingdom heavily associated with water and the sea, has a prince whose name has ties to the earth and woods: he's not meant to fit in, in a way.
I don't have much to say about Emidio since I haven't really seen his personality (I still have to play Rio's route lol) BUT as for what concerns Alfio, I think it's very interesting that his name means "white" but Gilbert says:


In conclusion, Silvio was set up from the very beginning and Alfio is a fool and a clown and we must beat him with a stick <3
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The Sunbearer Trials Review

Rating: 5/5
I want to give a quick trigger warning for discussions of child abuse later in the book. I know some people do not do well with scenes like that so I want to make sure anyone that has not read this yet are aware of it.
And now onto the review!
I really appreciate the little prologue that lays out the mythology of the book. Some books like to just throw you into the deep end so having that foundation is nice. Having that background information about the Golds (greater gods) and Jades (lesser gods) made it so much easier to follow along.
Teo. Our Unlikely Hero. I adore Teo. His heart is in the right place, even when he's being kind of an ass. He's not a perfect person, but he's also a kid. He's a seventeen year old child suddenly thrust into something so much bigger than himself, pitted against other children that have been literally trained for this competition for years. Even with that, he still manages to, for the most part, be true to himself and learn to accept parts of himself.
Having a transmasc main character who openly talks about it, the things that make him feel at home in his skin, the things that make him dysphoric, is refreshing. I like that the story does not shy away from it or gloss over it because it's all part of who Teo is and it also plays a part in Xio's self-discovery as well.
Speaking of Xio, he's a great little brother type to Teo and Niya. Like Teo, he was unexpected for the competition but, unlike Teo, he didn't have much going for him, even as a semidios (demigod).
Niya is probably my favorite character. She's got the personality of a yellow lab puppy, hyper and friendly and energetic with no brain-to-mouth filter, her friendship with Teo is hilarious, supportive, and so damn relatable. The fact that she and Teo team up to do their best to protect Xio is, honestly, adorable.
Most of the Gold semidioses took some time to grow on me, but I know that's the point. The conflict between Teo and Aurelio made me feel impatient, and my need to know mounted with every hint. I should have been less desperate to get into it because it hurt. I cried a lot reading this book, not gonna lie.
Another aspect that I enjoyed was the dynamic between Teo and his mom. The raw emotion expressed between the two of them through all of this turmoil and fear. And even in the end, when everything seems at its darkest, Quetzal is still nothing but supportive and loving when it comes to her son.
I thought I knew what the plot twist was going to be in this one but, not gonna lie, it took me by complete surprise and had me screaming what the fuck at 1:15 in the morning on a day that I needed to be up at 7:30 for work. This of course had me up til almost 2am because my dumbass went "I'll go to bed after this chapter" and then The Plot Twist happened and I was not putting the book down.
Honestly, I could ramble on and on about this book for hours if you let me. I have a lot of feelings about it. It's rare that a book will hit me this hard but this one hit me like a train. I can only hope that the sequel is even half as good.
The world needs more LGBTQIA+ literature. The world needs more POC literature. This book is the perfect blend of both. Do yourself a favor and check it out. If you're anything like me when it comes to mythology-style fantasy, you won't be able to put it down (except for the breaks necessary to ugly sob because how dare the book make me feel things).
#book blogging#reviews#book reviewer#*completed review#*finished#Aiden Thomas#the sunbearer trials#the sunbearer duology#2025#*Sie's favorites
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Helleborous Niger, la Rosa di Natale.
Ci sono fiori coraggiosi che fioriscono tra il silenzio e la neve, uno di questi è l'Helleborous niger, la Rosa di Natale, che illumina con la sua semplice eleganza, prati montani e boschi fra dicembre e aprile.
E' una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffusa sulle catene montuose di Alpi ed Appennini, molto diffusa nelle splendide Dolomiti.
Fin da tempi antichi, l’elleboro nero era considerato un rimedio straordinario nella cura delle malattie mentali, come vero e proprio rimedio contro la follia.
Il suo nome botanico, Helleborus pare sia di origine greca e derivi da Hellèboros, il fiume che attraversa la città di Antkyra nel golfo di Corinto, dove nell’antichità si utilizzava una pianta dello stesso genere, l’Helleborus orientalis per curare la pazzia. In seguito gli antichi greci usavano l’espressione “hanno bisogno dell’Elleboro ” per indicare i folli e i malati di mente.
La mitologia greca, infatti, narra che Ercole (Eracle per i Greci) l'eroe-semidio, dotato di una forza eccezionale, figlio di Zeus e Alcmena, odiato da Era per il tradimento del marito, guarì dalla pazzia, indotta proprio dalla persecuzione di Era, grazie all’elleboro.
Anche il pastore Melampo, curò la follia delle figlie di Preto e Argo con il latte della capre che ne avevano mangiato le foglie, guadagnando come ricompensa la mano di una principessa e una parte del regno.
Con i passare dei secoli l’elleboro si diffuse come rimedio per la cura delle malattie cardiache, nonostante sia una pianta molto tossica.
Simbolo di auguri, è legato ai concetti della speranza, della vitalità e del rinnovamento.
