#Michele Scarponi
Explore tagged Tumblr posts
Text
Divieto di velocipedi nel centro di Alessandria: un passo indietro nella mobilità sostenibile?Sottotitolo. La FIAB Alessandria contro l’ordinanza comunale: sicurezza stradale o ritorno all’uso esclusivo dell’auto?
L’Amministrazione Comunale di Alessandria ha annunciato l’intenzione di proibire la circolazione di monopattini e biciclette in alcune vie del centro cittadino in determinati momenti della giornata.
Un provvedimento controverso.L’Amministrazione Comunale di Alessandria ha annunciato l’intenzione di proibire la circolazione di monopattini e biciclette in alcune vie del centro cittadino in determinati momenti della giornata. La decisione, giustificata come misura per garantire la sicurezza stradale dopo un grave incidente avvenuto l’8 ottobre, ha suscitato polemiche, soprattutto da parte della…
#Alessandria notizie#Alessandria today#Alessandria viabilità#associazioni mobilità#biciclette e monopattini#biciclette nel centro città#Centro storico Alessandria#divieti in centro#divieto velocipedi#FIAB Alessandria#FIAB contro ordinanza#FIAB Gliamicidellebici#FIAB mobilità Alessandria.#Google News#incidenti monopattino#Incidenti stradali#inquinamento Alessandria#inquinamento urbano#italianewsmedia.com#Marco Scarponi#Michele Scarponi#migliorare viabilità#mobilità alternativa#mobilità ecologica#mobilità green#Mobilità sostenibile#mobilità urbana sostenibile#monopattini Alessandria#ordinanza Alessandria#ordinanze anacronistiche
0 notes
Text
Dal convegno 'Come comunicare la mobilità': sulla stampa troppe 'auto animate' e 'ciclisti che si scontrano' [Bike Pride, Fiab Torino, Fondazione Michele Scarponi]
Dal convegno ‘Come comunicare la mobilità’: sulla stampa troppe ‘auto animate’ e ‘ciclisti che si scontrano’ [Bike Pride, Fiab Torino, Fondazione Michele Scarponi]
Marco Scarponi, Maria Cristina Caimotto, Elisa Gallo e Matteo Jarre al convegno Come comunicare la mobilità. Foto da Ciclismo.it I giornalisti spesso raccontano la mobilità in modo distorto, minimizzando il ruolo e le responsabilità degli automobilisti ed enfatizzando gli eventuali comportamenti scorretti o la presunta pericolosità degli altri utenti della strada: pedoni, ciclisti, utilizzatori…
View On WordPress
0 notes
Photo
Tour de France 2014
Ag2r La Mondiale: Romain Bardet, Christophe Riblon, Jean-Christophe Péraud, Samuel Dumoulin, Biel Kadri...
Belkin: Laurens Ten Dam, Steven Kruijswijk, Sep Vanmarcke, Bauke Mollema, Lars Boom, Bram Tankink...
Lotto - Belisol: Andre Greipel, Adam Hansen, Marcel Sieberg...
Sky: Chris Froome, Vasil Kiriyenka, Mikel Nieve, Richie Porte, Bernhard Eisel, Xabier Zandio...
Cannondale: Peter Sagan, Alessandro De Marchi, Elia Viviani, Maciej Bodnar, Marco Marcato, Kritjan Koren...
BMC: Greg Van Avermaet, Daniel Oss, Marcus Burghardt, Tejay Van Garderen...
Fdj: Thibaut Pinot, Arnaud Démare, Arthur Vichot...
Astana: Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Maxim Iglinskiy, Michele Scarponi...
Orica - GreenEdge: Simon Yates, Simon Gerrans, Simon Clarke, Michael Matthews, Michael Albasini, Matthew Hayman, Svein Tuft, Luke Durbrige, Jens Keukeleire.
Giant: Marcel Kittel, John Degenkolb, Tom Dumoulin, Dries Devenyns...
Team selfies!
