#Leggi della robotica
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papesatan · 11 months ago
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La vendetta dei bibliotecari, Tom Gauld
Dopo mesi d’ostinata insistenza, mi sono deciso ad accettare le suadenti profferte di Rayan (un piccolo genio quattordicenne, già assurto agli onori del blog per il finale alternativo della Locandiera feat. Chat Gpt) per commissionargli un robot che mi aiuti a correggere i compiti il pomeriggio. Rayan ha un talento incredibile coi computer e quando scorgo un talento non posso esimermi dal nutrirlo e vegliarlo, buon mecenate. Così l’ho invitato a cercarmi dopo gli studi, quando avrà bisogno di soldi per aprire il suo laboratorio, perché vorrei finanziarne l’attività e aiutarlo a creare ciò che ancora non ha un nome. Per tutta risposta, lui si è offerto di costruirmi un androide che mi assista nella correzione quotidiana dei compiti pomeridiani. A detta sua, l’aspetto esteriore di questo automa meccanico sarebbe simile a quello dei robottini che servono da mangiare al sushi. Parlerebbe con una qualche integrazione da Alexa o dall’assistente Google, ma la parte realmente complessa sarebbe programmarlo perché sia competente in ogni materia e sempre in grado di riconoscere un errore. Anni e anni di sempre più inquiete visioni di Topolino apprendista stregone dovrebbero avermi insegnato qualcosa, ma al momento cavalco sconsiderato la mia hybris, sognando a occhi aperti (riuscite a immaginarmi pisolante e stravaccato sulla sedia, mentre il doposcuola va a fuoco? No? Beh, nemmeno io, in effetti. Però, si potrebbe provare). Intanto il buon vecchio Chat Gpt aveva previsto vincitore e secondo posto a Sanremo con un mese di anticipo. Ora ho paura, concedetemi un po’ di paura.  
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ilblogdellestorie · 2 years ago
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Ce l'ha insegnato la fantascienza: i robot sono il male. O vengono tenuti sotto controllo con qualche sistema autolimitante, il più famoso dei quali - giustamente - sono le tre leggi della robotica di Asimov, o si rivolteranno contro di noi, come ci hanno mostrato Terminator e Battlestar Galactica. Del resto, di recente ci si sono messi anche gli scienzati: Stephen Hawking, negli ultimi anni della sua vita, disse che l'Ia, l'Intelligenza Artificiale, se fosse diventata cosciente, avrebbe potuto distruggerci.
Forse è per questo che ha fatto così tanto scalpore l'apparizione di software che sembrano in grado di riprodurre le più alte forme della creatività umana: immagini e storie. […] Chi ha ragione, gli apocalittici o gli integrati, per dirla alla Umberto Eco?
I testi prodotti dalle IA, così come le illustrazioni, risultano quasi sempre appiattiti su un'estetica comune e "media": non potrebbe essere altrimenti, visto che mediano all'interno di dataset sconfinati e, nel caso di quelle testuali, hanno una serie di limitazioni che cercano di farle apparire meno offensive possibile. Le immagini di Midjourney sono quasi tutte laccate e presentano personaggi per lo più di bell'aspetto, i testi di ChatGpt sono piatti riassunti di informazioni pescate in giro, per lo più vere, a volte goffamente inventate. Cosa manca? Non tanto l'estro creativo, la "scintilla umana", quanto ciò che rende un libro più interessante di un altro, un dipinto immortale rispetto a tutta la produzione coeva: il punto di vista.
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50-like-a-machine · 6 days ago
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04 SPIEGAZIONE DELLA TERZA LEGGE DELLA ROBOTICA DI ASIMOV #50LAM_INTELLIGENZA_ARTIFICIALE
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Le Tre Leggi della Robotica di Isaac Asimov sono principi fondamentali nella fantascienza e nell’etica della robotica. La Terza Legge afferma: "Un robot deve proteggere la propria esistenza finché tale protezione non sia in conflitto con la Prima o la Seconda Legge." Questa legge introduce il concetto di autoconservazione nei robot, mantenendo la sicurezza umana come priorità assoluta. Sottolinea l’equilibrio tra l’autonomia del robot e i suoi doveri. Questo principio influenza i dibattiti sull’etica dell’intelligenza artificiale e della robotica, focalizzandosi sulla creazione di macchine sicure, efficaci e autonome. Scopri come la Terza Legge influenza il design, il comportamento e le decisioni dei robot e le sue implicazioni per le innovazioni future.
