#Natale letterario
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"‘Natale’ di Lucio Zaniboni: una poesia che celebra la fratellanza e il significato universale del Natale". Recensione di Alessandria today
"Un invito alla riflessione e alla condivisione attraverso la magia della poesia."
“Un invito alla riflessione e alla condivisione attraverso la magia della poesia.” La poesia “Natale” di Lucio Zaniboni è un inno alla fratellanza, alla solidarietà e alla riflessione. Con parole semplici ma potenti, l’autore invita chiunque, a prescindere dalla fede o dall’assenza di essa, a riscoprire il vero significato del Natale. La capanna del presepe, l’agrifoglio, e il bambino nella…
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Melodie dipinte, i canti della tradizione di Natale, al caffè letterario, venerdì 22 dicembre, ore 21
Due soprani Cinzia Cristofanilli e Mariagrazia Molinari, accompagnate dall’arpa di Filomena Margot Tanzi e dalla viola di Valentina Calicchia, presenteranno le più belle melodie di Natale, per il primo concerto del Caffè Letterario Sinestesia a Ceccano. Il canto sarà arricchito dalle creazioni artistiche estemporanee della giovanissima Maria Francesca Masi. L’appuntamento è per venerdì 22…
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Idee per Natale
Ecco le nostre proposte per questo periodo: si tratta di ristampe di autori noti, da riscoprire o di nuove pubblicazioni. Qualche classico non guasta mai e non manca anche un film e una nuova serie: ce n’è per tutti i gusti. Buone feste!
Appena ristampato da La nave di Teseo, Lo scandalo dell’osservatorio astronomico è diverso dagli altri gialli di Giorgio Scerbanenco: un manoscritto ritrovato dai figli dell’autore e stampato postumo da Sellerio nel 2011. È il sesto giallo della serie di Arthur Jelling, archivista di Boston “prestato” alla polizia, che ama definirsi consulente di giustizia. Un detective timido e intrinsecamente ottimista, che crede nella possibilità di una vittoria del bene sul male. Si distingue perciò dal suo collega Duca Lamberti, che con la serie della “Milano nera” inaugura di fatto il noir italiano, non solo letterario, ma anche cinematografico. Lettura assai gradevole e non priva di tratti ironici.
Dallo scaffale degli scrittori un po' dimenticati ripeschiamo Il tè delle tre vecchie signore di Friedrich Glauser, autore dall’esistenza piuttosto travagliata. Ambientato a Ginevra, città dove l’autore, il Simenon svizzero, visse per un certo periodo. Un bel giallo, scritto molto bene e intricato quanto basta. Diplomatici, poliziotti, medici, avvocati, stregoni, principi indiani e inquietanti vecchie signore si avvicendano in questo noir da leggere tutto di seguito per non perdersi nei suoi avviluppati, ma seducenti meandri.
Giustamente ripubblicato da Sellerio nel 2021, L’ultima corsa per Woodstock di Colin Dexter ci ripropone il saputissimo ispettore Morse, di cui non possiamo non sentire la mancanza. Il cadavere di una vistosa ragazza bionda viene ritrovato nei pressi di un locale assai frequentato. Molti sono i sospettati coinvolti nelle indagini, ma forse nessun lettore potrebbe indovinare l’identità del vero assassino… Finale a sorpresa e qualche lacrimuccia anche per il coriaceo ispettore di Oxford. Giallo di gran classe.
È ambientata a Milano nel 2015 alla fine di Expo l’ultima fatica di Paolo Roversi Una morte onorevole: il fascinoso commissario Botero, detto Amish per la sua nota avversione verso la tecnologia, deve sbrogliare l’intricata matassa di un delitto “vip”, consumato in un albergo extra lusso durante una festa privata destinata al divertimento di ospiti selezionatissimi; ça va sans dire, la fastosa suite è dotata di un’ampia quanto pericolosa piscina. Una curiosità: il nome del terrorista polacco che perseguita Botero e la sua squadra, Kaminski, ci pare un omaggio al giallista americano Stuart M. Kaminsky, che ha ambientato gran parte dei suoi romanzi nel mondo di Hollywood, e di cui abbiamo avuto modo di parlare in un altro post.
Ben tre sono i libri di Simenon recentemente pubblicati da Adelphi: la raccolta di racconti tradotti per la prima volta in italiano La cantante di Pigalle, in cui il maestro del giallo introduce una giovane investigatrice dilettante, Lili, figlia di un ex dirigente della Squadra anticrimine. La prima novella, Sette crocette su un taccuino ha vinto il premio Edgar Allan Poe e ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche. La porta, un ménage di coppia in cui apparentemente non succede nulla fino a che la situazione non esplode perché le difficoltà del protagonista hanno scavato negli anni un solco fatto di silenzi, incomprensioni e soffocanti abitudini che non può più essere ignorato. In fondo cos’è la gelosia, se non una profonda insicurezza che ci fa sentire immeritevoli di un amore ricambiato? Simenon, come sempre, fine psicologo. In Malempin non solo il passato, come scrisse André Gide, “fa luce sul presente”, ma lo condiziona in maniera particolare, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con la famiglia. Ed è proprio la malattia del figlio a scatenare nel protagonista, il dottor Malempin, una ridda confusa di ricordi ancora da interpretare: è uno scavo “alla ricerca del tempo perduto”, un ritorno all’infanzia, scatenato da un evento traumatico.