446 notes
·
View notes
Text
Napoli Bike Festival, "Non prendeteci in giro"
Giunge alla sua XIII edizione il Napoli Bike Festival appuntamento di rilevanza nazionale dedicato alla promozione della cultura della bicicletta, con un format che si rinnova per assecondare i diversi modi di vivere e praticare la bici. Torna il Napoli Bike Festival: “Non Prendeteci in Giro”, ovvero è necessario pedalare in sicurezza. La provocazione nasce dal fatto che per la terza volta, in tre anni, torna il Giro d’Italia a Napoli, competizione ciclistica a tappe tra le più importanti al mondo, che sarà visto da 700 milioni di persone ma ancora le strade sono poco sicure per ciclisti e pedoni. Sarà una grandissima occasione di marketing territoriale e promozione del territorio, un investimento in termini di visibilità importante, che purtroppo non vedrà la valorizzazione in chiave cicloturistica e per il ciclismo urbano della nostra città. Napoli Bike Festival, il programma Dal 2022 ad oggi in città nessun incremento di km di ciclabili, né nuove ztl, zone30 o aree pedonali. Nessuna politica di moderazione del traffico, né di incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico messa in atto dal Comune di Napoli. Ed allora non prendeteci in giro! I due giorni si apriranno con il Ciclo Varietà, show condotto da Paolo Franceschini il Comicista; a seguire musica, performance, spettacoli live, proiezioni video, dj set, mostre, reading. Tra le mostre United Colors of Gaza, della IOD Edizioni e la premiazione del concorso letterario il Bicicletterario con la sezione dedicata ad opere ispirate a Napoli. La mattina dell’11 Maggio ad aprire il Festival ci sarà la ormai consolidata pedalata collettiva del Bike Pride di Napoli con appuntamento in Galleria Principe di Napoli presso la Bicycle House. La pedalata sarà una sfilata per le vie della nostra città adatta a tutti (percorso pianeggiante circa 7 km), con tante soste e musica. Arrivati alla Rotonda Diaz, flash mob ispirato alla parola d’ordine “la strada è di tutte/i” in sinergia con la Fondazione Michele Scarponi. Il giro Il Festival proseguirà il 19 maggio con l’evento la Vulcanica ciclostorica di Napoli, tappa del Giro delle Regione e con la novità della Vesuvio Gravel del 1 Giugno. Ultimo appuntamento il 27 ottobre con la Napoli Obliqua per appassionati di mountain bike. Il festival è promosso dall’Associazione Napoli Pedala, rientra tra le manifestazioni di carattere sportivo sostenuta dall’ARUS Regione Campania, gode del sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, INAIL Campania e del patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, fa parte della Primavera della mobilità Dolce di AMODO. Foto di copertina: www.napolibikefestival.it Read the full article
0 notes
Text
Specialized Roubaix SL8, plus performant et plus confortable !
Il y a 20 ans sortait le premier Roubaix ! Aujourd’hui Specialized annonce le Roubaix SL8 ! Un concentré de l’expérience acquise et du savoir faire de la maison au S légendaire. Seul vélo carbone de la marque en 2003/2004, le premier Specialized Roubaix était utilisé à toutes les sauces, montagne avec Michele Scarponi ou Paris-Roubaix avec les autres coureurs de l’équipe Acqua Sapone. Il s’est…
View On WordPress
0 notes
Text
Pesaro: gli ensemble di percussioni e archi nei prossimi appuntamenti di Musica a Corte
Pesaro: gli ensemble di percussioni e archi nei prossimi appuntamenti di Musica a Corte. Prosegue Musica a Corte, la terza edizione della rassegna estiva organizzata dall’Ente Concerti di Pesaro con protagonisti i migliori studenti del Conservatorio Rossini, ospitati nel cortile di Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici cittadini. Giovedì 20 luglio 2023 (ore 18) ad esibirsi sarà la volta del Quintetto di percussioni composto dagli studenti della Scuola di Strumenti a percussione Adriano Bonelli, Lorenzo Borione, Michele Curreli, Carlo Renzi e Giosuè Scarponi. I giovani musicisti proporranno un affascinante viaggio tra le possibilità timbriche ed espressive della variegata famiglia degli strumenti a percussione con brani di Steve Reich, David Friedman, Nebojsa Zivkovic, Alice Gomez, David Skidmore e Giovanni Sollima. Giovedì 27 luglio protagonista nel cortile dei Musei Civici sarà il Quartetto d'archi composto da Giacomo Valentini, Ada Ricioppo (violini), Martina Giulianelli (viola) e Leonardo Muccioli (violoncello). In programma un viaggio nel repertorio cameristico che spazierà dal classicismo al contemporaneo con brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Giacomo Puccini e Giovanni Sollima. I successivi appuntamenti in programma vedranno sul palco il pianista Alessio Lowenthal (Sabato 5 agosto), i clarinettisti del Quartetto COROS (Giovedì 10 agosto), il recital pianistico di Thomas Baroni (Venerdì 18 agosto) e il recupero del concerto del Rossini Soul Project (Mercoledì 30 agosto). Biglietti posto unico: € 5,00. Vendita online su http://www.vivaticket.com/ e rivendite del circuito. Biglietteria Cortile Palazzo Mosca il giorno dello spettacolo dalle ore 17 (334 3193717). Informazioni Ente Concerti Pesaro (0721 32482 - [email protected]).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Wonderful tribute to Michele Scarponi in his home town.#Giro 🦜RIP.
