#Riconoscere il narcisismo
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Riconoscere il Manipolatore Affettivo: Strategie per Liberarti
Le relazioni interpersonali sono un aspetto fondamentale della nostra vita, ma purtroppo, alcune persone possono cercare di manipolarci emotivamente a proprio vantaggio.
Questi individui, noti come manipolatori affettivi, utilizzano tattiche subdole per controllare e sfruttare gli altri. Riconoscere un manipolatore affettivo è il primo passo per proteggerti e liberarti da questa dinamica tossica. In questo articolo, esploreremo alcune strategie utili per identificare e affrontare un manipolatore affettivo.
Comprendi i segni del manipolatore affettivo:
Un manipolatore affettivo utilizza una serie di tattiche per influenzare e controllare gli altri. Alcuni segnali comuni includono la colpa costante, la manipolazione delle emozioni, la critica costante e il comportamento passivo-aggressivo. Presta attenzione a questi segni e considera se li stai sperimentando nella tua relazione.
Confida nelle tue emozioni:
Un manipolatore affettivo cercherà di invalidare le tue emozioni e i tuoi pensieri, facendoti sentire insicuro e confuso. Tuttavia, è fondamentale confidare nelle tue emozioni e fidarti del tuo istinto. Se qualcosa ti sembra sbagliato o ti senti emotivamente sfruttato, è importante riconoscere queste sensazioni come valide.
Imposta confini chiari:
I manipolatori affettivi spesso violano i confini personali degli altri. Imposta confini chiari e comunicali in modo assertivo. Sii deciso su ciò che è accettabile e ciò che non lo è. Mantieni la coerenza nel far rispettare i tuoi limiti e non permettere al manipolatore di superarli.
Crea una rete di supporto:
Un manipolatore affettivo cercherà di isolarti dagli altri, rendendoti dipendente dalla sua presenza. Costruisci una rete di supporto solida con amici e familiari che ti sostengono. Questo ti darà una prospettiva esterna e il sostegno necessario per affrontare la situazione.
Educarsi sulla manipolazione emotiva:
Acquisisci conoscenze sulle dinamiche di manipolazione emotiva e comprendi le tattiche che i manipolatori utilizzano. Questo ti darà una maggiore consapevolezza e ti aiuterà a riconoscere le strategie manipolative quando si presentano. Ci sono molti libri, risorse online e gruppi di supporto disponibili su questo argomento.
Cerca aiuto professionale, se necessario:
Affrontare un manipolatore affettivo può essere un processo difficile e emotivamente intenso. Se senti di avere bisogno di sostegno aggiuntivo, non esitare a cercare l'aiuto di uno psicologo o di un consulente esperto nella gestione delle relazioni tossiche. Un professionista qualificato può fornirti strumenti specifici per gestire questa situazione delicata.
Essere coinvolto con un manipolatore affettivo può essere emotivamente esauriente e dannoso per la tua salute mentale e il tuo benessere generale.
Riconoscere i segni di manipolazione emotiva e adottare strategie per proteggerti è essenziale per liberarti da questa dinamica tossica. Sii fiducioso nelle tue emozioni, imposta confini sani e cerca supporto esterno. Ricorda, la tua felicità e il tuo benessere sono importanti, e meriti di essere in una relazione sana e rispettosa.
Per approfondire leggi questa guida completa al narcisismo manipolatore e alle sue tattiche
#Narcisismo manipolatore#Tattiche manipolative#Relazioni con narcisisti#Comportamenti manipolatori#Riconoscere il narcisismo#Liberarsi da un manipolatore narcisista#Salute emotiva e narcisismo.
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Con l'età che avanza ho capito che posso fidarmi di uno dei sensi più importanti nella vita; "'L'OLFATTO'" Già...Mi permette di sentire l'odore delle persone belle, quelle che profumano di Buono, di Umiltà, di Coerenza, di Fiducia, di Gentilezza, di Lealtà. Già... "'I MIEI PREFERITI'"....
❀ ♡ ❀°°❀ ♡ ❀ ♡ ❀ ♡ ❀°°❀ ♡ ❀ Col tempo ho incominciato a riconoscere il cattivo odore da cui stare lontano. Come; Falsità, Aria di Superiorità, Cattiveria, Invidia, Arroganza, Narcisismo...
❀ ♡ ❀°°❀ ♡ ❀ ♡ ❀ ♡ ❀°°❀ ♡ ❀ Consiglio vivamente di imparare a
..............'"SELEZIONARE'"..............
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IL NARCISISTA MANIPOLATORE
By Fabio Scapellato -
Avere a che fare con un narcisista manipolatore può essere complicato e rovinare la nostra vita: ecco come riconoscerlo ed evitarlo.
Quando intraprendiamo una relazione sentimentale con qualcuno è perché ci sentiamo irrimediabilmente attratti da quella persona. Solitamente il primo gancio è l’attrazione fisica, ma può capitare che a suscitare il fascino che proviamo sia la personalità del soggetto in questione. Quando qualcuno si mostra sicuro di sé, è dotato di un buon eloquio e parla con convizione delle proprie idee e delle proprie passioni può suscistare ammirazione e catturare l’attenzione di chi gli sta intorno.
