#Palcoscenico Danza
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pier-carlo-universe · 9 days ago
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Palcoscenico Danza 2025: "Il Gioco delle Ombre" al Teatro Astra e Lavanderia a Vapore
Dal 21 gennaio all’11 maggio 2025, torna Palcoscenico Danza, la prestigiosa rassegna diretta da Paolo Mohovich e ospitata dal TPE Teatro Astra in collaborazione con la Lavanderia a Vapore.
Dal 21 gennaio all’11 maggio 2025, torna Palcoscenico Danza, la prestigiosa rassegna diretta da Paolo Mohovich e ospitata dal TPE Teatro Astra in collaborazione con la Lavanderia a Vapore. L’edizione di quest’anno, intitolata “Il Gioco delle Ombre”, esplora attraverso la danza il tema delle ombre che risiedono nell’individuo e che si manifestano nel mondo reale o immaginario. Un cartellone ricco…
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colorfulprincewombat · 1 year ago
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La vera coerenza danza a piedi nudi sul palcoscenico della vita . Senza se e senza ma ,ti accompagna con le anime vere .
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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Il profumo  della danza
Angelo Cozzi
Testo di Luciano Simonelli
Selezione d’Immagini, Monza 1980, 22 pagine, seguono 25 foto a colori applicate,  20 x 19,7 cm,
euro 38,00
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“Il profumo della danza” sono venticinque immagini, incollate una per una su spesse pagine di carta uso mano. Ventiquattro sono di particolari. “…anche la danza ha un profumo – confida ad Angelo una ballerina in erba –entro nella scuola di ballo e sento subito il profumo della danza…il legno del pavimento, la sbarra che diventa lucida lucida a forza di sfiorarla con mani e piedi…il raso delle scarpette da punta e anche il cuoio, il gesso, la pece. Perfino la lana dei calzerotti per tenere caldi i muscoli delle gambe…ecco, tutto questo è il profumo della danza…ma, forse, c'è altro..è un profumo che sente solo chi balla..è un profumo che nasce "dentro", fatto di attimi, sensazioni, gesti, sfumature, dettagli….".
…se vuoi veramente entrare nel mondo della ballerina devi guardarla quando si allena…- racconta -…il passo che lieve e naturale compie sul palcoscenico è il risultato di faticosi e quotidiani allenamenti. Il ballo è ricerca della perfezione. E’ una fatica di Sisifo. La ballerina, nel suo intimo, non raggiunge mai la meta ma, ogni giorno, anche quando è diventata ètoile, fatica per raggiungerla, sapendo bene che non la raggiungerà mai.”
04/05/23
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francescacammisa1 · 2 years ago
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Com’è facile non sapere niente, com’è facile muoversi a tentoni, com’è facile essere ingannati e ancora di più mentire, non richiede alcun talento ed è alla portata di tutti, è strano che i bugiardi si credano tanto astuti, quando non occorre nessuna abilità. Tutto quello che ci viene detto può essere e non essere, il fatto più decisivo come quello più irrilevante, il più innocuo come il più cruciale, quello che decide della nostra esistenza come quello che nemmeno lo sfiora. Possiamo vivere nell’errore continuo, credere di avere una vita comprensibile, stabile e afferrabile, e poi scoprire che tutto è insicuro, melmoso e sfuggente, che non abbiamo un terreno solido su cui poggiare; o che è tutto una rappresentazione, come se fossimo a teatro convinti di vivere la realtà e non ci fossimo resi conto che si sono spente le luci e si è alzato il sipario e che per di più siamo sul palcoscenico e non sopra o sotto, tra gli spettatori …
Javier Marías– Berta Isla
Hulton Archive Collection (Getty Images)
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oltrearcobaleno · 2 months ago
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Madeline Stuart: Un’Icona di Diversità e Inclusione nella Moda
La storia di Madeline Stuart, nata il 13 novembre 1996 a Brisbane, Australia, rappresenta una vera rivoluzione nel mondo della moda. Madeline è la prima modella professionista al mondo con sindrome di Down, una pioniera che ha infranto barriere e sfidato stereotipi, dimostrando che il talento, la dedizione e l’amore per il proprio lavoro possono superare qualsiasi ostacolo.
Dalla Passerella di Brisbane al Palcoscenico Internazionale
L’interesse di Madeline per la moda è nato nel 2014, quando ha assistito a una sfilata a Brisbane insieme a sua madre, Rosanne Stuart. Quell’evento è stato il punto di partenza di un percorso straordinario. Madeline decise di intraprendere la carriera di modella, un settore che fino a quel momento non aveva mai visto una rappresentazione significativa di persone con disabilità. Con l’appoggio di sua madre, ha avviato una trasformazione fisica e mentale, perdendo oltre 20 kg per prepararsi alla sua nuova carriera.
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Nel 2015, Rosanne ha lanciato una campagna online per far conoscere il talento di Madeline, che in breve tempo è diventata virale. Il suo volto e la sua storia hanno conquistato il pubblico e attirato l’attenzione di importanti marchi di moda, tra cui Manifesta e everMaya, che le hanno offerto i suoi primi contratti da modella.
