#Patricia Highsmith libri
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Quella dolce follia: un capolavoro del noir psicologico firmato Patricia Highsmith. Recensione di Alessandria today
Un’analisi inquietante della mente ossessiva e del confine tra amore e follia
Un’analisi inquietante della mente ossessiva e del confine tra amore e follia Biografia dell’autrice: Patricia Highsmith Patricia Highsmith (1921-1995) è una delle autrici più iconiche del genere noir e thriller psicologico. Nata a Fort Worth, Texas, Highsmith si è distinta per la sua capacità di scavare nelle profondità dell’animo umano, portando alla luce i lati più oscuri e ossessivi dei…
#Alessandria today#amore e follia#autori noir#capolavori noir#Google News#introspezione#italianewsmedia.com#La nave di Teseo#letteratura internazionale#letteratura noir#letture imperdibili#narrativa americana#narrativa contemporanea#narrativa di qualità#narrativa psicologica#noir d’autore#noir psicologico#Ossessione#ossessioni amorose#Patricia Highsmith#Patricia Highsmith biografia#Patricia Highsmith Italia#Patricia Highsmith libri#Patricia Highsmith recensioni#Patricia Highsmith romanzi#personaggi complessi#personaggi oscuri#Pier Carlo Lava#Quella dolce follia#Recensioni letterarie
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[Piccoli racconti di misoginia][Patricia Highsmith]
Patricia Highsmith svela il lato oscuro delle donne in 17 racconti inquietanti. Un'analisi spietata della misoginia e della psicologia femminile, tra ironia e suspense.
Piccoli racconti di misoginia: Patricia Highsmith svela la perversione femminile Titolo: Piccoli racconti di misoginiaScritto da: Patricia HighsmithTitolo originale: Little Tales of MisogynyTradotto da: Marisa CaramellaEdito da: La nave di TeseoAnno: 2024Pagine: 112ISBN: 9788834604243 La sinossi di Piccoli racconti di misoginia di Patricia Highsmith Patricia Highsmith, in questa raccolta di…
#2024#fiction#gay#La nave di Teseo#LGBT#LGBTQ#LGBTQIA+#libri gay#Little Tales of Misogyny#Marisa Caramella#misoginia#Narrativa#Patricia Highsmith#Piccoli racconti di misoginia#USA
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Saffo [Σαπφώ]
Ereso, 630 a.C. circa - Leucade, 570 a.C. circa
Nata a Ereso, nell'isola di Lesbo, da famiglia nobile, è considerata la più grande poetessa di tutti i tempi.
La sua vita si è però svolta a Mitilene, dalla quale viene esiliata dopo la caduta dei Cleanattidi. Segue la propria famiglia in Sicilia, probabilmente a Siracusa, dove si stabilisce per una decina d'anni. Ritornata a Eraso, diventa direttrice di un tasio, una sorta di collegio femminile, dove venivano educate esclusivamente fanciulle aristocratiche. L'educazione si incentrava sui valori della nobiltà: grazia, eleganza, arte della seduzione, canto... Doti che ci si aspettava da una giovane ragazza alla ricerca di un marito. Queste fanciulle sue allieve sono spesso al centro dei suoi componimenti delle quali cantava la grazia, la bellezza e l'atteggiamento teneramente ingenuo. Non è segreto l'amore che provava nei loro confronti.
Non si sa molto della sua vita. Nella Suda, una sorta di enciclopedia del X secolo d.C., si parla del suo matrimonio con Cercila, da cui ha avuto una figlia, Cleide. Tuttavia, di questo non vi è altra fonte, quindi provabilmente falso. È certa, in ogni caso, la nascita di Cleide.
È incerta anche la notizia che abbia raggiunto l'età avanzata, nonostante alcuni suoi frammenti lo proverebbero. Secondo la leggenda, Saffo è morta gettandosi da un faro sull'isola di Lefkada per amore non corrisposto nei confronti di Faone, personaggio mitologico.
Per la prima volta nella storia della letteratura abbiamo testimonianza ed esaltazione dell'eros femminile. Nel corso dei secoli, questo lato della poetessa è stato spesso occultato, per essere riscoperto negli ultimi anni.
I termini "lesbico" e "saffico", coniati per descrivere amori e rapporti tra donne, sono ispirati proprio a Saffo (saffico) e al luogo in cui insegnava e consumava i suoi amori, Lesbo (lesbico). Sono spesso usati in modo denigratori.
Se volete leggere le sue opere, vi consiglio l'edizione Feltrinello Tascabili "Saffo - Liriche e Frammenti" del 2015. Alcuni dei frammenti sono stati tradotti da Quasimodo e l'edizione è curata da Ezio Savino.
Ancora, vi consiglio il libro "Olivia" di Dorothy Strachet e il ben più famoso "Carol" di Patricia Highsmith. Due libri a mio parere eccezionali che riprendono a perfezione le note delicate delle opere di Saffo
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Libri thriller psicologici da leggere: oltre 30 consigli - ilLibraio.it
Libri thriller psicologici da leggere: oltre 30 consigli – ilLibraio.it
da Libri thriller psicologici da leggere: oltre 30 consigli – ilLibraio.it Thriller psicologici da leggere Rebecca. La prima moglie, Daphe du Maurier (il Saggiatore, traduzione di Marina Morpurgo) Misery, Stephen King (Pickwick, traduzione di Tullio Dobner) Il talento di Mr. Ripley, Patricia Highsmith (La nave di Teseo, traduzione di Maria Grazia Prestini) Sconosciuti in treno, Patricia…
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“Un libraio mi ha detto, usa poche virgole, la gente le odia”: intervista a Chuck Palahniuk (con nuovo romanzo vent’anni dopo “Fight Club”)
Letteralmente, letterariamente. Fu uno dei successi letterari più clamorosi. Vent’anni fa. Lui ha poco meno di 35 anni. Ha fatto il giornalista – ha lasciato il giornalismo – s’è messo ad aggiustare auto – fa il volontario tra barboni e case di riposo. Fight Club esce nel 1996, un paio di anni dopo David Fincher lo esalta nel film omonimo, di culto, con Brad Pitt ed Edward Norton, dove gli esiliati dalla società, i rifiuti, si pigliano a pugni per trovare l’estasi, la vita, sangue e gioia. Chuck Palahniuk, insomma, diventa uno degli scrittori più noti al mondo di chi legge – i suoi libri, Survivor, Invisible Monsters, Soffocare, Rabbia, Dannazione, Sventura, sono editi in Italia da Mondadori. L’ultimo libro, pubblicato da Jonathan Cape, s’intitola Adjustment Day, è uscito un paio di mesi fa. “In questo libro comico e geniale Palahniuk fa quello che sa fare meglio: stigmatizzare le assurdità del nostro mondo. Politici vecchi e compiaciuti preparano un brutto destino a una fiorente popolazione di giovani maschi; la classe operaia sogna di seppellire le élite; professori propongono teorie che offrono ai propri studenti il futuro più tetro”, dice la ‘quarta’. Alexander Larman, sul Guardian, ha scritto che questo “non è un buon libro”, è “una provocazione swiftiana malriuscita”: leggeremo quando il romanzo sbarcherà in Italia. Intanto, l’intervista concessa da Palahniuk al TLS mi pare spassosa, un virtuoso incontro di boxe. Il giornalista domanda e Chuck, sprezzante, risponde come vuole lui, elevando Ira Levin – quello di Rosemary’s Baby – a grande scrittore e preferendo Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda a Re Lear. Il suo consiglio letterario? Usare poche virgole. I lettori le odiano. E scrivere dove nessuno parla la vostra lingua – riesce meglio.
