#Marco Piras
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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"Io, Bob e gli altri": a Genova la presentazione del docu-film su Sergio Morselli
Un viaggio nella musica e nella vita di un grande artista italiano, con performance live e racconti indimenticabili
Un viaggio nella musica e nella vita di un grande artista italiano, con performance live e racconti indimenticabili Un evento imperdibile nel cuore di Genova Genova, 28 novembre 2024 – Nel suggestivo contesto del Centro Storico di Genova, presso il caffè letterario Librìdo in Piazza dei Truogoli di Santa Brigida 27, si terrà la presentazione del docu-film “Io, Bob e gli altri”, dedicato al…
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gregor-samsung · 5 months ago
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" La prima volta che ti ho visto, d'istinto ho pensato e mo' questo che vuole? È stato un pensiero irrefrenabile, un getto d'acqua nell'arida pianura di quella stagione estiva. Eri una presenza stonata, perché non c'era bisogno di uno come te. Poi ti sei girato, hai sorriso - un sorriso aperto, bonario, anche un po' distratto dalle cose terrene - e hai detto «Ah! Tu sei Nicoletta». Non hai detto «Devi essere» hai detto «Tu sei» come se mi stessi creando in quell'istante, senza esitazione, con la magia delle parole. Succede nella Bibbia, succede nel Corano, succede nei momenti sacri e profani, succede a chi di mestiere crea mondi con le parole. Perché, come recita un proverbio Hopi: "Chi racconta le storie governa il mondo". Sinceramente, quell'estate in cui ci siamo conosciuti, non ero capace di raccontare niente, non sapevo più chi ero: la vita mi scuoiava, mi privava bruscamente degli appoggi, vivevo in un soffio pronto a spegnersi o a infuriare. Come i personaggi di un racconto di Horacio Quiroga avevo perso i venti e l'età, la schiuma dei giorni, la luccicanza. "
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Brano tratto dal racconto di Clara Nubile Luce che tutto tocca, testo raccolto in:
AA. VV., 27 racconti raminghi, a cura di Emanuela Chiriacò, FLU.O/Libri dell'Arco, Rimini, 2024¹, p. 48.
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artistaforever · 1 year ago
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On the set of Pira-Pirasong Paraiso
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nstbtmelb · 2 years ago
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What do you do when 2 of Melbourne’s most creative and hardest techno DJ’s are infact the same person? 🤔
The man, the myth the legend that is both Traction Engine and Woodsman returns for an absolutely relentless genre blender of a set.
Fusing elements of both of his aliases, and taking the listener on a hypnotic journey into the modern sounds of hard techno and acid rave 🤤
Traction Engine (aka Aaron Rogers) is a legend of Melbourne’s techno scene. And if we are being quite honest? Severely underrated and overlooked…
This set is everything you’d expect from either a Traction Engine or Woodsman set. Heavy kicks, building acid lines, hypnotic grooves and dark warehouse vibes!
