#Pianeta Fresco
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Sottsass
Philippe Thomé
Phaidon, London 2022 (First edition 2014), 472 pages, 23,5 x 32 cm, ISBN 978 1 83866 573 9
euro 69,95
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The re-release of this highly acclaimed title demonstrates the continual fascination, from both fans and collectors, with the life and work of Italian architect and designer Ettore Sottsass. Packed with beautiful images taken from the extensive Sottsass archives and including drawings and sketches from the designer’s countless sketchbooks, the book explores his entire career from the 1940s to the 2000s, covering everything from his architectural projects and product design to his ceramics, sculpture, and graphics.
Sottsass’s work is popular and infl uential in equal measure, from his designs for Olivetti (such as the striking, bright red, manual typewriter, the Valentine, with its ingenious carry-case) to the post-modern brilliance of the work of the Memphis Group, founded by Sottsass in Milan in 1980
01/06/23
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primavera stellata / archizoom. 1967
Sandro Ricaldone ARCHIZOOMGazebo’s Inc.Primavera stellata(da Pianeta Fresco, dicembre 1967) .
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Viviamo in un’epoca di grande ipocrisia. La follia umana sta raggiungendo un livello veramente esagerato. Attivisti verdi che sporcano di vernice le opere d’arte e gli edifici di importanza storica e culturale; adolescenti che invece di studiare a scuola, e capire che l’energia elettrica non nasce dal nulla, gridano sputando saliva di rabbia che dobbiamo salvare il nostro pianeta passando all’ energia alternativa. I centri storici sono pieni di spacciatori, che vendono l’erba. Ma non possiamo legalizzarla! No! Viviamo in un paese cattolico, dicono. Abbiamo il Vaticano…Ogni ragazza sogna di vendere il suo corpo o le sue immagini nude, invece di studiare e diventare un’insegnante o un dottore. Ma riaprire le case chiuse!- guai! Cosa dirà la chiesa?! Siamo tutti pieni di rabbia e invece di trovare soluzioni, trasciniamo questo mondo verso una terribile ed inevitabile fine.
Non sono né un profeta né un scienziato, ma anche con la mia scarsa preparazione posso e devo ricordare a tutti che esiste da tanti anni un modo per produrre l’energia, sostituire la plastica e ridurre al minimo l’inquinamento. Tutto quello che dobbiamo fare è togliere l’etichetta del demonio dalla cannabis! Immagino che qui mi accuseranno della propaganda della droga, ma non abbiate fretta con il vostro giudizio. Vi rinfresco la memoria, raccontando un po’ di fatti riguardo al nemico del popolo: la Cannabis.
Da 1 ettaro di canapa si ricava tanta carta quanto da 4 ettari di bosco. 1 ettaro di canapa emette tanto ossigeno quanto 25 ettari di bosco. I tessuti di canapa superano persino il lino nelle loro proprietà. La canapa è una pianta ideale per realizzare corde, funi, tessuti , borse e cappelli. Ciò che è anche molto importante: tutti i prodotti in plastica possono essere realizzati con la canapa, la ‘plastica’ di canapa è ecologica e completamente biodegradabile. Questo è solo un piccolo elenco delle qualità uniche della canapa: un'altra cosa- la canapa cresce in soli quattro mesi e un albero in 20-50 anni. Può essere coltivata in qualsiasi parte del mondo con poca acqua, inoltre è in grado di difendersi dagli insetti parassiti, non ha bisogno di pesticidi. È davvero un paradosso? Perché stiamo ancora abbattendo le foreste? Stiamo usando la plastica dannosa per sconvolgere l'equilibrio del pianeta? Sì, perché la società dei consumi giova solo ai problemi, non alle loro soluzioni.
E della Hemp Body Car creata da Henry Ford in 1937 vogliamo parlare?!… Ma finché ci sono l’interessi di compagnie petrolifere non vedremo mai queste macchine sulle nostre strade. Il Dio denaro sta comandando questo mondo e costringe ognuno di noi a fare le scelte che porteranno sempre più verso la distruzione. Dobbiamo pensarci e tutto può cambiare!
Adesso, dopo questa introduzione, che ho cercato di fare più breve possibile, voglio condividere con voi la mia esperienza personale. Perché non c’è niente più convincente e dimostrativo, come la prova tecnica.
Ho una grande passione per i mercatini delle pulci. Una volta, facendo la mia ricerca dei tesori ad un mercatino mi sono imbattuto in rullo del tessuto. Non sapevo cosa era, ma l’aspetto estetico e le caratteristiche tattili di questa stoffa mi hanno fatto battere il cuore! Per fortuna avevo davanti a me un venditore, che sapeva tutto su questo grande rullo tessile. Si trattava di canapa lavorata a mano negli anni ’50. E si è accesa subito la lampadina della mia creatività! Da anni volevo farmi fare un abito chiaro, non solo bello , ma soprattutto comodo e leggero. Un abito che fa fresco d’estate e che mi dà il sollievo in questo clima padano. Inizialmente ero concentrato sul procurarmi un pezzo di lino, il classico intramontabile per ogni gentiluomo. Ma dopo avere visto la Grande Bellezza dell’ antico manufatto in canapa non avevo più i dubbi. Comprato il rullo pesante di canapa dal felice venditore, ad un prezzo veramente simbolico di 20 € mi sono recato direttamente dal mio sarto, il signor Franco Parmelli, un sarto che ha più di 80 anni, la maggior parte di quali trascorsi nell’ accumulare un’impagabile esperienza nel campo di creazione di abiti su misura. La bellezza della stoffa che ho portato ha commosso il vecchio Maestro e abbiamo iniziato subito la realizzazione di questo progetto che io ho chiamato “ Legalize it!” Si tratta di un un completo fatto di pantaloni, pantaloncini corti, gilet e giacca a due bottoni, naturalmente di canapa. É un po’ bizzarro, lo so, ma proprio questi elementi di guardaroba possono essere giocati durante l’estate con il massimo piacere e conforto, senza rinunciare all’eleganza. Un taglio semplice e classico, i bottoni in madre perla e poco altro. Ed ecco a voi il risultato finale. Un abito così comodo e bello non l’ho mai avuto in vita mia! E’ diventata la mia seconda pelle. Sicuramente dà un po’ nell’occhio, in mezzo alla massa di infradito, pinocchietti e t-shirts… Ma preoccuparmi di cosa ne pensano gli altri di me non è stato mai per me un problema. Mi sentirò un combattente della piccola armata di uomini eleganti e a testa alta continuerò di vestirmi e non coprirmi… e a contribuire a salvare il pianeta!