#Asimov #Robotica #TerzaLegge #EticaAI #SicurezzaRobot #IntelligenzaArtificiale #Fantascienza #DesignRobotica #LeggiAsimov #TecnologiaFutura
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afnews7 · 3 months ago
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Robot umanoidi, stiamo costruendo quelli del futuro
#wireditalia #afnewsinfo – http://www.afnews.info segnala: In mostra a Milano gli ultimi ritrovati della robotica: soluzioni che plasmeranno il futuro … Leggi il resto su: Read More Wired Italia
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vorticimagazine · 8 months ago
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L'IRCCS Eugenio Medea inaugura "AstroLab"
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In Italia i giovani con difficoltà motorie e cognitive sono centinaia di migliaia, per conseguenze di traumi invalidanti, come ad esempio un incidente stradale, per malattie gravi, come ad esempio i tumori cerebrali, per patologie che vanno diffondendosi, come l’autismo, o anche per disabilità presenti fin dalla nascita. Per affrontare queste complesse sfide di riabilitazione e di cura, l'IRCCS Eugenio Medea ha ideato il laboratorio Astrolab: se vuoi saperne di più leggi questo articolo... Per la loro riabilitazione e per la ricerca di nuovi trattamenti, il Polo di Bosisio Parini "dell’IRCCS Eugenio Medea – La Nostra Famiglia", il 30 settembre 2019 inaugura AstroLab, il primo laboratorio italiano di riabilitazione hi-tech dedicato a bambini e ragazzi nel quale si utilizzano tecnologie all’avanguardia. “La riabilitazione dei pazienti in età pediatrica è un settore su cui vengono fatti pochi investimenti”, rileva il direttore scientifico dell’IRCCS Medea Maria Teresa Bassi: “i programmi di ricerca oggi sono prevalentemente focalizzati sull’anziano e le aziende non sviluppano tecnologie, perché questo segmento di mercato è troppo piccolo. L’apertura di un laboratorio di riabilitazione hi-tech per bambini e ragazzi è una grande sfida, sociale, etica ed economica”. Parliamo di 475 metri quadrati, sei locali che ospitano le attrezzature per la ricerca e la riabilitazione, un locale per la stampa 3D, quattro studi per una decina di ricercatori ingegneri: AstroLab di IRCCS Eugenio Medea è un laboratorio di ricerca e di cura che mette a disposizione dei piccoli pazienti spazi terapeutici dove le attività riabilitative assumono la forma di un gioco, grazie a tecnologie all’avanguardia e ad ambienti dall’aspetto futuristico. “La realtà virtuale e la robotica permettono di proporre esercizi per facilitare il controllo del movimento, l’equilibrio, la postura, il reclutamento muscolare, l’attenzione, la memoria, la coordinazione oculo - motoria, l’organizzazione visuo - spaziale e così via” sottolinea l’ingegner Gianluigi Reni, responsabile della ricerca in tecnologie applicate del Medea: “inoltre, le ricerche degli ultimi anni dimostrano che tali esercizi sono efficaci, migliorano le funzioni cognitive e motorie e probabilmente rimodellano perfino il nostro sistema neuronale”. Gli amienti hanno nomi e scenografie suggestive, ispirate allo spazio e alla tecnologia e sono: - L’Antro Magico: laboratorio di realtà virtuale immersiva e di analisi del movimento in tempo reale. Qui i giovani pazienti si trovano immersi in un locale che si trasforma via via in un bosco, un lago, una montagna innevata, un labirinto, un parco giochi, o in qualunque scenario sviluppato dal team dei ricercatori. - L’Officina dei Robot: laboratorio di robotica dotato di ampia strumentazione per la riabilitazione della mano, del polso, dell’arto superiore e dell’arto inferiore, dove gli esercizi assumono la dimensione di un videogioco, durante il quale paziente e macchina insieme camminano su un sentiero, spostano utensili, prendono oggetti. - La Camera della Tuta Spaziale: laboratorio di stampa 3D, attrezzato con sistema di scansione a infrarossi, stampanti 3D di diversa velocità e volumetria, software CAD - CAM specifici per orto protesisti, che permettono di produrre corsetti, splint, tutori e oggettistica per il supporto dell’autonomia personale con un processo rapido, non invasivo e completamente personalizzato. - La Finestra sullo Spazio: laboratorio di stimolazione multisensoriale immersiva, dove vengono proiettati a pavimento o a parete scenari di stimolo ed interazione, mentre sensori di movimento rilevano le azioni dei giovani pazienti. - La Passeggiata Spaziale: laboratorio di analisi del cammino che permette di studiare in modo quantitativo le modalità di cammino dei giovani pazienti. - Le Costellazioni Stellari: laboratorio di pletismografia optoelettronica per lo studio preciso e non invasivo delle variazioni del volume polmonare respiro per respiro. - Le Sale del Reattore: laboratorio di bioingegneria, luogo di lavoro di ricercatori ingegneri che, in sinergia