This is 90mins worth of seriously heavy techno, acid and new school rave to kick start your long Easter weekend in to  next Christmas! 🥳
So without further ado, hit that play button, turn it up loud, and prepare to fire walk with us 🔥
Thanks guys 🖤 ⁣⁣⁣ [track_list] 01] OFNANA_PESA - LOSING CONTACT WITH REALITY 02] Giovanni Craozza - Tracy 03] FORBIDDEN - Disco Dancer (Johnny Piras & TORRE Remix) 04] Luciid - Fxck (Original Mix) 05] H! Dude feat. Poca - Ma Lubulule (Original Mix) 06] M.Smith - Drink, Pills & Kiss (Original Mix) 07] Mzperx - Every Weekend 08] Maddix - Acid Soul (Extended Mix) 09] Azyr - Punishers In Berghain (Original Mix) 10] Brooke Powell - East End Tug 11] Zero Delay - BLADE RAVE (Zero Delay Remix) 12] Gioh Cecato - Wake Me Up (SveTec Remix) 13] 66Hz x REDCODE404 - The Power 14] Marco Leckbert - The Battle (Original Mix) 15] WNDRLST - EDEN 16] Fatboy Slim - Rockafeller Skank (Black Traffic Edit) 17] Schroomp - Meteorite (Original Mix) 18] Flymeon - Paris Acid City (Original Mix) 19] BK - Revolution (Dica Edit) 20] NMLS - The Void 21] 66HZ X SOUL OBSTRUCTION - PROPH3T
If you like what you hear, be sure to like and follow his artists pages below. A few seconds and a few clicks on your part can help make a difference at the end of the day. Support the music you love, and help support the artists who create it 🙏🏻

⁣⁣[woodsman_pages] Soundcloud: http://soundcloud.com/traction-engine-official Facebook: www.facebook.com/t.e.tractionengine Mixcloud: https://www.mixcloud.com/TractionEngineOfficial/

[nstbt_pages]⁣ ⁣Linktree: https://linktr.ee/nstbt_melb Bandcamp: www.nosleeptillbedtime.bandcamp.com Facebook: https://www.facebook.com/nosleeptillbedtime/ Instagram: https://www.instagram.com/nstbt_melb/ ⁣⁣ #hardtechno #schranz #techno #Melbourne #industrialhardcore #industrialtechno #producer #undergroundtechno #technoculture #ilovetechno #technodj #technoparty #hardstyle #darktechno #party #hardcore #technomusic #underground #djlife #electronicmusic #hardtekk #tekk #djing #club #hardtechnomusic #raver #dj ⁣
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yo-sostenible · 6 months ago
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, en Colombia En el primer fallo sobre bonos de carbono que emite la Corte Constitucional de Colombia, se confirma vulneración contra comunidades y se les otorga facultad de decidir frenar el proyecto REDD+. La Corte Constitucional de Colombia falló a favor de amparar los derechos de comunidades indígenas en la que se considera la primera decisión judicial vinculada a un caso de bonos de carbono. Tras encontrar que el Estado y privados no respetaron los derechos fundamentales de las comunidades para instalar el proyecto, invitaron a las autoridades indígenas a decidir en tres meses si autorizan su implementación. De tener una respuesta positiva, las comunidades deberán establecer las condiciones y mínimos para que proyectos de este tipo se desarrollen en su territorio. Si no alcanzan una decisión, el proyecto no podría realizarse. La decisión se da como respuesta a una demanda presentada por las comunidades del territorio Pirá Paraná, pertenecientes al Gran Resguardo Indígena del Vaupés, que alegaron la vulneración de sus derechos fundamentales por un proyecto REDD+ que se desarrolla en sus territorios. Fallo histórico En el fallo, la Sala Segunda de Revisión del tribunal también dicta órdenes a los privados y el Estado para garantizar que se respeten los derechos de las comunidades involucradas en el presente proyecto REDD+ y en casos futuro. Por ejemplo, ordena que en dos meses los actores privados definan en sus políticas y procedimientos los estándares mínimos de debida diligencia para la operación de proyectos REDD+ en territorios indígenas. Además, si en tres meses no hay decisión de las comunidades sobre el proyecto REDD+, ordena al Ministerio del Interior “promover la solución de conflictos de conformidad con los usos y costumbres de las comunidades”. Esto implica, agrega el tribunal, disponer “de un espacio de diálogo para mediar y