#MOSE Venezia
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Il segreto di Venezia: come la città galleggiante si sostiene su colonne di legno. La straordinaria ingegneria dietro Venezia: perché i pilastri di legno che sostengono la città resistono da secoli?
Venezia è uno dei gioielli più preziosi del mondo, non solo per la sua bellezza artistica e culturale, ma anche per l'ingegneria straordinaria che la sostiene.
Venezia è uno dei gioielli più preziosi del mondo, non solo per la sua bellezza artistica e culturale, ma anche per l’ingegneria straordinaria che la sostiene. Costruita su un intreccio di isole nella laguna veneziana, la città sorge su migliaia di pilastri di legno affondati nel fondale, una tecnica che ha permesso a Venezia di “galleggiare” stabilmente per secoli. La costruzione di Venezia:…
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2020 PUNTA SABBIONI ( VE ), i lavori per il Mose da angelo aldo filippin Tramite Flickr: immagine digitale
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Senza sarebbe disastro epocale. Ma gli oppositori gli immobilisti e i detrattori, cinque minuti di vergogna pubblica auto amministrata, mai?
Qui è già diventato "normale" (adesso); mettici in più il tipico understatement veneto (niente chiagni-e-fotti: roba da arabi), non se ne parla né da noi né tantomeno all'estero, dove si bevono le lagne del mainstream media sponsorizzato sinistro, come noi facciamo con quelle di Hamas. Esponiamo solo i nostri guai o fronti basse, mi raccomando.
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Ho vissuto e lavorato a Venezia. Quindi posso dire va fan culo Venezia, i veneziani e tutto il Veneto!
Tutti con la memoria corta... Il Mose è stato considerato il più grande scandalo dopo la P2.
Tutto un magna schei.
E ancora c'è Zaia che gira in giro... E lo applaudono e lo acclamano... Bossi è a casa solamente perché ormai è un povero anziano, se nó stava ancora nelle piazze ad urlare "Roma ladrona".....
Intanto a Vicenza c'è l'adunata degli alpini, un enorme ritrovo per alcolizzati cronici, ma nel frattempo vengono banditi i Rave perché ci stanno 4 tossici nei boschi.
Il Veneto e i veneti, un posto in cui cambia tutto per non cambiare niente.
E se non lo capisci, nessuno te lo viene a dire.
Il Veneto, il Friuli e il Trentino sono proprio la mentalità provinciale descritta perfettamente da Pasolini nel '70 e non è cambiato nulla, anzi ...è pure andato distrutto il proletariato...
Girate l'Italia, la Romagna, la Toscana, l'Abruzzo, la Ciociaria, posti bellissimi e persone di cuore che meritano qualcosa... Ma lasciate perdere il così detto "Triveneto". Posti belli si, ma gente di merda proprio. Bigotta e ignorante. Parlo per esperienza diretta... Cicatrici su cicatrici...
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Alessandro Mazzi, il suo impegno nell’ingegneria civile e marittima
Alessandro Mazzi è un ingegnere e consulente aziendale nato il 20 ottobre 1966 a Verona. La sua carriera si è concentrata sull'ingegneria civile e marittima, con un impegno significativo nei confronti della sostenibilità ambientale. Ha giocato un ruolo importante nel progetto MOSE, un sistema di barriere mobili progettato per proteggere Venezia dalle inondazioni, che comprende 78 paratoie alle bocche dei porti di Lido, Malamocco e Chioggia. Mazzi ha anche avuto un ruolo chiave in Grandi Lavori Fincosit S.p.A., una delle principali imprese di costruzione italiane, specializzata in infrastrutture terrestri e marittime. Oltre a queste attività, Mazzi ha ricoperto posizioni di leadership in altre imprese costruttive e attualmente lavora come consulente per progetti pubblici e partecipa ai consigli di amministrazione di varie società, contribuendo alla realizzazione di progetti infrastrutturali significativi in Italia e all'estero.
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IN A MINUTE:
A NEW MUSIC ROUND_UP…
@cultleadermusic are here w/ a brand new standalone single titled “LEARN TO LOVE IT” (@deathwishinc) & it finds the SLC-based quartet of Anthony Lucero (vocals), Michael Mason (guitar), Casey Hansen (drums) & Sam Richards (bass) bringing a bludgeoned 2:14 clip of progressively_crusted Metal.
“ELEGANT DEATH” is the first taste of @cursesforever’s forthcoming LP (TBA: @italiansdoitbetter) & it finds the Berlin-based producer Luca Venezia “embracing the elegance” of death across 5+ mins of goth_poppin SynthWave.
@fuckedup are back w/ a new(ish) standalone single titled “BEING(ANNOYING)” & it finds the Toronto-based April_fooling outfit of T Leo (guitars), Slumpy (bass), G Beat (drums), Mr Damian (vocals), Jane Fair (sax) & Lauren Moses-Brettler (vox) returning their gaze back towards that guttural hXc goodness.