Successi nelle Più Grandi Fashion Week
Nel settembre 2015, Madeline ha raggiunto un traguardo storico: ha sfilato per la prima volta alla New York Fashion Week, uno degli eventi più prestigiosi del settore. Da quel momento, la sua carriera è decollata. Ha calcato le passerelle delle principali Fashion Week internazionali, tra cui Parigi, Londra, Dubai, Mosca e persino la Mercedes Benz Fashion Week in Cina. La sua presenza ha portato una ventata di freschezza, diversità e inclusione in un settore tradizionalmente elitario.
Nel 2017, Forbes ha riconosciuto il suo contributo classificandola come la figura numero uno per la diversità nell’industria della moda. La sua capacità di abbattere le barriere l’ha resa una figura di riferimento globale per la rappresentazione delle persone con disabilità.
L’impegno Sociale e il Lancio del Proprio Brand
Oltre a essere una modella di successo, Madeline è un’instancabile sostenitrice della comunità disabile. Ha fondato il marchio di moda 21 Reasons Why by Madeline Stuart, presentato alla New York Fashion Week, dove ogni collezione riflette il suo impegno per l’inclusione e la diversità.
Il suo lavoro non si ferma alle passerelle. Madeline è stata nominata per il Pride of Australia Award e il Young Australian of the Year Award per tre anni consecutivi, dal 2015 al 2017. A livello internazionale, ha ricevuto l’Advocacy Award per il suo lavoro in Uganda e il Quincy Jones Exceptional Advocacy Award da Global Down Syndrome nel 2018.
Ambasciatrice di Diversità e Ispirazione Globale
Madeline continua a supportare numerose organizzazioni benefiche, tra cui Veteran Affairs, Special Olympics e Melange, lavorando a stretto contatto con realtà che promuovono l’inclusione delle persone con disabilità. È anche ambasciatrice di Inside Outside Dance a Brisbane, un’iniziativa che aiuta i giovani con disabilità a entrare nel mondo della danza.
Inoltre, è ambasciatrice di marchi come Art Hearts Fashion e la Australian Foundation for Disability, portando avanti il suo messaggio di empowerment. La sua voce è stata ascoltata in eventi di rilievo, tra cui incontri organizzati dalla Down Syndrome Association e conferenze internazionali.
Un Modello di Inclusione per il Futuro della Moda
La storia di Madeline Stuart è un esempio di come la moda possa essere uno strumento di cambiamento sociale. Attraverso la sua determinazione e il suo talento, ha dimostrato che la bellezza risiede nella diversità e che il settore può essere inclusivo senza rinunciare alla qualità e alla creatività.
Madeline continua a ispirare persone in tutto il mondo, ricordando che ognuno, indipendentemente dalle proprie capacità, può raggiungere i propri sogni. La sua carriera è una testimonianza vivente del potere trasformativo della moda, che non è solo un settore di lusso, ma un mezzo per raccontare storie di resilienza, forza e speranza.
Oggi, Madeline Stuart non è solo una modella, ma un’icona globale, simbolo di una moda che abbraccia la diversità e celebra le differenze.
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micro961 · 2 months ago
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Silvia Alibrandi - Un viaggio tra cambiamento e introspezione nelle notti di Roma nel nuovo singolo “Candele”
Distribuito da Virgin Music Group per Joseba Publishing
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Da venerdì 8 novembre è disponibile “Candele”, il nuovo singolo di Silvia Alibrandi per
Joseba Publishing e distribuito da Virgin Music Group. "Candele" esplora la lotta interna tra paure e desideri di cambiamento. Il testo riflette su come accettare i propri pregi e difetti, mentre i ricordi innocenti dell'infanzia si scontrano con le complessità dell'età adulta. La notte diventa un palcoscenico di malinconia e romanticismo, sognando Roma sullo sfondo, mentre le candele simboleggiano fragilità e trasformazione. È un invito a vivere intensamente, abbracciando la bellezza e la fugacità dei momenti che ci definiscono.
“In questa canzone volevo restituire una sensazione malinconica. Immagini precise che sembrano istantanee di una vecchia macchina fotografica. È qualcosa di passato, ma è come se bruciasse ancora dentro. È una notte di cui senti il peso il giorno dopo, è l’insieme di tutte quelle conversazioni che ti ripeti nella testa, in cui pensi soltanto alle cose che non hai detto. Desideri cambiare o ti piaci così come sei? Non c’è una risposta esatta, netta… in realtà dipende dai momenti, ed è come se vivessi in un bilico continuo tra questi due stati.” Silvia Alibrandi
Ascolta il brano
Il brano è stato scritto da Silvia con Paolo Pasqua (L'ennesimo), che ne ha curato anche la produzione, regalando un pop rock moderno che sfugge ai soliti schemi del genere. Con la supervisione artistica di Gianni Testa e il mix di Emanuele Donnini presso lo Joseba Studio, “Candele” suona autentico e vivido, come un racconto condiviso sotto le stelle di Roma.