alcanzar un acuerdo sobre la forma en que se implementará un proyecto REDD+ actual o futuro en el territorio Pira Paraná”. Además, si en seis meses no hay solución en ese espacio, la Corte ordena al Ministerio del Ambiente (Minam) “respetar la decisión de las comunidades y sus organizaciones representativas de no consentir la ejecución del proyecto en su territorio”. El Minam también deberá realizar un informe técnico sobre las necesidades y circunstancias específicas para implementar proyectos REDD+ en territorios indígenas, que involucre la participación de sociedad civil, academia y pueblos indígenas. Así como coordinar la creación de un protocolo con perspectiva étnica para la ejecución de proyectos REDD+ en territorios indígenas. Este protocolo deberá comunicarse como parte del Sistema Nacional de Salvaguardas del Estado ante la Convención Marco de Naciones Unidas sobre Cambio Climático (CMNUCC). Fuente Servindi.org
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lamilanomagazine · 9 months ago
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Chiesa in Valmalenco: attentato incendiario contro la Stazione dei Carabinieri
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Chiesa in Valmalenco: attentato incendiario contro la Stazione dei Carabinieri. Si è verificato un grave atto intimidatorio nei confronti della Stazione dei Carabinieri di Chiesa in Valmalenco (SO). Ignoti hanno infatti lanciato una bottiglia incendiaria contro l’auto di un carabiniere parcheggiata all’esterno della caserma, causandone l’incendio. Le fiamme, che hanno lambito anche una seconda vettura danneggiandola, sono divampate e sono stati gli stessi militari ad allertare i soccorsi, rivolgendosi alla centrale operativa del Comando Provinciale di Sondrio e facendo intervenire immediatamente sul posto i Vigili del Fuoco del locale distaccamento per spegnere il rogo. Al termine delle operazioni di spegnimento hanno iniziato ad operare i reparti investigativi ed i militari specializzati nei rilievi del comando provinciale di Sondrio. Il Prefetto della Provincia di Sondrio, Dr. Roberto Bolognesi, si è recato sul posto accompagnato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Marco Piras, ed ha incontrato il personale in servizio presso la Stazione Carabinieri, esprimendo apprezzamento e sostegno all’attività svolta dall’Arma in provincia di Sondrio ed in particolare dai militari di stanza presso le Stazioni, come quella di Chiesa in Valmalenco interessata da un atto di danneggiamento assolutamente da stigmatizzare. Al termine dell’incontro, il Col. Marco Piras ha ringraziato per la solidarietà ricevuta, evidenziando come il Prefetto, con la sua presenza e le sue parole, abbia dato forza non solo alla Stazione di Chiesa in Valmalenco ma a tutti i Carabinieri che svolgono con abnegazione il loro servizio a favore dei cittadini.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pirapopnoticias · 1 year ago
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micro961 · 2 years ago
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Sergio Borsato - “Tiocfaidh ar là”
Il nuovo singolo estratto dall’ultimo disco di inediti del cantautore veneto
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Tiocfaidh ar là è una frase in gaelico che significa "verrà il nostro giorno", riferendosi al giorno in cui l'Irlanda sarà nuovamente unita e libera dall'ingerenza britannica. È diventato lo slogan non ufficiale del movimento repubblicano irlandese.
La frase è stata per la prima volta pronunciata da Bobby Sands, membro della PIRA che fu il primo di dieci detenuti repubblicani a morire durante lo sciopero della fame del 1981 nel Carcere di Maze, nella località di Long Kesh.
 Con queste premesse il cantautore veneto continua a dar voce al suo nuovo disco di inediti dal titolo “Liberi e Forti” uscito lo scorso 17 marzo firmato dalla direzione artistica di Massimo Priviero e il featuring del chitarrista Riki Anelli, registrato dall’ingegnere del suono Francesco Matano presso lo Studio Musica per il Cervello.