9 notes
·
View notes
Text
Quando abitavo a Bergamo e andavo all’università (a Dalmine) a bici, la mia speranza era che, nel caso in cui una macchina/camion mi investisse, lo facesse sulla strada davanti all’ospedale. Allora forse, se non fosse già morta, avrei una chance di sopravvivere. Questo pensiero tutti lo trovavano strano e morboso. Tutti tranne mia famiglia perché siamo tutti ciclisti (MTB). Era il 2017, e mentre ero in Italia, Michele Scarponi è stato ucciso sulla sua bici, allenandosi per il Giro.
Siamo nel 2022, e niente ha cambiato.
#tw: death#cycling#michele scarponi#davide rebellin#jacopo guarnieri#i still have nightmare of the ride where a car almost drove into my dad (he avoided it by braking while on a climb)#and the passenger of the car insulted me because I screamed ‘PAPA’ out of fear of witnessing the murder of my dad helplessly
1 note
·
View note
Photo
The Remembering on
Michele Scarponi (25 September 1979 – 22 April 2017)
* The winner on the Grand Tour “Giro d'Italia” 2011.
13 notes
·
View notes
Photo
Addio Michele 😢
369 notes
·
View notes
Photo
In the memory of Michele. Astana pays tribute to Scarponi as the #Giro100 meets the Mortirolo, the "Scarponi climb"
via Laura Meseguer
38 notes
·
View notes
Photo
Frankje the Macaw waiting for Michele Scarponi from cauz.’s Twitter stream.
104 notes
·
View notes
Photo
Our heart goes out to his family, team and his friends.
52 notes
·
View notes
Photo
Astana riders started at the front of the peloton as riders and fans alike held a moment of remembrance for [Michele] Scarponi.
#Michele Scarponi#bike fatalities#Astana#pro cycling#bike race#bike#bicycle#cycling#CyclingTips#Liege-Bastogne-Liege#bikes#photos
4 notes
·
View notes
Text
Lecce, il Comune ha deciso di sottoscrivere il “Manifesto per Città 30 e strade sicure e vitali”
Lecce, il Comune ha deciso di sottoscrivere il “Manifesto per Città 30 e strade sicure e vitali”. Il “Manifesto per Città30 e strade sicure e vitali – Insieme verso la vision zero contro la violenza stradale”, sarà sottoscritto anche dal Comune di Lecce. La giunta comunale ha deliberato giovedì 9 febbraio l’adesione della città all’iniziativa promossa da Fondazione Luigi Guccione e già sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ANCI, Vivinstrada, Legambiente, ACI – Automobile Club d'Italia, Streets for Life #Love30 – Inviato speciale del Segretario Generale UN sicurezza stradale, ASVIS – Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile, Kyoto Club, FIAB - Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, AMODO – Alleanza Mobilità Dolce, Confindustria – ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, Il Muro della Memoria, Marco Pietrobono ONLUS, Fondazione Michele Scarponi. Il manifesto segnala per l’Italia, sulla scorta delle disposizioni in essere in altri Stati dell’Unione Europea, la necessità di “assumere anche a livello nazionale, a supporto delle scelte degli Enti locali, la politica delle ‘Città 30’, ossia della generalizzazione del limite massimo dei 30 km/h in ambito urbano almeno sulla rete viaria secondaria”. Una necessità che scaturisce da due dati: la stragrande parte degli scontri e investimenti stradali (il 73,3% per Istat, 2020) avviene sulle strade urbane, dove convivono nello spazio pubblico veicoli a motore, ciclisti, pedoni, bambini, anziani, disabili; la violazione dei limiti massimi di velocità è in assoluto una delle prime tre cause dell’incidentalità stradale in Italia (Istat, 2020). Il manifesto propone anche altre misure come mantenere il limite dei 50 km/h sulle strade urbane di scorrimento (tipo D) e promuovere invece quello dei 30 km/h sulle strade di quartiere e locali (tipo E e F), ferma restando l’autonomia dei Comuni nella classificazione delle strade; destinare ai Comuni, nell’ambito delle risorse del PNSS 2030, fondi adeguati e vincolati per la realizzazione di interventi di gestione e controllo della velocità, adottando dal punto di vista progettuale ed esecutivo, tecniche consolidate come il traffic calming, l’implementazione di “zone 30” e “isole ambientali” per ridisegnare le città e progettare ambienti urbani e spazi pubblici sicuri, di qualità e con elevati standard di accessibilità e fruibilità, da parte di tutti gli utenti. “Nella nostra città nel 2022 la Polizia Locale di Lecce ha rilevato, complessivamente 746 sinistri stradali che hanno causato 375 feriti, di cui 4 morti e 11 in prognosi riservata – dichiara il vicesindaco e assessore alla Polizia Locale Sergio