Molto spesso le persone più insicure ed emotivamente fragili sono attratte da questo tipo di personalità, poiché rappresentano il contrario di ciò che sono loro ed in un certo senso vedono in questi soggetti carismatici e sicuri di sé un’ancora di salvezza, qualcuno in grado di proteggerli nei momenti di difficoltà. Tuttavia, sicurezza ed empatia non necessariamente vanno a braccetto ed anzi una persona troppo sicura di sé potrebbe nascondere una forma di egocentrismo che sfocia nella patologia.
Per quanto possa essere piacevole passare una serata in compagnia di persone dotate di una forte personalità e vogliose di esprimerla mettendosi sempre al centro dell’attenzione, meno piacevole potrebbe essere instaurare con queste persone una vera e propria relazione. Inoltre, come detto, potrebbero nascondere una forma lieve o acuta di disturbo della personalità narcisistica, il che deve porre l’altro in uno stato d’allerta.
Il narcisista, infatti, è una persona che mette al centro della propria vita se stesso, in una costante esaltazione delle proprie vere o presunte qualità fisiche, estetiche e intellettive. Un atteggiamento che già di per sé è contrario alla possibilità di stabilire una relazione sana. Chi soffre di disturbo narcisistico della personalità va però oltre, poiché sente il bisogno patologico di essere sempre al centro dell’attenzione, e sviluppa un’indifferenza totale verso i sentimenti e i bisogni delle altre persone. Il che fa di loro delle persone estremamente egocentriche e prive di qualsiasi tipo di empatia.
Narcisista manipolatore: cos’è nello specifico
La più grave forma di narcisismo è quella che sfocia nella manipolazione dell’altro. Il narcisista manipolatore è una persona che in maniera consapevole manipola chi gli sta intorno per ottenere ciò che desidera o di cui ha necessità. La manipolazione può avvenire in diverse forme e potrebbe anche essere sottile al punto da non essere percepita o compresa dalla persona che la subisce.
Tendenzialmente, il narcisista manipolatore cercherà sempre di farti credere che le tue opinioni non abbiano valore e sminuirà ogni tua idea al fine di farti perdere sicurezza e farti sentire inadatto e inadeguato. Questa tecnica di manipolazione della personalità è conosciuta come Gaslighting e consiste nella costante messa in discussione delle percezioni della vittima sino a portarla ad essere completamente indifesa e insicura. Lo scopo è quello di avere il pieno controllo della relazione e della vita dell’altra persona, così da poter essere sempre al centro dell’attenzione, indispensabile per l’altro, e da potersi sentire superiore.
Potrebbe sembrare, dunque, che riconoscere questo comportamento sia semplice, ma non è assolutamente così. Il narcisista manipolatore è una persona dal grande fascino che utilizza il ricatto emotivo e la seduzione per ottenere la fiducia della vittima. Queste persone sono sempre molto abili nel far credere agli altri di avere torto e di essere in una posizione di difetto.
La manipolazione affettiva
I narcisisti manipolatori tendono a circondarsi di persone emotivamente fragili, sulle quali capiscono di poter avere una forte influenza. In un primo momento si conquistano la loro fiducia mostrandosi affabili e riempiendole di complimenti. Questo comportamento gli garantisce che le persone che vogliono controllare sviluppino una sorta di dipendenza da loro.
Una volta certi di avere il controllo, i narcisisti manipolatori utilizzano il ricatto emotivo per fare sentire in colpa le proprie vittime. Spesso le accusano di essere egoiste e insensibili, generando in queste un senso di colpa che gli serve per ottenere ciò che vuole (denaro, favori o semplicemente attenzione).
Potrebbero al contrario utilizzare lusinghe eccessive per soddisfare l’ego e la vanità della vittima e farle credere di essere importante per loro. Un’altra tattica è quella del silenzio: quando si rendono conto che le accuse o le lusinghe non funzionano, potrebbero applicare una tattica di ignoramento totale per mandare in confusione la vittima.
Ciò che rende complicato riconscere questi comportamenti è il fatto che i narcisisti manipolatori sono bravi a comprendere le debolezze del prossimo e sfruttarle a proprio vantaggio. Quando applicano una tattica di manipolazione, lo fanno in modo tale da convincere la vittima che le azioni che compiono in loro favore siano assolutamente volontarie.
Come riconocere un narcisista manipolatore
Avere un rapporto con una persona che soffre di questo disturbo può essere emotivamente devastante, motivo per cui è bene riconoscere quali sono i segnali che ci aiutano a capire se il nostro partner sia un narcisista manipolatore.
Le caratteristiche più frequenti – potrebbero non presentarsi tutte nella stessa persona – sono dieci e sono le seguenti:
Egocentrismo: vuole sempre essere al centro dell’attenzione, non importa quale sia l’argomento di discussione.
Mancanza di empatia: la persona in questione sembra non capire le emozioni altrui, ma soprattutto non è interessato ai loro problemi.
Ricerca costante di ammirazione: sente il bisogno continuo di essere oggetto di ammirazione da parte di chiunque gli stia intorno.
Controllo: il narcisista manipolatore vuole sempre avere il controllo della relazione e di ogni aspetto della vita del partner.
