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#Matteo di Gioia
gregor-samsung · 5 months
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" Vengo invitato come relatore a un convegno di tre giorni a Torino, un workshop internazionale con decine di partecipanti. Non conosco nessuno di questi colleghi, ma apprezzo la circostanza di un ambiente del tutto nuovo e di gente mai vista. S. è morto da sei mesi. Al ristorante dell’albergo dove si svolge il convegno i posti non sono assegnati e alla prima pausa per il pranzo mi ritrovo a dividere il tavolo con un relatore olandese, un afroamericano di Miami, una canadese, un belga, una brasiliana e un altro italiano, di Roma. L’imbarazzo iniziale dura poco, ci troviamo a discorrere come se ci conoscessimo da mesi, amici di lunga data. La casualità che ci ha riunito allo stesso tavolo si trasforma all’istante in un legame. Finiamo per trascorrere insieme il resto di questi tre giorni. Il convegno, i pranzi, le cene, le serate fuori a bere nei bar della città. Essere sconosciuto fra sconosciuti è rilassante, l’atmosfera di unità che si è venuta a creare fra noi, destinata a durare una finestra di tempo così limitata, ha qualcosa di magico. Ognuno di noi lo riconosce.
L’ultima notte del convegno faccio un sogno eccezionale. Sono in un enorme luna-park e mi aggiro incuriosito fra le diverse attrazioni. Giungo a una giostra composta da una ruota orizzontale alla quale sono agganciate una serie di seggioline a due posti. Decido di salire e ne occupo una da solo. La giostra si mette in moto e dapprima gira piano, poi acquista velocità e comincia a piacermi parecchio. Anzi, mi dico che era tanto che non salivo su un’attrazione del genere e che avevo dimenticato quanto potessero essere divertenti. La velocità del carosello si fa vertiginosa, ormai non riesco neppure a intravedere i volti degli occupanti degli altri seggiolini, è tutto troppo frenetico e confuso, ma questa folle velocità invece di preoccuparmi mi fa ridere fino alle lacrime. Poi il mio seggiolino si stacca dal resto della giostra e comincia a schizzare verso il cielo. Non provo alcuna paura, al contrario ne sono estasiato. Sto volando incontro al cielo, il vento nei capelli, la terra che si allontana sotto di me, sto compiendo un viaggio imprevedibile ed è una sensazione stupenda. Con un’improvvisa intuizione razionale mi rendo conto che sono felice, felice come non ero da mesi. Ed è a quel punto che accade: sento la voce di S. al mio fianco, che nell’orecchio mi sussurra: “Questa felicità è il mio regalo. Buon compleanno”. Mi risveglio all’istante. È la mattina del 18 aprile: me ne ero dimenticato, ma è il mio compleanno.
Questa felicità è il mio regalo. A oggi è il sogno più bello che abbia mai fatto. "
Matteo B. Bianchi, La vita di chi resta, Mondadori, 2023¹; pp. 144-145.
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papesatan · 1 year
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briciole
Tornando a casa, ho scorto da lontano l’esile figura di zio Matteo, un uomo ultraottantenne roso dal cancro e dalla solitudine. Raggiunto in pochi passi, gli ho messo un braccio sulle spalle e lui mi ha detto a fil di voce: “Vado dalla compagna, shh”, un soffio trepidante, lo sguardo circospetto ad evitar la limosa invadenza delle comari di paese. L’ho guardato tenero in volto, ormai un fantasma, l’ombra distante di chi era, ancora innamorato. Dopo la morte della moglie, avvenuta ormai oltre dieci anni fa, mio zio non ha mai rinunciato alla felicità d’un nuovo amore, una gioia ritrovata pochi anni dopo grazie ad un circolo per anziani (mio zio a 80 anni più capace di me a 35 ma vabbè). I figli non gli hanno mai perdonato la voglia di continuare a vivere e amare, così quando s’è ammalato hanno sbattuto fuori la compagna e le hanno intimato di non farsi più vedere (questioni d’eredità, immagino). Lui perciò ogni giorno fugge a passettini dal suo letto per andare a trovare la donna che ama. L’ho scortato per un pezzo, affinché nessuno lo fermasse. Meritiamo tutti l’amore, l’arcana malia d’amare ed essere amati - niente di più raro - e mentre lo guardo allontanarsi all’orizzonte, a passi lenti e ostinati, mi chiedo infinitamente stanco se in fondo in fondo lo merito anch’io o se sarò sempre destinato a vivere di briciole e scarti, ringraziando del disturbo.  
