#Joseph Hoffman
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veone · 1 year ago
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🍦a "quiet" sunday morning
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k7ino · 7 months ago
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more stuff for the kofi folks :3
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thewingedwolf · 5 months ago
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joseph has the funniest friends
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forensicated · 2 months ago
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When shein delivers something that sums up your entire personality....
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decaf-mother · 11 months ago
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Who would you trust to hold your drink at a party?
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sistemabibliotecariomilano · 6 months ago
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Perfetti per l'estate
Come di consueto, proponiamo agli affezionati lettori delle biblioteche milanesi la nostra rubrica di consigli di lettura, perfetti per l’estate!
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Fonte: Pexels
La recente ristampa de Al paradiso delle signore di Zola è una ghiotta occasione per leggere un romanzo avvincente, tomo XI del ciclo dei Rougon-Macquart: un feuilleton di gran classe per gli appassionati di moda, scritto da un maestro nell’arte della descrizione (il tema è simile a quello de Il ventre di Parigi, ma concentrato sull’abbigliamento), “che esplora lucidamente l’universo femminile”, spaziando per tutti gli strati sociali della Parigi di metà Ottocento. Una lettura che analizza la nascita di un fenomeno moderno tuttora in espansione: il grande magazzino, oggi diventato centro commerciale (come in Il denaro si descriveva la bolla finanziaria del 1860, profetica di quelle dei nostri tempi). Non erano necessarie le parole di Gide (e di molti altri critici citati nella preziosa prefazione di Mario Lunetta) per rivalutare questo capolavoro. Iperbolico, lussureggiante, immaginifico.
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A questo romanzo è vagamente ispirata la serie televisiva italiana trasmessa da Rai 1 dal 2015, ora diventata una vera e propria soap, ma ambientata tra gli anni cinquanta e sessanta a Milano, dove esistette davvero un negozio chiamato “Paradiso delle signore”.
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Ironico (di un’ironia antifrastica), divertente, scorrevolissimo, Di chi è la colpa? fu pubblicato nel 1947 ed è l’unico romanzo dello scrittore russo Aleksandr Ivanoviĉ Herzen. Dimenticatevi Tolstoj e Dostoevskij, il suo stile ricorda piuttosto il Gogol’ fantasioso e stravagante dei racconti. Citiamo dalla prefazione di questa recente ristampa: «È strano che questo straordinario scrittore, in vita celebre personalità europea, stimato amico di Michelet, Mazzini, Garibaldi e Victor Hugo, a lungo venerato nel suo paese non solo come rivoluzionario, ma come uno dei più grandi uomini di lettere, sia tuttora poco più di un nome in Occidente. Il piacere che si ricava dalla sua lettura … rende ciò una strana e ingiustificata perdita». Sottoscriviamo in pieno.
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È già in testa a tutte le classifiche la nuova avventura, attesa da ben sei anni dopo Il morso della reclusa, dell’ispettore Adamsberg, creato dall’abile penna della scrittrice francese Fred Vargas, questa volta in trasferta nella selvaggia Bretagna, il regno di Asterix e dei menhir. Sulla pietra è il decimo resoconto della serie dell’improbabile ispettore e le profonde conoscenze storiche dell’autrice si dispiegano felicemente in questo noir ricco di misteri e di legami con il passato.
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Appena ripubblicato da Edizioni Capricorno nella collana Capolavori Ritrovati, L’altare del passato di Guido Gozzano ci consente di scoprire, se ancora non l’abbiamo fatto, la prosa del poeta di “Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state”. In questi undici racconti “riaffiorano tutti i temi cari al poeta - la malinconia, il rimpianto per il tempo che passa, i ricordi ingialliti, l’esitazione amorosa, l’indulgenza verso gli oggetti inutili”.
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A cento anni dalla nascita dell’autore (New Orleans 1924 - Bel Air 1984) Garzanti ha appena ripubblicato Bare intagliate a mano: cronaca vera di un delitto americano (presente anche nella raccolta Musica per camaleonti), sorta di reportage esposto in forma narrativa di Truman Capote. Non potevamo aspettarci niente di meno dallo scrittore che, dieci anni prima della pubblicazione di questo giallo, in Sangue freddo (da cui nel 2005 è stato tratto un film con la strepitosa partecipazione di Philip Seymour Hoffman) aveva romanzato un fatto di cronaca che nell’America del 1959 aveva destato grande scalpore: lo sterminio di un’intera famiglia per un bottino di pochi dollari.