Storia dell’artista
Silvia Alibrandi è un’attrice e cantante romana con una carriera che unisce versatilità e passione per la musica e il teatro. Fin da bambina, grazie al supporto della famiglia e del padre, chitarrista classico e docente al conservatorio, Silvia intraprende lo studio del canto, che coltiva con dedizione. Il suo debutto risale al 2011 con il concerto “Note nel cuore” presso l’Aula Magna del Palazzo della Cancelleria Vaticana. Dal 2015 si esibisce in duo chitarra e voce insieme al padre. Dopo il liceo, si diploma all’Accademia Professionale per Attori del Teatro Golden e prosegue la sua formazione presso il LIM - Laboratorio Italiano del Musical e la MDM Academy, studiando canto, danza e recitazione. In teatro si distingue in ruoli intensi e vari: interpreta Viola in “Tempeste” (2017), Audrey ne “La Piccola Bottega degli orrori” (2017-2018), Boyet in “Pene d’amor perdute” (2018), Margot Frank in “Anna Frank il Musical” (2019) e Anna in “Closer” (2023). Nel 2024 esordisce come cantautrice con l’inedito “2000METRI”, seguito da “I passi degli altri”, prodotto da Joseba Publishing. Silvia ha calcato palcoscenici come il Teatro Arciliuto e l’Auditorium Ennio Morricone presso l’Università di Tor Vergata, esibendosi anche in concerti per l’associazione Giacomo Carissimi a Palazzo Firenze. Dal 2024 è speaker per Radio RID nel programma “Donne di oggi” e per Radio Vaticana in “Soundsnack Musicale – Speciale Musical”. Attualmente, è vocal coach presso l’Art Village, il Teatro Golden e il Teatro Brancaccio.
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fabianocolucci · 2 months ago
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Capitolo 7: Passi Solitari
Lynn avanzava per le vie di Folach con passo lento ma deciso, il cappuccio abbassato quel tanto che bastava a celarle il viso. Il calare del sole tingeva la città di toni dorati, trasformando ogni angolo e vicolo in un intreccio di luci e ombre, e il suo incedere sembrava parte di quel gioco, perfettamente calibrato per passare inosservata. Tuttavia, i suoi occhi—freddi e attenti—registravano ogni movimento, ogni dettaglio, come se il mondo attorno fosse un libro da decifrare. I mercanti chiudevano le bancarelle, le loro voci sovrapposte in una melodia dissonante, mentre i primi avventori notturni comparivano con fare distratto. Folach respirava, viva e vibrante, ma per Lynn era solo un palcoscenico. Una maschera dietro la quale si celava qualcosa di più grande.
Davanti a una piccola fontana, in una piazzetta semi-deserta, Lynn rallentò, lasciando che il riflesso dell'acqua tremolante catturasse la sua attenzione. Per un attimo, il suo volto riflesso parve diverso, sfuggente: i lineamenti lievemente alterati, gli occhi di una tonalità che non riconosceva. Serrò la mascella e distolse lo sguardo. Non è ancora il momento.
Proseguì, imboccando una via che conduceva verso il quartiere orientale. Qui le case si stringevano come complici, le loro finestre scure simili a occhi che spiavano senza rivelarsi. Ogni tanto, Lynn si fermava, inclinando il capo verso i rumori delle botteghe vicine o fissando il cielo che cominciava a spegnersi in un azzurro profondo. Era una danza calcolata, un gioco di presenze e assenze, di passi che sembravano casuali ma che seguivano una traiettoria precisa.
Alla fine si fermò davanti a una porta mezza nascosta tra edera e mattoni rovinati. Con un tocco appena percettibile, la spinse. La stanza che la accolse era buia e silenziosa, rischiarata solo dalla luce soffusa di alcune candele. L’odore pungente di erbe secche le solleticò le narici. Su un tavolo grezzo, un libro antico giaceva aperto, le pagine coperte di scritte fitte che sembravano danzare e mutare al suo sguardo. Lynn si chinò su di esso, sfiorando una parola con il dito, ma poi lo ritrasse come se il contatto fosse bruciante.
«Rodmeda,» mormorò, quasi senza volerlo. La parola si fermò sulle sue labbra come un sussurro, portando con sé immagini confuse. Un paesaggio di colline dorate al tramonto. Un volto sfuggente. Un nome.
Si alzò di scatto, come se il ricordo fosse troppo ingombrante. Ma la stanza non era più vuota.
«Non avrei mai pensato che quel nome potesse interessarti.»
La voce la fece voltare di colpo. Aberfa stava sulla soglia, la figura illuminata dalle ultime luci che filtravano dall’esterno. Era immobile, ma il suo sguardo era penetrante. Lynn si irrigidì appena, il viso impassibile.
«Aberfa,» disse lentamente, senza emozione. «Mi stavi seguendo?»
Aberfa avanzò di qualche passo, le braccia conserte. «Ti ho vista arrivare. Cercavi di non farti notare, ma tu non sei brava a sparire. Sei brava a farti trovare.»
