#Radiotelevisione italiana
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“Prisencolinensinainciusol”
Performance by Raffaella Carrà & Adriano Celentano on Radiotelevisione italiana, 1974
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“ All’atto di redigere il testo di un parlato radiofonico si dovrà dunque evitare in ogni modo che nel radioascoltatore si manifesti il cosiddetto «complesso di inferiorità culturale», cioè quello stato di ansia, di irritazione, di dispetto che coglie chiunque si senta condannare come ignorante dalla consapevolezza, dalla finezza, dalla sapienza altrui. Questo «complesso» determina una soluzione di continuità nel colloquio tra il dicitore e l’ascoltatore, crea una zona di vuoto, un «fading» spirituale nella recezione. Ad ovviare la qual calamità radiofonica è in particolare consigliabile: a) in ogni evenienza astenersi dall’uso della prima persona singolare «io». Il pronome «io» ha carattere esibitivo, autobiografante o addirittura indiscreto. Sostituire all’«io» il «noi» di timbro resocontisticoneutro, o evitare l’autocitazione. Al giudizio: «Io penso che la Divina Commedia sia l’opera maggiore di Dante», sostituire: «La Divina Commedia è ecc.»; b) astenersi da parole o da locuzioni straniere quando se ne possa praticare l’equivalente italiano. Usare la voce straniera soltanto ove essa esprima una idea, una gradazione di concetto, non per anco trasferita in italiano. Per tal norma inferiority-complex, nuance, Blitz-Krieg e chaise-longue dovranno essere sostituiti da complesso d’inferiorità, sfumatura, guerra lampo e sedia a sdraio: mentre self-made man, Stimmung, Weltanschauung, romancero, cul-de-lampe e cocktail party potranno essere tollerati; c) evitare gli sterili elenchi dei nomi di persona quando non si possono caratterizzare o comunque definire le persone chiamate in causa. Meglio omettere dei «nomi da manuale», che infastidire l’ascoltatore citando nomi destinati a spegnersi appena pronunziati, come faville lasciate addietro per un attimo dalla corsa d’una locomotiva; d) operare analogamente con le date. In un esposto di carattere storico le date costituiscono opportuno ammonimento, gradito appoggio e gradita eccitazione per la memoria. Tali appaiono al viaggiatore le indicazioni chilometriche. Delle date si dovrà misurare il valore e l’intercorrenza più conveniente. Si dovranno gerarchizzare, distanziare le une dalle altre; e porgerle comunque con garbo all’attenzione di chi ascolta, quasi le richiedesse opportunità, necessità; e) astenersi dal presupporre nel radioabbonato conoscenze che «egli», il «qualunque», non può avere e non ha. Inibirsi la civetteria del dare per comunemente noto quello che noto comunemente non è. A nessun uomo, per quanto colto, si può chieder di essere una enciclopedia. I lemmi dell’enciclopedia rappresentano la fatica di migliaia di collaboratori; f) entrare subito o pressoché subito in medias res: non tener sospeso l’animo del radioascoltatore con lunghi preamboli, con la vacuità di premonizioni superflue che il valore cioè il costo del tempo radioparlato sono ben lontani dal giustificare, dall’ammettere. “
Carlo Emilio Gadda, Norme per la redazione di un testo radiofonico.
NOTA: durante la sua collaborazione con la RAI (accettata per necessità e mal sopportata), presso i servizi di cultura del Terzo programma (1950-55), Gadda redasse un breve vademecum a beneficio degli autori radiofonici e destinato a circolazione interna (veniva allegato ai contratti per i collaboratori). La prima edizione delle Norme (ERI, Torino, 1953) apparve senza il nome dell’autore ma firmata in calce «IL TERZO PROGRAMMA»; seguì una seconda edizione (ERI, Torino, 1973), questa volta a nome di Gadda. Il testo fu quindi accolto nelle raccolte postume degli scritti minori dell’ «ingegnere».