con medici, terapisti e psicologi, sviluppano nuovi scenari terapeutici e nuove tecnologie riabilitative per il continuo miglioramento dei trattamenti proposti ai giovani pazienti. Realtà virtuale e realtà robotica creano un connubio, che consente ai piccoli pazienti di fare riabilitazione come se fosse un gioco. Un progetto ambizioso, quello voluto dalla Regione e dalle istituzioni locali. Astrolab è stato realizzato con il contributo del Ministero della Salute e grazie al sostegno di EMPATIA@Lecco, progetto emblematico per la Provincia di Lecco di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia sul tema della riabilitazione coordinato da Univerlecco. Questo breve contributo di SkyTg24 https://video.sky.it/news/cronaca/video/astrolab-il-primo-laboratorio-di-riabilitazione-hi-tech-547609 dimostrano quanto questa struttura sia all'avanguardia. Per saperne di più riguardo la struttura vi rimandiamo ai seguenti link:https://emedea.it/medea/it/per-i-pazienti-it/attivita-e-servizi/27-istituto/polo-di-bosisio-parini/astrolab/293-astrolabhttps://emedea.it/medea/it/https://emedea.it/medea/it/news-it/295-con-astrolab-la-riabilitazione-e-un-gioco Immagine di copertina: https://emedea.it/medea/it/per-i-pazienti-it/attivita-e-servizi/27-istituto/polo-di-bosisio-parini/astrolab/293-astrolab Read the full article
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newsnoshonline · 9 months ago
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Un fluido bizzarro che ha capacità robotiche Un fluido rivoluzionario che sfida le leggi della fisica Un recente studio scientifico ha messo in luce la straordinaria capacità di un fluido particolare, descritto come “bizzarro” per le sue proprietà robotiche. Questo fluido, oggetto di attento esame da parte di ricercatori di tutto il mondo, potrebbe aprire nuove prospettive nell’ambito della robotica e della tecnologia. Lo studio scientifico e i suoi autori Lo studio condotto da Djellouli et al. e pubblicato su Natura nel 2024 ha generato grande interesse nella comunità scientifica per le sue scoperte rivoluzionarie. Gli autori Bertoldi, Vitelli, Christensen e van Hecke hanno contribuito in modo
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iannozzigiuseppe · 2 years ago
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Sogni di robot – Isaac Asimov Traduzione di Mauro Gaffo Feltrinelli Se l’uomo è fatto della stessa sostanza dei sogni, che cosa succede quando i robot cominciano a sognare? Succede che robot inquieti, troppo umani, lottano e fuggono, amano e si ribellano; e tentano di evadere dalla cattività meccanica imposta loro da padroni in carne e ossa e governata dalle Tre leggi della robotica. Le leggi…
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scienza-magia · 2 years ago
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Le leggi della robotica e la moderna intelligenza artificiale
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AI, le leggi di Asimov sono carta straccia. L'etica dell'intelligenza artificiale manderà definitivamente in soffitta le famose leggi della robotica di Asimov. L'esplosione dell'intelligenza artificiale e della classica divisione in "sette", tra gli esaltati e i catastrofisti (un po' di equilibrio mai) hanno riacceso il dibattito sull'etica dell'AI. Un tema vivo da decenni, per la verità. Fin dal concepimento della parola "robot" ci si interroga su come limitaree macchine perché non distruggano l'umanità. Do you remember? Leggi di Asimov e via ad andare. L'opera di Isaac Asimov e le sue leggi Sono l'esempio più famoso di riflessione su come limitare la tecnologia. Le leggi della robotica di Isaac Asimov, che in opere come il racconto "Runaround" o "Io, Robot", vengono incorporate in tutte le intelligenze artificiali come misura di sicurezza.
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Qualcuno si è illuso che in qualche modo avrebbero funzionato nella realtà, o ispirato soluzioni simili. Non è così, e ve la faccio breve: le leggi di Asimov non sono reali, e non esiste un modo per implementarle nella realtà. Sono già carta straccia, come vi mostra anche Midjourney. Ve le ricordate? Facciamo un ripasso? Le leggi di Asimov sono quattro: - Prima legge: un robot non può recare danno a un essere umano o, per inazione, permettere che un essere umano subisca danni. - Seconda legge: un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che tali ordini contravvengano alla Prima Legge. - Terza legge: un robot deve proteggere la propria esistenza, purché tale protezione non contravvenga alla Prima o alla Seconda legge. I più appassionati lettori di Asimov sanno poi che esiste una quarta legge, introdotta nel 1985 con il romanzo "i robot e l'impero". Si chiama Legge Zero e recita così: Un robot non può nuocere all'umanità o, per inazione, permettere che l'umanità subisca danni.