Manipolazione: cercherà sempre di manipolare il prossimo per ottenere ciò che vuole.
Gelosia: può avere manifestazioni furenti di gelosia, anche senza che ci siano delle motivazioni reali.
Arroganza: queste persone tendono ad essere molto convinte delle proprie capacità e delle proprie qualità.
Senso di superiorità: tendenzialmente si credono sempre nel giusto, si ritengono migliori degli altri e pensano che chiunque dovrebbe fare come dicono loro.
Insensibilità: non possiedono alcuna sensibilità nei confronti delle altre persone.
Inflessibilità: non sono disposti a cambiare idea o a scendere a compromessi, anche se questi potessero migliorare una relazione.
Come difendersi da un narcisista manipolatore
La prima cosa da mettere in chiaro è che non dovete sentirvi in difetto o inadeguati perché un’altra persona sta cercando di farvi sentire in questo modo. Dovete mantenere alta l’autostima e comprendere che le parole e i comportamenti della persona che avete di fronte sono finalizzati a farvi perdere la vostra sicurezza e dunque ad essere in balia della loro volontà.
Qualora vi sentiate sopraffatti dalla situazione in cui vi trovate e dalla relazione, la cosa migliore che potete fare è allontanarvi dal partner. Potreste anche avere bisogno del supporto di amici e familiari o di un aiuto professionale e dunque di un percorso terapeutico che vi aiuti a superare lo stato di sconforto e fragilità in cui vi ha gettato questa relazione.
Esistono in ogni caso delle tattiche per tenere a bada un narcisista manipolatore e non farsi sopraffare. La prima cosa da fare è riconoscere i segnali. Prima o poi cercheranno sempre di farvi fare qualcosa che non vorreste fare e l’atteggiamento migliore in questi casi è mostrare un netto diniego, porre dei limiti oltre i quali non siate intenzionati ad andare.
Non vi fate ingannare dal loro vittimismo, spesso infatti cercano di spingervi oltre i limiti puntando sul vostro senso di colpa, e non vi fate intimidire da atteggiamenti autoritari, poiché potrebbero utilizzare la violenza verbale o fisica per ottenere ciò che vogliono. Infine non vi fate coinvolgere emotivamente dalle loro provocazioni. Una reazione emotiva, potrebbe dare loro modo di capire dove colpire e incoraggiarli a sfruttare la vostra debolezza.
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Anche le persone sane agiscono a volte in modo scorretto. Chi pensa che la salute di una persona si misuri in base all'impeccabilità, ha una diversa forma di distorsione cognitiva, non è una persona sana. La mia psicoterapeuta mi ha detto che il grado della mia intransigenza verso me stessa e il grado della mia paura verso il giudizio altrui e viceversa anche la mia necessità di giudicare sempre gli altri nascevano esattamente tutti da quella malsana convinzione. Per esempio, giudicare le persone cattive perché si permettono di parlar male degli altri è pericoloso, è altamente probabile che una persona lo pensi perché ha tanta paura lei per prima si possa parlar male di lei o lei stessa di dover parlar male a sé di se stessa. Anche questo è un tratto di narcisismo tossico. Il narcisismo sano è riconoscere che tutti abbiamo il diritto di non essere perfetti al patto di saperci poi assumere la responsabilità delle nostre azione scorrette verso noi e verso gli altri.
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LA PSICOLOGIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO: ESPLORANDO IL PROFILO DEL MANIPOLATORE PERVERSO
Riconoscere e Affrontare il Narcisismo Patologico nelle Relazioni:
Consigli Pratici
Negli ultimi tempi, il Narcisismo Patologico è diventato un argomento di ampia discussione, grazie all'accesso facilitato alle informazioni tramite internet e ai social media. Questo disturbo, caratteristico della società contemporanea individualista, è oggetto di interesse per psicologi, psichiatri, coach, counsellor e persone comuni che condividono le proprie esperienze.
Tuttavia, è importante notare che il Narcisismo non è necessariamente patologico. Esiste un livello sano di Narcisismo che contribuisce alla crescita individuale, promuovendo autostima, autoefficacia e empatia. Questo articolo si concentra su aspetti pratici legati al Narcisismo Patologico, tralasciando l'approfondimento teorico, facilmente reperibile in letteratura.
In questo articolo, esploreremo:
Chi è il Narcisista Patologico (rispetto a un Narcisista sano).
Come identificarlo.
Come gestire una relazione con un Narcisista Patologico.
Il Narcisismo Patologico vs. il Narcisismo Sano
Il Narcisismo diventa patologico quando comporta danni all'altro e si manifesta attraverso:
Bassa autostima: Il narcisista patologico dipende dall'approvazione esterna per mantenere l'ego, senza di essa sperimenterebbe un grave crollo psicologico.
Megalomania: Questo individuo esagera non solo la propria persona ma anche i propri successi, cercando di apparire superiore agli altri.
Mancanza di empatia: Questa è la caratteristica distintiva rispetto al narcisismo sano. Il narcisista patologico non riconosce o considera le emozioni altrui, causando sofferenza senza rendersene conto.
Incapacità di amare: Questo individuo non sa amare autenticamente; i suoi gesti d'affetto hanno scopi manipolatori e di controllo.