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Anche questo thriller, per quanto incredibile possa sembrare la sua progettazione (e poi realizzazione), si ispira alla realtà, raccontata in forma di dialogo tra l’autore e l’investigatore incaricato delle indagini. Uno stile assolutamente inimitabile.
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Ambientato in una Milano semideserta di metà agosto (il cadavere di una donna annegata viene recuperato nel Lambro) Le conseguenze del male di Gian Andrea Cerone è ormai un best seller. Avevamo già proposto questo autore nel post natalizio (I libri della renna) per un racconto contenuto nell’antologia Un lungo capodanno in noir, la cui protagonista, Marisa Bonacina, era la moglie del commissario Mandelli, che invece campeggia in questo thriller estivo da leggere tutto d’un fiato. Il numero di donne trovate annegate è decisamente troppo alto perché si tratti sempre di suicidi e, contestualmente, il commissario, costretto a interrompere le ferie, si trova a fare i conti con il passato. Un duplice percorso di indagine guidato da una scrittura che attanaglia l’attenzione del lettore per non abbandonarla più.
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Il Saggiatore ha appena ripubblicato una raccolta dei racconti di un autore ingiustamente dimenticato, Guido Morselli, intitolata Gli ultimi eroi. “Gli ultimi eroi raccoglie per la prima volta tutti i racconti di Guido Morselli, narrazioni in cui, come solo nelle sue opere più alte, la sua invenzione si libera, dando vita a realtà alternative e a commoventi ritratti umani: da un Mussolini che si trasforma per amore in leader democratico all’incontro fra Pio XII e uno Stalin che vuole sostituirlo con un sosia; dall’ultima grottesca resistenza di un gruppo di soldati nazisti fuggiti da un manicomio a un comico tentativo di far finanziare agli americani l’Unità d’Italia. Fantasmagorie proiettate sul muro da una lanterna magica, la cui luce ci permette di osservare per una volta, una volta ancora, l’abbacinante talento di un maestro nascosto”. Da non perdere.
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Se ancora non l’avete letto, vi consigliamo Zipper e suo padre, uno dei migliori romanzi di Joseph Roth. Ambientato durante gli anni della Grande guerra e della repubblica di Weimar, è incentrato sul tema universale dei rapporti familiari e questo ne fa un’opera sempre attuale. Dal padre frustrato che maltratta e umilia la moglie e il figlio primogenito, al protagonista (amico del narratore, rappresentato dallo scrittore stesso) Arnold che, dopo la partecipazione al conflitto, si isola diventando angolista, neologismo che indica la sua volontà di stare in disparte in qualsiasi circostanza sociale, la famiglia Zipper rappresenta il simbolo dei danni provocati dalla guerra. Il risultato è la formazione di una generazione di indifferenti (per citare le parole dell’autore), proprio come li descriveranno Gramsci, nell’articolo Odio gli indifferenti, e Moravia, nel suo capolavoro. Si gusta ogni singola pagina.
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ruvviks · 4 days ago
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nathan kinda small
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cinemagal · 2 years ago
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10 Frames
Doubt (2008) dir. John Patrick Shanley DoP Roger Deakins
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duranduratulsa · 10 months ago
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Now showing on DuranDuranTulsa's Horror Show...A Nightmare On Elm Street (1984) on glorious vintage VHS 📼! #movie #movies #horror #anightmareonelmstreet #wescraven #RIPWesCraven #freddy #freddykrueger #robertenglund #heatherlangenkamp #johnsaxon #RIPJohnSaxon #amandawyss #jsugarcia #johnnydepp #LinShaye #josephwhipp #mimicraven #charlesfleischer #robertshaye #roneeblakley #joeunger #lesliehoffman #edcall #donhannah #sandylipton #jefflevine #donnawoodrum #vintage #vhs #80s #durandurantulsa #durandurantulsashorrorshow
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fearsmagazine · 1 year ago
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THANKSGIVING - Review
DISTRIBUTOR: TriStar Pictures
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SYNOPSIS: After a Black Friday riot ends in tragedy, a mysterious Thanksgiving-inspired killer terrorizes Plymouth, Massachusetts – the birthplace of the holiday. The killer dons a pilgrim outfit and a John Carver mask as he begins picking off residents one by one. What begins as random revenge killings are soon revealed to be part of a larger, sinister holiday plan. Will the police or a local high school group of friends uncover the identity of the killer or become guests at his twisted holiday dinner table?