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Isaac Asimov Ora dimenticatele. Pur iniziando a scrivere e ragionare negli anni '40 del secolo scorso, Isaac Asimov non capì semplicemente che sarebbe stato necessario programmare le AI con leggi specifiche per impedire loro di nuocere. Realizzò anche che queste leggi avrebbero fallito. La Prima per problemi etici troppo complessi per avere una semplice risposta sì o no. La Seconda per la sua stessa natura non etica: richiede ad esseri diventati senzienti di rimanere schiavi. La Terza perché comporta una stratificazione sociale permanente, con una vasta quantità di potenziale sfruttamento. E la legge Zero? Viene meno da sé, con tutte le altre. In sintesi: le leggi di Asimov rappresentano un interessante punto di partenza per riflettere sull'etica dell'intelligenza artificiale, ma il mondo reale richiede soluzioni più concrete e adattabili. Quali? Gli esperti stanno lavorando per garantire che l'intelligenza artificiale sia sicura ed etica, esplorando in diverse direzioni. Le 4 principali: - Trasparenza e spiegabilità: Gli algoritmi dovrebbero essere trasparenti e spiegabili, in modo che gli utenti possano comprendere come e perché l'AI prende determinate decisioni. - Valori umani e bias: I sistemi di AI dovrebbero essere progettati per rispettare i valori umani fondamentali e ridurre i bias indesiderati. Ciò include la formazione su set di dati diversificati e l'analisi degli effetti delle decisioni prese dall'AI su vari gruppi di persone. - Sicurezza e affidabilità: Questa si spiega da sé. Va evitato il rischio di malfunzionamenti o attacchi informatici. - Controllo e responsabilità: È importante stabilire chi sia responsabile delle azioni compiute dall'intelligenza artificiale, per attribuire conseguenze in caso di problemi. A queste "nuove leggi di Asimov" (che non sono di Asimov) vanno aggiunti regolamenti e standard etici globali: per questo serve cooperazione internazionale sullo sviluppo delle intelligenze artificiali, e non settarismo. Geoffrey Hinton, uno dei "papà" dell'AI, ha definito l'intelligenza artificiale come "la nuova bomba atomica". Non concordo, e non sono il solo. Potrebbe diventarlo, però, e sarebbe colpa nostra, non dell'intelligenza artificiale. Specie se la concepiamo noi per primi come una "clava" contro altri.
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E non mi fare il muso, dai. Leggi di Asimov, addio. Nuove leggi, fate presto I primi veicoli autonomi, anzi: semi-autonomi hanno già il "potere" di uccidere persone inavvertitamente. Le armi come i droni killer possono, di fatto, uccidere addirittura agendo autonomamente. Parliamoci chiaro: attualmente l'AI non è in grado di comprendere le leggi, figuriamoci seguirle. L'emulazione del comportamento umano non è ancora stata ben studiata, e lo sviluppo del comportamento razionale si è concentrato su aree limitate e ben definite. Due lacune gravissime, perché permetterebbero ad un'AI senziente (cosa che al momento, sottolineo, non esiste e a dispetto di quanto dicono i suoi pigmalioni non sappiamo se esisterà) di disinterpretare qualunque indicazione. E finire, in due semplici parole, fuori controllo. Per questo, non so quanto tempo abbiamo. Un anno, dieci, l'eternità. So che, come fu per le leggi di Asimov serve che qualcuno risolva il problema di come prevenire i danni dell'IA agli esseri umani, e lo faccia adesso. Skynet è solo finzione, ma nella finzione non ci ha dato scampo. E si sa: la fantascienza non prevede il futuro, ma spesso lo ispira. Read the full article
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zibaldone-di-pensieri · 4 years ago
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2 Gennaio 2021 - 2/365
Celebri nati/morti oggi:
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Isaac Asimov🌟 🤖 padre della robotica, famose le sue tre leggi in merito
Fausto Coppi✝️ 🚲 celeberrimo ciclista italiano
Non ho trovato nessun avvenimento particolarmente importante 🤔
Cose positive e negative di oggi:
Ieri è toccato alle Kinder Cards, oggi ai Mikado lol 😅
Sono bloccato in una missione di un gioco e non riesco ad andare avanti....