 «La Vita è come una nuvola, arriva, precipita, si dissolve, evapora e ritorna, in un continuo divenire» Sergio Borsato
 Dicono del disco:
 «Sergio Borsato sposa a pieno un concetto roots e americano di pensare al folk e alla sua narrazione. La parola si fa melodica dentro ampie aperture (anche in minore) e questo per cullare la storia, quella degli uomini, delle loro guerre…Culla di memoria, un atto resistente per la canzone d’autore di oggi… soprattutto di oggi…» BravOnLine
 «Un disco di grande folk che all’America deve tutto ma anche un disco di bellissimi ricami melodici di quel suono roots acustico che va vissuto più che ascoltato». ExitWell
 «Un disco impegnato, impegnativo, morbidissimo nella quiete delle sue melodie di grandi route americane, origine prima che arriva alla mente sin da un primo ascolto personale». MeiWeb
 «La memoria è tutto. Nella memoria c'è la traccia del nostro vivere quotidiano, della nostra storia... e la canzone d'autore alla memoria deve tanta sua tradizione, alla storia così come a quel certo modo partigiano di mantenere in vita tutto questo». SevenNews
 Sergio Borsato nasce in Svizzera nel 1962. Figlio di immigrati veneti, trascorre la sua infanzia in parte con i nonni paterni, a Cartigliano - un ridente paesino della campagna veneta alle porte di Bassano del Grappa situato sulle sponde del fiume Brenta - e in una piccola cittadina svizzera vicino a Zurigo. A 6 anni inizia a suonare l'armonica a bocca e a 10 il padre gli regala la prima chitarra, una sei corde spesso a cinque... Pink Floyd, Eagles, America, Crosby e gli italiani De Andrè, Bubola, De Gregori, Guccini, Bertoli, Vasco lo accompagnano. Inizia a scrivere la prime canzoni nel 1978, all'età di 16 anni. A 18 anni inizia a frequentare circoli filologici locali e, a Bassano del Grappa, conosce e frequenta il poeta scomparso Gino Pistorello con il quale inizia un interscambio di idee linguistiche e culturali. Prende coscienza che il Veneto è una lingua di trasferimento e di appartenenza e inizia a scrivere le prime canzoni in coiné Veneta. Collabora con vari gruppi musicali locali e nel 1986-87 si avvicina a gruppi che perseguono finalità autonomiste e indipendentiste ed è in questo ambiente che nascono le prime idee musicali. Borsato riesce comunque a destare l'attenzione degli addetti ai lavori. Nel 1999 inizia il suo primo tour musicale che lo porta in 15 città, pubblicando in seguito l'album "live tour 1999". Nel 2001 con la nuova casa di produzione musicale indipendente Daigo Music Italia srl dà vita al primo grande progetto discografico "La strada bianca". La scelta dei musicisti ricade su nomi di maggior prestigio nazionale ed internazionale quali Andrea Braido alle chitarre (Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Mina, Celentano, etc), Massimo Varini, alle chitarre (Nek, Laura Pausini, etc), Davide Ragazzoni alla batteria (Branduardi), Stefano Olivato al basso (Patty Pravo), oltre ad una serie di musicisti molto bravi tra i quali Marco Fanton (chitarre) e Alessandro Chiarelli (violino). Nel 2003 Sony Music Italia, ascoltato l'album, avvicina l'artista e decide di distribuirlo in tutta Italia e all'estero con un contratto in esclusiva: Germania, Svizzera, Francia, Stati Uniti, etc. L'album, che desta molto interesse anche da parte della stampa internazionale, viene recensito tra l'altro su America Oggi, il piú importante quotidiano americano dedicato agli italiani all'estero, oltre che su varie testate nazionali. Rai 2, nel settembre 2004, lo vuole come ospite al Follia Rotolante Tour, nella tappa di Lido degli Estensi. Il primo singolo dell'album "La strada bianca" viene programmato da numerose emittenti radiofoniche italiane. Nel 2008 è fra gli autori “Freedom” programma di Rai 2 interamente dedicato alla musica, in onda in seconda serata. Nel 2022, dopo circa 15 anni di pausa, Borsato ritorna con un nuovo singolo, “La bambina di Kiev”, mentre il 2023 è iniziato con la pubblicazione di “BIRKENAU - Unter dem blau”, di “Liberi e forti” title track del nuovo album uscito lo scorso 17 marzo e di “Tiocfaidh ar là” in diffusione radiofonica dal 9 giugno 2023.