Un sorriso sottile apparve sulle labbra di Lynn, un sorriso che non raggiunse mai i suoi occhi. «Forse mi sottovaluti.»
Aberfa scosse il capo, senza distogliere lo sguardo. «O forse so leggere quello che gli altri non vedono.»
Il silenzio si fece pesante, rotto solo dal crepitio delle candele. Aberfa si avvicinò al tavolo, il suo sguardo scivolò sul libro aperto e sulle scritte in movimento. «Rodmeda,» ripeté, il tono piano ma carico di curiosità. «Non è un nome che senti spesso. Perché ti interessa?»
Lynn rimase immobile, lo sguardo fisso su di lei. Poi, con una calma glaciale, rispose: «Non è il nome che mi interessa. È ciò che rappresenta.»
Aberfa inclinò il capo, studiandola. «E cosa rappresenta per te?»
Lynn non rispose subito. Si voltò, camminando verso lo specchio appeso alla parete opposta. La sua immagine riflessa era immobile, eppure c’era qualcosa di sbagliato in essa, qualcosa che sfuggiva alla comprensione immediata. Quando parlò, la sua voce era un sussurro, quasi per sé stessa.
«Rodmeda è più di un luogo. È una persona. Una che ci sa fare. Una che pensa che il passato non possa più raggiungerla.»
Aberfa trattenne il fiato per un istante. «Stai parlando di qualcuno che conosci?»
Lynn si voltò di scatto, i suoi occhi ora fissi su quelli di Aberfa. «Sto parlando di una persona che non sa quanto poco conosca se stessa.»
La tensione nella stanza si fece palpabile, come una corda tesa sul punto di spezzarsi. Aberfa non si mosse, ma il suo sguardo tradiva un misto di preoccupazione e sospetto. «Non mi piacciono i giochi di parole,» disse con voce ferma. «Se c’è qualcosa che devo sapere, dillo chiaramente.»
Lynn la osservò per un lungo momento, poi si avvicinò a lei, riducendo la distanza tra loro fino a pochi passi. «Folach è piena di segreti, Aberfa. Ma Rodmeda ne ha di più.» La sua voce si abbassò ulteriormente, quasi un sussurro. «E alcuni segreti non vogliono essere trovati.»
Aberfa sentì un brivido correre lungo la schiena, ma il suo viso rimase impassibile. «E tu, Lynn? Sei un segreto da trovare, o uno da temere?»
Il sorriso enigmatico di Lynn tornò sulle sue labbra, questa volta più sincero. «Sono entrambe le cose.»
Con un gesto fluido, Lynn spense le candele e uscì dalla stanza, lasciando Aberfa sola nell’oscurità. Ma prima di varcare la soglia, si voltò, lanciandole un ultimo sguardo.
«Rodmeda non dimentica,» disse piano, e le sue parole rimasero sospese nell’aria come un’eco inquietante. Poi scomparve nel vicolo, inghiottita dalle ombre che si allungavano.
Aberfa rimase immobile, la mente che correva veloce. Chi era davvero Lynn? E cosa sapeva di Rodmeda, quel nome che molti consideravano poco più di una leggenda? Le sue dita giocherellavano nervosamente con un anello, mentre lo sguardo tornava sul libro, cercando nelle sue pagine una risposta che sembrava sempre sfuggire.
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enkeynetwork · 4 months ago
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cinquecolonnemagazine · 6 months ago
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La IV edizione di Restate a Napoli
Napoli è pronta ad accogliere la quarta edizione di "Restate a Napoli", la rassegna estiva che dal 9 al 16 agosto trasformerà Piazza del Plebiscito in un grande teatro all'aperto, offrendo al pubblico otto giorni di spettacoli gratuiti di musica, teatro e danza. Sotto la direzione artistica di Lello Arena, l'evento promette di consolidare il suo successo che ha già visto la partecipazione di circa 100 mila persone nella passata edizione e milioni di contatti online. La rassegna è finanziata dal Comune di Napoli ed è voluta dal Sindaco Manfredi.  Lo scopo è offrire ai turisti, e i cittadini, che affollano la città in agosto, spettacoli dal vivo con artisti di diversi generi provenienti dal panorama nazionale con un forte richiamo a quelli partenopei, per valorizzare i giovani dando loro un palcoscenico prestigioso e un momento concreto per mettersi alla prova e dimostrare le loro doti artistiche. Un impatto positivo sull'occupazione e il turismo La rassegna non solo rappresenta un appuntamento culturale di rilievo, ma anche una significativa opportunità di lavoro per i lavoratori dello spettacolo dal vivo con l'impiego di oltre 500 professionisti tra artisti, tecnici, musicisti e personale di supporto. Inoltre l'evento avrà una ricaduta positiva sul turismo: nei giorni della manifestazione, cittadini e turisti potranno assistere a circa 5 ore di spettacoli al giorno, arricchendo la loro esperienza in città e uno svago nella brezza serale circondati dalla magnificenza della piazza. La magia di Piazza del Plebiscito La scelta della location non è casuale. Piazza del Plebiscito, simbolo della storia e della vita sociale napoletana, sarà il teatro