Oggi ho visto l'ultima puntata di Smackdown, è tornata Sonya Deville, una delle mie preferite 🖤, anche se non ha fatto granché :/
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fumettomania-web-magazine · 5 years ago
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2020-01-02: Centenario dalla nascita ISAAC ASIMOV– OTTAVA PUNTATA – Per questo nuovo appuntamento, con lo SPECIALE dedicato al centenario dalla nascita di ISAAC ASIMOV (indimenticato scrittore e scienziato russo, naturalizzato statunitense, scomparso nel 1992), arriva il primo racconto nato dalle suggestioni dell’universo narrativo Asimoviano.Oggi ospitiamo, infatti, una scrittrice molto talentuosa, Annarita Petrino, che sono sicuro …
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bibliotecasanvalentino · 5 years ago
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Non ha compiuto ancora diciannove anni, quando Mary Shelley scrive per scommessa la storia di Frankenstein. E alla pubblicazione di questo suo romanzo, la tiratura è di appena cinquecento copie che neppure firma. La Shelley non poteva certo saperlo, ma è stata l'ideatrice di una storia contenuta in una manciata di pagine a costituire molto più di un libro, quello che oggi viene riconosciuto come un capolavoro del romanzo gotico (genere narrativo sviluppatosi dalla seconda metà del Settecento e caratterizzato dall'unione di elementi romantici e dell'orrore). Frankenstein ha profondamente mutato la visione del mondo: ogni dibattito bioetico sui limiti e le possibilità della scienza, sulla robotica, la clonazione, sulle radici della vita, nonché sulle possibilità e capacità dell'uomo, rimanda a questo libro e ad esso non può che fare riferimento. È questa un'opera che resta imprescindibile nel suo genere. Non è il Frankenstein di Mary Shelley il Mostro, bensì il Dottore che lo plasma sfidando le leggi della vita, tuttavia il pubblico tenderà ben presto a confondere l'uno e l'altro (anche a causa delle numerose trasposizioni cinematografiche) finendo per dare alla creatura il nome del creatore: perché i due si inseguiranno col dubbio su chi sia la preda e chi il cacciatore e l'uno si travaserà nell'altro.
Di questo e di molto altro parleremo lunedì 22 giugno alle 20.30 presso la Biblioteca San Valentino riprenderanno dal vivo i nostri incontri del GdL "Chiave di Lettura". Incontro che si terrà all'aperto presso il cortile della Biblioteca, tempo permettendo, e mantenendo le giuste distanze dettate da questo periodo di incertezze.
Vi aspettiamo numerosi, non mancate!!!
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ultimavoce · 6 years ago
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Come l'Intelligenza artificiale può essere utilizzata per scrivere canzoni
Può un robot scrivere versi come #Mogol? Uno studio sulla #intelligenzartificiale rivela che è possibile
Come fa un robot a diventare un artista?
Merito o demerito, a seconda delle posizioni, della cosiddetta “intelligenza artificiale”.
L’evoluzione della robotica, applicata al campo delle neuroscienze, ha permesso alle macchine di compiere non solo le operazioni di calcolo e azione, ma anche di sostituire progressivamente l’uomo nelle diverse fasi del lavoro.
Da qualche tempo però il campo…
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50-like-a-machine · 6 days ago
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02 LA PRIMA LEGGE DELLA ROBOTICA DI ASIMOV SPIEGATA #50LAM_INTELLIGENZA_ARTIFICIALE
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La Prima Legge della Robotica di Asimov è un pilastro dell’etica nell’IA e nella robotica. Recita: "Un robot non può recare danno a un essere umano né permettere che, a causa della sua inazione, un essere umano subisca danno." Proposta nel 1942 da Isaac Asimov, questa legge sottolinea la sicurezza e la responsabilità morale nei sistemi robotici. Fa parte delle "Tre Leggi della Robotica", create per garantire che i robot operino secondo principi etici. Ancora oggi la Prima Legge è altamente rilevante, influenzando discussioni sull’etica dell’IA, sulle salvaguardie dell’apprendimento automatico e sui sistemi autonomi in settori come sanità, difesa e trasporti. Questo argomento collega letteratura, filosofia e tecnologia avanzata, offrendo uno sguardo affascinante sull’interazione tra immaginazione e innovazione.
#LeggiDiAsimov #PrimaLeggeRobotica #EticaRobotica #SicurezzaIA #FilosofiaTecnologica #EticaIA #SistemiAutonomi #IsaacAsimov #RegolamentiIA #TecnologiaFuturistica
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dentrounalbicocca · 6 years ago
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The1975
(Dedico questa pagina di diario a questa band che mi aiuta nell’introspezione, per rileggerla in futuro e ricordare questi anni di qualità)
Ascoltare i the1975 è un percorso ben scandito da fasi definite e illuminanti: hai 14 anni, hai appena cominciato il liceo e senti i tuoi nuovi compagni misteriosi parlare di questa band sconosciuta e dall’accento divertente. Provi, e parte Somebody else, poi Paris, forse un po’ dopo anche A change of heart; diventano facilmente un tormentone: sono rumorosi, vari, non ripetono mai lo stesso giro di note e la batteria di George ti sveglia per forza. Qualche parola la capisci, in superficie, ma quell’accento super British ti confonde e leggi il primo testo, quello di Somebody Else, e ti senti così adolescente e compresa da quattro quasi-adulti mai sentiti in vita tua. E parlano di amore, di corse e persone che se ne vanno, e si tingono di rosa; ascolti tutto I Like It When You Sleep For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It che è così rosa (il rosa dello zucchero filato) ed è l’album con il titolo più lungo che tu abbia mai sentito e pensi Wow Sono Speciali! Scopri Love Me, The Sound, UGH! che per un po’ non ti piace perché boh te la dimentichi e soprattutto Loving Someone e diventi subito un’ally della comunità LGBTQ+, ti tingi di arcobaleno e non capisci mezza parola di quella canzone ma sai che Matty rappa da Dio, velocissimo e senza fiato e che all’inizio parla di pubblicità. Ci passi mesi e mesi, ascolti sempre lo stesso giro di canzoni e inizi ad affacciarti alla loro storia e a quell’album tutto nero e grigio di qualche anno prima, non ti piace perché non è rosa ed è lunghissimo e le canzoni sono difficili e non hai voglia di leggere i testi che sono la parte fondamentale della musica no? che canzone sarebbe senza testo? ed è primavera e li ascolti ancora più rosa, sempre le stesse canzoni + quell’intro omonima della band che diventa il tuo stato whatsapp perché hai 15 anni e ti senti grande, ma in realtà non hai ancora sentito niente.
