#Mauro Botta
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Inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica: un traguardo per la ricerca medica. Un progetto innovativo nato dalla sinergia tra DAIRI e DISIT
All’interno della IV Settimana della Ricerca dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) è stato inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica, un’iniziativa di eccellenza che rappresenta un significativo progresso nel campo della ricerca biomedica
All’interno della IV Settimana della Ricerca dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) è stato inaugurato il Laboratorio Integrato di Metabolomica, un’iniziativa di eccellenza che rappresenta un significativo progresso nel campo della ricerca biomedica e clinica. Un laboratorio all’avanguardia per diagnosi e terapie personalizzateIl nuovo laboratorio, frutto della collaborazione tra i…
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#BrunoVespa: "Ti pare normale che a un ministro, in questo caso Eugenia Roccella, venga impedito di parlare? È una buona pratica? Il direttore del Salone del Libro di Torino avrebbe potuto fare qualcosa in più. Io avrei gestito la situazione. Lui ha accettato che l’ospite venisse offeso".
#cartabiancaSilvia Sardone: "Le soluzioni della sinistra per il mercato del lavoro (salario minimo e reddito di cittadinanza) sono inutili e costosissime. Ma la Boldrini non lo capisce. Noi puntiamo al taglio del cuneo fiscale e ad aiutare chi non può lavorare. La #Schlein con i mega contratti all'armocromista non hanno nessuna credibilità".Effetto Schlein: Raitre in 3 minuti ha perso 650mila spettatori.
Chiamatelo Effetto Schlein: quando Elly va in tv, i telespettatori mettono mano al telecomando. Per cambiare canale. Gli ascolti della trasmissione dove la segretaria del Pd è ospite, crollano infatti improvvisamente appena si palesa la leader dem. Non lo dice qualche perfido opinionista di destra o un nemico interno, seguace di Bonaccini, ma l’implacabile diagramma degli ascolti Auditel.
Il quotidiano Libero ha analizzato i dati Auditel di martedì sera in relazione agli ospiti dei vari talk show: “Schlein a Cartabianca ha fatto il 5,2% di share, mentre su La7, a diMartedì, Pier Luigi Bersani ha fatto il 9%”, si legge nell’articolo.
Tuttavia, non c’è solo la concorrenza dei talk show. Persino all’interno della stessa trasmissione di Rai3 molti telespettatori hanno cambiato canale proprio quando è arrivata la segretaria del Pd. Il programma condotto da Bianca Berlinguer è iniziato come d’abitudine con il solito spazio riservato allo scrittore Mauro Corona con i relativi botta e risposta che ne scaturiscono tra lui e la Berlinguer.Riccardo Molinari: Non accettiamo lezioni da chi, come PD e 5S, ha speso 120 miliardi di euro degli italiani per permettere ai ricchi di rifarsi le seconde case case al mare e in montagna.#FrancescoBorgonovo: "In Italia i musulmani vanno bene finché incarnano la figurina del migrante. Quando però cominciano a dire cosa pensano sui diritti civili, sulla previdenza sociale, sulla fede, allora non vanno più bene. La destra ha l’occasione di far uscire allo scoperto le persone che non devono stare negli scantinati".
#cartabianca#FrancescoBorgonovo: "In Italia i musulmani vanno bene finché incarnano la figurina del migrante. Quando però cominciano a dire cosa pensano sui diritti civili, sulla previdenza sociale, sulla fede, allora non vanno più bene. La destra ha l’occasione di far uscire allo scoperto le persone che non devono stare negli scantinati".
#cartabianca
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okay, gotta ask for one more and i will be asking EVERYONE 😁 - since there are still a few days left before the first OSWS fic content is likely to drop and i need reading material:
✏️ i should specify that this is open to any fandom and multiple answers are welcome!
How did I not see that one??? I'll have to go send another ask right after I finish this. 😅 Brace yourself, it's gonna get longer.
First of all, my favourites from skiing fandom:
Olympia at its best by ticiie. The RL olympic games were good but if they had been like in this story...
Next up it's Blind Trust from you, because...well....😁.
A special place in my heart holds Von Wut und Heilung bc Justin/Mauro is such a charming couple, and the story just perfect.
From Formula 1 my favourite story is You're not winning (till you're winning me) with Dani Ric/Valtteri Bottas. Not bc of the pairing, I'm not that particular about ships in F1 anyway, but bc of the writing and the story. Another one I like is Grid-Dad's anonymous (ignore the typo in the title) where every fanon-characteristics of the younger drivers gets ramped up to 11 until they're bumbling idiots. I love that kind of humour.
From Hockey my favourite fic is King Me with Alex Ovechkin/Nicklas Bäckström from Washington Capitals. I still like the story but my love of the pairing turned sour bc of Ovechkin and his stance re Ukraine...
But my all-time favourite fic is not RPF. I don't even remember how I found it but I read it several times a year and I howl with laughter every time. It's Jeeves and the Inferior Valet, or, Thomas and the Kindest Man in England and as you can maybe see from the title it's a crossover between Downton Abbey and Jeeves & Wooster. The parts where Bertie tells the story sound so much like the novels that I suspect the author is the reincarnation of P.G. Wodehouse, and the contrast to Thomas' snark is just perfect.
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Prendere le cose con filosofia
Gli aggiornamenti che porto quest’oggi sono veri. Venerdì non ho visto Mauro, e questo mi ha portato a diventare nevrotica nei confronti della situazione generale. Avevo il bisogno fisico e mentale di avere questo incontro e questa fatidica conversazione per muovermi dal punto di stallo che era diventata la mia vita. Quest’ultima settimana ho bevuto meno acqua e più alcol, mi sono allenata in orari strani anzichè rispettare gli orari che mi ero prestabilita, non ho guidato quanto avrei voluto... insomma è saltato un po’ tutto, ovviamente a causa del pensiero fisso che non riuscivo a togliermi: parlare con Mauro.
Non ci siamo visti venerdì, ma ci siamo visti sabato, cioè ieri. Dopo averlo contattato per la terza volta in una settimana, calpestando il mio orgoglio e buttandolo dalla finestra, ci siamo incontrati per una birra al tramonto. Abbiamo chiacchierato tanto perché avevamo bisogno di aggiornarci, come fanno due vecchi amici. E anche perché avevo bisogno di raccogliere tutto il coraggio che avevo in corpo per introdurre il discorso. Ci ho provato un paio di volte, fallendo e tornando a parlare di cose poco serie. Poi però ho realizzato che era “ora o mai più.” Gli ho detto tutto ciò che mi passava per la testa in quel momento, senza filtrarlo o organizzarlo in discorsi poetici o quantomeno sensati. Non sono riuscita a dirgli tutto ciò che ho pensato negli ultimi mesi, tutti i film che mi sono fatta o le frasi ad effetto con cui volevo colpirlo. Gli ho detto che la quarantena mi aveva portato a pensare a lui, a quello che c’era stato, e a come mi ero comportata. Mi aveva provocato un change of heart, grazie al quale vedevo la situazione con occhi diversi. Gli ho confessato che ho realizzato di aver sbagliato e che ora vivrei le cose in maniera molto diversa. Gli ho anche detto che l’estate scorsa lui mi ha fatto tanto bene. Poi ho smesso di mettermi in ridicolo e ho chiesto una sua opinione.