 Etichetta: Multiforce
 Facebook: https://www.facebook.com/sergio.borsato/
Instagram: https://www.instagram.com/sergioborsatoofficial/
Sito Web: www.sergioborsato.com
 l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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norhansali · 2 years ago
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2 REMARKABLE WRITER'S IN JAPANESE PERIOD
Jose Ma. Hernandez
Jose Maria Hernandez is a writer and teacher. He studied writing and acting in America. His famous play is Panday Pira, a historical play with 3 acts.
The other plays written by Jose Ma. Hernandez is The Olive Garden, a play based on the Bible; Night Wind, Sunrise in the Farm, The Empty House, Prelude to Dapitan, and White Sunday.
The play White Sunday won the Palanca Memorial Award in literature.
Source:https://tl.m.wikipedia.org/wiki/Jose_Maria_Hernandez
Soc Rodrigo
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In honor of in the struggle against the dictatorship of Ferdinand Marcos, his name was inscribed on the Wall of Remembrance at the Bantayog ng mga Bayani in 1998 - the year in which he died.[1][2] A national cultural award named in his honor, the Gawad Soc Rodrigo is given by the Philippines' Komisyon sa Wikang Filipino (KWF) and National Commission for Culture and the Arts (NCCA).
Source:https://en.m.wikipedia.org/wiki/Soc_Rodrigo
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mariocki · 4 years ago
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Castle Freak (1995)
"What - what about - what about this mirror?"
"How did you hurt your hand, Signore Reilly?"
"What are you saying? What, you're saying I did it myself, why would I break my own mirror?"
"Maybe you don't like what you saw."
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white-queen-lacus · 5 years ago
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About “It’s not impossible” lyrics
The tv version of this amazing opening has always had some sense of fascination. It perfectly sums up the way Cagliostro feels, being trapped in the realm of the livings and compelled to sees life going on without him (please, take a listening <3).
https://www.youtube.com/watch?v=8_KA3TQnDc0&list=PLobpwVqTCar3gF4TqB38YujAsvLPiH5d0&index=5
Looking through a cloud
I've got to let you know
I've been crying out loud
How could you let me go  Trieste is a cloudy and rainy city in this series. Leonardo died during an action, during a heavy rain night. During the first episodes, he literally cannot accept the fact that he’s dead. He struggles, he cries out loud because he knows he still has a lot of things to do, first of all, protecting Anna from the man who killed him and wants to kill her too. Yet, there’s some kind of resentment for her. They loved each other in their unique way. They were so different: Anna is wealthy, she’s his District Attorney, and he is a reckless and stubborn detective with a shady past. They argued a lot, especially because he often challenged her. That’s also why they fell in love. Anna was fascinated by his mind and his attitude (that’s why she chose Leo instead of Piras, who was the reliable one), but she was also truly p*ssed off when he acted on his will, putting his life in danger. They got married but after their wedding, things got complicated. Incomprehension came and they were almost on the verge of divorce because Leo had a brief affair with Stella (who ended up being Anna’s best friend after Leo’s death and a spy from another department) and Anna, who found herself pregnant, didn’t know how to handle things. Leo’s death was an insuperable trauma for both of them. During the powerful scene after Rambelli (Leo’s mentor and in the end, killer) tells Anna that her husband is dead on duty, Anna breaks and screams, hating Leo for having left her behind, while Leo, just a few days before his death, after their last intimate meeting, told Anna “Ask me to stay”. So, “How could you let me go”. I wonder if Leo thought that if Anna had told him those words, his death wouldn’t have occurred. A single twist of fate
I thought we had it all
But we can work it out
It's not impossible (x4)
What’s this single twist of fate? I believe it refers to the fact that Leonardo didn’t cross the red door. He decided to stay. He decided to remain and protect his wife and their unborn child. Yet he can’t protect her from everything. He desperately fights in order to break the walls which separate him from the livings. He learns how to interact, how to mess up with the plan of the livings. He tries to make Anna feel that he’s still there, for her. It’s not impossible. But it requires a strong bond that goes beyond life and death.