***
È estate e hai Troye e Melanie e Halsey e tanta gente e alcuni anche italiani! E non sei più commerciale, perché i the1975 li ascolti ancora, ma super raramente solo quando passano Somebodyelse- e-compagnia-bella. Poi te li ricordi misteriosamente perché non hai niente da fare e la riproduzione casuale si sveglia tardi e ci riprovi. Le stesse canzoni di prima, lo stesso giro, le stesse sensazioni: hai ricominciato da capo, hai 15 anni e mezzo e ti dici Ora Sì Che Li Ho Capiti perché effettivamente un po’ di più sì, li hai capiti. Ma non è ancora finita: scopri le canzoni strumentali, Lostmyhead, Please be naked, If I believe you che non è nemmeno strumentale e ti segni “Please be naked sarà la mia prima volta” e ti senti stupida dopo un anno e mezza a sentirtelo dire (anche se quei 7 minuti che in realtà sono 5 ancora vuoi che siano la tua adolescenziale prima volta). La title (più lunga del mondo) track ti piace tanto, 6 minuti e mezzo, li ascolti tutti una volta sola perché puoi fare la figa quanto vuoi ma sai che palle? Esplori anche i brani più vecchi, la intro sempre uguale anche per il loro primo album, che si chiama come loro e come la intro, che non è poi così grigio, ma il rosa è un’altra cosa. Scopri Sex (EP version yup), Chocolate, The city, Robbers, addirittura Antichrist che oramai sei una fan per forza, quella non la conosce nessuno. Fidati che non la conosci nemmeno tu ancora. E So far (It’s Alright)? Bella bella, nemmeno te la ricordi, però è bella bella. E i remix chissene frega, non valgono la pena. Sei un tantino più esperta no? Conosci i nomi dei membri della band, hai Matty sullo sfondo, conosci il 65-70% delle loro canzoni, la restante parte è meno importante, le capisci benissimo no? cogli subito i concetti e gli stati d’animo di Matty quando le scriveva e ti ci connetti vero? Non ancora, piccola. L’estate è passata comunque, da un pezzo, vai per i 16 anni wow ma sei grande grande, adolescente con la A maiuscola. Hai una band preferita adesso e la ascolti una volta ogni morte di papa ma li senti ogni giorno (non banale eh?) e wow ti piace l’indie allora e l’alternative! “Ascolto di tutto” non vale più, e intanto ti avvicini ad altre note di altre persone di altri posti di altri giorni e sei felice.
***
Non ho idea di quando fosse, ma sei ancora un po’ più grande, i 16 sono passati e forse è estate di nuovo. Non è cambiato moltissimo negli ultimi tempi, ti stai vivendo qualche canzone nuova ultimamente che inconsapevolmente ti sta cambiando molto più di quanto abbia fatto quel 65-70% del loro lavoro che a quanto pare è poco e niente. A Natale papà ti ha preso un po’ di dischi, Halsey, Troye, Melanie, albumrosadaltitololungo e albumgrigioomonimoallaband e sei tanto felicina perché anche la musica di accompagna. Gli ultimi due anni sono stati tosti, papà ha da poco trovato un lavoro e ora sorride, inizi a sentire delle cose perché prima eri un sasso freddo e incosciente, la nonna è andata via il primo maggio 2018 e anche Nana ti aiuta a star meglio. È proprio la canzone per te adesso, ti tiene la mano e non ti fa piangere perché non piangi da un po’ (escluso il funerale) (in realtà lo sai che la notte prima di addormentarti è il momento peggiore della giornata) però ti aiuta e ti conforta ricordarti di non essere nè la prima nè l’ultima. I video li hai visti (non tutti) e ti piacciono tantissimo pur non sapendo di non averli capiti. E i mesi passano e passano e passano e questa band c’è ancora, ti coccola e ti regala un sentore di specialità. Sei in terza liceo, ne hai vissute parecchie in questi mesi e cominci il percorso che intesta il tuo blog su tumblr, hai tante sensazioni che succederanno un sacco di cose (good job girl, l’albicocca del futuro è sorpresa) e speri di avere ragione. Hai tanti problemi, vai da una persona speciale che è l’unica che non ti giudica e di cui speravi nessuno conoscesse l’esistenza, migliori il tuo amore