Anche lui in quarantena aveva avuto tanto a cui pensare. Mi ha avvisato che sarebbe stata una storia lunga, quindi ci siamo messi comodi su una panchina in riva al mare e l’ho lasciato parlare. Per tipo quaranta minuti. Non scriverò tutto ciò che mi ha detto perché, nonostante non stia usando il suo vero nome, mi sentirei di star tradendo la sua fiducia. Mi ha raccontato che dopo l’estate che avevamo condiviso, erano successe parecchie cose. Quest’inverno lui è stato con un’altra ragazza, storia finita a gennaio perchè il Natale precedente ha rivisto la sua ex ad un anno e mezzo dalla loro rottura. Loro non si erano mai più visti nè parlati da allora, quindi è stata una botta non irrilevante. Quel Natale si sono parlati, si sono confrontati e, in preda all’alcol, si sono anche baciati. E questo è stato ciò che lo ha fatto pen(s)are per tutta la quarantena. Abbiamo entrambi avuto la mente piena, insomma. Lui ha realizzato che nonostante avesse superato la rottura e i sentimenti che provava, è tutto immediatamente riaffiorato a causa delle circostanze. Per concludere, lui sta aspettando di incontrare suddetta ex e avere un confronto, un dialogo, un chiarimento sulla questione: ci può essere di nuovo qualcosa o è tempo di chiudere questo capitolo — questo libro — aperto ormai da troppo tempo?
Per concludere, ho avuto l’ennesima prova che io e Mauro siamo inquietantemente simili. Non è una novità; parte del motivo per cui mi piace così tanto è che mi sembra di guardare in uno specchio quando sono con lui. Anche lui aveva e ha bisogno di confrontarsi con un’altra persona per smuoversi da una situazione di stallo. Fondamentalmente, dopo il suo lungo discorso, mi ha detto che siamo in ritardo di un anno — pugnalata al petto — e che ora come ora non riuscirebbe a “vivere” nessuno come si deve, perché la sua mente e il suo cuore sono altrove. In tutta risposta, dopo averlo lasciato parlare ancora un po’ con qualche domanda, gli ho mostrato empatia. Ho detto che nella mia vita queste sono quelle che mi piace chiamare questioni irrisolte. Ho una vera e propria fissa per queste situazioni, perché non riesco a vivere bene fino a quando non le ho, appunto, risolte. Ne ho vissute tante in passato, con ragazzi, amiche, conoscenti. Ho sempre avuto il bisogno di confrontarmi con l’altra parte interessata e chiarire tutto ciò che c’era da chiarire. Per questo ho detto a Mauro che lo capivo benissimo, ed è la verità. Mentre mi parlava, dalla mia mente iniziava a defluire il pensiero che io e lui fossimo destinati a stare insieme, e ad introdursi l’ipotesi che magari lui aveva già la persona a cui era destinato, solo che non ero io. Questo pensiero non è entrato nella mia mente come qualcosa di negativo o doloroso, ma semplicemente come qualcosa di possibile.
Gli ha fatto strano raccontarmi di questa storia, un po’ perché la sanno in pochissimi, un po’ per via dei trascorsi tra noi. L’ho rassicurato, dicendogli che ero felicissima di aver avuto questa conversazione e che lui fosse stato così aperto con me. Gli ho detto che mi piace, non posso negarlo, ma che questa era la conversazione che dovevo avere perché altrimenti me ne sarei pentita per sempre. Gli ho anche fatto presente che se mai avesse bisogno di parlare con qualcuno, io ci sarei sempre stata. Non ricordo cos’altro è stato detto, e ciò che ricordo non voglio scriverlo, voglio tenermi qualche segreto solo nel mio cervello. Ci siamo alzati e ci siamo incamminati verso le rispettive case.
E’ difficile spiegare come mi sento. In una sola parola, direi che mi sento dolceamara. Non voglio fare la gradassa, ammetto che mi dispiace che non sia andata come speravo. Per questo mi sento il cuore un po’ pesante, e lo stomaco un po’ chiuso. D’altra parte però, ho finalmente avuto il confronto che aspettavo da mesi, ho fatto sapere alla persona interessata ciò che ritenevo lei dovesse sapere, e ho ottenuto la versione dei fatti esterna a quella nella mia testa. Non sento più il bisogno impellente di controllare se lui mi abbia guardato le storie su Instagram, o se ne abbia pubblicate di sue. Non sento più di doverlo cercare con lo sguardo in ogni luogo in cui mi trovi. Non sento più il macigno di parole non dette, confessioni non fatte e sentimenti non espressi sulle spalle. Ora sono libera. Posso tornare ad essere la me che mi piace, quella che si concentra su se stessa e che fa di tutto per migliorarsi ogni giorno. Quella me il cui scopo principale è essere felice. Quella la cui estate può finalmente svilupparsi intorno a ciò che voglio fare, alle persone con cui voglio stare e ai posti in cui voglio andare, e non intorno ad una possibile storia con un ragazzo. Non sono mai stata il tipo di ragazza che cerca il fidanzato, o che si sente scoraggiata se non trova nessuno con cui avere una storia. Sono cose irrilevanti per me, so di avere successo con l’altro sesso ma so anche di avere standard e aspettative estremamente alti per colui che un giorno vorrò come fidanzato.
Non aspetterò Mauro. Se tutto va bene, lui dovrebbe avere questo fatidico confronto quest’estate, e in entrambi i casi (che finisca bene o male) lui sarà contento. Come lo sono stata io con il nostro incontro. Ma non sarò nei dintorni ad attendere qualcosa che potrebbe non arrivare mai. Se il loro confronto dovesse andare a buon fine, torneranno insieme; se dovesse terminarsi brutalmente, lui non avrebbe testa, cuore e voglia di dedicarsi a qualcun altro, per un bel po’ di tempo. E io ho tanti di quei programmi, di quei piani, idee e desideri che non posso permettermi di aspettare qualcuno. Tuttavia, come una volta Rachel ha detto a Ross, “with you it’s never off the table.” Ed è così. Con Mauro non sarà mai una storia completamente chiusa, o almeno questo è ciò che penso al momento. Certo, ora nella mia testa scorrono i titoli di coda di tutti i film che mi sono fatta durante questi mesi, ed è questo l’importante. Finalmente ho tempo per mettere su il film della mia estate e chissà, magari mi divertirò anche di più di ciò che ho immaginato.