*
Il tuo libro preferito degli ultimi 12 mesi.
Nessuno. Ho letto pochissimi libri.
La cosa più difficile che hai scritto.
Donne malvagie.
L’autore – vivo o morto – più sottovalutato.
Ira Levin.
L’autore – vivo o morto – più sopravvalutato.
V. C. Andrews.
Il miglior consiglio che hai ricevuto.
Un libraio mi ha detto di non usare troppe virgole. “La gente odia le virgole”, mi ha detto.
In che senso la scrittura è un atto politico?
La buona scrittura trascende la politica.
Hai qualche ossessione quando scrivi?
Brucio ogni nota, bozza, frammento, studio dopo che il libro è stato pubblicato.
La prima cosa che hai scritto.
Un saggio per la festa del papà, in cui esaltavo mio padre. Avevo dieci anni. Mi fece ottenere 50 dollari.
Come si misura il successo di un libro?
Dal numero di generazioni che si divertono a leggerlo.
Cosa leggi durante le vacanze?
Non leggo. Scrivo. Il posto migliore per scrivere è ovunque non si parli la propria lingua.
Domande rapide. Toni Morrison o Philip Roth?
Nora Ephron.
Ursula K. Le Guin o Philip K. Dick?
Ira Levin.
“Re Lear” o “La tempesta”?
Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda di Paul Zindel.
Jack Kerouac o James Baldwin?
Ken Kesey.
Virginia Woolf o Emily Dickinson?
Patricia Highsmith.
“Hamilton” o “West Side Story”?
L’assassinio di Sister George.
“Il Signore degli Anelli” o “Il Trono di Spade”?
Feud su FX.
Gabriel García Márquez o Angela Carter?
Nami Mun.
Agatha Christie o Arthur Conan Doyle?
Tutto quello che ha scritto Ellery Queen.
Beyoncé o Bob Dylan?
Mike Oldfield.
L'articolo “Un libraio mi ha detto, usa poche virgole, la gente le odia”: intervista a Chuck Palahniuk (con nuovo romanzo vent’anni dopo “Fight Club”) proviene da Pangea.
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ROMANZI DA COLLEZIONE, PRIME EDIZIONI, DATATI 1970-GIORNI ATTUALI
LISTA
ROMANZI A 5 EURO
Judith Krantz - Scrupoli 2
Charles Bukowski - Post office
Claudia Reilly - Pazza
Leonardo Sciascia - Una storia semplice
Renato Besana - Come allora, Lily Marleen
William Kinsolving - Nato col secolo
Harold Robbins - Signora sola
Harold Robbins - Non lasciarmi mai
Bruno Tacconi - Masada
John Updike - Un mese di domeniche
Julian Grenfell - Margot
Enzo Siciliano - La principessa e l'antiquario
Jostein Gaarder - Il mondo di Sofia
Chris Oyler - Storia di Ben
Helen Van Slyke - Sempre non è per sempre
Briskin - Palo verde
Carla Cerati - La cattiva figlia
Francesca Duranti - Lieto fine
Harold Robbins - Ricordi di un altro giorno
Anthony Godby Johnson - Ho chiesto di avere le ali
J. Wambaugh - Carissimo Cane
Ferruccio Parazzoli - Carolina dei miracoli
Diane Pearson - Czarda
Alice Vachss - Vittime sacrificali
Banana Yoshimoto - N.P.
Thomas Thompson - La traccia del serpente
Harold Robbins - I sogni muoiono prima
Teresa Batista - Stanca di guerra
Danielle Steel - Perfidia
Irina Shaw - Una vita nel vuoto
Daniele Steel - La casa di Hope Street
John Cheever - Il prigioniero di Falconer
Edgar Allan Poe - 2 libri Racconti dell'incubo e dell'impossibile
Charles Baudelaire - I fiori del male
Alberto Bevilacqua - La festa parmigiana
Beverly Byrne - Riti di donne
James Joyee - Dedalus
Catherine Rihoit - Il ballo delle debuttanti
Gerald Green - Il cervello di Karpov
Robert Elegant - Il mandarino
Danielle Steel - Il fantasma
José Saramago - L'anno della morte di Ricardo Reis
David Aaron - Stato scarlatto
John Grisham - L'appello
Andrea Camilleri - Due romanzi di Momtalbano
Simon Kernick - Il dovere di uccidere
Michael Crichton - Rivelazioni
Renato Oliver - Largo Richini
Kathy Reichs - Corpi freddi
Enzo Russo - I martedì del diavolo
Helen Macinnes - Preludio al terrore
Irwin Shaw - Labili indizi
Frederick Forsyth - L'alternativa del diavolo
Mary Higgins Clark - Mentre la mia piccola dorme
Patricia Highsmith - Il sepolto vivo
Giuseppe Pontiggia - La grande sera
Lawrence Sanders - Il caso di Lucy Bending
Sally Beuman - La colomba dalle ali spezzate
Luca Goldoni - Dipende
SPEDIZIONE SDA 5 EURO
CHIUNQUE SIA INTERESSATO, PUÒ SCRIVERMI IN PRIVATO
*SE ACQUISTI QUALCOS'ALTRO TRA I MIEI LIBRI POSSO FARTI QUALCHE SCONTO
#bookworm#bookstagram#booknerd#books and libraries#bookblr#bookblogger#self help books#libreria#frasi libri#library#libribelli#citazione libro
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In 2015, I read 130 books. My goal for 2016 was to top that. I was aiming for 150, but then I discovered Dragon Age and Critical Role, which took big bites out of my free time, and also I lived in a van for four months in with my best friend as we traveled throughout the US and Canada, which I think is an experience worth like at least like 10 books.