È tornato, attesissimo dai suoi numerosi fan, il commissario Soneri in Vuoti di memoria di Valerio Varesi: l’indagine sul presunto omicidio di un mafioso lo porterà a interrogarsi sugli scherzi della memoria, in un alterno rincorrersi tra ricordi personali e amnesie altrui. Come sempre, scritto molto bene: “Il commissario Soneri pensava a tutto ciò osservando la gramigna forare l’asfalto per riappropriarsi della sua parte di sole. Appariva ammirevole la caparbietà con cui crivellava il sarcofago di bitume che la ricopriva crescendo a chiazze come la barba di un adolescente”. Curiosamente, anche Soneri come Botero è allergico alla tecnologia.
La trama di Bébi, il primo amore di Sándor Márai (appena ripubblicato da Adelphi) ricorda quella di Morte a Venezia di Mann: si tratta cioè di un amore “tardivo”, per non dire quasi senile considerati i tempi in cui la storia è ambientata, di cui la letteratura è ricca, basti ricordare lo splendido Un amore di Buzzati e il classico Senilità di Svevo. “Appena ventottenne e al suo proimo romanzo, Márai si rivela un acutissimo indagatore d’anime, e un magistrale narratore”.
La serie dell’ispettore Stucky, magistralmente interpretato da Giuseppe Battiston (già soprannominato il Colombo italiano) in una Treviso seducente e godereccia, ha riportato in auge i gialli di Fulvio Ervas. Autore di sette romanzi e dieci polizieschi, dalle sue opere sono stati tratti due adattamenti cinematografici: Finché c’è prosecco c’è speranza, sempre interpretato da Battiston (2017) e Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, con Valeria Golino, Diego Abatantuono e Claudio Santamaria (2019). Commesse di Treviso, per citare solo uno dei gialli dell’ispettore Stucky, è ambientato proprio durante il periodo natalizio.
#scerbanenco#glauser#paolo roversi#colin dexter#georges simenon#valerio varesi#sandor marai#fulvio ervas#giuseppe battiston#thomas mann
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BiblioSanValeChallengeBook2024
Mettiti alla prova! Le regole sono semplicissime: anche per quest’anno ti proponiamo una challenge nella challenge… Hai capito bene! Hai una doppia possibilità di partecipare alla gara di lettura. Puoi aderire alla challenge completa con tutte e 50 le voci individuate, oppure puoi scegliere la challenge mensile, più breve, con 12 voci tante quante sono i mesi dell’anno, disposte in modo casuale accanto ad alcune missioni della sfida. Come funziona? Innanzitutto, bisogna dichiarare il proprio intento all’inizio della challenge e non si può modificare in corso d’opera la propria decisione. Chi partecipa alla challenge “breve” non può aderire a quella classica, più lunga, mentre tale vincolo non vale per chi decide di partecipare alla challenge delle 50 voci, dovendo naturalmente coprirle tutte. Per la sfida breve e anche per quella lunga, inoltre, il libro deve essere letto necessariamente nel mese di riferimento.
Puoi leggere un libro di qualsiasi genere, edizione, formato (anche digitale) e lingua, purché soddisfi il compito assegnato. Iscriviti inoltrando una e-mail all'indirizzo [email protected] e com'è facile immaginare la #BiblioSanValeChallengeBook2024 avrà inizio a partire dal 1° gennaio 2024 e si concluderà il 31 dicembre 2024. Insomma, ci aspettano dodici mesi di letture, avventure, scoperte... in compagnia degli amici più fidati di sempre: i libri!
Ricorda: - ogni libro letto ricopre una sola spunta della challenge; - si può decidere liberamente se applicare una spunta a inizio o fine lettura (se in corso di lettura cambiate decisione sulla spunta effettuata è possibile modificarla); - non è possibile, invece, modificare le spunte già effettuate da tempo per ricoprire più categorie possibili; - ogni sfida è superata esclusivamente con un libro letto nel 2024.
Potrete raggiungere vari livelli di lettura e fermarvi a quelli se vorrete. Quale sarà il tuo livello di lettura? 🔸10 missioni: TENACE 🔸20 missioni: SERIALE 🔸30 missioni: DIVORA LIBRI 🔸40 missioni: CRITICO LETTERARIO 🔸50 missioni: INSUPERABILE
Se avete un profilo Instagram seguite il profilo della @bibliotecasanvalentino (con un semplice segui) per restare sempre connessi con noi e darci la possibilità di ricondividere tutti i vostri post nelle nostre stories. Quindi ogni volta che iniziate o completate un volume per la nostra challenge scattate una foto e pubblicatela sul vostro profilo Instagram, taggandoci e utilizzando l'hashtag #bibliosanvalechallengebook2024.
Ad ogni tag che riceveremo ri-condivideremo le foto nelle nostre Instagram Stories, dove resteranno visibili per 24 ore.
PREMI: Ai primi tre che completeranno la challenge classica (50 letture in un anno), ricchi premi in dono; per la challenge mensile verrà premiato solo il primo lettore che completerà la gara entro il mese di dicembre 2024.
Buone letture e che la challenge abbia inizio!
P.S.: le voci della challenge saranno pubblicate tra Natale e Capodanno quindi seguiteci per non perderle!!!
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🍁🍂 È autunno, sta piovendo ed è tempo di comfort movies e plaid... 🍂🍁
Ecco i miei quattro film del cuore, che non mi stancherò mai di rivedere:
✨ Piccole Donne (1994): ho sempre trovato Jo March il mio alter ego letterario in tutto e per tutto e questa versione cinematografica è quella che mi emoziona di più, rinsaldando il legame viscerale che ho con i romanzi. Lo riguardo ogni dicembre, la sera del giorno in cui ho addobbato l'albero di Natale.
✨ Jane Eyre (1996): sarà per la regia di Zeffirelli, la colonna sonora meravigliosa, le atmosfere gotiche fedeli al romanzo ottocentesco, gli attori perfetti nei loro ruoli (William Hurt come Marchese di Rochester è in stato di grazia e mi fa innamorare ogni volta); sta di fatto che questo film è un'esplosione di emozioni potenti, come solo un'opera figlia del Romanticismo sa essere.