Photos by https://www.instagram.com/giovannigarritano_ph?igsh=MTE2anU5d3BsZ2owdA==
#dandy shoe care#alexander nurulaeff#art#style#bespoke#shoemaker#menswear#design#shoes#canapa#bespoke suits#элегантныезаписки
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Siccome ho amici che si possono permettere una vita di ottima qualità caratterizzata da elevati consumi, viaggi, vacanze, belle auto, sono indotto a credere che il mondo sia tutto così e che non vi alberghi la povertà estrema o la fame. Così per il clima (che non è il meteo): siccome sono andato a fare una vacanza in montagna e faceva un gran fresco, sono indotto a credere che i cambiamenti climatici siano un’invenzione di quelli di sinistra che vogliono rovinarci la vita. Purtroppo però c’è la scienza a dirci che non è così, poiché raccogliendo milioni di dati in tutto il pianeta da molti anni, corroborati dalla osservazione diretta ed elaborati attraverso sofisticate teorie, confermano che ce ne stiamo andando allegramente verso il disastro. Al prossimo temporale catastrofico provate a fare 1+1 (masse di aria sempre più calda che salgono dalla terra e che incontrano violente correnti fredde in quota) e vedrete che il risultato sarà 2. Compito a casa: come mai la terra e i mari sono sempre più caldi? Risposta A: la surriscalda le attività umane. Risposta B: il sole è più vicino alla terra. Non è difficile, ci possono riuscire anche quelli di destra…
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toh ... ma non sono gli stessi Tozzi&Tamarri che dobbiamo farlo per il clima ma anche per i limiti delle risorse del pianeta?
(in realtà tra le righe stan dicendo che la maggioranza della gente deve rassegnarsi: sta' al buio, al fresco, a magnà insetti legata alla zolla lunga 15 minuti).
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Sei la persona che è stata ufficialmente designata per scrivere il "MESSAGGIO nella bottiglia", non quello classico del naufrago sull'isola deserta, bensì quello concepito dall'essere umano e diretto agli altri abitanti del sistema solare.
Devi spiegare cos'è la Terra e com'è l'uomo, ciò che veramente noi siamo, perché dovrebbero venire a trovarci o non piuttosto evitarci come la peste.
Un discorso fiume, o anche poche, significative parole. Come ritieni più opportuno. Grazie a nome del pianeta.
Benritrovato, Viaggiatore.
Tu non conservi memoria di me e nemmeno io di te ma entrambi veniamo da un luogo distante nello spazio e nel tempo, dove lo spazio e il tempo, allora, non avevano significato.
Ci siamo mossi lungo un palcoscenico di desiderio di conoscenza e di connessione, calpestato da individui che oggi non sono più e su cui noi lasceremo spazio a coloro che non sono ancora.
Chissà se il ciclo delle stagioni del tuo pianeta vi restituisca la metafora della nascita, della crescita e della dissoluzione o se luce e tenebra vi risveglino nel cuore le stesse gioie e gli stessi timori di noi abitanti del pianeta Terra.
Cosa posso dirti di questo nostro pallido puntino blu perso nell'avvolgente buio cosmico?
Su di esso, per un breve respiro dell'universo, sono state racchiuse tutte le speranze di ogni madre e di ogni padre che hanno osservato i piccoli passi tremanti dei loro figli, tutti gli amori appassionati e le guerre sanguinose in nome di un dio o di un ideale oramai dimenticati.
Se tu sommassi la voce urlata di ogni proclama, di ogni grido di battaglia, dichiarazione di fedeltà, movimento di odio, giubilo o pianto, essi verrebbero inghiottiti dal nulla che separa il nostro e il tuo tutto.
Eppure noi siamo la somma millenaria di morte e rinascita, sempre pronti a conoscere e connetterci, non appena la paura dell'ignoto viene dissolta.
Stai forse tentando di analizzare la fiala di liquido trasparente che era nella capsula di stasi insieme a questo messaggio?
Ti risparmio la fatica. È acqua.
Quello è stato l'inizio di noi esseri umani e in essa ci siamo mossi e siamo cresciuti finché non l'abbiamo abbandonata, ma mai del tutto.
Quell'acqua racchiude la memoria della siccità, la paura della tempesta, l'ardore di chi l'ha solcata e la tristezza di chi ha visto il proprio sangue diluirvisi. Ma racchiude anche la gioia del primo raccolto, il fresco di una baia sicura e la pioggia lasciata fuori.
Tu stai tenendo in mano il cuore pulsante di tutta la razza umana.
Non analizzarla... non servirebbe a conoscerci.
Ma vieni, o Viaggiatore, e scopri coi tuoi occhi come su questo pallido puntino blu la nostra capacità di distruggere è forse grande e rumorosa ma mai potente come il nostro desiderio di creare, conoscere e condividere.
Ti aspettiamo.
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Condivido l'ufficio con un GenY.
Si sta tagliando le unghie alla scrivania.
Stamattina gli ho spiegato che la sera quando vado via io spengo l'aria condizionata perché l'ufficio vuoto non serve che sia fresco.
