Tumgik
#Premio Flaiano
marcogiovenale · 1 year
Text
antonio syxty legge june scialpi
June Scialpi (1998) vive a Pisa. Si interessa di queer, transfemminismi e shōjo. Ha pubblicato Il Golem. L’interruzione (Fallone Editore 2022) con il quale vince la prima edizione del Premio Flaiano di poesia under 35. Collabora con varie realtà online e presto uscirà per la collana Manufatti poetici dell’editore Zacinto di Milano una sua raccolta di poesie.
youtube
View On WordPress
0 notes
pastrufazio · 2 years
Text
Tempo di uccidere
Mai letto Ennio Flaiano. Mi guastava la voglia la fama di battutista. O meglio, la riduzione che se ne faceva a tale uso. Tempo di uccidere, del 1947, è il suo primo romanzo, credo. Premio Strega di quell’anno. Sgradevole, come la guerra coloniale. Un libro che mette a disagio le aspettative consolatorie del lettore, che legge per distrarsi e si distrae leggendo. Qui non può distrarsi e potrebbe incorrere in qualche fatica in più leggendo. Fatica a comprendere? No, capisce benissimo: l’infezione bellica è più simile alla lebbra, a una peste inguaribile, sempre da attribuire a qualcuno, salvo poi trovarsi dalla stessa parte degli infettati in men che non si dica. Tempo di uccidere è, per certi versi, meglio della Peste di Camus. Il contagio immaginario, frutto dell’omicidio casuale, per paura, della giovane abissina, è la causa degli eventi successivi. Non discendono da alcuna logica razionale, ma solo dall’essere primordiale manifestato da una natura che non è mai paesaggio. Più simile al Deserto dei tartari, l’altopiano e la valle scoscesa nella quale si svolgono gli eventi è un infernetto a portata dell’esercito italiano in marcia verso il nulla (Buzzati però il nulla ancora lo aspetta, Flaiano ce l’ha dietro o crede di averlo). Pessima idea leggere in due notti questo romanzo. Ma ottimo l’effetto ottenuto sul mio animo. Se «l’Africa è lo sgabuzzino delle porcherie, ci si va a sgranchirsi la coscienza», beh allora, a ginnastica terminata, la malattia contratta si rivela una difesa che rivela il proprio essere, il proprio sé. È quello che accade oggi: amando le nostre vittime ci rimane solo la paura di essere abbandonati da loro. Per questo ce le teniamo ben strette.
2 notes · View notes
asc27 · 2 months
Text
Esploriamo il rapporto tra AI e Cultura con il nostro avatar di Ennio Flaiano
Tumblr media
Ieri, a Pescara, si è tenuta la cerimonia di chiusura della 51ª edizione dei Premi Internazionali Flaiano, un vero patrimonio italiano che celebra l'arte e la cultura con una passione autentica. Questi premi, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare il suo amico Ennio Flaiano, sono un omaggio perpetuo alla creatività e all'ingegno italiani.
Tiboni, promotore culturale instancabile che ha diretto per 35 anni la RAI abruzzese e dato vita a numerose istituzioni culturali, ha voluto celebrare Flaiano, prolifico scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano noto per la sua ironia e acume. Flaiano ha lasciato un'impronta indelebile nella cultura italiana, anche grazie alle sue collaborazioni con registi come Federico Fellini.
In un'epoca in cui l'innovazione e la tradizione si fondono, siamo entusiasti di aver reso nuovamente "parlante" Ennio Flaiano con la nostra Intelligenza Artificiale. A 50 anni dalla sua scomparsa, l'avatar di Flaiano ha preso vita sul palco, intervenendo più volte durante la serata. La sua presenza virtuale ha accompagnato la consegna dei "Pegaso d'Oro", ricordandoci il valore eterno delle sue parole. Come Flaiano stesso ha detto, "Coraggio, il meglio è passato." Questo aforisma, con la sua ironia e saggezza, ci incoraggia a guardare avanti con creatività, sfruttando la tecnologia per mantenere viva la sua voce e il suo pensiero.