Anyway, here are the 135 books I read this year. Favorites are bolded.
The Victorian City: Everyday Life in Dickens’ London, Judith Flanders (1/05)
In the Garden of Beasts: Love, Terror, and an American Family in Hitler’s Berlin, Erik Larson (1/06)
Redshirts, John Scalzi (1/07)
Fever 1793, Laurie Halse Anderson (1/8)
If I Stay, Gayle Forman (1/10)
The Time Garden, Edward Eayer (1/11)
Tipping the Velvet, Sarah Waters (1/16)
The Next Best Thing, Deirdre Berry (1/14)
Maskerade, Terry Pratchett (1/17)
Inside the Victorian Home: A Portrait of Domestic Life in Victorian London, Judith Flanders (1/24)
The Light Fantastic, Terry Pratchett (2/01)
Detroit: An American Autopsy, Charlie LeDuff (2/02)
Waiting in the Winds, Melissa Brayden (2/02)
Born With Teeth, Kate Mulgrew (2/06)
The Price of Salt, or Carol, Patricia Highsmith (2/08)
Curious Wine, Katherine V. Forrest (2/08)
Landing, Emma Donoghue (2/10)
A God in Ruins, Kate Atkinson (2/12)
The Invention of Murder: How Victorians Reveled in Death and Detection and Created Modern Crime, Judith Flanders (2/23)
Pistols for Two, Georgette Heyer (2/16)
Black Sheep, Georgette Heyer (2/24)
A Mortal Bane, Roberta Gellis (2/26)
Eats, Shoots and Leaves, Lynne Truss (2/27)
Holes, Louis Sachar (2/27)
Ella Enchanted, Gail Carson Levine (2/28)
Be With You, Takuji Ichikawa (2/29)
Both Flesh and Not, David Foster Wallace (3/03)
Zealot: The Life and Times of Jesus of Nazareth, Reza Aslan (3/06)
To Kill a Mockingbird, Harper Lee (3/07)
Ex Libris: Confessions of a Common Reader, Anne Fadiman (3/08)
Wild: From Lost to Found on the Pacific Crest Trail, Cheryl Strayed (3/08)
Guns, Germs, and Steel: The Fate of Human Societies, Jared Diamond (3/18)
Black Moon, Kenneth Calhoun (3/10)
Making Money, Terry Pratchett (3/18)
Station Eleven, Emily St. John Mandel (3/19)
Foundation, Isaac Asimov (3/20)
Thirteen Stories, Eudora Welty (3/27)
The President is a Sick Man: Wherein the Supposedly Virtuous Grover Cleveland Survives a Secret Surgery at Sea and Vilifies the Courageous Newspaperman who Dared Expose the Truth, Matther Algeo (3/21)
Foundation and Empire, Isaac Asimov (3/23)
Second Foundation, Isaac Asimov (3/26)
The Icarus Girl, Helen Oyeyemi (3/30)
Danse Macabre, Stephen King (4/11)
The Now Habit: The Fiore Productivity Program for Overcoming Procrastination and Enjoying Guilt-Free Play, Neil Fiore (4/1)
Foundation’s Edge, Isaac Asimov (4/07)
A Tale for the Time Being, Ruth Ozeki (4/13)
In the Land of Believers: An Outsider’s Extraordinary Journey into the Heart of the Evangelical Church, Gina Welch (4/15)
All Over Creation, Ruth Ozeki (4/18)
The Color of Magic, Terry Pratchett (4/24)
The Narcissist Next Door: Understanding the Monster in Your Family, in Your Office, in Your Bedroom—In Your World, Jeffrey Kluger (4/18)
The Lola Quartet, Emily St. John Mandel (4/20)
The Ocean at the End of the Lane, Neil Gaiman (4/24)
The World Without Us, Alan Weisman (5/01)
The End of the Night: Searching for Natural Darkness in an Age of Artificial Light, Paul Bogard (5/05)
The House on Mango Street, Sandra Cineros (4/29)
Buzz: A Year of Paying Attention, Katherine Ellison (5/02)
Salt: A World History, Mark Kurlansky (5/12)
Call the Midwife: A Memoir of Birth, Joy, and Hard Times, Jennifer Worth (5/13)
The Sparrow, Mary Doria Russell (5/17)
On Immunity: An Inoculation, Eula Biss (5/19)
Strangers Drowning: Grappling with Impossible Idealism, Drastic Choices, and the Overpowering Urge to Help, Larissa MacFarquhar (5/27)
For My Lady’s Heart, Laura Kinsale (6/08) -------- ALSO THIS IS THE FIRST BOOK I READ ON THE ROADTRIP
Ghost Story, Peter Straub (6/11)
James Tiptree, Jr: The Double Life of Alice Sheldon, Julie Phillips (6/15)
The Book of Unknown Americans, Cristina Henríquez (6/16)
The Amazing Adventures of Kavalier and Clay, Michael Chabon (6/22)
Skeleton Crew, Stephen King (6/27)
Carrie, Stephen King (6/29)
Buy Jupiter and Other Stories, Isaac Asimov (7/05)
Dakota: A Spiritual Geography, Kathleen Norris (7/08)
Lewis and Clark Through Indian Eyes: Nine Indian Writers on the Legacy of the Expedition, ed. Alvin M. Josephy, Jr (7/08)
The Death and Life of Great American Cities, Jane Jacobs (8/20)
Vampires in Their Own Words: An Anthology of Vampire Voices, Michelle Belanger (7/14)
The Wee Free Men, Terry Pratchett (7/15)
Unlocked, Courtney Milan (7/15)
Unveiled, Courtney Milan (7/20)
A Hat Full of Sky, Terry Pratchett (7/24)
When Breath Becomes Air, Paul Kalanithi (7/25)
Betrayal: The Crisis in the Catholic Church, Boston Globe (7/27)
Unclaimed, Courtney Milan (7/29)
Asking for It, Lilah Pace (7/29)
Unclaimed, Courtney Milan (7/31)
Wintersmith, Terry Pratchett (8/06)
Once Upon a Marquess, Courtney Milan (8/07)
Her Every Wish, Courtney Milan (8/09)
Act Like It, Lucy Parker (8/10)
Into the Wild, Jon Krakauer (8/13)
LumberJanes, Vol 4, Grace Ellis, Noelle Stevenson, and Shannon Watters (8/20)
Smoke Gets in Your Eyes and Other Lessons from a Crematorium, Caitlin Doughty (8/22)
The Fairy’s Return and Other Princess Tales, Gail Carson Levine (8/25)