Gli ho detto che capisco che a lui tutto sommato non interessi visto che nonostante borraccia aziendale e distributore di acqua gratis lui la compra in bottiglie di plastica alla macchinetta... però forse potrebbe pensare alle figlie e al pianeta che si ritroveranno (buttata sul ridere, per non piangere).
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Pensieri sparpagliati ricomposti n. 0
Ieri era il 32 luglio. Oggi soltanto è agosto, domani è già uno scivolo verso settembre. Le mail di lavoro arretrate di due settimane sembrano dire tutte la stessa cosa: non dedicate la vostra fatica ad altro, serve tutta a noi, fino all’ultima stilla.
È vero che lamentarsi sarebbe ingiusto e non solo perché lo dicono gli sfruttati e gli oppressi del pianeta. Lamentarsi sarebbe irrispettoso e non solo perché lo ricordano le trincee, i cimiteri militari, gli altari e le targhe sulle cime e gli altipiani del Nordest. Tanto più che lamentarsi per conto proprio e non in modo organico, è un esercizio sterile se non persino dannoso.
Mi ricompongo. Torno sulle cime e tra i boschi, tra i pascoli e sulle pietraie, con la mente. È facile, il ricordo è fresco. Mi piace pensare ch’io mi sia concentrato talmente tanto per riportare le mie gambe a valle da essermi distratto sul resto; così, la testa è rimasta lassù, fra le montagne.
Mi scompongo, di nuovo. Oggi è agosto, domani chissà. Luglio è vicino e al contempo lontanissimo. Luglio è vivo eppure sembra non essere neppure esistito. Dev’essere per tutto quel tempo passato da solo, a parlar con me stesso e con i morti, o con altra gente che non c’è, sebbene ci sia. E sia viva, viva.
Devo ricompattarmi, adesso, di più. C’è ancora caffè nella moka. Ho molto da fare. Devo anche imbiancare la parete su cui la fantasia ha pasticciato coi pennarelli. E sia.
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Storia: Sunao Yoshida // Illustrazioni: Thores Shibamoto)
Vol. 1 - From the Empire
FROM THE EMPIRE - CAPITOLO QUATTRO
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
<...Astha>
Come se avesse sentito la voce della sua compagna, Astha mosse gli occhi sotto le palpebre. Ren, la sua tovarish la stava chiamando.
Cosa può essere? Dobbiamo presentarci di nuovo alla presenza di Sua Maestà...?
“......dre!?”
All'inizio la sua vista era completamente oscurata, ma presto si rese conto che era perché qualcosa le stava coprendo il volto. Un mantello nero era steso su di lei, come se l'avvolgesse in un abbraccio.
“Padre...?”
“Ehi, sembra che tu ti sia svegliata...”
Dietro gli occhiali rotondi e incrinati, gli occhi che brillavano come un lago d'inverno le sorridevano.
"Dove mi trovo?”
Tutt'intorno, le macerie erano sparse come rovine di tempi antichi e il terreno era completamente fradicio.
“Ah, è vero! Endre! Endre è... ugh!”
“Non devi muoverti!”
Abel, con il volto stranamente pallido, afferrò la manica di Astha mentre lei cercava di alzarsi. Un dolore intenso le attraversò l'addome.
“Ugh......!”
Astha toccò le bende che vi erano avvolte e aggrottò le sopracciglia. Probabilmente era stato colpita da una delle palle di fuoco. Era un'ustione terribile.
“Ho già fatto il primo soccorso. Con la tua resistenza, tu, in quanto Metuselah, credo che starai bene, ma... fino all'arrivo dei soccorsi, ti prego di restare ferma.”
“Idiota, Dobitook! Mentre noi siamo qui, Endre è...”
Oltre alle ustioni, sicuramente stava anche sanguinando. Il suo corpo era ricoperto di sangue. Tuttavia, non aveva alcuna intenzione di riposare.
"Endre... Devo inseguire quel bastardo! Si tolga di mezzo, padre! Io...”
“Non muoverti!”
Una mano sorprendentemente forte afferrò Astha. Tuttavia, la voce che sussurrava era, al contrario, roca e debole.
“Signorina Astha... non hai ancora ucciso abbastanza?”
“Come?”
Finalmente Astha mosse la testa per guardarsi intorno con attenzione. Qualcosa come sottili pali sporgevano qua e là dal cumulo di macerie, sinistri lamenti che si sovrapponevano al rumore dell'acqua, e poi...
“Ah...”
Il luogo era in rovina. Per essere precisi, si trattava dei resti a pezzi del Ponte di Rialto, che era caduto nel canale. I negozi che fiancheggiavano il ponte si erano trasformati in misere macerie che ricoprivano la superficie del fiume. E tra queste macerie si poteva vedere...
Una mano tesa nel vuoto in cerca di salvezza, un giovane uomo schiacciato dalle macerie mentre proteggeva la sua amata, una madre che, mentre teneva in braccio il suo bambino, si era trasformata in cenere... Tra gli innumerevoli morti silenziosi, le persone urlavano debolmente, alla ricerca dei loro familiari perduti o dei loro corpi fatti a pezzi.
“Questo è...”
Astha fissò stupita le sue mani insanguinate - erano quelle le mani che avevano fatto tutto quello? Le sue stesse mani?
“Padre, sono stata io...”
In preda ad un dolore improvvisamente insostenibile, Astha guardò Abel con l'espressione di una bambina che aveva perso il padre. Ma non ebbe risposta. Il volto del sacerdote, con gli occhi dolcemente chiusi, era calmo, in un silenzio trasparente, simile al vetro.
“...Padre?”
Finalmente Astha si rese conto che qualcosa non andava. Una grande quantità di sangue fresco ricopriva il suo corpo, ma grazie alla forza vitale più potente del pianeta le sue ferite stavano già guarendo. Tuttavia, cos'era quel sangue allora? Tanto per cominciare, se fosse stata lei ad avere un'emorragia di quella portata, il caratteristico impulso sanguinario dei Metuselah avrebbe dovuto farle perdere completamente la testa. In altre parole, quel sangue non era suo...