Comportamenti Tipici del Narcisista Patologico
I comportamenti del Narcisista Patologico possono variare ma includono:
Love bombing: Durante la fase iniziale, il narcisista patologico cerca di attrarre la vittima con attenzioni e gesti affettuosi.
Cambiamento di comportamento: Dopo aver conquistato la vittima, il narcisista diventa freddo e distante.
Critiche e manipolazione: Il narcisista utilizza critiche sottili, giudizi e silenzi punitivi per manipolare l'altro.
Tradimenti e bugie: Spesso ricorre alla triangolazione, paragonando l'attuale partner con ex per seminare insicurezze.
Riconquista: Se la vittima cerca di terminare la relazione, il narcisista può cercare di riconquistarla, almeno finché non trova una nuova vittima.
Come Gestire una Relazione con un Narcisista Patologico
Terminare una relazione con un Narcisista Patologico è complesso, poiché spesso sussiste una dipendenza affettiva. È fondamentale mantenere un senso di realtà e cercare il supporto di un professionista per affrontare la situazione.
Altri passi includono:
No contact: Smettere ogni tipo di contatto con il narcisista, inclusi messaggi e social media. Questa scelta deve essere supportata da una terapia.
Lavoro psicologico: Rivolgersi a uno psicoterapeuta per affrontare i disturbi derivanti dalla relazione con il narcisista, come depressione, ansia o somatizzazioni.
In sintesi, gestire una relazione con un Narcisista Patologico richiede consapevolezza, supporto professionale e il coraggio di intraprendere un percorso di guarigione personale.
Scopri ora la complessa psicologia del narcisista patologico e impara a riconoscere il manipolatore perverso nelle tue relazioni. Contattami acquisire consapevolezza e proteggerti da comportamenti dannosi.
Tito Bisson
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Chiara Amirante: nuovo libro su trappole e impedimenti all'amore
Chiara Amirante: nuovo libro su trappole e impedimenti all'amore
Roma, 8 ott. - Possessività e gelosia, dipendenze affettive, narcisismo patologico ed egocentrismo nutriti da bassa autostima e presunzione di invincibilità: un deserto affettivo che coinvolge tanti giovani e famiglie con esiti talvolta drammatici.Per la collana "Spiritherapy", un manuale pratico di "ri-educazione sentimentale" per imparare a riconoscere relazioni non sane e maniere distorte di amare riportando al centro la gratuità e autenticità del vero amore: un'altra tappa del percorso di guarigione del cuore della fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti."Tante volte si spaccia per amore ciò che in realtà è egoismo; si spaccia per amore ciò che in realtà è emozione, passione, attrazione o anche possesso dell'altro. C'è bisogno di amore; c'è bisogno di amare; c'è bisogno di imparare veramente ad amare!"Ogni giorno veniamo bombardati da un'infinità di stimoli che ci inducono a pensare che solo soddisfacendo il nostro bisogno di piacere, di possedere, di successo ci sentiremo realizzati e potremo dirci finalmente felici. Ciò che si tende a dimenticare, però, è che il bisogno fondamentale dell'uomo, insito nella sua stessa natura, è solo uno: amare ed essere amato. Ma allora perché spesso siamo proprio noi a mettere ostacoli sul nostro cammino verso l'amore, a cadere nelle trappole che ci impediscono di costruire relazioni autentiche, appaganti e di profonda comunione?La possessività, il controllo, la gelosia, la paura di essere giudicati, il bisogno di approvazione, una bassa autostima, l'anteporre l'apparire all'essere sono solo alcune delle possibili spie che ci dicono che non stiamo vivendo le nostre relazioni in modo sano. Sono sintomi di un'insicurezza di fondo che ci porta a indossare maschere per mostrare la versione di noi che pensiamo che gli altri vogliano vedere. Dobbiamo invece sforzarci di farci conoscere per ciò che siamo, scoprire noi stessi nella nostra unicità, nei punti di forza e nelle meravigliose potenzialità che ci caratterizzano, e imparare a individuare gli atteggiamenti disfunzionali propri del nostro modo di amare. Solo così potremo apprendere l'arte dell'Amore vero.Chiara Amirante continua, con questo nuovo libro, il percorso della "Spiritherapy", che ha aiutato e aiuta migliaia di persone in tutto il mondo a guarire il proprio cuore, trovare la pace e vivere nella luce della gioia piena. Visualizza meno
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Guarire dopo una relazione con un narcisista è un viaggio complesso ma trasformativo. Questo percorso richiede coraggio, pazienza e compassione verso se stessi, ma può portare a una profonda rinascita personale e a una vita più autentica e appagante. #narcisista #narcisismo
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28 nov 2023 15:28
IL PATRIARCATO, IN BARBA ALLA REALTA' – "LA VERITA’": "DA AMMANITI A CREPET FINO A RECALCATI, GLI ESPERTI DICONO CHE LE VIOLENZE NASCONO DAL NARCISISMO, NON DALLA DITTATURA DEGLI UOMINI MA LE VESTALI TURBOFEMMINISTE DI CASA NOSTRA NON LI ASCOLTANO: L’IDEOLOGIA LE RENDE SORDE ALLE EVIDENZE DELLA SCIENZA" – LO PSICANALISTA RISE’: “COME SI FA A VEDERE IL PATRIARCATO IN UNO CHE..." -
Maurizio Caverzan per “la Verità” - Estratti
Stavolta il mantra «ce lo dice la scienza» non vale. Sembrava un dogma, tassativo e inconfutabile, avendoci accompagnato nelle ultime campagne comportamentali, nelle recenti ubriacature collettive, dalla pandemia al riscaldamento globale. Del resto, la scienza, medica o ecologica che sia, ha il compito di «supportare» il magistero del momento, si tratti della vaccinazione e delle restrizioni planetarie, dell’invasione buona delle auto elettriche o di «efficientare» le abitazioni. E invece no. Per la violenza contro le donne e i femminicidi il dogma si è sgretolato.