The Governess Affair, Courtney Milan (8/26)
The Duchess War, Courtney Milan (8/27)
Frog Music, Emma Donoghue (8/30)
Still Alice, Liza Genova (8/28)
A Kiss for Midwinter, Courtney Milan (8/30)
A Tree Grows in Brooklyn, Betty Smith (9/06)
The Heiress Effect, Courtney Milan (8/31)
The Countess Conspiracy, Courtney Milan (9/01)
Ecotopia: The Notebooks and Reports of William Weston, Ernest Callenbach (9/22)
The Suffragette Scandal, Courtney Milan (9/23)
Talk Sweetly to Me, Courtney Milan (9/23)
The Immortal Life of Henrietta Lacks, Rebecca Skloot (9/28)
Fairy Tales from the Brothers Grimm, Phillip Pullman (10/02)
A Walk in the Woods, Bill Bryson (10/07)
I Shall Wear Midnight, Terry Pratchett (10/08)
Bloodchild and Other Stories, Octavia Butler (10/07)
How to Catch a Wild Viscount, Tessa Dare (10/07)
The Father and the Son: My Father’s Journey into the Monastic Life, Matt Murray (10/09)
The Charioteer, Mary Renault (10/10)
The Shepherd’s Crown, Terry Pratchett (10/10)
The Bride Fair, Cheryl Reavis (10/11) ----- THIS IS THE LAST BOOK I READ ON THE ROADTRIP
On Writing Well: The Classic Guide to Writing Nonfiction, William Zinsser (10/16)
When a Scot Ties the Knot, Tessa Dare (10/28)
The Depths: The Evolutionary Origins of Depression, Jonathan Rotteberg (11/02)
Sex Object, Jessica Valenti (11/04)
Lords and Ladies, Terry Pratchett (11/20)
A Duke to Remember, Kelly Bowen (11/26)
Cotillion, Georgette Heyer (11/30)
Knitlandia: A Knitter Sees the World, Clara Parker (12/04)
Silhouette of a Sparrow, Molly Beth Griffin (12/06)
Tell Me Again How a Crush Should Feel, Sara Farizan (12/06)
Georgia Peaches and Other Forbidden Fruits, Jaye Robin Brown (12/07)
Wildthorn, Jane England (12/07)
Sleep, Pale Sister, Joanne Harris (12/08)
The Old Deep and Dark, Ellen Hart (12/09)
What We Left Behind, Robin Talley (12/11)
Lovers at the Chameleon Club, Paris 1932, Francine Prose (12/19)
Red Flags: How to Spot Frenemies, Underminders, and Toxic People in Your Life, Wendy L. Patrick (12/13)
Fingersmith, Sarah Waters (12/20)
If I Was Your Girl, Meredith Russo (12/20)
Get a Financial Life: Personal Finance in Your Twenties and Thirties, Beth Kobliner (12/27)
After, Francine Prose (12/23)
The Boyfriend List, E. Lockhart (12/25)
The Boy Book, E. Lockhart (12/27)
Circle of Magic: Tris’s Book, Tamora Piece (12/28)
How to Be Black, Baratunde Thurston (12/28)
#reading list#the goal for next year is a modest 100 by the way#i'm going back to school i'm not busting my ass for 150 again
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The Best Books - 2016 edition
As the tradition goes, here’s my list of the best books I read in 2016. One absolute highlight was Radio Silence by Alice Oseman, and also Jem & The Holograms comics. I also read excellent Chinese and Japanese old poetry. Links take you to Goodreads.
Previous years: [2013] [2014] [2015]
NOVELS AND NON-FICTION
Chimamanda Ngozi Adichie: We Should All Be Feminists Becky Albertalli: Simon vs the Homo Sapiens Agenda Gillian Anderson & Jeff Rovin: A Dream of Ice (The Earthend Saga #2) Victoria Aveyard: Red Queen (Red Queen #1)
Lauren Beukes: Zoo City Holly Bourne: Am I Normal Yet? (The Spinster Club #1)
M. R. Carey: The Girl With All the Gifts Rae Carson: Walk on Earth a Stranger (The Gold Seer Trilogy #1) Cathy Cassidy: The Chocolate Box Girls series Becky Chambers: The Long Way to a Small Angry Planet Emma Cline: The Girls
Charles Dickens: A Christmas Carol Anthony Doerr: All the Light We Cannot See Carol Ann Duffy: Love Poems
Jostein Gaarder: The World According to Anna Jeff Garvin: Symptoms of Being Human M. E. Girard: Girl Mans Up John Green: An Abundance of Katherines John Green & David Levithan: Will Grayson, Will Grayson
Patricia Highsmith: A Price of Salt (aka Carol) Hiljaiset vuoret, kirkas kuu: Klassista kiinalaista luontorunoutta (Classic Chinese nature poems, Finnish translation) Jim C. Hines: Revisionary (Magic Ex Libris #4)
Lauren James: The Next Together (The Next Together #1) Lauren James: The Last Beginning (The Next Together #2)
Cynthia Kadohata: Kira-kira Jenny Kangasvuo: Sudenveri Amie Kaufman & Jay Kristoff: Illuminae (The Illuminae Files #1) Kevätsateiden aika (Classic Japanese tanka poetry, Finnish translation) Suki Kim: Without You, There’s No Us: My secret life teaching the sons of North Korea’s elite
Amber Kizer: A Matter of Days
Ursula K. Le Guin: Lavinia Maja Lunde: The History of Bees (coming out in English in 2017)
Sujata Massey: The Kizuna Coast (Rei Shimura Mystery #11) Marissa Meyer: Winter (The Lunar Chronicles #4) David Mitchell: Slade House Haruki Murakami: Hard-Boiled Wonderland and the End of the World Julie Murphy: Dumplin’
Patrick Ness: A Monster Calls Patrick Ness: The Rest of Us Just Live Here Jenny Nordberg: The Underground Girls of Kabul: In Search of a Hidden Resistance in Afghanistan Naomi Novik: Uprooted
Yoko Ogawa: The Housekeeper and the Professor Alice Oseman: Radio Silence