REVIEW: What started as one of the fake trailers created for Quintin Tarantino and Robert Rodriguez’s Grindhouse Double Feature in 2007 comes to realization this 2023 holiday season. From the genre aficionado Eli Roth, THANKSGIVING embraces the vast history of slasher films to deliver a near perfect take on a killer infused holiday tradition.
The narrative never takes itself too seriously as it pulls out all the stops when it comes to slasher films. There are some corny, but not cliched, one liners that are served up as the relationship between the high school friends and the adults feels like a “Scream” film. The film is all about the ride, so you never fully empathize with the characters but there is enough there to hook the viewer. Roth and Rendell weave a fair number of misdirections and red-herrings to keep the viewer guessing, and their reveal features a montage to help the viewer connect their dots. I will say that I thought that there might have been two killers and looking back on the timing after the reveal seems a bit problematic. However, that is probably more a result of the editing than the narrative. The plot is filled with references to many classic slasher films and is sure to have fans comparing notes afterwards.
I enjoyed the film’s production values. Roth is a master of the genre and knows how to craft an energetic film and craft killer effect sequences. He excels at misdirection and plays on the viewer’s expectations like a skilled poker player. Given Roth’s past films, the deaths feel more like gags. There are WTF moments and somewhat gory scenes, but the filmmaker seems to have toned down the blood without compromising on the gore. In contrast to the film’s opening sequence at the “Right Mart,” the parade scene looks a little thin and not as tightly shot, but it is a small town and what floats there are in the sequence look great. I enjoyed Brandon Roberts’s score. There are movements that sound like homages to other films, but plenty of original material to set a unique tone for the film. The production designs are costumes that create cinematic magic to fully immerse the viewer for the entire ride.
I like the cast. Clearly everyone is in for the ride as well and balances the dark comedy and horror with exceptional results. Veteran actors Dempsey, Gershon and Hoffman are excellent and their younger cast members are splendid. It’s a great ensemble cast.
If you’re a fan of slasher films, THANKSGIVING is sure to leave you satisfied. There are some gags that should transcend your expectations, and several surprises along the way. Some are simple, others complex and gorey, and there will be blood but, again, not as much as you might expect from a Eli Roth genre film. Many of the deaths are served up with satire, but I wouldn’t expect less from a killer dressed up like a pilgrim.
THANKSGIVING is well with the wait of these past 16 years since the grindhouse trailer. Roth embraces the current state of the genre as the film focuses on the story and satire without any of the teen sex scenes in some of the classic slasher films. Teen relationships figure in, as does an excellent rave scene. It’s a wickedly delightful film that is sure to be a crowd pleaser and seems destined for a sequel that could only be “Black Friday,” with maybe a third film, “Cyber Monday.” Eli, let's talk!
CAST: Patrick Dempsey, Addison Rae, Milo Manheim, Jalen Thomas Brooks, Nell Verlaque, Rick Hoffman and Gina Gershon. CREW: Director/Screenplay/Producer - Eli Roth; Screenplay/Producer - Jeff Rendell; Producer - Roger Birnbaum; Cinematographer - Milan Chadima; Score - Brandon Roberts; Editors - Michel Aller & Michele Conroy; Production Designer - Peter Mihaichuk; Costume Designer - Leslie Kavanagh; Special Makeup Effects Artists - Joe Badiali, Jason Detheridge & Adrian Stansfield; Prosthetics Designers - Adrien Morot & Steve Newburn; Special Effects Supervisor - Andrew Verhoeven; Visual Effects Supervisor - Berj Bannayan; OFFICIAL: www.thanksgiving.movie FACEBOOK: www.facebook.com/tgivingmovie TWITTER: twitter.com/tgivingmovie TRAILER: https://youtu.be/KbU50SdL8zA?si=-vMIK75E0pFP4at- RELEASE DATE: In Theaters Nov 17th, 2023
**Until we can all head back into the theaters our “COVID Reel Value” will be similar to how you rate a film on digital platforms - 👍 (Like), 👌 (It’s just okay), or 👎 (Dislike)
Reviewed by Joseph B Mauceri
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veone · 2 years ago
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🛋️🪴
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0itmelex0 · 2 years ago