naturale per gli spettacoli. La piazza, che ha già ospitato momenti significativi della città, si trasformerà in un luogo di condivisione, divertimento e arte, capace di accogliere un pubblico eterogeneo e appassionato. Un programma ricco e variegato Il programma di "Restate a Napoli 2024" è pensato per soddisfare tutti i gusti e tutte le età, con 24 spettacoli in otto giorni che spazieranno dalla danza alla musica, dai canti popolari all'arte circense, fino ai grandi classici e agli autori contemporanei. L'obiettivo è quello di dare continuità alle programmazioni teatrali cittadine, coinvolgendo giovani, bambini e appassionati sin dalle prime ore della sera. Tra gli spettacoli in programma vanno evidenziati quelli targati C.I.O.E.’ con i cento allievi dell’accademia che negli ultimi tre mesi si sono formati sotto la direzione di Lello Arena. I giovani talenti dell’accademia porteranno in scena i loro spettacoli originali e saranno ripresi dalle telecamere di RaiPlay che manderà in onda, dal 22 ottobre, il nuovo talent made in Napoli sostenuto dal Comune. Le serate saranno presentate dall’attore Biagio Musella con gli interventi comici di Alessandro Bolide e del trio “Gli Ancora No” con le special guest Massimiliano Gallo e Vincenzo De Lucia in interventi tra teatro d’autore e comico. Poi spazio a tanta musica con il Premio Oscar Nicola Piovani, il fenomeno nazionale dell’urban jazz Serena Brancale, i ritmi latin ska del trombettista Roy Paci, la comicità surreale di Valerio Lundini, in scena con la sua live band, i concerti di diciotto tra bands e solisti partenopei dove spicca Jovine con importanti ospiti e un Gala di Danza dell’ACSI. Infine il tributo a James Senese che torna ad esibirsi al Plebiscito dove incontrerà, dopo anni, Lello Arena.  Come prenotare? Per ulteriori informazioni sul programma e gli artisti partecipanti, è possibile visitare il sito ufficiale del Comune di Napoli https://www.comune.napoli.it/ o contattare la direzione della rassegna tramite i social network. Per partecipare è necessaria la prenotazione. Dal giorno 6 agosto (ore 15:58 - i numeri che Massimo e Lello chiedevano a San Gennaro) gli utenti potranno prenotare i loro posti a sedere attraverso la piattaforma Etes al seguente link https://www.etes.it/sale/list/10491/RestateaNapoli Read the full article
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spaziodanzacdo-blog · 7 months ago
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"Notte d'Oriente" - Un Successo Straordinario per Spazio Danza
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Spazio Danza ha concluso un anno straordinario con l’evento indimenticabile “Notte d’Oriente”, la scorsa domenica 7 Luglio, che ha riscosso un enorme successo. Con la direzione artistica di Valentina Rinoldo e con le coreografie e regia della sorella Martina, la serata è stata caratterizzata da un'esplosione di colori e magia, che hanno incantato il pubblico con performance spettacolari che hanno mostrato il talento e la passione delle allieve.
La conclusione dell’Anno Accademico è stata celebrata con coreografie mozzafiato, luci scintillanti e costumi vivaci che hanno trasformato il palco in un vero e proprio regno della danza con l'incanto delle Mille e Una Notte, dimostrando ancora una volta l'impegno per l’eccellenza e la creatività di Spazio Danza, regalando emozioni intense a tutti i presenti.
L’evento ha segnato un punto culminante per la scuola, che continua a distinguersi per la qualità dell’insegnamento e per l’attenzione allo sviluppo artistico e personale dei propri allievi. La partecipazione del pubblico è stata straordinaria, confermando l’affetto e il sostegno della comunità per Spazio Danza.
“Siamo immensamente orgogliosi delle nostre allieve e del loro straordinario impegno,” ha dichiarato Valentina Rinoldo, direttore artistico di Spazio Danza. “Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito a rendere quest’anno così speciale.”
Guardando al futuro, Spazio Danza si prepara a inaugurare una nuova sede: una nuova struttura, più grande e attrezzata, per creare ancora più successi e migliorare l’esperienza degli allievi della rinomata scuola di danza orlandina. Inoltre, per il terzo anno consecutivo, Spazio Danza si prepara a tornare all'evento OnDance e il Ballo in Bianco a Milano con Roberto Bolle. E come ulteriore riconoscimento del loro lavoro, Disneyland Paris ha rinnovato l’invito a Spazio Danza per tornare sul palcoscenico del magico parco Disney con lo spettacolo che è andato in scena domenica scorsa.
Spazio Danza si prepara ora a un nuovo anno ricco di sfide e successi, e la serata indimenticabile appena trascorsa resterà nei cuori di tutti come una testimonianza della bellezza e della potenza dell’arte del movimento.