(...)
Da quando si scandagliano i fondali socio-psicologici dell’atroce assassinio della povera Giulia Cecchettin, i competenti della materia si esprimono a una sola voce: «Il patriarcato non c’entra».
Proprio questo era il titolo dell’intervento di Massimo Ammaniti, uno dei maggiori psicoanalisti italiani, ospitato venerdì con qualche imbarazzo da Repubblica. Le violenze e le sopraffazioni maschili «non nascono oggi dal potere patriarcale, che le usava per legittimare la sua supremazia», scrive nascosto nelle pagine interne Ammaniti, «originano piuttosto dalla debolezza e dalla fragilità degli uomini, che sentendosi impotenti e impauriti per essere sopravanzati affettivamente e socialmente dalle donne, reagiscono con rabbia e odio».
Stessa sorte capita due giorni dopo al più cool degli psicanalisti, Massimo Recalcati che alla giornalista di Repubblica che gli chiede se il crimine di Filippo Turetta sia «retaggio del patriarcato» o se sia più corretto parlare di «ferita narcisistica», risponde: «Il mito del nostro tempo è quello del successo individuale. Si tratta di un nuovo imperativo che rende impossibile l’esperienza del fallimento. Subire il rifiuto di una ragazza significa riconoscere i propri limiti [ …]. Per questo a volte il ricorso alla violenza sostituisce la dolorosa constatazione della propria insufficienza».
Concetti chiari, quelli espressi da «uno dei più lucidi e autorevoli indagatori dell’animo umano», come recita la presentazione della collana di opere che il quotidiano sta testé pubblicando, ma che forse avrebbero cromaticamente stonato sotto l’«Onda fucsia», il titolo d’apertura del giornale che illustrava la manifestazione anti-patriarcato di sabato. Bel paradosso per un luminare, la scarsa visibilità. Non l’unico, nelle interpretazioni che si dibattono su questa tragica vicenda. Basta citare quello «nordico», così chiamato dal rapporto dell’Onu che non si capacita di come «nonostante siano leader mondiali in termini di uguaglianza di genere», i Paesi del Nord Europa presentano «tassi di violenza da partner intimo contro le donne sostanzialmente più alti della media Ue».
Impossibile rassegnarsi, per le vestali turbofemministe di casa nostra. Impossibile accettare anche lo scenario prospettato dal filosofo Massimo Cacciari sulla Stampa: «La famiglia patriarcale è già defunta con la famiglia borghese, dove proprio la “patriarcalità” si sfascia in mille forme di incomunicabilità».
Tornando nell’alveo della psicologia, la materia che aiuta a riconoscere il pericolo di far coincidere il vivere con un rapporto amoroso, intervistato dal Corriere della Sera, il terapeuta dell’età giovanile Gustavo Pietropolli Charmet osserva che questo sortilegio trasforma il compagno in uno stalker.
Quando si concretizza l’abbandono, «viene fuori non solo rabbia o malinconia, ma la disperazione di chi si sente definitivamente perduto. E, ai suoi occhi, la responsabile di ciò è la persona che aveva fatto il sortilegio e poi l’ha rotto». Pietropolli Charmet è solo l’ultima delle voci che contesta il ritornello sul patriarcato.
Al Sussidiario.net Paolo Crepet, autore di Prendetevi la luna (Mondadori), aveva detto: «La teoria per cui non c’è da fidarsi perché noi maschi, siamo dei precursori delle violenze, se non degli assassini, mi sembra una teoria nazista: i nazisti ragionavano così, ovvero secondo genetica». Ancora più definitivo, lo psicanalista Claudio Risé sul nostro giornale: «Come si fa a vedere il patriarcato in un poveretto che fa un delitto confuso e pieno di errori, e finisce in un’autostrada senza benzina? Lui è un povero assassino, ma le autorità e i comunicatori che lo scambiano per un esempio di patriarcato non sanno di cosa parlano». Già, le autorità e i comunicatori. Può succedere che, a volte, l’ideologia li renda sordi ai contributi della scienza. A volte.
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La pazienza è la virtù dei forti,
L'arroganza la virtù dei deboli,
L'orgoglio spesso una maledizione,
La gelosia è fonte di dolore,
Essere al centro dell'attenzione, poca autostima,
Prevaricare voler emergere sugli altri, presunzione.