✨ Il Signore degli Anelli (tutti e tre e in versione estesa): ogni parola in più sarebbe superflua, sono dei capolavori insuperabili, esattamente come l'opera letteraria. Data la notevole durata, mi capita di rivederli (non tutti lo stesso giorno, ovviamente) quando voglio prendermi interi pomeriggi liberi e dimenticare la realtà. La Terra di Mezzo è da sempre il mio rifugio.
✨ Orgoglio e Pregiudizio (2005): la fotografia e la colonna sonora sono a dir poco ipnotici e quando ho voglia di sognare e rilassarmi, questo film è una garanzia. Dopotutto, c'è chi aspetta un Mr. Darcy pronto a dichiarare il suo amore facendosi strada tra la foschia del primo mattino, e chi mente.
Quali sono i vostri quattro film del cuore? Vi va di condividerli e riempire la dash di emozioni (senza necessariamente dare motivazioni)? ✨
Nomino @der-papero, fedele lettore e amico virtuale, che sicuramente accetterà l'invito ❤️
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Il 26 novembre, Sellerio pubblica "Babbo Natale giustiziato", un'opera di Claude Lévi-Strauss, un grande antropologo del XX secolo, tradotto in italiano da Clara Caruso. Il libro esplora un evento della cronaca del 1951 a Digione, dove un fantoccio di Babbo Natale fu impiccato e bruciato sul sagrato della cattedrale il 23 dicembre, un gesto di protesta contro la crescente "paganizzazione" del Natale da parte della chiesa locale. Lévi-Strauss usa questo evento per riflettere sulla figura di Babbo Natale, che si distacca dall'immagine tradizionale. L’autore mette in discussione l'identità di Babbo Natale, un personaggio senz'altro amato dai bambini, ma indefinito rispetto a categorie tradizionali come santo o eroe. Non è parte della tradizione religiosa, non è un eroe mitico, né una figura storica; Lévi-Strauss lo colloca piuttosto nel dominio delle divinità, come un'entità che media tra il mondo infantile e quello degli adulti. Egli è visto come una figura sovrannaturale, oggetto di venerazione da parte dei bambini, mentre gli adulti, pur non credendo in lui, incoraggiano i bambini a farlo. Il libro si sofferma anche sul concetto di “coerenti illogicità”, che distingue coloro che credono in Babbo Natale dai non credenti. Mentre i bambini vivono la magia del personaggio, gli adulti mantengono un atteggiamento critico ma sostengono la credenza infantile. Questo gioco di credenze e ruoli evidenzia la complessità delle tradizioni natalizie e il modo in cui il "contratto sociale" influisce sulla ritualità e simbolizzazione dei rapporti tra vivi e morti. Nell'introduzione, Gianfranco Marrone sottolinea che l'episodio di Digione si inserisce all’interno della categoria anticorporea della "natalizzazione", che riflette dinamiche socio-culturali. L'analisi di Lévi-Strauss offre spunti di riflessione su come la figura di Babbo Natale incarna potenti simboli culturali e antropologici, al di là della semplice figura fiabesca. Attraverso un'analisi ricca e provocatoria, "Babbo Natale giustiziato" invita a riflettere sul significato e l'evoluzione della festa natalizia nella società contemporanea.
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il 25 agosto alle 16:30 presso lo Spazio Europa a Bordighera presentazione di Fabiano Mossucca con il suo libro "Una vita d'oggi" in occasione del Bordighera Book Festival.
“ Erano passati quasi due mesi dall’arrivo di Nicola nel capoluogo di ponente, il periodo di ambientamento non fu semplicissimo per via della mentalità un po’ chiusa e riservata della città che difficilmente si apriva ad un estraneo, ma questo non lo turbò più di tanto, Nicola trovava molto somigliante Imperia con la sua Trieste, due città ai piedi del monte, le Alpi liguri che idealmente sostituivano il Carso triestino, l’avere una frontiera lontana pochi chilometri e soprattutto l’essere due città figlie del mare, quel mare azzurro e immenso che il ragazzo era solito osservare per liberarsi dai cattivi pensieri e da quel senso di malinconia che ogni tanto lo pervadeva, la brezza impregnata di salsedine aveva lo stesso odore se annusato dal Molo Audace o dal Molo Lungo di Oneglia, l’orizzonte si fondeva col cielo dando un senso di liberazione, di pace, ciò che il ragazzo voleva.”
Il romanzo giallo Una Vita… D’Oggi narra la storia di Nicola Lavrič, giovane ragazzo triestino dal passato familiare difficile che decide di lasciare la sua città natale per trasferirsi ad Imperia per lavorare presso la filiale di un importante istituto bancario.
La nuova vita di Nicola non è priva di difficoltà, il giovane si ritroverà infatti ad affrontare diverse complessità sia a livello lavorativo che affettivo.
La svolta inizierà dal momento in cui il giovane triestino conoscerà Giacomo, un cliente della sua filiale che, grazie all’ausilio della sua compagnia di amici aiuterà Nicola ad integrarsi nella città ponentina.
Durante la sera di San Giovanni patrono di Oneglia, Nicola incontra una ragazza bella e disinvolta della quale si innamora e con la quale passa la notte assieme, ben presto però scoprirà che quello sarà per lui un amore impossibile.
Non appena il ragazzo avrà iniziato ad integrarsi nella sua nuova città un messaggio lo sconvolgerà e lo obbligherà a rientrare a Trieste dove i fantasmi del suo passato inizieranno a tormentarlo.
Quale mistero si cela nella sua famiglia? Cosa lega il Ponente Ligure al Golfo di Trieste? Un romanzo a tinte gialle che saprà coinvolgervi fino all’epilogo.