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fedelando · 7 months ago
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SAGGIO DI BALLO "ANTO MARY JO DANCE" AD ALVIGNANO
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Alvignano - Sabato 6 luglio, a partire dalle ore 20:30, la suggestiva Piazza S. Pietro e Paolo di Alvignano (CE) si trasformerà in un palcoscenico di talento e passione per il saggio di ballo della scuola "Anto Mary Jo Dance". L'evento sarà una celebrazione dell'arte della danza, impreziosita da ospiti speciali e momenti di spettacolo imperdibili.
L'evento sarà condotto dalla giornalista e presentatrice Federica Landolfi e ripreso dalle telecamere di MediaTV, garantendo una visibilità speciale a questa serata unica. Gli ospiti speciali che arricchiranno l'evento con le loro esibizioni includono: Giuseppe Ruggieri, conosciuto come Mago G, che porterà la sua magia direttamente dai palcoscenici di RAI e "Affari Tuoi" e "Sanremo"; Marina Sangiovanni, cantante di talento, pronta a incantare il pubblico con la sua voce straordinaria; Thomas Ciro Corelli, artista lirico, che offrirà momenti di pura emozione con le sue interpretazioni vocali; Christian Cunti e Maria Chiara Mercaldo, cantanti che sapranno conquistare il pubblico con le loro performance.
L'aspetto tecnico della serata, comprendente luci e amplificazione, sarà curato da Cristian Ciaramella, assicurando un'atmosfera perfetta per ogni esibizione. Le emozioni della serata saranno catturate dalle foto del fotografo Francesco Biasi. Il saggio è organizzato sotto la direzione della maestra Ciaramella Maria Rosaria, che con dedizione e professionalità ha preparato i suoi allievi per questa serata speciale. “Non perdete l'occasione di assistere a una serata di magia, musica e danza – dichiara la Maestra Ciaramella - Vi aspettiamo numerosi per condividere insieme questo spettacolo straordinario”
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antennaweb · 8 months ago
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macabr00blog · 10 months ago
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poema sul nuovo millennio
I suoi adepti, fuori,
a rotolarsi nel fango come porci, presto, molto presto
come un ambiente underground diventa un parco giochi
o un parco giochi che diventa
l’imitazione di un Paradiso. I suini
della performance, lui siede a capotavola:
noi, sulla luna, ci siamo già stati.
L’era dell’imitazioni, sfogliando la Settimana Enigmistica,
cercare soluzioni in mille amori,
c’è un bagno chimico alla fine della via che odora
d’estate. Dietro alla scritta Made In Vietnam c’è una
storia di venti stupri americani, io sono un agnello multiforme -
innumerevoli sono i tentativi di trasformazione,
sono troppo presto performante. Ho tredici anni di buchi
sulle mani, stigmate di sonno, mia madre che mi chiede
di tenermi in salvo. Stai attento, dice, credo che la sua bocca
sia un unico pixel, scavallo il palcoscenico dove un
politico di destra si erge a figura mitica, lo chiamavano Sansone -
si è rasato tutti i capelli per l’esecuzione di un impresario.
Si è fatto bello per la disfatta del mondo, suona ad un campanello,
lui è uno che conta. Mio nonno sostiene che il nero
edifica il divenire, perciò con nostalgia bacia la foto di vent’anni fa:
lui e il suo stemma del MSI tatuato a ricamo sulla divisa militare:
mi dice che sono troppo giovane per capire, sono troppo
dispari.
Gli spiriti dei deviati in un classico numero in serie
cinque cifre prima del precipizio, io sarei incatenato ad un letto
d’ospedale: grido il nome di mamma, il nome di Cristo, sono il figlio
cannibale di una nazione silenziosa. L’esercito di improvvisati
nazionalisti che pasteggiano con tacchino e lepre, i fucili ancora
a riposo. Dietro il nero, dietro le casacche, corpulenti strascichi demoniaci
il tempo di un tesseramento e il tenore di uno schiavo sessuale,
mi ricordo di uno di loro rimasto a bocca spalancata e una virgola
di sperma appena prima della ciglia del suo occhio celeste.
Dietro il nero, c’è una tenda che porta ad un giardino di memorie
appese, fotografie di vecchie madri chine a costruire una nazione,
la repubblica ancora giovane prima di inciampare sulle sue stesse
scarpe sfoderate, ero ancora troppo giovane, sono ancora troppo
dispari.
La Bibbia di me stesso resa universale, le mie mani che tendono verso
la fine delle sue carezze,
sono oltre le colonne, sono oltre la scuola elementare, voglio
che mi racconti della volta in cui ti hanno arrestato, perché
eri così giovane, così giovane, troppo dispari,
che fine ha fatto il labirinto? Sei troppo arrabbiato con me,
la danza degli oggetti diventa scema, il poeta senza laurea crepa,
il dottore mi apre la pancia, ci trova i resti di un disordine camerata.