#tumblr italia#pensieri#riflessioni#scrivere#scrittura#relazioni#amore#delusione#delusioni#estate#post lungo#personale#personal#friends#rachel and ross#ross#rachel#triste#felice#bittersweet
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DIRETTA FORMULA 1/ Gara live: Bottas ha vinto Gp Australia! Deludono Vettel e Ferrari
DIRETTA FORMULA 1/ Gara live: Bottas ha vinto Gp Australia! Deludono Vettel e Ferrari
Diretta Formula 1 gara Gp Australia 2019 Melbourne live: vincitore e podio, cronaca e ordine d'arrivo del primo Gran Premio della nuova stagione (oggi 17 marzo). 17.03.2019, agg. alle 07:47 – Mauro Mantegazza. austin_hamilton_vettel_2017_lapresse. by Livio Acerbo #greengroundit #thisisnews
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"Stai zitta, gallina": insulti in diretta tv tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer - VIDEO
Cartabianca, lite tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer: “Conduci da sola, gallina”, “Non si permetta” - #VIDEO
Cartabianca, lite tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer: “Conduci da sola, gallina”, “Non si permetta” https://video.tpi.it/video/vcOql0wk/cartabianca-nuova-lite-tra-mauro-corona-e-bianca-berlinguer/ Cartabianca, lite tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer: “Conduci da sola, gallina”, “Non si permetta” | VIDEO Nuova lite a Cartabianca tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer. L’ennesimo botta e…
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Pistoia, i vincitori del Bolognini Film Festival
Pistoia, i vincitori del Bolognini Film Festival. Si è conclusa ieri lunedì 24 ottobre, con la conferenza di Roberto Cadonici, Presidente del Centro intitolato al regista pistoiese, dal titolo Bolognini. Da Carosello all’opera lirica all'università "Vasco Gaiffi" di Pistoia, la X edizione del Mauro Bolognini Film Festival. Il festival è stato dedicato a Ludovica Bargellini, attrice e costumista pistoiese, scomparsa tragicamente qualche mese fa. In sua memoria è stato proiettato il film L'amore Allegro di Francesco Bonelli e a lei è stata dedicata la mostra fotografica Ali di Farfalla di Fabrizio Zollo. Le prime due mattinate di festival, 21 e 22 ottobre, sono state dedicate ai giovanissimi, con la proiezione dei cortometraggi finalisti degli alunni delle scuole elementari, medie e superiori - Premio CORTOSCUOLA - i cui lavori sono stati giudicati da una giuria formata da altri studenti. La giornata di sabato 22 è proseguita nel pomeriggio, con due degli eventi di spicco di questa edizione, la proiezione di due documentari inediti: Bolognini: una vita nel cinema, per il cinema di Alessio Arcaleni, con la collaborazione di Valentina Vannelli, Massimo Chiossi e Massimiliano Schiavoni, e Davanti alla quinte – conversazione con Gianfranco M. Lelj di Roberto Cadonici. Domenica 23, invece, è stata dedicata ai cortometraggi della selezione ufficiale, con la proiezione dei lavori finalisti e la premiazione delle varie categorie, con l'aggiunta di un ulteriore premio che avvia la collaborazione con il gruppo toscano Mujeres nel cinema, il cui premio quest'anno è intitolato a Ludovica Bargellini. L’appuntamento con l'undicesima edizione è previsto per l'autunno 2024. VINCITORI - Vincitore MBFF 2022: L’ultimo spegne la luce di Tommaso Santambrogio Di ritorno da una cena tra amici, una giovane coppia si trova all’improvviso chiusa fuori casa. Mentre il cane abbaia e stanchezza e frustrazione aumentano, la situazione fa emergere rapidamente i problemi della loro relazione. - Premio Mujeres nel cinema Toscana intitolato a Ludovica Bargellini: Revenge Room di Diego Botta Decine di messaggi affliggono una ragazza, che si condanna alla clausura nella propria camera. Il suo ex fidanzato si risveglia in compagnia di un estraneo e vive un incubo parallelo. - Premio “Panalight” del Pubblico: Gioia di Eduardo Castaldo Napoli. Un uomo solitario, a cui è stato diagnosticato un orecchio sordo, è vicino al porto e medita di suicidarsi, quando l’incontro casuale con una misteriosa bambina cambia completamente i suoi progetti e la vita. - Premio Manolo Bolognini per Sviluppo e Produzione: Before the end Marco Bartolini Francesco Tasselli e Caterina trasloca, di Valentina Casadei - Premio Ceppo Giovani – Centro Bolognini Liceo scientifico Amedeo di Savoia duca d’Aosta di Pistoia Bianca Abbri, Gioia Campioni, Sara Cecconi, Sofia Ciatti, Anna Ducceschi, Silvia Mancini. Carlotta Migliori. Itse Aldo Capitini di Agliana Ginevra Gori. - Premio CORTOSCUOLA scuole elementari e medie: Storia di Giò - Scuola Media “Oriani” Alfonsine - Premio CORTOSCUOLA scuole superiori: ... e siamo andati in fabbrica - I.T.I.S. “Avogadro” di Torino... Read the full article
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Vaccini. Le due posizioni a confronto
Vaccini. Le due posizioni a confronto
Botta e risposta fra il prof. Pietro De Marco e don Mauro Gagliardi sul sito di Sandro Magister. (more…)
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Sports news feed: Wonderkid Moukoko hits hat trick for Dortmund amid crowd abuse | Sports| German football and major international sports news | DW
Latest headlines
Dortmund’s Moukoko hits derby hat-trick
Egyptian plays professional football aged 75
COVID-19 fears at the Giro d’Italia
October 18
Moukoko can’t stop scoring
He’s only 15 years old, but Youssoufa Moukoko has continued his scoring streak for Dortmund’s U19 team.
The young star netted his third hat trick in as many games against fierce rivals Schalke as Dortmund ran out 3-2 winners.
Moukoko turns 16 on November 20, when he will become eligible to play for Dortmund’s first team in the Bundesliga.
His recent exploits were sullied, however, with Moukoko suffering verbal abuse from Schalke supporters.
The club itself released a short statement on Twitter apologizing for their fans’ behavior.
Egyptian grandfather breaks record for oldest footballer
Ezzeldin Bahader has played his second professional football match in Egypt, qualifying him for the world record as the world’s oldest pro footballer at the age of 75.
The Guinness Book of Records only recognizes footballers who have played 180 minutes professionally. Bahader completed his first 90 minutes for the team called October 6 in Egypt’s third tier back in March, even scoring a penalty, and has now completed his second full match.
The father of four and grandfather of six overtakes Israeli Isaak Hayik’s record, who played in goal for Ironi Or Yehuda at the age of 73 last year.
October 16
Two Hoffenheim players test positive
Ahead of the Bundesliga match against Borussia Dortmund on Saturday, two Hoffenheim players have tested positive for COVID-19, the club confirmed on Friday.
According to the club, the two players returned positive tests after returning to Germany from international duty. They are said to be asymptomatic and in quarantine, having had no contact with other teammatesor staff members.
Giro d’Italia limps on amid coronavirus fears
After a number of riders tested positive for COVID-19 and two teams withdrew, doubts are growing as to whether this year’s Giro d’Italia can be safely completed. Team EF Pro Cycling have already demanded the race be abandoned, saying that the protective bubble around the teams has been “clearly damaged” and that “further infections” are to be expected.
Belgian rider Thomas De Gendt from team Lotto-Soudal said there had already been heated discussions within his team over whether or not to start Friday’s 12th stage, adding that he had heard fellow riders coughing in the peloton. “Things aren’t going well, we don’t feel safe,” he said. “In the end, you can’t concentrate. I am one of the riders who would prefer not to start.”
Organizers claim that the eight positive tests registered across five teams earlier this week, including British favorite Simon Yates, are proof that the hygiene concept works, with race director Mauro Vegni accusing individual teams of “carelessness in the bubble.”
“I think the organizers are hiding things,” said De Gendt. “There’s a lot of money on the line and it’s important for the sponsors that we make it to Milan.”
October 15
Ronaldo’s flight home to Italy questioned
Italy’s sports minister, Vincenzo Spadafora, says Cristiano Ronaldo may have breached COVID-19 protocol by returning home to Turin despite testing positive for the virus while on international duty.
The Juventus forward was ruled out of Portugal’s friendly against Sweden in Lisbon and forced into a period of self-isolation. Ronaldo traveled back to Italy on Wednesday evening by private jet.
Spadafora told Italian radio he may have broken health rules.
“Without authorisation from the health authorities, I think he has violated the protocol,” he said.
Juventus president Andrea Agnelli said no rules had been broken.
“You must call the Ministry of Health and the Ministry of the Interior and have them explain what has been violated,” Agnelli said during a news conference.
Juventus said on Wednesday that Ronaldo had returned on a medical flight “authorised by the competent health authorities”.
Hertha’s Matteo Guendouzi tests positive for COVID-19
Hertha Berlin midfielder Matteo Guendouzi has tested positive for coronavirus after returning from international duty with the French under-21 team. The 21-year-old remains asymptomatic and will spend ten days in quarantine, meaning he will miss his team’s Bundesliga home game against Stuttgart on Saturday and the trip to RB Leipzig a week later.
Guendouzi, who has joined Hertha on a season-long loan from Arsenal, will be eligible to finally make his debut against Wolfsburg on November 1.
October 14
German FA hits back over tax evasion accusations
A bizarre twist in the German Football Association’s current problems with the tax authorities, with reports suggesting the outstanding fees have already been paid.
The DFB has endured a rocky few days after tax authorities raided its headquarters and private apartments as part of a tax fraud investigation last week.
The public prosecutor’s office has accused six former or current DFB executives of deliberately submitting incorrect tax declarations relating to advertising revenues in 2014 and 2015, avoiding about €4.7 million ($5.52 million) in taxes.
Yet the Süddeutsche Zeitung newspaper reports that the association actually cleared up those tax irregularities in March 2019.
The DFB has so far failed to declare whether or not they settled the dispute previously.