Siri Pettersen: Odininlapsi (Korpinkehät #1) (Odin’s Child : The Raven Rings trilogy) Siri Pettersen: Mätä (Korpinkehät #2) (The Rot) Siri Pettersen: Mahti (Korpinkehät #3) (The Might) Natasha Pulley: The Watchmaker of Filigree Street
Joan G. Robinson: When Marnie Was There
Andrzej Sapkowski: Järven neito (The Witcher #7) (The Lady of the Lake) V. E. Schwab: A Darker Shade of Magic (Shades of Magic #1) V. E. Schwab: A Gathering of Shadows (Shades of Magic #2) Shyam Selvadurai: Cinnamon Gardens Ruta Sepetys: Between Shades of Gray Samantha Shannon: The Pale Dreamer (The Bone Season #0.5) Patti Smith: Just Kids
Robin Talley: As I Descended Tero Tähtinen: Kuunkulkema yö: 108 haikua
Wang Wei: Vuorten sini : Wang Wein valitut runot (Selected poems of Wang Wei, Finnish translation) Lisa Williamson: The Art of Being Normal Janis Winehouse: Loving Amy: A Mother’s Story
COMICS AND MANGA
Jason Aaron et al.: Doctor Strange vol. 1 & 2 Jaakko & Lauri Ahonen: Jaybird
Joe Benítez: Lady Mechanika vol. 1 Ed Brubaker et. al: The Death of Captain America vol. 1
Emily Carroll: Through the Woods
Sora Honooki: Wannin’! series Natsumi Hoshino: Kijitoraneko no Koumesan Mamoru Hosoda: The Wolf Children series
Emi Ishikawa: Ushiro no Hikaruko-chan vol. 1
Jay (Story by Steven Moffat & Mark Gatiss): Sherlock: A Study in Pink (manga adaptation)
Janne Kukkonen: Voro (The Thief)
Marjorie M. Liu & Sana Takeda: Monstress vol. 1
Tooko Miyagi: Tale of a White Night Kaoru Mori: A Bride’s Story series Robbie Morrison et al.: Doctor Who: The Twelfth Doctor vol. 1
Kevin Panetta & Paulina Ganucheau: Zodiac Starforce: By the Power of Astra
Amy Reeder et al.: Moon Girl and the Devil Dinosaur vol. 1
Mariko & Jillian Tamaki: Skim Mariko & Jillian Tamaki: This One Summer Kelly Thompson et. al: Jem and the Holograms series Yana Toboso: Black Butler series Yu Tomofuji: Hoshi Furu Makiba!
Brian K. Vaughan & Fiona Staples: Saga series
Konomi Wagata: Et Cetera Konomi Wagata: Let’s Go Home G. Willow Wilson et al.: Ms. Marvel
Satoru Yuiga: At Laz Meridian series Alto Yukimura et al.: Sugar Apple Fairy Tale vol. 1
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Lettura corrente: "Il talento di Mr. Ripley" di Patricia Highsmith. 🌹 Lo sto odiando. Lo odio come odio soltanto i libri ben scritti e spaventosamente reali. La Highsmith è una di quelle che io chiamo scrittrici-streghe: non descrive una persona, no...lei ti fa entrare dentro la testa dei suoi personaggi e ti cuce addosso la loro psiche. Non ragioni come te stesso, tu diventi Tom Ripley e ti trasformi in Dickie insieme a lui. Provi il suo odio, la sua rabbia e le sue stesse paure. Leggi una pagina dopo l'altra con la stessa tensione con la quale i pensieri di Tom si susseguono e ti ritrovi in fuga perfino dalla parte razionale della tua mente, che reputa inaccettabile sperare che un malvivente possa farla franca. È un libro che avvelena. E lo detesto, nel modo in cui soltanto i libri che amo di più riescono a farsi odiare. 🌹 Però non posso non amare gli adorabili segnalibri di @evaetabu, che ho comprato in occasione della fiera dell'handmade all'ex Arsenale di Verona, lo scorso 11 Febbraio! Sono meravigliosi! ❤ #leggerepervivere #altrevite #ilibricheamo #iltalentodimrripley #patriciahighsmith #odietamo
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Vicolo cieco: Un viaggio nella psiche oscura di Patricia Highsm. Un thriller psicologico avvolto da tensione e mistero. Recensione di Alessandria today
Patricia Highsmith (1921-1995) è una delle più grandi scrittrici di thriller psicologici del Novecento.
Biografia dell’autrice: Patricia Highsmith Patricia Highsmith (1921-1995) è una delle più grandi scrittrici di thriller psicologici del Novecento. Nata a Fort Worth, Texas, ha trascorso gran parte della sua vita in Europa, dove ha trovato l’ambiente ideale per sviluppare il suo stile narrativo unico. È nota per i suoi personaggi ambigui, spesso tormentati da dilemmi morali e ossessioni profonde.…
#Alessandria today#Alfred Hitchcock#alienazione coniugale#Ambiguità morale#autori del Novecento#autori internazionali#capolavori letterari#capolavori noir#gialli e thriller#Google News#Il talento di Mr. Ripley#introspezione psicologica#italianewsmedia.com#La nave di Teseo#letteratura moderna#libri da leggere#mistero#narrativa americana#narrativa d&039;autore.#narrativa psicologica#omicidi nella narrativa#Patricia Highsmith#Patricia Highsmith libri#personaggi complessi#Pier Carlo Lava#psiche umana#Recensione di Libri#recensioni libri 2023#Recensioni thriller#romanzi di Patricia Highsmith
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[Il talento di Mr. Ripley][Patricia Highsmith]
Torna finalmente in una nuova edizione rivista il capolavoro di Patricia Highsmith, Il talento di Mr. Ripley
Napoli, anni cinquanta. Il giovane e spiantato Tom Ripley sbarca da New York in missione per conto del ricco Mr. Greenleaf. Deve convincere il figlio di lui, Dickie, a ritornare in America. Ma l’incontro con Dickie, un ragazzo bellissimo che dalla vita ha avuto tutto, fa nascere un’idea nella mente di Tom: non potrebbe sostituirsi a lui e vivere una vita senza problemi?