Biografia dell’autore:
Mi chiamo Fabiano Mossucca, sono nato a Bordighera il 01 gennaio 1989 e attualmente risiedo ad Arma di Taggia assieme a mia moglie e i miei figli.
Lavoro come impiegato bancario e in passato per esigenze lavorative, ho vissuto in Francia, in Austria e in Germania.
Sono laureato in Scienze del Turismo, Impresa Cultura e Territorio presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi sul Turismo Letterario a Trieste.
Fin dai tempi delle superiori ho coltivato una passione per la letteratura triestina e soprattutto per lo scrittore Italo Svevo dal quale ho tratto la mia passione per la scrittura.
Il romanzo Una Vita…D’Oggi, edito dalla casa editrice Silele Edizioni è il mio romanzo d’esordio.
servizio intervista di Francesco Basso
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Intervista impossibile a Rodolfo Siviero: prima parte
Rodolfo Siviero Intervista impossibile a Rodolfo Siviero, figura molto discussa, ricordato per aver revuperato e riportato in Italia opere d'arte trafugate dai Nazisti, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Tempo fa ho deciso di andare a visitare il museo dello 007 dell'arte Rodolfo Siviero. Nel Lungarno Serristori si trova un villino il cui proprietario collezionista e storico dell'arte ebreo Giorgio Castellano vi abitava insieme alla moglie Matilde Forti e il figlio Paolo. Questa abitazione venne acquistata dal Siviero dal figlio Paolo, dopo le leggi raziali emanate dal governo italiano. Ne fece la base di partenza per i suoi viaggi per il mondo a recuperare le opere d'arte portate via o acquistate dai Nazisti per le collezioni private di Hadolf Hitler e Herman Goering. Vi abitò fino alla morte facendone un museo lasciato per disposizione testamentaria alla Regione Toscana affinchè lo mantenesse e lo aprisse al pubblico per le visite. Mentre giravo per le stanze del piccolo museo, mi sono imbattuto in un elegante signore di circa 72 anni seduto ad una scrivania, mentre guardava con una lente di ingrandimento un quadro disteso sul piano. Mi sono fermato a guardare il suo lavoro. L'uomo sentendosi osservato , ha interrotto il suo lavoro e mi ha apostrofato: Desidera? Sono rimasto impietrito e ho farfugliato: Bu buon giorno, sta restaurando quel quadro? No sono il padrone di casa e di tutto quello che c'è dentro. Mi chiamo Rodolfo Siviero, e lei? Piacere, mi chiamo Alberto Chiarugi, sono venuto vedere la sua collezione di quadri e statue e se lei permette vorrei farle alcune domande sulla sua vita e l'attività di recupero. Una amichevole intervista da pubblicare sulla Rivista Fiorentina FlorenceCity. Va bene acconsento, le racconterò la mia avventurosa vita. Prego, inizi pure.
Mi chiamo Rodolfo Siviero, sono nato nel paese di Guardistallo nella Maremma pisana la viglilia del Natale del 1911, sono figlio di un sottufficiale dei Reali Carabinieri e della senese Caterina Bulgherini. Ho anche una sorella Imelde detta Rina più piccola. Giunsi con la mia famiglia a Firenze nel 1924, dove mio padre era stato trasferito. La mia carriera scolastica non era molto brillante, non ho mai preso un diploma. iniziai anni dopo a seguire corsi umanisti universitari. All'epoca mi consideravo un Don Giovanni, mi iscrissi come tanti italiani al Partito Fascista. Ero un grande idealista, amante dell'arte e poeta. Ho collaborato al giornale del Partito Fascista. Anni dopo sono entrato in contatto con gli intellettuali frequentanti il bar delle Giubbe Rosse, grazie a queste conoscenze iniziai a lavorare per alcune testate giornalistiche come critico artistico e letterario. Nel 1936 sono riuscito a pubblicare dall'editore Le Monnier una raccolta di liriche da me scritte dal titolo "La Selva Oscura". Così lei aveva realizzato il sogno di diventare poeta. Continui, la sua vita incomincia ad interessarmi. Conoscevo e parlavo correntemente diverse lingue straniere, riuscii ad entrare in contatto con alte cariche del Partito. Era mia intenzione di fare la carriera diplomatica o entrare a far parte di istituti di cultura italiani. Dopo un anno, il Servizio Investigativo Militare, mi fece avere una borsa di studio universitaria in storia dell'arte in Germania. In realtà si trattava di una copertura per un incarico di informatore. La missione si svolse nella città di Erfurt dalla fine del 1937 al 1938. L'incarico mi venne assegnato dal Generale Alberto Pariani, sottosegretario alla guerra, responsabile delle azioni segrete. Tutto per raccogliere informazioni sull'annessione dell'Austria al Terzo Reich. La missione in Germania ebbe fine nel dicembre del 1938, fui espulso come persona non gradita. Credevo che il ritorno a Firenze mi avrebbe riservato una accoglienza migliore. Purtroppo veni messo sotto controllo . Il servizio segreto dei fascisti, avevano scoperto che, durante la permanenza in Germania mi ero avvicinato agli alleati e in Italia ai movimenti antifascisti. Fine prima parte
Alberto Chiarugi Read the full article
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Alice Munro
Alice Munro è stata la prima scrittrice canadese a vincere il Nobel e prima autrice di narrativa breve.
Celebrata dalla critica internazionale è stata anche insignita col Man Booker International Prize alla carriera, ha vinto per tre volte l’importante premio canadese Governor’s General Award, il Marian Engel Award e il Rogers Writers’ Trust Fiction Prize del 2004, per la raccolta di racconti In Fuga.