October 13
Ronaldo tests positive for COVID-19
Juventus and Portugal soccer star Cristiano Ronaldo has tested positive for the coronavirus, according to a statement by the Portuguese soccer federation (FPF).
The statement said that Ronaldo was showing no COVID-19 symptoms and was in isolation, thus missing Wednesday’s Nations League match against Sweden. Due to isolation rules, he will also miss Juventus’ upcoming games in Serie A and the Champions League.
The FPF said that all other Portugal players underwent new coronavirus tests on Tuesday and all returned negative.
Golf star Johnson also tests positive
World number one golfer Dustin Johnson has withdrawn from this week’s CJ Cup after testing positive for COVID-19.
The 36-year-old American reported symptoms to the PGA Tour on the weekend and following a test will now begin to self-isolate.
“Obviously, I am very disappointed,” Johnson said. “I was really looking forward to competing this week, but will do everything I can to return as quickly as possible.
October 11
Rafael Nadal produced a vintage performance on Sunday to remain the king of the clay in Paris. The Spaniard’s flawless 6-0, 6-2, 7-5 win over Novak Djokovic brought him his 13th French Open title.
Perhaps more significantly though, Nadal’s win equalled Roger Federer’s record of 20 Grand Slam titles, the last of which the Swiss won at the 2018 Australian Open.
“Winning here means everything to me,” Nadal said on court straight after his win. “I don’t think today about equalling Roger’s record of 20 Grand Slams. For me, today is a Roland Garros victory. Roland Garros means everything to me… many of the important moments of my career have been here. The love story I have with this city and this court is unforgettable.”
The French Open usually starts in late May but was postponed until late September due to the coronavirus pandemic. And Nadal had some words of encouragement for the world’s fight against the virus.
“I want to send a message to all the people in the world,” Nadal said. “We are going through a tough moment with this virus, but everyone stay positive and we will beat it together.”
October 10
Poland’s Iga Swiatek has made history. The 19-year-old, who did not drop a set throughout the tournament, beat fourth seed Sofia Kenin 6-4 6-1 to win the 2020 French Open.
In doing so, the world number 54, became the first ever Grand Slam singles champion from Poland, the youngest French Open winner since 1992 and the ninth first-time champion in the past 14 Grand Slams.
October 9
The 2021 Tokyo Marathon has been postponed due to the coronavirus pandemic.
The race was to be held next March, but organizers said Friday that the race would now take place on October 17 instead, two months after the 2020 Tokyo Olympics, another event which was pushed to July 2021 due to the pandemic.
The organizers said they were “carefully reviewing plans that will adhere to the situation surrounding COVID-19,” and that they’ll do everything in their powers to “deliver a safe and secure event.”
Around 38,000 participants from around the world were to take part.
The Tokyo marathon has been postponed
October 8
Özil not named in Arsenal’s Europa League squad
Mesut Ozil’s ostracization at Arsenal went to a new level Thursday when he was left off the team’s Europa League squad list for this season.
The 31-year-old Ozil hasn’t played for Arsenal since football started in June amid the coronavirus pandemic, leaving his future at the club in question.
Asked recently why Ozil _ one of the club’s highest-paid players, reportedly at more than $20 million a year, was out of favor, Arteta said: “The team is evolving, you can see the level they are achieving.”
Mercedes team member tests positive for COVID-19
Formula One champions Mercedes reported on Thursday that a member of their team had tested positive for COVID-19 but a spokesman said drivers Lewis Hamilton and Valtteri Bottas were clear.
“We can confirm that a team member has tested positive,” said a spokesman. “This has been handled and is being handled in line with FIA protocols, working closely with the FIA,” he added, without giving further details.
Six times world champion Hamilton leads Bottas in the championship by 44 points after 10 races.
Lack of fans factor in ‘crazy’ football results
Wolverhampton Wanderers captain Conor Coady believes the absence of crowds at stadiums is a major factor behind the surprising scorelines seen in the Premier League this season.
“Honestly, they are mad, the scorelines,” said Coady. “It’s a tough one to put your finger on, it really is. You look at it at the start of the season, some teams are ahead of others in terms of fitness, in terms of having a pre-season.
“The teams that have been in European competition obviously haven’t had that … so that might play a bit of a factor. I think fans play a big factor… I think we all want them back as soon as possible.”
Long-distance world records broken
Uganda’s Joshua Cheptegei and Ethiopia’s Letesenbet Gidey shattered the long-standing world records in the men’s 10,000 metres and women’s 5,000m in Valencia on Wednesday at an event dubbed ‘World Record Day’.
The 24-year-old Cheptegei ran a provisional 26 minutes 11.02 seconds in metronomic fashion to better the 26:17.53 minutes by Ethiopian legend Kenenisa Bekele from 2005. Gidey claimed the women’s 5,000m world record of her compatriot Tirunesh Dibaba by running 14:06.62 minutes.
October 7
Kvitova clinches semifinal berth at French Open
Petra Kvitova returned to the French Open semifinals for the first time in eight years on Wednesday after defeating Germany’s Laura Siegemund 6-3, 6-3, describing Roland Garros as her “lucky place.”
“It means a lot to be back in the semi-finals,” said 30-year-old Kvitova who was beaten by eventual champion Maria Sharapova when she made the same stage in 2012.
“After my last match, I was very emotional to be in the quarter-finals. Now I am in the semis. I never imagined this would happen after everything that has happened. This is my lucky place.”
Global Rapid Rugby cancels 2021 season
The 2021 season for the franchise-based Global Rapid Rugby (GRR) competition has been cancelled due to the COVID-19 pandemic, officials said on Wednesday.
The competition, backed by Australian billionaire Andrew Forrest, had suspended its inaugural season after one round due to the pandemic before cancelling it entirely in April.
German FA in tax evasion probe
The German Football Association (DFB) headquarters and the homes of DFB officials have been searched on suspicion of tax evasion, Frankfurt prosecutors say.
It said six former and current officials of the DFB were suspected of having intentionally falsely declared income from advertising inside soccer stadiums during certain matches in 2014 and 2015 as income from asset management, leading to an evasion of 4.7 million euros ($5.52 million) worth of taxes.
To read more on the story click here.
October 6
Sancho apologises for party
Still in hot water with club and country over his flouting of coronavirus protocols, Borussia Dortmund’s Jadon Sancho took to social media to issue an apology.
“I would like to apologise for breaking the government guidelines and although I was unaware upon arriving of the numbers attending, I take full responsibility for my actions. I will make sure that I learn from this,” the 20-year-old said in a statement on Instagram.
England have delayed the call-ups of Sancho, Ben Chilwell and Tammy Abraham, whose birthday they were celebrating.
World #131 into semis at French Open
Argentina’s Nadia Podoroska became the first qualifier in the Open era on Tuesday to make the women’s semi-finals at Roland Garros after stunning third seed Elina Svitolina 6-2, 6-4.
World number 131 Podoroska had never won a Grand Slam main draw match before the tournament and is the first Argentine woman to reach the last four of a major since Paola Suarez in Paris in 2004. The 23-year-old Podoroska will play Polish teenager Iga Swiatek or Italian qualifier Martina Trevisan for a place in Saturday’s final.
Match-fixing probe at French Open
French police are investigating possible offences of organized fraud and sporting corruption linked to the French open, the Paris prosecutor’s office said on Tuesday.
The confirmation came a day after German newspaper Die Welt and French sports newspaper L’Equipe reported that police were looking into a first-round match in the women’s doubles competition. The reports said that one particular game in the match in question had aroused suspicions.
To read more on the story click here.
October 5
Jadon Sancho in hot water with Dortmund and England
Borussia Dortmund have announced that they are “in close contact with the English FA and the representatives of the national team,” following the publication of pictures showing Jadon Sancho at a party in London.
The winger was celebrating the birthday of Chelsea striker Tammy Abraham at an event that flouted the recent coronavirus restrictions put in place in England. Sancho missed BVB’s last two games due to “throat infection” and the club are reportedly decidedly unimpressed with the 20-year-old’s decision to attend.