“Padre!”
Il corpo di Abel scivolò dolcemente verso il basso e si accasciò sulla ragazza, che emise un urlo. A trafiggergli il petto, colpito alla schiena, c'era una lunga lancia di vetro.
“...Questo conclude il programma della visita di Vostra Eminenza a Venezia, che inizierà dopodomani. L'ispezione della diga mobile coincide con la grande Messa di Sua Santità, ma se volete vedere l'alta marea, non c'è altro momento possibile in agenda...”
“Ottimo. Mi va bene così.”
Accavallando di nuovo le gambe, la Cardinalessa Caterina Sforza sorrise per rassicurare la sua assistente.
“Se partecipo alla grande Messa, il duca di Firenze probabilmente sospetterà qualcosa... Lasciamo la direzione della Messa al vescovo di Venezia”.
Il conflitto nascosto tra lei, il duca di Firenze - il cardinale Francesco de' Medici, suo fratellastro maggiore - ed il loro fratello minore - l'attuale papa - era qualcosa di cui nessuno a Roma sapeva nulla. L'assistente si limitò a sorridere debolmente.
“Mi scusi... Eminenza, questo proviene da Venezia.”
Nonostante fosse l'ora della meditazione mattutina, i visitatori continuavano ad arrivare incessantemente alla presenza di Caterina, che, in qualità di Segretario di Stato vaticano, gestiva la diplomazia della Santa Sede. La Cardinalessa diede una rapida occhiata al biglietto che le era stato consegnato, ma si limitò a un leggero cenno del capo, senza dire nulla.
“È tutto quello che avete da riferire? Allora potete andare."
Il gruppo che aveva terminato la relazione mattutina lasciò la cappella. Da sola, Caterina, che era rimasta per la meditazione, si premette leggermente le tempie con le dita e mormorò:
“...Sorella Kate.”
<Sì, Eccellenza.>
Davanti all'altare, nello spazio vuoto, apparve la figura olografica di una suora. Un sorriso elegante aleggiava intorno ai suoi occhi, uno dei quali era segnato da un neo.
In alcune culture orientali, i nei sotto gli occhi significavano molte difficoltà nella vita e molti cercavano di rimuoverli poiché venivano considerati cattivi presagi.
<Si tratta di Padre Abel, giusto? Il lavoro è stato portato a termine senza problemi?>
“Brutte notizie... c'è stato un incidente a Venezia.”
< Attenda un momento, sto elaborando i dati... Cosa è successo? C'è stato un combattimento?>
“Non lo so. Ma sembra che non ci siano dubbi che sia legato all'Impero.”
La voce della Lady di Ferro non cambiò. Tuttavia, nel fondo dei suoi occhi, che riflettevano il colore di un rasoio, guizzavano rabbia e delusione intense.
Questa era l'ultima possibilità di stabilire un legame con l'Impero...
Il Vero Impero Umano - “Tsala Methsaluth” - l'ultimo e più grande territorio della Terra governato dai vampiri.
Questa nazione non umana, che ospitava numerosi vampiri e varie armi molto potenti, al di là dell'intelletto umano, era sempre stata il potenziale più grande nemico per il Vaticano, rappresentante dell'umanità. Anche se negli ultimi secoli non c'erano stati scontri diretti, era più che ovvio che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui si sarebbe deciso chi ne sarebbe uscito vincitore. Si poteva dire che tutte le attività del Vaticano erano, di fatto, orientate verso quel giorno.
Il piano di Caterina di stabilire un legame diplomatico con questo nemico mortale era un'impresa rischiosa che, se scoperta dai suoi collaboratori più stretti, avrebbe potuto essere facilmente accusata di tradimento. Soprattutto se la notizia fosse trapelata al suo avversario politico, Francesco, che probabilmente l'avrebbe spodestata con entusiasmo e avrebbe smantellato completamente la Sezione Speciale AX. Nel peggiore dei casi, lei stessa avrebbe rischiato di essere processata dall'Inquisizione.
Tuttavia, la Lady di Ferro era intenzionata ad attraversare quel ponte pericoloso a causa dell'esistenza di un nemico ancora più forte. Diverso sia dai vampiri che dagli umani. Un terzo nemico...
Alla fine dovremo combattere. Tuttavia, proprio in questo momento non è una buona strategia scontrarsi con l'Impero...
Ecco perché quell'impresa era stata condotta con la massima cautela. Informare l'Impero sulla posizione di un criminale scoperto per caso in territorio vaticano, e fornire supporto ai suoi investigatori durante la loro presenza sul territorio: solo per questo, quale sarebbe stato il sacrificio da pagare?
Ed ora tutto era perduto. Per colpa di una sola persona... per la follia di una persona!
Una battaglia per le strade, nel bel mezzo del carnevale!
Era una follia così improvvisa, difficile da credere. Era stato forse un errore aspettarsi che avessero la stessa mentalità degli umani? In ogni caso, nemmeno il potere politico di Caterina avrebbe potuto insabbiare la cosa. Prima dell'intervento del Tribunale dell'Inquisizione, sarebbe stato necessario distruggere le prove...
“Sorella Kate, andate subito a Venezia. Per prima cosa, assicuratevi di prendere in custodia l'investigatore in questione.”
<Capito. Ma... dopo tutto, il conte di Zagabria è scomparso. La ricercatrice accetterà di tornare nel suo paese a mani vuote?>
“Ora che le cose sono arrivate a questo punto, la sua volontà non ha importanza. Se si rifiuta di tornare a casa, allora in quel caso...”
Il monocolo brillò. Si voltò a guardare il prete che stava in un angolo della cappella, sotto la statua dell'Angelo della Condanna.
“Tu sai cosa fare se si presentasse questa situazione, vero?”