“TAKE IT BACK” is the lead single from @retaildrugsnyc’s forthcoming debut LP titled ‘I Love You So !’ (8/2 @candlepin_records) & it finds the DIY vet Jake Brooks’s Brooklyn-based project bringing the slacker_rawk goods across 2+ blown out mins of six-stringing AltGaze.
“FALL AWAY FOR YEARS” is the closing track on @woods_family_band’s freshly dropped surprise EP titled ‘Five More Flowers’ (@woodsist) & it finds the NY-based duo of multi-instrumentalists/vocalists Jeremy Earl & Jarvis Taveniere bringing 5+ mins of spring-ready PsychPop.
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/che-tempo-che-fa-la-letterina-di.html Che tempo che fa, la letterina di Luciana Littizzetto a Luca Zaia Luciana Littizzetto, nota per il suo sarcasmo e la sua ironia tagliente, si è rivolta durante l'ultima puntata di Che tempo che fa al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, con una lettera aperta riguardante le Olimpiadi invernali che si terranno a Cortina d'Ampezzo. Con il suo stile unico e pungente, Littizzetto ha affrontato le questioni legate all'organizzazione dell'evento e alle controversie che lo circondano, offrendo il suo punto di vista schietto e spesso provocatorio. La lettera è un mix di umorismo e riflessione, caratteristiche distintive del suo modo di comunicare, che catturano l'attenzione del pubblico e suscitano riflessioni profonde su un tema di attualità così rilevante per il panorama italiano. Che tempo che fa, Chiara Ferragni ripropone la solita tiritera: “Se qualcuno ha frainteso…” Luciana Littizzetto, ecco la letterina di ieri sera "Serenissimo Zaia, signore degli spritz e zar del prosecco. Grandissimo peocio e ineguagliabile bigolo. Immenso oseo sulla polenta. E il governatore di due padroni, Salvini e il CIO, tu che quando ti guardi allo specchio ormai ti dici da solo Olimpiadi fai da te. Tu che vivi nelle terre del nord e che ti sbatti come un matto per la tua regione, tu che tiri su e giù il Mose proteggendo Venezia dalle acque e che salvi i campi e le città dalle inondazioni facendo i bacini di laminazione stai attento e la tua arlecchina batoccia che te parla, te lo dico in Veneto, attento toso, perché stai per fare una boiata, come si dice dalle vostre parti", così ha aperto la letterina Littizzetto, dimostrando ancora una volta la sua grande ironia. Guarda la clip qui sotto per scoprire il resto...
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Acqua alta a Venezia, Mose ha tenuto all'asciutto la città
Giornata di acqua alta e di super-lavoro per il sistema Mose quella di oggi a Venezia. Le paratoie mobili sono state attivate già stamane per una prima punta di marea che in mare ha sfiorato i 110 centimetri. Con le barriere a protezione delle tre bocche di porto, il livello dell’acqua nella laguna interna, e quindi in città, è stato di circa 85 centimetri, sufficienti a bagnare soltanto piazza…
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Laminare o non laminare?
I tre bacini aperti fra Treviso e Vicenza hanno evitato che Vicenza finisse sotto acqua, la galleria ha salvato Verona e il Mose ha protetto Venezia Sorgente: Bacini di laminazione, galleria del Garda e Mose: la lezione del 2010 e le opere. «Così il Veneto si è salvato dal maltempo» | Corriere.it Che sciocchi gli amministratori veneti! Quanti danari pubblici “sprecati”! È più comodo non fare un…
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Venezia, acqua alta ad agosto: evento raro accaduto solo nel 1995 e 2020
DIRETTA TV 2 Agosto 2023 Ieri sera l’acqua alta ha raggiunto un picco di un metro, dalle 23.20 alle 23.30. Con queste misure il Mose non è stato attivato. L’evento ha avuto fortunatamente solo conseguenze scenografiche. 1 CONDIVISIONI Sebbene si tratti di un evento piuttosto raro per il mese di agosto l’acqua alta è tornata a Venezia. È accaduto ieri sera, con una punta massima di un metro…
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Dagli Usa plauso al Mose, ma per Venezia prevedono scenari apocalittici
Dagli Usa plauso al Mose, ma per Venezia prevedono scenari apocalittici
AGI – Il Washington Post celebra l’ultima prodezza del Mose, la barriera meccanica che si eleva nella laguna di Venezia in occasione delle alte maree e che pochi giorni fa ha salvato la città da un’ondata eccezionale, di gran lunga superiore alle alte maree che si sono ripetute nel tempo, a cominciare da quella di tre anni fa quando una storica ondata d’acqua si è riversata in città “inondando…
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La pulizia degli alvei sarebbe solo l'inizio. Ma scatta l'opposizione ideologica dell'ambientalista 1.0 arretrato decrescista, quello che mette "la natura" prima di persone e proprietà (due cose che ai collettivisti non piacciono), privilegiando tutto quel che crede "selvaggio" ma non lo è affatto: è discarica da mancanza di manutenzione dei versanti collinari per il loro spopolamento (inurbamento e basse nascite, i migranti costano meno - poi arriva il conto, insostenibile sul piano ESG, con le generazioni successive: seguite i puntini? Van tutti nella stessa direzione globalista dirigista, artificiosa quindi anti naturale).