Meanwhile, there have also been calls for Sancho, Abraham and other England national team members in attendance to be dropped for the upcoming internationals.
Germany’s Siegemund reaches French Open quarterfinals
Germany’s world number 66 Laura Siegemund reached her first Grand Slam quarter-final on Monday, but garnered attention for more than just the result after ordering a plate of food to be delivered to her on court.
“I was trying to get some carbs in. I tried the bar. Couldn’t get it down really. I tried,” said Siegemund after her 7-5, 6-2 win over Badosa on Court Simonne-Mathieu. “I asked my physio to bring me something else. I just wanted to get some carb, some potato or rice.”
Energised by her food intake, she won 10 of the last 12 games to set up a quarter-final clash against seventh seed and two-time Wimbledon champion Petra Kvitova.
Turkish Grand Prix will be without fans
Next month’s Turkish Grand Prix will be held without spectators because of the coronavirus pandemic, the Istanbul government said on Monday. Turkey has registered nearly 325,000 coronavirus infections and more than 8,400 deaths.
The race, the 14th of 17 in Formula One this season, will return to Istanbul after a nine year absence on November 15.
Crazy scenes in Karting World Championships
A video that has to be seen to be believed. At the FIA Karting World Championship final at the Lonato circuit, Luca Corberi – whose family operate the venue – ended up throwing his bumper at a rival before ignoring marshals as he stormed off across the track after an incident knocked him out of the race.
October 4
Zverev out of French Open
Alexander Zverev was knocked out by 19-year-old Italian Jannik Sinner, playing his first Roland Garros, 6-3, 6-3, 4-6, 6-3. Sinner’s reward is a quarterfinal against the king of clay, Rafa Nadal. Zverev meanwhile, says he wasn’t feeling well.
October 3
German qualifier serves up career best
Daniel Altmaier, ranked 186th in the world, beat seventh seed Matteo Berrettini in the French Open 6-2, 7-6, 6-4.
The 22-year-old was not even sure he would make his debut at Roland Garros as he was struggling with an injury and needed a go-ahead from a doctor at the last minute to take part in the qualifiers.
October 2
Bundesliga player tests positive for COVID-19
Wolfsburg’s Renato Steffen has tested positive for COVID-19, the club announced early on Friday evening. The Swiss, who is asymptomatic, has gone into quarantine at home and will miss Sunday’s game against Augsburg as well as the international fixtures next week.
German sides handed Europa groups
After Wolfsburg fell in the qualifiers, Hoffenheim and Bayer Leverkusen were handed their Europa League draws on Friday.
In a tougher draw than they would have hoped for, Leverkusen, seeded in pot 1, will play Czech outfit Slavia Prague, Hapoel beer Sheva, of Israel, and French outfit Nice.
Hoffenheim, seeded third,perhaps got away a little lighter. They will play Gent (Belgium), Crvena Zvezda (Serbia) and Slovan Liberec (Czech Republic). The full fixtures will be announced later on Friday.
Löw names squad for triple header
After their Champions League exertions caused them to miss Germany’s previous matches, Bayern Munich quartet Joshua Kimmich, Manuel Neuer, Leon Goretzka and Serge Gnabry return to the fold.
But they, along with RB Leipzig pair Marcel Halstenberg and Lukas Klostermann, will only be available for the Nations League games with Ukraine (October 10) and Switzerland (October 13) and not the friendly with Turkey next Wednesday.
Three games in such a short space of time given the current packed schedule has led Löw to name 29 players in his squad. Fringe players like Nadiem Amiri, Robin Koch, Luca Waldschmidt, Florian Neuhaus and Niklas Stark will hope for opportunities while there are maiden callups for Borussia Dortmund’s Mahmoud Dahoud and Jonas Hofman, of Borussia Mönchengladbach.
October 1
US soccer team forfeits match over alleged homophobia
San Diego Loyal players walked off the pitch in a second division game against Phoenix Rising after a homophobic comment was allegedly aimed at midfielder Collin Martin, who is openly gay.
San Diego, who are managed and owned by former US international Landon Donovan, had already forfeited a match against LA Galaxy’s reserves the previous week after midfielder Elijah Martin was the victim of alleged racist abuse.
“We went through a really hard incident last week in the LA match,” said Donovan, who also made a handful of Bundesliga appearances for Bayer Leverkusen and Bayern Munich. “We made a vow to ourselves, to our community, to our players, to the club, to USL, that we would not stand for bigotry, homophobic slurs, things that don’t belong in our game.”
Despite leading 3-1 at half-time, San Diego thus forfeited a chance of reaching the playoffs. Opponents Phoenix Rising said the alleged perpetrator “vehemently denied” the allegations.
Bundesliga clubs criticize international matches
Ahead of next week’s international break, several Bundesliga club bosses have issued scathing criticism of FIFA and the German Football League (DFL) over the issue of sending their players on international duty in regions considered coronavirus risk areas, resulting in quarantine upon their return.
In September, for instance, Hertha Berlin striker Krzysztof Piatek had to quarantine for five days after playing for Poland in Bosnia, and missed Hertha’s German Cup defeat to Eintracht Braunschweig. At the time, FIFA had relaxed regulations obliging clubs to release players for internationals in regions considered COVID-19 hot-spots, but no such steps have been taken this time.
“We learned in September that we, the clubs, are left high and dry,” said Hertha boss Michael Preetz. “We release our players, we pay our players and, in the case of Krzysztof, we were left footing the bill. Ultimately, nobody was prepared to fight our corner. We realized that we can’t count on any help from the DFL or FIFA.”
“For me, it’s absurd to send players to risk areas,” added Augsburg’s Stefan Reuter. “It is FIFA’s responsibility either to postpone these matches or guarantee that players don’t need to quarantine when they return.”
Germany face Ukraine in the Nations League in Kiev on October 10, but local authorities in Germany have already stated that players will be exempt from quarantine regulations given the security and isolation measures in place in the Ukrainian capital.
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LETTURE CONDIVISE
Il poeta latino Quinto Orazio Flacco nella sua "Ars Poetica", consigliava a chi intendesse provare a raccontare la guerra di Troia di non iniziare "ab ovo", ossia dall’uovo deposto da Leda, fecondata da Giove in sembianze di cigno, e dal quale era nata la bella Elena, causa della guerra decennale fra Greci e Troiani.
Dunque, chi avesse voluto cimentarsi nella narrazione sarebbe dovuto entrare subito nell’argomento senza prendere il discorso alla lontana.
Sarebbero sicuramente d’accordo con questo invito il nostro amico Graziano Fusilli e la nostra amica Simonetta Primavera!
Mi perdonino se non seguo l’acuta raccomandazione e stavolta mi si conceda un’introduzione un po’ più lunga.
Lo ammetto: da sempre subisco il fascino dell’origine delle parole.
In ogni vocabolo, c’è sempre una piccola e interessante storia che ci permette di conoscere quel patto antico tra suono e significato, tramandato per comprendere ed essere compresi.
Per raccontarvi l’ultimo incontro del GdL "Chiave di Lettura" del mese di luglio, quando all’aperto nel cortile della Biblioteca San Valentino abbiamo commentato il libro “Il cacciatore di aquiloni”, primo romanzo dello scrittore statunitense di origine afgana Khaled Hosseini, parto proprio da una parola che per me è fondamentale in ogni incontro: la condivisione. Questo termine si origina dall'unione della preposizione "con" e del verbo "dividere", a sua volta (secondo un etimo incerto) dal latino: "dis" che indica separazione e "videre" vedere.
Quale pensiero ricavarne dunque?
Un gruppo di lettura è soprattutto una comunità sociale, un insieme di persone che decide di possedere insieme, partecipare insieme, offrire del proprio ad altri.
Non mi soffermerò troppo sulle vicende narrate, ma cercherò di riassumere la trama in poche parole chiave.