Cecil Kennedy (British, 1905-1997)
''Still life of white hellebores in an alcove''
oil on canvas
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¡Historieta Nueva Nº1388!... "El descargo de un semidios Felino" Contenido delicioso en mi Patreon... https://www.patreon.com/YamilMiyo ¿Quieres ponerte al día con mis historietas? Sígueme aquí: https://tapas.io/series/Mi-Imaginacin-y-Yo Mis redes sociales Discord: https://discord.gg/V8yxVtQKGb https://www.instagram.com/yamiljozami/ https://twitter.com/YamilJozami https://www.deviantart.com/yamilmiyo https://www.tumblr.com/blog/yamiljozami
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Un corpo che nella sua ipertrofica perfezione ha influenzato l’immaginario del canone maschile è stato quello di Arnold Schwarzenegger, colui che è riuscito a scavalcare gli argini di un settore ghettizzato e criticato dall’opinione pubblica. I palestrati, fino ad allora derisi come fenomeni da baraccone, attraverso l’ultracorpo di Arnold hanno ottenuto un nuovo status. Arnold era il corpo muscoloso ma non mostruoso. Ipertrofico ma bello. Il faccione sorridente col ricciolo sulla fronte, accoppiato ai pettorali guizzanti, diventava glamour.
Arnold era l’adone. Il semidio. Solare, riuscito, vincente. E così seduceva non solo la nicchia, ma anche il pubblico main stream. La mania per il fitness, che si imporrà nel nostro stile di vita, non farà altro che prendere la spinta estrema del body building e ammorbidirla, imborghesirla un po’. “Muscolosità, dieta, controllo, allenamento, routine, diventeranno gli imperativi del corpo contemporaneo. Il bisogno di stare dentro una forma tonica diverrà sinonimo non solo di bellezza in termini puramente estetici, ma di un sentimento di compiutezza per l’individuo, che di conseguenza acquisterà forza e sicurezza migliorando l’autostima”. Il corpo di Arnold è l’eccezione che indica la strada affinché i nostri corpi comuni si votino al corpo bello in quanto sportivo, sportivo in quanto sano, e sano in quanto: felice? Per certi versi, il canone dominante femminile ha creato maggiore pressione. I nostri corpi di donna, storicamente vessati e considerati minori, ancora si trovano a dover fare i conti con un’idea di perfezione estetica stereotipata, asfittica e ossificata nel tempo. Il movimento di emancipazione femminile prende avvio dal corpo, lo teatralizza e ne fa luogo scenico di rivoluzione e liberazione dai dogmi. Il corpo della donna rivendica parità, eguaglianza e s-classificazione della forma. E così diventa politico. Rivendicare la libertà del corpo, ostentandone l’esibizione, crea un diabolico cortocircuito. L’atto che nasce come slogan progressista, il sono-libera-di-mostrarmi-nuda, paradossalmente non fa che riattizzare il pensiero maschilista. Nel momento in cui vorremmo fare del corpo un simbolo della nostra soggettività individuale, ne stiamo anche mostrando il suo simulacro, in tutta la sua appetibile dimensione sessuale. Il pericolo è che, se sbandierarlo in nome della libertà vuol dire fare politica, in un certo senso stiamo optando per del mero populismo. La magrezza non è solo sinonimo di bellezza. Qualità e virtù morali nei secoli hanno strutturato il concetto di donna ideale. Magra in quanto bella. Bella in quanto perfetta. Perfetta in quanto proba, pura, irreprensibile. Il valore etico ha consustanziato una forma fisica. I corpi delle ballerine hanno vissuto questo percorso iniziatico. Qualcosa di sacro brucia nella loro magrezza. Discendenti delle sante anoressiche, anomale eredi del corpo cavo immacolato, attraverso il sacrificio, la privazione, l’esercizio di volontà, esse si sono donate alla dea Tersicore e hanno vissuto l’estasi e il tormento dell’arte. Emblema della divina leggerezza rimane Carla Fracci. Modello e prototipo imperituro della danza. Eterna fanciulla danzante, la definì Montale.
La Fracci, cristallizzata nella grazia del pudore, con il suo monacale e ligio senso del dovere, getta coordinate etiche ed estetiche sull’immaginario novecentesco del femminile mischiandosi ai corpi patinati di modelle e soubrette televisive. Il corpo leggero e sottile diventa sacro e profano al tempo stesso. E risulta vincente e desiderato. Con l’avvento del virtuale l’entusiasmo per la sottigliezza diventa estremo. Si impone il corpo s-materiale. In assenza di peso, nello schermo, abbiamo creato il corpo che bramavamo. Perfetto a tal punto da eliminare il corpo stesso e rinascere a sua sola immagine. Nel tentativo di estirpare il difetto reale, nuovi corpi galleggiano vitrei nell’etere, mai nati e mai morti, perfettamente utopici. Corpi inesistenti, scartavetrati dai filtri, incamminati sulla strada della reinvenzione. E così facendo corteggiamo proprio quella spinta alla perfezione da cui stiamo cercando di affrancarci. Ci siamo incaricati di rinascere a nuova forma e un delirio di onnipotenza ci attraversa. Si rinasce a sé stessi nella sanificazione della forma. E a questa siamo devoti. Santifichiamo un ultracorpo che non a nulla di religioso ma che profanamente trasuda disumana perfezione.
Ultracorpi, disumane perfezioni
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