#Parco Verde
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lospeakerscorner · 5 months ago
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I giovani Daumar al Parco Verde
Dal Parco Verde di Caivano alla Reggia di Carditello il volontariato del Club Giovanile Daumar di Barcellona, opera corporativa dell’Opus Dei SAN TAMMARO (CE) – Il Club Giovanile Daumar di Barcellona, Spagna – associazione che promuove e si ispira, nel rispetto del pluralismo, agli insegnamenti di San Josemaría, fondatore dell’Opus Dei – in visita nel Real Sito di Carditello. Una importante…
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aitan · 1 year ago
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A parte il fatto che trovo molto discutibile intitolare mediaticamente un decreto a una città, nel cosiddetto Decreto Caivano avrei voluto trovare misure per incentivare il lavoro nelle terre del degrado e più tempo prolungato nelle scuole del Sud.
Non più repressione, più formazione e maggiori possibilità di futuro.
Sono cose che dico da sempre.
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giuseppearagno · 1 year ago
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Per il mio amico maestro Alfredo Giraldi
Caro Alfredo, se dal «Parco dei mostri» provenite tu, la tua umanità, il tuo teatro e la tua arte, i conti non tornano.È la cattiva coscienza dei privilegiati, dei rivoluzionari da operetta a produrre narrazioni stereotipate, che mettono assieme vittime e carnefici e ci raccontano mondi che servono soprattutto ai colpevoli veri, alle «anime innocenti»,  a quelli che si scandalizzano di tutto,…
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grusik · 10 months ago
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DSCN4527 www.youtube.com/watch?v=JUsTYXtv2oo by en-ri
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unapinetaamare718 · 1 year ago
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Se ti sporgi oltre te stessa...
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Domenica,18 giugno
Ore 12:50
Tra Sole e ombra
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gennarocapodanno · 1 month ago
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Napoli, parco Mascagna: trascorsi 75 dei 100 giorni per i lavori di riqualificazione che procedono però a rilento. Oltre 750 firme per chiedere le dimissioni dell’assessore al verde Santagada
Occorre intensificare le attività se si vuole riaprire l’area a verde prima delle festività natalizie  Parco Mascagna: ancora detriti e rifiuti            “ Dal momento che sono ripresi il 4 settembre scorso, come riportato anche nel cartello di cantiere, sono già trascorsi 75 dei cento giorni, tre quarti dunque, concessi alla ditta TEKNO GREEN S.R.L., subentrata alla precedente per completare…
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Casteldilago (Terni): Un Tesoro Medievale nel Cuore Verde dell’Umbria
Scopri il fascino di Casteldilago, un borgo incastonato tra le colline umbre, dove storia, natura e tranquillità si incontrano in un perfetto equilibrio.
Scopri il fascino di Casteldilago, un borgo incastonato tra le colline umbre, dove storia, natura e tranquillità si incontrano in un perfetto equilibrio. L’Umbria, conosciuta come il cuore verde d’Italia, offre paesaggi mozzafiato, borghi antichi e una natura incontaminata che la rendono una meta imperdibile per chi cerca una fuga dalla vita frenetica della città. Tra le sue numerose meraviglie…
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notebook91286 · 2 years ago
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grusik · 1 year ago
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DSCN9811 www.youtube.com/watch?v=QIWhW7nBPDc by en-ri
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curiositasmundi · 7 months ago
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A Vicenza il progetto del Treno Alta Velocità, all’interno del tracciato Brescia-Padova, oltre che ad impattare fortemente sulla città e sulla salute della cittadinanza, rischia di distruggere 11 mila metri quadrati di bosco, che si trovano all’interno di un’ex area industriale abbandonata di quasi 60 mila metri quadrati. Si trova a ridosso del quartiere Ferrovieri, a un paio di chilometri dal centro storico e confina con l’esistente ferrovia Milano-Venezia. Nei pressi dell’area si trova anche il Centro Sociale Bocciodromo, che verrebbe anch’esso divorato da una strada che dovrebbe essere costruita a lato del mega cantiere della grande opera inutile e dannosa. L’area appartenne all’industria tessile Pettinatura Lanerossi tra il 1925 e il 1994, anno nel quale lo stabilimento fu chiuso. Da allora ha passato diverse proprietà, senza che venisse effettuata alcuna bonifica e senza che mai si arrivasse a una proposta di recupero. Nel frattempo la natura ha preso il sopravvento: in trent’anni di abbandono, si è creato spontaneamente un ecosistema proprio abitato da diversi elementi tra flora e fauna. Animali quali cerbiatti e tassi abitano ora il bosco selvaggio e un censimento vegetale ha registrato la presenza di almeno 75 specie vegetali appartenenti a 50 famiglie diverse. Il polmone verde è a rischio distruzione. Attualmente il futuro dell’area prevederebbe la costruzione del campo base e dell’area del cantiere a servizio della costruzione del TAV. Per questo verrebbero distrutti 11 mila metri quadrati di parco, senza toccare invece l’ex fabbrica da bonificare. Diverse organizzazioni della città di Vicenza si stanno mobilitando per difendere l’area verde. Lo scorso fine settimana si sono svolte numerose iniziative per far conoscere il luogo alla cittadinanza, tra le quali attività per bambini e non, performance, proiezioni e momenti di condivisione collettiva. Sono anche state costruite delle casette in legno sopra agli alberi “con l’idea di difenderli”.