Io te l’ho detto, lo ribadisco, rimarrò dispari
con questo disturbo da troppe lettere
che mi si inceppa in gola, i miei termini arcaici e la proprietà
unica dimora privata - di linguaggio
che mi porta su Marte: sulla luna ci siamo già stati, eravamo
ancora americani, eravamo ancora nazisti travestiti
da pace, eravamo ancora rivoluzionari con la divisa della Nato,
venti minuti l’uno addosso all’altro, era estate e d’altronde
non potevamo essere altro. Amarti il mattino quando
nessuno ci vede: tende chiuse, luci spente, il sole
non è il sole nel cosmo del tuo pube
reso cieco dalle scorse
venti ore di marijuana e coca zero. Il film senza spettatori,
i padri che aspettano di ridere senza riferimenti colti alle disfatte dei
figli, ora sei gay di default, sopra alle isole sconosciute della mia pancia
aspetti un figlio che chiameremo Pier Vittorio, avremmo una
pensione come ce la meritiamo, e una serie tv sui vizi del Papa
da consumare come due clandestini. Meglio fingere
di credere, che credere e poi fingere di stare bene,
io con la dolcezza di un papavero, estraggo oppio per tornare a dormire,
tu con le mie carezze, i tuoi capelli margherita, cadono a fiotti.
E’ la malattia o la primavera?
E’ un sollievo temporaneo, almeno, tane come fossimo ai domiciliari,
io latitante nei tuoi sogni di porpora, fingere di credere, fingere di
credere, il figlio di un eroinomane
e il figlio di un democristiano, ti accarezzo le palpebre perché
so che non hai paura del buio. Hai paura di Dio, sai che se non
credi è peggio, da bambino volevi fare il prete poi
la religione ti ha fatto violentare, schiavo nell’abisso del nulla,
ci sei già dentro a piè pari, ne amplifichi il bisogno.
Il liquido che aveva santità, me lo ha detto
un Angelo, nessun altro,
è urina lasciata scorrere nella gola,
mi aumenta il fetore. Così ti
lascio andare, come farebbe qualsiasi altro padrone benevolo,
come farebbe qualsiasi altro difettato senza speranza, sterile
amante dispari, come una trave di tempio al mare,
io soggetto, oggetto, forma, essenza
io mi ricordo di quella volta in cui assaggiai il sapore dell’estate
da solo
fu l’ultima, non ci voglio tornare più. Ora
il mare sa di lamponi salati, mi piace, ora il vento
sa di cenere, mi piace, ora tu di spalle di fronte alla libreria enorme
del tuo salotto,
io sto qui e immagino casa,
bene,
io sto qui e mi piace, e ora a quale autore ti impicchi
poeta?
In quale casa? Sopra quale libreria? La poesia
ti ha salvato la vita, Poeta, ora cosa ne sarà del resto
della tua esistenza? Vivrai da Martire,
bruciato a vita, bruciato vivo, un cammello senza testa e con
le mani: sei ricoperto di sabbia. Stai invecchiando, Poeta,
cosa ne sarà della tua poesia?
I vertici del tuo respiro chiusi dall’asma, le salme dei
tuoi antenati esposte a raffineria, domani succede
che fanno le primarie e io mi sparo, mi sparo in bocca,
vorrei che lo facessi tu in estrema divinazione da assenzio, ma
hai scelto la via sporca della sobrietà, ora non c’è nulla in te
che mi ricorda mio padre.
Mi rassicura ma mi uccide, mi protegge ma mi espone quando i miei
occhi indagano dettagli confusi. Io ero
dietro il nero,
io ero dietro il nero il nipote più
dispari, la mia è la mano di un diavolo qualunque, tu volevi
una ragione, una sola ragione, penso di avertela data.
Il Messia ha scordato le chiavi di casa, ma non ha
mai scordato il nome di sua madre. Tipo il richiamo degli
uomini, tipo il libro sulla droga, tipo quella foto a vent’anni dove assomigli
ad un agnello.
Hai terminato la mutazione. Tu, almeno, ce l’hai fatta, Poeta.
La vita con te come due bracconieri dell’insonnia, trascinare
anima e corpo alle porte del Paradiso, noi nudi e distratti dalla stagione
peggiore. Mi fermo e ti dico: non so se ce la faccio ad andare oltre.
Noi dentro le porte del Paradiso, qui è pieno di Santi tristi e
Eroi di guerra con le mani sporche di interiora,
assomiglia ad una terra di promesse,
io e te non siamo fatti per questo.
I morti si amano come figli,
il tuo viso scavato dal freddo, il mio reso rosso dalla ricerca di dimora,
una volta al mese scavando morti casalinghe, senza uscire di casa,
arrestati per atti indecenti o per possesso di bocca. Io
detengo la voce addomesticata dalla campagna, tu hai
una penna affilata che usi come bisturi, siamo l’uno davanti all’altro
su un altare-sala operatoria-scrivania-letto
ad aprirci i costati, si voti per eleggere il Segretario!
Punto di ritorno e via del ripristino, la domenica le case
si svuotano per dare una pista da ballo ai topi,
e il tuo naso da ratto
e i miei capelli da pulce,
bugiardi performanti cadaveri
un giorno saremo un poema.
Per oggi, solo una penna
che si lascia rotolare nel fango del nuovo millennio.