Ha pubblicato tredici raccolte di racconti e un romanzo, molti suoi testi sono stati pubblicati su riviste prestigiose come The New Yorker e The Paris Review.
Autrice di racconti, forma di narrativa spesso trascurata, con straordinaria abilità nel raccontare i dettagli, è riuscita a dare profondità psicologica alle tante donne di cui ha scritto, con una lingua semplice e intensa.
Ambientate nella sua regione natale, l’Ontario, le sue storie esplorano temi come sesso, il desiderio, l’insoddisfazione, l’invecchiamento, il conflitto morale, in ambienti rurali che le erano intimamente familiari. Storie illuminate spesso dal suo umorismo tagliente.
La sua scrittura è stata definita rivoluzionaria per come ristruttura completamente l’architettura del racconto breve, in particolare per il suo trattamento del tempo, la cui narrazione si sposta continuamente dal passato al futuro.
Nata col nome di Alice Ann Laidlaw a Wingham, il 10 luglio 1931, in una famiglia di contadini, solo grazie a una borsa di studio, era andata a studiare inglese alla University of Western Ontario. Il suo primo racconto, del 1950, è stato pubblicato sulla rivista letteraria studentesca.
Dopo due anni, ha lasciato l’università per seguire il marito, il libraio James Munro, da cui ha avuto quattro figlie. Si occupava della casa ritagliandosi il tempo per dedicarsi a scrivere i suoi racconti che, agli inizi, venivano pubblicati su riviste locali.
Ma il suo talento era destinato ad altro. Nel 1968 è uscita la sua prima raccolta di racconti La danza delle ombre felici (Dance of the Happy Shades) che le è valso il Governor General’s Award, il più alto premio letterario canadese.
Dopo la separazione dal marito, di cui ha mantenuto il cognome per firmare i suoi libri, ha potuto dedicarsi totalmente alla sua passione ed è diventata scrittrice residente presso la University of Western Ontario.
I suoi racconti hanno seguito una sorta di ordine cronologico, man mano che il tempo passava, da vicende di formazione di giovani donne le protagoniste sono diventate donne sempre più avanti con gli anni.
In Italia ha iniziato a essere tradotta a partire dagli anni Novanta.
The Bear Came Over the Mountain è diventato un film dal titolo Away from Her – Lontano da lei, diretto da Sarah Polley e presentato al Toronto International Film Festival, nel 2006.
Nel 2013 ha vinto il Nobel per la letteratura, con la motivazione: “maestra del racconto breve contemporaneo, capace di racchiudere in poche pagine l’intera complessità epica del romanzo”.
Nello stesso anno ha annunciato che non avrebbe più scritto.
È morta nella sua casa di Port Hope, il 13 maggio 2024, in seguito a una lunga malattia neuro degenerativa.
Scrittrice altissima, regina del racconto, con le sue parole così esatte da essere insieme dolorose e liberatorie, è riuscita a portarci in numerose vite e in storie indimenticabili.
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Dovreste leggere
Dovreste leggere
Dovreste leggere quel libro di cui sentite che stanno parlando in maniera accesa due librai.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da ridere.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da piangere.
Dovreste leggere quel libro che trovate per caso su una panchina, in autobus, al ristorante o in una camera d’albergo.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno sta leggendo in una caffetteria quando entrate e lo sta ancora leggendo quando uscite e voi non potete fare a meno di essere invidiosi perché state lavorando e non avete tempo di godervi quel libro.
Dovreste leggere quel libro che trovate a casa dei vostri nonni, quello con la dedica “A Ray, con tutto il mio amore. Natale 1949”.
Dovreste leggere quel libro che dovevate leggere a scuola ma non avete letto. È probabile che adesso possa piacervi.
Dovreste leggere quel libro di quello scrittore che in un’intervista ha citato come gruppo musicale preferito il vostro gruppo musicale preferito.
Dovreste leggere quel libro a cui il vostro gruppo musicale preferito ha fatto riferimento in una delle sue canzoni.
Dovreste leggere quel libro che il professore di storia ha citato di sfuggita dicendo con nonchalance “Fra l’altro è un gran libro”.
Dovreste leggere quel libro che avete tanto amato alle superiori. Rileggetelo.
Dovreste leggere quel libro che trovate su una bancarella e la cui copertina vi fa ridere.
Dovreste leggere quel libro il cui protagonista ha il vostro stesso nome.
Dovreste leggere quel libro il cui autore si scambia tweet divertenti con Colson Whitehead.
Dovreste leggere quel libro che parla della storia della vostra città ed è stato scritto da qualcuno che è cresciuto lì.
Dovreste leggere quel libro che i vostri genitori vi hanno regalato per festeggiare il diploma o la laurea.
Dovreste leggere quel libro che avete iniziato a leggere più di una volta dicendo “Questa volta lo finisco”.
Dovreste leggere quel libro i cui personaggi proprio non vi vanno a genio.
Dovreste leggere quel libro che parla dei luoghi in cui state per fare un viaggio.
Dovreste leggere quel libro che racconta di eventi storici di cui non sapete proprio nulla.
Dovreste leggere quel libro che parla di cose che un po’ conoscete già.
Dovreste leggere quel libro di cui avete sentito tanto parlare e quel libro di cui non avete mai sentito parlare.
Dovreste leggere quel libro menzionato in quell’altro libro.
Dovreste leggere quel libro che ha vinto quel premio letterario, quel libro che è in testa alle classifiche, quel libro che tutti leggono in spiaggia, quel libro che ha avuto così tante recensioni, quel libro che è considerato un classico, ma solo se lo volete.
Ma soprattutto dovreste leggere. Continuare a leggere.