Accusare sempre gli altri, senza guardare mai a se stessi i propri errori per poi rabbonire per convenienza è narcisismo.
Chiedere una presenza nel rendersi disponibili per poi cercare scuse per chiudere un dialogo è arroganza.Sono molte che frasi, le parole che vi si possono aggiungere, per identificare dare un'appellativo alle persone che hanno comportamenti ed atteggiamenti discutibili, eppure per ignoti motivi non sarà mai possibili classificarli tutti, poiché la mente umana di certe persone è cosi subdola, che ogni giorno ha la capacità di inventarsi qualcosa di diverso di nuovo, ha la tendenza a dar vita alla malvagità che gli appartiene.
Ponete attenzione, poiché se provaste a fargli notare anche solo una virgola, voi diverreste i veri cattivi, hanno la capacità di farvi sentire in colpa, loro sono intelligenti e perfetti, non hanno un solo pregio reale che attenzione il pregio è nel difetto, poiché solo chi sa riconoscere i propri difetti, ha inconsapevolmente ammesso di avere un pregio...Umiltà ed è cosi rara e preziosa, che vi son persone che credono di possederne, mentre cosi non è, pertanto ripeto fate attenzione.Sò bene che spesso uno scritto dimostrerà la realtà di ciò che esprime, poiché il nostro conscio non sfugge al proprio ego
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Questo non suona come un narcisista. Un narcisista, deve continuamente controllarti, ti tengono sotto controllo - molto. Se improvvisamente smettono, si fermano, immagino che le sue attenzioni siano altrove, e ha una nuova vittima, si sta dedicando a tenere d'occhio lei. Quindi dovresti andartene. Ma scommetto che se lo fai inizierà improvvisamente a preoccuparsi molto di quello che stai facendo. Il tempismo di uno scarto è che il narcisista decide, non tu. Questo non significa che ti ami, i narcisisti non amano, solo che i tempi non gli vanno bene. Devi conoscere il narcisismo, solo allora puoi vedere come andrà a finire (sono tutti uguali) e puoi iniziare a lavorare sulla tua guarigione. E impara a riconoscere i pericoli. Sono sicuro che avrei corso un miglio se li avessi conosciuti, e mi sarei rifiutato di farmi coinvolgere da un narcisista e non avrei perso anni con lui. Per favore, impara a conoscere il narcisismo, così comprendi tutto. È facile, perché agiscono sempre allo stesso modo, come fossero un libro aperto. Consiglio sempre di preparati a essere torturato, è il prezzo che pagherai per uscire con un narcisista. Sii guerriera. L'indizio è nel titolo. Impara da quei segnali che vorresti avere. Quindi, indipendentemente dal tipo di personalità, puoi tenerti lontano da tutti i narcisisti
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Narcisista Covert: Il Lato Oscuro dell'Ego
Introduzione:
Il narcisismo è un tratto di personalità che può assumere molte sfumature, ma una forma particolarmente insidiosa e difficile da riconoscere è quella del narcisista covert, o nascosto.
A differenza del narcisista esplicito, il narcisista covert tende ad agire in modo più sottile e subdolo, nascondendo il suo vero sé dietro una facciata di modestia e sensibilità.
In questo articolo, esploreremo il lato oscuro dell'ego del narcisista covert, i segni distintivi di questa modalità di comportamento e gli effetti che può avere sulle relazioni interpersonali.
Maschera di modestia:
Il narcisista covert è maestro nell'indossare una maschera di modestia. Si presenta come umile, altruista e desideroso di mettersi in secondo piano, ma in realtà sta cercando di attirare l'attenzione e l'ammirazione degli altri in modo più sottile. Dietro questa maschera si nasconde un bisogno costante di ammirazione e un senso di superiorità nascosto.
Vittimismo e auto-commiserazione:
Un'altra tattica comune del narcisista covert è quella di assumere il ruolo della vittima. Si lamenta costantemente delle proprie difficoltà e sfrutta l'empatia degli altri per ottenere attenzione e sostegno. Questo atteggiamento di auto-commiserazione serve a mantenere l'attenzione su di sé e a manipolare gli altri per ottenere ciò che desidera.
Controllo passivo-aggressivo:
A differenza del narcisista esplicito, il narcisista covert utilizza il controllo in modo più subdolo. Utilizza tattiche passive-aggressive, come la manipolazione delle emozioni, il silenzio prolungato o l'indifferenza, per ottenere ciò che vuole senza doverlo richiedere apertamente. Questo tipo di controllo sottile può essere altrettanto dannoso per le relazioni, ma può essere difficile da riconoscere.
Empatia selettiva:
Il narcisista covert può mostrare momenti di grande empatia e sensibilità, ma in realtà è selettivo nel mostrare queste qualità. Mostra empatia solo quando serve ai suoi scopi e quando può trarne vantaggio. Questo comportamento è una forma di manipolazione per ottenere l'attenzione e la simpatia degli altri.
Dipendenza dall'approvazione esterna:
Il narcisista covert dipende fortemente dall'approvazione esterna per mantenere la propria immagine di sé. Ha bisogno di costante conferma e lode dagli altri per alimentare il suo fragile senso di autostima. Questa dipendenza dall'approvazione rende il narcisista covert molto vulnerabile alla critica e all'abbandono.