“Affermativo.”
La risposta arrivò con una voce priva di quasi ogni intonazione.
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'22: Valfaris
Sistema PC (Deck) | Produttore Big Sugar | Sviluppatore Steel Mantis | Versione Europea | Uscita 10 ottobre 2019
Sviluppato da Steel Mantis, Valfaris è un action-platformer che rappresenta un deciso passo avanti rispetto a Slain: Back From Hell, il precedente titolo della stessa software house. Se Slain aveva colpito per la sua estetica dark e la colonna sonora metal, Valfaris migliora diversi aspetti del gameplay, pur mantenendo il tono brutale e “metallico” che aveva caratterizzato il suo predecessore. Giocato su Steam Deck, Valfaris si dimostra perfettamente adatto alla portabilità della console, offrendo una performance fluida e una resa visiva eccellente.
Uno dei punti di forza di Valfaris è sicuramente la sua grafica in pixel art, che colpisce per la cura nei dettagli e una palette cromatica brillante. Mentre Slain era più incentrato su toni cupi, Valfaris si sposta verso un’estetica fantascientifica. L’ambientazione su un pianeta alieno infestato da creature mostruose è resa in modo vivido, e ogni livello offre un’esperienza visivamente ricca, che riesce a trasportare il giocatore in un mondo oscuro ma affascinante. La scelta della pixel art non solo si lega alla tradizione dei giochi d’azione bidimensionali, ma conferisce anche un aspetto retrò che non stanca mai.
A livello di gameplay, Valfaris offre una maggiore varietà rispetto a Slain. Il protagonista, Therion, ha a disposizione un’ampia gamma di armi, sia da mischia che a distanza che rendono i combattimenti più dinamici e divertenti. Questa varietà consente al giocatore di sperimentare diversi approcci in ogni situazione, mantenendo il gameplay fresco e interessante per gran parte del gioco. Anche la difficoltà, pur rimanendo impegnativa, è più equilibrata rispetto a Slain, che soffriva dei momenti memorabilmente frustranti.
Nonostante questi miglioramenti, Valfaris non è esente da difetti. Sebbene l’azione sia coinvolgente, alcune sezioni tendono a diventare ripetitive, specialmente nelle fasi avanzate del gioco. La struttura dei livelli, infatti, inizia alla lunga a ripetersi, con ondate di nemici simili che rischiano di ridurre l’entusiasmo iniziale. Questo aspetto, inevitabilmente, penalizza un po’ l’esperienza globale.
In conclusione, Valfaris è un’esperienza visivamente affascinante e un significativo miglioramento rispetto a Slain, anche se alcuni difetti, come la ripetitività, ne riducono l’impatto complessivo. Tuttavia, se siete appassionati di action-platformer e pixel art, troverete in Valfaris un titolo da non perdere, soprattutto su Steam Deck.
G
Arsenale variegato In Valfaris, il protagonista Therion ha accesso a un ampio arsenale di armi. Le spade e le asce da mischia sono perfette per gli scontri ravvicinati, mentre i fucili al plasma e le granate consentono attacchi strategici. Ogni arma presenta uno stile unico, rendendo il gameplay sempre dinamico e coinvolgente.
Steam Deck info Prezzo 20,99 Euro 6,29 Euro | Stato Verificato | Tempo di gioco 14,9 ore
Immagini Genma SP
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Le spiagge da sogno per un viaggio romantico indimenticabile
Quando si tratta di pianificare un viaggio romantico, non c'è niente di meglio che una fuga su una spiaggia da sogno. Le spiagge offrono un insieme perfetto di tranquillità, bellezza naturale e intimità che le rendono la scelta ideale per le coppie in cerca di un'esperienza indimenticabile. Alcune destinazioni balneari possono essere considerate tra le più incantevoli al mondo, nelle quali si possono vivere momenti magici con una compagnia speciale. Le spiagge da sogno per un viaggio romantico Le località di mare da sogno, come quelle raccolte dal sito di giochi roulette di Betway e pubblicate in questo approfondimento dedicato alle spiagge più popolari in tutto il pianeta, sono tra le migliori per chi è alla ricerca di lusso, ma anche di avventura o semplicemente di un luogo tranquillo per rilassarsi. Le spiagge da sogno mettono a disposizione tutto ciò di cui si ha bisogno per un viaggio romantico indimenticabile. Ogni destinazione ha la sua magia unica, pronta a rendere il soggiorno speciale e pieno di ricordi preziosi. Chi vuole pianificare un viaggio romantico su una di queste spiagge paradisiache deve sempre essere pronto a vivere dei momenti indimenticabili. Bora Bora nella Polinesia Francese Bora Bora è una località sinonimo di lusso e di romanticismo. Questa isola vulcanica, situata nell'oceano Pacifico, è circondata da una laguna turchese e viene considerata un luogo paradisiaco per eccellenza. Le sue spiagge di sabbia bianca offrono un panorama mozzafiato, con acque cristalline e bungalow sull'acqua che permettono di svegliarsi al suono delle onde. È il luogo ideale per le coppie che desiderano rilassarsi, fare snorkeling oppure godersi una cena romantica al tramonto. L'arcipelago delle Seychelles Le Seychelles costituiscono un arcipelago di 115 isole che si trova nell'oceano Indiano. È famoso per le acque limpide e le spiagge incontaminate. Le Seychelles mettono a disposizione dei visitatori delle escursioni nella giungla, delle immersioni subacquee e dei resort esclusivi, perfetti per un'esperienza avventurosa e romantica. Santorini in Grecia L'isola greca di Santorini si trova nel Mar Egeo ed è conosciuta per i suoi spettacolari tramonti, per le case bianche tipiche e per le spiagge di sabbia vulcanica. Vicino al villaggio di Akrotiri c'è Red Beach, una delle spiagge più belle, caratterizzate dalla sabbia rossa e