La cultura e l'arte sono tra i capisaldi dell'Italia, e contribuire a celebrare queste eccellenze è per noi un grande onore. Crediamo profondamente nella stretta interconnessione tra Creatività, Pensiero e Tecnologia, e questa cerimonia è stata una testimonianza concreta di questa visione.
Tra momenti toccanti e riflessioni profonde, abbiamo applaudito personalità straordinarie come Antonio Albanese, Claudio Bisio, Paola Cortellesi, Michele Riondino, Francesca Benedetti, Mariska Hargitay, Pilar Fogliati, Leonardo Lidi, Giorgio Colangeli, Miriam Leone e molti altri.
Sotto la guida di Carla Tiboni, che con passione porta avanti l'eredità del padre Edoardo, il Premio Flaiano continua a ispirare, unendo tradizione e innovazione nel rispetto della nostra ricca cultura italiana.
Per maggiori informazioni sui Premi, visitate il sito: Premi Internazionali Flaiano
Per rivedere la cerimonia di chiusura clicca QUI.
I Premi Internazionali Flaiano sono a cura di Fondazione Edoardo Tiboni e Associazione Culturale Ennio Flaiano, con il patrocinio e sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Abruzzo, Città di Pescara, Ministero della Cultura, ANICA, APA e Rai Abruzzo.
Tumblr media
0 notes
stranotizie · 3 months
Link
PREMI INTERNAZIONALI FLAIANO per la NARRATIVA Il PREMIO a @ferzanozpetek per “Cuore nascosto”! Nel nuovo romanzo di Ferzan Özpetek “Cuore nascosto” si propone nuovamente come scrittore di storie e di incontri inattesi, un po’ come accade nei suoi film. La capacità di raccontare nel cinema, passa disinvoltamente sulla carta e appassiona il lettore con la delicatezza che emerge dalla descrizione dei sentimenti femminili e dalla felicità di essere donna. Complimenti a @ferzanozpetek! ✨
0 notes
Text
Tumblr media
Lunedì 24 Giugno 2024 alle ore 20.30 il GdL "Chiave di Lettura", presso i locali della Biblioteca San Valentino, si incontrerà per discutere insieme del libro di Valérie Perrin “Il quaderno dell’amore perduto”.
La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino? Valérie Perrin (1967) è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese. Ha lavorato anche come fotografa di scena e sceneggiatrice con il compagno Claude Lelouch. Nel 2015 esce il suo primo romanzo, “Il quaderno dell'amore perduto” (Les Oubliés du dimanche), che ha ricevuto 13 premi, tra cui Prix du premier roman de Chambéry 2016, le prix Chronos 2016, le Choix des libraires 2018 ed è stato tradotto in Italia nel 2016. Anche il suo secondo romanzo “Cambiare l'acqua ai fiori” (Changer l'eau des fleurs), pubblicato nel 2018, ha ricevuto diversi premi tra cui il prix Maison de la Presse che premia un'opera scritta in francese per il vasto pubblico; per la giuria è "un romanzo sensibile, un libro che fa passare dalle risate alle lacrime con personaggi divertenti e accattivanti". Nel 2022 ha ricevuto il Premio Super Flaiano di Narrativa. Se volete partecipare, contattateci all'indirizzo mail: [email protected] oppure all'indirizzo, sempre mail, [email protected] e riceverete, in prossimità dell’incontro, il link di riferimento. Vi aspettiamo per confrontarci insieme su questa autrice e scoprire il suo romanzo, non mancate!!!
1 note · View note
letteratitudine · 5 months
Text
Premi Internazionali Flaiano 2024
Tumblr media
51a edizione
Dal 18 aprile a Pescara i Premi fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano con il Festival Internazionale del Cortometraggio "Scrittura e Immagine", il Festival di Fotografia "Flaiano fO", il Premio Internazionale Flaiano di Poesia, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, il Flaiano Film Festival e il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.