Dicono, infatti, i grandi scenografi che, se l’idea di un libro o un film è vincente, dieci parole sono sufficienti a farci capire il conflitto centrale e le varie dinamiche drammaturgiche.
Ne uso qualcuna in più, ma raccomando a chi non lo avesse fatto, di tuffarsi fra le pagine di questo straordinario romanzo di cui nel 2007 è stata realizzata l'omonima trasposizione cinematografica diretta da Marc Forster.
Ecco, dunque, le parole chiave...
Dopo aver vissuto alcuni anni in America, uno scrittore afgano ritorna in patria, un paese dominato dai talebani, per scoprire che fine ha fatto il figlio del suo migliore amico.
Ora, collegandomi al concetto - espresso in precedenza - sulla condivisione, vorrei farvi conoscere le risposte degli/delle amici/amiche del nostro GdL "Chiave di lettura" ad alcuni interrogativi emersi dalla nostra discussione estiva. Buona lettura!
Domanda numero 1:
<<Il romanzo inizia con il ricordo di Amir che, guardando sul viale in cerca di Hassan mentre “caccia” l’aquilone per lui, è testimone di una tragedia. Alla fine del romanzo è Amir a “cacciare” l’aquilone per Sohrab, il figlio di Hassan che sta per iniziare una nuova vita con Amir in America. Perché, secondo voi, l’autore sceglie di incorniciare il romanzo in queste scene?>>
Valentina Pascetta risponde: "Perché associa all'aquilone prima quello che aveva cercato fortemente di far dimenticare al suo protagonista e poi, invece, perché capisce che non è giusto far ddimenticare".
Domanda numero 2:
<<Quando Amir e Baba si trasferiscono negli Stati Uniti, il loro rapporto cambia, tanto che Amir inizia a considerare suo padre come un uomo più complesso. Discutete del loro rapporto. Considerate i cambiamenti di Baba tragici o positivi?>>
Valentina Pace risponde: "Un po' e un po' però credo più positivi perché viene recuperato il rapporto col figlio. È comunque molto ben considerato nella comunità, nonostante non siano più ricchi, certo il cambiamento culturale ed economico gli ha dato una bella botta!
Maria Palinkas risponde: "Moralmente positivi perché, dopo varie vicissitudini, padre e figlio si avvicinano Essendo povero e lavorando duro Baba "espia" le sue colpe...".
Loretta Grossi risponde: "Secondo me, il rapporto cambia in modo positivo: Amir è cresciuto e vede il padre più debole e più fragile, ma forse è così che il padre si sente, sente su di sé la "colpa" di aver dovuto abbandonare l'altro suo figlio. Amir non sa niente, ma la colpa e la vergogna di aver volutamente allontanato l'amico di sempre lo tormenterà per il resto della sua vita. Forse per questo è più tollerante e vicino a suo padre.
Iole Mauro risponde: "Secondo me positivo perché comunque Amir capisce che il padre ha fatto tanti sacrifici per lui e anche se gli ha nascosto la verità del fratello, comprende infine il comportamento del padre".
Domanda numero 3:
<<La forza permeante di questo romanzo è il rapporto tra Amir e Hassan. Perché Amir ha paura di essere il vero amico di Hassan? Perché mette continuamente alla prova la lealtà di Hassan? Perché risente di Hassan? Dopo la gara della caccia all’aquilone perché Amir non vuole più essere l’amico di Hassan?>>
Marianna Solidea Di Virgilio risponde: "Amir porta dentro il senso di colpa per la morte della madre avvenuta a seguito del parto, cercando in modo morboso le attenzioni del padre che vede molto affettuoso nei confronti di Hassan. La sua è un'amicizia opportunista, di comodo, ma anche malata perché è invidioso del coraggio di Hassan, della sua lealtà e della stima che suo padre nutre per l'amico. C'è tra di loro anche un'abissale differenza sociale e Hassan nasconde quest'amicizia. Amir ha un amore incondizionato invece per questo ragazzo ingrato. Si sacrifica per lui perdendo addirittura la dignità, subendo umiliazioni e sopraffazioni. Hassan vivrà egoisticamente con i suoi rimorsi e rimpianti fino a che la vita, come un aquilone che ritorna e si spezza, gli presenterà l’occasione di rimediare alla sua ignavia".
Mariassunta Di Pierdomenico risponde: "Secondo me, Amir ha sempre saputo che Hassan è migliore di lui quanto a lealtà. Cerca di trovarvi qualche difetto mettendolo sempre alla prova ma non ci riesce, alimentando la gelosia. La paura di Amir proviene dalla consapevolezza che Hassan nutre un’amicizia pura nei suoi confronti. Alla gara di aquiloni Amir dimostra invece la sua inadeguatezza che lo porterà ad avere un forte senso di colpa per tutta la vita. Non vuole essere amico di Hassan perché si vergogna di non averlo aiutato.
Incuriositi dalle risposte?
Beh se avete modo di leggere il romanzo o lo avete già fatto, potete condividere le vostre opinioni sotto questo post.
Vi saluto e vi lascio invitandovi al prossimo incontro che si terrà lunedì 24 agosto alle ore 20.30, presso il cortile della Biblioteca per commentare insieme “Caffè amaro” di Simonetta Agnello Hornby.
Buona vita 😉 dalla vostra recensionista Arianna Pascetta.
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28 mag 2020 20:20
''LAVORARE PER GLI AGNELLI NON VUOL DIRE VENDERE IL CULO'' - MICHELE SERRA NON LASCIA ''REPUBBLICA'' (PER ORA), ANCHE PERCHÉ NESSUNO GLI HA FATTO ALTRE OFFERTE. E RICORDA UN DATO: MAURO, CALABRESI E MOLINARI HANNO TUTTI DIRETTO ''LA STAMPA'' AGNELLOIDE PRIMA DI ARRIVARE AL QUOTIDIANO DI SCALFARI, E NESSUNO HA DATO LORO DEI ''VENDUTI'' - MA LA BOTTA DI SNOBISMO, INCURANTE DELLA CRISI GLOBALE, GLI SCAPPA IN CHIUSURA: ''TANTO POTREI CAMPARE AMPIAMENTE CON LETTERATURA, TEATRO E AGRICOLTURA''
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Lettera a Michele Serra per la sua rubrica su ''il Venerdì - la Repubblica''
«Caro Michele, non ho mai perso una tua Amaca. Si contano le pochissime volte che ho dissentito da te, ma veniamo al sodo. Come nel film di Forman, Jack Nicholson dice al Grande capo: che ci facciamo noi qui, Grande capo? Ecco, che ci fai ancora lì, a Repubblica intendo? Che ci fate tu, Merlo, Augias, De Gregorio, Rampini e aggiungi chi vuoi? Sembrate bei quadri appesi in un’abitazione che non è stata pensata per voi. Quello non è più posto per voi. Siamo in tantissimi a pensarla così. Insieme a Lerner, Deaglio, da qualche altra parte, ricominciate, per favore. Vi seguiremo di sicuro».
Nicola Purgato
Caro Nicola, scelgo la tua lettera, per la brevità e la precisione polemica, in rappresentanza delle tantissime sul tema “che succede a Repubblica”. A quasi tutte sono riuscito a rispondere privatamente. Non l’avevo ancora fatto in questa rubrica perché il lasso di tempo (otto giorni) che trascorre tra la sua stesura e la sua pubblicazione è lunghissimo; temevo, insomma, che il succedersi dei fatti rendesse superate, una settimana dopo, le mie parole. Ora spero che le cose si siano un poco assestate. Scrivo questa nota venerdì 22 maggio sperandoche quando le leggerete, il 29 maggio, non sia accaduto niente di così clamoroso da renderle “vecchie”.
La prima cosa da dire è che ho totale rispetto per la scelta di Lerner e Deaglio. Sono entrambi grandi giornalisti e il primo è, per me, tra gli amici più stretti. La seconda cosa da dire è che pretendo identico rispetto – non un grammo di meno – per chi ha scelto di rimanere in un giornale che considera casa propria, punto di riferimento per un numero di lettori ancora importante nonostante la crisi dell’informazione a pagamento ne assottigli i ranghi mese dopo mese. Quelli che rimangono, dunque. Sto parlando non solo del Fondatore e di Ezio Mauro, direttori dei primi quarant’anni di Repubblica.