Vicenza: il Tav vuole travolgere il bosco Lanerossi, rischia anche il CS Bocciodromo - Infoaut
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libero-de-mente · 6 months ago
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𝗜𝗟 𝗦𝗔𝗕𝗔𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗠𝗔𝗧𝗨𝗥𝗔𝗡𝗗𝗢
𝗣𝗿𝗼𝗹𝗼𝗴𝗼
- Papà domani mattina mi accompagneresti in auto a scuola?
- Certo Gabriele, se vuoi. Perché questo cambio di programma?
- Eh, metti che la TEB - (metropolitana leggera a cielo aperto della nostra città) - sia in ritardo o abbia un guasto. Non voglio rischiare il giorno del mio esame finale.
- Giusta osservazione, cercare sempre la via sicura. Ti accompagnerò io.
𝟮𝟵 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼
La notte è stata insonne per lui, l'ho sentito alzarsi più di una volta.
Quelle notti dove sai che il giorno dopo ti giocherai un altro passo importante nel proseguimento della scuola. La chiusura della settimana degli esami per la maturità.
Un lustro di fatiche, incomprensioni, colpi di genio, inaspettati metodi di studio, che l'esperienza scolastica gli ha fatto trovare. I voti alti, le cadute, i pugni dati sulla scrivania, la voglia di recuperare con rabbia e di esserci riuscito alla grande. I sorrisi, quelli di quando mi annunciava di un voto alto che, forse, neanche lui si aspettava.
Credo che lui non lo sapesse, ma stava guardando gli occhi di un padre che credeva in lui e si aspettava tutto ciò.
Gli amici, le compagnie mai nate per quel maledetto virus che per molto tempo lo ha imprigionato a casa.
Era un 4 marzo, si aspettava la primavera per poter tornare ad assaporare le compagnie nel parco pubblico. Invece arrivò una terribile notizia, come se gli studenti fossero soldati e che dovessero andare in guerra. Chiusi nelle trincee (case) per colpa di un nemico invisibile. Così quell'acronimo DAD divenne di uso quotidiano.
La rinascita. Le amicizie che si consolidano, gli amori adolescenziali. Così puri, scanzonati e forse mai impegnativi.
Questa mattina il viaggio verso la scuola, a un certo punto, è diventata una processione. File di ragazzi vestiti eleganti, per un appuntamento che svolterà la loro vita. Tailleur, completi e tante camicie bianche.
A un semaforo, mentre si attendeva il verde, noto questa ragazza. Tratti sudamericani che richiamano le nobili dinastie delle civiltà precolombiane. Vestita di tutto punto, con un mazzo di fiori tenuto sotto braccio mentre con le mani teneva aperto un grande quaderno con gli appunti. Mentre camminava a testa alta stava ripetendo a voce alta la sua: "dichiarazione volontaria di prendere a tutti i costi quel diploma, con un voto alto".
Probabilmente non potendola accompagnare a scuola, qualcuno, le ha donato quel mazzo di fiori come un rituale di buona sorte.
Era bellissima, volevo dirle dal finestrino quando mi stava passando vicino: "andrà tutto bene, sarai magnifica".