dalle scogliere di lava. Santorini offre anche la possibilità di effettuare romantiche escursioni in barca, degustazioni di vini locali e cene a lume di candela con viste spettacolari, creando l'atmosfera perfetta per un viaggio di coppia. Le acque azzurre delle Maldive Le Maldive sono molto famose per le loro acque azzurre e per i resort di lusso situati nelle isole, il sogno di tutte le coppie alla ricerca di una fuga romantica. Le spiagge di sabbia bianca, come quelle delle isole dell'Atollo Baa, mettono a disposizione un ambiente sereno in cui ci si può rilassare sotto il sole tropicale. Le Maldive sono conosciute anche per le spettacolari ville sull'acqua, che offrono comfort e privacy, oltre che per le attività come lo snorkeling e le immersioni nelle spettacolari barriere coralline. Maui, isola affascinante delle Hawaii Maui è una delle isole più affascinanti delle Hawaii, con una grande varietà di spiagge, che vanno da quelle di sabbia nera a quelle di sabbia bianca. Wailea Beach è una delle località preferite dalle coppie per la sua tranquillità e per la bellezza del paesaggio. Le attività romantiche che si possono compiere comprendono delle escursioni sulla strada per Hana, anche per ammirare l'alba, e le cene a base di pesce fresco sulla spiaggia. Maui offre avventura e relax, una combinazione molto interessante che rende ogni soggiorno indimenticabile, anche per le coppie che vogliono trascorrere qualche giorno nell'atmosfera intima che località come queste riescono ad offrire. Foto di Chu Viết Đôn da Pixabay Read the full article
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Silenzi plastificati
comodi, ascosi, inetti
nella stessa macchina volante
diretta verso l'alto pianeta
mentre sotto, a spingere,
l'ombra carnosa e melliflua
il solo nero non meglio specificato
né compreso né studiato ma avallato
per legittima difesa o ultima speranza
come finira?
con un uomo dinanzi ad un orinatoio
o con un gesù in scatola?
negli zoo o nei manicomi
gli angeli custodi si fanno una pera
se qualcosa ti fa male
falla peggio che puoi
dopo il fallimento della logica
il mercato della politica
la carne che sa di altra carne
le piante-cadavere
gli occhi che trattengono il respiro
inondo d'oro il tondo fuori
punto cieco di desiderio e polvere
azione coatta e fresco cogente
dentro le mura mormora la pietra
quando smetterà?
nell'acqua stagnante le sagome delle cose
sogni saturi di celere bisogno
ghiacci immobili e sudici
galleggianti sulle nubi di plastica e acciaio
rampogne zone di deserto aperte al pubblico
che paga per il proprio sollazzo
va in sollucchero
si stringe i gomiti
e cerchia il respiro
in ampie volute di fumo rosa e denso
di vita votata dove si vede
il ramificarsi del silenzio incistato
per il fatto di essere stato perseguitato
obnubilato dalla notte che preme da tutti i pori
illesi e incorrotti, cerotti e unguenti,
spazi sazi sapranno scegliere il loro destino
e i persecutori si percuoteranno con foga
immane e immanente, danneggiandosi a vicenda
sul limitare della sera sfatta che sfotte
e turbina e innesca un altro incendio di sole
ma il sole appartiene ai vincitori
che muti e gloriosi incespicano sul podio
pedestri esseri senza senno
un boato batte sulla porta
non resta che aprire.
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Lo spreco alimentare va contro le diete sostenibili e la sicurezza alimentare
La sostenibilità alimentare, la riduzione delle emissioni di gas serra, la scelta di buon cibo non possono prescindere dalla considerazione base che una grande e grave quantità di ciò che si coltiva e si produce non arriva sulle nostre tavole, o che, peggio, una quantità anche superiore che invece ci arriva venga poi gettata. Andrea Segré, Professore di Politica agraria internazionale e comparata e di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile all'Università di Bologna, fondatore di Last Minute Market, impresa sociale e spin off accademico, ideatore della campagna Spreco Zero, direttore scientifico dell'Osservatorio Waste Watcher International dedicato all'analisi dei comportamenti alimentari a livello globale, ne fa una questione di etica e di economia. Parlando di un cibo medio, quel genere di alimentazione cioè che ha un impatto alimentare buono per la salute, che segue delle norme produttive che limitino al massimo la perdita e che, per la sua qualità, non vada poi ad incidere sullo spreco alimentare. L'Osservatorio Waste Watcher ha da poco superato i dieci anni di attività. Avete indagato i comportamenti alimentari e avete iniziato a dare i contorni di un fenomeno come lo spreco alimentare che incide su due punti: il primo diventa rifiuto qualcosa che si poteva consumare, danno che si raddoppia considerando che quel prodotto gettato per essere realizzato ha richiesto acqua, energia, lavoro, ha prodotto emissioni. «Un aspetto sconosciuto e non percepito è quello della definizione delle perdite di valore e di spreco lungo la filiera alimentare. Quando non si raccolgono in un campo le pesche, perché magari rovinate parliamo di una perdita, perché per coltivarla quella frutta si è usato acqua, fertilizzante. Quando parliamo di spreco scopriamo che la quantità maggiore di questo fenomeno avviene da parte dei consumatori. Cioè da tutti noi, e questo è un problema economico, ambientale e sociale. E il tema dello spreco è un driver della sostenibilità. Un terzo di ciò che si produce non arriva sulle nostre tavole e prevalentemente, anche se non solo, nelle economie sviluppate lo spreco alimentare si concentra soprattutto a livello domestico – a seconda dei metodi di stima e del Paese fra il 50 e il 70% del