ஐ Janet Potter ஐ
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PREMIAZIONE CONCORSO di OFFICINA MEDITERRANEA. “LA MAGIA DEL NATALE - MATERA 2024 – PRIMA EDIZIONE
Nella splendida cornice di Matera, tra presepi viventi e mercatini di Natale, all’interno de “Il regalino” evento materano organizzato dal Circolo Filatelico Numismatico Materano si è tenuta la premiazione della prima edizione del concorso “La magia del N
Nella splendida cornice di Matera, tra presepi viventi e mercatini di Natale, all’interno de “Il regalino” evento materano organizzato dal Circolo Filatelico Numismatico Materano si è tenuta la premiazione della prima edizione del concorso “La magia del Natale – Matera 2024” organizzata dall’associazione OFFICINA MEDITERRANEA in partnership con Il Circolo Filatelico Materano e Laura Capone…
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Il Museo Duca di Martina in Villa Floridiana, ubicato a Napoli, si prepara ad ospitare la cerimonia di premiazione dell'edizione speciale del Concorso letterario "Un luogo ... tante storie" dal titolo "Un racconto di Natale ... al Vomero". L'evento avrà luogo domenica 17 dicembre 2023 alle ore 11:00 presso l'Auditorium del Museo Nazionale della Ceramica.
Il concorso, organizzato dalla Direzione regionale Musei Campania in collaborazione con l’Associazione “Amici della Floridiana” Aps e la Fondazione Guida alla cultura, è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della V Municipalità del Comune di Napoli. L’obiettivo principale è promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente circostante, riconoscendo…
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Ritorna "Tu scendi dalle stelle": la rassegna natalizia che valorizza le scalinate di Napoli e la visione green della città
Ritorna "Tu scendi dalle stelle": la rassegna natalizia che valorizza le scalinate di Napoli e la visione green della città Ritorna la rassegna natalizia "Tu scendi dalle scale" organizzata dal coordinamento de Le Scale di Napoli in collaborazione con la Commissione Turismo, Cultura e Attività produttive presieduta da Luigi Carbone. Quest'evento, parte integrante del Festival Off delle scale di Napoli che si svolgerà in primavera, celebrerà la bellezza e l'importanza delle oltre 200 scalinate presenti nella città partenopea. L'edizione natalizia presenta 8 appuntamenti sulle scalinate più emblematiche di Napoli, ciascuno organizzato da soggetti distinti e dedicato alla valorizzazione di queste preziose risorse urbane. "Celebrare 'Tu scendi dalle scale' rappresenta un appuntamento storico nel panorama natalizio di Napoli - spiega Carmine Maturo, portavoce dell'evento - Oltre ad essere un momento di festa, la rassegna si propone di raggiungere diversi obiettivi cruciali per rendere Napoli sempre più 'green' attraverso l'utilizzo delle scale come alternativa ai mezzi di trasporto convenzionali, incoraggiando una vita attiva e riducendo l'impatto ambientale". "Tu scendi dalle scale" aspira a coinvolgere attivamente la comunità locale migliorando la qualità della vita dei residenti e promuovendo uno spirito di appartenenza e cura per il proprio territorio. L'evento è anche un'opportunità per esaltare la bellezza delle colline napoletane e attrarre i turisti verso queste zone contribuendo ad alleggerire il carico del turismo nel centro storico ed offrendo ai visitatori una prospettiva autentica e suggestiva di Napoli. Per ulteriori info al seguente link Tu scendi dalle scale 2023 NATALE IN COLLINA Sabato 16 Dicembre 2023 LiberaMente. I gradini del Petraio da S. Martino a S. Lucia. Mindfulness Experience e le scale delle meraviglie Passeggiata consapevole attraverso il Petraio passando per Montechia e Pizzofalcone Cinquecentotre gradini tra paesaggi. Appuntamento 9:45 Funicolare Montesanto via MORGHEN Info e prenotazioni WhatsApp: 3476355343 3316028301 [email protected] obbligatoria Contributo organizzativo 17 dicembre 2023 Locus Iste LUOGHI e MEMORIA InCanto di Napoli. Dentro la collina sacra, luce all’Anticaglia. Questa è la storia di un fazzoletto di strade dove ogni singola pietra racconta il passato. La partenza è a Caponapoli con un rito antico, al confine tra i due mondi, da dove inizieremo a muoverci a ritroso nel tempo. È una sfida questo viaggio, in un’atmosfera di svelamento che dalla collina scivola nel grembo dell’Anticaglia. Incontreremo i fantasmi del Natale passato, presente e futuro, per ascoltare l'Incanto di Napoli. Appartamento ore 10:00 Larghetto Sant'Aniello a Caponapoli Info e prenotazioni WhatsApp: 3472374210 ; [email protected] obbligatoria Contributo organizzativo 26 dicembre 2023 Gente Green APS progetto Lo Sguardo che Trasforma. Come l'acqua che scorre: Prosa fluida in Pedamentina. Dal Piazzale di San Martino attraverso la Pedamentina al Parco dei Quartieri Spagnoli con lo spettacolo itinerante di prosa canzoni originali d’autore e danza. Appuntamento: ore 10:30 Piazzale di San Martino (imbocco scala). Info e prenotazioni: WhatsApp Guido Liotti 3914143578 Luisa Fazzari 3394761215 [email protected] obbligatoriaContributo organizzativo 28 dicembre 2023 Ore 18,00 Napoli in salita e discesa - Percorso alla scoperta delle scale napoletana. Caffè Letterario DOM - Vico San Domenico Maggiore, 16 Presentazione del libro di Gabriella Guida edizione Intra Moenia. Intervengono i rappresentanti del coordinamento scale di Napoli Modera Carmine Maturo 30 dicembre 2023 Associazione Napoletana Beni Culturali. Gente Green APS progetto Lo Sguardo che Trasforma. Scale narrate dal Petraio a Chiaia