Ma non sapevo come avrebbe reagito, se per sorridere allentando la tensione o arrabbiandosi perché le avrei fatto perdere la concentrazione. Così glielo detto col cuore.
Arrivati a scuola il saluto, l'abbraccio. Le parole che non gli ho detto per non caricarlo di ansia, ma che ho tutte qui nel mio cuore.
La promessa. Quella di mandarmi un messaggio su WhastApp appena avrà finito il suo esame.
Sto scrivendo questo post proprio mentre lui sta raccontando, spiegando, gesticolando e impegnandosi per chiudere un percorso scolastico che lo vedrà, da subito, in pista per l'Università.
A volte mi fermo a pensare quanto possa essere stato un pessimo padre. Poi penso al fatto che i miei figli sono tutto quello che avrei voluto essere io. Loro ci sono riusciti. Forse noi genitori, alla fine, non siamo stati poi così male.
p.s. stavo per postare questo mio pensiero. Quando su WhastApp appare questo messaggio: "finitoo🥹🥹🥹"
Ho fatto click di invio di questo post con gli occhi lucidi, non riuscendo più a leggere per le lacrime. Adesso scusatemi ma devo levarmi dagli occhi tutte quelle soddisfazioni che non ho mai avuto, ma che sono riuscito a far avere a chi conta più della mia stessa vita.
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gennarocapodanno · 4 months ago
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Napoli, parco Mascagna: dopo 350 giorni di chiusura trasformato in “cimitero del verde”
Crescono le adesioni alla petizione per chiedere le dimissioni dell’assessore Santagada. Vicino il traguardo delle 500 sottoscrizioni Parco Mascagna: “cimitero del verde”               ” Stamani nuovo sopralluogo mentre riprendono, dopo la pausa estiva, le proteste e le contestazioni dei residenti per denunciare i gravi ritardi nell’esecuzione dei lavori di riqualificazione del parco Mascagna,…
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Roma. Successo per “Creiamo Energia”: La Campagna di Community Funding di RWE Supera le Aspettative
In meno di 8 ore, la campagna “Creiamo Energia” ha raggiunto il doppio dell’obiettivo minimo, coinvolgendo i cittadini nella realizzazione del parco eolico di San Severo per sostenere la transizione energetica in Italia.
In meno di 8 ore, la campagna “Creiamo Energia” ha raggiunto il doppio dell’obiettivo minimo, coinvolgendo i cittadini nella realizzazione del parco eolico di San Severo per sostenere la transizione energetica in Italia. Roma, 21 ottobre 2024 — Si è conclusa con un risultato straordinario la campagna di community funding “Creiamo Energia – Insieme per la Transizione Energetica in Italia”…
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falcemartello · 2 years ago
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Nel 1982 la Innocenti mette in campo la versione a 3 cilindri della sua Mini accompagnandola con una campagna pubblicitaria che potrebbe far fischiare le orecchie a qualcuno: “Fai piangere uno sceicco, affogalo nel suo stesso petrolio”.
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La vetturetta ha successo: il motore (giapponese) è efficiente, e in alcuni punti, come gli ammortizzatori, si sostituisce l’alluminio al ferro, alleggerendo la macchina e quindi i consumi.
Le vendite sono buone, la macchina piace e verrà prodotta fino agli anni Novanta.
L’Italia continua a motorizzarsi a ritmi sostenuti, la seconda e terza auto in famiglia non è più l’eccezione. E contestualmente esplode il boom edilizio delle città satellite e delle villette monofamiliari: “Lascia la città, vieni a vivere nel verde a 15 minuti dal centro”.
Ci si indebita a tutto spiano e a tutti i livelli per comprare “la tua casa nel parco” e il villino in montagna, da raggiungere in macchina incolonnandosi per ore. Uno pseudo-benessere, si lavora come muli per scimmiottare i ricchi (veri) ma senza avere alcuna voce in capitolo.
E i ricchi (veri) alla fine presentano il conto: “Avete inquinato troppo, mangiate troppa carne, siete pezzenti pieni di debiti. Scordatevi il barbecue: inquina e uccide le mucche; mangiate grilli, larve e carne di serra, muovetevi in monopattino per non più di 15 minuti.”
Cosa vedo in tutto questo afflato ecologista? Business. Solo business.