#Carlo Emilio Gadda#radio pubblica#linguaggio#mass media#complesso di inferiorità culturale#letture#leggere#parlare#intellettuali italiani del XX secolo#barbarismi#comunicazione#Storia della lingua italiana#scrittori lombardi#codici linguistici#Radiotelevisione italiana#RAI#citazioni#società italiana#Unità linguistica italiana#italiano standard#anni '50#cultura#Terzo programma#autori radiofonici#vademecum#lingue#manuali d'istruzione#Torino#neologismi#conservatorismo
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fallout italy when
#rai#radiotelevisione italiana#Monoscopio#Monoscope#test card#test pattern#vintage#1949#1954#40s#50s#60s#history#not me jokingly posting these and then actually trying to tag them properly lol#mine
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Nicoletta Orsomando
Italian broadcast announcer
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Carlo Vivarelli, Televisione della Svizzera italiana – Lugano, (letterpress), Società Svizzera di Radiotelevisione, [1973?] [typoswiss]
#graphic design#typography#letterpress#carlo vivarelli#televisione della svizzera italiana#società svizzera di radiotelevisione#1970s
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Dear Tobias...I really like your love for italian music, food and culture.
I have to tell: Funiculì Funiculà in the film of a metal band is a surprise....
Oh, sure, someone tells Ghost is not a Metal band...boh, people talks...
Too bad I've not seen around the clip from RHRN, but no, probs...
#Neaples#Napoli#the band ghost#Massimo Ranieri#Funiculì Funicul��#Rite here rite now#Tobias Forge#Italian traditional music#RAI radiotelevisione italiana#Youtube#RHRN
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Produzioni Rai essere piace:
giallo/thriller con lead femminile forte e indipendente™
Serie prodotte in osservanza ai patti lateranensi
Napoli
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as a bisexual person myself, that's exactly the kind of representation I like and deserve: a cute blue-eyed Neapolitan criminal who's never had a single thought in his entire life. die mad about it, Rai – Radiotelevisione Italiana
#un professore#rai#fiction#nicolas maupas#damiano gavino#domenico cuomo#alessandro gassman#simuel#mimmone#bisexuality
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Ti ringrazio RAI radiotelevisione italiana per questa nuovissima serie tv su bellocci che lavorano per la camorra, molto felice che finalmente venga data una rappresentazione originale e mai vista prima dei quartieri più poveri d'Italia, per la prossima innovativa serie suggerisco una suora che gira in monopattino per le vie di Terni e nel tempo libero risolve crimini
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sono in hotel un po’ retrò e mentre faccio colazione c’è accesa la tv su rai 1 e signora mia non sapevo che alle 8:30 del sabato ci fosse l’ora di catechesi manco finanziata dalla chiesa cattolica ma organizzata direttamente dalla rai radiotelevisione italiana
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Sunday, 12-01-24, 8am Pacific
And it's another slow-movin' mornin' here in the East Bay. Mr. Baggins still futzing with his coffee-making accoutrement, but valiantly here to bring you some Morning Coffee Music. What's that? A rough night, you say? Ol' Stokie knew how ya feel...we hear his transcription of Mussorgsky's "Night on Bald Mountain", in a brilliantly recorded version by Jose Serebrier leading the Bournemouth Symphony Orchestra.
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That should've gotten you moving...not entirely? We have just the thing for that: some Bach! Let's hear our Harpsichordist extraordinaire Malcolm Hamilton playing Preludes and Fugues Nos. 4, 5, and 6 from Book 2 of The Well-Tempered Clavier, from this 1964 boxed set on Everest Records.
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Now let's hear that recording by the Vienna Octet I was searching for for last evening's show. Here is their famous recording of The Schubert Octet, D803. Recorded in 1954.
I thought we might listen to another of Horowitz' signature pieces, Robert Schumann's "Kinderszenen" or "Scenes from Childhood". We hear his classic 1950 recording on RCA.
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Now let's hear the incomparable Elisabeth Schwarzkopf, in a very early recording, from 1946, of the aria from Act II of Mozart's "Il re pastore", the gorgeous "L'amero, saro costante". The interplay of her voice with the violin here is simply divine.
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We turn from Mozart to the music of Igor Stravinsky, with Stravinsky himself conducting. We hear him conduct several of his lesser-performed pieces from a recording made live in Lugano, Switzerland (1955) with Orchestra RTSI (Radiotelevisione Svizzera Italiana). We hear his Suite No. 1 for Small Orchestra, the Ragtime for Eleven Instruments, the Octet for Wind Instruments, the Danses Concertantes, the Concerto in E-flat Major "Dumbarton Oaks", and his Concerto for String Orchestra in D Major. An incredible historical reference recording!