È l’inizio di un’avventura…
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Meglio Bob Dylan di Borges, e non parlatemi dei Caraibi… Intervista furibonda a Jorge Fondebrider
Fermo immagine. Cosa ci fa l’argentino in Galles? Didascalia – prodotta dalla Cinnamon Press di Gwynedd. “Jorge Fondebrider, noto come uno dei maggiori critici e storici della cultura argentina è anche – anzi, soprattutto – un eminente poeta e traduttore di poeti, dal francese e dall’inglese. La poesia di Fondebrider è meditativa, malinconica e ironica, tuttavia sa essere selvaggia nella sua indignazione verso l’ipocrisia e la violenza”. Riassunto. Fondebrider è uno dei massimi poeti argentini di oggi. Classe 1956, animatore culturale, dall’arguzia spinata, Fondebrider è un grande traduttore (e promotore del Club de Traductores Literarios de Buenos Aires). Svaria dal classico al contemporaneo, dal francese all’inglese, nelle sue varianti periferiche (gallese, irlandese). Tra i tantissimi, ha tradotto Georges Perec, Patricia Highsmith, Guillaume Apollinaire, Gustave Flaubert, Jack London. L’altro lato di Fondebrider, però, è quello dell’accanito promotore della poesia argentina. Certo dell’assoluta unicità della poesia del suo Paese – per pigrizia, ignoranza e insipienza, ci dice, sconosciuta ai più – ha curato quattro antologie di poesía argentina oltre all’opera di Joaquín O. Giannuzzi e di César Fernández Moreno. Convinto che “Borges, come poeta, è del tutto ininfluente in Argentina”, Fondebrider, che ha cominciato traducendo i Beatles e Bob Dylan, è soprattutto poeta, appunto. Autore raffinato e parco (cinque raccolte in 35 anni, l’ultima, nel 2016, La extraña trayectoria de la luz, è invero una raccolta di poemas reunidos), ancora colpevolmente intradotto in Italia (appare nell’antologia Il fiore della poesia latinoamericana d’oggi, Raffaelli, 2016, per grazia di Emilio Coco), saggista di estrema intelligenza (per l’editore Lom ha pubblicato una Historia de los ombre lobos e uno sfizioso volume su Cómo se ordena una biblioteca), è uno con cui vale la pena dialogare.
Quando sorge l’ispirazione poetica, quando ha cominciato a scrivere poesia? E poi, in fondo, cos’è la poesia?
“L’ispirazione arriva da qualunque parte, in qualsiasi momento. Ci sono, ovviamente, stati propizi che ciascuno deve scoprire, perché non sono comuni a tutti. Ad alcuni piace l’estate; io la detesto. Certa gente adora i Caraibi; per me sono uno dei peggiori incubi. Ci sono certi che ascoltano musica tropicale; per me è una schifezza insopportabile. Quindi, so che scrivo meglio in autunno o in climi autunnali. Inoltre, so che mi piacciono paesaggi desolati come la Patagonia, il Connemara in Irlanda, o la Scozia, in generale. Preferisco una certa musica (il jazz, genericamente). Però, insisto, l’ispirazione non dipende dalla volontà. A volte basta una parola, una sequenza di parole, un suono, una immagine a fungere da innesco. Allora, devi metterti al lavoro. Quanto alla seconda domanda, persone diverse, con idee contrarie, usano la stessa parola, poesia, per definire una cosa che varia a seconda della percezione che se ne ha. Per questo, non ho una definizione che desidero condividere. Borges ha detto che poesia è tutto ciò che qualcuno percepisce come poesia. È qualcosa di tautologico, ma non potrei trovare un punto di vista migliore senza offendere gli altri”.
Lei ha tradotto molto, da Georges Perec a Jack London e Flaubert. Che ruolo ha la traduzione nel suo lavoro poetico? Perché sente la necessità di tradurre? Chi sono i suoi ‘maestri’?
“Da quando ho iniziato a scrivere, mi accompagna la traduzione. Ho tradotto per prima cosa i testi dei Beatles, per capire cosa dicevano. Questo mi ha portato a Bob Dylan, e Bob Dylan alla poesia statunitense. Poi venne l’inglese. E dunque l’irlandese, il gallese, lo scozzese. Vale a dire: prima di tradurre romanzi o saggi, ho tradotto poesia, una pratica che mantengo e che mi consente di leggere in profondità gli autori che ammiro. Credo che mi sia rimasto impressa una parte delle cose buone che quegli autori hanno scritto. La traduzione amatoriale mi ha portato a un tipo di traduzione professionale. Cominciò quando mi sono occupato di altre forme di scrittura. Da tutto si impara qualcosa. Flaubert è praticamente un poeta e il suo livello di perfezione mi lascia a bocca aperta. Jack London mi ha insegnato come andare al cuore di qualcosa senza perderlo di vista. Georges Perec mi ha insegnato i metodi dell’autobiografia, senza che l’autore appaia in primo piano. Ma in molti altri autori ho trovato ispirazione. Per aggiungere altri che ho tradotto, mi è piaciuto molto lavorare con l’irlandese Moya Cannon, ma anche con Richard Gwayn e R. S. Thomas, entrambi gallesi, e con un magnifico scrittore irlandese che raccomando vivamente: Claire Keegan”.
Lei ha redatto una antologia della poesia argentina. Che poesia si legge oggi in Argentina, quali sono i temi dominanti? Che ruolo ha un autore come Jorge Luis Borges, che in Italia è l’autore argentino più noto?
“Non ho pubblicato una antologia di poesia argentina, ma quattro. Ho l’impressione che, rispetto ad altre nazioni latinoamericane, gli argentini non abbiano saputo promuoversi bene perché, quando lasci il paese, capisci che se ne sa molto poco. Sono certo che se menziono Joaquín O. Giannuzzi, Francisco Madariaga, Alberto Girri, Arnaldo Calveyra o Juan José Saer, per dirne alcuni, né lei né i suoi lettori sappiano a chi mi riferisco, eppure si tratta di alcuni dei più grandi poeti argentini di ogni tempo. Forse la sorprenderà, ma, Borges, come poeta, non ha alcuna importanza in Argentina. La sua poesia è sempre stata recepita come troppo eloquente e ‘letteraria’. Per tanto, per la maggior parte dei poeti argentini è stata importante la sua prosa, mentre la poesia è del tutto ininfluente. Ora: la ricchezza della poesia argentina è enorme e sono certo che in Italia se ne sa molto poco. In generale, la pigrizia e l’ignoranza – una cattiva combinazione – ci collocano in un tutto informe che si chiama ‘poesia latinoamericana’, che è a sua volta incluso in un tutto ancora più informe che si chiama ‘poesia spagnola’. Il problema è che la prosodia latinoamericana si è separata da quella spagnola più di un secolo fa e quasi non c’è alcun contatto tra i poeti delle due sponde dell’Atlantico. Poi, ogni paese del Latinoamerica ha la propria storia e le proprie tradizioni: non sono la stessa cosa un poeta cubano, che tende naturalmente al barocco, e un poeta cileno, che ha la propensione all’epica. Sono caratteristiche che, in generale, il termine ‘latinoamericano’ tende a cancellare. È come se uno pensasse con l’etichetta ‘poesia europea’ di includere allo stesso modo un inglese, un tedesco e un albanese. Sono tradizioni distinte, approfondite da linguaggi diversi. Ma la lingua comune tende a ingannare”.