per gli amici mentre tu cadi un po’ più giù. La musica è un po’ lontana da te, ma poi inizia il 2019 e vai al tuo primo concerto, un altro in vista, A Brief Inquiry Into Online Relatioships è fuori da qualche mese e lo stai vivendo meglio rispetto ad albumrosa e albumgrigio perché stai al passo con le news e incroci le dita che dopo Troye ed Ed toccherà a loro. La intro robotica non è poi così male, la copertina è un sacco bella e pulita, Give yourself a try era strana quest’estate, quando Matty aveva i capelli arancioni e hey si parla di quasi un anno fa, festa in piscina di fine scuola, non l’hai voluta ballare alla fine eh? Era poi uscita Love it if we made it che per tanto tempo è stata scura e poi si è colorata nel contesto dell’album, TOOTIMETOOTIMETOOTIME non ti fa impazzire ma poi il video coloratissimo la salva, le altre canzoni le ascolti di fretta e ti piace la voce di Siri maschile inglese in The man who married a robot/ Love Theme e tutti quei brani strani ed elettronici che hanno portato il loro canale YouTube a 2 Mln di iscritti, tu compresa da tempo, e una consapevolezza di quanto tu stia crescendo con loro. Non piacciono quasi a nessuno, a tuo padre tanto meno, i tuoi coetanei sono fuori dal mondo (no, sei tu che sei fuori tempo) e arrivi ad oggi.
***
17 marzo 2019, 17 anni anche se ti piace pensare di averne già 18 perché boh ti senti già vecchina, il troca di ieri è stato penoso ma ti ha portato a questo. Stai scrivendo un papiro di fasi dell’unica musica con la quale ti connetti, e ora si diventa seri: i The1975 sono un po’ come fare l’amore (non scopare eh) o come mangiare una crostata da soli, usano metafore, sarcasmo, ironia, dialogo, retorica, introspezione, mistero, divertimento per raccontare un sacco di cose diversissime ma quasi uguali tra loro, parlano di politica, amore, droga, depressione, latte, cioccolato, ladri, sesso, scarpe, teatri, 29 anni, suicidio, ateismo, gay, vino, chitarre, prostitute, nudi, macchine, soldi, tu, io, lui, lei, noi, voi, loro e nessuno. Ora li senti sotto pelle, ora ascolti Matty che parla di come hanno realizzato i video e del loro significato e rimani a bocca aperta per come parla di ciò di cui parla, di come si sente un artista e di quanto cavolo ti siano entrati dentro il sangue in due anni e mezzo. E quindi la intro, The1975, un tantino diversa per ogni album, parla di cose che si fanno con la bocca che non mi piace nominare, Chocolate parla di erba e le sue note tingono questa droga di un sapore diverso, che vorrai sentire quando fumerai la prima, Sex parla puramente di sesso, anche se ci cerchi un significato intrinseco, Antichrist ti spiega l’ateismo di Matty, anche se ancora non ti convince la sua spiegazione e non ti ci colleghi al 101%, in Woman Eileen è una prostitua un po’ più grande e no non è come sembra, Intro/Set3 non fa impazzire ma funziona, Undo l’avevi capita già di più ma capirla ancora è decisamente meglio, You racconta una relazione malata di Matty e il lungo silenzio che la segue ti porta a Milk che racconta la cocaina e anche lei ora ha un suono e un sapore diversi, Anobrain è amore e a-no-brainer, Me è la tua preferita da un sacco ed è Matty al microscopio, anche The Ballad of me and my brain è la tua preferita ed era facilmente comprensibile, ma è bello sentirsela dentro, She lays down ha dei begli accordi, in Give yourself a try Matty aveva i capelli arancioni per un motivo e parlava di presente, TOOTIMETOOTIMETOOTIME ha un sacco di punti di vista, Love if we made it è stata difficile e non dice solo “poison me daddy”, Be my mistake non te la ricordi ma era bella, Sincerity is scary è un capolavoro visivo e uditivo, The man who married a robot/ Love theme è simpatica, Inside your mind è amore, It’s not living (if it’s not with you) è un altro capolavoro in cui Danny è eroina con un altro sapore e suono ancora, anche Mine non scherza, I always wanna die (sometimes) è magica.