0 notes
Text
Pudore, la storia di Gaia che vuole somigliare all'amata
MADDALENA FINGERLE, PUDORE (MONDADORI, PP. 153, EURO 18) Amore e simbiosi: somigliare alla donna amata è il desiderio della giovane Gaia, protagonista di Pudore, nuovo libro di Maddalena Fingerle, acclamata autrice di Lingua madre, il suo romanzo d’esordio, che si è aggiudicato vari riconoscimenti, tra cui il premio Italo Calvino, il Comisso e il Flaiano.     Pudore, uscito per Mondadori,…
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 8 months
Text
Verona, Grande Teatro in scena "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese
Tumblr media
Verona, Grande Teatro in scena "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese Nell'ambito della trentasettesima edizione, al Nuovo sarà di scena la brillante commedia sull'amicizia, sull'amore e sul tradimento diretta da Paolo Genovese. Giovedì 25 gennaio, alle 18, gli artisti incontreranno il pubblico. Quinto appuntamento con la rassegna "Il Grande Teatro" organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona - Centro di Produzione Teatrale. Il cartellone del 2024 prosegue con "Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese che firma anche la regia, in scena al Teatro Nuovo da martedì 23 a sabato 27 gennaio, alle 20.45, e domenica 28 alle 16. Lo spettacolo, proposto da Nuovo Teatro in coproduzione col Teatro della Toscana e Lotus Production, è tratto dall'omonimo film di Genovese del 2016 entrato nel Guinness dei primati come il film con più remake in assoluto della storia del cinema: ben venti. Diretti da Paolo Genovese che firma la sua prima regia teatrale sono in scena Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina e Valeria Solarino. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Grazia Materia, le luci di Fabrizio Lucci. Lo spettacolo, come il film, è una brillante commedia sull'amicizia, sull'amore e sul tradimento, che porterà un gruppo di amici a confrontarsi e a scoprire di essere dei "perfetti sconosciuti". Durante una cena, il gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo così tra loro messaggi e telefonate. I propri segreti più profondi verranno in questo modo svelati al resto del gruppo. In effetti ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell'archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. E se quella minuscola schedina si mette a parlare scoprendo gli "altarini", inevitabilmente la frittata finisce con l'essere fatta. «Mentre nel cinema – dice Genovese – prendi per mano il pubblico e lo conduci dove vuoi, lo porti a vedere i dettagli che hai deciso di mostrare, il teatro è un unicum, è come se girassimo una sola scena di un'ora e mezza, perché lo sguardo del pubblico è libero di spostarsi in un ambiente dove ha tutto a disposizione. Il progetto è stato ambizioso ma anche entusiasmante. Ci tenevo a vedere come attori con caratteristiche diverse da quelli dei protagonisti del film lo avrebbero interpretato portando ciascuno le proprie esperienze e il proprio vissuto. Ho voluto scrivere un testo nuovo per il teatro. Una volta finito il film, non è più tuo mentre su uno spettacolo teatrale puoi lavorare tutte le sere ed è una sensazione bellissima». Per chi ha amato visceralmente l'omonimo film del 2016 campione di incassi, pluripremiato con due David di Donatello, tre Nastri d'argento, tre Ciak d'oro, il premio Flaiano 2016 e altri ancora, la possibilità dunque di rivivere a teatro una vicenda ambientata per l'occasione in un ampio soggiorno con vista zona cucina dove i piatti vengono veramente preparati consentendo agli spettatori di calarsi ancora di più nelle vicende narrate. Giovedì 25, alle 18, gli interpreti di incontreranno il pubblico. Condurrà il direttore artistico Spettacolo del Comune di Verona Carlo Mangolini. L'ingresso è libero. I biglietti sono in vendita al Teatro Nuovo, a Box Office e al link . I prezzi sono: platea 26 euro, balconata 23 euro, prima galleria 15 euro, seconda galleria 10 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