Uno sguardo diverso e molteplice sulla città dal borgo antico del Petraio con le sue scale, alla popolare zona di San Carlo alle Mortelle fino alle Rampe Brancaccio con le eleganti costruzioni liberty di cui visiteremo l’esempio più fulgente: palazzo Mannajolo. Una passeggiata per ritrovare lo spirito dei luoghi attraverso la narrazione di Gabriella Guida e le suggestioni letterarie curate da Guido Liotti. Appuntamento ore 10.30 Piazza Fuga (Funicolare Centrale). Info e prenotazioni [email protected] – Gabriella Guida whatsapp 3358236123 [email protected] – Guido Liotti whatsapp 3914143578. Prenotazione obbligatoria Contributo organizzativo 6 gennaio 2024 Associazione Gentle Green Events. Quanto è bello il Moiariello. Passeggiata Green alla riscoperta di usi e tradizioni popolari Prenotazione Obbligatoria 3493497997 7 gennaio 2024 Amici del Real Bosco di Capodimonte. Quanno nascette Ninno. Un percorso di rinascita. Percorso narrato tra le tradizioni natalizie del piccolo Borgo di Capodimonte e il culto Mariano dei suoi vicoli.Attraverso le scale di Vico Santa Maria delle Grazie e il Monumentale Scalone di Antonio Nicolini, si arriverà a visitare le Grotta di Betlemme al Tondo. Appuntamento ore 10,00 Porta Piccola del Real Bosco di Capodimonte. Via Miano civ. 2/Via Lucio AmelioInfo e prenotazioni: Arch. Sara Cucciolito 3209431770 [email protected] obbligatoria Contributo organizzativo 7 gennaio 2024 Pachamama ODV. Passeggiata al Paradisiello con raccolta di agrumi. Si partirà da Via Foria angolo Via M. Tenore, proseguiremo verso l'antica via Veterinaria dove scopriremo insieme il nascosto Vico Paradisiello con sosta in un antico agrumeto. Appuntamento ore 10:30 Via Foria angolo Via Michele Tenore. Info e prenotazioni Marinella Di Martino WhatsApp/Cell 347 6355343. Prenotazione obbligatoria Contributo organizzativo ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Festa del libro medievale e antico 2023 di Saluzzo
La terza edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, la manifestazione per adulti e ragazzi dedicata alla cultura e storia medievale attraverso romanzi, saggi, fantasy, lezioni, musiche e performance, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e dalla Città di Saluzzo, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. si terrà dal 20 al 22 ottobre. Il tema di questa edizione sarà il viaggio nel Medioevo, affrontato sotto diversi aspetti, inteso come itinerario da intraprendere per spostamenti pratici o per necessità di lavoro e commerciali; come desiderio di scoperta e avventura, sfida per il superamento di confini e condizioni; fantastico, epico e cavalleresco; o spirituale e mistico in un periodo di fervente religiosità, oltre a i pellegrinaggi militari di conquista che furono le crociate in Terra Santa. Tra i protagonisti ci saranno l’antropologo Marco Aime sul pellegrinaggio medievale alla Mecca del Sultano del Mali; il critico d’arte Nicolas Ballario sulle influenze del Medioevo nell’arte contemporanea; il monaco e saggista Enzo Bianchi sulla vita dei monaci; l’autrice Nicoletta Bortolotti su Christine de Pizan (1364-1430), prima scrittrice europea e; la regina degli scacchi Marina Brunello; lo storico Federico Canaccini sul viaggio dei pellegrini per il primo Giubileo della storia; lo scrittore Fabio Genovesi su Cristoforo Colombo; lo youtuber Roberto Mercadini con uno spettacolo su Orlando Furioso; le medieviste Beatrice del Bo (sui viaggi immaginari nei cieli medievali) e Laura Ramello (sui viaggi dei cavalieri), l’insegnante di filosofia e youtuber Matteo Saudino sulla filosofia medievale e lo scrittore e critico letterario Domenico Scarpa, oltre a il medievista Amaury Chanou, il giornalista Leonardo Bizzaro; l’ingegnere Sergio Beccio con il professor Nuccio Gilli, l’autore Aldo Squillari, il compositore e giornalista Davide Riccio, lo studioso di storia Joseph Rivolin, l’insegnante e scrittore Pasquale Natale; l’insegnante e autrice Ivana Melloni; lo storico Ezio Marinoni. Non mancheranno la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con lo spettacolo dedicato a Marco Polo; il Coro Gregoriano Haec Dies di Alba con un concerto di canti gregoriani; il Marchesato Opera Festival con concerti di musica classica; il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con un’azione collettiva per i più piccoli; il Teatro Liquido – Barcelona, grazie alla collaborazione con EstOvest Festival; sbandieratori, gruppi e rievocatori storici, trampolieri, giocolieri, cantastorie, giullari, saltimbanchi, danzatori che animeranno tutta la città. Inoltre gli esercizi commerciali di Saluzzo esporranno nelle loro vetrine titoli di libri selezionati sul tema del viaggio, dalla saggistica alla narrativa, dal fantasy ai libri antichi per una bibliografia medievale che confluirà nel Fondo del libro medievale in continua espansione, nato con la prima edizione della Festa, custodito dalla Biblioteca civica di Saluzzo Lidia Beccaria Rolfi. per la fruizione libera e gratuita. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuiti, a eccezione dello spettacolo di Roberto Mercadini e dello spettacolo Marco Polo di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Read the full article
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Gli aforismi di Guillermo Busutil in Papiroflessia