Effetti sulle relazioni:
Le relazioni con un narcisista covert possono essere estremamente complesse e dannose. La sottile manipolazione e il controllo passivo-aggressivo possono portare a un senso di confusione e disorientamento per il partner o per le persone intorno. Inoltre, il narcisista covert è spesso incapace di veri sentimenti di intimità e connessione emotiva, poiché le sue relazioni sono basate sulla manipolazione e sul bisogno di gratificazione personale.
Riconoscere e affrontare un narcisista covert:
Riconoscere un narcisista covert può essere un compito difficile, poiché maschera abilmente il suo vero sé dietro un'apparenza di modestia e sensibilità. Tuttavia, educarsi sulla dinamica del narcisismo covert e sui suoi segni distintivi può aiutare a proteggersi da questa forma di manipolazione. Imparare a impostare confini sani, sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e cercare supporto professionale possono essere strumenti preziosi per liberarsi da una relazione tossica con un narcisista covert.
Conclusione:
Il narcisista covert rappresenta una sfaccettatura complessa del narcisismo, in cui la manipolazione e il controllo si manifestano in modo sottile e subdolo. Riconoscere i segni distintivi del narcisista covert è essenziale per proteggere la propria salute emotiva e mantenere relazioni interpersonali sane.
Educarsi sul narcisismo covert, sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e cercare supporto possono aiutare a liberarsi da questa dinamica tossica e a coltivare relazioni più autentiche e gratificanti.
Per uscire dalla spirale tossica del narcisista, rinforzarti e creare relazioni più sane, guarda il webinar gratuito sul narcisismo patologico e sulla dipendenza affettiva
#Narcisismo covert#Manipolazione emotiva#Maschera di modestia#Controllo passivo-aggressivo#Relazioni tossiche#Effetti del narcisismo covert
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'Il narcisismo in amore e la sindrome di Eco' libro di Secci
(ANSA) – ROMA, 21 MAR – Un viaggio attraverso l’amore e la psiche, quando una relazione degenera nelle spirali del narcisismo insano e deraglia in una dipendenza affettiva. Si parte dal mito narrato nelle Metamorfosi di Ovidio per fotografare le tante Eco e i tanti Narciso del nostro presente e per imparare a riconoscere il disturbo del narcisismo. Ma anche e soprattutto per individuare i…
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Cari giovani poeti,
vi mando un caro saluto e una raccomandazione: quella di non adirarvi e non angosciarvi se qualcuno critica le vostre poesie e le considera solo scritture in versi. Pur nella relatività di ogni lettura, le critiche possono essere necessarie e salutari proprio per passare dai versi alla poesia.
E noi anziani dobbiamo scusarci con voi e riconoscere che siamo stati colpevoli di alcune bugie per cosiddetta bontà o viltà.
Chi ama la poesia, prima di scriverla, ne leggerà tanta: prima di amare la propria, amerà quella scritta dai poeti che, nei secoli, hanno fatto conoscere la loro opera. Chi scrive versi senza aver prima smisuratamente amato la poesia è un povero naufrago nel mare del narcisismo.
Il miglior consiglio che si può dare a chi si avvicina alla scrittura della poesia… è quello di evitare gli insegnamenti. E quindi: non frequentare scuole di scrittura o di poesia.
Uno che sa tutto, saccente, non sarà un poeta. Uno che pensa di potere tutto, arrogante, e si compiace della propria abilità non sarà un poeta. La misura di sé non è un rispecchiamento compiaciuto («quanto sono bravo»). Misura di sé è qualcosa che non ha niente a che fare con le tentazioni dell’infinito: è cosa finita, è percezione netta, nuda e cruda, dei limiti (della misura), dei limiti superabili e poi, necessariamente, anche di quelli insuperabili.
Se tutte le frasi pensate, se tutti i pensieri cominciano o contengono il pronome “io”, e se l’interesse personale occupa tutto lo spazio dell’immaginazione e dell’emozione, allora in questo caso siamo lontani dalla poesia… se l’io invade e domina anche lo spazio delle relazioni affettive e dei pensieri rivolti all’umanità e alla società… allora con questo io sovrano sarà impossibile arrivare a scrivere poesia.
(La vita presenta a volte strane coincidenze. e sono davvero strane coincidenze – non c’è malizia. Per esempio, una che mi è capitata: finché si è pensato che potessi avere un qualche potere editoriale o recensorio, il telefono squillava ogni giorno con voci amiche e gentili. Quando si è capito che non ho nessun potere, nessuno più mi ha chiamato né è venuto a farmi visita. Così come un’altra casualità: se ad un giornale collabora un recensore che ha un cattivo rapporto personale con un poeta, possono verificarsi casuali effetti di allineamento degli altri recensori, e va a finire che su quel foglio nessuno scriverà di quel poeta. Ma allora, tutto il mondo è paese?)”.
Cesare Viviani
Da "La poesia è finita. Diamoci pace. A meno che..." (Il Melangolo, 2018)
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I 5 SEGNALI INCONFONDIBILI DEL NARCISISMO: SCOPRI SE HA A CHE FARE CON UN NARCISISTA
Il termine "narcisismo" è ampiamente utilizzato, ma conosciamo davvero la sua vera natura❓In fondo, chi di noi non desidera apprezzamenti e amore❓Se amiamo noi stessi, abbiamo un narcisismo sano, ma quando questo supera certi limiti, entriamo nel territorio del narcisismo patologico, una vera e propria patologia.