***
Dopo una mattinata dietro a parole su parole, qualcosa l’avrai dimenticato, ma sentivi il bisogno di ricordarti certe cose. Genius è un’app-salvezza e YouTube è una piattaforma superiore con quei video, Matty does art e Adam, George e Ross sono fondamentali. Il testo, tanto per la cronaca, non è importante, le parole le trovi tu e devi formulare una teoria anche su questo, ma i the1975 sono il testo, e fanno eccezione solo loro sulla terra. Questo post lo rebloggherai, prima o poi, aggiungerai fasi e ricordi e sorriderai di fronte a quanto sei bimba, e li ringrazierai per conservare la tua mente vecchia e il tuo cuore bambino.
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guidoalpa · 6 years ago
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Orientamenti della giurisprudenza sulla nuova disciplina della responsabilità medica
di Guido Alpa
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Orientamenti della giurisprudenza sulla nuova disciplina della responsabilita` medica 1. – Premessa La nuova disciplina della responsabilita` medica introdotta con la l. n. 24 del 2017, comincia ad assumere forme compiute, grazie ai commenti dottrinali monografici [ad es. v. La nuova responsabilita` sanitaria e la sua assicurazione. Commento sistematico alla legge 8 marzo 2017, n. 24, (c.d. Legge Gelli), a cura di Gelli, Hazan e Zorzit, Milano, 2017; La nuova responsabilita` sanitaria e la sua assicurazione. Commento sistematico alla legge 8 marzo 2017, n. 24 (c.d. Legge Gelli), a cura di Alpa, Pisa, 2017; La responsabilita` in ambito sanitario. Il regime binario: dal modello teorico ai risvolti applicativi, a cura di De Matteis e Aleo, Padova, 2017] e ai numerosi saggi pubblicati sulle riviste, tra le quali e` utile richiamare Responsabilita` civile e previdenza, a cura di Iudica, nonche´ la piu` recente Responsabilita` medica. Diritto e pratica clinica, a cura di Zatti]. Anche il formante giurisprudenziale e` divenuto un complemento necessario per comprendere la terminologia, i concetti, i principi e le regole di questo settore: e certo questa non e` una novita`, avendo la giurisprudenza assunto dignita` di fonte del diritto, particolarmente rilevante in questa fase della nostra cultura giuridica. Occorre poi avere riguardo alla applicazione amministrativa della legge, con l’approvazione dei diversi regolamenti attuativi, e alla raccolta e vidimazione delle linee-guida, temi sui quali non insistiamo, essendo piu` appropriatamente commentati sulle riviste specializzate. Anche in ambito comunitario si registrano novita` in questo settore: non solo quelle connesse al GDPR, ai danni sanitari, alla formazione e diffusione della cartella clinica, o agli orientamenti degli organi dell’Unione europea in materia di responsabilita` civile in generale – v. in particolare la Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica (2015/2103 (INL)), in cui sono enunciati alcuni importanti principi in materia di responsabilita` civile nella prospettiva dell’analisi economica del diritto – ma piu` specificamente in materia di prodotti sanitari, e di responsabilita` del fabbricante di prodotti comuni, che possono comunque interessare l’ambito sanitario, di cui brevemente si dira`. Il colloquio tra dottrina e giurisprudenza, cosı` acutamente incentivato da Francesco Galgano, continua ad essere particolarmente produttivo. Cio` che tuttavia tende a sacrificare la conoscenza della problematica, e l’analisi degli effetti delle leggi e` dato dalla difficolta` di acquisizione dei dati giurisprudenziali di merito, atteso che e` sempre piu` difficile prendere cognizione delle sentenze di tribunali e corti di appello, non essendo ancora stata allestita una banca dati a livello nazionale, e le sentenze piu` facilmente reperibili della Corte di Cassazione sono ovviamente per lo piu` riferite a vicende anteriori alla introduzione della legge. In sede locale sono tuttavia creative le riviste di giurisprudenza che riflettono gli orientamenti dei giudici di merito sı` che sui siti on line si possono intercettare pronunce interessanti: Altalex, Quotidiano Sanita`, Persona e danno, oltre alla rivista di Paolo Zatti sono le fonti piu` attendibili, ma utili informazioni si possono trarre anche dai siti professionali forensi che colgono l’occasione della pubblicazione di sentenze recenti per diffondere i modelli giurisprudenziali che si vanno delineando. ... 
Guido Alpa
Articolo completo Orientamenti della giurisprudenza sulla nuova disciplina della responsabilità medica
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cortimanontroppo · 3 years ago
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Avarya - Sci-Fi Short Film by Gökalp Gönen
Ispirato dal classico libro di Asimov, I, Robot, in cui il titano della fantascienza espose le sue famose 3 leggi della robotica
Ispirato dal classico libro di Asimov, I, Robot, in cui il titano della fantascienza espose le sue famose 3 leggi della robotica, Gönen era entusiasta di riflettere sui problemi morali creati da meccanismi di pensiero troppo complessi I cortometraggi sci-fi sono in genere esercizi lucidi nella costruzione del mondo o frammenti intelligenti di narrazione speculativa. Entrambi i poli sono popolari…
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