You can see me when I'm not here
You can feel me when
I breathe underneath the skin
We're only human
A particular thing is that ghosts appear to feel. Leo, even if dead, can be affected by the rain, for example. He feels pain, he still can cry, can scream, can breathe. He often tries to touch Anna’s cheek, even if she just feels a chill. During the second season, he tries to hug both her and little Vanessa, partially succeeding (Anna is able to feel his presence and sees him for an instant). She can see him, but she can’t do anything to let him stay. That’s why Anna, at the end of the second season, thanked him for having protected both her and their daughter during that time, but she also asked him to go. Anna feels exactly the same pain. She can’t live without Leo, but Leo is gone and can't come back anymore, not the way she needs. Life must go on for her and for Vanessa. Leo too acknowledges (he even admitted that Piras would have been a far better father for his child than he, even if he never liked him... and we know how the story ended: Anna perhaps might move on with Jamonte, who shares many traits with Leo, instead of Piras, who’s dead either).
I will walk these streets
Looking for you reach out
Touch me, touch me
Oh, It's not impossible
It's not impossible (x4)
A frequent image is Leo walking the streets of Trieste, among the passing cars. He always tried to find a way to reach Anna (said above). And yet, there’s a moment in the first season when it happened. The two of them are able to touch. It’s when Anna was almost dead. She had a near-death experience. She realized that Leo had always been with her the whole time. She didn’t want to leave him, even after the lies, the sins, every bad thing she found out about him. “I want to stay where you are”. Yet she cannot. Leo, greeting her with his iconic way of greeting, pays his farewell, asking her to come back for the sake of their daughter. During the second season, they “interact” in Anna’s dreams (which are quite frequent). Anna is aware that the one she sees in her dreams isn’t Leo, but he was the voice of her conscience. To “him” she confessed how inadequate she feels as a mother (the dream sequence with young Vanessa) after she acted like a fugitive during her trial (interesting that it happens after she had seen Jamonte singing with his daughter), as well as a wife (she had forgiven Leo’s affair, but she feels regret for her feelings for Jamonte). Yet, at the end of the second season, the two of them seem to have made peace. Anna was ready to move on (but she really is?)  knowing that the man she loved, loves and always will love is in her heart, and Leo is ready (or better, e’s given up) to pass through the red door. He’s conscious that he made a mistake deciding to stay because people around him kept suffering and are constantly put in danger because of him. He’s a shadow now and he doesn’t belong to that world anymore. We know that Vanessa tied him to the living realm because she wants to know more about their connection (which probably will be the leit motif of the third season) but also because she has a crush for him (yeeeees, sweetie... Montecristo is too old and dead for you XD).  That said, this song is amazing (even if the full version is quite different from the tv version, but details...) as well as the whole soundtrack. I wonder how much time we’ll need to suffer before the new season will be aired (I read 2022 but I hope we won’t have to wait so much or I don’t know if the black coat will be available anymore XD). 
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ibastardi · 6 years ago
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Promo pics: Cuccioli - I Bastardi di Pizzofalcone
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artistaforever · 1 year ago
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The Cast of Pira-Pirasong Paraiso
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corallorosso · 3 years ago
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“Gli studenti africani, in fuga dall’Ucraina in fiamme insieme a centinaia di migliaia di ucraini, vengono accolti così al confine polacco. Coi fucili puntati. Passano gli ucraini, bianchi. Non passano gli studenti, neri. Perché c’è chi non cambia mai il proprio volto, nemmeno di fronte alla tragedia della guerra. E la tragedia della guerra non ferma il razzismo. E vergognatevi, molto”. Marco Dreams + Michele Piras
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ochoislas · 3 years ago
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Era finales de diciembre, los ajetreados últimos días del año. Pero siete u ocho muchachos traveseaban en la ventosa playa tan libres y despreocupados como siempre. El mayor tenía doce, el menor nueve. Estaban reunidos bajo una duna en animada charla. Algunos estaban de pie, otros sentados. Uno de ellos apoyaba la barbilla en las manos, con los codos hundidos en la arena. Mientras hablaban el sol declinaba al oeste.