Ma di tutte le firme storiche (Augias, Aspesi, Valli per citare solo alcuni dei “senatori”) e di quelle raccolte strada facendo, Altan, Baricco, Rumiz, Merlo, Recalcati, Saviano, io stesso e molti altri. Non faccio vita di redazione e dunque non ho il polso del “corpo vivo” del giornale, delle assemblee, dei malumori, delle voci di corridoio. Ma ci siamo parlati molto, in queste settimane, specialmente dopo il licenziamento, traumatico nei tempi e nei modi, di Verdelli, e dopo l’addio di Lerner. Ha prevalso l’opzione “Repubblica siamo noi”, che prevede di continuare a fare il nostro lavoro come l’abbiamo sempre fatto, e dunque di confrontarci con Maurizio Molinari nello stesso identico modo con il quale ci siamo confrontati con i precedenti direttori.
Non considerandolo pregiudizialmente un “invasore”, o un corpo estraneo, ma il nostro primo interlocutore, come legittimamente è ogni direttore. Le discussioni quotidiane sulla fattura del giornale, sulla sua linea politica, sulle ambizioni (e sulle vanità) delle “grandi firme” sono il suo mestiere, la sua croce e la sua delizia. Spetterà a lui conquistare sul campo, oppure no, la fiducia dei giornalisti e dei lettori. Sa benissimo di trovarsi di fronte a una platea consolidata e agguerrita. Molti temi, soprattutto di politica internazionale, saranno occasione di acceso dibattito (una per tutte: le imminenti elezioni politiche americane, nelle quali il match populismo-democrazia vivrà una pagina decisiva).
Vorrei ricordare ai lettori, a questo proposito, che nelle più arroventate questioni politiche recenti (i referendum di Renzi,per esempio), Repubblica non ha avuto, e per fortuna, una “linea” univoca, da quotidiano di partito. È stata sede di un dibattito vero, acceso e ampio, con i commentatori divisi tanto quanto i lettori. Quanto all’editore. Ogni editore è ingombrante, e quello attuale, che è una multinazionale con radici italiane, ma trazione mondiale, lo è ancora di più.
I miei editori, per la cronaca, sono stati, in quasi mezzo secolo di giornalismo, il Partito comunista (il più ingombrante di tutti), il gruppo Espresso, la mitica “Cuore corporation” fatta in casa, la multinazionale televisiva Endemol e la multinazionale americana Condé Nast. Il solo editore che ho rifiutato a priori, per mia irriducibile ostilità, tra l’altro molto precedente la sua “discesa in campo”, è Berlusconi. Per il resto non mi sono fatto mancare niente, né mi sono sentito ingabbiato da alcuno, anche se spesso, come in ogni mestiere capita, ho vissuto conflitti, frizioni, incomprensioni, delusioni. Non vedo perché dovrei rifiutare a priori, come editore, un Agnelli.
Dalla direzione della Stampa, proprietà di famiglia ben prima dell’acquisto di Gedi (e ci scrivevano Bobbio, Galante Garrone, Barbara Spinelli, Carlo Petrini) provengono due direttori di Repubblica, Mauro e Calabresi. Molinari è il terzo. Lo stesso Lerner è stato vicedirettore della Stampa per qualche anno. Nessuno ha mai pensato che “lavorare per gli Agnelli” abbia significato, per loro così come per altri, vendere l’anima, o come direi al bar, il culo. Chiedo a voi lettori, con una certa decisione, mettendo sul piatto anche il mio quasi mezzo secolo di reputazione, di non pensarlo adesso. Giudicate il giornale da come sarà fatto.
Se non vi piace più, trovatene uno migliore, ne avete facoltà. Punto. Ogni editore è un padrone. Valeva anche per la famiglia De Benedetti, alla quale tutti noi di Repubblica riconosciamo, nella difesa dei propri interessi extra-editoriali, una sostanziale discrezione. Quanto al nuovo padrone, e al direttore da lui insediato,vi rimando alla collezione delle ultime due settimane di Repubblica per stabilire se sulla vicenda, nevralgica, governo-Fca, il giornale sia stato imbavagliato oppure abbia dato ampio spazio (vedi l’intervista a Orlando, le cronache politiche quotidiane, le risposte di Augias ai lettori) alle polemiche e alle critiche, compresa quella – sostanziale – sul “domicilio fiscale” di Fca in Olanda.
Da ultimo, una nota personale.
Non saprei su quale altro giornale scrivere per due ragioni fondamentali. La prima è che non ne conosco altri che mi siano ugualmente familiari, e idealmente vicini. La seconda è che nessuno mi ha chiamato per propormi alcunché, e questo mi fa sperare che, a quasi sessantasei anni, nel caso venisse meno il mio lavoro di giornalista potrò serenamente invecchiare dedicandomi alla letteratura, al teatro e all’agricoltura. Quanto mi basta, ampiamente, per campare, e soprattutto per essere felice.
Sul Venerdì del 29 maggio 2020
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Whistleblowers warned of technical problems at Mattel 2020
Whistleblowers warned of technical problems at Mattel 2020
Data compiled by monitoring groups have shown that there are widespread problems in the accounting industry, but few industry experts have spoken publicly about these shortcomings.
Two of them are Mauro Botta and Brett Whitaker, each of whom says they have seen accounting problems and tried to report them internally just to be ignored and eventually to lose their jobs.
Botta said he had…
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Morte dignitosa?