Pulire è condizione necessaria ma non sufficiente, serve costruire bacini di laminazione, invasi poco bassi ma vasti che fai allagare deliberatamente per preservare il resto. Esempio danese: aree di parchi pubblici sono state abbassate per accumularvi acque in caso di emergenza e salvare così strade e case. Ma come, verde pubblico sotto acqua per salvare asfalto, cemento, proprietà?! All'ambientalista collettivista CONTRO LA VITA sale l'embolo.
Cmq. non serve arrivare là, basta l'esempio vicino di Vicenza: una serie di bacini edificati tra 2016 e 2022 (cfr. foto) hanno salvato quella città nel febbraio scorso e forse anche stavolta. Vogliamo poi parlare di Venezia? Costruire, cemento, MOSE !!!!! E' una pvovocazzione per gli ambientalisti 1.0. Al massimo piste ciclabili. Alla fine i disastri risultano funzionali ai piani di TERRORISMO CLIMATICO.
E poi si sa, il Veneto non può fare da esempio, al Paradiso del Socc'elismo emiliano romagnolo poi! Quei rassisti leghisti fassisti. La qual cosa non tocca affatto l'autostima dei veneti: ciaveve; anzi ringraziano il Cielo che i compagni dirimpettai a sud del Po sian più simpatici di loro, più affini al medioman peninsulare furbo ma provinciale, quindi arretrato e alla fine autoinculante.
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Una paratoia da duemila tons di acciaio posizionata sulla conca di navigazione di Malamocco, consentirà di bypassare il Mose tipo un sistema a chiuse: a Mose sollevato si apre la porta della conca, la nave entra, si richiude, viene espulsa l'acqua in eccesso nel bacino, si apre la porta lato laguna, la nave entra nel porto lagunare. Viceversa in fase di uscita.
La conca consente il transito a imbarcazioni con lunghezza max di 280 metri, larghezza di 39 metri e pescaggio fino a 12 metri, lo stesso delle Bocche col Mose "a riposo": è tanto, é poco ?
E' meglio che niente. Non segue l'evoluzione delle navi verso il gigantismo, neppure limitandosi allo standard Panamax: dal 2016 fino a 366mt lunghezza, 49mt. larghezza; anche a Mose a riposo, i 15mt. di pescaggio consentiti dal canale di Panama sono out.
A maggior ragione é no alle supergiganti post-Panamax, oggi fino a 400mt di lunghezza, 62mt di larghezza e 16 mt di pescaggio; anche le più grandi navi da crociera hanno pescaggi al limite ma sono troppo lunghe e larghe.
Tant'è, per le navi grandi c'è Trieste: una provocazione per i venexiani.
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Sono i titolari a fare le aziende.
Sembra un’ovvietà, ma quel che intendo non sono solo le sedi fisiche, come i capannoni, gli uffici, i macchinari ed i mezzi di trasporto, ma anche e soprattutto le maestranze ed i collaboratori più stretti.
Se l’imprenditore è, come dire, un po’ allegro nella gestione finanziaria, si circonderà di persone che assecondino il suo atteggiamento verso i fornitori, i clienti e per quanto riguarda la qualità dei propri prodotti, l’erario, nel corretto pagamento del dovuto.
Silvio Berlusconi non ha certo fatto eccezione a questa regola.
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Grandi Lavori Fincosit e il Mose
Alessandro Mazzi, ingegnere di spicco nell'ingegneria civile e marittima, ha avuto un ruolo cruciale nella realizzazione del progetto MOSE, un sistema innovativo per proteggere Venezia dalle inondazioni. La collaborazione con la Grandi Lavori Fincosit S.p.A., azienda leader nel settore delle costruzioni con sede a Roma, è stata fondamentale per portare a termine quest'opera monumentale. Il MOSE, dotato di 78 paratoie mobili e progettato per resistere a maree fino a 3 metri, mira a salvaguardare la laguna veneziana da eventi di marea eccezionali e frequenti. La sinergia tra l'esperienza di Mazzi e le competenze della Grandi Lavori Fincosit ha permesso di affrontare con successo questo complesso progetto infrastrutturale, contribuendo a preservare il patrimonio culturale di Venezia.
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Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1985 VS Stefan Moses, Peggy Guggenheim, ‘70
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