totale lungo la filiera campo-tavola». Cosa significano questi numeri? «Due anni dopo la pandemia e a 7 anni dal 2030 – quando ci si aspetta che il mondo dimezzi lo spreco alimentare, come da Obiettivo 12.3 dell'Agenda delle Nazioni Unite – il traguardo sembra una meta irraggiungibile. Quel terzo di cibo che continua a perdersi sul pianeta (il 14% dopo il raccolto e il 17% fra commercio e consumo) potrebbe sfamare almeno 1,26 miliardi di persone». E in Italia a che livello siamo? «Ogni settimana ogni italiano getta 524,1 grammi di cibo gettato da ogni italiano, poco meno di 75 grammi di cibo al giorno pari a 27,328 chilogrammi all'anno che ognuno di noi, mediamente, getta nel bidone della spazzatura. La top five dei cibi più sprecati fa registrare al primo posto la frutta fresca (24 grammi pro capite a settimana), seguita in ordine di spreco via via decrescente da: insalate (17,6 grammi pro capite a settimana), cipolle, aglio e tuberi (17,1 grammi pro capite a settimana), pane fresco (16,3 grammi pro capite a settimana), e verdure (16 grammi pro capite a settimana). Lo spreco del cibo, quindi, è un elemento antagonista della sicurezza alimentare e delle diete sostenibili, quindi come concreta concausa del degrado ambientale del pianeta». Ma non è una contraddizione l'attenzione che i consumatori delle economie sviluppate mostrano sulle produzioni sostenibili e su quelle biologiche, per esempio, per poi assumere comportamenti di questo tipo? «Si tratta di un mondo che vive di estremi, per questo dico che serve un cibo medio, con caratteristiche qualitative e quantitative adeguate, un equilibrio nella filiera. Invece si tende a muoversi tra due opposti da un lato il super bio, il marchio, la dop, dall'altro il junk food. Con il risultato che chi ha meno possibilità economiche è anche chi si alimenta peggio. Anche se la sensibilità sta aumentando molto». Ma esiste una stima della perdita in valore dello spreco alimentare. «Fare un calcolo preciso è difficile, sia per quanto riguarda la perdita che lo spreco. Deve esserci infatti una base metodologica per il calcolo, se pensiamo alla perdita agricola nei campi si perde più di frutta che di cereali, stiamo tra il 2/5 per cento. Una ricognizione del genere lungo tutta la filiera non è semplice, ma facciamo un esempio: su 10 miliardi al costo di acquisto di un insieme di prodotti alimentari che gettiamo, il 70 per cento cioè 7 miliardi lo sprechiamo noi consumatori». Read the full article
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Papeete Beach & Villapapeete Milano Marittima (RA): weekend di relax, pesce fresco a "Miglio Nautico Zero" @ La Pluma e Nicola Zucchi in console
Dopo il successo assoluto del weekend del 2 giugno, Papeete Beach & Villapapeete Milano Marittima (RA) anche per il weekend che inizia venerdì 9 e continua sabato 10 e domenica 11 giugno, sono un'accoppiata perfetta per chi vuol rilassarsi e divertirsi con stile.
Nell'estate '23 e già in questo periodo, quando è ancora teoricamente "solo" primavera", ogni weekend i beach party di Papeete Beach prendono vita tra scenografie e performance create ad hoc, interpretare da ballerine, ballerini e performer professionisti. I dj di Papeete Beach sanno sempre regalare emozioni: fin dal mattino la loro colonna sonora è semplicemente perfetta. Il ritmo sale fino ai celeberrimi beach party by Papeete Beach del weekend... ma non c'è solo questo. Si può mangiare bene, di fronte al mare, al centro della scena, rilassa. Al beach restaurant La Pluma, aperto solo a pranzo, si gustano i piatti dello chef campano Vincenzo Caputo: protagonista è il pesce fresco 'a miglio nautico zero": tra le proposte si fa notare il menu degustazione "Miglio Nautico Zero" in cui spiccano le focaccine con sardoncino di Cesenatico marinato, lo spaghetto alle poverazze, l'impepata di cozze di Cervia e un vapore di crostacei con canocchi e mazzancolle del Mercato di Cesenatico (Matteini) e infine il gelato della Centrale del Latte di Cesena con fragole.
E che succede, di sera e di notte sabato 10 giugno, dopo una giornata di relax al Papeete Beach a MiMa? Dall'aperitivo a notte fonda il luogo giusto per divertirsi con gli amici è senz'altro Villapapeete, che ogni weekend mette in scena show da da non perdere nelle sue tre sale. Aperitivo a bordo piscina, Dinner Show e serata con tre diverse zone e situazioni musicali diverse. Tra gli altri al mixer arriva uno dei dj italiani più stimati e richiesti in mezzo mondo.
In console a Villapapeete sabato 10 giugno, per il party Flirt With Us, in main room, insieme a Giga c'è Nicola Zucchi. E' senz'altro tra i dj e produttori italiani più ricercati quando si parla di house. La sua pagina Instagram, super colorata (https://www.instagram.com/nicolazucchi/) mette subito allegria. Fa ballare da tempo i top club del pianeta, sempre con il suo sound decisamente originale ed energico. Quando gli si chiede, come ha fatto the1989, a che canzone non sa mai rinunciare, risponde così: "Dipende dal tipo di serata, dal tipo di pubblico e dal tipo di situazione. Credo comunque che Everywhere dei Fleetwood Mac sia immancabile in alcuni miei set al tramonto, come Jazz it up di Erick Morillo verso l'alba. Parlando di cose più recenti degli ultimi anni Second Story di Mark Knight penso potrebbe diventare un classico dell'House Music moderna".
Completano un line up d'eccezione a VillaPapeete il 10 giugno, in main room gli MC Alex D e Francesco Sarzi. Dinner show B Side Room DJs sono Andrea Guidi, Matteo Domenichini, Live Show Simone Baldazzi. Alla voce Ricky S e Fabio Catty. In Pool Atmosphere ecco Dj Thor e Filippo Fantini.
