#Piero della Francesca

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Piero della Francesca, Portraif of Battista Sforza (Duchess of Urbino, Wife of Federigo da Montefeltro)

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Gian Carlo Baglini — The Ideal City (pen, watercolor, on panel, 2007)

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Piero della Francesca, St. Augustine

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Piero della Francesca

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Piero della Francesca - The Ideal City. Detail. 1498

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Piero della Francesca: Flagellazione (1444-70)

[thegianpieromennitipolis]

Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti

PARADIGMI DELLA RAPPRESENTAZIONE

Due modi d'interpretare, non solo il tema religioso ma il proprio tempo: simbologie opposte.

Il Cristo di Piero della Francesca è una rappresentazione di onnipotenza disincantata, la forza della verità che si erge, maestosa eppure solitaria e rassegnata, lascia dietro di sé le tracce del mondo sconfitto dalla sterile condizione dell'umanità immersa nel sonno della ragione.

Risorgere potrebbe apparire inutile.

Eppure, è il segno potentissimo che rivela la radicalità della scelta, tra salvezza e morte.

Al contrario, il "Risorto" di Paolo Veronese è trionfante, posseduto dalla mistica ascesa al cielo, ormai incurante delle vicende terrene, come un dio pagano si erge al di sopra della materialità e delle miserie umane, avvolto nella luce che acceca e spaventa, mentre l'angelo sul fondo, in una scena lontana, indica alle pie donne il compimento del disegno divino.

Il primo è un Cristo messaggero che invita gli uomini a destarsi per contemplare la dualità della storia e la necessità della scelta.

Ed un Cristo che imprime la sua "auctoritas" sulla realtà terrena in una plateale, solida fissità capace di suscitare un ineluttabile moto di conversione.

Il secondo è un "redentore" che offre il mistero della sua resurrezione come implacabile superiorità del divino sull'umano, come luce sulle tenebre, come leggerezza che vince la "gravitas" dell'esistenza terrena.

Ma che guarda in alto.

E si lascia contemplare nella sua apoteosi.

Due narrazioni della cristianità, opposte, inconciliabili.

Tra la severità che accoglie e l'alterità che allontana.

- Piero della Francesca (1416-1492): "La Resurrezione",1460-1465, Museo Civico, Borgo San Sepolcro (AR) - Paolo Veronese (1528-1588): "La Resurrezione di Cristo",1570 circa, Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo

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Piero della Francesca, Federico da Montefeltro, 1473–1475

Alexander Trifonov, 15th century portrait Piero della Francesca, 2022

[nancydrewwouldnever]

Piero della Francesca, Diptych Portrait of the Duke and Duchess of Urbino Federico da Montefeltro and Battista Sforza with verso scenes of the Duke and Duchess Accompanied by Christian Virtues, ca. 1473-1475, oil/wood (Galleria degli Uffizi, Florence)

[garethschweitzer]

Piero della Francesca

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Piero della Francesca (1415–1492) 

Baptism of Christ (detail). Egg tempera on poplar wood: 167 cm (65.7 in); width: 116 cm (45.6 in) Collection National Gallery. The dating is controversial – some give it a very early date, perhaps 1439; others much later, around 1460.

Piero was the first artist to write a treatise on perspective. Here, he has painted objects in proportion, so that they appear as we see them in real life. This emphasises the depth of the landscape, but also the harmony of the figures and natural features within it.

This painting was made for the small chapel dedicated to Saint John the Baptist in the Camaldolese abbey of Piero’s hometown, Borgo Sansepolcro.

https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/piero-della-francesca-the-baptism-of-christ

https://en.wikipedia.org/wiki/The_Baptism_of_Christ_(Piero_della_Francesca)

https://www.youtube.com/watch?v=OHizRuWzfG0

[armchairarchivist]

Piero della Francesca, Polyptych of the Misericordia

[granstromjulius]

Piero della Francesca

[koredzas]

Piero della Francesca - The Ideal City. 1498

[shantisheaan]

Painting research - feel so lucky to have visited one of my favourite paintings everrr, The Nativity by Piero della Francesca in the National Gallery in London. I went first thing when the gallery opened and practically had the room to myself. The painting was smaller than I thought it would be but the colours were more saturated than I imagined. The shifts in blue, the folds in the drapery, all feel completely musical to me