Così, giusto per non dimenticare... Elenco Delle vittime di Totò Riina : il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il soldato Giorgio Ciacci, Carmelo Battaglia sindacalista, Giuseppe Piani appuntato dei carabinieri, Boris Giuliano, Mauro De Mauro, il procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione, Antonino Lo Russo autista di Pietro Scaglione, Giovanni Spampinato, giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità", Gaetano Cappiello, agente di pubblica sicurezza, Giuseppe Russo tenente colonnello dei carabinieri,l'insegnante Filippo Costa, Ugo Triolo, Vice-pretore onorario di Prizzi, Peppino Impastato, Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, Salvatore Castelbuono,Vigile Urbano, Carmelo Di Giorgio, operaio, Filadelfio Aparo, vice Brigadiere, Mario Francese, giornalista, Carmine Pecorelli, giornalista; Boris Giuliano, capo della squadra mobile di Palermo; Calogero Di Bona, maresciallo; Cesare Terranova, magistrato; Lenin Mancuso, maresciallo; i carabinieri Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella,Emanuele Basile, capitano dei Carabinieri; Gaetano Costa, procuratore capo di Palermo, Giuseppe Inzerillo, figlio diciassettenne del boss Salvatore Inzerillo mutilato e ucciso, Vito Jevolella, maresciallo dei carabinieri di Palermo; Sebastiano Bosio, medico, docente universitario; Alfredo Agosta, maresciallo dei carabinieri; Pio La Torre, segretario del PCI siciliano; Rosario Di Salvo, autista e uomo di fiducia di Pio La Torre; Gennaro Musella, imprenditore; Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri; Antonino Burrafato, Vice Brigadiere di Polizia, Paolo Giaccone, medico legale;Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di polizia; Benedetto Buscetta e Antonio Buscetta figli del pentito Tommaso Buscetta; Calogero Zucchetto, agente di polizia; Giuseppe Genova e Orazio D'Amico, cognato e nipote di Buscetta; Vincenzo Buscetta, fratello del pentito Tommaso; Giangiacomo Ciaccio Montalto, magistrato di punta di Trapani; Mario D'Aleo, capitano dei carabinieri; Pietro Morici, carabiniere; Giuseppe Bommarito, carabiniere; Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo, Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici; Pippo Fava; Salvatore Zangara, analista; Giuseppe Fava, giornalista;Mario Coniglio, macellaio, Pietro Busetta, imprenditore e maestro decoratore, vittima innocente; Roberto Parisi, imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano; Piero Patti, imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni; Giuseppe Spada, imprenditore; Barbara Rizzo in Asta, signora morta nell'attentato con autobomba contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; morti anche Giuseppe e Salvatore Asta, i due figli gemelli di 6 anni della donna; Giuseppe Montana, funzionario della squadra mobile; Ninni Cassarà e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia; Graziella Campagna, diciassettenne che aveva riconosciuto due latitanti; Claudio Domino, bambino di 11 anni che stava passeggiando davanti al negozio dei suoi genitori; Giuseppe Insalaco, ex sindaco di Palermo; Natale Mondo,agente di polizia scampato all'attentato in cui persero la vita Ninni Cassarà e Roberto Antiochia; Alberto Giacomelli, ex magistrato in pensione; Antonino Saetta, giudice ucciso con il figlio Stefano Saetta; Mauro Rostagno, leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti e giornalista; Giuseppe Montalbano, medico; Pietro Polara, commerciante di macchine agricole; Antonino Agostino, agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di due mesi; Vincenzo Miceli, geometra e imprenditore di Monreale, ucciso per non aver voluto pagare il pizzo; Giovanni Trecroci; Emanuele Piazza, agente di polizia strangolato e sciolto nell'acido; Giuseppe Miano, mafioso pentito; Nicola Gioitta, gioielliere; Gaetano Genova, vigile del fuoco sequestrato e ucciso perché ritenuto un confidente della polizia; Giovanni Bonsignore, funzionario della Regione Siciliana; Rosario Livatino, giudice; Giovanni Salamone, geometra, imprenditore edile e consigliere comunale;Nicolò Di Marco, geometra;Sergio Compagnini, imprenditore; Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice; Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket; Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente della polizia di Stato;Giuliano Guazzelli (4 aprile 1992), maresciallo dei carabinieri; Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino; Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Dicillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone;Vincenzo Napolitano (23 maggio 1992), uomo politico democristiano; Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cosina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Rita Atria (27 luglio 1992), figlia di un mafioso, muore suicida dopo la morte di Paolo Borsellino, con il quale aveva iniziato a collaborare; Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della squadra mobile; Paolo Ficalora (28 settembre 1992), proprietario di un villaggio turistico;Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante;Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre dell'imprenditore Paolo Borsellino ucciso otto mesi prima;Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista; Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni; Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno (vigili del fuoco); Alessandro Ferrari (agente di polizia municipale); Moussafir Driss (extracomunitario); Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote, impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra; Cosimo Fabio Mazzola (5 aprile 1994), ucciso perché ex fidanzato della moglie del mafioso Giuseppe Monticciolo;Liliana Caruso (10 luglio 1994), moglie di Riccardo Messina, pentito; Agata Zucchero (10 luglio 1994), suocera di Riccardo Messina, pentito;Calogero Panepinto (19 settembre 1994), fratello di Ignazio Panepinto, assassinato il 30 maggio dello stesso anno; Pietro Sanua (Corsico, 4 Febbraio 1995);Domenico Buscetta (6 marzo 1995), nipote del pentito Tommaso Buscetta;Pierantonio Sandri (3 settembre 1995), giovane di Niscemi, sequestrato e ucciso perché testimone di atti intimidatori, il corpo occultato è stato recuperato 14 anni dopo, in seguito alle rivelazioni di un pentito; Paolo De Montis (21 settembre 1995), Finanziere Mare;Serafino Famà (9 novembre 1995), avvocato penalista catanese, ucciso a pochi passi dal suo studio perché era un esempio di onestà intellettuale e professionale;Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di custodia dell'Ucciardone;Giuseppe Di Matteo (11 gennaio 1996), figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, ucciso e disciolto in una vasca di acido nitrico;Luigi Ilardo (10 maggio 1996), cugino del boss Giuseppe Madonia, ucciso poco prima di divenire un collaboratore di giustizia;Santa Puglisi (27 agosto 1996), giovane vedova ventiduenne di un affiliato a un clan mafioso, picchiata e uccisa nel cimitero di Catania insieme al nipote Salvatore Botta di 14 anni; Antonio Barbera (7 settembre 1996), giovane di Biancavilla (CT), massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa; Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose; Giuseppe La Franca (4 gennaio 1997), avvocato, assassinato perché non voleva cedere le sue terre ai fratelli Vitale; Gaspare Stellino (12 settembre 1997), commerciante, morto suicida per non deporre contro i suoi estorsori; Giuseppe Lo Nigro, imprenditore edile;Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista;Stefano Pompeo (22 aprile 1999), ragazzo ucciso per errore al posto di un potente boss locale;Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana; Sultano Salvatore Antonio (21 luglio 1999), ragazzo ucciso per sbaglio;Vincenzo Vaccaro Notte (3 novembre 1999), imprenditore assassinato perché non accettava i condizionamenti mafiosi.
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#EntrenamientoSL #PretemporadaSL . . No se descansa cuando se pelea por alcanzar las metas. . Con el Profe Richino guiando la Práctica a la par del Plantel Azulgrana, cómo es su costumbre hace años, el DT Juan Antonio Pizzi prepara todo para el partido ante Godoy Cruz de Mendoza este Sábado 27 en el Bidegain para arrancar la Superliga con todo. . Si bien ya se sabía que el DT Rosarino trabaja las competiciones con dos planteles, no es extraño y menos aún después de que él mismo lo confirmara en la Rueda de Prensa, que las variantes en el Equipo Titular sean casi totales. . Para preservar a los 11 que jugaron ayer por la tarde, ellos efectuaron ejercicios regenerativos, mientras que para este fin de semana, Pizzi podría inicial el Camino en el Torneo Local con estos 11 Jugadores: . Nicolás Navarro; Gino Peruzzi, G. Ferrari, Vergini, Elias Pereyra; E. Maciel, Mauro Pittón, Nahuel Barrios, Nicolás Reniero, Rubén Botta; y Alexander Díaz. . Mañana Juan Ramírez sé realiza su revisión médica y de no mediar inconvenientes, se integrará al Plantel en la próxima Práctica. . En cuanto a los Romero, llagan para la semana entrante y firmarán su contrato por 3 años luego de pasar la revisión médica de rutina. . . #VamosCiclon #VamosLosPibes #SanLorenzo https://www.instagram.com/p/B0W8A6PgOul/?igshid=an0va5j12ob5
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DIRETTA FORMULA 1/ Gara live: Bottas ha vinto Gp Australia! Deludono Vettel e Ferrari
DIRETTA FORMULA 1/ Gara live: Bottas ha vinto Gp Australia! Deludono Vettel e Ferrari
Diretta Formula 1 gara Gp Australia 2019 Melbourne live: vincitore e podio, cronaca e ordine d'arrivo del primo Gran Premio della nuova stagione (oggi 17 marzo). 17.03.2019, agg. alle 07:47 – Mauro Mantegazza. austin_hamilton_vettel_2017_lapresse. by Livio Acerbo #greengroundit #thisisnews
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SOLDAINI FRANCO, I sapori della mia vita. Prefazione di Gualtiero Marchesi. Testi di: Laura Garavaglia; Elena B. Ornaghi; Viviana Tombolillo. Fotografie di Michele Bollini. Ricette di: Enrico Bernasconi, Mauro Botta, Mauro Elli, Stefano Franzi, VivianoPanzella, NodoLibri editore, Como 2011
SOLDAINI FRANCO, I sapori della mia vita. Prefazione di Gualtiero Marchesi. Testi di: Laura Garavaglia; Elena B. Ornaghi; Viviana Tombolillo. Fotografie di Michele Bollini. Ricette di: Enrico Bernasconi, Mauro Botta, Mauro Elli, Stefano Franzi, VivianoPanzella, NodoLibri editore, Como 2011
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