Signore – molti di questi incidenti si sarebbero potuti evitare se le auto avessero percorso le strade a velocità più limitata. Per questo è necessario intraprendere anche a Lecce il percorso verso una città 30, che garantisca sulle strade secondarie un limite più basso ed è necessario continuare a investire, come l’amministrazione sta facendo, su marciapiedi più ampi, protezioni per i pedoni, piste ciclabili in sede protetta, sulla promozione del trasporto pubblico, per fare in modo che i cittadini possano muoversi con sempre maggiore sicurezza”. “La città 30 è un obiettivo che dobbiamo raggiungere dotando le nostre città di adeguate infrastrutture a servizio della sicurezza stradale, finalizzate alla riduzione della velocità delle auto, alla protezione degli utenti deboli della strada, alla promozione della mobilità sostenibile e dei mezzi di trasporto alternativi all’auto – dichiara l’assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis – la città 30 è quella nella quale si riduce l’incidentalità, si mette al primo posto la sicurezza, si salvano vite umane, non a caso il Manifesto è sottoscritto da associazioni che nascono da esperienze tragiche e si battono per fermare la strage stradale”. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Non so bene che cosa scrivere in una situazione del genere, non so nemmeno se dovrei farlo. Forse in un momento del genere sarebbe solamente cosa buona e giusta stare rispettosamente in silenzio e piangere la tragica scomparsa di uno dei volti principali del ciclismo italiano degli ultimi anni. Però se mi fermo un attimo e mi metto a pensare a quello che Michele Scarponi ha rappresentato nella mia per ora non lunga vita da appassionato di ciclismo, un'infinità di ricordi, emozioni e altre mille cose escono all'aperto a rendere onore all'Aquila di Filottrano, e quindi credo sia una buona cosa scrivere riguardo a quello che è successo stamattina. Io non riesco ancora a crederci. Sembra tutto così dannatamente assurdo. Da quando seguo il ciclismo con serietà Michele Scarponi c'è sempre stato. Sempre nominato in corsa, a volte da capitano, altre da gregario di prima categoria, sempre intervistato dopo, perché quello che diceva non era mai scontato, era sincero, sempre autoironico ma comunque autorevole nelle sue affermazioni. Era una di quelle persone che incontri alla partenza e ti riserva sempre un sorriso, un selfie, un autografo. Michele era uno che metteva tutto se stesso in ogni sua pedalata, ogni sua affermazione e ogni suo autografo, e per questo mi ha sempre dato l'impressione che lo conoscessi veramente, come se fossimo vicini di casa, e non distanziati da tutto ciò che passa fra una telecamera e uno schermo televisivo. Michele sembrava una persona invincibile, non dal punto di vista ciclistico, ma dal punto di vista umano, sembrava una persona che non poteva andarsene via, non in questa maniera. Nemmeno una settimana fa aveva vinto la prima tappa del Tour of The Alps, che era terminato proprio venerdì e dal quale era appena tornato, e avrebbe affrontato il prossimo, e centesimo, Giro d'Italia da leader dell'Astana, visto l'infortunio di Fabio Aru, è proprio per il Giro si stava allenando quando un furgone oggi lo ha preso nei dintorni di casa sua, nell'entroterra marchigiano. Riguardare con il senno di poi la foto messa da Scarponi ieri sera con i suoi due piccoli gemelli è una scena veramente straziante. È questo che intendo quando parlo di invincibilità. Non sembra che niente possa turbare questa scena, perlomeno niente di brutto, sicuramente non questo. Il ciclista è una specie rara, è una persona destinata alla sofferenza e che da essa riesce anzi a trovare piacere. Come aveva detto lo stesso Scarponi qualche tempo fa: "puoi dire di giocare a calcio, giocare a basket, giocare a tennis, ma non puoi dire di giocare al ciclismo". E nonostante tutte le grandi immagini che Michele Scarponi ci ha lasciato in questi anni come ciclista, dal disperato inseguimento a Contador nel Giro 2011 (poi finito nelle sue mani grazie alla squalifica del Pistolero), all'eccezionale lavoro i gregario svolto per Vincenzo Nibali in quel pazzesco Tour de France vinto dal siciliano, preferisco ricordarlo con questa frase, semplice, ironica ma tremendamente vera, come lui. In fin dei conti, l'unica cosa che possiamo pensare per tirarci un po' su, come ha scritto Manuel Quinziato, è che sono più le volte che ci ha fatto ridere che quelle che ci ha fatto piangere. Ciao Scarpa.
4 notes
·
View notes