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rugantino7 · 11 months ago
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Insieme al nostro Immenso Master Coach di Recitazione @ettorebassi_official di @centropalco_academy
Passione, cuore e tanta verità miste a una pazienza smisurata. Tutte doti e qualità che non sono scontate per un Professionista di tale livello che continua a mettersi a disposizione dei propri allievi senza risparmiarsi mai; aiutandoci a superare tutti gli ostacoli che si incontrano durante questo percorso tanto bello ❤️ e allo stesso tempo così difficile. La gente che non calca il palcoscenico, crede che un attore non faccia altro che "ripetere a memoria (e con facilità) qualche parola". Non sa quanti sacrifici si fanno per per dire quelle parole, quante ore di sudore ci vogliono per Recitare al meglio una singola battuta, una singola parola. Questo perché l'Attore non ripete a memoria delle parole, ma Vive in tutto e per tutto ogni battuta in un viaggio che parte dal proprio cuore e passa dalla mente, dal corpo e dal sangue fino ad arrivare all' anima che la tramuta in voce. Imparare e perfezionare tutto questo non è per nulla facile e solo un Maestro con quelle grandi qualità è capace di guidarti e sostenerti durante quel cammino che va affrontato molto lentamente e con tanta umiltà.
Grazie per ogni singolo secondo che ci dedichi, anche nei momenti più difficili 🙏🙏🙏🙏🙏🙏❤️❤️❤️❤️❤️❤️
🎬🎭📽️
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la-misto · 11 months ago
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In un mondo in cui il tumulto e l'incertezza sembrano regnare sovrani, mi ritrovo a navigare attraverso tempeste emotive e intellettuali, cercando disperatamente un faro di speranza 🌟. Ogni giorno è una battaglia, un viaggio attraverso un mare agitato di dubbi e domande, dove ogni onda 🌊 rappresenta una nuova sfida, un altro puzzle da risolvere. Nel profondo del mio cuore 💖 e della mia mente 🧠, risuona una lotta incessante tra la ricerca di pace interiore e la necessità di affrontare la realtà esterna, spesso dura e incomprensibile.
La vita, con la sua inarrestabile marcia, mi pone di fronte a dilemmi che sembrano non avere soluzione, problemi che si annodano come una matassa intricata. Eppure, in questo caos, cerco di trovare un senso, una via d'uscita che mi porti alla serenità. Mi aggrappo a momenti di distrazione 🎮, piccole oasi nel deserto 🌵, che mi permettono di prendere fiato prima di tuffarmi nuovamente nella battaglia quotidiana.
Questa danza tra la lotta interiore e la ricerca di distrazione si svolge su un palcoscenico dove il tempo sembra sia mio alleato che mio nemico ⏳. Con ogni ticchettio dell'orologio, sento il peso delle ore, il fardello dei minuti che scivolano via, lasciandomi a volte esausto, a volte rinvigorito dalla riuscita a superare un altro giorno.
Nella mia odissea personale, cerco conforto nella bellezza di piccole gioie, come la tranquillità di una passeggiata solitaria in natura 🌿, o il piacere semplice di una melodia che accarezza l'anima 🎶. Sono questi frammenti di felicità a darmi la forza di continuare, a ricordarmi che, nonostante tutto, c'è bellezza e speranza nel mondo.
Così, con tenacia e una dose di sana distrazione, affronto ogni giorno armato della mia volontà di capire, di crescere, di trovare un equilibrio. Questo viaggio, ricco di alti e bassi, di luci e ombre, è la trama della mia esistenza, un racconto in continua evoluzione che si dipana tra le pagine del libro della vita 📖.
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m2024a · 11 months ago
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/la-caduta-di-gianni-sperti-canale-5.html La caduta di Gianni Sperti a Canale 5 La caduta di Gianni Sperti ha fatto preoccupare i telespettatori di Canale 5, ma il ballerino non ha riportato nessun problema dopo l’incidente. La caduta di Gianni Sperti su Canale 5 L’ex ballerino Gianni Sperti si è avvicinato alla danza in giovane età, studiando rock acrobatico, danza classica e moderna. Dopo il superamento nel 1995 del provino per entrare nel corpo di ballo di “La sai l’ultima?”, Gianni Sperti è approdato a Canale 5 nel 2000, proprio qui è avvenuta la caduta ricordata da tutta Italia. La caduta di Gianni Sperti. Ecco cosa è successo Gianni Sperti ha proseguito la sua carriera di ballerino per il programma di Maria De Filippi “Amici”: lavorando nel team dei professionisti dal 2006 al 2009. Nel corso della settima edizione del talent, durante una presa mal riuscita, con un altro ballerino, è caduto rovinosamente sul palcoscenico. Tuttavia, nonostante la preoccupazione dei presenti e dei telespettatori, Gianni Sperti, si è rialzato con prontezza e ha continuato la coreografia. Il ricordo sui social della caduta di Gianni Sperti L’evento è accaduto nel 2008 eppure, viene spesso ricordato dagli appassionati di Canale 5 sui social: «Sempre un’emozione rivedere questo video!», afferma un utente dopo aver guardato il video dell’esibizione.
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