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falcemartello · 1 year
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Mattarella: "i valori della Costituzione continuano a guidarci."
Davvero, Presidente?
Intende il lavoro? No, quello è sottoposto alla disoccupazione strutturale che ci impongono i trattati europei e comunque non possiamo fare politiche di piena occupazione senza la nostra banca centrale. E poi dal mare arriva già manovalanza gratis!
Intende la sovranità popolare? No, quella è brutta e cattiva, una roba da medioevo, molto meglio dare il beneplacito a governi tecnici e politiche diametralmente opposte al volere del popolo, che tanto non c'entra nulla con la democrazia.
Intende il ripudio della guerra? No, la guerra è pace, lo sanno tutti, per questo stiamo inviando armi all'Ucraina ponendoci in prima linea in un conflitto non nostro. D'altronde il ripudio è una forma di amore più sofisticata.
Intende il risparmio privato? No, quello è un problema perché gli italiani dovrebbero indebitarsi un po' di più come fanno le nazioni più civili, quelle frugali. Probabilmente il mercato interno deve essere smantellato del tutto per funzionare.
Intende l'eliminazione delle disegueglianze sociali? No, quelle vanno benissimo, anzi, possiamo salvare il mondo impedendo ai luridi poveracci di andare al lavoro in macchina e seguendo gli umili consigli dei filantropi multimiliardari.
Intende la salute? No, quella è una roba per ricchi: se hai i soldi vai in una clinica privata, altrimenti ti metti in fila negli ospedali pubblici che stiamo smantellando e trasformando in aziende. Moderni, sani e inclusivi, come il Green Pass.
Intende la difesa della patria? No, per carità, non si nomini quella parola fascista e retrograda. Il tricolore va bene solo se sventola accanto al drappo europeo, altrimenti è un simbolo di odio e di pericoloso nazionalismo.
Intende la libertà di parola? No, quella andrebbe limitata e cancellata del tutto. Per fortuna il mondo libero sta già adottando le misure necessarie contro quei cittadini che non si accontentano dei professionisti dell'informazione.
Insomma, Presidente, quando parla di "valori della Costituzione" a cosa si riferisce?
Ah, mi scusi, stanno suonando l'Inno alla Gioia e lei sta sull'attenti con gli occhi lucidi.
Non si preoccupi, mi risponderà un'altra volta.
✒️Matteo Brandi
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poesiablog60 · 5 months
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Più delle parole valgano i silenzi
quello che non dici, il movimento
delle dita, il male e il bene uniti
nella stessa frase che racconta
tutta un’altra storia eppure parla così bene
a me che riconosco ormai qualsiasi
tuo respiro, l’incrinatura della voce,
ogni lamento, disperazione, pianto.
Quello che non dici riempe ogni tramonto
colora i capannoni industriali, copre le saline
veste gli autotreni, muove l’asfalto
come un filo d’erba che entra nel cemento
(e porta un po’ di gioia su questo mondo).
Matteo Fantuzzi
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ma-pi-ma · 2 years
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Lo so che ti rode. Si vede. Sprizzi bile da tutti i pori, non riesci a trattenerti, stai per esplodere.
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Ma ti capisco. Per due anni la tua vita ha avuto un senso, uno scopo, un obiettivo. Sei sempre stato un mediocre e improvvisamente, come un dono dal cielo, è arrivata la guerra alla pandemia. E non ti è parso vero: era la tua grande occasione per fare qualcosa, per riempire finalmente le tue giornate. Non potevi perderla. No.
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Il compito era semplice, alla portata di tutti: bastava eseguire ciò che ti veniva ordinato e farlo nella maniera più zelante possibile. Chiudere gli occhi e rispondere "sissignore", spegnere il cervello e scattare sull'attenti. Non era forse la tua vocazione? Che gioia!