Mi incuriosisce il titolo di uno dei suoi libri, “Come si ordina una biblioteca”. Come è nata l’idea di un libro simile?
“Come si ordina una biblioteca è il primo libro di una raccolta che dirigo per l’editore cileno Lom. L’idea è nata pensando alle diverse strategie con cui persone diverse ordinano i propri libri. Io ho molti libri, con i problemi logistici che questo comporta. Poi ho voluto sapere come hanno fatto altri scrittori, editori, traduttori, storici, antropologi, archeologi, scienziati e almeno due direttori di biblioteche nazionali (dell’Argentina e del Messico). In quel libro registro quelle idee”.
Il titolo di uno dei suoi libri di poesia mi affascina. “Imperio de la luna”. Cosa significa? Che tipo di poesia le piace leggere?
“Imperio de la luna ha a che fare con due cose: molti anni fa ho letto un poema di Wallace Stevens (Domination of Black) che, per qualche strana ragione, il traduttore aveva deciso di intitolare Imperio del negro. Non si tratta di un ‘impero’ nella sua definizione formale, ma di qualcosa che sta sopra tutto, dappertutto. E la luna, onnipresente nelle mie poesie a quel tempo (e in ogni tempo), mi si è imposta. Per questo, ho deciso di chiamare il libro a quel modo”.
Le interessa la cultura italiana? Che idea ha della letteratura italiana?
“Per buona parte della mia giovinezza ho letto molti autori italiani. Pavese, fino ad oggi, resta uno dei miei scrittori preferiti. Poi Ungaretti, Montale, Quasimodo, che mi interessano ancora. All’epoca, ho letto tutto ciò che potevo: Papini, Guareschi, Beppe Fenoglio, Natalia Ginzburg, Pasolini, Svevo, Moravia etc. Più tardi, quando ho smesso di leggere il romanzo in generale, l’Italia si è riassunta nella poesia. Negli ultimi anni ho letto con grande piacere Patrizia Cavalli e Valerio Magrelli (che ho avuto il piacere di conoscere anni fa, e con cui sono ancora in contatto) e molti altri poeti tradotti diligentemente da Jorge Auicino, uno dei migliori poeti argentini e grande traduttore dall’italiano, che pubblica nel suo blog, Otra Iglesia Es Imposible. Certamente, tutto questo è poco, ma abbiamo una vita soltanto, giusto?”.
Ora a cosa sta lavorando, cosa sta scrivendo?
“Non lavoro mai a un solo progetto. Scrivo poesie, ma non sono prolifico. Pubblico un libro ogni dieci anni, più o meno. Nel 2016 è uscita la raccolta delle mie poesie e lì ho incluso due libri inediti. Ora, con mia sorpresa, sto scrivendo un altro tipo di poesia, e non mi dispiace. Sto scrivendo un libro su Dublino per l’editore spagnolo Pre-Textos e sto traducendo diverse cose: ho appena terminato Dead as Doornails, un memoriale sulla vita letteraria a Dublino e a Londra negli anni Cinquanta, di Anthony Cronin; al momento sto lavorando a una edizione annotata dei Tre racconti di Flaubert; mi aspettano un libro di poesie dell’irlandese Michael O’Laughlin, un libro di memorie del gallese Patrick Macguire e nel tempo libero sto terminando una Breve storia della poesia argentina contemporanea, a cui lavoro da dieci anni. Progetti ne ho molti, tempo ne ho molto poco, denaro pochissimo”.
*
Definizioni
V.E.
Se io dicessi che il vento
è la corrente d’aria che si produce nell’atmosfera
quando muta la pressione,
sarei astratto.
Non direi, per esempio, che è la cresta che si forma
sulla superficie delle onde
quando stiamo seduti io e te
a guardare l’orizzonte una giornata di gennaio
e i tuoi occhi, molto azzurri,
propongono un altro cielo.
Non parlerei del cappello che vola via,
né direi che corriamo a cercarlo,
sorpresi forse del fatto che dopo anni
continuiamo, insieme, a guardare l’orizzonte,
una giornata di gennaio.
Io e Moya Cannon continuiamo a camminare
A Dublino mi dicesti che a novembre
Buenos Aires si tinge di viola,
ed era autunno a St. Stephen’s Green e persino negli uccelli.
Anche nelle mie scarpe.
Quella volta pensai che noi due
siamo nati in diverse latitudini
ma lo stesso anno;
che le tue poesie hanno freddo;
fondamenta di una casa,
avi, compassione.
Le mie, mi dissero, fanno disperare.
I tuoi occhi sono azzurri.
Jacaranda, ti dissi.
Costeggiavamo il lago.
Continuiamo a camminare.
Jorge Fondebrider
(trad. it. di Mercedes Ariza)
*
How does poetic inspiration arise in you, when you begin to write poetry? What is poetry in your opinion?
La inspiración aparece en cualquier parte y en cualquier momento. Hay, por supuesto, estados propicios que cada cual tiene que descubrir, porque no son comunes a todo el mundo. Hay gente a la que le gusta el verano; yo lo detesto. Hay gente que adora el Caribe; para mí es una de las peores pesadillas. Hay gente que escucha música tropical; para mí es una porquería insoportable. Entonces, yo sé que escribo mejor en otoño o en climas otoñales. También sé que me gustan paisajes desolados como los de la Patagonia, o Connemara en Irlanda, o Escocia en general. Eso y ciertas músicas (generalmente el jazz). Pero, insisto, la inspiración no depende de la voluntad de uno. A veces hay una palabra o una secuencia de palabras, un sonido, una imagen, y eso sirve como disparador. Después hay que ponerse a trabajar.
Respecto de la segunda pregunta, personas muy diferentes, con ideas muchas veces enfrentadas, usamos la palabra poesía para llamar de esa manera algo que varía con la percepción. Así que no tengo una definición que quiera compartir. Borges decía que poesía es lo que cada cual percibe como poesía. Es algo tautológico, pero no podría mejorar ese punto de vista sin ser ofensivo con otras personas.
I read that you have translated a lot. Georges Perec, Jack London, Flaubert. What role does the translation play in your poetic inspiration? Why did you feel the need to translate? Who are your ‘masters’?