fioralbafiore · 4 years
Text
22 febbraio nasce Yang Lian
22 febbraio nasce Yang Lian
Yang Lian è uno dei maggiori poeti cinesi ed è stato candidato al premio Nobel per la letteratura nel 2002. Nasce a Berna nel 1955, da funzionari statali cinesi dell’ambasciata in Svizzera. Due anni dopo tutta la famiglia ritorna a Pechino, dove Yang Lian frequenta le scuole, assorbendo dai genitori l’amore per la letteratura e le lingue straniere. Inizia a scrivere poesie nel 1976, al termine di…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
corallorosso · 3 years
Photo
Tumblr media
Mentre cercano di attaccarlo e delegittimarlo in tutti i modi possibili, politicamente e addirittura con sentenze surreali, ieri sera Sigfrido Ranucci ha risposto così, coi fatti. Report è stato premiato, infatti, col “Pegaso d’oro”, al Premio internazionale Flaiano, come miglior programma di giornalismo televisivo italiano. Un riconoscimento importante per chi in questi anni ha elevato il giornalismo d’inchiesta, non ha mai risparmiato nulla e nessuno, ha svelato i legami incestuosi tra la destra sovranista e il neofascismo internazionale, ha unito come nessun altro certa politica contro il giornalismo libero. E, per questo, come spesso capita, ha pagato e tutt’ora paga un prezzo altissimo. Questo è il servizio pubblico da premiare e da difendere. Lorenzo Tosa
26 notes · View notes
marcogiovenale · 6 months
Text
video completo della 'finestra di antonio syxty' su "in mezzo ai giorni (i) dati", di june scialpi
La Finestra di Antonio Syxty presenta – In mezzo ai giorni (i) dati – di June Scialpi edito da Zacinto/Biblion nella collana Manufatti poetici, Milano 2024. Ne parlano June Scialpi e Riccardo Innocenti. June Scialpi (1998) ha pubblicato Il Golem. L’interruzione (Fallone, 2022) con il quale ha vinto il Premio Flaiano Poesia Under 35. Si interessa di studi queer e transfemminismo e collabora con…
View On WordPress
0 notes
infactforgetthepark · 4 years
Text
[Free eBook] The Road to Ithaca by Ben Pastor [Classics-Inspired WWII Crete Murder Mystery]
The Road to Ithaca by Italian author Ben Pastor, a recipient of the Premio Flaiano international literature prize, is a 5th English-available novel in the Martin Bora series of historical murder mysteries, free for a limited time courtesy of publisher Bitter Lemon Press.
The series (written out of chronological order with each adventure self-contained) stars a morally troubled German Wehrmacht officer of Prussian aristocratic background (apparently based on Claus von Stauffenberg), stationed in assorted countries at various points in his career prior to and during World War II, who finds himself growing increasingly uneasy with the growing Nazi influence and excesses of fascism even as he tries to maintain his belief in the ideals of his beloved homeland, and is also one of my favourite historical mystery series.
This installment takes place in occupied Crete in 1941, and finds him investigating the murder of a Red Cross representative with the reluctant help of an American archaeologist, following a trail into the hostile territory of the mountains amidst local bandits and resistance fighters in a journey of (self-)discovery reminiscent of Homer's classic The Odyssey.
Offered in US & UK only, available at multiple retailers.
Free for a limited time @ Amazon, Amazon UK, Kobo, Kobo UK (looks like the freebie was available in the US & UK only when I spot-checked assorted regional stores, YMMV, and some retailers may only provide the freebie in certain countries)
Description Wehmacht officer Bora is sent to recently occupied Crete and must investigate the brutal murder of a Red Cross representative befriended by Himmler. All the clues lead to a platoon of trigger-happy German paratroopers but is this the truth? Bora takes to the mountains of Crete to solve the case, navigating his way between local bandits and foreign resistance fighters.