Il Disturbo Narcisistico di Personalità è caratterizzato da grandiosità, bisogno di adulazione e mancanza di empatia. Ma come possiamo riconoscerlo❓Ecco 5 segnali inequivocabili:
Senso di Grandiosità: I narcisisti si considerano superiori agli altri, credendo di aver realizzato cose straordinarie che nessun altro può nemmeno immaginare. Questo li porta a sentirsi migliori degli altri.
Ammirazione e Successo: Essendo convinti della loro superiorità, i narcisisti richiedono ammirazione costante e non tollerano critiche. Fanno di tutto per impressionare e cercano costantemente il successo.
Assenza di Empatia: La mancanza di empatia è una caratteristica chiave. Non riescono a comprendere gli altri o provare sentimenti di colpa. Sono inclini all'invidia e al disprezzo e tendono a sfruttare gli altri per i propri scopi.
No alla Conversazione: I narcisisti amano parlare solo di sé stessi e non lasciano spazio agli altri. Sono interruttori seriali e non ascoltano gli altri.
Forte Carisma: Sono molto carismatici e sanno come attrarre gli altri. Questo carisma è spesso usato per ottenere gratificazione personale, e non esitano a far cadere gli altri dal piedistallo una volta ottenuto ciò che desiderano.
Come affrontare un narcisista:
Consapevolezza: Il primo passo è riconoscere i segnali del narcisismo. Ammettere la presenza di un narcisista è fondamentale.
Forza: È importante capire che cambiare un narcisista è difficile, e la scelta del cambiamento deve venire principalmente da loro. La terapia professionale può essere cruciale.
Considerare il Cambio: Valuta come il narcisista influisce sulla tua vita. In alcuni casi, potresti dover prendere decisioni per il tuo benessere.
Ricorda, non è egoismo, ma un passo verso il tuo benessere.
Se hai riconosciuto questi segnali in una persona nella tua vita, ricorda che comprendere il narcisismo è il primo passo per affrontare questa sfida. Per ulteriori informazioni o supporto, non esitare a contattarmi. La tua salute emotiva è importante.
Tito Bisson
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Ora che il mio amore non aveva più un oggetto ne prendevo coscienza in modo del tutto nuovo. Era molto più grande di quanto avessi mai immaginato – gigantesco – lento e sensibile, come un’enorme creatura gelatinosa che mi fluttuava dentro, andando a cozzare contro un dubbio o una paura o una forma di narcisismo, per poi rimbalzare indietro, dolcemente ammaccato, rifugiandosi in un angolo che risultasse più ospitale. Dovevo trovare un posto per quell’amore, ma era troppo grande, troppo estraneo. E quanto era buono quell’amore, in ogni caso? Un amore in cui avevo mentito – e sperato, mentendo, di essere redenta? Il buono che potevo creare in me era impossibile da riconoscere.
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“ Il ruolo dei mass media nella manipolazione dell'opinione pubblica è stato oggetto di grande e preoccupata attenzione, ma per lo più mal indirizzata. Molti giudizi critici partono dal presupposto che il problema sia quello di impedire la circolazione delle falsità palesi; mentre è evidente, come è stato messo in luce dalle più acute analisi della cultura di massa, che i mass media, diffondendosi, hanno reso non pertinenti, per una valutazione della propria influenza, le categorie di vero e falso. La verità ha lasciato il posto alla credibilità, i fatti alle affermazioni che suonano autorevoli senza convogliare alcuna informazione autorevole. Proclamare che un dato prodotto è preferito dalle persone importanti senza dire a che cosa è preferito, vantare la superiorità di un prodotto su concorrenti non specificati, attribuire implicitamente una data caratteristica unicamente al prodotto reclamizzato quando di fatto essa è condivisa da quelli della concorrenza, sono altrettanti espedienti per offuscare la distinzione tra vero e falso in un polverone di plausibilità. Questo genere di associazioni sono “vere”, ma totalmente mistificanti. L’addetto stampa del presidente Nixon, Ron Ziegler, fornì un significativo esempio dell'uso politico di queste tecniche quando ammise che le sue precedenti affermazioni sull'affare Watergate erano diventate “inoperative”. A molti questo sembrò un modo eufemistico di riconoscere di aver mentito. Ciò che in realtà Ziegler voleva dire, era che le sue primitive dichiarazioni non erano più attendibili. Non il loro essere false, ma la loro incapacità di convincere le rendeva “inoperative”. La loro veridicità o meno non era in discussione. “
Christopher Lasch, La cultura del narcisismo. L’individuo in fuga dal sociale in un’età di disillusioni collettive; Nuova postfazione dell’autore, traduzione di Marina Bocconcelli, Fabbri (collana Saggi Tascabili), 1992. [Libro elettronico]
[Edizione originale: The Culture of Narcissism: American Life in an Age of Diminishing Expectations, W. W. Norton, New York City, 1979]
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