Acabado el coloquio, los muchachos trotaron por la orilla, corriendo a su antojo por las ensenadas. El grupo pronto se dispersó. Fueron cada uno recogiendo lo que la tormenta había llevado dos noches antes y la pleamar despreció: tablones podridos, un cuenco desportillado, astillas de bambú, leños y un viejo cucharón sin el mango. Los amontonaron en un trecho de arena seca lejos de las rompientes, pero todo estaba apesgado de agua de mar.
¿Qué estarían haciendo en la frialdad del crepúsculo? Hacía ya tiempo que el sol se había puesto. Las nubes que envolvían el monte Ashigara estaban teñidas de oro. El viento se había echado. Los botes de pesca volvían a la aldea con la vela arriada y a fuerza de remos.
Un muchacho de rostro redondo y atezado, pero guapo, había encontrado el marco de un viejo espejo, sin la luna. «Que lástima quemar esto», se dijo. Pero otro muchacho mayor dijo —descargando un gran madero con el que casi no podía— que ardería mejor que todo lo demás. El primero replicó que no ardería. «Sí que va a arder», dijo el mayor, dándole la espalda enfadado. Otro chico cerca gritó feliz que aquel día habían hecho mejor requisa que nunca.
De eso se trataba: hacían una hoguera. Los despojos de su raque estaban juntos y listos para arder. Con las rojas llamas brotaría una alegría salvaje. Corriendo y saltando por encima probarían su valor. Fueron entonces a por hierba seca de las dunas. El mayor se adelantó y prendió el fuego. Formaron un círculo esperando escuchar el crujir del bambú al hendirse. Pero únicamente ardió la hierba, y se apagó. Volvió a prender y volvió a extinguirse. Se levantaron unas pocos tufos de humo, nada más. La madera y el bambú permanecieron incólumes, el marco del espejo apenas chamuscado aquí y allá. De un cabo del madero escapó vapor con un extraño siseo. Los muchachos se echaron en la arena uno tras otro y soplaron en la pira a más no poder. Pero en vez de llamas se levantó un humazo que les escoció los ojos. Las lágrimas les corrían por las mejillas.
El mar estaba en tinieblas. La vecina isla de Enoshima ya no se veía. Una sarta de chorlitos —formas blanquecinas que aparecían y desaparecían en la lobreguez— volaba disparada por la playa. Sus chillidos resonaron tristemente y se alejaron. De las juncias llegó un agitado aleteo: alguna bandada de agachadizas remontaba el vuelo.
«¡Mirad! ¡Las hogueras del cerro de Izu!», gritó un muchacho. «Si las suyas arden… ¿por qué la nuestra no?» Todos se levantaron y otearon las aguas. Más allá de la gran bahía de Sagami dos fuegos titilaban, guiñando tan tenues que bien podrían haber sido fuegos fatuos. Ahora que habían acabado la cosecha, los campesinos de Izu debían de estar quemando en la colina los rastrojos de sus campos. Tales fuegos son los que emocionan a los viajeros en invierno: las remotas almenaras sólo avisan del largo y negro camino por delante.
Los chicos comenzaron a bailar enloquecidos, batiendo palmas y cantando: «¡Arden las colinas! ¡Arden las colinas!». Sus cándidas voces resonaron en el crepúsculo por la playa vasta y desierta. Las susurrantes olas parecían responderles, precipitándose desde la punta sur del abra en cercos de espuma. La marea había empezado a subir.
De detrás de las dunas llegó una voz: ¿hasta cuándo iban a estar jugando en la oscura playa con aquel frío? Ninguno la oyó, tan embebidos estaban en los lejanos fuegos de Izu. «¡Venid a casa!», llamó de nuevo la voz y esta vez uno de los pequeños la oyó. «Me llama mi madre, me voy a casa», gritó echando a correr. Los demás salieron tras él entre gritos, zanqueando a ver quién llegaba el primero a la cima de la duna.