Gli aforismi di Guillermo Busutil in Papiroflessia Papiroflessia di Guillermo Busutil edito da graphe.it è una lettura forse inusuale per il pubblico comune. L’autore, però, ci libera subito dall’impasse e ci spiega (anche attraverso i suoi aforismi) che questi non sono affatto riservati esclusivamente ad un pubblico di nicchia. La lettura è scoperta, “per essere un buon lettore bisogna aprirsi” ci dice con un suo aforisma Guillermo Busutil. Al caffè letterario Horafelix a Roma nel corso della presentazione del suo libro (11 ottobre), l’autore ci ha ammaliati con il potere dei suoi aforismi. Le parole sono magiche, danno voce e forma alla realtà e all’immaginazione. E il titolo non è stato scelto a caso. La papiroflessia, infatti, è l’arte di piegare la carta per ottenere forme tridimensionali ci spiega Guillermo Busutil. La stessa cosa accade con le parole. Quando sappiamo manipolarle diamo corpo ai pensieri. Immaginiamo delle forbici che tagliano la carta e danno vita a tante forme. Così fa la parola, che apre il nostro immaginario a nuovi mondi. Ed è questa l’idea alla base degli aforismi di Guillermo Busutil. Alla presentazione presso il caffè letterario Horafelix sono intervenuti il direttore dell’Istituto Cervantes, Ignacio Peyró Jiménez, l’aforista giurata del premio Torino in sintesi Silvana Baroni, Natale Fioretto, Università per stranieri Perugia, le lettrici Laura De Luca e Patricia Ynestroza, l’interprete Francesco Saina e Roberto Russo, editoredi graphe.it e traduttore del volume di Papiroflessia di Guillermo Busutil. Il dibattito è stato ricco di interventi e spunti che hanno stimolato nel pubblico riflessioni sulla natura dell’aforisma, sull’energia della parola e sul potere generativo della lettura. “La lettura ti lascia sempre essere protagonista” “Sottolineare una frase è un tentativo di abbracciarne l'eco e impedire che sfugga” “Ci sono più lettrici perché più donne osano” “I libri sono uno scenario per leggere dietro le quinte” Questi sono solo alcuni degli aforismi che riempiono le pagine di Papiroflessia e su cui ci si è ispirati per fare una serie di domande all’autore non solo sul suo testo, ma anche, in generale, sulla scrittura, la lettura e i libri. Di seguito ve ne riportiamo alcune. Domande all’autore Silvana Baroni: Perché ha scelto questo quadro per la copertina che, forse, è il più drammatico tra quelli realizzati da Jane Lewis? Il contenuto del suo libro è vivo, allegro, spensierato. L’immagine ci dà quasi la sensazione di una ghigliottina che separa la mente, che genera aforismi ,da tutto il resto del corpo. La copertina a me piace molto perché più che drammatica la definirei poetica , perché credo che offra proprio una lettura grafica, estetica, della leggerezza dell’aforisma che deve essere sì profondo ma non pesante, altrimenti risulterebbe al pari di una filosofia estremamente condensata. L’immagine scelta invece riflette questa leggerezza che si trova nel verso poetico ma anche nei piccoli poemi chiusi che ho voluto realizzare con alcuni degli aforismi che raccontano delle piccole storie molto concentrate. Credo che questa immagine rifletta la tridimensionalità che è nello spirito di questo libro. Silvana Baroni: Mi richiamo a un suo aforisma per farle la domanda? “Dimmi la verità, per chi leggi?” Questa è proprio la domanda centrale. Per chi si legge? Si legge per se stessi, si legge per una tradizione familiare di cui si è eredi, si legge per la persona che si vuole essere e ancora non si è o si legge per la persona anziana che si è diventati per vedere se si è realizzato il percorso che si era pensato? si legge come scrittori? come traduttori? Questo per me è un punto centrale. Natale Fioretto: Che ruolo ha l’aforisma? Ha collegamenti con la poesia? In uno dei miei aforismi che si trova all’inizio del libro dico che “nei libri bisogna entrarci con libertà”. Questa è la stessa libertà che ho scelto io per entrare in questo genere, per creare dei pensieri che fossero dei corridoi, per ripensare l’aforisma in chiave classica, filosofica, come piccolo racconto, come aforismi di bambini. Ce n’è uno che mi piace molto e che dice “la notte mi piace ascoltare i miei libri che camminano scalzi per i corridoi” e mi ricorda le letture che facevo da bambino, sognando. Da piccolo chiedevo a mia madre perché alcune parole avessero un peso mentre altre sfuggissero più facilmente fra le dita come acqua, vento, sabbia ed è proprio questa sensazione che ho cercato di riprodurre con i miei aforismi. Nel corso del dibattito inoltre, si è affrontato il tema della complessità della traduzione. Roberto Russo, editore di graphe.it e traduttore degli aforismi Busutil ha raccontato al pubblico in sala le ragioni di alcune scelte editoriali particolari, la tipologia un po’ più complessa di certi aforismi che si trovano nel libro e l’esigenza di cambiare il riferimento di Busutil ad autori spagnoli poco noti al pubblico italiano. Tra le varie scelte editoriali di Roberto Russo c’è l’inserimento delle postille a fine testo di Antonio Castronuovo e Massimo Gatta proprio per non condizionare il lettore, come bene sottolinea un aforisma di Busutil: “nei libri bisogna entrare con la massima libertà possibile”. Papiroflessia di Guillermo Busutil edito da graphe.it è un’occasione per aggiungere alla nostra biblioteca o sul comodino (“i libri da comodino sono un faro”) un genere nuovo e scoprire quanto la potenza della parola ci faccia volare con l’immaginazione, ci apra a nuove prospettive e ci avvicini al pensiero poetico. Read the full article
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Fabiola Gianfrancesco vincitrice del Premio letterario “Lo spirito del Natale” promosso dall’Associazione Amici del Menestrello
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