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Now we hear the marvelous and leader-less Orpheus Chamber Orchestra, from a recording made in 1988, of Sergei Prokofiev's "Symphony No. 1, Op. 25, his "Classical Symphony".
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We turn from Prokofiev to Mozart, his Piano Concerto No. 21, in C Major, K467. We hear pianist Dinu Lipatti, with Herbert von Karajan leading the Lucerne Festival Orchestra, a live recording from 1950.
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And with that lovely performance of one of Mozart's most-loved piano concerti, we bring this edition of Morning Coffee Music to a close. Mr. Baggins signing off for now, I'll return at 2pm Pacific with your Afternoon Stack of Classic Wax!
Until then, be kind, babies, be kind.
Baggins out.
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RAI RadioTelevisione Italiana
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Dottor Bicheco, la sfido.
Riesce a scrivere un racconto usando queste 5 parole:
Geolier, Mango, rai, razzismo, Sanremo.
Buon lavoro.
Le ask che piacciono a me. 😄
Dei soldati marciano verso il piazzale della Rai Radiotelevisione italiana. In mezzo a loro c'è qualcuno dal volto coperto. Giunti davanti a Viale Mazzini l'uomo viene legato al cavallo e liberato dal cappuccio: è Geolier! L'esercito si schiera di fronte al rapper per quella che sembra essere una vera e propria fucilazione. "Geolier, il momento è giunto" a parlare è il capo dell'esercito, "tu e i tuoi concittadini avete accusato Mamma Rai, il Festival di Sanremo e persino l'immarcescibile Amadeus di razzismo. Un'accusa ingiusta, infamante ed inaccettabile! Adesso però hai la possibilità di salvarti oppure dovrai pagare il prezzo delle tue malefatte. Dipende solo da te, da come risponderai a questa domanda: Geolier.... sei pentito e chiedi scusa per le tue affermazioni contro le sacre istituzioni del nostro bel paese?". Geolier guarda verso il cielo, abbozza un timido sorriso, sembra accennare un "sì" con la testa, e poi serissimo: "Mango po cazz!!!".
Così muore un napoletano.
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Una delle innumerevoli scenografie prodotte per la serie di Dragonero. La fucina di Brokr, che compare nel terzo episodio. Il layout è del mitico Alberto Besi e i colori del sottoscritto. Prodotto con Lynx Multimedia Factory per Sergio Bonelli editore Rai - Radiotelevisione Italiana #raiplay #raigulp #DragonerolPaladini #DragoneroLaSerie #bonellientertainment #sergiobonellieditore #art #visualdevelopement #bkg #bg #background #environment
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Cagliari: si presenta alla MEM “Ennio Zedda – Il fumettista Zezé”.
Cagliari: si presenta alla MEM “Ennio Zedda – Il fumettista Zezé”. La MEM di Cagliari rende omaggio all'illustratore sardo Ennio Zedda, che dagli anni '30 agli anni '70 fu uno degli artisti più significativi del panorama nazionale, e lo fa esponendo una parte della sua collezione di periodici. È visitabile dal 14 aprile sino al 10 maggio 2023, dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 7 di sera, e il sabato dalle 9 alle 13.30. “Nato a Macomer nel 1910 per trasferirsi ancora bambino a Cagliari e morto a Roma nel 1993, Zedda con le sue opere ha dato davvero un grande contributo all'illustrazione italiana”, ha rimarcato stamani l'assessore alla Cultura Maria Dolores Picciau incontrando i giornalisti proprio alla Mediateca di via Mameli 164. Frutto di una donazione fatta all'Archivio storico comunale circa dieci anni fa “Ennio Zedda – Il fumettista Zezé”, questo il titolo della mostra, “dà la possibilità a tutti coloro non conoscono abbastanza questo illustre artista di conoscerlo meglio”. Inoltre, “rientra a pieno titolo nell'ambito delle iniziative di promozione e valorizzazione culturale e delle arti che l'Amministrazione comunale di Cagliari sta portando