Desde que empecé a escribir la traducción me acompañó. Traduje primero letras de los Beatles para entender qué decían. Eso me llevó a Bob Dylan y Bob Dylan a la poesía estadounidense. Y después vinieron los ingleses. Y luego, los irlandeses, galeses y escoceses. Vale decir, antes de traducir ficción o ensayo, traduje poesía, práctica que todavía mantengo y que me permite leer en profundidad a autores que admiro. Confío que algo de lo bueno que esos autores escriben se me haya pegado.
La traducción amateur me llevó a otra más profesional. Ahí es cuando empecé a ocuparme de otras formas de escritura. De todos uno aprende algo. Flaubert es prácticamente un poeta y su nivel de perfección a veces me deja con la boca abierta. London me enseñó cómo ir al centro de algo sin perderlo de vista. Perec me enseñó maneras de la autobiografía en las que el autobiógrafo no se pone en primer plano. Pero en muchos otros autores encontré inspiración. Para sumar algunos otros que traduje, me gustó mucho trabajar sobre los poetas Moya Cannon de Irlanda, Richard Gwyn de Gales, R.S. Thomas también de Gales y sobre una magnífica cuentista irlandesa que recomiendo enfáticamente: Claire Keegan.
I saw that you built an anthology of Argentine poetry. What poetry is read today in Argentina, what are the dominant themes? What role does an author like Jorge Luis Borges, in Italy well known and translated?
No publiqué una antología de poesía argentina, sino cuatro. Tengo la impresión que, respecto de otras naciones de Latinoamérica, los argentinos no hemos sabido promocionarnos bien porque, cuando uno sale del país, nota que lo que se conoce es muy poco. Estoy seguro que si yo te menciono a Joaquín O. Giannuzzi, Francisco Madariaga, Alberto Girri, Arnaldo Calveyra o Juan José Saer, por decir algo, ni vos ni tus lectores sabrías quiénes son, y se trata de algunos de los más grandes poetas de Argentina de todas las épocas. Para tu sorpresa, Borges no tiene, como poeta, la menor importancia en la Argentina. Su poesía siempre fue percibida como demasiado elocuente y “literaria”. Por lo tanto, para la mayoría de los poetas argentinos fue un ejemplo por su prosa, no por su poesía que no resultó nada influyente.
Ahora bien, la riqueza de la poesía argentina es enorme y estoy seguro de que en Italia se sabe muy poco de eso. En general, la pereza y la ignorancia –una mala combinación– nos ubica en un conjunto informe que se llama “poesía latinoamericana”, a su vez incluido en otro conjunto más informe todavía que se llama “poesía española”. El problema es que la prosodia latinoamericana se separó de la española hace más de un siglo y casi no hay contacto entre los poetas de una y otra margen del Atlántico. Luego, cada país de Latinoamérica tiene su propia historia y sus propias tradiciones: no es lo mismo un poeta cubano, que tiende naturalmente al barroco, que un poeta chileno, con propensión a la épica. Son características que, en general, el término “latinoamérico” tiende a borrar. Es como si uno pensara que la “poesía europea” incluye en igualdad de condiciones a un inglés, un alemán y a un albanés. Son tradiciones distintas, profundizadas por idiomas distintos. Pero el idioma común tiende a engañar.
I am curious about the title of one of your books, ‘Cómo se ordena una bilbioteca’. How was the idea of a similar book born?
Cómo se ordena una bilbioteca es el primer volumen de una colección que dirijo para la editorial chilena LOM. La idea surgió a partir de las distintas estrategias que personas muy diferentes se plantean a la hora de ordenar sus libros. Yo tengo muchos, con los consiguientes problemas logísticos que eso implica. Entonces quise saber cómo hacían otros escritores, editores, traductores, historiadores, antropólogos, arqueólogos, científicos y, al menos, dos directores de bibliotecas nacionales (de Argentina y México). En ese libro soy complilador de esas ideas.
The title of one of your poetry books fascinates me: ‘Imperio de la luna’. What does it mean? What kind of poetry do you like to read?
Imperio de la luna tiene que ver con dos cosas: hace muchos años leí un poema de Wallace Stevens (“Domination of Black”), que, por alguna extraña razón, el traductor había elegido titular “Imperio del negro”. No se trata de un “imperio” en el sentido de la definición formal, sino de algo que está por encima de todo y en todas partes. Y la luna, omnipresente en mis poemas de esa época (de todas las épocas), se me imponía. Por eso decidí llamar al libro de ese modo.
Are you also interested in Italian culture? What idea do you have of Italian literature?
Durante buena parte de mi juventud leí a muchos autores italianos. Pavese, hasta el día de hoy, sigue siendo uno de mis escritores favoritos. Luego, Ungaretti, Montale, Quasimodo siempre me importaron. Por supuesto que leí todo lo que podía en ese entonces: Papini, Guareschi, Bepe Fenoglio, Natalia Guinzburg, Pasolini, Svevo, Moravia, etc. Después, cuando dejé de leer novela en general (sólo leo estilistas y pocos), Italia se me redujo a la poesía. En los últimos años leí con mucho gusto a Patrizia Cavalli, a Valerio Magrelli (a quien tuve el gusto de conocer hace años y con quien todavía sigo en contacto) y a muchos otros poetas que traduce diligentemente Jorge Aulicino, uno de los mejores poetas argentinos y un gran traductor del italiano, y que publica en su blog Otra iglesia es imposible. Seguramente todo esto es poco, pero uno tiene apenas una vida, ¿no?
…and now, what are you writing, what are you working on?
Nunca trabajo en un único proyecto. Escribo poemas, pero no soy prolífico. Publicó un libro cada 10 años, más o menos. En 2016 salieron mis poemas reunidos y allí incluí dos libros inéditos. Ahora, para mi sorpresa, estoy escribiendo otro tipo de poesía, y no me quejo. Escribo además un libro sobre Dublín, para la editorial española Pre-Textos y traduzco varios libros: acabo de terminar Dead as Doornails, una memoir de la vida literaria en Dublín y Londres en los años cincuenta, de Anthony Cronin; ahora mismo estoy con una edición anotada de los Tres cuentos, de Gustave Flaubert; me espera un libro de poemas del irlandés Michael O’Laughlin, una memoir del galés Patrick Macguire, Y en los ratos de ocio, termino una Breve historia de la poesía argentina contemporánea, que empecé hace unos diez años. Planes tengo muchos, tiempo muy poco, dinero poquísimo.
L'articolo Meglio Bob Dylan di Borges, e non parlatemi dei Caraibi… Intervista furibonda a Jorge Fondebrider proviene da Pangea.
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