1 note · View note
Text
Tumblr media Tumblr media
In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti".
Oggi l'opera prescelta è "Autobiografia del Blu di Prussia" di Ennio Flaiano.
«Se in un quadro i cattivi umori del pittore, le sue torbide malinconie, i suoi errori, le sue sfrenate ambizioni condensano e s’esprimono, state certi che là, in quel punto, troverete la mia ombra, l’ombra del Blu». Flaiano scrive i testi – racconti, apologhi, stralci di cronaca, epigrammi – che formano questa composita raccolta con la stessa livida cromia, e li tramuta in autobiografia indiretta. Descrive luoghi dell’Abruzzo natio in cui la desolazione è profondamente radicata e figure che, su quei fondali, paiono inesorabilmente votate all’autodistruzione: come l’intellettuale romantico e decadente che sospende un’assunzione fatale di veronal solo per la momentanea fioritura di una rosa, o il giovane, ultimo di sei fratelli, cui la famiglia non perde occasione di rinfacciare il suo status di indesiderato, di nato «a tavola sparecchiata». E quando, nel più lungo di questi racconti, Flaiano rievoca la vicenda di uno zio prete, don Oreste, la narrazione affonda ancor più tra quelle rocce scarne, dove «i cattivi umori della terra cristallizzano» e generano quel blu di Prussia «velenoso, sordido, intelligente e pieno di rancori sociali». Ma sarebbe strano se questo brulichio di volti ignoti e misconosciuti non celasse fisionomie storiche: le troviamo nella luce autunnale di una Roma così toccata dalla grazia da far dire a Vincenzo Cardarelli, appena uscito dal cinema, che «con un cielo simile si può rinviare un suicidio».
Si tratta di una raccolta di racconti, apologhi, stralci di cronaca, epigrammi, divisa in tre parti (la prima è quella che conferisce il titolo al libro). In appendice al testo vengono anche riprodotti in facsimile alcuni “schizzi” dello stesso Flaiano di opere da fare.
Dopo la morte di Flaiano i suoi libri postumi si sono succeduti con frequenza: scrisse tantissimo, ma di romanzi ne diede alle stampe soltanto uno, perciò tutto il resto è composto da racconti, aforismi, articoli etc. "Autobiografia del Blu di Prussia" fu il primo libro pubblicato postumo, in prima edizione da Rizzoli nel 1974 e come ci racconta Cesare Garboli che l’ha redatto (o meglio dire composto), buona parte del materiale era stato scelto dall'autore. In pratica alla sua morte, la vedova ha aperto le porte dello studio e lì, ben disposti in diversi raccoglitori, Flaiano aveva lasciato una sorta di resoconto del proprio lavoro, catalogando quanto pubblicato mentre il resto era stato ordinato. Ennio Flaiano (1910 – 1972) è stato uno sceneggiatore, scrittore, giornalista, umorista, critico teatrale e cinematografico e drammaturgo italiano. Specializzato in elzeviri, Flaiano scrisse per “Oggi”, “Il Mondo”, il “Corriere della Sera” e altre testate. Lavorò a lungo con Federico Fellini, con cui collaborò ampiamente ai soggetti e alle sceneggiature dei suoi più celebri film, tra i quali “La strada”, “La dolce vita”e ”8½”. Fine e ironico moralista, ma anche acre e tragico al tempo stesso, produsse opere narrative e varie prose tutte percorse da un'originale vena satirica e un vivo senso del grottesco, attraverso cui vengono stigmatizzati gli aspetti paradossali della realtà contemporanea. Creava continuamente mottetti e aforismi, molti dei quali ancora di uso comune. Fu il primo vincitore del premio Strega, nel 1947, con il suo più famoso romanzo, “Tempo di uccidere”. Alla sua memoria, nel 1974, gli è stato dedicato il Premio Flaiano, il concorso più importante per soggettisti e sceneggiatori del cinema. La manifestazione si svolge ogni anno nella sua città natale, Pescara, che, dopo la sua morte, gli ha intitolato una strada nel centro storico e l'omonimo ponte sul fiume Pescara.