Todavía disgustado por su fracaso, el mayor se volvió a mirar la hoguera mientras corría. Cuando llegó a lo alto de la duna se volvió una vez más antes de bajar por el otro lado. «¡Prendió! —gritó viendo las llamas en la playa—  ¡Nuestra hoguera prendió!». Los otros treparon de vuelta a la cima, asombrados. Todos se quedaron allí en banda mirando hacia abajo.
Era verdad. Los remisos leños, aventados por la brisa, habían prendido. El humo ondeaba espeso y asomaban intermitentemente lenguas de llama. Los nudos del bambú estallaban con secos crujidos, levantando cada vez una nube de chispas. La hoguera había prendido, y bien. Pero los muchachos no se movieron del sitio, aplaudieron, gritaron de júbilo, y luego se volvieron y bajaron la duna aprisa, camino de casa.
Una vez se fueron los muchachos sólo quedó la soledad de la noche de invierno. Y en la playa, tan negra ya como el mar, la hoguera ardía sola, abandonada.
Kunikida Doppo
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Oristano: termina la Sartiglia 2023 con le premiazioni dei migliori cavalieri.
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Oristano: termina la Sartiglia 2023 con le premiazioni dei migliori cavalieri. In una giornata dedicata alla Sartiglia non poteva mancare un ricordo di Enrico Fiori, scomparso pochi giorni fa dopo una lunga malattia, che per decenni ha legato il suo nome alla giostra. Sul palco sono stati chiamati Paolo Vanacore e Rita Carta, in rappresentanza del gruppo folk Città di Oristano, a raccontare alcuni episodi legati alla vita di Enrico Fiori, che del gruppo folk fu ideatore, fondatore e grande animatore, ma anche uomo di cultura a 360 gradi. Un personaggio a cui l’intera città è molto riconoscente, tanto che nel 2018 fu premiato dal Comune di Oristano nel corso di una cerimonia ufficiale. Poi le premiazioni: i primi a salire sul palco sono stati i Componidori Danilo Casula e Giampaolo Mugheddu e i presidenti dei Gremi di San Giuseppe Antonio Mugheddu e San Giovanni Mauro Solinas, su Componidoreddu Lorenzo Mugheddu e il Presidente della Pro loco Gianni Ledda nella duplice veste anche di presentatore. In base alle classifiche ufficiali della Sartiglia 2023 i premi per il complesso con i migliori costumi sardi è andato ex aequo a: Antonio Cuccu – Francesco Serra – Marco Serra, Enrico Fiori – Pasquale Forgillo – Giuseppe Sedda. Per i costumi spagnoli premio ad Antonio Giandolfi – Stefano Spiga – Salvatore Aru. Per la Sartiglia di domenica 19 febbraio i premi sono andati a Giampaolo Mugheddu (miglior discesa alla stella), per le migliori evoluzioni a: 1° Elisabetta Sechi – Giovanni Serra – Cristian Pisano, 2° Michael Casula – Roberto Volturo – Marco Pau, 3° Antonio Giandolfi – Stefano Spiga – Salvatore Aru, 4° Antonio Cuccu – Francesco Serra – Marco Serra. Per la Sartiglia di martedì 21 febbraio a Carmen Murru il premio per la miglior discesa alla stella, mentre per le migliori evoluzioni acrobatiche a: 1° Andrea Concas – Antonella Rosa – Federico Misura, 2° Elisabetta Sechi – Giovanni Serra – Cristian Pisano, 3° Daniele Mattu – Alessio Piras – Cristian Sarais, 4° Marco Cardias – Gianluca Manunza – Filippo Sechi, 5° Paolo Soddu – Rodolfo Manni – Davide Cingolani. Per le migliori evoluzioni tradizionali: 1° Davide Figus – Francesco Salis – Samuele Vargiu, 2° Enrico Fiori – Pasquale Forgillo – Giuseppe Sedda. La manifestazione è stata organizzata dalla Fondazione Oristano in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Oristano, la Pro loco e il Gruppo folk Città di Oristano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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