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Così sei diventato il migliore dei peggiori. Hai goduto del lockdown sperando nel profondo che non finisse mai. Hai girato con la mascherina anche quando ti trovavi da solo al parco. Hai trasformato la FFP2 nella tua coperta di Linus. Hai consumato tonnellate di amuchina, in macchina, bloccato nel traffico, sfregando le mani fino a consumarle. Hai appeso alla finestra lo striscione "andrà tutto bene!", hai ballato al balcone, hai messo il fiorellino nella tua foto profilo, hai applaudito e ti sei commosso, oh quanto ti sei commosso, davanti ai Tik Tok degli infermieri. La televisione, ma che dico, il mondo intero ti diceva che eri bravo, bravissimo, eccezionale, il cittadino modello del futuro.
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Ma c'era quel tuo amico, quel tuo vicino, quel tuo parente... che proprio non ne voleva sapere. Quanto lo hai odiato. Tu rilanciavi i bollettini dei contagi e lui parlava d'altro. Tu eri in fila per l'ennesima dose di tranquillità a tempo e lui continuava a vivere. Tu tremavi e lui no. Che affronto, che fastidio, che nervi!
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Così gli hai dichiarato guerra, a quel bastardo. Lo hai denunciato, lo hai infamato, lo hai ostracizzato in ogni modo, sul posto di lavoro, in famiglia, ovunque. Potevi augurargli la morte e nessuno ti diceva niente, anzi, venivi lodato da quel bravo conduttore che sapeva tutto, da quel simpatico influencer che aveva tanti follower e da quell'esimio dottore che non sbagliava mai. Quando scannerizzavano il tuo QrCode e appariva quella spunta verde era ogni volta un piacere immenso. Una carezza dall'alto.
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Invece il nemico osava scendere in piazza e rivendicare il diritto al lavoro. Folle! Il mondo ormai apparteneva a quelli come te, non a loro, a quei NoVax, populisti, fascisti, irresponsabili, seguaci dell'antiscienza. Le sapevi tutte le etichette e non gliene negavi una, a quei maledetti.
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E poi cos'è successo? È successo che quel tuo conoscente è rimasto in piedi. Imperterrito, come una scogliera imponente battuta senza sosta dalle onde. Perché non è crollato? Perché è ancora lì? Non doveva andare così!
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Intanto il virus spariva dalle prime pagine. E ritirandosi scopriva il vuoto della tua esistenza. Un vuoto senza fondo che credevi, inutilmente, di aver riempito.
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Matteo Brandi
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titosfriends4life · 10 months
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L'IKIGAI: UNA PROFONDA ESPLORAZIONE DELLA FELICITÀ
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L'ikigai, un concetto giapponese, rappresenta il nostro motivo di vita, ciò che ci spinge a vivere ogni giorno con passione e significato. È la somma di diversi elementi che insieme plasmano la nostra visione del mondo e il senso che attribuiamo alla nostra esistenza.
Esplorare l'ikigai significa comprendere le quattro dimensioni fondamentali che sono la chiave di accesso alla felicità duratura:
Quello che amiamo: Le nostre passioni, ciò che ci appassiona e ci rende veramente felici. Questo può essere un'attività, un'arte, un obiettivo.
Quello che gli altri amano di noi: La percezione che gli altri hanno di noi, ciò che apprezzano o ammirano in noi. Spesso questo coincide con le nostre qualità uniche.
Quello che sappiamo fare: Le nostre abilità, competenze e talenti unici che possiamo offrire al mondo. È il nostro bagaglio di conoscenze.
Quello che possiamo fare per il mondo: Come possiamo contribuire al benessere degli altri e al miglioramento della società. È legato all'impatto che desideriamo creare.
Il percorso verso l'ikigai richiede una profonda auto-riflessione:
Identificare i valori e gli ideali personali: Ciò che è veramente importante per noi.
Riconoscere la passione e ciò che ci motiva: Ciò che ci spinge ad alzarci ogni mattina e rende la vita significativa.