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Papeete Beach, Villapapeete: two brands, one soul
Papeete mette insieme, a Milano Marittima (RA), la celeberrima spiaggia Papeete Beach e Villapapeete, location open - air serale e notturna aperta solo il sabato notte. Da oltre vent'anni Papeete è un punto di riferimento per chi cerca il massimo in stile pop: sole, relax in spiaggia, beach party, sunset ritual... e più tardi dinner show e notti in una location unica. Oltre che un vero e proprio fenomeno di costume, celebrato dai media e amato dai fan, Papeete è una realtà fatta di attenzione al servizio e ogni dettaglio della sua proposta. In spiaggia, ad esempio, ecco il ristorante La Pluma, aperto solo a pranzo. Le sue specialità romagnole sono spesso rivisitate dallo chef campano Vincenzo Caputo.
https://www.papeetebeach.com
https://villapapeete.com
Papeete Beach
Via Terza Traversa Pineta 281 48015 Milano Marittima (RA)
InfoLine: +39 348 9700555, Beach: +39 349 3717477 Ristorante: +39 0544 991208
Villapapeete
via Argine Destro di Savio 15 48015 Milano Marittima (RA)
dalle 21 a tarda notte, ogni sabato notte
info / prenotazioni +39 335 12755444
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Papeete Beach & Villapapeete Milano Marittima (RA): weekend di relax, pesce fresco a "Miglio Nautico Zero" @ La Pluma e Nicola Zucchi in console
Dopo il successo assoluto del weekend del 2 giugno, Papeete Beach & Villapapeete Milano Marittima (RA) anche per il weekend che inizia venerdì 9 e continua sabato 10 e domenica 11 giugno, sono un'accoppiata perfetta per chi vuol rilassarsi e divertirsi con stile.
Nell'estate '23 e già in questo periodo, quando è ancora teoricamente "solo" primavera", ogni weekend i beach party di Papeete Beach prendono vita tra scenografie e performance create ad hoc, interpretare da ballerine, ballerini e performer professionisti. I dj di Papeete Beach sanno sempre regalare emozioni: fin dal mattino la loro colonna sonora è semplicemente perfetta. Il ritmo sale fino ai celeberrimi beach party by Papeete Beach del weekend... ma non c'è solo questo. Si può mangiare bene, di fronte al mare, al centro della scena, rilassa. Al beach restaurant La Pluma, aperto solo a pranzo, si gustano i piatti dello chef campano Vincenzo Caputo: protagonista è il pesce fresco 'a miglio nautico zero": tra le proposte si fa notare il menu degustazione "Miglio Nautico Zero" in cui spiccano le focaccine con sardoncino di Cesenatico marinato, lo spaghetto alle poverazze, l'impepata di cozze di Cervia e un vapore di crostacei con canocchi e mazzancolle del Mercato di Cesenatico (Matteini) e infine il gelato della Centrale del Latte di Cesena con fragole.
E che succede, di sera e di notte sabato 10 giugno, dopo una giornata di relax al Papeete Beach a MiMa? Dall'aperitivo a notte fonda il luogo giusto per divertirsi con gli amici è senz'altro Villapapeete, che ogni weekend mette in scena show da da non perdere nelle sue tre sale. Aperitivo a bordo piscina, Dinner Show e serata con tre diverse zone e situazioni musicali diverse. Tra gli altri al mixer arriva uno dei dj italiani più stimati e richiesti in mezzo mondo.
In console a Villapapeete sabato 10 giugno, per il party Flirt With Us, in main room, insieme a Giga c'è Nicola Zucchi. E' senz'altro tra i dj e produttori italiani più ricercati quando si parla di house. La sua pagina Instagram, super colorata (https://www.instagram.com/nicolazucchi/) mette subito allegria. Fa ballare da tempo i top club del pianeta, sempre con il suo sound decisamente originale ed energico. Quando gli si chiede, come ha fatto the1989, a che canzone non sa mai rinunciare, risponde così: "Dipende dal tipo di serata, dal tipo di pubblico e dal tipo di situazione. Credo comunque che Everywhere dei Fleetwood Mac sia immancabile in alcuni miei set al tramonto, come Jazz it up di Erick Morillo verso l'alba. Parlando di cose più recenti degli ultimi anni Second Story di Mark Knight penso potrebbe diventare un classico dell'House Music moderna".
Completano un line up d'eccezione a VillaPapeete il 10 giugno, in main room gli MC Alex D e Francesco Sarzi. Dinner show B Side Room DJs sono Andrea Guidi, Matteo Domenichini, Live Show Simone Baldazzi. Alla voce Ricky S e Fabio Catty. In Pool Atmosphere ecco Dj Thor e Filippo Fantini.
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Papeete Beach, Villapapeete: two brands, one soul
Papeete mette insieme, a Milano Marittima (RA), la celeberrima spiaggia Papeete Beach e Villapapeete, location open - air serale e notturna aperta solo il sabato notte. Da oltre vent'anni Papeete è un punto di riferimento per chi cerca il massimo in stile pop: sole, relax in spiaggia, beach party, sunset ritual... e più tardi dinner show e notti in una location unica. Oltre che un vero e proprio fenomeno di costume, celebrato dai media e amato dai fan, Papeete è una realtà fatta di attenzione al servizio e ogni dettaglio della sua proposta. In spiaggia, ad esempio, ecco il ristorante La Pluma, aperto solo a pranzo. Le sue specialità romagnole sono spesso rivisitate dallo chef campano Vincenzo Caputo.
https://www.papeetebeach.com
https://villapapeete.com
Papeete Beach
Via Terza Traversa Pineta 281 48015 Milano Marittima (RA)
InfoLine: +39 348 9700555, Beach: +39 349 3717477 Ristorante: +39 0544 991208
Villapapeete
via Argine Destro di Savio 15 48015 Milano Marittima (RA)
dalle 21 a tarda notte, ogni sabato notte
info / prenotazioni +39 335 12755444
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