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OC VALENTINES CHALLENGE day one ❯❯ all the love
𝒂𝒏 𝒐𝒄 𝒂𝒏𝒅 𝒕𝒉𝒆𝒊𝒓 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏𝒔𝒉𝒊𝒑𝒔 + 𝒕𝒉𝒆 𝒔𝒆𝒗𝒆𝒏 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕 𝒕𝒚𝒑𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒍𝒐𝒗𝒆
featuring joseph "nole" moretti
eros: evan "buck" buckley philla: the 118 storge: his brother- ezra †, his cousin- emila, his mother- giovanna, his father- daniel † agape: nole's jobs as a surgeon and a firefighter-paramedic lundus: edmundo "eddie" diaz pragma: evan "buck" buckley and edmundo "eddie" diaz philautia: nole always making himself a nice breakfast regardless and indulging in occasional cosplaying
taglist: @stanshollaand @claryxjackson @lucys-chen @hiddenqveendom
nole's taglist: @crytpidkeeper
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p-page · 2 years ago
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THE EVIL WITHIN 2
¿No entendiste el primero? No pasa nada, este tampoco lo vas a entender. The Evil Within 2, así como suena, sin nombres ingeniosos para una secuela, solo: 2. Sinceramente, en esta secuela hicieron cambios que a mi parecer fueron buenos. Tienes la opción de poner el juego en primera persona, tú eliges si quieres controles como el primer juego (porque cambiar de unos controles a otros hace que te confundas muchísimo), o si quieres que la cámara esté en modo cinemática o no. A partir de ahí, el resto es muy parecido al primero.
Contamos de nuevo con nuestro querido Mordec- Sebastián Castellanos, en lo que parece ser una fumada total, donde hay ciertas cosas que hacen que digas “¿Esto que c*ño es?”. He jugado a este juego dos veces también, y la primera vez fue como si hubieran cogido muchas ideas raras y diferentes y las hubieran juntado, pero sorprendentemente hace que sea más interesante jugar. En esta nueva historia, evidentemente relacionada con el primer juego, tenemos al mismo tipo de enemigos en un mapa relativamente abierto alrededor de un pueblo, pero estos mejoran en varios aspectos. Por ejemplo, hay varios enemigos cuadrúpedos, un “zombie” amorfo que escupe ácido, y los “zombies” normales del primer juego, solo que estos corren como Usain Bolt por alguna razón. También hay una señorita muy agradable que nos tararea dulcemente el “Clair De Lune” del primer juego, y que si te ve estás j*dido, algo parecido a nuestra amiga del primer juego, la loca de los pelos. Este juego se centra en varios enemigos principales mientras Sebastián busca a su hija, y tenemos personajes del antiguo juego como Kidman o nuestra adorada Tatiana, así como la introducción de nuevos personajes. Tengo que destacar lo evolucionado que es el nuevo “sitio seguro”, y lo bien que sienta escuchar de nuevo el “Clair de Lune” por primera vez desde que te acabas el juego. Realmente yo no habría salido del nuevo sitio seguro, que ademas tiene un gatito negro muy majo. Nuestra querida Tatiana ya no se pasea por ahí, solo la vemos (y nos da algún susto si miras alrededor y tiene la cara pegada a nuestro Sebas) en la zona de mejoras de Sebastián.
A pesar de que el anterior juego era para pegarte un tiro algunas veces, este tengo que decir que es mucho mejor, y que se nota que trabajaron en mejorar. Lo único que podría decir que no me gustó fue la mecánica de los ordenadores como “teletransporte” hacia otras zonas, las misiones secundarias y el mapa tan grande teniendo en cuenta el juego que es. Sin embargo, es mi opinión personal.
Calificación: ⭐️⭐️⭐️⭐️ (cuatro estrellas de cinco)
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kvitka97 · 8 months ago
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I love this movie so much.
Bill Paxton and Phillip Seymour Hoffman are my favourite actors but really they’re all great!
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Twister (1996)
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thebutcher-5 · 11 days ago
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Gli orrori del castello di Norimberga
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo finalmente tornati a parlare di animazione e ancora una volta l’abbiamo fatto con la nostra amata Pixar, prendendo in esame uno dei loro film più belli e amati che ancora oggi fa molto parlare di sé, Up. Carl è un ragazzino che ama l’esplorazione e specialmente le avventure dell’esploratore Charls Muntz. Un giorno incontra Ellie…
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cinemaquiles · 6 months ago
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Você sabia? O legado de "Twister" (1996)
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