Capire come possiamo contribuire: Scoprire come le nostre abilità e passioni possono essere utili agli altri.
Esempi di trasformazione attraverso l'Ikigai:
Storia di Laura: Laura ha sempre amato cucinare e si rende conto che vuole condividere la sua passione. Avvia un'attività di catering che non solo le permette di esprimere la sua creatività, ma offre anche pasti sani e deliziosi per le persone occupate del suo quartiere. Questo la fa sentire appagata, contribuendo al benessere degli altri.
Storia di Matteo: Matteo ha sviluppato una passione per la fotografia e ha una competenza straordinaria nel catturare momenti speciali. Decide di unire le sue abilità alla sua passione per l'aiuto agli altri e inizia a lavorare come fotografo per organizzazioni no-profit. Ora cattura i momenti toccanti delle missioni umanitarie e aiuta le organizzazioni a raccogliere fondi per cause sociali.
Questi sono solo alcuni esempi, ma mostrano come individui diversi possono scoprire e realizzare il loro Ikigai, integrando passioni, abilità, valori e bisogni del mondo circostante.
Spesso, raggiungere l'ikigai richiede tempo e impegno, ma è un viaggio che può trasformare profondamente la nostra vita. È un cammino in cui investire le risorse e decidere la direzione che desideriamo per la nostra esistenza. Se desideri esplorare ulteriormente questo viaggio alla scoperta del tuo ikigai e desideri supporto nell'analisi dei tuoi valori e delle tue passioni, sarò lieto di essere il tuo sostegno in questo viaggio. Contattami per iniziare questo straordinario percorso verso la scoperta del tuo ikigai.
"Scopri il tuo Ikigai e avvicinati alla felicità duratura! Inizia oggi il tuo viaggio verso la realizzazione personale e la gioia autentica. Contattami per iniziare questa meravigliosa esplorazione della tua esistenza e dare il significato che meriti alla tua vita!"
Tito Bisson
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francesco-nigri · 11 months
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Con grande emozione e con grande gioia annunciamo 👇
HEFRA Amarsi Amarse
il nostro libro di poesie d'amore
edizione bilingue in italiano e spagnolo
in uscita il 1° novembre 2023
Tra qualche giorno più dettagli su 👇
* Autore della Prefazione
* Autore del poema introduttivo e
* Copertina
Grazie di 💚🙏🌼🌺
Hebe Munoz e Francesco Nigri
Fotografia di Matteo Mignani
#hefra #poesie #poesiedamore #novitalibri #francesconigri #hebemunoz #libridaleggere #libriconsigliati #librichepassione #poesia #poesiacontemporanea
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Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
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arcobalengo · 2 years
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Agli inizi degli anni Novanta era il pupillo di Riina. Si chiamava Matteo Messina Denaro. Ed era figlio di don Ciccio, capo mafia di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Matteo era giovane, sconosciuto e impunito. Caratteristiche utili per guidare la “missione romana” dei trapanesi, voluta da Riina. Nella Capitale dovevano essere uccisi alcuni giornalisti per allontanare l’attenzione dalla Sicilia. Se necessario, bisognava portare anche l’attenzione sui vecchi brigatisti. Così spiegava Matteo Messina Denaro agli altri del commando omicida. Ma, soprattutto, bisognava raggiungere Roma per far fuori a colpi di kalashnikov il giudice Giovanni Falcone. Così a febbraio 1992, Matteo “U siccu” partì con altri picciotti di Cosa Nostra alla volta di Roma. Francesco Geraci arrivò in aereo con Enzo Sinacori, mentre Messina Denaro era partito con Renzo Tinnirello, e Giuseppe Graviano con Fifo De Cristoforo. Il gruppo di fuoco prese un alloggio ai Parioli e Geraci noleggiò un’auto perché era l’unico che aveva una carta di credito. Per quella trasferta il giovane Matteo diede a ciascuno cinque milioni di lire. Rimasero a Roma in tutto nove giorni. Il gruppo di fuoco cercò inutilmente Falcone nel ristorante “al Matriciano” nel quartiere Prati. Scoprirono in seguito che il giudice frequentava “La Carbonara”, nella centralissima Campo de’ Fiori. Poi fu la volta del Teatro Parioli, dove lavorava Maurizio Costanzo, e lì cercarono di capire dove piazzare il tritolo. Individuarono un cassonetto dell’immondizia. Entrarono anche in teatro per assistere al “Maurizio Costanzo Show”. Quel giorno, in sala, pare ci fosse anche Falcone. Improvvisamente però, il 4 marzo, Riina cambiò i programmi e ordinò ai picciotti di tornare a casa. Otto giorni dopo partì l’offensiva stragista in Sicilia. Il 12 marzo venne freddato a Mondello l’eurodeputato Salvo Lima, prima uomo del potentissimo ministro Giovanni Gioia, poi passato armi e bagagli dai fanfaniani a trasformare in corazzata nazionale il vascello laziale della corrente di Giulio Andreotti, portando in dote al sette volte presidente del Consiglio la cassaforte dei voti della famiglia più inquinata dell’Isola, come l’aveva definita il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Clientele e favori. Grandi affari e mafia. Fino al Maxiprocesso, che fu la condanna di Lima. Non era tra gli imputati, ma i tempi del giudizio coincisero con la sua parabola discendente. Lima era ormai incapace di garantire gli interessi di una Cosa Nostra alla ricerca di un canale per neutralizzare i guasti del pool antimafia di Giovanni Falcone.
Franco Fracassi - The Italy Project
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micro961 · 14 days
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This is EllE - Il nuovo brano “LIFE”
Un nuovo inno alla spensieratezza e alla vita
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This is EllE pubblica il suo nuovo singolo “LIFE”, disponibile dal 6 settembre 2024 sugli stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Questo terzo inedito è stato composto anche grazie al prezioso aiuto del compagno di vita e musicale Matteo Petacca. Si tratta del proseguo di “GOLD”, in cui la cantante, nel videoclip, aveva trovato cinque amuleti: il primo è proprio “LIFE”.
Il nuovo brano è un inno alla vita che da un lato tiene sospesi con la paura di cadere, dall’altro regala emozioni uniche ed irripetibili. Il risultato di questo dualismo è un’alternanza di gioie e dolori, lacrime e sorrisi, che costruiscono l’esistenza di ognuno, mattone dopo mattone. L’inizio del ritornello con “Tatararirà” trasmette un senso di leggerezza e il tutto termina con la frase “When I’m on the floor is for you”, dove This is EllEimmagina di parlare ad una sé stessa esausta. Il messaggio finale consiste nell’invito a godere di ogni momento: sono tutti preziosi per la crescita personale e la coscienza di sé.
Ascolta il brano https://open.spotify.com/artist/4EvZdwNebm3XxZeW7ppFwP?si=b6RRWD_yQRCXeHBTK7SNSw
Storia dell’artista
This is EllE arriva così, dal nulla, da un passato di cui non scriveremo granché, perché crediamo che non abbia grande senso parlare di ciò che è stato, fuorviando il presente, e più che altro, se vogliamo, anche perché il passato non ha vita alcuna! La sua voce rappresenta esattamente ciò che lei è, due lati di una stessa medaglia dove l’uno non può vivere senza l’altro, la notte e il giorno che si rincorrono nelle 24 ore. Dopo anni di salite e discese, andate e ritorni, e forti esperienze, trova pace in questo suo progetto solista che racchiude un po’ ciò che finora è stato il suo viaggio, interiore ed esteriore, di vita artistica e non solo... Tutto ciò che c’è prima di questo è servito a This is EllE per arrivare qui dov’è, le numerosissime esperienze live e in studi di registrazione in Italia e all’estero, ogni singolo incontro con i vari musicisti e produttori, hanno segnato ed influenzato la sua vita accompagnandola fino ad oggi. A gennaio 2024 esce la cover dei Pink Floyd “High Hopes” che segna l’inizio del suo primo lavoro ufficiale da solista totalmente autoprodotto (insieme al suo insostituibile compagno di avventure Matteo Petacca).