Leggo che uno stronzo di JP Morgan chiede al governo USA di confiscare le proprietà private per comprare pale eoliche. Benissimo: cominciamo a confiscare le sue. E se ha fame, una buona zuppa di larve.
@AnonymaticaSRL
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anchesetuttinoino · 7 months ago
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"Vota quella stronza della Meloni", il meme ironico che circola nelle chat. L'effetto Giorgia non si ferma - Secolo d'Italia (secoloditalia.it)
’effetto Meloni prosegue senza sosta. Il dopo-Caivano registra un ennesimo “colpo di scena” di questa campagna elettorale. Un’ ennesima conferma di quanto quella frase -“Presidente De Luca, sono quella stro*** della Meloni. Come sta?”- abbia bucato i social e fatto parlare e straparlare molti opinionisti. Tanto che oggi -il giorno dopo quell’incontro che tanto sta facendo rodere il fegato dei mestrini raical-chic col ditino alzato-  viene anche rilanciata. C’è un meme spiritoso e ironico che circola in rete e nelle chat dei parlamentari: “Vota quella stronza della Meloni” è la scritta che campeggia su un finto  manifesto elettorale per le Europee: con il simbolo FdI  barrato e il volto della premier. Sta facendo il giro del web.
L’effetto Meloni non si ferma: dopo il video arriva il meme virale
Dopo il boom sui social dell’incontro fatidico tra Meloni e il governatore De Luca arriva, dunque, questo meme a rilanciare la “mossa” della premier che ha sconvolto i salotti buoni dei talk show. Dimostrando che il suo comportamento ha colto nel segno. E soprattutto, fatto impazzire una sinistra politica e intellettuale che in modo ridicolo censura l’ atteggiamento “poco istituzionale” della premier. Dovevate osservare i vari Severgnini, Fittipaldi, Lella Costa, Floris, Piccolotti dare lezioni di bon ton istituzionale. Nessuno che lo avesse fatto con tanto accanimento quando ad offendere la premier per primo era stato proprio De Luca. Tanto livore dei dem e dei salotti radical-chic non lo abbiamo proprio notato all’epoca.
Il dopo-Caivano: la doppia vittoria di Meloni
Dunque, vince ancora Giorgia. Non a caso l’ istant sentiment realizzato in esclusiva per Adnkronos da Vis Factor nell’immediatezza dell’incontro Meloni- DeLuca fu già una sentenza. Nella maggioranza dei commenti a favore di Meloni – ben il 56%- sottolineavano coraggio, franchezza, presenza di spirito del presidente del Consiglio. Spirito e franchezza che manca del tutto a sinistra, che chissà quando si riprenderà da questo doppio successo della premier: avere fatto rinascere il Parco Verde di Caivano, teatro fin’ora di stupri, spaccio e criminalità; ed essere entrata contemporaneamnte negli incubi più tetri di una sinistra triste. Sempre più ostaggio della propria incapacità di ancorarsi a un sentimento popolare. Anche ora che il meme ironico “Vota quella stronza della Meloni” sta furoreggiando, le dosi di Maalox dovranno essere raddoppiate.
Un’ altra mossa comunicatica che fa impazzire la sinistra salottiera
Qualche esempio. L’editorialista del Corriere, Beppe Severnini ad Otto e mezzo ha affermato che “Meloni dovrebbe imparare il decoro verbale”. Fittipaldi urla un “Mi vergogno” a Tagadà. Lella Costa, attrice e sceneggiatrice, femminista, dal salotti di “Di martedì” afferma che la frase di Meloni a De Luca “è una forma di bullismo”. Alla faccia della solidarietà femminile… Ed Elisabetta Picoclotti di Avs ha tuonato: “Il prossimo passo che farà il presidente del Consiglio qual è? La lotta nel fango?” Zittita da un imperturbabile Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d’Italia: “Ciò che ha detto Meloni è un grande esempio di comunicazione. Finalmente De Luca impietrito”. Insomma, ancora una volta la sinistra non capisce che la sfida ha avuto un solo vincitore: il premier. Anche oggi assisteremo a varie lezioni di galateo istituzionale a puntate? Un ultimo appunto merita il ridicolo furore di Giuseppe Conte, ospite di Floris. Anche l’ex premier in pochette ha stigmatizzato le parole della premier. A tacitarlo Francesco Storace: “Ma come? Sei il leader del partito del vaffa e ti scandalizzi?”…
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