avanti”. Nel corso della sua lunga carriera, Zedda si è dedicato dunque al disegno e alla caricatura. Ma contemporaneamente ha collaborato ai giornali umoristici cagliaritani: Su Pibireddu (pubblicato nel 1926), Pibiri e Sali (nato nel 1918) e soprattutto Biddio, che ospita nel 1927 e nel 1928 le sue caricature firmate con lo pseudonimo Zezé. Nel dicembre del 1928, con la fondazione del Lunedì de L'Unione Sarda, la sua attività di disegnatore comincia ad avere maggiore rilievo e visibilità a livello regionale. Zedda realizza vignette e testate dallo stile conciso e ricco di dinamismo. Continua inoltre a dedicarsi all'illustrazione pubblicitaria, eseguendo tavole per alcuni negozi cittadini (si ricordano quelle per la gelateria Marcello, per la filiale FIAT di Cagliari e per la ditta di abbigliamento Costa Marras). Nel 1930 all'età di 20 anni, stanco dell'ambiente cagliaritano, si trasferisce a Roma dove riesce ad avere il primo incarico professionale come illustratore, inconfondibile tratto morbido, tondeggiante e moderno. Collabora poi con i periodici Il Balilla e La Piccola Italiana: qui prenderanno vita personaggi come Arturino, Mariella e i fratellini, Carolina e Gavino con i quali rievoca, in modo sognante e fiabesco, la sua Sardegna. Nel dopoguerra sarà impegnato ad illustrare la pagina centrale de Il Giornalino, settimanale dei piccoli, dove darà vita alla figura del pastore sardo Pippo Pentola, personaggio che ritroviamo nelle Favole del villaggio del 1948. Nel 1954 ebbe un'importante collaborazione come cartellonista per l'Ente Nazionale Prevenzione Infortuni, curando l'inserto "Dora e Lilli" con i suoi omonimi personaggi. Negli anni '60 la RAI - Radiotelevisione italiana realizza un filmato-intervista su Ennio Zedda e il suo personaggio Arturino, nel programma condotto da Umberto Eco. La collaborazione con Il Giornalino termina nel 1969 e, da questo momento in poi, Zedda si concentrerà sull'attività letteraria, affiancando al disegno questa sua nuova passione. Muore a Roma nel 1993. “A distanza di molti anni – ha rimarcato Anna Maria Cabras, artefice della donazione – i disegni realizzati completamente a mano sono testimonianza del talento e della grande destrezza di Zedda”. All'incontro della mattina di venerdì 14 aprile 2023 alla MEM anche Francesca Desogus, funzionario del Comune e responsabile del Sistema bibliotecario. “La mostra – ha detto – è stata allestita dal personale della Biblioteca Studi Sardi coadiuvato dal personale dell'Archivio Storico”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ASC27 Protagonista su "Report": Un Viaggio nell’Intelligenza Artificiale e Innovazione Italiana
Abbiamo il piacere di annunciare una novità straordinaria!
ASC27 sarà protagonista di una puntata speciale di "Report", il rinomato programma d’inchiesta trasmesso su RAI 3, in onda il 22 dicembre alle ore 20:30.
Questa puntata, curata dal celebre giornalista Michele Buono, offrirà un approfondimento sul mondo affascinante dell’Intelligenza Artificiale e sul suo impatto nella società contemporanea. Michele Buono, una figura di spicco in Rai - Radiotelevisione Italiana dal 1977, è riconosciuto per i suoi reportage di grande valore e per le collaborazioni con personalità di rilievo in Europa e negli Stati Uniti.
Durante questo episodio speciale, avrete l’opportunità di conoscere più da vicino ASC27, il nostro team e le nostre soluzioni innovative di AI. Dal software all’avanguardia alle applicazioni più avanzate, scoprirete come il nostro lavoro contribuisce a plasmare il futuro.
Non lasciatevi sfuggire questa occasione per:
Scoprire il potenziale dell’Intelligenza Artificiale nel panorama attuale
Esplorare il dietro le quinte di ASC27 e del nostro lavoro
Conoscere il team appassionato che guida il nostro percorso di innovazione
L’appuntamento è su RAI 3, il 22 dicembre alle ore 20:30.
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