2 notes · View notes
letteratitudine · 2 years
Text
✨Questo è il primo gruppo di quindici titoli proposti dagli Amici della domenica per la LXXVII edizione del Premio Strega:
▪ Nicoletta Bortolotti, «Un giorno e una donna» (HarperCollins), presentato da Maria Rosa Cutrufelli.
▪ Maria Grazia Calandrone, «Dove non mi hai portata» (Einaudi), presentato da Franco Buffoni .
▪ Gaja Cenciarelli, «Domani interrogo» (Marsilio), presentato da Lorenzo Pavolini.
▪ Gianfranco Di Fiore, «L’amore inutile» (Wojtek Edizioni), presentato da Valeria Parrella.
▪ Roberto Ferrucci, «Storie che accadono» (People), presentato da Tiziano Scarpa.
▪ Patrick Fogli, «Così in terra» (Mondadori), presentato da Antonella Cilento.
▪ Daniela Gambino, «Due fuori luogo» (Jack edizioni), presentato da Fulvio Abbate.
▪ Irene Graziosi, «Il profilo dell’altra» (E/O), presentato da Simonetta Fiori.
▪ Gian Marco Griffi, «Ferrovie del Messico» (Laurana Editore), presentato da Alessandro Barbero.
▪ Sapo Matteucci, «Per futili motivi» (La Nave di Teseo), presentato da Filippo Bologna.
▪ Renato Minore e Francesca Pansa, «Ennio l’alieno. I giorni di Flaiano» (Mondadori), presentato da Raffaele Manica.
▪ Tommaso Pincio, «Diario di un’estate marziana» (Perrone), presentato da Nadia Terranova.
▪ Lodovica San Guedoro, «Sacro Amor Profano» (Les Flâneurs Edizioni), presentato da Franco Cardini.
▪ Ezio Sinigaglia, «Sillabario all’incontrario» (TerraRossa), presentato da Lorenza Foschini.
▪ Michele Zatta, «Forse un altro» (Arkadia editore), presentato da Maria Pia Ammirati.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
#PremioStrega2023
Tumblr media Tumblr media
0 notes
Il premio Ennio Flaiano a Taylor Hackford. Helen Mirren: "Sono una fan del cinema italiano"
A Pescara la 50esima edizione del Premio Flaiano: Il premio alla carriera di quest’anno va al regista Taylor Hackford, marito di Helen Mirrensource
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 1 year
Text
Come devi immaginarmi. Lingua e pedagogia da don Milani a Pasolini e ritorno
Tumblr media
Come devi immaginarmi. Lingua e pedagogia da don Milani a Pasolini e ritorno. In occasione di festivalfilosofiaparola.2023 dedicato al linguaggio e alla presa di parola in epoca contemporanea, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale cura la serata Come devi immaginarmi. Lingua e pedagogia da don Milani a Pasolini e ritorno, in programma al Teatro Storchi di Modena venerdì 15 settembre alle ore 20.30. Il direttore di ERT, regista e attore Valter Malosti sarà in dialogo con lo psicanalista, saggista e scrittore Massimo Recalcati per affrontare la pedagogia secondo Pier Paolo Pasolini, sulle note di Bach suonate dal vivo dal violoncellista Lamberto Curtoni. Nel corso della serata, Malosti e Recalcati squaderneranno il profondo interesse di Pasolini per la questione pedagogica, un tema molto caro all’autore, un’ossessione che informa la sua intera attività: dalla scuoletta di Versuta – creato all’indomani della guerra – fino alle lettere a Gennariello poco prima della morte, in cui emerge l’assillo per la perdita e la necessità di tenere in vita la memoria e la tradizione. Le idee e la parola poetica dell’intellettuale, fra i più grandi e versatili del Novecento, prenderanno vita sul palco attraverso la lettura di alcuni suoi scritti: troveranno spazio la sua reazione al libro di Don Milani La cultura contadina della scuola di Barbiana; le Lettere Luterane e alcune poesie, a partire dalla famosissima Il Pci ai giovani! L’appuntamento segna l’ultima tappa di Come devi immaginarmi, il progetto ideato da Valter Malosti insieme al critico d’arte, scrittore e accademico