Il 31 maggio è la volta di GOLD, il primo dei 5 pezzi inediti che, insieme ad High Hopes, faranno parte del suo nuovo Ep, in cui ogni pezzo è legato agli altri tramite un racconto che verrà narrato canzone dopo canzone!
Il 6 settembre 2024 esce LIFE, un pezzo pieno di Vita, come appunto ci anticipa il titolo, che fa ballare e canticchiare il ritornello anche dopo averla ascoltata. Questo nuovo lavoro è un viaggio nell’esistenza dell’essere umano, un cammino pieno di energia, emozioni, gioia, dolore, e tutto ciò che si può citare quando davvero si dà tutto fino alla fine, una fine che in questo caso è solo l’inizio di un nuovo ed entusiasmante capitolo del libro della vita di This is EllE.
Instagram: https://www.instagram.com/_thisiselle_/
Facebook: https://www.facebook.com/theofficialellepage/
TikTok: https://www.tiktok.com/@_thisiselle_
YouTube: https://www.youtube.com/@thisisellemusic
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m2024a · 1 month
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Myriam Silla, la sua Valgreghentino pazza di gioia per la medaglia d’oro nella pallavolo Valgreghentino (Lecco), 11 agosto 2024 – Oro olimpico a Valgreghentino. E' l'oro della medaglia di Myriam Sylla, la pallavolista di 29 anni che quest'oggi, insieme a tutte le altre azzurre, ha vinto la finalissima di volley alle Olimpiadi di Parigi. La carriera Myriam, sportivamente parlando, ha esordito ed è cresciuta a Valgreghentino, paese dove ha vissuto e dove ha giocato nelle giovanili del Grenta, la squadra locale, prima di passare all'Olginatese e successivamente spiccare il volo verso la seria A. Il sindaco “Grande Miriam Sylla Fatime! Ti aspettiamo!”, è l'invito alla campionessa olimpica del sindaco Matteo Colombo. Prima di Myriam, un altro atleta ha portato una medaglia olimpica dei Giochi, che si stanno per concludere, in provincia di Lecco: il canottiere di 26 anni Andrea Panizza di Mandello del Lario, secondo nel 4 di coppia maschile.
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incamminoblog · 2 months
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#PANEQUOTIDIANO, «VENDE TUTTI I SUOI AVERI E COMPRA QUEL CAMPO»
La Liturgia di Mercoledi 31 Luglio 2024 VANGELO (Mt 13,44-46) Commento:Rev. D. Enric CASES i Martín (Barcelona, Spagna) + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.Il regno dei cieli è simile anche a un…
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nardonews24 · 2 months
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IL BODY BUILDING: MATTEO CARLINO SI CONFERMA ANCHE A LATIANO E MESAGNE
Nei giorni scorsi avevamo dedicato un articolo a Matteo Carlino, atleta di Body Building e Fitness di Nardò, che aveva dato sfoggio del suo invidiabile fisico sbaragliando la concorrenza e vincendo a mani basse le sue prime competizioni agonistiche a Taranto ed a Gioia Del Colle. Come annunciato in quella occasione, la stagione delle gare sarebbe continuata con un doppio appuntamento importante,…
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antennaweb · 4 months
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artigrafichsblog · 4 months
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PIU’ VITA ALLA VITA – 70 VOLTE FESTA”
di Matteo Pucci
Magister della Comunità Masci La Spezia
06-05-2024
Nell’ambito delle celebrazioni in tutta Italia per i settant’anni del M.A.S.C.I. MOVIMENTO ADULTI SCOUT CATTOLICI ITALIANI la Comunità spezzina “Mario di Carpegna” ha programmato e organizzato per domenica 12 maggio 2024 una giornata di gioco, di festa e di attività per vivere insieme alla Città un’esperienza di crescita e di piacevole incontro.
Il 70° del MASCI nazionale sarà un evento che parallelamente, nel periodo aprile-giugno 2024, sarà vissuto con modalità e tempi differenti sia dai livelli regionali del Movimento sia da ogni altra Comunità di Adulti Scout in tutta Italia e dunque attraverserà l’intera penisola facendo conoscere cosa è il Masci oggi, come i singoli e le Comunità vivono oggi i valori dello scautismo nella società, nella Chiesa, nell’ambiente. Per il MASCI spezzino, festeggiare il 70° compleanno dalla nascita del Movimento degli Adulti Scout cattolici in Italia sarà l’occasione per fare conoscere ancora di più alla comunità locale spezzina le nostre attività, il nostro impegno, il nostro servizio e le finalità dello scautismo adulto. La giornata sarà vissuta in un clima di festa, di gioia, di condivisione e di accoglienza e sarà aperta alla partecipazione di gruppi, movimenti, associazioni ed ogni singola persona che voglia condividere e festeggiare con gli scout. Il programma del 12 maggio prevede: La mattinata (9-12.30): gioco cittadino in stile caccia al tesoro, per conoscere e riscoprire la storia e gli angoli più belli e significativi di Spezia. Le squadre / equipaggi – composte ognuna da circa una decina di persone guidate da un Responsabile maggiorenne - si muoveranno a piedi per le vie e le piazze del Centro storico cittadino, alla ricerca degli indizi e superando le prove necessarie per condurli al “tesoro”. Il pomeriggio (14.30-17): Festa musicale in Piazza Unità d’Italia. Alcuni gruppi/complessi faranno musica in strada ripercorrendo attraverso le note e le canzoni l’adesione ai valori e agli ideali dello scautismo. Durante la festa, scout di ieri e di oggi condivideranno simbolicamente la loro storia e il loro cammino scout portando segni e testimonianze materiali di quanto vissuto. Alle 18: Santa Messa conclusiva celebrata dal Vescovo diocesano Mons. Luigi Ernesto Palletti e rinnovo della Promessa scout (Santuario Ns Signora della Salute, Piazza Brin) PIU’ VITA ALLA VITA’ sarà anche l’occasione per un impegno concreto del MASCI italiano per lasciare un segno in 3 progetti “di Vita”: una culla termica da donare al centro di prima accoglienza a Lampedusa, una falegnameria da donare al villaggio Milenge nel Nord Zambia, un bosco di 21 alberi da piantare ad Argenta, paese di don Minzoni. Nella giornata e successivamente saranno raccolte offerte che possono essere anche versate sul IBAN MASCI nazionale: IT54C0760103200000038275004 con causale “UN DONO PER IL 70°”.
https://www.youtube.com/watch?v=50Ki3kgFTlM
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bergamorisvegliata · 6 months
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LE 2 STRADE 👣 -di Matteo Gracis-
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Premessa: chiedo scusa a Matteo Gracis per essermi permesso di rubare questo suo post apparso nel suo canale "telegram", ma la riflessione in video rispecchia un po' quella che è anche la mia filosofia nel periodo attuale che ormai si sta protraendo da oltre 4 anni.
Ripropongo, in qualità di "admin" di questo blog, il testo e il video-messaggio di Matteo Gracis e in fondo o comunque alla fine del testo, i link dei vari canali social di Gracis e de "L'Indipendente", il quotidiano "online" del quale ne è il Direttore.
Ritengo importante anzi fondamentale, in questa epoca in particolare ma forse in qualsiasi epoca, percorrere due strade parallele.
Una fatta di battaglie, di lotte, di resistenza, di attivismo e azioni concrete per difendere i nostri diritti e la nostra libertà, per combattere contro le ingiustizie, per opporsi con ostinazione alle forze del male.
E un’altra fatta di gioia, di spensieratezza, di leggerezza e divertimento, per godersi la vita e vivere il nostro tempo nel migliore dei modi possibili, per cogliere la preziosità del qui e ora, per alimentare con entusiasmo le forze del bene.
Una non deve escludere l’altra. Entrambe devono e possono coesistere.
Senza la prima si peccherebbe di indifferenza, di ignavia, di egoismo e superficialità. Senza la seconda si sprecherebbe il regalo più grande che ci è stato fatto dall’universo.
Riuscire a percorrere queste due strade contemporaneamente e in equilibrio, è una grande sfida che personalmente ho intrapreso da tempo. A volte riuscendoci, altre meno.
Ma se non altro so dove sto andando e di questi tempi, mi sembra già molto.
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