Giovanni Agosti dedicato a Pasolini, nato in occasione del centenario dalla nascita (Bologna, 1922) e che lo scorso anno ha portato in scena l’intero corpus dei testi teatrali dell’autore e la sceneggiatura del film mai realizzato Il Padre Selvaggio, con il coinvolgimento di artiste e artisti per la maggior parte giovani. È lo sguardo di una nuova gioventù dunque, a fornire una risposta all’attualità inesausta di una lezione etica e politica, che ha segnato più di una generazione. Valter Malosti: regista, attore e artista visivo, dirige Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale dal 2021. Ha vinto il premio UBU per la regia di Quattro Atti Profani di Tarantino, il premio Flaiano per la regia di Venere in Pelliccia di Ives, il premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per Shakespeare/Venere e Adone e Quattro Atti Profani, il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Malosti ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Come attore Malosti ha lavorato in teatro per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Calopresti, Battiato e Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d’orchestra di Noseda. Ha diretto la Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2018 e la Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa dal 2018 al 2021. Per la collana di Poesia di Einaudi Editore è uscita a fine novembre 2022 la sua traduzione de I Poemetti di William Shakespeare. Per la direzione di ERT / Teatro Nazionale Malosti nel 2023 ha ricevuto il Premio Enriquez e la Targa Volponi. Massimo Recalcati: psicoanalista, saggista e scrittore. Membro della Società Milanese di Psicoanalisi - SMP. Fondatore di “Jonas – Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi” e Direttore Scientifico della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia IRPA di Milano. Insegna all’Università di Verona e presso lo IULM di Milano. Dal 2003 è direttore e docente del “Corso di specializzazione sulla clinica dei nuovi sintomi” alla Jonas Onlus di Milano. Attualmente, è supervisore clinico presso il Centro Gruber di Bologna per casi gravi di DCA. Collabora con “La Repubblica” e “La Stampa”. Dirige per Feltrinelli la Collana Eredi e cura con Maurizio Balsamo la rivista “Frontiere della psicoanalisi”. Le sue numerose pubblicazioni sono tradotte in diverse lingue. Lamberto Curtoni: violoncellista e compositore, dopo il Conservatorio «G. Verdi» di Torino sotto la guida di Dario De Stefano si perfeziona con Giovanni Sollima. Come solista si esibisce in prestigiosi festival e stagioni musicali, riscuotendo ovunque unanimi consensi di pubblico e di critica. Ha collaborato e collabora con artisti come Gidon Kremer e la Kremerata Baltica, Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca, Franco Battiato, Gavin Bryars, Enrico Rava, Julius Berger, Diego Fasolis, il coro femminile Islandese Graduale Nobili e prestigiosi ensemble, tra i quali Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma e Ensemble cameristico dell’Orchestra Rai. Molto attento al pubblico giovane, collabora costantemente con Piergiorgio Odifreddi, Concita De Gregorio, Peppe Servillo e vari registi, attori e coreografi. È dedicatario di numerose composizioni di autori, tra i quali Carlo Boccadoro, Enzo Pietropaoli, Giorgio Mirto, Giovanni Catelli e Roberto Bocca. Informazioni: Teatro Storchi – Largo Garibaldi, 15, 41124, Modena Biglietteria: dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00 059-2136021 | [email protected] | vivaticket.com modena.emiliaromagnateatro.com | [email protected] festivalfilosofia.it | [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes